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Scusa per non morire


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Scusami ma quello di d&d è praticamente un mondo! Mica i Bodak o qualunque altro mostro sono fatti con lo stampino!! Per mille ragioni puoi fargli trovare un mostro decisamente più forte... anche solo per prenderle e impostarci una missione futura! E per mille ragioni questo mostro in realtà può non essere così forte, oppure può esserle molto di più! Il fatto che abbia un'attacco di sguardo non vuol dire che automaticamente lo usi! Serve anche così evita che i giocatori pensino in base a quello che sanno loro del manuale dei mostri ma si trovino nella stessa situazione (o quasi) dei loro personaggi. Questo è il vantaggio! Da un po' più di realismo!

Avrei potuto anche semplicemente fargli fare lo sguardo normale con una CD più bassa!

Il bello è che da master puoi far tutto quello che vuoi se riesci a crearti una giustificazione che non sia "sono il master". Le regole sono linee del tutto generali, la fantasia e il divertimento sono le cose importanti!

Che poi scusa, se tu sei un guerriero e ti trovi in un dungeon e scopri che c'è un Bodak. Tu sai cos'è, il tuo personaggio no. Come lo interpreti?

Il Bodak avrà delle strane fattezze, ma in generale non da impensierire un guerriero a prima vista in teoria. Dipenderebbe da intelligenza, carisma e saggezza del guerriero.

Ora tu come giocatore che fai? Lo fai scappare perché sai che è troppo forte per te? Facendo una cosa del genere stai interpretando malissimo!

Fai il prudente e studi la situazione? Ok andiamo a vedere i valori di int, sag e car, l'allineamento e la trama fino a quel momento... non è detto che ci stia come interpretazione!

Tu dirai "fagli trovare un mostro più debole"... perché?!? Se io ritengo quello adatto in quella situazione uso quello e lo modifico. Se penso di volerlo usare ancora in futuro e ne metto uno più debole come faccio, devo poi mettermi a potenziarlo comunque.

E poi per fare un'altro esempio un personaggio che vorrei fare in futuro è uno stregone dal carisma altissimo e dalla saggezza molto bassa, da avere addirittura un malus! Ora io per divertirmi voglio interpretare questo personaggio fino alla fine. Perché impedirmelo?!? Nelle vostre campagne morirebbe nella prima battaglia probabilmente, perché ne farebbe di cose stupide, ma io lo voglio giocare proprio così!

Poi ti ho detto, noi immaginiamo il personaggio, come lo vogliamo far crescere, ne parliamo tra noi e ci costruiamo la storia a vicenda... facciamo in modo di farli sviluppare agli altri come vogliono loro. Basta il buon senso. Ora non so com'era quel guerriero, ma se per esempio fosse stato un mezzorco, o comunque un energumeno, che si è allenato combattendo con degli orsi da più giovane (oppure che da piccolo vedeva suo padre grande guerriero combattere contro degli orsi e ora voleva vedere come se la sarebbe cavata lui), magari non particolarmente intelligente o saggio da intuire che quello non è proprio come gli altri orsi (di aspetto sarà diverso, ma non è detto lo siano le caratteristiche) e magari anche caotico come allineamento, allora avrebbe fatto la cosa giusta! Se invece era un azione non giustificata da trama o da caratteristiche del personaggio, la fanno una volta, la fanno 2 volte, alla 3 mi fermo e gli dico "ragazzi non ci siamo, se volete giocare non è questo il modo". Cerco di capire se lo spirito con cui si gioca è lo stesso, se no tanto vale interrompere. Che me frega di farli morire!

Io non ho parlato di metagame.

Ma scusa; io sono un bodak e vedo un uomo, una preda, io proverò di tutto per ammazzarlo e quindi perchè diavolo non dovrei usare la mia arma più potente?

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Principali partecipanti

Fabyone, credo che la tua concezione di D&D sia un pò troppo fiabesca...

L'unica cosa "forte" di un Bodak è lo sguardo, e tu fai incontrare un Bodak che non usa lo sguardo... Come fa ad essere normale?

Nessuno stà dicendo che voi sbagliate a giocare così, solo che quello diciamo che non è il vero D&D.

Se tu sei un guerriero e "scopri che c'è un Bodak" cosa vuol dire intanto? Te lo trovi davanti? Ti hanno detto che c'è un Bodak?

Poi, per conoscere un mostro il personaggio ha bisogno delle relative prove di conoscenza, per il Bodak si usa conoscenze religioni.

Il Guerriero in questione se non sà un cippa di cos'è un Bodak lo combatterà come se fosse un normale nemico.

Se il Master da voi fa in modo che i PG non muoiano mai (che triste) allora non deve neanche mettere mostri come il Bodak.

Però allo stesso modo allora dovrebbe eliminare gli incantesimi come Dito della Morte dalla lista dei PG perchè a rigor di logica se lo possono usare i PG lo possono fare anche i PNG. Oppure da te i PNG Necromanti sopra ad un certo livello quando incontrano i PG si "dimenticano" di usare Dito della Morte?

