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E6 - Ne vincitori ne vinti


MrDeath

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Il marinaio dopo aver ascoltato le parole di Kortz si volta e zoppicando si muove sul ponte della nave sino a raccogliere un pugnale di perfetta fattura che apparteneva alla defunta capitanessa. Quindi sono il nuovo capitano? Non che ne sia felice dopo che quasi tutti i miei compagni di bevute sono morti e anche quella bella fi*a che ci comandava! Preferirei fosse ancora viva per poterla vedere sculettare a destra e a sinistra dando ordini. Sembra voler sdrammatizzare ma il suo tono rimane comunque piuttosto spento. Siamo pochi e voi troppo inesperti per avere una traversata tranquilla dov... si ferma a metà iniziando ad ascoltare il Requiem di Shep Prima ci condannate a morte poi ci fate anche le onoranze funebri? pensa ad alta voce combattuto tra il disprezzo e la gratitudine per il gesto. Il Poeta nel frattempo si è dato da fare e cantando con gesti inequivocabili chiama a se il nuovo capitano, di nome Peter, e il marinaio in condizioni peggiori. Una volta da lui interrompe per qualche istante il requiem per esaminare e curare le ferite dei due usando delle brevi formule magiche. La ferita del capitano è ora apposto e cammina a dovere, il suo compagno invece non si deve più preoccupare del lancinante dolore per le piccole e sparse ferite che aveva.

Sotto l'influsso di questo piccolo incoraggiamento i due iniziano subito a spiegarvi come si monta una vela e come si fanno i nodi alle cime tentando di insegnarvi più cose possibili in minor tempo possibile. Passano 4 lunghe ore prima che iniziate a capirci ormai qualcosa e dopo del meritato riposo il capitano da istruzioni di ripartire. Tutti mezzi acciaccati per le ferite andate tutti alle vostre postazioni pronti ad eseguire le manovre che vi hanno insegnato poco prima tranne uno.

Xardoval prende la direzione opposta a quella che dovrebbe seguire e raggiunge Vecna. La semidea è ancora li, seduta a terra immersa nei suoi pensieri quando il Nobile la riporta alla realtà parandoglisi avanti mostrandogli lo squarcio che ha lungo il braccio destro. I due rimangono alcuni istanti immobili a fissarsi negli occhi quando il vostro compagno, stanco di aspettare le si rivolge con rispetto Mia signora, so che siete addolorata per la vostra perdita ma un suo aiuto sarebbe gradito... noi siamo feriti e lei sa bene come allietare il nostro dolore... lei di tutta risposta continua a fissarlo senza aprir bocca.

@Shep

Spoiler:  
Cura su Peter

1d8= 7+3= 10

Marianio

1d8= 5+3= 8

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Mentre svolgo i compiti assegnatimi dai marinai per aiutare nella navigazione,

vedo Xardoval andare verso la dea, che dal termine della battaglia è immobile e totalmente inutile.

Dev'essere proprio sconvolta! Se ne sta lì impalata da ore ormai! Sarebbe ora che si desse una svegliata!

Un suo aiuto potrebbe di certo farci comodo!... Doveva tener molto a quel suo servitore...

ma ***** è una dea! Non può certo stare a piangerlo per sempre!

Comunque evito di intromettermi per ora, sperando che Xardoval riesca a riportarla alla ragione,

per quanto io trovi assurdo che dei mortali debbano cercare di dare una svegliata ad una divinità.

Quindi continuo a svolgere le mie mansioni, tenendo però d'occhio la situazione con la dea.

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Ignoro le persone che sconsolate sono in disparte e continuo ad esercitarmi facendo nodi e cappi.

Fisicamente non sono molto forte, ma me la cavo in velocità.

Sono ancora provato dalla battaglia e le fitte che ho tra le constole, mi tolgono il fiato mentre faccio sforzi.

