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Casaprofonda [ON]


Jeromonty

Messaggio consigliato

E cosí un altro anno é trascorso nel Reame delle Profonditá della Grande Crepa; c’é chi dice che é stato un anno tranquillo e noioso, senza grandi avvenimenti né notizie, chi invece dice che é stato un anno di transizione e di sinistri presagi, con strane creature che sono apparse nelle notti piú oscure, con le Razze Vigliacche, per lo piú Orchi, Goblin e simili, a sbucare dalle loro tane, mostrando i loro brutti musi come se in fondo non avessero poi tanto da temere.

 Be’, in realtá poco importa che notte sia, che sia l’ultima dell’anno, che le tradizioni della cittá richiedano una grande festa a cui assistere e partecipare, ridendo e bevendo, festeggiando in allegria, congedandosi dal vecchio e dando il benvenuto al nuovo. Poco importa visto che il Piccolo Concilio è stato chiamato a riunirsi d'urgenza nella capitale del Regno, Casaprofonda.

Il Governatore dell’Incudine e Martello, Mastro Ologretor Axeager dei Torgarsaxe, una persona che di rado prende decisioni avventate, ha richiesto una riunione con i principali reggenti militari e commerciali della Grande Crepa, i governanti del Reame, i Lords delle Profonditá. A cuanto pare, la Regina Victaora Axeager dei Goldbludgeon, forse stranamente, non sará presente.

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Ambedue i gemelli, in visita da Eartheart per presenziare alle celebrazioni in corso nella capitale, si ritrovano cosí a seguire  lungo i maestosi corridoi dell’Alto Palazzo delle Profonditá, l’Alta Sacerdotessa Zinnalyassa Stoerris degli Underfoe, chiamata la Ministra del Mistero di Acciaio, inviata di fiducia del Lord dello Scettro, leader religioso dell’intero Reame. Lei la Guida spirituale del Regno, Hulyeta e Gotrek la sua scorta ed  invitati d’onore a presenziare per la loro prima volta al Concilio.

Pareti di pietra imponente dinanzi ai vostri occhi. Sontuositá nell’altezza smisurata dei soffitti a volta, imponenza nei pilastri e nelle colonne che paiono sorreggere il mondo, nello spessore della pietra scolpita ad arte e le cui decorazioni naniche paiono voler dare mostra dei glifi magici a protezione e difesa di ogni parete e stanza. Imponenza e maestositá dei Nani. Dei Nani Dorati, i Vincenti, i Dominatori, i Benedetti come li chiamano con malcelata invidia le altre razze naniche.

Vi vedete piccoli a raffronto di quando vi circonda, ma vi sentite cosí grandi. Tutto ció lo avete costruito voi, i vostri avi. Vi sentite fieri, orgogliosi di quanto puó fare la vostra razza. La maledizione che ha toccato le altre razze naniche, in lenta e graduale estinzione, a voi non vi ha toccato. Non ancora quantomeno. Crescete, prosperate, colonizzate nuove terre espandendo il vostro dominio al di lá della Grande Crepa: nel Nord, nell’Unther, nel Turmish, nell’Halruaa.

I vostri passi risuonano ed echeggiano nelle profonditá. Il corridoio sembra eterno, continuo. Corridoio che da ad altri corridoi, che immette nelle amplie e vaste sale, semideserte questa notte. Tutto è cosí sproporzionato. Camminate. L’Alta Sacerdotessa dinanzi a voi; pochi passi indietro, uno fianco all’altra, il Crociato e la Chierica. Inutile dire chi, secondo la gerarchia matriarcale dei Nani Dorati, sia il piú importante dei due, quando si tratta di decisioni del Regno.

E difatti la Ministra del Mistero di Acciao, si volge a guardare Hulyeta con un dolce sorriso sulle labbra, gli occhi severi paiono addolcirsi nel poggiare lo sguardo sulla Chierica. “Guanciadoro” La voce cosí dura e brusca che appare ammorbidirsi quando pronuncia quel nome, segno di affetto e di riguardo verso la Principessa, che non sia ereditaria poco pare importarle. “Domande?” Diretta, secca, come sempre poco amando conversare e disquisire. Attende, mentre continua a camminare diretta verso la Sala del Concilio. Uno sguardo severo, di monito tacito, in direzione di Gotrek.

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Hulyeta Guanciadoro Thunberg

Descrizione

Spoiler

La principessa Hulyeta Thunberg è chiamata più semplicemente Hulya dai familiari e soprannominata Guanciadoro nei pettegolezzi di corte.
Ama curare molto il proprio aspetto e la propria igiene. Le malelingue dicono per vanità, in verità per un estremo senso dell'ordine e del decoro.
Cresciuta con un'educazione rigida, formale e conservatrice, è estremamente attaccata alla famiglia e in particolare al suo fratello gemello.
Amante delle tradizioni e delle cerimonie, impone una disciplina ferrea a se stessa e, se la situazione lo consente, agli altri.
Mancina naturale, si è imposta l'uso della destra per i più svariati compiti, dalla scrittura al combattimento.
Spicca la mentalità chiusa, talvolta con punte di razzismo.