Di stregoni con Carisma altissimo e Saggezza molto bassa son pieni i fossi comunque...E non è datto che muoia, semplicemente è un pò più avventato, rischierà un pò di più, ma D&D è un gioco di ruolo "di squadra", starà ai compagni proteggere lo stregone.

Fabyone, TUTTI immaginano il loro personaggio e vogliono farlo crescere. Solo che normalmente in D&D c'è il rischio di morire.

Può essere alto o meno, dipende dal Master ma che il rischio non ci sia proprio non vedo che gusto possa aggiungere.

Poi, se un PG muore se ne crea un altro...Non vedo il problema...C'è scritto anche nel manuale :-D

Il problema per me c'è, ed è che non ci penso minimamente a interrompere questo pg per farne un altro. Fosse così allora smetterei di perderci tempo del tutto! Non completerei il mio divertimento.

Non so come gestiremo la cosa più avanti, poi magari sono io che la penso così e gli altri no, ma che gusto ci sarebbe a sto punto a morire per poi farsi resuscitare?!? Cosa cambia mi chiedo? Diventa ridicolo secondo me. Ogni volta che uno muore andiamo a cercare un chierico... mah!

Ma se il Bodak è adatto in quel momento perché non devo metterlo?!? Perché sul manuale è descritto in quel modo? Non sono fatti con lo stampino... potrebbero esistere Bodak che non sono nemmeno in grado di usarlo lo sguardo, come altri che lo possono usare su tutto un gruppo alla volta... in un mondo reale esiste la varietà!

Non posso far così, allora creo un mostro inventato, lo chiamo bodako (tanto il nome nemmeno lo devono sapere i PG), e lo faccio uguale in tutto e per tutto ma con uno sguardo diverso... che cambia?!?

Ma poi scusatemi, ma se voi sapete di poter morire, ma automaticamente trovate sempre mostri che SAPETE essere alla vostra portata, di che avete paura?? Praticamente solo dei tiri bassi del dado?? Il fatto di mettergli il Bodak (insieme al resto) mi ha permesso di trasmettergli quella sensazione di incertezza e impotenza che dovrebbero avere i PG in quel momento nel dungeon. Loro conoscono il Bodak e il suo sguardo, ma erano obbligati praticamente ad affrontarlo, senza sapere come li avrei fatti uscire dalla situazione.

Il senso non è che a priori non si può morire, è che se accade qualcosa che ti porterebbe alla morte si cerca di fare in modo che così non sia. E se si gioca con un po' di buon senso il 99% delle volte, già non numerose, dovrebbe essere possibile!

Il fatto che non ci sia il rischio non mi aggiunge nulla, al massimo non mi toglie! Diciamo che, investendoci un sacco di tempo, voglio divertirmi davvero, e se morissi non sarebbe così. IL sapere di giocare con gente che bene o male, finché c'è del buon senso, non ti farà morire mi fa star più tranquillo diciamo. Se morissi perderei tutta la voglia di portare avanti il pg, se non per una trama particolare in cui sia previsto qualcosa in più di una banale resurrezione.

Nel manuale c'è scritto anche che la fantasia la fa da padrone! Rimangono linee generali, ma in situazioni particolari puoi stravolgere volendo anche le regole base del combattimento! L'importante è che ci si diverta, null'altro.

E comunque per me un personaggio che incontra un Bodak non tira automaticamente conoscenze religioni. Prima valuto il suo background e le sue esperienze fino a quel momento, poi decido se non lo conosce, lo conosce oppure ha la possibilità di tirare il dado e per quali conoscenze. Il dado viene sempre come ultima cosa per me.

Io non ho parlato di metagame.

Ma scusa; io sono un bodak e vedo un uomo, una preda, io proverò di tutto per ammazzarlo e quindi perchè diavolo non dovrei usare la mia arma più potente?

Per mille motivi.

1- non sai ancora usare il tuo sguardo perché sei "appena nato", oppure è meno potente e quindi con una CD più bassa.

2- hai riconosciuto qualcuno nel gruppo e non userai lo sguardo comunque per tutto l'incontro perché era qualcuno di particolarmente importante in vita

3- in passato gli hanno distrutto gli "occhi", o magari anche uno solo per cui ha uno sguardo meno potente, con un effetto non proprio uguale o con una CD più bassa.

4- non è particolarmente intelligente, anzi. Non è detto che come prima cosa usi la sua arma più potente

5- è esposto alla luce solare o a qualche effetto simile, sotto la quale può non riuscire a usare il suo sguardo

6- nella sua esperienza il suo sguardo è stato quasi sempre (se non sempre) inutile perché chi ha affrontato ha sempre superato i TS.