Fischietto pensoso, abbiamo lasciato la nostra amata città, che era ancora ridente e in pace,

l'ultima immagine che ho del porto era paradisiaca e calmante. Riavere quella veduta mi farà dimenticare gli orrori che ho appena provato

... cerco di scacciare questa brutta sensazione, e se nella nostra assenza quel paradiso è diventato un inferno?

Mi tengo i miei dubbi per me, non voglio demoralizzare anche gli altri, devo farmi forza.

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Le parole della semidea le fuoriescono dalla bocca con tono duro e serio Voi mortali mi avete salvato ma già ho avuto troppi problemi in passato collaborando con la vostra gente, avevamo un accordo e da me non riceverete altro che quello che abbiamo pattuito. Sono stata generosa sin ora perché mi servivate... ma la vostra utilità è finita. Mentre si alza da terra i suoi vestiti si restringono sino a diventare poco più che stracci e il suo aspetto diventa simile a quello della più comune delle ragazze umane. In pochi istanti sembra in tutto e per tutto una singolare naufraga appena ripescata in mare. Quando ricomincia a parlare anche la sua voce cambia, il tono è leggero e sembra quasi ingenuo ma le sue parole non lo sono affatto. La vostra città è in pericolo ma la minaccia che vi incombe ha mire molto più grandi... Stormur è solo il primo passo per la creazione di un impero costruito sulla Malvagità e l'Odio. Un ingenuo mago mesi fa si è addentrato nelle rovine di un antico tempio di cui ben pochi conoscono l'esistenza, sorge nascosto dalle alte vette delle montagne dove vivono i nani. Costui era alla semplice ricerca di conoscenza e spinto dalla curiosità esplorò il luogo... a... fondo... trovando... il tono delle sue parole è sempre più basso e sembrano allontanarsi da voi mentre sentite i muscoli rilassarsi totalmente e gli occhi chiudersi.

@Tutti

Quando non senti più le sue parole noti una flebile luce alla tua destra, è il fuoco di una torcia che tieni in mano. Stai camminando con passo incerto e attento sulla pietra lavorata di un corridoio alto e stretto. Le sue scure pareti sono piene di strani simboli in bassorilievo, sono molto simili a lettere che si intrecciano tra loro creando una trama che si estende per tutto il luogo. Ma i tuoi occhi sono concentrati altrove, a pochi passi da te il corridoio finisce in uno spazio ben più ampio. La stanza e scavata con precisione nella pietra della montagna e sembra essere enorme. Non ne vedi la fine, ne i lati... dove la luce del fuoco arriva illumina solo il pavimento e delle alte e larghe colonne che si innalzano al cielo, delle quali non riesci a intravedere la fine. Dopo un po' di esitazione ti fai coraggio percorrendo la strada con passo svelto. La tensione è alle stelle e puoi sentire bene il cuore batterti veloce nel petto, unico rumore se non quello dei tuoi passi. Dopo poco inizi a correre sino ad imbatterti in un piccolo altarino. Qui vi è un forte odore di muffa, e coprendoti il naso con la manica della tua veste rossa e impolverata ti avvicini. L'altare è spoglio ma vi è appoggiato qualcosa sopra. Vi è una maschera, totalmente d'argento e dalla fattura semplice. Per sdrammatizzare l'atmosfera e per festeggiare il ritrovamento decidi di provarla. La porti istintivamente al viso non appena afferrata e appena l'argento tocca il tuo viso un brivido freddo investe il tuo corpo. Ti sembra di essere immobilizzato i tuoi muscoli di fanno rigidi e un forte dolore investe tutto il tuo corpo. Sembra quasi che centinaia di lame ti stiano trafiggendo mentre le gambe cedono e cadi a terra. Senza avere più il controllo sul tuo corpo lascia la maschera ma questa rimane incollata al viso e diventa rovente mentre scioglie pian piano le tue carni. Senti l'odore della tua carne bruciare e il sangue di ottura la vista.