L'incedere lungo sale e corridoi dell'Alto Palazzo delle Profondità è misurato e studiato. Nonostante lo sguardo fisso in avanti, gli occhi registrano ogni dettaglio che riescono a catturare. L'espressione sul viso è austera, ma se mio fratello potesse guardarmi in volto, riconoscerebbe l'impercettibile sorriso che arcua appena gli angoli della bocca. Ogni cosa nutre il mio orgoglio e la mia soddisfazione: la presenza tra queste sacre mura, l'occasione finalmente giunta di un seggio nella stanza dei bottoni, la guida dell’Alta Sacerdotessa Zinnalyassa Stoerris, forse l'unica persona a cui posso perdonare l'utilizzo dell'appellativo Guanciadoro, che ho sempre trovato più adatto al pettegolezzo di corte che alla dignità della nobile famiglia Thunberg. Più d'uno spasimante ha perduto ogni mia attenzione e considerazione, soltanto per aver malauguratamente usato quell'appellativo in mia presenza.
Nessuna, Ministra  rispondo mentre abbasso leggermente lo sguardo in segno di rispetto. Più saggio attendere l'incontro e poi, semmai, fare domande.

 

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Gotrek Thunberg

- descrizione

Spoiler

Il principe Gotrek ha il corpo sano ed il bell aspetto tipici della sua famiglia. Sebbene di statura leggermente più bassa della media, ha un fisico robusto e ben disegnato ed un portamento tutt altro che goffo.

La barba castano rossiccia, lunga, ben curata e decorata con anelli di acciaio cesellato, incornicia un viso spigoloso da cui spiccano due occhi verde intenso  che si dice siano in grado di dissuadere un malintenzionato tanto quanto la sua ascia.

Come la sorella, cresce forgiato dalle rigide regole dei precettori di casa Thunberg per poi,  poco  piu che bambino essere affidato al tempio dove la sua forza e determinazione vengono raffinate e canalizzate al fine di farne un crociato,

Crede nell onore nella tradizione e nella famiglia per la quale sarebbe disposto anche all estremo sacrificio 

La eco dei passi di questo piccolo drappello risuona nelle mie orecchie come i rintocchi di un tamburo, lascio che il suono portato dalle pareti di roccia dia ritmo e l adeguata cadenza al mio incedere.

Mentre fuori il volgo festeggia, apre botti di birra e si lascia andare in balli e celebrazioni per il nuovo anno, noi siamo chiamati a ben altro compito, compito che ancora non conosciamo ma che di sicuro accoglieremo e porteremo a compimento al meglio delle nostre possibilità.

Per un attimo mi perdo ad osservare le ampie volte del palazzo delle profondita, gli archi, i pilastri, dalle cui sommità partono cupole che sembrano sorreggere il mondo delle razze giovani, molti si sentirebbero oppressi dalla maestosità di tali strutture, io al contrario , mi sento abbracciato e parte integrante di esse.

Cammino sul lato destro di Hulya , un passo indietro rispetto a lei, un po’ per dare importanza alla sua figura ma più perché, in caso di attacco, il mio scudo scivolerebbe facilmente davanti a lei proteggendola.da eventuali assalitori.

La mia cara dolce sorella, il mio orgoglio e la mia gioia, so che darà grande lustro alla nostra famiglia e sapra guidere qualunque cosa le verrà affidata con grande saggezza. Se solo sapessi come fare, un sorriso di soddisfazione ora incresperebbe le mie labbra.

Ricambio lo sguardo della ministra con un occhiataccia che farebbe andare il vino in aceto, come osa, in un momento cosi solenne, rivolgersi a Hylia con quello stupido appellativo? Una caduta di stile piu adatta a garzoni e vecchie comari che ad un alta sacerdotessa...

Mi mordo le labbra, tiro un profondo respiro e lascio sbollire la rabbia, eccitato all idea di ciò che mi aspetta alla fine di questo corridoio

Modificato da Pentolino
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Avanzate nel vostro incedere, in silenzio, una decina di minuti trascorrono prima di giungere in quella che deve essere la porta d’ingresso alla Sala del Concilio.

Due guardie, rivestite dalle loro armature complete bagnate in oro e rese piú leggere dal mithril, aprono le alabarde mantenute sino a quel momento incrociate tra loro. Un grosso portone alto non meno di nove metri e le cui ante non verrebbero scalfite da un Drago adulto in carica in volo, si aprono mosse dal potere della Magia presente in esse. Pietra e magia che sembrano un tutt’uno in questa fortezza sotterranea. Nessun rumore o cigolio quando quelle che devono essere tonnellate di pietra si aprono permettendovi l’accesso nella Sala del Concilio. Una enorme sala con decine di colonne e di statue lungo il perimetro,  illuminata da fonti arcane di luce eterna dal freddo colore bluastro, si estende immensa dinanzi ai vostri occhi.

I presenti, siete gli ultimi giunti, tutti seduti nei loro troni intarsiati di oro e gemme preziose, scolpiti nella pietra. Due file parallele una di fronte all’altra, a tracciare i due lati lunghi  di un rettangolo immaginario nel centro della sala. Ogni lato con sette troni: da un lato i Reggenti delle Torri, dall’altro i Lords delle Profonditá. Una contrapposizione non solo visuale, visto che i primi rappresentano il potere economico per volere del popolo ed i secondi quello militare per ereditá nobiliare.

