Il mondo. Finalmente Eristin poteva rivederlo, respirare a pieni polmoni l'aria esterna, per quanto fredda potesse essere.

Come volevasi dimostrare, il Trovatore aveva ancora un ruolo da svolgere nelle avventure di quei cinque. Eristin aveva come la sensazione che lo avrebbe rincontrato, prima o poi, per ripagare il loro debito nei suoi confronti: la libertà.

Anche se non potevano essere completamente sicuri di essere liberi, Eristin si sentiva meglio. Non c'era più l'atmosfera lugubre e fetida di quella oscura struttura. Ora c'era un nuovo mondo da scoprire, nuove terre da esplorare e nuove persone da incontrare. A meno che non fosse stata tutta una trappola.

Il Trovatore aveva parlato di un diavolo, di tesori. E di...

"Ebori. Cos'è?"

Lo sguardo del Trovatore aveva fondato i sospetti del chierico. L'avventatezza li avrebbe portati a qualcosa di terribile. Se prima si era finto indignato dalla scelta di seguire quella ragazza, ora aveva mostrato come tutto facesse parte di un suo piano contorto. Avrebbero dovuto agire con più calma maledizione!

Non lasciò però trapelare nessuno dei suoi pensieri, non aveva senso litigare con il resto del gruppo. Erano tornati liberi ma non avevano trovato alcuna spiegazione a quello che era successo. Per quanto l'aria fresca ed la frescura della notte fossero una delle più belle sensazioni che il chierico potesse provare, non aveva tempo per perdersi in esse. Era tornato in vita dalla morte, su questo non c'era alcun dubbio... ma per quale motivo?

Ebori è un'immensa città rispose alla domanda di Eristin mentre si rialzava in piedi e si guardava attorno. Capitale del regno di Talloji, strano che tu non la conosca... il tono era totalmente piatto, quasi distratto. Cercava di capire cos'avrebbe dovuto fare da quel momento in poi. Niente univa più il gruppo ma sentiva che non era finito. Qualsiasi fosse il motivo per cui era stato fatto tornare in vita, gli altri erano strettamente intrecciati a lui.

Ma c'era qualcos'altro che non quadrava... il mondo, l'aria, l'atmosfera... non erano come li ricordava. Ricordava un regno di terrore, ricordava il dominio di diavoli e demoni e le loro lotte, le grida di dolore e le fiamme. Voleva forse dire che il rituale era andato a buon fine? Era riuscito a portare la pace nel mondo?

Senza che potesse impedirlo un sorriso gli solco il volto, un sorriso di sollievo, forse il primo in un'infinità di anni. Forse la pace era finalmente giunta per i mortali.

Spoiler:  

Pardon. La foresta è buia non tanto per le fronde, che sono abbastanza fitte, ma non troppo, quanto perché è notte.

ci era riuscito, era uscito d quel luogo, non gli interessava se la sua scelta fosse stata giusta o no, era libero ora, era in salvo. non gli importava il prezzo, essere libero è ciò che conta...

mi alzo, scuoto via l'erba e le foglie dalla mia corazza, raccolgo il flachion e lo lego alla cintura. per ora non sarebbe servito.

controllo di non essermi ferito durante il "viaggio" poi controllo se ci sono tutti i miei compagni ed infine poso il mio sguardo sui cartelli e parlo indicandoli

qualcuno di voi conosce questi luoghi?

improvvisamente era cambiato tutto..... si erano risvegliati in quella che pareva una foresta, e per di più di notte. Davanti a loro vi erano 3 possibili scelte, di cui una fattibile, e non manco di farlo notare

ei non sò se ci avete fatto caso ma la locanda della Regina morta è la più vicina a noi, e penso proprio che sia la scelta migliore per il momento....

senza neanche riprendere fiato correggo subito il mio compagno

ei azael hai proprio preso una svista abbagliante..... Ebori è una grande città del nord, capitale del regno di Balaìth. Hai azzeccato il fatto che è molto grande, ma poi niente

e scuotendo la testa abbasso lo sguardo, per poi rialzare la testa

e il fatto è che non mi ricordo proprio come mai conosco questa città.... forse vi abitavo..... bhà

e con uno sguardo perplesso mi metto a pensare come mai conosco Ebori

@ dm

Spoiler:  

come mai conosco questi dettagli su ebori?

Vartes

Spoiler:  

Conoscenze generiche. Hai sentito parlare di quella città nello stesso modo in cui mediamente una persona sente parlare di Monaco, Parigi, Edimburgo, Praga, eccetera.

Non ci sei mai stato.

