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Risvegli (campagna in solitario)


Eru Iluvatar

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E' una tiepida mattina di maggio a Winter Edge, l'aria è fresca e il cielo punteggiato da piccole nuvole bianche sparse. La piccola comunità inizia la sua giornata ai primi canti dei galli, mentre il forno di pietra di Torvik il mugnaio è già in funzione e un delizioso odore di pane si diffonde per le strade.

I contadini e i pescatori si avviano verso i loro lavori mentre una coppia particolare si dirige con passo svelto verso la casa del capo villaggio. Uno strano ragazzo con delle ali sulla schiena e un elfo dall'aspetto bellicoso sarebbero normalmente una vista fuori dal comune, ma non a Winter Edge. Eran e Seras sembrano giovani imberbi, e il loro carattere impulsivo accentua questa sensazione ma in realtà sono più anziani di quasi tutti gli abitanti del villaggio. Fa eccezione proprio il capo del villagio, Atos, un solido fabbro che nonostante le sue settanta estati è ancora vigoroso e si dedica ai lavori della fucina.

Eccovi qua ragazzi miei sorride Atos ai due che si presentano senza bussare alla porta vi rinnovo i miei complimenti per la caccia di ieri. Avremo carne fresca per parecchi giorni e buone pelli da vendere. Ma oggi vorrei chiedervi un favore personale. Regan Rossacenere, un fabbro di Mithril Hall, sta lavorando ad alcuni oggetti sotto mia richiesta e dovrebbero essere oramai pronti. Dato che ne ho bisogno in tempi brevi, ho bisogno di gambe giovani e veloci. Che ne dite? Vi affiderò un sacchetto di piccole gemme per il pagamento e al vostro ritorno avrete la giusta ricompensa che potrete spendere nel porssimo viaggio a Mithril Hall o Silverymoon.

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Il villaggio di Winter Edge era oramai diventato la mia casa e quasi nessuno oaramai faceva caso al mio aspetto.

Buongiorno Atos!

Saluto il capovillaggio sorridendogli e curiosando nella fucina.

Certamente, non c'è nessun problema. Dobbiamo prendere degli animali da soma o sono oggetti trasportabili?

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No no, sono piccole cose, per questo mando solo voi due. Ecco il sacchetto di gemme per il pagamento e questa è una lettera che vi autorizza a prendere la merce da Regan. Cercate di non cacciarvi nei guai come fate di solito e tornare indietro subito! Passate dalla bottega di Sillinger per le razioni da viaggio. Ci vendiamo tra 2. settimane.

Mentre camminate verso la bottega Sares borbotta indispettito Non mi piace fare il postino, giusto perchè lo ha chiesto Atos...

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L'elfo sbuffa e continua a borbottare poi si ferma di colpo.

Faccio un salto a casa ad avvertire i miei genitori, non vorrei ritrovarmi un lupo e un aquila che mi rincorrono per tutto il tempo.

La madre di Seras è una druida piuttosto famosa nella zona, anche per il fatto di essere una madre molto attenta, "soffocante" come spesso mugungna il giovane elfo.Recuperate le provviste e il necessario per il viaggio, vi ritrovate al bordo ovest del villaggio. Seras è seduto contro una grande roccia, intento a studiare il suo libro degli incantesimi. Questo aspetto di Seras ha sempre sorpreso Eran, che ha l'impressione di conoscere due persone completamente diverse: un guerriero abile e spesso scavezzacollo e uno studioso serio e concentrato. Come riesce l'elfo a fare convivere questi due aspetti così diversi?Il viaggio è tranquillo e senza eventi particolari. Arrivati al fiume una barca di pescatori traghetta i due all'altra riva mentre i sentieri ormai familiari verso Mithril Hall si rivelano stranamente tranquilli e senza incontri. La piacevolezza del viaggio si interrompe all'inizio dei sentieri di montagna, quando una fredda pioggia si scatena senza preavviso, inzuppando i due viaggiatori.Dopo una rapida ricerca trovate una piccola spaccatura nella roccia che forma l'ingresso a quello che potrebbe essere una grotta. Finalmente al riparo dalla pioggia vi preparate a sopportare la sgradevolezza di indossare abiti freddi e bagnati quando un particolare odore vi mette sul chi vive. Seras sguaina la sua scimitarra in un lampo mentre la mano sinistra è già pronta a lanciare qualche strano incantesimo.

L'odore lo conoscete bene, l'odore di un cadavere.

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Dopo aver preso le provviste ci mettiamo subito in viaggio verso la nostra consueta meta.

Oramai la strada ci è familiare e il viaggio scorre veloce fino a che un acquazzone non ci obbliga a cercare riparo.

Non facciamo in tempo a riposarci che qualcosa ci mette in allerta.

Afferro il mio arco, incoccando una freccia e guardandomi attorno.

Spoiler:  

Scurovisione 18m

percezione +11

sopravvivenza +10 per capire se ci sono segni di lotta o animali particolari.

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Ben sapenda che l'amico è in grado di vedere anche nell'oscurità, Seras rimane in attesa di un suo cenno, la spada sempre pronta e la mano sinistra che esegue lenti e ripetitivi movimenti con le dita.