Due troni ancor piú grandi,  imponenti per la loro maestositá, sistemati uno per lato corto del rettangolo immaginario, destinati al Re ed alla Regina a giudicare dalle due differenti corone scolpite sulla sommitá dell’alto schienale. Questa notte entrambi vuoti.

Un unico trono libero presente nel lato dei Lords, quello che l'Alta Sacerdotessa va a occupare, facendovi gesto di seguirla e di sistemarvi in piedi dietro di lei. Anche i posti appaiono dunque rigidamente definiti, assegnati. Quello della Ministra è posizionato diagonalmente a destra rispetto quello della Regina, oggi assente. Gerarchia. Lei è la Guida spirituale del Regno. Consigliera fidata e fedele della Regina stessa di cui oggi fará le veci. Al di sopra dei Lords e dei Reggenti che vi osservano indignati.

La maggioranza di quegli sguardi non appaiono compiaciuti, anzi, mostrano bieca disapprovazione circa la vostra presenza. Sanno chi siete evidentemente, ma non devono considerarlo sufficiente: non siete Reggenti delle Torri, non siete Lords delle Profonditá, non siete il Governatore dell’Incudine ed il Martello, né tantomeno la Ministra del Mistero d’Acciaio. Siete solo due principi non ereditari. Un brusio d’indignazione si eleva nella sala. Perché state qui? Paiono domandarsi.

Sguardi avidi a sondare le vostre emozioni, soppesare i vostri gesti, giudicare le vostre prime azioni dinanzi al Concilio.
In fondo la prima impressione è quella che conta, giusto?

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Hulyeta Guanciadoro Thunberg

Le innumerevoli paia d'occhi che ci scrutano inquisitrici da sotto cespugliose sopracciglia non mi scompongono. Anzi, sentire l'attenzione su di me mi riempie di energia, determinazione, orgoglio. Nessuno ti nota, quando sei insignificante.
Certo le espressioni raccontano di una nota stonata, forse una nota del cerimoniale saltata, o più semplicemente la presenza mia e di Gotrek oggi in questa sala non era stata anticipata, e ai nobili le sorprese poco piacciono.
Diligente, mi mantengo impassibile e prendo posizione dietro Zinnalyassa Stoerris, esattamente come lei mi ha indicato. Ho piena fiducia e in lei e so che non ci ha condotti qui tra i nobili come bestie al macello. Ci dev'essere una ragione, una che presto verrà palesata e che spazzerà via la disapprovazione dagli sguardi dei barbuti nobili.
Con la coda dell'occhio osservo il trono della Regina, vacante, come se la risposta finale debba per forza infine giungere da lì.

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Gotrek Thunberg

I portali della sala del concilio, un opera d arte d ingegneria nanica che farebbe gettare gli attrezzi e cambiafe mestiere anche al piu' raffinato degli artigiani umani, si spalancano permettondo al piccolo drappello di accedere in un ampia sala al centro della quale campeggiano diversi troni scolpiti da un blocco unico di granito,finemente cesellati e decorati con pietre preziose di varia grandezza. Sette da un lato, sette dall altro, una seduta per ogni alto dignitario ammesso a partecipare ai consigli tenuti in quella sala.

Al centro, delle due file di sedute,  sistemati sul lato corto del rettangolo disegnato dalle pareti della sala, due troni ancor piu maestosi sui quali campeggiano i bassorilievi di due corone e che non lasciano alcun dubbi circa chi si siedera' su di essi.

Al nostro ingeresso, un brusio sommesso rompe il silenzio, sguardi sorpresi ed espressioni di malcelata disapprovazione accolgono il nostro arrivo, per quanto mi riguarda vi presto poca attenzione, benvenuti o no, l alta ministra ha ritenuto necessaria la nostra presenza e che gli piaccia o no, queste barbe bianche e pance flosce dovranno farsene una ragione.

Mi sistemo sul lato opposto rispetto a quello occupato da mia sorella, i miei occhi saettano a destra e sinistra senza un obiettivo in particolare e, come da protocollo militare, senza mai guardare fisso negli occhi uno dei dignitari.

 

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Molti dei presenti paiono sorpresi dall'entrata della Chierica di Berronar, a cui ora rivolgono sguardi di approvazione ed ammirazione, quasi la vedessero come degna di essere lí tra loro. Di rimando, nella minoranza degli sguardi accresce il timore, l’invidia. Sguardi peró che diventano meno palesi, piú celati, lascivi, furtivi. Il Male si annida laddove la Bontá non puó vederlo. D'altro canto il fare autoritario e marziale di Gotrek sembra conquistare l’ammirazione dei piú, mentre i pochi sembrano irritarsi per quella sua noncuranza, indifferenza. Siete solo entrati ed il Concilio pare dividersi: i Lords paiono apprezzare il Crociato, mentre i Reggenti sono coloro che paiono preferire la figura della Chierica.