Improvvisamente ritornate in voi stessi saltando in piedi, avevate perso conoscenza e siete riamasti scossi dalla visione e Vecna continua a parlare assorta nella narrazione. L'individuo che vi ho appena mostrato si è sacrificato ad un demone, scambiando la propria anima con quella dell'immondo. Questa creatura ha creato un piccolo quanto insulso esercito di orchi e altre bestie maleodoranti per poi sfidarvi. La minaccia era infima ma le vostre sfere di potere hanno ingrossato la storia facendola passare per una minaccia enorme, entraste in guerra e mandaste l'esercito. Ma la battaglia era solo un pretesto, mentre le vostre truppe si scontravano con le deboli forze nemiche il demone iniziava a plagiare le menti dei vostri capitani facendo vedere i loro alleati come nemici. Gli arcieri iniziarono a colpire le proprie fila e intere colonne vennero mandate alla carica dei loro compagni. E mentre il vero nemico batteva in ritirata una lotta fraticida sterminava le vostre difese. Tra coloro che sopravvissero quelli in grado di combattere si unirono al nemico e gli altri vennero mandati a casa credendo di aver combattuto orde di nemici sino ad essere stati sterminati... e proprio ora in città le macchinazioni di coloro che sono stati corrotti da Astaroth continuano a preparare il campo in vista dell'invasione vera e propria.

Poi si ferma dandovi tempo di assimilare il tutto. Se fossi in voi non tornerei affatto in città.

Nel frattempo i marinai, che non hanno avuto al visione, stanno lontani da Vecna impauriti dalla sua figura. E' la prima volta che vedono una "creatura" cambiare forma con tanta semplicità e velocità. Alcuni di loro vogliono buttarla in mare dicendo che sia una strega, un altro tenta di convincere i compagni sia una sirena e un altro finge malamente di fregarsene. Sta di fatto che non hanno il coraggio di muovere un dito nonostante minaccino l'incolumità della semidea.

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La visione e le informazioni che la dea ci fornisce sono come una botta in pieno petto

Quindi è così... erano effettivamente strane le cose in città... le nostre sensazioni erano quindi fondate...

La città è corrotta?... Astaroth?? Un demone che sta cercando di creare un proprio regno in questo mondo...

E' quindi costui il vero nemico? La vera fonte dei problemi che stanno scuotendo Stormur e la regione stessa?

Ma non sono un gran pensatore, preferisco di certo l'azione

«Non dovremmo tornare in città? E cosa dovremmo fare quindi? Puntare direttamente a stanare questo Astaroth?»

I demoni sono creature potenti e magiche, decisamente bestie pericolose.

Bestie che non dovrebbero vagare per queste terre, ma restare rinchiuse nei propri abissi senza fine.

Il comprendere la portata del nemico può facilmente creare dubbi nel nostro animo

Ma se questo maledetto sta puntando ad invadere Stormur... non posso permetterlo! casa mia ormai!

Ed è la casa di Dhambra! La mia amata Dhambra!... Chissà cosa le potrebbe accadere se i piani di questo

demone venissero adempiuti... no... NO!...

«Questo Astaroth deve essere fermato! Non gli permetterò di rovinare la mia vita e quella delle persone che amo!»

concludo quindi con decisione, più parlando da solo che con gli altri.

C'è un punto del discorso della dea che però mi colpisce particolarmente e mi lascia di certo in pensiero

Il tempio di questo Astaroth... la dea ha detto che si trova sulle vette dove vivono i nani!...

I nani!... Ne sono certo... non possono che essere le vette del mio clan! Maledizione!...

Ho ripudiato da tempo la società nanica e la sua inutile durezza... così come loro non hanno mai accettato

veramente la indole più liberale... ma sono sempre i miei antenati... è dove sono cresciuto...

è dove ho perso il mio braccio...

Per un attimo la mia mano di carne indugia nel toccare il braccio fabbricato in ferro dai miei genitori

I miei genitori! Sono in pericolo!... Oh dei! Potrebbero anche essere già morti per quel che ne so!

