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Le Notti di Bosco Salice


Urizen

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Vada per Raggirare

"Oh, quello? Vecchia storia. Lo accopparono alcuni pescatori un paio d'anni fa. Uuuh, se era grosso! Capovolse la loro barca, facendoli finire tutti in acqua... di sei che erano, ne tornarono la metà!" dice Grelda ridendo, come se fosse la disavventura più comica del mondo. Nel frattempo occhieggi Gortan: lui sembra sorseggiare la bevanda senza alcun problema, ma tu non vuoi correre rischi. Quando domandi che fine abbia fatto la lingua del serpente, la taverniera si volge un attimo verso il trofeo: è l'occasione che aspettavi. Con abile e rapida mossa versi il contenuto del boccale in una grossa crepa tra le assi del pavimento, che per fortuna si trovava poco lontana. "La lingua credo che l'abbia persa discutendo con un machete. Che brutta fine per un lingualunga, non credete?" chiede, scoppiando in grasse risate; Gortan ti lancia un'occhiata come se volesse dire 'ma dove siamo capitati?', poi fa una risatina di circostanza alla pessima battuta. "Oh, amico, siete un gran bevitore!" commenta quindi Grelda quando nota il tuo boccale vuoto, "un altro giro?". Sei lesto a declinare la gentile offerta, e quella per fortuna non insiste.

"Dite, dite: per quanto vi tratterrete, eh? Non fatevi problemi per vitto e alloggio: visto che siete venuti fin qui per commerciare non vi farò pagare niente, rimanete pure finchè volete... d'altronde è così raro avere ospiti, da queste parti" dice la locandiera, mentre prende il tuo boccale vuoto e si avvia in un'altra stanza (la cucina, supponi). Da laggiù, vi arriva comunque la sua voce gracchiante: "Sono sicura che questa sera terremo una bella festa in vostro onore!".

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Osservo Gortan e gli sussurro, mentre la donna è lontana:"Com'è la birra?" strizzando l'occhio. Rispondo poi alla donna, alzando la voce in modo da farmi sentire:"Beh, siamo sempre in viaggio. Ci fermeremo finchè avrete bisogno di noi, finchè i nostri servigi saranno richiesti." Mi volto verso Gortan, come per chiedergli se ha qualcosa da aggiungere. Non vorrei vincolarli a promesse che non hanno intenzione di fare. "Io comunque farò compagnia finchè le mie gambe non vorranno rimettersi in viaggio." Poi penso che questo momento può essere il migliore per strappare qualche informazione:"Dicci, Grelda, come funziona la vita da queste parti. Mi sembrate tutti molto occupati. C'è qualche tipo di organizzazione del lavoro? Un capo, un sacerdote..." L'ultima parola la sottolineo appositamente, avendo notato l'assenza di templi nel villaggio.

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Osservo le reazioni della donna, cercando di capire se omette o nasconde qualcosa.
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Alla tua domanda inerente la birra, Gortan scrolla le spalle: "Ho sicuramente bevuto di peggio" sussurra. Proprio in quel momento ricompare Grelda, portando con sè un piatto di legno ricolmo di quelle che sembrerebbero essere... piccole lucertole arrostite. Mentre le posa sul vostro tavolo con un sorriso, risponde alla tua domanda: "In realtà da queste parti la gente è meno occupata di quanto non sembri. Ci limitiamo a tirare avanti, tutto qui. C'è chi pensa a tenere ogni giorno la palude fuori del villaggio, chi va in giro a pescare e cacciare, come Rob... e poi c'è chi scava alla miniera d'argento, ma quello è un lavoro a cui ci dedichiamo solo occasionalmente". All'udire queste parole, Gortan ti lancia uno sguardo di sottecchi, come per dire 'Sentito?'. La grottesca locandiera a quel punto prende uno sgabello di legno e si siede al tavolo con voi, facendolo scricchiolare paurosamente, prima di proseguire: "Non c'è un capo, prendiamo tutte le nostre decisioni di comune accordo con delle riunioni che si tengono proprio qua dentro" dice con malcelato orgoglio, "e mi dispiace, ma se cercate sacerdoti qui non ne troverete. Siamo sempre stati gente pratica, e non abbiamo mai avuto bisogno di dèi che ci aiutassero".