Prende parola l’Alta Sacerdotessa ora che i brusii dei presenti sono quasi assenti, solo un lieve mormorio tra alcuni che paiono confabulare sommessamente tra loro. E che la sua voce maternale ed al contempo autoritaria pone bruscamente a tacere. “Signori Reggenti delle Torri e Lords delle Profonditá, Eminenze di questo Regno, Fedeli alla Regina e Devoti agli Dei, oggi a Voi presento i Principi di Eartheart e futuri membri di questo Concilio.” Gli occhi dei presenti esterrefatti, le bocche sbarrate, ma mute; nessun suono esce. Troppo stravolti dinanzi a quelle ultime parole per parlare. "Membri del Concilio? Voi due?!", é quanto paiono dire.

L’ Alta Sacerdotessa non da tempo loro di riprendersi, riprendendo prontamente parola con tono pacato e fermo. “La Principessa Hulyeta dei Thunberg, Fedele Devota di Berronar Truesilver, per mia scelta futura Guida Spirituale del Regno della Grande Crepa, se gli Dei ed i Fedeli cosí vorranno e se la Regina cosí a breve deciderá.” La fierezza e l’orgoglio circa le parole pronunciate paiono squarciare il silenzio, sferzando i volti dei presenti a favore di colei che sará la sua erede. Guarda Hulyeta con la dolcezza di una madre che osserva la figlia, una figlia in cui si rivede e rispecchia.

Lo sguardo cambia radicalmente ora che si poggia sul Crociato, che scruta come una madre severa e poco entusiasta. “Il Principe Gotrek dei Thunberg, Devoto degli Avi e degli Antichi…” Il tono secco, conciso e quasi contrariato. Lui cosí simile al fratello, che pure poco tollera nel suo essere individualista ed impertinente. E difatti il fratello del Concilio non ha mai voluto far parte, lasciando un vuoto, occupato controvoglia dal Governatore d’Incudine e del Martello per volontá della Regina e del Re. “… qui presente tra Noi per decisione del Lord dello Scettro,  Xavroar Onyxarm Pantiln degli Underfoe e dei Goodlight,  Sommo Leader Religioso del Reame Dorato. Lui sará il suo Erede quando il tempo lo deciderá. Sempre e solo con il favore degli Dei e l’approvazione del Re.”

Il brusio si fa elevato, voci concitate di indignazione mista a rabbia si contrappongono, la Ministra eleva la propria a sovrastare quelle di tutti. “La Tradizione degli Antichi è cosí rispettata, saranno due fratelli dei Thunberg a tramandare il legato degli Underfoe a Eartheart. Questo che inizia sará per noi il nostro ultimo anno, come vuole la Profezia. La Regina ed il Re, oggi assenti, ne daranno annuncio al Regno domani, primo giorno di Profondo Inverno e Festa della Benedizione del Tuono.” Dicendo come se la faccenda, decisa e definita da tempo, cosí terminasse in una mera comunicazione informativa al Concilio. Tutti tacciono. Nessuno ha potere  o l'audacia di sconfessare quelle ultime parole, anche in assenza dei Regnanti. La Ministra è questa notte la voce della Regina e la volontá degli Dei.

Vi osservano perplessi. Che tipo di Consigliera e di Guida sará la Chierica? E lui, vorrá prendersi il posto a Corte che gli spetta, quale Consigliere del Re, assumendosi il comando Militare come di suo diritto? Queste le domande mute che potete intuire in molti sguardi. Benvenuti nella Lotta al Potere, come il popolo dorato chiama il Concilio. I presenti paiono ora attendere una vostra reazione, una vostra parola, come primo passo nell’Alta Corte Dorata. Nessuno vi vuole vedere lí, ma tutti vogliono ascoltarvi. Curioso. L’ Alta Sacerdotessa anche sembra aspettare una vostra parola, ma non v’è giudizio o critica nel suo silenzio. Solo attesa.

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Man mano che le parole dell’Alta Sacerdotessa Zinnalyassa Stoerris lasciano la sua bocca per raggiungere ciascuno dei presenti, il mio corpo spontaneamente irrigidisce. Quanto annunciato è un evento epocale, uno che mi vede seduta sul piedistallo del protagonista. E dentro di me si agita un tripudio di emozioni e pensieri, perfettamente sepolti sotto una maschera di imperturbabilità.
Lascio scorrere qualche secondo di silenzio, un po' per stimolare attesa e attenzione, un po' per trovare e poggiare la prima parola perfetta sulla punta della lingua.
Grazie.
Cade così, rivolta alla Ministra del Mistero di Acciaio che, in palmo di mano, mi ha innalzata ad un'altezza vertiginosa e inattesa. Rivolta ai nobili, sia che mi rivolgano sguardi di cortese attenzione o di lasciva diffidenza, per ammorbidire loro la pillola di una decisione calata sulle loro teste senza consulto, per rassicurarli che ciò non si traduce automaticamente in una loro esclusione. E a mio fratello, il cui destino è intrecciato al mio e non poteva, in questo momento, essere altrove se non a pochi passi da me.
Una volta che un giuramento è pronunciato, la Venerata Madre veglia su di esso: tradirlo significa arrecarle un dolore incontenibile e, per riflesso, arrecarne al popolo dorato tutto, che nel suo abbraccio conserva il calore originario della forgia di Moradin, da cui siamo nati.
Un'altra breve pausa, per far scorrere lo sguardo sui volti dei nobili e lasciare che assimilino questa verità incontrovertibile.
Per cui, ascoltate oggi questo mio giuramento solenne: ogni mio giorno, energia e pensiero sarà dedicato alla cura della nostra casa, della verità, delle nostre tradizioni, delle nostre leggi e dei nostri figli, che sono il futuro del popolo dorato. A voi, l'invito ad unirci come fratelli e amici, allo scopo di perseguire il bene comune anche quando vedute e pensieri diversi ci distinguono. Amici e fratelli che, alla fine, si alzano dal tavolo, levano i calici e sempre proseguono come un unico popolo, sotto lo sguardo benevolo e giusto dei regnanti e degli dei.
Le mie sono parole gonfie dei dogmi della Dea, e recano il messaggio che queste leggi divine guideranno le mie azioni, ma anche che queste leggi dovranno delimitare l'agire di ogni singolo nano qui presente. Su questo io veglierò.