Nel formulare quei pensieri mi stringe una morsa al cuore per l'apprensione causata dal non sapere.

Il mio volto tradisce la mia sincera preoccupazione ora.

Moradin ti prego, proteggili!

Loro che ti sono sempre stati sinceramente fedeli meritano di certo più di me la tua protezione...

Cerco di rincuorarmi poi pensando al fatto che i nani sono temibili guerrieri e strateghi, abituati ai pericoli

e alla lotta, organizzati e fedeli tra loro come pochissime altre creature al mondo.

Sono con questi pensieri che cerco di tornare a pensare positivamente

Anche se, essendoci di mezzo un demone, non si può dare nulla per scontato...

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Rimango stupito dal fatto che l'aiuto della dea sia così limitato, però penso che le informazioni che può darci sono assai più preziose di qualsiasi altra cosa.

"Una vittoria ottenuta sfruttando le stesse forze del tuo nemico, un operazione diabolica ...

Ma non tornare dalle nostre genti, per avvertirli, per metterli in guardia, in questa situazione arroccarsi in città significa morire per mano dei propri stessi vicini ...

C'è modo di spezzare l'illusione che ha plagiato queste persone? L'eliminazione del Demone credo sia un operazione troppo lunga per un gruppo ristretto come il nostro,

ho paura che non riusciremo in tempo prima ... prima che ..." non trovo il coraggio per finire la frase.

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  • 2 settimane dopo...

La risposta ai vostri interrogativi è di una fredda semplicità abbastanza irritante Cosa fare e come farlo sono affari vostri, io la mia parte l'ho fatta...

Dopo alcuni minuti ritornate alle vostre postazioni più pensierosi di prima, i marinai vi spiegano che nelle attuali condizioni la nave può solo tornare al porto di Stormur, ovvero il più vicino. Il viaggio prosegue senza imprevisti ma è veramente impegnativo da sostenere, quando dopo un paio di lunghi giorni che non sembravano finir più arrivate al porto la città non sembra cambiata di una virgola da come l'avevate lasciata.

L'imbarcazione viene condotta timidamente lungo il molo e all'attracco venite aiutati da un piccolo gruppo di 5 miliziani. Non appena scendete questi, con la mano sulla loro arma, si avvicinano. Sono tutti giovani, avranno dai 15 ai 18 anni al massimo e indossano abiti da comuni cittadini se non per una casacca di colore celeste opaco con il simbolo della città che portano sopra le altre vesti. Solo uno di loro ha anche un elmo, di quelli che lasciano scoperto il viso ed è lui a parlare Siete messi piuttosto male gentaccia, chi siete e quale è il motivo della vostra visita in città?

Alle sue spalle sentite uno dei suoi compagni bisbigliare A me sembrano pirati Pith, non dovremo chiamare rinforzi? ma l'altro lo ignora attendendo una vostra risposta.

@Kortz

Spoiler:  
Solo tu che sei pratico della zona del porto potevi accorgerti che queste non sono le solite guardie del porto, di solito non accolgono affatto i visitatori all'attracco ma ad una specie di piccola "dogana" all'entrata uscita del molo

Spoiler:  
Scusate se ci ho messo tanto, ho avuto un po' da fare.
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Come sbarchiamo a Stormur c'è subito qualcosa che mi appare strano:

l'accoglienza non è la solita riservata alle navi in arrivo...

I giovani che vengono a parlarci forse pensano che non li sentiamo

«Ti sentiamo ragazzo sai!... Pirati? Come puoi scambiarci per pirati?!

Hai mai visto un nano pirata?? Avvisami quando ne inveteranno uno eh!»

il mio tono è sarcastico, ma anche secco e un po' violento visto come questi sbarbini si rivolgono

a noi dopo che con tanta fatica siamo finalmente riusciti a tornare a casa.