Non puoi fare a meno di avere l'impressione che l'ultima frase sia stata detta quasi con risentimento... o no?

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Osservo Gortan, chidendomi se anche lui ha intravisto una punta di risentimento nelle parole della donna. Ma è presto per indagare, prima devo conquistare la fiducia dei villani, così prendo coraggio e afferro un boccone dal piatto. "E queste come si mangiano?" Chiedo, osservando l'animaletto arrostito. Poi continuo:"Quindi la miniera non viene sfruttata al massimo. Come mai? Perdona la mia domanda, ma immagino che un bel pò d'argento faccia piacere a chiunque..."

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Quando domandi come le lucertole arrostite debbano essere mangiate, Grelda prorompe in una risata gorgogliante; ne afferra una (minuscola, tra le sue dita grassocce) e se la caccia in bocca intera, masticandola con gusto. Mentre sei li, indeciso se provare a tua volta o no dopo questo spettacolo, lei risponde alla tua altra domanda: "Il fatto è che dell'argento, qui, quasi non sappiamo che farcene". Nell'udire queste parole a Gortan quasi prende un colpo, mentre la taverniera prosegue, "ci limitiamo ad estrarne un pò quando qualcuno dei nostri si reca fuori della palude per commerciare, oppure nelle rare occasioni in cui qualcuno da fuori si trovi a passare da queste parti... come voi". Il vecchio fabbro a quel punto prende l'iniziativa con una battuta sagace: "Vi converrà estrarne un bel pò allora, perchè ho un mucchio di bella roba da vendere!", al che Grelda scoppia nuovamente a ridere.

L'allegro siparietto viene interrotto da Rob, che si affaccia dalla porta principale chiedendo "Ehilà... disturbo?" biascicando la solita robaccia. Quindi si rivolge alla locandiera: "Mi dispiace Grelda, ma devo portarti via i tuoi nuovi amici per un pò. Intanto metti a cuocere qualcosa per stasera, eh?". Lei annuisce mentre si alza, salutando te e Gortan con un occhiolino malizioso che ti fa scivolare un brivido lungo la schiena. Rob vi fa cenno di seguirlo, poi esce dalla locanda.

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Sospiro, felice di non dover assaggiare quel piatto tipico del tutto poco invitante. Mi alzo, sgranchiendomi le gambe, e chiedo:"Bene Rob, dove ci porti? Qualche sorpresa?" Mi avvicino a lui, per uscire dalla taverna, curioso di cosa sarà il prossimo orrore o stranezza che ci verrà mostrato.

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"Oh, vedrete che vi piacerà" dice Rob mentre uscite dal locale, "una bella battuta di caccia è quel che ci vuole per sentirsi parte di una comunità, non credete?". Mentre attraversate le 'strade' del villaggio, Gortan non può fare a meno di essere perplesso: "Rob, non so se hai notato che non sono più un giovanotto!" obietta ridendo, "come diavolo potrei aiutarvi?". Mentre proseguite verso la banchina dell'acquitrino e le sue zattere, il barcaiolo ride: "Tranquillo vecchio mio, puoi anche fare da spettatore se vuoi. Il nostro Wil, qui, mi pare invece una persona d'azione. Dico bene?" ti fa con un occhiolino, mentre sputa la solita roba.

Raggiunta la riva, lo vedete balzare su una zattera sulla quale sono adagiati diversi... arpioni? Rob si volge verso di voi con un ghigno quasi inquietante: "Allora, siete della partita?"

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Osservo Gortan con preoccupazione:"Forse è meglio se rimani con tua figlia." Mi rivolgo poi a Rob:"Io invece sarò sicuramente dei vostri. Cosa cerchiamo? E come lo abbattiamo?" Poi penso al mio equipaggiamento. "Però prima di partire devo prendere la mia roba. Aspettatemi." Detto questo aspetto risposte a intanto mi allontano. Tornerò il più in fretta possibile.