Eran scruta il buio della cava e nota come in realtà quella che sembrava una caverna è poco più che una buca nel fianco della montagna, larga 4 metri e lunga poco più di 10. Verso il fondo c'è quella che sembra una catasta di rocce, chiaramente non naturale, come se fosse stata creata per seppellire qualcosa. In un angolo il pavimento di pietra sembra leggermente più scuro, ma da così lontano Eran non capisce di cosa possa trattarsi.

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Una piccola sfera di luce bianca si accende nel palmo della mano dell'elfo, illuminando fiocamente l'ambiente. In alcuni punti particolarmente polverosi del pavimento di pietra ci sono alcune impronte di un pesante stivale da montagna, probabilmente di uno o più nani. Il mucchio di rocce sembra un vero e proprio tumulo mentre la macchia scura vista da Eran è il segno di un fuoco. Esaminandolo da più vicino i due notano che fino a poco tempo fa c'era una specie di rudimentale focolaio, che è stato smembrato e goffamente nascosto.

Se qualcosa è successo, siamo arrivati in ritardo dice Seras abbassando leggermente la punta della scimitarra.

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E se non fosse il tumulo di un nano?

Mi avvicino al tumulo, facendo un breve sospiro e iniziando a togliere le prime pietre in modo da mostrare il cadavere.

Fai occhio, magari sta tornando qualcuno a riprendere il corpo. Non vorrei immischiarmi in qualche faccenda nanica che non ci compete.

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Mentre l'elfo si mette di guardia all'imbocco della caverna, Eran si mette all'opera attorno al tumulo. Dopo un minuto di lavoro, il viso barbuto di un nano morto emerge da sotto le rocce. Il nano indossa una corazza di maglia con le insegne di Mithril Hall. Una rapida ispezione del resto del tumulo fa emergere un ascia da battaglia e uno scudo con inciso sopra un fulmine che colpisce un incudine. Il cadavere è in stato di decomposizione già avanzato, la morte potrebbe risalire a tre o quattro giorni fa. Un primo esame non porta alla scoperta di ferite mortali, e l'armatura risulta integra.

Brutta storia sussurra Seras da sopra la spalla dell'amico.

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Già...

mormoro osservando il cadavere e cercando di capire che tipo di ferite sono.

Mi spiace amico, ma voglio evitare di fare la tua stessa fine.

Cerco sul suo corpo eventuali scritti che possano farmi capire il motivo per cui era in quella grotta.

Spoiler:  

Non ho idea del check che serva per capire che tipo di ferite ha.

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Spoiler:  

sarebbe un che di guarire che entrambi avete miseramente fallito ^_^

L'esame del corpo e dei suoi averi non porta a niente, mentre fuori il temporale non accenna a diminuire di intensità.

L'unica cosa certa è che non è stato assalito da un troll o da orchi, le loro ferite rimangono ben visibili sui cadaveri. Direi di portre con noi lo scudo e l'ascia, probabilmente riusciremo a risalire al clan del proprietario per dare la brutta notizia. A questo punto non so neanche se vale la pena fermarci in questo buco, non vorrei ritrovarmi al chiuso con la cosa che ha ucciso un guerriero nano in assetto da battaglia senza lasciare tracce. Tu cosa ne pensi?

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Concordo, cerchiamo di dare una degna sepoltura a questo poveretto

lancio un occhiata fuori per niente contento di dovermi mettere in marcia con questo tempo.

Speriamo di non incontrare niente di pericoloso.

ricompongo in fretta il tumulo, lasciando fuori solo lo scudo e le armi.

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Dopo avere ricomposto rapidamente la tomba improvvisata, i due tornano ad affrontare il diluvio che sta spazzando i Quattro Picchi. Dopo un'ra di cammino la pioggia diminuisce di intensità ma non accenna a fermarsi.

Di questo passo annegheremo in montagna borbotta contrariato Seras Penso che...

Il discorso dell'elfo è interrotto dal rumore di un pesante tonfo e da alcune grida. Il sentiero che si inerpica sul fianco della montagna curva dietro un costone, e da dietro arrivano suoni di battaglia. Alcune voci sono chiaramente voci di nani mentre le altre grida non sono identificabili se non come apprtenenti a umanoidi intelligenti e non a bestie selvatiche.

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Se continua così ci cresceranno le branchie...così si che saremmo strani...

mormoro, mentre l'acqua continua a scendere.

Quando le voci della battaglia ci raggiungono corro in avanti, imbracciando l'arco.

Spoiler:  

cerco di arrivare il più possibile vicino alla mischia prima di scoccare una freccia

arco lungo +9 1d8 x3 o +10 1d8+1 x3 sotto 9m

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I due scattano veloci, armi in pugno, verso la svolta del costone di roccia. Una volta superata la perete di pietra il sentiero si allarga, diventando quasi 2 metri. La via di pietra si inerpica in profondità nella montagna, ma la pioggia fitta impedisce di vedere molto più in là.

Al centro, a circa una ventina di metri dall'elfo e dall'aasimar, è in scena una cruenta battaglia tra 2 giiganti e un manipolo di nani. Un terzo gigante giace al suolo in un'enorme pozza di sangue scuro. I nani attaccano con ferocia e determinazione, usando manovre evasive e coordinate: sicuramente dei soldati addestrati. I giganti lottano con ferocia, ma i loro colpi, per quanto possenti, sembrano andare sempre a vuoto.

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