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Componimenti Fantasy di Ferion


Ferion vallas

Messaggio consigliato

Sono giorni che ti inseguo

fra gli affilati rami della foresta

tra i rovi che mi feriscono le gambe

ti ho vista vagare tra le querce

attraverata dalla luce lunare

lo sguardo rivolto al cielo

la tua anima pesante come le montagne

ti ancorava alla realta

cercai di avvicinarmi

ma tu mi sfuggisti

ma il tuo sguardo,

triste e saggio

mi pregava

di non rinunciare

abbandonai la spada

mia unica compagna

a terra,nel fango

e continuai ad inseguirti

nei miei occhi,

l'immagine fissa dei tuoi

che mi pregavano di continuare

ti seguii

in luoghi che nonconoscevo

nelle dimore delgi elfi

tra gli alberi

nei loro antichi castelli

da giorni non mangiavo

da giorni non bevevo,

solo la tua presenza

mi incitava a continuare

piu dolce del nettare divino

le mie mani,protese ad afferrarti

sfioravano l'aria

i miei piedi doloranti

il mio cuore batteva il ritmo

di quella corsa infinita

ti seguii in un castello

magnifico ed antico

nella sala del trono

dove tu seduta come regina

mi offrivi il posto dei re

mi sedetti su morbido velluto

tu ti alzasti,e mi porgesti la mano

riuscii a toccarla

e capii

tu regina immortale,mi hai scelto

per essere il tuo re

ti ringrazio per il dono

non persi nulla

e ora

siamo re

e regina

eterni

nella dimora degli elfi

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Dedicato a Kitiara

Ti attendo nei miei sogni

nelle gelide caverne in cui vago

le ossa congelate

l'animo intorpidito

solo tu

mi dai calore

"tornerò"ti promisi

sulla soglia della porta

"vado a cercare tesori

per una vita felice per noi"

ti attendo nei miei sogni

in queste gelide sale

di antichi templi dimenticati

il tuo pensiero mi scalda

appoggio le mie stanche membra

sul freddo suolo

temo la mia morte

non per timore mio

ma lasciarti da sola

è come un pugnale

nel cuore.

ti attendo nei miei sogni

dico a mani giunte,o mia dea

prego di vederti almeno un ultima volta

di sognarti ancora

la stanchezza mi avvolge

come una pesante coperta di ghiaccio

i miei occhi si chiudono

lotto per non addormentarmi

anche se cosi ti potrei rivedere

un ultima volta almeno

mi addormento

ti sognerò ancora

tu che mi scaldi il cuore,

mi salverai dalla gelida morte

se ti sognerò

nemmeno i ghiacci dell'inferno

potranno estinguere il calore del mio cuore

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Combatto per te

questa guerra ingiusta

Combatto per te

mia dama di luce

combatto il male per te

cuore puro

Vivo per servire te

ali di stelle

Combatto per la tua gloria

vergine intoccabile

Siamo figli della tua tristezza

nasciamo nelle tenebre

per trovare la tua luce

Dama splendente

Ora combatto,con sangue e spada

per falciare le ombre come spighe mature

cantando inni in tuo nome

per darmi speranza

non per speranza di fama

ma per darti pace

porre fine alle guerre che ti intristiscono

come quella sera

che piangesti fra le mie bracca

ti promisi che la guerra sarebbe finita

Ora sono qui,che volo tra gli angeli

grido preghiere in un coro di spade

le ombre spariscono

la luce si innalza

abbiamo vinto ancora una volta

guarito un altra ferita

nel tuo cuore infranto

il cuore della madre splendente

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Arrivai nella tua dimora

i miei occhi ciechi

eppur consapevoli ti videro

elevarti tra gli altri

La pelle bianca come il latte

gli occhi come il ghiaccio dei monti

la chioma rossa come il fuoco

che arde nel mio cuore

chiedesti di danzare a me

Angelo nero,

Fratello come Abele

Malvagio come pochi

i nostri corpi si intrecciarono

in una danza

ad un ritmo tutto tuo

la musica della festa

ci scivolava addosso come brezza

la musica era il concerto

dei nostri cuori

cosi vicini

Abbiamo danzato

per interminabili momenti

io trovai la felicità

anche quando mi lasciasti

tu rimasi con me

mia regina d'avorio

La tua voce ancora nella mia mente

I tuoi sussurri a guidarmi

il mio cuore ricominciò a battere

nel desiderio di danzare ancora,

mia regina d'avorio

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  • 2 settimane dopo...

Fuggo

come mai nella vita,

corro con passo svelto,

fuggendo da chi mi vuol male.

Continuo la mia fuga

giungo in una foresta,

dove il sole beffardo,

non permette alle ombre

di avvolgermi.

Le mie gambe stanche mi trattengono

impedendomi di fuggire ancora

al destino.

Conficco la spada nella terra

a guisa di mia futura croce.

Le mie mani si artigliano l’un l’altra

in una convulsa preghiera…

Lo sguardo dell’astro crudele

non mi degna più,

intento a fissare la notte

che si erge innanzi a me

con corpo di dama

Chi mi odiava

trema o fugge

davanti alla dama della notte

io tremo

non potendo fuggire

le mie mani diventano scarlatte

tant’è forte la preghiera .

Ella in mano stringe

argento e gigli

intrecciati in una lama

che brilla di stelle

E colpisce

non me,

ma chi mi vuole male.

la lama danza

guidata da tremenda destrezza

accompagnata dal dolce canto

di una voce antica

Sono qui, inginocchiato

con la spada come croce

le mie mani in preghiera

e guardo

la dama della notte

Che si volta e mi guarda

e scorgo,tra le tenebre del suo volto

Due pallide stelle

che posano su me la loro luce

infinitamente dolce e fiera

Mi perdo nel suo sguardo

il mio cuore,prima attanagliato

dalla paura più oscura,

si scioglie come neve

consapevole che nulla più

era da temere

ma continuo a tremare

La sua fronte è cinta di un diadema

che trattiene il suo crine,

una cascata di luna

che viva come acqua

placida scorre

e con la brezza danza.

Quando lei si avvicina a me

porgendomi la delicata mano

in aiuto

io la stringo

e la luce che avvolge lei

riscalda la mia anima

e più non devo tremare.

Mi alzo

Ella,seppur più minuta di me,

Porta in se un potere

grande come la luna

e le stelle

Mi invita al cammino

a passo solenne ella

mi accompagna

Come il viaggiatore

che è accompagnato dalla notte

Io cammino,

al mio fianco

la dama della notte

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  • 2 settimane dopo...

Spada

corazza

fede

Le armi

che l’uomo ha creato

per uccidere i fratelli

Sotto l’apatico sguardo

del signore dei draghi

Essi hanno cercato

con inganni

e stermini,

di impossessarsi della fiamma

del signore dei draghi,

per poi bruciarsi

Come la falena che

troppo si era avvicinata alla candela.

L’antico splendore,

delle grandi civiltà

incenerito,

dall’avidità dell’uomo,

che arranca tra le rovine

della propria esistenza.

madri e figli

che si augurano la morte

il mondo piange

chiede pace

grandi ali lo avvolgono

in un ultimo abbraccio

“Mondo,più non devi patire”

Il dolce sussurro del vento

“Chiudi gli occhi e il dolore avrà fine”

La cupa voce delle montagne

“Accogli la pace nel tuo cuore”

Le lente parole del mare

“Sii purificato del tuo male,

Dalla Fiamma del Signore dei draghi”

L’immenso urlo delle stelle

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