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[D&D 3.5] La nascita degli eroi


Leoric

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Voi tutti siete nel paese di Yelird, una comunità raccolta di contadini che si compone di pochi, piccoli villaggi sparsi lungo un'ampia valle boscosa.

State alloggiando presso la Locanda "I prati ondulati".

Sono le 11:30 di mattina e alcuni tavoli sono occupati dagli avventori del luogo, c'è chi sorseggia qualcosa da bere, c'è chi chiacchiera con il proprio compare, c'è chi gioca a carte o a dadi o semplicemente c'è chi è seduto per riposare ed aspettare l'ora di pranzo, in tutto sarete circa una ventina di persone compreso l'oste. Ad un tavolo di medie dimensioni parzialmente imbadito di vario cibo, potete vedere un uomo di grossa corporatura, calvo e con i baffi che sta leggendo una pergamena sorseggiando un boccale, l'uomo è vestito con degli stivali, pantaloni, una camicia con panciotto e sullo schienale della sedia vi è riposto un mantello. Cosa fate?

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Le prime ore del mattino sono sempre le peggiori per Toph. Il letto e la stanza sono belle comode e il villaggio una pace, eppure alla sveglia è più stanca e stravolta che mai.

Si è solo legata velocemente i capelli ribelli e stetta meglio la casacca prima di scendere nella sala per una buona colazione. Ha portato con se le lame più per non lasciarle incustodite che altro, mentre l'armatura ed il resto sono di sopra.

Che baccano, ma allora non è l'alba...

Raggiunta la sala si poggia diritta al bancone ignorando tavoli e presenti, il sonno la fa ancora barcollare, figuriamoci se può tenere una conversazione.

Prende il primo sgabello e sbadigliando mugugna: Oste... muhaa... la colazione e qualcosa che mi tiri su, grazie. Conclude il tutto grattandosi la nuca e poggiando la testa sul braccio steso sul bancone.

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Le fresche sere di Yelird permettono di scrutare un magnifico cielo stellato e la giovane Sephirya non poteva di certo perdersi un'altra splendida notte. Approffittando del silenzio e della furtività concessagli dal buio si è arrampicata sino al tetto della locanda dove ha trascorso parte della notte ad ammirare il cielo stellato.

Le ore passano.....

Questa non ci voleva.... Ero così stanca dopo il viaggio che mi sono addormentata sul tetto...

Credo che sia ora di rientrare... Disse tra se e se a bassa voce.

Scende facilmente grazie ad un albero dalla forma strana, che si appoggiava quasi al retro della locanda.. Scendendo dall'albero l'unico pensiero dell'elfa fu "Grazie ancora Illyen"

Con disinvoltura l'elfa rietrò nella locanda, c'era molta gente... troppa gente per i suoi gusti... al bancone vide una donna "Che ci fa una donna in un posto come questo?" ma come questa domanda arrivò se ne andò senza alcuna risposta.

"In questo posto c'è troppa gente... ho deciso... mangerò più tardi" l'elfa si avviò verso la sua stanza al piano superiore della locanda...

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Mi alzo dal letto solo qualche ora dopo esser stato svegliato dai primi raggi di sole, godendomi la mia prima giornata di libertà assoluta.

Aaaah, che bello essere un avventuriero: niente orari da rispettare, niente cose da dimostrare a nessuno, ti svegli ogni giorno in un posto diverso, e non sai cosa ti riserverà il futuro! Tutta questa libertà mi inebria e mi rende ogni giorno più felice! Cosa darei per convincere anche gli altri nani delle miniere a seguirmi...forse non tutti, ok, però...

Mentre il pensiero va ai vecchi amici della guardia e ai parenti (con un pizzico di malinconia, ma non abbastanza da farmi rimpiangere la decisione di partire, affatto) indosso l'armatura e prendo scudo, ascia, arco e zaino.

Questo posto è molto carino, ma non mi sembra che offra molte occasioni a un avventuriero ex-guardia delle miniere... Chiederò informazioni all'oste per sicurezza, ma credo che sarò costretto ad andarmene.

Finisco di racattare tutte le mie cose, dando una controllata in ogni angolo per assicurarmi di non aver dimenticato niente nonostante la mia sbadataggine, quindi esco dalla stanza, la chiudo a chiave e scendo nel salone.

Arrivato nella grande sala comune noto subito la grande quantità di gente; Mmmmmh, non conosco nessuno, preferisco stare al bancone: così avrò anche occasione di dare subito all'oste le chiavi della stanza e di chiedergli se sa dove potrei trovare qualcosa da fare. Non vedo all'ora di mettermi all'opera! penso allegro dirigendomi di buona lena verso il bancone.