Le parole in lontananza rimbombano ancora nella sua testa. Padre Al apre solo gli occhi e vede l'esterno. Alza il busto per focalizzare meglio il posto e poi lo sguardo si dirige verso terra e si fa prendere ancora una volta dal rimbombo delle parole, delle quali l'eco risveglia in lui i ricordi e il "prezzo" di tutte le persone che non è riuscito a trovare, dei morti che non è riuscito a vendicare, del rettoloide imprigionato. "Fallito". Questo è tutto ciò a cui pensava e rimase li seduto, atterrito dai pensieri di tutti coloro che non è riuscito ad aiutare....

Talloji? Balaìth? Si poteva sapere qual'era il regno esatto?

Il luogo più vicino indicato dai cartelli era la locanda "La Gogna della Regina" che, anche se non aveva un nome molto convincente e attraente, era il luogo più sicuro in cui andare. Almeno si sarebbero riposati.

"Concordo con Galaron. Dirigiamoci verso "La Gogna della Regina"." disse.

Padre Al si tira su, fa un segno ai compagni indicando che concordava con loro e continuando a stare a testa bassa li avrebbe seguiti....

allora andiamo...

detto ciò parto in direzione della locanda.

al momento non gli interessava in che regno si trovasse ebori, probabilmente sarebbe stata la loro meta finale. come era successo alla fortezza alla fine il cercatore avrebbe avuto ragione, ma al momento non se ne preoccupava.

Alla risposta del compagno Azhael sollevò un sopracciglio. Regno di Balaith? Di cosa stava blaterando? Non esistevano regni con quel nome.

Hey ragazzo... ci ho combattuto ad Ebori e so di cosa parlo... il regno e Talloji. Ma ora non ha importanza e non ha senso discutere per una piccolezza del genere. Incamminiamoci

Così dicendo, sempre con tono piatto, si incamminò accanto agli altri, in silenzio, cercando di godere il più possibile di quel momento di calma perché qualcosa nel profondo gli diceva che non sarebbe durata.

Ma perchè nessuno gli voleva credere?

Sono sicurissimo che Ebori fa parte del regno di balaith.....

e mentre si incamminarono verso la locanda lo fece notare ad Azhael

No guarda che ti sbagli, sono sicurissimo che fa parte del regno di Balaith.... sicurissimo....

e borbottando queste parole a testa bassa segue il tragitto

Musica di sottofondo

Le foglie ingiallite che ricoprono il sentiero sono morbide e non scricchiolano sotto i vostri piedi.

Oltre le fronde in alto potete scorgere qualche stella, e l'unica vostra luce è quella di una Luna non piena.

Dopo una buona mezz'ora di cammino lungo il sentiero, su per un leggero pendio, notate che su un albero qui o uno là c'è sempre almeno un gufo, e talvolta anche due insieme, che vi fissa coi suoi inquietanti occhi d'ambra spalancati mentre passate.

alquanto affamato

ei gente secondo voi sono buoni quei gufi?

domando al gruppo con l'acquolina in bocca

Lasciali perdere poverini....tanto stiamo andando in locanda, cibo e bevande a volontà!....Risponde Padre Al con un piccolo sorriso tra le labbra....

Mentre camminava, Eristin fissava negli occhi tutti quei gufi che li circondavano. Inquietato dalla loro presenza, cercava di non farci caso, ma i suoi occhi tornavano sempre a fissare quelli dei pennuti.

La loro presenza poteva essere normalissima in una foresta del genere eppure il loro numero era alquanto strano per Eristin. Non sapeva come funzionasse la distribuzione della fauna in quei territori.

"Buono da mangiare o buono di carattere? Tu prova a colpirne uno e poi dicci se è buono." rispose a Galaron.

notando la reazione di eristin rimango un po' deluso

uff era solo una battuta....

e abbassando lo sguardo proseguo nella mia marcia in silenzio...

tsk mai che si vogliano divertire..... almeno paparino ci ha provato ahahah

secondo me hanno troppe piume... ci vuole troppo tempo per prepararli...

continuo a camminare osservando ogni tanto i gufi con la sensazione di essere osservato.

sposto lo sguardo dai gufi ai miei compagni.

chi di voi ha i soldi per pagare alla locanda?

improvvisamente sollevai la test e con sguardo colpevole dico

soldi.... ehmmm ehmmm.

improvvisamente il mio sguardo si tramuta in un'aria da intelletuale e con una vocina impassibile dico

Bene figliuolo devi sapere che io non vedo un soldo da precisamente una vita, se non più, pensavo che magari lo avevate voi.... nel caso i locandieri saranno onorati di aiutare dei poveri disperati, sempre se ci sia una locanda... insomma a fare 5 miglia ci si mette meno di un'ora, forse mezz'ora e noi stiamo camminando da mezz'ora e più.

Alla domanda di Krazc, Eristin spalancò gli occhi. Si era completamente dimenticato che non possedeva nessun tipo di denaro e che quindi non avrebbe potuto pagare la locanda.

"Ehm... Soldi? Io non ne ho. Dove possiamo trovarli?"