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Gotrek 

Quando le ultime parole pronunciate dalla sacerdotessa vengono sommerse dai mormorii dei partecipanti al consiglio,  il mio primo istinto è quello di voltarmi verso la ministra e chiedere spiegazioni circa una decisione del genere presa senza nemmeno consultarci ma quell ondata di emozioni scema quasi immediatamente.

Vedo mia sorella avanzare di un passo, il volto leggermente arrossato dal tumulto interiore che sono certo anche lei stia vivendo, la sento pronunciare quelle parole cariche di solennità e speranza, parole che come sempre mi attraversano l anima fino a toccare quella parte di me più intima, quella belva in gabbia che spesso inizia a scalciare chiedendo di essere liberata ma che Hulya sa come ammansire con un solo sguardo od una semplice frase.

Decido di ingoiare il mio orgoglio ed i miei dubbi e quando finalmente giunge il mio turno avanzo di un passo ed osservo tutti gli astanti Per un lungo istante prima di parlare.

Mi presento davanti a questo concilio umile ed assolutamente indegno della carica che si pensa di assegnarmi”

esordisco

Ma se nascere nobili ci ricopre di diritti, allo stesso tempo ci investe di enormi doveri, verso gli dei , verso  la nostra patria...e la nostra famiglia.”

di nuovo lo sguardo scruta i visi grinzosi e gli occhi nascosti sotto sopracciglia cespugliose attorno a me

”I miei antenati nelle sale di Moradin guardano ora verso di me, questa è la mia occasione di fare la cosa giusta e guadagnare il mio posto nel mondo e giuro davanti a voi lord protettori di dare tutto me stesso nel tentativo di assolvere ai miei doveri al massimo delle mie possibilità”

sospiro

Che le antiche madri mi diano la saggezza per poter discernere ciò che è giusto da ciò che non lo è...che gli antichi padri mi diano la forza per poter combattere i nostri nemici”

concludo chinando leggermente il capo e tornando al mio posto

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Silenzio, Vi osservano. Si guardano tra loro. Mormorano sommessamente. Annuiscono, mostrando come le vostre parole li abbiano conquistati e tranquillizzati. Un paio di sorrisi di benvenuto vengono rivolti a Hulyeta, cenni con capo in segno di approvazione a Gotrek. Essere Principi significa anche questo, saper cosa dire, quando e come dirlo. Sospirano i membri del Concilio, appaiono sollevati e rassicurati. La vostra entrata é stata trionfale, il Concilio vi accetta. Almeno per ora.

Si alza repentinamente in piedi il Governatore dell’Incudine e Martello, la cui sedia si trova alla destra del trono del Re, dal lato dei Reggenti,. In posizione diametralmente opposta a quella dell’Alta Sacerdotessa, a voi. Probabile che lui sia il Consigliere del Re, oltre che fratello della Regina, come spesso i Lords amano ricordare nelle loro conversazioni faziose. L’ unico semplice nella sua apparenza di cui non pare curarsene, a contrasto con l'opulento sfarzo pomposo degli altri presenti; l’unico che a malapena vi guardava poco interessato alla vostra presenza, quasi non foste di suo interesse, come se tutto desiderasse meno che stare in questo luogo.

Ologretor Axeager dei Torgarsaxe

Umile nei modi anche se non nelle parole, che riecheggiano come roboanti tuoni nel cielo, come maestosi colpi di martello sulla roccia. Lui questa notte è la Voce del Re. E come tale si annuncia e si ode. “Signori, perdonatemi se mi permetto interrompere le vostre successioni di Corte con assai piú semplici notizie, importanti per il Regno e che sono giunte questa sera.” Palesemente seccato e spazientito: di stare qui, di dovervi ascoltare, di perdersi la Grande Festa con la sua gente. Rivolge uno sguardo a Gotrek, colui che prenderá il suo posto nel Concilio; sembra che gli sorrida con fare complice e provocatorio, come a dirgli "E mo' saranno grane tue queste. E molte altre", ma no, deve essere un gioco di luci, un effetto creato dal bagliore irrequieto delle fiamme perenni.