Poi noto un cliente particolare: abbastanza grosso, ad un tavolo imbandito, che legge una pergamena. Mi colpisce il mantello appoggiato sullo schienale della sedia, inusuale per i contadini che abitano la valle.

Forse quell'uomo è una personalità importante; sicuramente è un individuo particolare, su questo non c'è dubbio. Potrebbe forse avere un incarico per me! Mmmmh, forse è meglio se prima ne chiedo l'identità all'oste. Sì, sì, farò così; mai stringere accordi con gente di cui non conosci l'identità.

Detto ciò mi dirigo al bancone e mi siedo a fianco di una ragazzina che pare dorma sul bancone;Ciao bambina!.

Poi attendo che arrivi l'oste; quando giunge gli consegno sorridendo chiave e soldi (un pochino di più, perchè mi sono trovato molto bene e voglio persuaderlo a rivelarmi l'identità del tipo).

Ecco la chiave della stanza e il conto, la ringrazio dell'ospitalità! Mi porti anche qualcosa di caldo per colazione, per piacere, ma prima mi dica,... dico abbassando la voce chi è quel signorotto seduto laggiù? Non mi sembra un contadino...

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Sveglio già dalle prime luci dell'alba, ha già tra le mani uno dei libri che porta sempre con se, che anche se non è granchè interessante, almeno lo aiuta a passare il tempo.

La lettura lo prende a tal punto che dimentica anche di fare colazione. Sono ormai le 11:30, la noia pervade la sua mente e la fame il suo stomaco. Dunque decide di fare armi e bagagli e di scendere giu.

Scende le scale, da uno sguardo generico all'intera locanda ed inizia a cercare un tavolo a cui mangiare. Nota poi una ragazza al bancone:Non capisco se questa ragazza veda questo posto come la sua stanza da letto o cosa..... Il pensiero come gli entra in mente così vola via nel momento in cui incrocia con lo sguardo un uomo di grossa corporatura, ma soprattutto la pergamena che egli ha tra le mani....Quali informazioni avrà quella pergamena? Quasi spicca in mezzo a questo postaccio!

Si siede dunque ad un tavolo che non sia né troppo lontano da quest'uomo, né troppo vicino da essere notato ed aspetta anch'egli l'ora di pranzo, cercando nel frattempo di capire almeno la provenienza della pergamena.

@DM

Spoiler:  
Come è fatta la pergamena? E' nuova o vecchia? Noto la la lingua con cui è scritta? O è un disegno a mò di mappa? ( Questo ovviamente se sono nelle condizioni di riuscire a vederla. )
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URIBIN

Seduto gia' dalla mattina presto ad un tavolo sull'angolo, vicino alla finestra della taverna dei prati ondulati, non si cura inizialmente del baccano che i suoi clienti procurano, il vecchio e saggio sacerdote dalla corporatura molto robusta, vestito di un'argentea un’armatura tiene tra le mani il simbolo sacro della sua divinità che porta solitamente sempre al collo.

Hobad-hai la mia preghiera e il mio pensiero viene a te Shalm, amico e custode della natura, protettore dei suoi seguaci e rispettosi devoti

volge poi lo sguardo, distratto dai suoi pensieri verso l'uomo calvo, non lontano da lui, che legge la pergamena al centro del tavolo, per un attimo gli dedica il suo sguardo passando in rassegna prima i suoi stivali e il suo mantello, poi il suo modo di fare..

Torna poi al cielo e alla natura girandosi verso la finestra che da' sull'esterno della locanda

@DM

Spoiler:  
cerco di capire dai suoi stivali e dal suo mantello se e' un viaggiatore o qualche informazione datami dal suo equipaggiamento o dai suoi modi di fare
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Ciao bambina...

COSA?!?

Una vera doccia fredda per Toph. Con lentezza infinita tira su la testa e si volta a guardare chi dietro di lei l'ha chiamata, e ci trova un nano dall'aria serena e un bel faccione amichevole.

Non m'inganni con quell'aria sorniona!

Ciao, nano. Lo sai che hai proprio poca barba per essere un nano, nano? ...Muhaa... Dicendo ciò si tira a sedere e stiracchia un po' le spalle.

Poi l'oste arriva e sentendo ciò che il nano chiede allunga le orecchie più per curiosità che altro.