7- per qualche interferenza durante la sua nascita non ha sviluppato quel potere... magari perché in vita era cieco, o perché è successo in un luogo troppo puro per permettere il completo svolgimento del processo.

eccetera eccetera eccetera

Questa è la varietà che può esserci anche nel mondo reale: esperienza, imprinting, anomalie congenite, influenze ambientali, patologie, situazioni. Trovo che il modificare ogni tanto i mostri che si incontrano, sia rendendoli più deboli che più forti, renda l'esperienza di gioco molto più verosimile, oltre che priva i giocatori almeno in parte delle loro conoscenze riguardo ai mostri e gli avvicini maggiormente alla situazione del loro PG.

Direte "anche la morte lo rende più verosimile". Certo, il problema è che con la morte finisce il gioco!

"C'è la resurrezione". Ed ecco che se ne va tutta la verosomiglianza! Va bene magia arcana, divina eccetera... ma una cosa come la resurrezione per me deve essere ECCEZIONALE! Del tipo che se si porta avanti un gruppo giocando anche per 2-3 anni la ammetterei al massimo una volta.

Cosa vuol dire metagame?!? :-p

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Direte "anche la morte lo rende più verosimile". Certo, il problema è che con la morte finisce il gioco!

"C'è la resurrezione". Ed ecco che se ne va tutta la verosomiglianza! Va bene magia arcana, divina eccetera... ma una cosa come la resurrezione per me deve essere ECCEZIONALE! Del tipo che se si porta avanti un gruppo giocando anche per 2-3 anni la ammetterei al massimo una volta.

Cosa vuol dire metagame?!? :-p

Fabyone, con la morte non finisce il gioco.

E la resurrezione nelle mie campagne non è mai stata utilizzata.

Metagame è quando "tu giocatore sai" e fai in modo che anche il tuo PG sappia "anche se non dovrebbe sapere".

Da quanto ho capito da te il metagame viene usato...

Son convinto che voi riusciate a divertirvi molto... Però il vostro più che D&D è Fantaghirò... :-D

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Il problema per me c'è, ed è che non ci penso minimamente a interrompere questo pg per farne un altro. Fosse così allora smetterei di perderci tempo del tutto! Non completerei il mio divertimento.

Non so come gestiremo la cosa più avanti, poi magari sono io che la penso così e gli altri no, ma che gusto ci sarebbe a sto punto a morire per poi farsi resuscitare?!? Cosa cambia mi chiedo? Diventa ridicolo secondo me. Ogni volta che uno muore andiamo a cercare un chierico... mah!

Ma se il Bodak è adatto in quel momento perché non devo metterlo?!? Perché sul manuale è descritto in quel modo? Non sono fatti con lo stampino... potrebbero esistere Bodak che non sono nemmeno in grado di usarlo lo sguardo, come altri che lo possono usare su tutto un gruppo alla volta... in un mondo reale esiste la varietà!

Non posso far così, allora creo un mostro inventato, lo chiamo bodako (tanto il nome nemmeno lo devono sapere i PG), e lo faccio uguale in tutto e per tutto ma con uno sguardo diverso... che cambia?!?

Ma poi scusatemi, ma se voi sapete di poter morire, ma automaticamente trovate sempre mostri che SAPETE essere alla vostra portata, di che avete paura?? Praticamente solo dei tiri bassi del dado?? Il fatto di mettergli il Bodak (insieme al resto) mi ha permesso di trasmettergli quella sensazione di incertezza e impotenza che dovrebbero avere i PG in quel momento nel dungeon. Loro conoscono il Bodak e il suo sguardo, ma erano obbligati praticamente ad affrontarlo, senza sapere come li avrei fatti uscire dalla situazione.

Il senso non è che a priori non si può morire, è che se accade qualcosa che ti porterebbe alla morte si cerca di fare in modo che così non sia. E se si gioca con un po' di buon senso il 99% delle volte, già non numerose, dovrebbe essere possibile!

Il fatto che non ci sia il rischio non mi aggiunge nulla, al massimo non mi toglie! Diciamo che, investendoci un sacco di tempo, voglio divertirmi davvero, e se morissi non sarebbe così. IL sapere di giocare con gente che bene o male, finché c'è del buon senso, non ti farà morire mi fa star più tranquillo diciamo. Se morissi perderei tutta la voglia di portare avanti il pg, se non per una trama particolare in cui sia previsto qualcosa in più di una banale resurrezione.

Nel manuale c'è scritto anche che la fantasia la fa da padrone! Rimangono linee generali, ma in situazioni particolari puoi stravolgere volendo anche le regole base del combattimento! L'importante è che ci si diverta, null'altro.

E comunque per me un personaggio che incontra un Bodak non tira automaticamente conoscenze religioni. Prima valuto il suo background e le sue esperienze fino a quel momento, poi decido se non lo conosce, lo conosce oppure ha la possibilità di tirare il dado e per quali conoscenze. Il dado viene sempre come ultima cosa per me.

Per mille motivi.

1- non sai ancora usare il tuo sguardo perché sei "appena nato", oppure è meno potente e quindi con una CD più bassa.

2- hai riconosciuto qualcuno nel gruppo e non userai lo sguardo comunque per tutto l'incontro perché era qualcuno di particolarmente importante in vita

3- in passato gli hanno distrutto gli "occhi", o magari anche uno solo per cui ha uno sguardo meno potente, con un effetto non proprio uguale o con una CD più bassa.