«Mi chiamo Kortz Darksteel! Sono un cittadino di Stormur come voi e ho un lavoro onesto qui al porto!

Andate a chiedere al Sig. Franzes ai magazzini se sto dicendo caz**te! Oppure alla Barba Schiumosa!

Siamo stanchi... e che cos'è questa strana accoglienza poi?? Voi non siete le solite guardie portuali...

e che fine ha fatto la classica accoglienza alla dogana?? Da quando venite fin sotto la nave??»

Attendo quindi risposta da questi giovanotti.

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E' sempre lo stesso a parlare per il gruppetto Modera il linguaggio, qui siamo riconosciuti come autorità dice soddisfatto e con orgoglio, poi però si ferma titubante senza sapere precisamente che dire Da quando il porto è stato attaccato hanno formato una piccola milizia per evitare che il nemico si infiltri di nuovo qui, noi ne facciamo parte e accogliere gent... viene interrotto dallo stesso che vi aveva additato come pirati Pith! Pith! Aspetta! Non hai sentito il suo nome? E' Kortz il nano eroe della battaglia contro gli orchi! Portagli un po' di rispetto nonostante... riprende la parola l'altro con l'elmo. Zitto, hai ragione. Mi spiace avervi accolto in questo modo ma la situazione è tesa dopotutto, qui tutti vi ricordano ancora per l'eroica battaglia che ha ispirato i cuori di molti noi miliziani. Un giorno vorrei essere come voi... ma sbrighiamoci, è dall'attacco che quelli che comandano vi cercano. Volevano il vostro aiuto e tutti nella milizia, nel caso vi avessero scovato, hanno l'ordine di scortarvi alla caserma!

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Visto che ho preso parola continuo a fare io da voce del gruppo con queste "guardie"

«Avete visto giusto: siamo proprio noi!... Vorresti portarci subito in caserma??

Non vedi in che condizioni siamo? E' tanto se ci reggiamo in piedi dalla stanchezza...

ma aspetta! cos'è che hai detto?? il porto è stato attaccato!?»

Mi guardo quindi attorno cercando tracce di questo "attacco" o eventuali cambiamenti distiguibili.

I miei occhi sgranano mentre pensieri decisamente spiacevoli iniziano a girarmi in testa.

Comunque aspetto migliori spiegazioni da parte delle guardie.

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Si è stato attaccato 3 giorni fa, durante la notte... la versione ufficiale dice che hanno assaltato il posto di guardia travestiti da marinai e dopo averlo preso hanno mantenuto lì la posizione concentrando su di loro l'attenzione delle nostre difese mentre alcuni loro complici si sono infiltrati in città. Il risultato? Quasi un quarto dei membri del consiglio sono stati raggiunti dai loro sicari e uccisi, l'unica consolazione è che non vi sono stati danni alla città. Ma ora venite con noi, i miei ordini sono di accompagnarvi subito dal Sergente in servizio, sarà lui a decidere se potete riposare o dovete subito vedere Ther'at. I miliziani hanno già abbandonato la presa sulle armi e iniziano a rilassarsi ora che sanno chi siete, ad ogni modo sembrano contenti di avervi ritrovato.

@Kortz

Spoiler:  
Il molo ti sembra ok, solo non puoi vedere con chiarezza da qui il posto di guardia/dogana.
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  • 4 settimane dopo...

Ther'at, l'elfo che vi aveva presentato al popolo come eroi della città al solo scopo di avere carne fresca da mandare a morire, oggi non vi vuole vedere per elogiarvi. Non appena varcate la porta del suo ufficio gli vedete cambiare il volto da pensieroso a furioso. Si chiede dove eravate quando la città aveva bisogno dei suoi eroi che invece hanno abbandonato la causa per una gita in mare non si sa dove. Sentendolo parlare capite che è furioso non per l'accaduto ma per la vostra non presenza, voi eravate lo strumento del "patriottismo" di Stormur. Per la popolazione ancora lo siete quindi non verrete decapitati per aver praticamente disertato ma vi sbatte fuori dall'esercito e vi fa condurre in prigione. Una volta in cella vi spogliano di tutti i vostri averi e vi pestano sino a portarvi sull'orlo della morte. Vi lasciano li, nudi e al freddo, in una cella comune a familiarizzare con i vostri lividi e con una sbobba maleodorante, fatta con budella di vari animali verdura e scarti di altre pietanze, che le guardie chiamano cibo.