Istanti di silenzio mentre ottiene l'attenzione dei presenti che torna ad osservare serio ed austero. “Walgold degli Stoneheart delle Montagne Tempestuose e fondatore di Forgiagrigia a Suzail, ha mandato un messaggio dalla capitale del Cormyr. Non credo vi sia bisogno di ricordarvi come lui sia il nostro migliore fornitore di mithrill, nonché di arme ed armature, di tutte le Terre Centrali, oltre ad essere nostro informatore circa quanto accade nel Regno degli Umani.” Un’occhiata severa si poggia su ognuno dei presenti, quasi a sincerarsi che non vi siano domande di sorta. Mastro Ologretor è rinomato per mal tollerare dubbi, ovvietá e smemoratezze. Specie poi da parte dei Lords. Attende con scarso diletto eventuali domande, prima di poter continuare.

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Hulyeta Guanciadoro Thunberg

In una situazione più informale, esprimerei il mio apprezzamento per il carattere pragmatico ed essenziale del Governatore, un nano che bada alla sostanza più che all'apparenza.
In questo frangente, è più appropriato che gli ultimi arrivati tra le fila del Consiglio mantengano un profilo basso: siamo già stati esposti abbastanza all'attenzione del pubblico presente.
Non resta che attendere che il Governatore Ologretor riveli il messaggio ricevuto da Suzail a nome di Walgold Stoneheart.

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Gotrek

Sorrisi e cenni di assenso salutano le nostre prime parole al concilio, siamo stati acccettati, almeno per ora, sono certo che serviranno tutt altro che parole quando i veri problemi arriveranno a bussare alle nostre porte.

Terminata la nostra presentazione e’ il governatore a prendere la parola e lo fa in maniera schietta e diretta.

Resto in silenzio, deciso a non sfidare due volte la mia buona sorte e rispettando l autorità di colui che in questo momento rappresenta il re

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 “Con rispetto al punto commerciale…” riprende austero “… ci commenta che il Baronetto di Suzail Black Shadowdancer, migliore cliente di Forgiagrigia, richiede una buona scorta per un carico particolare e prezioso. Questa è per noi una ottima opportunitá per mandare qualcuno di fiducia, che si conquisti la stima ed i favori del nostro miglior cliente nel Cormyr e che prenda in mano le relazioni con il cliente. Non mi fido di uno zotico come Mastro Wagold, che altro non è che un rozzo Nano degli Scudi del Popolo Tozzo, Rifugiati delle Terre Centrali. Solo in un tempo lontano di nobile retaggio, come Noi Dorati invece siamo sempre stati e continueremo sempre ad essere. Per volere degli Dei e dei nostri Regnanti.”

Dispregiativo, come sempre quando si parla di altre razze naniche considerate a dir poco inferiori. Autoritario, come sempre quando si tratta di decisioni che gli competono. Le alleanze commerciali e le relazioni con fornitori e clienti del Regno spettano a lui. Ai Reggenti in realtá, ma a lui poco glie ne importa chi sia a prendere una decisione, purché sia quella che considera giusta. E generalmente considera tale la propria. Solo il Re o la Regina possono permettersi di contraddirlo, cosa mai accaduta negli ultimi cento e passa anni. Non almeno in un concilio alla presenza di altri. E l’Alta Sacerdotessa, che pure questa sera potrebbe, non pare voler essere la prima a farlo. Nello sguardo di lei è palese la stima profonda che prova verso il Governatore, che riprende la parola.

“Deciso quindi.” Lapidario, sbrigativo a non voler indugiare oltre. La Festa aspetta. “Con rispetto al secondo punto, di natura politica, la Principessa Loralynn, a capo del Regno dopo la recente morte dei genitori e prossima a essere nominata regina, sta cercando di stringere potenti alleanze economiche e commerciali, offrendo a cambio terre e titoli nobiliari .”

Non dice altro, guardandosi attorno a far sí che sia uno dei Lord delle Profonditá, a prendere parola. In assenza della Regina, le decisioni del Regno spettano ai Lord, con potere di veto da parte dell’Alta Sacerdotessa. Lo sguardo si poggia ora su Gotrek ed ora su Hulyeta, quasi a voler vedere se commenteranno qualcosa visto che le questioni politiche ed espansionistiche del Regno saranno a breve di loro competenza.

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Gotrek Thunberg

Il governatore come di consueto non perde tempo e sciorina subito l ordine del giorno il cui primo punto riguarda una trattativa commerciale con una delle citta' vicine ed i cui benefici economici porterebbero ulteriore benessere e potere al regno dorato.