4- non è particolarmente intelligente, anzi. Non è detto che come prima cosa usi la sua arma più potente

5- è esposto alla luce solare o a qualche effetto simile, sotto la quale può non riuscire a usare il suo sguardo

6- nella sua esperienza il suo sguardo è stato quasi sempre (se non sempre) inutile perché chi ha affrontato ha sempre superato i TS.

7- per qualche interferenza durante la sua nascita non ha sviluppato quel potere... magari perché in vita era cieco, o perché è successo in un luogo troppo puro per permettere il completo svolgimento del processo.

eccetera eccetera eccetera

Questa è la varietà che può esserci anche nel mondo reale: esperienza, imprinting, anomalie congenite, influenze ambientali, patologie, situazioni. Trovo che il modificare ogni tanto i mostri che si incontrano, sia rendendoli più deboli che più forti, renda l'esperienza di gioco molto più verosimile, oltre che priva i giocatori almeno in parte delle loro conoscenze riguardo ai mostri e gli avvicini maggiormente alla situazione del loro PG.

Direte "anche la morte lo rende più verosimile". Certo, il problema è che con la morte finisce il gioco!

"C'è la resurrezione". Ed ecco che se ne va tutta la verosomiglianza! Va bene magia arcana, divina eccetera... ma una cosa come la resurrezione per me deve essere ECCEZIONALE! Del tipo che se si porta avanti un gruppo giocando anche per 2-3 anni la ammetterei al massimo una volta.

Cosa vuol dire metagame?!? :-p

I miei PG non sanno se uno scontro è alla loro portata, ogni scontro può essere l'ultimo e quindi devono sempre far attenzione, proprio ieri hanno rischiato di lasciarci la pelle contro un elementale del fuoco e, me ne vergogno, ho barato alcuni tiri per salvarli, ma ciò perchè lo sconto doveva essere alla loro portata ma a quanto pare alla Wizard i GS li calcolano alla c***o.

Ecco, in questa situzione li ho fatti uscire vivi (ma non incolumi XD) perchè la colpa è stata mia, ma se un PG, come il guerriero del topic, si comporta da idiota allora no regret.

Per quanto riguarda la resurrezione sono completamente d'accordo con te! Le resurrezioni sono, per me, una boiata pazzesca perchè rovinano e sfaldano l'atmosfera di ogni ambientazione e per questo io le ho vietate.

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Fabyone, con la morte non finisce il gioco.

E la resurrezione nelle mie campagne non è mai stata utilizzata.

Metagame è quando "tu giocatore sai" e fai in modo che anche il tuo PG sappia "anche se non dovrebbe sapere".

Da quanto ho capito da te il metagame viene usato...

Son convinto che voi riusciate a divertirvi molto... Però il vostro più che D&D è Fantaghirò... :-D

No il metagame non c'è, ci stiamo bene attenti.

Quello che intendevo riguarda proprio le emozioni che si hanno. Nel senso il giocatore continua a usare il suo PG come se non sapesse chi ha di fronte, ma lui giocatore lo sa. Di conseguenza quello che vive lui è comunque diverso da quello che vive il PG. La variabilità consente di non farli essere più così certi di cose simili NEMMENO da giocatori, e avvicinarli ancora di più al loro personaggio.

Nel mio caso:

- I PG sono in un dungeon con scarsità di cibo da non sanno più bene da quanti giorni (non più di 3 comunque). Si sono trovati davanti mostri che non potevano toccare se non con armi che hanno trovato lì dentro. Il dungeon è un labirinto da cui è difficile anche solo uscire ormai. Ora si trovano un mostro davanti diverso da tutti gli altri (più forte), ma devono affrontarlo! Anche perché questo protegge il libro del mago del gruppo e devono recuperarlo. I pg si sentono impotenti, hanno una sola strada da poter percorrere e non sanno cosa gli aspetta.

- I giocatori sanno che più tempo passa più rischiano, e quando vedono il Bodak (che inevitabilmente conoscono) sanno che non li farò morire ma non sanno come ho pensato di salvarli, non sono nemmeno sicuri di aver fatto tutto quello che avevo programmato per salvarsi e non possono saperlo. Non sanno nemmeno se voglio che lo affrontino davvero o meno. Hanno un senso di incertezza e di impotenza maggiore rispetto ad essersi trovati davanti un mostro che SANNO essere alla loro portata. è un discorso a livello emotivo.

Con la morte come va avanti il gioco?? O con la resurrezione o con un altro personaggio. A me quello che diverte è creare la storia del personaggio e viverla fino in fondo.

Nel 1° caso la storia di un personaggio che è stato resuscitato non mi piace.

Nel 2° caso non la porto fino in fondo. Non mi va di giocare diversi personaggi senza portarli fino alla fine. E se non ho la certezza di farlo nemmeno mi ci metto. Cercherei un altro gruppo.