Dopo circa una settimana senza vedere la luce del sole e praticamente mangiare vi lasciano liberi senza restituirvi ciò che avevate prima di esser sbattuti dentro. Armi e armature son state requisite per l'esercito, così come sono state trattenute le vostre finanze. Avete giusto i vostri abiti. Tornate persone liberi per un po' decidete di non rivedervi, ma se fosse necessario vi date come luogo d'incontro alla "Barba schiumosa". Una locanda che Kortz conosce bene. Chi ne ha si ricongiunge con i propri cari e inizia per voi una vita molto meno avventurosa e più sedentaria. Siete tornati normali cittadini con le loro ordinarie anche se stranamente tutti ancora vi ricordano e in molti vi salutano per strada o vi offrono un giro nelle locande.

Ma tutto questo non può durare a lungo, la città è ancora in guerra e dopo poche settimane il consiglio, vista la situazione insostenibile decide di dare tutti i poteri nelle mani di un sol uomo. Colui che si occupa dell'apparato militare, Ther'at. Una volta iniziata questa dittatura le cose precipitano velocemente e in un solo mese la guerra si conclude.

La milizia cittadini viene infatti facilmente sconfitta in una devastante battaglia campale. I pochi sopravvissuti narrano come gli orridi schieramenti nemici sapessero già tutti i loro spostamenti in anticipo e li stessero attendendo in posizioni strategiche. La battaglia durò poco e fu un vero e proprio massacro. In città non rimase quasi nessuno in grado di combattere e Ther'at contratta la resa della città al suo nuovo signore. I due si sono incontrati fuori città hanno fatto ritorno insieme dopo 3 giorni. I due hanno sfilato dalla porta più grande della città percorrendo poi tutta la via principale fino al luogo dove risiedeva il consiglio da poco destituito. Durante la parata tutti tentavano di evitarli e pochi furono i coraggiosi che si soffermarono a guardarli passare. Ma costoro raccontano di come alla testa del gruppo vi fossero un folto gruppo di guerrieri dalle armature complete di un metallo nero come la pece piene di spuntoni. Alcuni di loro portavano degli stendardi rosso fuoco dal bordo nero senza però alcuna immagine. Dietro di loro una grossa carrozza trainata da 4 grossi cavalli. Il mezzo era rudimentale ma ben progettato per non far vedere chi vi fosse dentro. Dietro la carrozza una lunga schiera composta da circa 200 orchi armati di tutto punto e altrettante creature a loro simili. Nessuno ha ancora visto il volto del nuovo signore della città. Nessuno ne sa ancora il nome. Tutti sanno che nei 3 mesi trascorsi dal suo insediamento al palazzo non ha fatto altro che spremere l'economia cittadina e usare tutti i suoi uomini per mantenere il controllo sulla popolazione. Pattugli e di orchi e miliziani perlustrano la città a tutte le ore. Vi è ora il coprifuoco e la tensione è alta. La città non ha mai visto giorni peggiori.

Spoiler:  
Il primo capitolo è finito, il 2 io torno a casa e iniziamo ad organizzarci per il secondo. Vi dirò inoltre cosa succede a voi, i PG che vi hanno abbandonato e i vostri cari solo quando riprenderemo. Se volete fare modifiche alle vostre schede iniziate a pensarci sin da ora perché dobbiamo poi trovare insieme un modo per renderlo plausibile in gioco.
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