"Con il dovuto rispetto governatore..."

chiedo la parola, se devo far parte di questo gioco tanto vale iniziare a mischiare le carte 

"Concordo con il vostro giudizio circa Mastro Wagold, mandare un mercante a negoziare sarebbe un grave errore."

commento

"Un nobile del rango del baronetto di Suzail non tratta, paga cio' che ritiene giusto e soltanto un altro nobile che conosca la fine e delicata arte della diplomazia puo' spingerlo a valutare la nostra manifattura tanto quanto merita"

proseguo

"Un mercante ridurrebbe l intera transazione ad una becero tira e molla sul prezzo che manderebbe il baronetto su tutte le furie con possibili  gravi ripercussioni sulla nostra economia e sul nostro buon nome."

osservo la reazione dei lord

"La corretta gestione di tale trattiva al contrario, porterebbe benefici anche al vostro secondo punto all ordine del giorno...sulla eco di un successo nella gestione del baronetto, le altre famiglie nobili sarebbero sicuramente piu' invogliate ad intavolare una trattiva di alleanza"

 

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Hulyeta Guanciadoro Thunberg

Governatore comincio con un accenno d'inchino, in segno di rispetto.
Non sono usa a prender decisioni tanto delicate su due piedi senza averle prima approfondite, in particolare i nomi che avete citato. Non ho perciò suggerimenti da offrirvi, se non domande che possano contribuire alla discussione e guidare verso la decisione più opportuna.
Quali sarebbero le conseguenze di un'esclusione di Mastro Wagold dalla trattativa e come si riconfigurerebbero i rapporti tra il popolo dorato e quelo degli scudi che, per quanto diversi, sono anch'essi figli della forgia? Quanto all'offerta di terre e titoli, dove sono collocati e quale sarebbe l'onere di una loro amministrazione e difesa? Quali benefici trarremmo da un'alleanza stretta con il Cormyr e quali altre potenze, invece, andremmo a contraddire?

Le mie domande potrebbero continuare per ore probabilmente, ma mi fermo qui. Il messaggio è chiaro: pretendere che ci si esponga con soluzioni improvvisate su temi tanto importanti in questo modo rappresenta uno sgarbo.
 

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Molti paiono sorpresi nell’udire Gotrek prendere la parola, mostrando perplessitá dapprima e fastidio poi, vedendo l’intervento del Principe come inopportuno ed una evidente mancanza di rispetto. L’ Alta Sacerdotessa è la prima a rivolgere un’occhiata fulminante al Crociato, cosí simile al fratello nel suo essere imprevedibile da gestire; esattamente come temeva. Il Governatore invece appare soddisfatto, annuisce compiaciuto. “Non avrei potuto scegliere parole migliori Principe Gotrek, si vede che siete fatto per l’incarico di Governatore.” Lo sguardo si sposta sulla Chierica. "Avete ragione Principessa, sono domande che bisogna prendere in considerazione prima di decidere Osservando nuovamente i Lords a cui rimette la questione. Loro é la decisione e lui non si intromette.

Lord Adolster Emeraldagger degli Wyrmsbane, Principe ereditario di Concadorata, piccola ma enormemente ricca cittá della Grande Crepa, si alza in piedi con fare deciso. Sembrava stesse attendendo questo momento.

Adolster Emeraldagger degli Wyrmsbane

“Ma sentiteli i due saputelli, giá s'impicciano delle questioni del Regno come se fossero di loro competenza. Come se noi Lords stessimo qui per fargli compagnia.” Ridacchiano i presenti, ma v'é ben poco divertimento nell'aria, il malessere di rimando a queste parole pare accresce. "Si credono di giocare al Re e alla Regina a Corte forse?." Il Lord poggia un piede laddove era prima seduto, in mano la sua ascia. Coperto di oro e gemme di immenso valore. Tutto in lui è ostento tanto che appare quasi volto ad intimidire. "A sentirli parlano come se loro fosse il compito di approvare e di suggerire. Non li avete forse ascoltati?" Posa di sfida, atteggiamento quasi belligerante, a cercare qualcuno che osi tenergli testa. Lui è il Comandante militare del Regno. Da lui e dalla sua famiglia dipendono le migliori gemme che si estraggono dal sottuosolo. Da sempre. E questo nel Regno dorato è potere economico, influenza politica. Ricchezza è potere. La milizia costa. E tutto ció si sente, peso greve ed intangibile nell’aria che respirate. Il Principe lo sa. Pausa, silenzio. Cresce la tensione, e quando é al culmine, torna a parlare.

“Allora mandiamo i principini di Eartheart, se tanto ne sanno su cosa bisogna fare.” Tono di sdegno, oltraggiato il dire. Il sorriso si amplia, l’espressione di arrogante presunzione accresce marcando nuove e profonde rughe. “O è troppo chiedere? Forse sí possono parlare come se fossero dei saggi regnanti, ma non sono ancora pronti ad abbandonare l’alcova dei loro vetusti Padri, un tempo non lontano nostri rispettati amici? Non dovrebbero forse, da qui ad un anno, essere loro il nuovo Leader del Regno d’Oro e la futura Guida di tutti Noi?” I presenti iniziano ad annuire convinti alle parole di un Lord che ben conosce l’Arte della politica e che nessuno del Concilio pare voler contraddire: né gli altri Lords di cui conta con l’appoggio, né dei Reggenti che paiono temerlo. Il Governatore non pare volersi immischiare e l'Alta Sacerdotessa tace mantenendo la calma, ragionando, evitando di cadere nelle provocazioni del suo vecchio ed acerrimo rivale.
 