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Rob fa una risata: "Armati bene allora, compare, ne avremo bisogno. Ciò che stiamo cercando di solito impegna una mezza dozzina di uomini, ma oggi cercheremo di bastare noi due". Gortan ride a sua volta: "D'accordo, con queste premesse forse è davvero meglio che io me ne stia buono buono ad aspettarvi". A quel punto sei libero di tornare rapidamente alla taverna a recuperare il tuo equipaggiamento.

Spoiler:  
Dimmi in spoiler cosa vuoi portare con te!

Quando torni alla banchina trovi Rob già in piedi su una grande zattera, che sta soppesando gli arpioni. "Spero che tu sappia come si lancia uno di questi affari, saranno utili". A quel punto, quando sei salito a bordo, inizia a spingere la zattera in acqua con una lunga pertica.

"Oh, se ci divertiremo" gongola, sputando la consueta robaccia.

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Affrettando il passo salgo sull'imbarcazione, mentre finisco di stringere alcuni lacci di cuoio che assicurano il mio poco equipaggiamento. Controllo la faretra con le frecce, poi la corda del mio arco, saggiandone la tensione "Speriamo che questo umido non gonfi la canapa" penso, tendendo e lasciano la sottile ma resistente corda. Mi accuccio, allacciando ben stretto gli stivali in modo da non essere intralciato e riprovo a chiedere:" Dimmi qualcosa di più? Lingualunga? O qualche altra bestiaccia che mi hai già descritto? E a cosa devo fare attenzione?"

Spoiler:  
Porto le armi, le monete (mai lasciarle) un tizzone ardente e gli arnesi da scasso, sempre con me anche se credo inutili per la caccia!!! Il resto lo lascio a Gortan.
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Dopo aver lasciato sulla riva Gortan e aver preso il largo, saggi la corda dell'arco mentre poni le tue domande a Rob. Lui, dal canto suo, continua a ridacchiare: "Ah, compare... oggi facciamo caccia grossa! Stiamo dando la caccia ad una bestiaccia che, come minimo, misurerà sei o sette metri. Ma non ti preoccupare, ci concederà il vantaggio del primo colpo!" dice ridendo.

Mentre ti interroghi sul significato di queste parole, lui prosegue: "Per il momento, limitiamoci a tenere gli occhi aperti: quello che stiamo cercando è una chiazza di vegetazione muschiosa che si sposta sull'acqua; la distinguerai dal resto delle piantacce di paludi perchè si avvicinerà a noi, quando arriveremo!"

Di bene in meglio, ti trovi a pensare.

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"Bene, un'allegra gita sul fiume, non chiedevo di meglio."

Vado verso il centro dell'imbarcazione, arco in pugno, deciso a vendere la cara la pelle. Osservo il paesaggio intorno a me, cercando di notare ogni movimento nell'acqua palustre. Certo con tutta quella vegetazione è un bel da fare. "Almeno è buono da mangiare questo coso? Tu come e con cosa combatti?" Continuo la conversazione, i nervi tesi come corde di arco.

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La zattera fila tranquilla sullo specchio d'acqua, finchè pochi minuti dopo il villaggio non è completamente svanito alle vostre spalle; ancora una volta rifletti su come spostarsi in questa palude senza una guida significherebbe girare a vuoto per giorni. "La bestia che stiamo cercando in effetti è anche mangiabile... forse un pò coriacea in bocca, ma mangiabile. Il motivo principale per cui lo cerchiamo è che non possiamo permettere che questo genere di bestie viva abbastanza a lungo da crescere fino alla taglia adulta". Non puoi fare a meno di fissare un momento Rob con aria interrogativa, al che lui - quasi ti leggesse la perplessità in faccia - ridacchia, continuando a parlare: "diamo loro la caccia per impedirgli di arrivare ad essere troppo grandi: già da giovani misurano almeno sei metri... diversi anni fa, un adulto vero e proprio arrivò a Bosco Salice e quasi lo distrusse; da allora, ogni volta che ne intravediamo uno, lo ammazziamo". Prima che tu possa porre altre domande (come ad esempio, di cosa diavolo stia parlando), il barcaiolo alza una mano e fa "Sssh! Forse ci siamo...". Mentre lo dice indica verso una grossa chiazza di vegetazione galleggiante in mezzo all'acqua, e con l'altra mano afferra uno dei grossi arpioni di metallo dal fondo della zattera.