Spoiler:  
Se c'è bisogno, prove di Ascoltare 0 gradi
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Mmmmmh, questa bambina sembrava addormentata, ma la sua lingua non lo è altrettanto, devo dire!

Ottimo spirito di osservazione, piccola! La scarsa lunghezza della mia barba è dovuta alla mia giovane età! Anche se voi umani non lo notate, lo capisco dal tuo sguardo, io ho appena 40 anni, età che corrisponde all'incirca alla fine della vostra adolescenza. Tu invece mi sembri ben più piccola, mi sbaglio?

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Toph poggia il gomito al bancone e con la mano si regge la testa.

Per un po' resta in silenzio ad osservare il nano dalla barba corta, poi sbuffa annoiata.

Che problema c'è se sono ancora giovane? Credi che sia debole? Che non posso cavarmela da sola in questo mondo?

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Santo cielo no, piccola mia, tutt'altro. Hai proprio l'aspetto di una in gamba: quelle due armi che ti porti dietro allontanano ogni sospetto che tu sia una sprovveduta. La mia era una semplice constatazione sulla tua età, forse condita con un pizzico di invidia nei tuoi confronti: sei ancora in quella fase della vita in cui tante cose sono nuove, e si ha uno spirito fresco e desideroso di apprendere e di vivere mille avventure. Io, sebbene sono abbastanza giovane per la mia razza, ho già vissuto tanti anni, molti dei quali dedicati a scavare o fare la guardia. Rimpiango di non aver fatto come te, ed esser partito prima....Ma basta con questi ricordi noiosi, ora sono anch'io un viaggiatore in cerca di avventure, sono Draupnir, figlio di Durin il minatore, molto piacere, giovane donna! dico, sorridendo alla ragazzina.

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Hump... Vero, hai ragione, 40 anni sono proprio tanti. Ti sarai annoiato molto a far la guardia a quattro sassi, se è vero quello che dici.

Il mio nome è Toph, Draupnir... che brutto nome, ti chiamo Drau, ve bene?

Nel presentarsi finalmente sorride e stringe con forza la grossa mano del nano.

Sai Drau, conosco un nano che tutti chiamano "La Barba più forte del mondo", ha una barba tanto lunga da sfiorare il pavimento quando cammina, è lunga piùdi 60 centimetri! E' corto anche per essere un nano, ma dice sempre "ciò che ho perso in altezza l'ho guadagnato in altre doti"... e conclude con una grassa risata.

Non ho mai capito cosa intenda, forse allo spettacolo in cui solleva un'elfa adulta solo con la barba e facendo la verticale su due pali...

Comunque... è l'unico nano che conosco e, oltre alla barba, siete molto diversi. Lui è altezzoso e pieno di se, mentre tu sembri un tipo davvero strano.

Inizialmente Toph si perde nei ricordi e guarda in alto distratta dal suo stesso racconto, ma poi torna a fissare il nano sorridendo e conclude con una risatina.

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Beh il mio nome è già corto, però se proprio vuoi darmi un soprannome chiamami Draup. Sai, Toph, per noi nani è una cosa strana avere un nome che finisce per vocale, eh eh

Ascolto divertito il racconto della ragazzina Hehe, meglio non spiegare a quale dote si riferiva il "barbone".

Ahahah hai proprio ragione, Toph, anch'io mi sento davvero strano. Quando una persona si trova in una situazione al di fuori delle sue abitudini, in posti o con persone con cui non è a suo agio, sembra sempre molto strana, anche a sè stessa, sia essa un uomo qualsiasi o un principe nano, chiunque. E questo, come ho detto, è il mio caso; non nel senso che sono un principe nano, nel senso che non sono a mio....oh, insomma, hai capito, hehe ridacchio.

E tu invece? Che cosa ti porta qui in questa locanda?

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Toph si perde nel discorso... E' proprio strano ^^

Ho sempre viaggiato con il mio circo, "il circolo delle meraviglie di Packyoschi", ma ci siamo sciolti. Ieri l'ultimo gruppo è partito e ci siamo salutati. Io non sapevo con chi andare, e così ho deciso di fermarmi qui per trovare da sola la mia strada, tutto qua.

Inizialmente parla con superficialità, ma poi all'ultima frase si fa più seria e determinata.

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Capisco. Questa tua determinazione ti fa onore, giovane donna.

guardo a lungo la ragazzina, valutandone le capacità.