D&D è fantasia! Sono state create regole, mostri e ambientazioni per standardizzare alcune cose e facilitare il compito e rendere la cosa alla portata anche di chi ha meno fantasia (oltre che per guadagnarci). Ma volendo si potrebbe giocare anche senza un singolo manuale e senza dadi.

Il gioco è semplicemente quello di vivere un'avventura e immedesimarsi il più possibile nei personaggi.

I miei PG non sanno se uno scontro è alla loro portata, ogni scontro può essere l'ultimo e quindi devono sempre far attenzione, proprio ieri hanno rischiato di lasciarci la pelle contro un elementale del fuoco e, me ne vergogno, ho barato alcuni tiri per salvarli, ma ciò perchè lo sconto doveva essere alla loro portata ma a quanto pare alla Wizard i GS li calcolano alla c***o.

Ecco, in questa situzione li ho fatti uscire vivi (ma non incolumi XD) perchè la colpa è stata mia, ma se un PG, come il guerriero del topic, si comporta da idiota allora no regret.

Per quanto riguarda la resurrezione sono completamente d'accordo con te! Le resurrezioni sono, per me, una boiata pazzesca perchè rovinano e sfaldano l'atmosfera di ogni ambientazione e per questo io le ho vietate.

Ma scusa cosa c'è di diverso da quello che dico io??

I tuoi giocatori sanno che, finché usano del buon senso e interpretano bene, nessuno di loro morirà. In quelle situazioni tu da buon DM barerai sui tiri dei dadi e li farai sopravvivere, anche se non incolumi (io non ho più un braccio e un occhio come pg, e nemmeno per cavolate mie ma semplicemente per trama).

L'unica differenza sta nel fatto che se io vedo 1 volta cose insensate o non da interpretazione passi, le vedo la 2 volta passi, alla terza che me frega di farlo morire?? Mi sto divertendo? No. Fermo il gioco e ci parlo, se ci si trova d'accordo bene, se no ho finito di giocare in quel gruppo. Tutto qui.

Ed è successo anche che per alcune cose senza senso di altri personaggi stavo perdendo il gusto di giocare, finché un giorno non ho sbottato (anche per altre cose) e da lì le cose sono iniziate ad andare meglio e sono tornato a divertirmi quanto prima.

Nessuno vi obbliga a giocare insieme. Ci si deve divertire e basta. Se uno una volta fa una ****** non è che sia da punire! Se continua a farne forse non ha capito come si gioca e non si sta immedesimando più di tanto nel personaggio. Tanto vale farglielo capire a parole o smettere del tutto e trovarsi altri compagni di gioco.

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Ma scusa cosa c'è di diverso da quello che dico io??

I tuoi giocatori sanno che, finché usano del buon senso e interpretano bene, nessuno di loro morirà. In quelle situazioni tu da buon DM barerai sui tiri dei dadi e li farai sopravvivere, anche se non incolumi (io non ho più un braccio e un occhio come pg, e nemmeno per cavolate mie ma semplicemente per trama).

L'unica differenza sta nel fatto che se io vedo 1 volta cose insensate o non da interpretazione passi, le vedo la 2 volta passi, alla terza che me frega di farlo morire?? Mi sto divertendo? No. Fermo il gioco e ci parlo, se ci si trova d'accordo bene, se no ho finito di giocare in quel gruppo. Tutto qui.

Ed è successo anche che per alcune cose senza senso di altri personaggi stavo perdendo il gusto di giocare, finché un giorno non ho sbottato (anche per altre cose) e da lì le cose sono iniziate ad andare meglio e sono tornato a divertirmi quanto prima.

Nessuno vi obbliga a giocare insieme. Ci si deve divertire e basta. Se uno una volta fa una ****** non è che sia da punire! Se continua a farne forse non ha capito come si gioca e non si sta immedesimando più di tanto nel personaggio. Tanto vale farglielo capire a parole o smettere del tutto e trovarsi altri compagni di gioco.

Io non baro mai i tiri dei dadi; quella che ho fatto è stata un'eccezione dovuta ad una mia colpa, ovvero quella di affidarmi ad un GS sballato.

Sul fatto che non bisogna punire uno che fa una c*****a c'è da fare una premessa: dipende.

Se un mio pg sputa in faccia ad un drago con cui stavano parlando il drago si i*****a e lo attacca, se invece ruba da una chiesa e viene preso fineisce alla gogna e se affronta da solo un avversario troppo potente c***i suoi.

Io non punisco i PG, applico la legge della causa/effetto.

Punisco solo se un PG fa casino attorno al tavolo da gioco, dando fastidio a tutti.

Ed in quel caso punisco il giocatore, non il PG.

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Io non baro mai i tiri dei dadi; quella che ho fatto è stata un'eccezione dovuta ad una mia colpa, ovvero quella di affidarmi ad un GS sballato.

Sul fatto che non bisogna punire uno che fa una c*****a c'è da fare una premessa: dipende.

Se un mio pg sputa in faccia ad un drago con cui stavano parlando il drago si i*****a e lo attacca, se invece ruba da una chiesa e viene preso fineisce alla gogna e se affronta da solo un avversario troppo potente c***i suoi.

