OOOk faccio con un sorriso.

Ti sto' dietro ed in silenzio!

Padre Roberto conduce i due davanti ad una porta doppia di legno robusto.

Eccoci arrivatim ora vi devo proprio lasciare, mi attendono nel santuario. Spero di vedervi preso. Ah, Angelo spero tu voglia salutare anche il caro Abate, credo che vorrebbe proprio rivederti./B] Detto ciò si congeda dai due.

Angelo apre la porta, dentro vi è quello che sembra essere un ufficio in piena regola: scrivania con documenti, sedia, librerie piene di libri sulle pareti e qualche quadro appeso, raffigurano per lo più simboli di Pelor e battaglie.

Seduto sulla scrivania c'è un ragazzo che sembra una versione più grande e più accigliata di Angelo, solo che i capelli dell'uomo sono scuri e non biondi, indossa una divisa simile a quella viste sulle guardie all'Abbazzia ma più decorata.

Alla vista dei due, l'uomo alza lo sguardo verso di loro con un sorriso non troppo benevolo Guarda guarda, il ritorno del figliol prodigo...

Ahi ahi, qui si comincia decisamente male.

Entro dietro ad angelo, rimanendo in ombra a lui e presentandomi qualora lui si presenti a me per primo o Amgelo faccia le presentazioni, lasciando parlare lui come mi ha detto

Angelo sorride alla vista del ragazzo Ti trovo bene Marcello. dice tranquillamente avanzando appena dentro l'ufficio verso la scrivania.

Non ci si lamenta, vivo qui dalla nascita come sai bene... Lo sguardo di Marcello va da Angelo alla figura dietro di lui , ossia Reina, cercando di squadrarla.

Ah lei è Reina, una mia compagna di viaggio. dice Angelo facendo più spazio a Reina.

// doppio, chiedo venia u.u

Faccio un passo di lato per poi fare un inchino formale.

Reina Sandlast. Narratrice, cantante e ballerina girovaga. Qui con Angelo per una missione: piacere di conoscerla.

Piacere... risponde Marcello con aria non troppo entusiasta, lo sguardo scettico torna su Angelo Una cantante ballerina eh? E quale incredibile missione sarebbe quella che vi conduce qui all'Abbazia? domanda ora alzandosi in piedi e avvicinandosi ai due.

Angelo rimane lì dov'è e risponde Bè, te l'avrei detto dopo ma, il fatto è che stiamo inseguendo un assassino, e temiamo che possa passare da queste parti.

Rimango in disparte facendo un cenno di assenso.

La vittima era un potente mago mio amico: l'assassino è un pericoloso e spietato necromante. Per fuggire ha seminato non-morti e ucciso senza pietà le persone necessarie a procurarsi gli eventuali corpi.

Marcello ascolta in silenzio il racconto di Reina poi risponde con fare scettico Un negromante? Se un Negromante osasse passare da queste parti credo che almeno uno dei nostri sacerdoti se ne accorgerebbe, dovreste casomai andare giù in città, di solito i vagabondi e perdigiorno passano tutti lì.

Angelo però pare non demordere Può essere, anzi spero, che non passi da queste parti. Ma credo che dovremmo informare l'Abate della cosa.

Rimango in silenzio, lasciando che siano i due fratelli a discutere non avendo io tecnicamente voce in capitolo fra i due.

L'Abate Francisco come sai, è sempre molto impegnato, non lo posso avvisare di tutti i tagliagole che passano per la regione. E comunque non avete di che preoccuparvi, i Templari se la possono cavare benissimo da soli, sopratutto contro un negromante. tono abbastanza seccato quello di Marcello.

Angelo porta le mani ai fianchi e continua il discorso Ma tu non dovrai avvisare nessuno, posso avvisarlo benissimo io, volevo comunque andare a trovarlo.

Marcello però non sembra gradire per niente il discorso, sta per dire altro quand'ecco che parla una voce provenire dall'ingresso, poco dietro Reina Parlarmi di cosa ragazzuoli?

Domanda un anziano dai folti baffi e dai capelli bianchi raccolti in un lungo codino, indossa una tunica simile a quella vista addosso altri sacerdoti con tanto di simboli e ciondolo di Pelor, l'anziano cammina curvo forse data l'età.

Ah! salto sorpresa, girandomi verso l'anziano. S-salve! continuo con un mezzo inchino reverenziale.