Sicuramente non è un luogo comodo dove ingaggiare uno scontro: siete praticamente in mezzo all'acqua, terraferma nelle vicinanze non se ne vede proprio.

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Impreco mentalmente, stringendo i denti e serrando le mascelle come tipicamente faccio quando sono teso e pronto allo scontro. Preoccupato della stabilità dell'imbarcazione, mi accuccio leggermente, piegando le ginocchia e mettendomi in posizione d'attacco. Osservo la massa di vegetazione che a prima vista sembra normale robaccia palustre. "Come diavolo ha fatto a riconoscerlo?"

Estraggo una freccia e la incocco, pronto a tendere l'arco nel caso in cui quello che abbiamo davanti si dimostri essere quello che cerchiamo.

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Preparo l'azione: se le piante si muovono verso di noi lancio una freccia su quello che immagino possa essere l'animale-mostro-cosa!!!
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Non puoi fare a meno di essere sorpreso dal colpo d'occhio di Rob: non lo avresti certo creduto un tipo dallo sguardo fino. Effettivamente la chiazza di vegetazione, quando la zattera si trova a circa una decina di metri, inizia a scivolare silenziosamente lungo l'acqua, verso di voi. "Ah! Ci siamo!" dice il barcaiolo, mentre tu scocchi subito la prima freccia.

Il proiettile sibila nell'aria e colpisce la chiazza erbosa, la quale si inabissa subito portandosi dietro freccia e tutto. Rimanete in attesa per diversi secondi, nel silenzio più assoluto. Poi, ad un tratto...

...una enorme esplosione d'acqua solleva onde e schizzi ovunque, annebbiandoti lo sguardo per un secondo. Quando riesci a schiarirti la vista, vedi di fronte a te una creatura gigantesca: il più colossale coccodrillo che tu abbia mai visto! Sarà lungo più di sei metri, a giudicare dalle dimensioni di testa e zampe anteriori! Ma ancora più incredibile - e agghiacciante - è l'interno della bocca zannuta: quando la spalanca, tra le file e file di zanne acuminate, puoi facilmente intravedere non una ma bensì tre lingue tentacolari, spesse come il braccio di un uomo adulto, che immediatamente saettano verso la zattera afferrandone una estremità con forza.

"Cercherà di farci affondare! Rendiamogli le cose difficili, compare!" esclama Rob (ridendo...? Ma è pazzo?), mentre afferra un arpione e si prepara a scagliarlo.

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Caccio indietro il primordiale istinto di fuga che cerca di prendere il sopravvento a quella vista spaventosa. Indietreggio qualche passo, per quanto consentito dall'imbarcazione, ma senza avvicinarmi troppo ai bordi. Rapido afferro un'altra freccia e la scaglio mirando nella bocca del mostruoso animale.

I pensieri passano in secondo piano e, come spesso mi accade durante una battaglia, la sopravvivenza e l'istinto predatore hanno la meglio, facendomi agire rapido ma preciso.