Io non punisco i PG, applico la legge della causa/effetto.

Punisco solo se un PG fa casino attorno al tavolo da gioco, dando fastidio a tutti.

Ed in quel caso punisco il giocatore, non il PG.

Quello che dici rientra nel normale buon senso di cui parlo. La differenza sta nel come reagirei io. Voi li fate morire, io ci parlerei. Se lo capiscono bene, se no saluto e me ne vado. A che pro continuare a giocare con loro se lo spirito è del tutto diverso??

Poi rimane il fatto che non conta tanto se affronta uno troppo potente, ma conta se il suo PG lo sapeva o poteva intuirlo, e conta come vuole interpretare il suo pg. Se io metto uno troppo potente ma loro non hanno modo di capirlo da PG, oppure sono ai primi livelli e vogliono che all'inizio sia un po' incosciente per maturare nel tempo, allora secondo me sono stato io un pessimo master se muoiono alla fine.

L'andare a rubare in una chiesa non mi sembra un'impresa fuori portata. Possono non riuscirci, essere catturati per poi essere liberati o evadere, essere anche torturati ecc... ma non hanno fatto una cosa stupida.

Se uno mi sputa in faccia ad un drago, a meno che non ci sia un background molto particolare e questo non abbia in mente un esperienza molto particolare da far vivere al suo personaggio, io lo fermo subito e gli spiego che così non va. Se non lo capisce gli dico "Ok sei morto. Ciao ragazzi io me ne vado (oppure se ne va lui)"

Forse la differenza sta nel fatto che se a voi muore un personaggio ve ne fate un altro e amen. Io perderei la voglia di giocare e non mi divertirei più. Finché gioco lo voglio portare fino in fondo. Ne farei un altro solamente dopo oppure con un altro gruppo. Di conseguenza certe cose non le accetterei.

Tornando al topic, l'andare a cercar legna in una foresta e da guerriero ai primi livelli trovarsi a combattere con una liana e non scappare non mi sembra affatto una cosa assurda. Anzi l'impressione che ne avrei sarebbe proprio quella di poter morire solo perché il master ha deciso di buttar lì un mostro fuori portata. Poi dipende anche da che foresta è, dall'avventura eccetera.

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Quello che dici rientra nel normale buon senso di cui parlo. La differenza sta nel come reagirei io. Voi li fate morire, io ci parlerei. Se lo capiscono bene, se no saluto e me ne vado. A che pro continuare a giocare con loro se lo spirito è del tutto diverso??

Poi rimane il fatto che non conta tanto se affronta uno troppo potente, ma conta se il suo PG lo sapeva o poteva intuirlo, e conta come vuole interpretare il suo pg. Se io metto uno troppo potente ma loro non hanno modo di capirlo da PG, oppure sono ai primi livelli e vogliono che all'inizio sia un po' incosciente per maturare nel tempo, allora secondo me sono stato io un pessimo master se muoiono alla fine.

L'andare a rubare in una chiesa non mi sembra un'impresa fuori portata. Possono non riuscirci, essere catturati per poi essere liberati o evadere, essere anche torturati ecc... ma non hanno fatto una cosa stupida.

Se uno mi sputa in faccia ad un drago, a meno che non ci sia un background molto particolare e questo non abbia in mente un esperienza molto particolare da far vivere al suo personaggio, io lo fermo subito e gli spiego che così non va. Se non lo capisce gli dico "Ok sei morto. Ciao ragazzi io me ne vado (oppure se ne va lui)"

Forse la differenza sta nel fatto che se a voi muore un personaggio ve ne fate un altro e amen. Io perderei la voglia di giocare e non mi divertirei più. Finché gioco lo voglio portare fino in fondo. Ne farei un altro solamente dopo oppure con un altro gruppo. Di conseguenza certe cose non le accetterei.

Tornando al topic, l'andare a cercar legna in una foresta e da guerriero ai primi livelli trovarsi a combattere con una liana e non scappare non mi sembra affatto una cosa assurda. Anzi l'impressione che ne avrei sarebbe proprio quella di poter morire solo perché il master ha deciso di buttar lì un mostro fuori portata. Poi dipende anche da che foresta è, dall'avventura eccetera.

Per PnG troppo potente intendo:

contadino<Guardate, è Luca (nome random XD) lo sterminatore, scappiamo!>

guerriero<No, non ti preoccupare, lo affronto io.>

si avvicina <???Perchè il tuo spadone stà bruciando???>

Luca<Togliti di mezzo moscerino!>

guerriero<No!>

ZACK

Per il fatto della chiesa ho scritto se viene preso.

Perchè io, master, dovrei andarmene se un giocatore fa l'idiota? Va via lui!

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Per PnG troppo potente intendo:

contadino<Guardate, è Luca (nome random XD) lo sterminatore, scappiamo!>

guerriero<No, non ti preoccupare, lo affronto io.>

si avvicina <???Perchè il tuo spadone stà bruciando???>

Luca<Togliti di mezzo moscerino!>

guerriero<No!>

ZACK

Per il fatto della chiesa ho scritto se viene preso.