L'arrivo dell'anziano lascia sia Angelo che Marcello senza parole.

Salve a voi replica gentilmente verso Reina mentre entra nella stanza. Ah ah allora è vero che sei tornato Angelo, e io che pensavo che Roberto si fosse fatto di nuovo qualche cicchetto di troppo. ride per poi andare ad abbracciare Angelo che risponde con un sorriso Ehm, ben trovato Abate Francisco. risponde il giovane. Anche Marcello si avvicina all'Abate sfoderando un sorriso Salve Abate Francisco, si ho appena saputo del ritorno di Angelo, ve lo avrei comunicato a breve....

L'anziano Abate intanto continua a stringere Angelo Come mai da queste parti? Ah no no non rispondere, mi racconterai tutto a cena! Te e la tua amica siete ospiti d'onore, pena la scomunica ahaha ride di nuovo per poi rivolgersi a Marcello Per favore Marcello, trova due camere per i nostri amici, sposta qualche templare, chiedi a qualche sacerdote....si insomma fai tu eh? Se non ne trovi due una andrà bene lo stesso.

Marcello intanto si limita ad annuire e mugugnare.

Ah, no! Non voglio dare disturbo: una stanza sara' piu' che sufficiente se proprio insistite! faccio loro velocemente e con reverenza.

Come preferite, Marcello per favore pensaci tu, oggi sono un pò impegnato con quei documentacci, tra poco non saprò più neanche cosa firmerò! scuote il capo Bè meglio che torni al lavoro, ci vediamo stasera a cena, Angelo sa bene dove mangiamo tutti insieme, a più tardi! detto questo, ridacchiando, l'Abate si congeda dai presenti ed esce dalla stanza.

Che goia, trovare una stanza per il mio simpatico fratellino, proprio una bella giornata. mugnugna Marcello tornando alla sua scrivania piena di scartoffie.

Bè ehm ti ringraziamo dell'aiuto, saremmo andati in città a dormire ma conosci l'Abate, quando si fissa su una cosa è quella. Forse è meglio che ti lasciamo lavorare o ti saremmo di impiccio dice Angelo alzando appena le mani.

Si si bravi lasciatemi lavorare e andate, vi farò chiamare quando troverò le camere. risponde Marcello seccamente.

Angelo esce dalla stanza ma Marcello pare chiamare Reina Ehy "danzatrice" permetti due parole? le domanda facendole cenno di avvicinarsi a lui.

uh? faccio sorpresa. Certamente. continuo tornando indietro dall'uomo, aspettandomi una ramanzina per qualche mio comportamento scorretto.

Ha bisogno di me?

Marcello si avvicina a Reina e prova a sussurrarle qualcosa Non sò in che rapporti sei con Angelo ma per me sei una sconosciuta, quindi attenzione: ti tengo d'occhio, chiaro?

Nel mentre Reina riesce a vedere, con la coda dell'occhio, Angelo che da fuori guarda dentro incuriosito.

Faccio un sorriso sereno all'uomo.

Non si preoccupi: non ho intenzione alcuna di fare alcun danno o dare fastidio finche' sono qua un altro mezzo inchino, la coda dell'occhio su alessandro che sbircia.

c'e' altro da chiarire o posso raggiungere Angelo?

Marcello abbassa il capo rimettendosi al lavoro sulle scartoffie No, puoi andare.. dice facendole un cenno con la mano.

Quando Angelo vede uscire Reina le domanda sbuffando Ti ha detto qualcosa? Ti ha accusato di qualcosa o roba simile?

Mi avvio con lui giusto per allontanarci un attimo dalla porta. Gli sorrido infantilmente.

Solo un fratello maggiore che e' molto protettivo verso di te. Mi ha detto solo che quale che sia la nostra relazione mi controlla, tutto qua.

Dopo un paio di passi mi fermo.

Ok, quindi adesso andiamo in camera a riposarci prima di cena? Direi di mandare un messo agli altri per avvisarli, ma non saprei dove mandarlo...mah, poco male. Ci vedranno tornare domani: speriamo che non lo debbano affrontare: se si facesse vivo lo verremmo subito a sapere.

Mi stiracchio stancamente. Ooh, in questi giorni riesco a riposare poco e male, soprattutto per colpa del cavallo. Odio cavalcare sinceramente... Spero che ci sia una tinozza d'acqua così da farmi un bel bagno...dove dobbiamo andare?