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Gotrek Thunberg

Ricambio l occhiataccia alla sacerdotessa, ci ha messi lei in questa situazione e se sperava che ci comportassimo come belle statuine beh forse ha scelto i Thunberg sbagliati.

Rido per un istante all uscita plateale del lord di Concadorata, per poi fulminare con lo sguardo tutti quei pecoroni che sembrano cambiare schieramento ad ogni soffio di vento.

"Lord Adolster...siete il miglior guerriero del regno, un comandante astuto ed audace le cui tattiche vengono insegnate in accademia, un condottiero veterano di mille battaglie che condivide il fango e le asprerezze della prima linea con i suoi uomini...un eroe"

attendo un istante, il tono della mia voce dimostra vera ammirazione 

"Attaccare due facili bersagli come me e mia sorella non da ragione alla vostra leggenda"

sorrido amaro scuotendo la testa deluso

"Mi piacerebbe sapere dai presenti che ora ridono del vostro sarcasmo, cosa facessero loro alla nostra eta'...poiche' a tutt oggi...non ho notizie di loro ardite imprese"

Posso accettare essere schernito da un condottiero come Adolstar ma non da un gruppo di nobili impomatai la cui unica preoccupazione e' il grado di cottura ed il contorno della pernice che mangeranno per cena

"Siamo giovani... e' vero...siamo inesperti...chi dice il contrario e' uno stolto..ma siamo qui...oggi...pronti a prenderci le nostre responsabilita' e provare a dare il nostro contributo poiche' solo le zucche sono teste che non parlano"

faccio un passo indietro ed un breve inchino per congedarmi alla maniera militare e torno a sedere

 

 

 

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Hulyeta Guanciadoro Thunberg

Non poteva essere tutto semplice. Ascolto Lord Adolster con la dovuta attenzione e cortesia, fino alla fine della sua tirata. Il carattere fumantino di Gotrek fa la sua attesa comparsa, respinge al mittente le accuse e si posizione a difesa. Tuttosommato, poteva dire anche di peggio. Silenziosamente ringrazio Berronar perché ha steso la sua mano sulla spalla di mio fratello.
Lord Aloster, come ho già detto, ogni azione, pensiero o parola è tesa al bene comune dei figli della Forgia. Tacere sarebbe stata una mancanza di rispetto nei confronti di Lord Ologretor al quale rivolgo un inchino che ha giustamente posto all'attenzione di tutti questioni dirimenti. Sono certa di parlare anche a nome di mio fratello, quando dico che ci rimettiamo al giudizio e alla guida di questo Consiglio: se ritenete che la nomina indicata dall'Alta Sacerdotessa non sia adeguata, non avete che da dirlo. Ora Lord Aloster deve vedersela anche con gli altri due dignitari, se intende proseguire su quella linea. Se ritenete che io e Gotrek Thunberg si debba partire immediatamente per Suzail, non avete che da chiedere.
Di certo allontanarci dal Consiglio è ciò che desidera, e magari non vederci fare ritorno. Dal canto mio, non ho comunque intenzione di passare i miei anni migliori rinchiusa qui dentro.
 

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“Ragazzo…” Dicendo come se ad uno scudiero impertinente si rivolgesse “...vedo che credi che sai con chi stai parlando, ma quanto dici è solo un granello della montagna che si erge dinanzi ai tuoi occhi” Il tono peró è ora piú pacato, come se il Crociato avesse incontrato le parole corrette da usare, la corretta forma di rivolgersi al Comandante. Appare compiaciuto di rimando al dire della Chierica, annuisce; la soddisfazione accresce ora che par aver ottenuto quanto voleva. “Ed allora dimostrateci quanto dite: incaricatevi della faccenda di Suzail”.

I presenti paiono d'accordo con la disponibilitá offerta dai presentata dai Principi ed approvata dal Comandante, quasi ora le parole di uno, ora dell’altro, facessero loro costantemente cambiare di opinione. “E tornate qui con un miglior accordo con il Baronetto Comesichiama e delle terre per un avamposto.” Porta lo sguardo al Governatore, che annuisce convinto dando il proprio assenso circa l'aspetto commerciale, ed infine osservando la Ministra per ricevere quello degli Dei.

Lei tace, continuando a pensare, la fronte aggrottata, i lineamenti tesi. Vi guarda, non appare convinta, sembra pensierosa come se qualcosa le sfugisse in tutta quella concitata dialettica appena terminata. Sereno e calmo é pero lo sguardo che rivolge alla Chierica, a cui annuisce mostrandole la propria approvazione, quasi a darle appoggio e sicurezza; poi osserva il Crociato, e su di lui indugia, non v’è rimprovero nello sguardo, anzi, una lieve ammirazione per quanto ha mostrato. "Forse sei meglio di mio fratello, Gotrek", pare voler dirgli. ”È vostra la scelta, è vostro il futuro. Gli Dei vi guideranno ed accompagneranno quale che sia la vostra decisione. So che sceglierete il meglio per il Regno.” V'é appoggio nelle sue parole, ma non potete non percepire una insicurezza nel tono.

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