Perchè io, master, dovrei andarmene se un giocatore fa l'idiota? Va via lui!

Ho letto il se viene preso, ma anche in quel caso non è detto che lo farei morire. Se poi gli do la possibilità di evadere e lui mi dice: "No sto qui" allora ritorno al punto di prima (come anche nel caso del tuo guerriero troppo potente), ovvero non c'è buon senso nella testa di sto giocatore, che probabilmente gioca solo con l'idea di voler fare il personaggio figo che uccide chiunque, e allora tanto vale non giocarci insieme.

Ho detto vado via io nel senso che in un gruppo dove si gioca così io non gioco, né da master né da giocatore. Se gli altri sono d'accordo con me bene, non gioca più lui. Altrimenti mi trovo un altro gruppo. Non ci sto a perdere tempo.

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Ho letto il se viene preso, ma anche in quel caso non è detto che lo farei morire. Se poi gli do la possibilità di evadere e lui mi dice: "No sto qui" allora ritorno al punto di prima (come anche nel caso del tuo guerriero troppo potente), ovvero non c'è buon senso nella testa di sto giocatore, che probabilmente gioca solo con l'idea di voler fare il personaggio figo che uccide chiunque, e allora tanto vale non giocarci insieme.

Ho detto vado via io nel senso che in un gruppo dove si gioca così io non gioco, né da master né da giocatore. Se gli altri sono d'accordo con me bene, non gioca più lui. Altrimenti mi trovo un altro gruppo. Non ci sto a perdere tempo.

Se hai leto preso dovresti anche aver letto messo alla gogna ;P

Ma nel caso di un pg la cui famiglia è stata massacrata da quel Luca, lui lo va ad affrontare, ha una buona motivazione ed anche da BG ci stà, non lo fai morire?

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Se hai leto preso dovresti anche aver letto messo alla gogna ;P

Ma nel caso di un pg la cui famiglia è stata massacrata da quel Luca, lui lo va ad affrontare, ha una buona motivazione ed anche da BG ci stà, non lo fai morire?

Dipende da cosa ha in mente quel giocatore e da quanto tempo prima è successa la cosa.

Ora ovviamente non stabilisce i dettagli della sua storia, se no si perde parte del gusto. Ma se a grandi linee so che vuole avere uno scontro con il massacratore della sua famiglia ai primi livelli, in modo che il suo personaggio si renda conto di quanto è fuori portata e inizi il suo percorso per migliorarsi, allora non lo faccio di certo morire. Di certo non lo sconfigge e anzi ne prende parecchie, magari gli rimane anche qualche bel segno sul corpo a ricordargli lo scontro. Ma poi a seconda di com'è la trama non lo faccio morire.

Oppure se la sua famiglia è stata appena massacrata, magari davanti a lui, ci sta che questo lo attacchi alla disperata, anche se molto più debole. Prevedo già prima una cosa del genere ed è coerente e verosimile. Se non ho previsto anche un modo con cui salvarlo secondo me non ho masterizzato bene. L'ho semplicemente fatto trovare in una situazione in cui interpretando giustamente la morte è inevitabile.

Se questo sa solo che la sua famiglia è stata uccisa da Luca ma non ha grandi idee per la storia del suo pg, magari non interpreta nemmeno tanto bene la situazione e si butta ad affrontarlo giusto perché tanto è un gioco allora è un altro discorso. Oppure se gli dico che Luca lancia una palla di fuoco e gli do tipo del tempo per far qualcosa, ma quello mi dice "mi ci butto contro", arriviamo alla situazione in cui inizio a non divertirmi. Non è un videogioco. Poi mi interessa poco che muoia o meno perché io non vado avanti a giocare così, senza che sia chiaro quale spirito voglio vedere.

Il fatto è che se non esci dalle regole esperienze fuori dal comune ad un personaggio sarà più difficile fargliele vivere. Escludi tutta una serie di possibilità. Se io ho pensato ad una storia di acerrima rivalità con qualcuno col quale voglio avere una serie di scontri in cui vengo sempre sconfitto fino a quello finale è normale che il master dovrà inventarsi qualcosa per rendermi l'impresa avvincente, rischiosa ma al tempo stesso per non farmi morire (sempre se rimaniamo nel campo del buon senso). Altrimenti non riesco a godermi la storia che ho immaginato. Per me è così.

Poi dipende anche da quanto si portano avanti i personaggi. Se si tratta tipo di one-shot, o di avventure singole anche se in più sessioni, allora ok, chissenefrega! Chi muore muore e basta! Se si tratta di un personaggio che porto avanti da più di un anno mi girano le scatole doverlo cambiare! E se sapessi che potrei essere costretto a farlo allora tanti saluti, nemmeno lo comincio!

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Scusa, Fabyone, ma secondo il tuo principio allora i PG del tuo gruppo DEVONO sempre andare d'accordo dal 1° al 20° livello?