Spoiler:  
mi sposto se posso fuori dal suo raggio di azione ma almeno a 1,5m dal bordo della zattera e attacco.
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Immagine: post-16317-14347051958965_thumb.jpg (Il tuo ha una lingua in più)

Arretri per quanto la ristretta superficie della zattera ti consenta, stando bene attento a non avvicinarti troppo al bordo dell'imbarcazione; con tutto il movimento che c'è, essere sbalzato in acqua sarebbe estremamente facile. Prendi la mira e scocchi una freccia: sfortunatamente, un improvviso movimento della zattera (sballottata dal mostro) ti sposta la mira di quei pochi centimetri che bastano a far andare il colpo a vuoto, con la freccia che colpisce l'acqua poco distante dall'enorme muso. Trattieni un'imprecazione, mentre accanto a te Rob tira indietro il braccio e poi scaglia con forza l'arpione, che colpisce in pieno il muso della creatura...

... rimbalzando come se nulla fosse sulle spesse scaglie del rettile. "Che io sia maledetto se questo figlio di buona donna non ha la pellaccia dura!" ride sguaiatamente Rob. Nel frattempo la creatura prende l'iniziativa: si avvicina di tre/quattro metri all'imbarcazione, in modo da poter sferzare l'intera scena del combattimento con le lunghe lingue. La prima scatta verso Rob, ma il barcaiolo si getta sul fondo della zattera in tempo. La seconda saetta verso di te, con la forza di una grossa frusta: fortunatamente, la tua piccola statura e l'innata agilità ti consentono di abbassarti repentinamente schivandola... ma c'è mancato veramente poco! La terza lingua rimane dov'è, ovvero avvolta attorno ad una estremità della zattera... e comincia a trascinare la piccola imbarcazione verso le fauci spalancate!

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Mentre mi rialzo dopo aver schivato l'attacco, estraggo un'altra freccia, gridando a Rob "Sei sicuro sia stata una buona idea venire da soli?" Terminata la frase scaglio la seconda freccia, sempre verso l'enorme muso minaccioso, sperando che centri il bersaglio.

Spoiler:  
Mi sono dimenticato, SCHIVARE lo uso ovviamente sul coccodrillo...
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Le tue parole non sono ancora terminate, che già stai incoccando la prossima freccia; stavolta tieni immediatamente in conto le oscillazioni della zattera, ed aggiusti la mira di conseguenza. La freccia quindi vola rapida, e si conficca con precisione all'interno delle fauci spalancate - trafiggendo il palato inferiore del coccodrillo... il quale però non sembra dare troppo peso alla cosa, nonostante il rivolo di sangue vermiglio che inizia a colargli giù, tra i denti.

Rob ride: "Bel colpo, compare! Visto che ci sai fare con quell'arco, che ne dici di provare ad inchiodargli quelle lingue una volta per tutte?" dice, mentre afferra un altro arpione e lo scaglia con veemenza contro l'enorme bestia. Stavolta il colpo viene sferrato con più forza e, sebbene non riesca nell'intento di conficcarsi nelle carni del rettile, lascia uno squarcio sanguinolento sopra l'attaccatura di una delle zampe anteriori.

La bestia non sembra gradire la resistenza che opponete. Nel giro di pochi secondi smette di sferzare contro di voi con le lingue, decidendo invece di usarle tutte per rafforzare la presa sulla zattera! Il legno della piccola imbarcazione sta già scricchiolando paurosamente sotto la pressione delle tre tentacolari appendici... come se non bastasse, stavolta il coccodrillo riesce a trascinarvi verso di lui con molta più rapidità, tanto che siete praticamente in corpo a corpo: se adesso il mostro serrasse le fauci (cosa che sei sicuro farà, tra qualche istante) si mangerebbe facilmente metà della zattera!

Occorre agire, e farlo in fretta!

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In corpo a corpo il mio arco potrebbe risultarmi più inutile del previsto. Lo lascio quindi cadere verso il centro della zattera e estraggo lo stocco. Malgrado le mie dimensioni ridotte so sempre dove far più male ai miei nemici, ma questa mi sembra una situazione preoccupante. "Quelle lingue continuano a trattenere la zattera, forse possono essere il bersaglio giusto." Il mio braccio saetta da destra a sinistra, spazzando l'aria e cercando di colpire le spaventose propaggini del mostro.

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Lasciando cadere l'arco posso estrarre e attaccare giusto?
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