É palese la sua fragilità fisica: non ha l'aria di poter sopportare nemmeno un paio dei miei colpi di ascia; ciononostante è altrettanto evidente la sua agilità e la sua velocità. Il circo deve averle insegnato molto. Poi eventualmente potrei difenderla io...Ehi! Ma quando ho deciso di viaggiare insieme a lei? Hehe, non c'è che dire, questa bambina mi ispira simpatia, mi ricorda proprio la mia sorellina...Massì, chiedere non nuoce.

Che ne diresti di venire in viaggio con me? Non ti piaceerebbe vedere nuovi posti, conoscere nuove persone...? Inoltre penso che se resterai qui tutto il tempo non avrai molte occasioni di trovare la tua strada: è un bel posto, ma per chi ama la vita sedentaria e campagnola. E poi, a stare da soli si è sempre più tristi! Hehe

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Ah! Certo non ho nessuna intenzione di rimanere qui! Questo è poco ma sicuro.

Viaggiare con te... hum, sembri un tipo apposto. Beh, vediamo cosa c'è da fare, e volendo potrei anche pensare d'aiutarti.

Non c'è sarcasmo o divertimento nella voce di Toph, dice semplicemente quel che pensa.

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Hehe, ottimo, giovane donna! Allora siamo d'accordo! Ti rivelo una cosa: guarda quell'uomo seduto a quel tavolo laggiù pieno di cibo. Attenta a non farti notare. Non sembra affatto un contadino, questo è poco ma sicuro; e cosa sarà quella pergamena? Secondo me quella persona ha qualcosa da farci fare, qualche incarico da darci, non credi? Adesso quando arriva l'oste gli chiederò l'identità di quell'uomo. Ma quando arriva? É da un po' che aspettiamo...

@DM:

Spoiler:  
Ogni riferimento è puramente casuale :D scherzo, ovviamente:D: Comunque quando arriva l'oste gli chiedo l'identità dell'uomo, posta pure subito la risposta.
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Toph annuisce sorridendo, poi alle indicazioni di Draup si volta di scatto, poi si rivolta verso il nano, e con malcelata nonchalance si volta ancora piano a guardare.

Hei, hai ragione. Non è un tipo normale... sicuro riusciamo a sgraffignarli qualche soldo.

Nel dire ciò sorride al nano raggiante e con innocenza.

Hai buon occhio per le truffe tu, he? e gli tira una forte pacca d'intesa sulla spalla.

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La mia faccia passa da sorridente a severa: Veramente, Toph, io mi reputo una persona onesta, e detesto chi truffa le altre persone oneste come me. A sentirti parlare non ti credevo capace di una cosa del genere; ho visto giusto, e la tua era una battuta, o devo ricredermi sul tuo conto?

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Toph assume un aria leggermente offesa.

Hei, non ti facevo così severo, uffa. Se dici di no, va bene non se ne fa niente, ma sappi Draup che la vita di strada e dura e non troverai una sola persona che per fame con ci penserebbe due volte ad imbrogliarti.

Far del male a qualcuno è un altra cosa, ma da che mondo è mondo se non sei abbastanza furbo da tenerti stretti i tuoi soldi, beh non te li meriti!

Poggia entrambi i gomiti sul bancone e poi il mento sulle mani, qualche attimo in silenzio e...

OSTE!! uffa, ma dov'è?!? Ho fame Draaaaup...

Ancora qualche attimo di silzio.

Dovremo pur mangiare in qualche modo Draup, capisci quel che dico? Se uno ci prova... che male c'è?...

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Cara mia, tra le cose che hai detto c'è della verità e delle falsità: è vero che è stolto chi non fa attenzione ai propri averi, perchè ciò significa che non ne capisce il vero valore, o non ha fatto alcuna fatica a guadagnarli. Ma, come dice un vecchio saggio: non fare ad altri ciò che non vuoi venga fatto a te stesso. Imbrogliare degli innocenti non può essere giustificato con il bisogno di mangiare: è una scorciatoia, un non volersi impegnare a fondo per fare della propria vita qualcosa di degno. Ricorda che se una persona agisce in buona fede non merita di essere derubata; discorso diverso sarebbe se la persona in questione fosse cattiva e disonesta. Ci sono mille modi per guadagnarsi il pane quotidiano, soprattutto per una giovane ragazza responsabile e abile, se mi passi il gioco di parole, come te. Almeno, questo è il mio modo di vedere la vita. dico non più con severità, ma comunque cercando di fare capire le mie ragioni; alla fine torno sorridente, convinto che queste mie parole l'abbiano almeno un po' toccata.

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