Bè se giochiamo insieme per 2-3 anni con quei PG non ha senso che diventiamo rivali. Si può non essere d'accordo, ci possono essere anche avventure in cui ci si separa per un po' magari, o ci si affronta, ma non deve mica per forza portare alla morte! Ma se giochiamo insieme e vogliamo tutti giocare perché farli diventare rivali?!? Sarebbe un casino anche per i master, ogni volta si dovrebbero creare avventure separate. Si sta insieme ma si gioca separati praticamente, e quindi ognuno anche per la metà del tempo.

Se vogliono giocarsi una rivalità tra PG allora non ci penso nemmeno a portarla avanti così a lungo e costantemente. Al massimo per un'avventura, anche più lunga del solito, o varie mini avventure. E se qualcuno muore è fuori dal gioco e stop.

Per me il punto è il personaggio.

- Se è un personaggio che ho costruito apposta per una prova o per un'avventura e basta, allora poco mi importa. Ho giocato e se sono sopravvissuto bene, altrimenti pazienza. Lì accetterei anche di essere ucciso perché casualmente ho incontrato un'avversario troppo forte che passava di lì. Mi importa poco.

- Se è un personaggio per cui ho immaginato una storia, gli ho costruito un background, ho pensato a tutta la sua evoluzione e stiamo giocando tra amici, allora non vedo perché limitarci il divertimento. Quel personaggio voglio portarlo fino in fondo, mi diverte di più. Se sapessi che magari arrivo al 15° livello, dopo tra anni di gioco, e muoio, allora faccio a meno di iniziarlo.

Il bello è immedesimarsi nella storia che si è immaginato a grandi linee a cui il master ha aggiunto tutti i dettagli. Se non finisco la storia perdo il gusto. E' come vedere un film a metà.

Io fino adesso ho giocato solo questo PG e tra amici, e parlo riferendomi a questa situazione.

Se sono eventi ufficiali allora la morte ci deve essere. Così come se sono avventure singole, o almeno inizialmente se si gioca con gente che sta imparando o gente che si sta conoscendo in quel momento.

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Eh forse dovevo dirlo subito... l'ho dato per scontato essendo l'unico modo in cui ho giocato! :-p

Ovvio. Il "problema" sta a monte... Se nelle vostre campagne ruota tutto intorno ai PG buon per voi.

Nella maggioranza dei casi invece c'è un mondo nel quale i PG si integrano e non il contrario.

Normalmente se il cattivissimo Drago rosso antico abita nella caverna, ci abita sia che voi siate al 1° livello che al 10° e se i PG si 1° decidono di andargli a rompere le scatole il Drago non dovrebbe dimenticarsi di soffiare fuoco... Saranno i PG che dovranno capire che è una sfida troppo difficile per loro. Però il Master non dovrebbe impedirgli di andar dal Drago se è quello che vogliono.

Quando saranno di livello alto allora diranno "Siamo pronti per affrontare il Drago" e ci andranno...

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Ovvio. Il "problema" sta a monte... Se nelle vostre campagne ruota tutto intorno ai PG buon per voi.

Nella maggioranza dei casi invece c'è un mondo nel quale i PG si integrano e non il contrario.

Normalmente se il cattivissimo Drago rosso antico abita nella caverna, ci abita sia che voi siate al 1° livello che al 10° e se i PG si 1° decidono di andargli a rompere le scatole il Drago non dovrebbe dimenticarsi di soffiare fuoco... Saranno i PG che dovranno capire che è una sfida troppo difficile per loro. Però il Master non dovrebbe impedirgli di andar dal Drago se è quello che vogliono.

Quando saranno di livello alto allora diranno "Siamo pronti per affrontare il Drago" e ci andranno...

Bè in questo caso si gira tutto attorno ai PG. è da più di un anno che li stiamo giocando. Nel giocare creano anche tutta l'ambientazione, la mappa del mondo ecc...

Quindi si adatta per portarli fino alla fine (sempre con buon senso ovviamente).

Non mi dispiacerebbe comunque giocare anche delle avventure singole ogni tanto. E in quei casi sarei d'accordo con voi!

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Bè in questo caso si gira tutto attorno ai PG. è da più di un anno che li stiamo giocando. Nel giocare creano anche tutta l'ambientazione, la mappa del mondo ecc...

Quindi si adatta per portarli fino alla fine (sempre con buon senso ovviamente).

Non mi dispiacerebbe comunque giocare anche delle avventure singole ogni tanto. E in quei casi sarei d'accordo con voi!

Con una campagna di questo tipo è ovvio che le cose si svolgano così.

Io però ptrferisco prima creare il mondo e poi mettervi i pg.

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Bè in questo caso si gira tutto attorno ai PG. è da più di un anno che li stiamo giocando. Nel giocare creano anche tutta l'ambientazione, la mappa del mondo ecc...

Quindi si adatta per portarli fino alla fine (sempre con buon senso ovviamente).

Con l'esperienza capirai che è molto più stimolante il contrario. ;-)

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