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semi di fuoco


Blate

Messaggio consigliato

Esatto.

La descrizione della GdDM dichiara che con una semplice parola pronunciata come azione standard si avvia l'attivazione di questi oggetti, ricordando che si potrebbero attivare per sbaglio se li si collega ad una parola di uso comune.

La FAQ riportata dichiara solamente che è possibile attivare molteplici effetti a parola di comando con un'unica azione standard.

quindi se alla fine del round dopo averlo utilizzato completamente in azioni(completa,una standard o 2 di movimento),dico la parola di comando,magari anche non volutamente,l'incantesimo non si attiva,giusto?

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Principali partecipanti

Posto che rendere "originale" od "antiquata" la parola (o la frase) per l'attivazione non è un obbligo, il problema si pone soprattutto nell'ipotesi di attivazione inconsapevole (che preferisco al "non volutamente" di blate).

Ovvero se io pronuncio la frase/parola di comando, dopo che ho esaurito i miei "slot" azioni, e quindi come azione gratuita (perché la frase/parola non è così impegnativa ed estranea al contesto), cosa succede? Non si attiva l'oggetto perché non ho più azioni disponibili? Mi si attiva, ma il prossimo round ho un'azione standard in meno (alla stregua di quelle veloci)? Si attiva, ma il prossimo round ho tutte le mie azioni possibili?

Inoltre, se io ho la possibilità di dire quella frase/parola come azione gratuita (perché ripeto è nel gergo comune o riferita al contesto), a senso dire: "anche se viene usata inconsapevolmente spreco la mia azione"? (spreco quindi che viene determinato dal master e non dal pg, con dubbi effetti interpretativi).

Per fare un discorso logico ed in linea con il rischio di attivazione accidentale, non considererei l'attivazione come azione standard, quando questa avviene inconsapevolmente. Inconsapevolezza che di sicuro coincide con la non conoscenza della parola/frase di comando.

Viceversa, benché dire quelle parole non "costerebbero" niente, qualora vi sia consapevolezza/volontarietà del pg nel dirle, ciò varrebbe come azione standard, vietando di fatto al pg di usarle se ha già consumato i suoi slot azione. :bye:

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  • Supermoderatore

se io pronuncio la frase/parola di comando, dopo che ho esaurito i miei "slot" azioni, e quindi come azione gratuita (perché la frase/parola non è così impegnativa ed estranea al contesto), cosa succede?
L'oggetto non si attiva nel turno in cui viene pronunciata la parola, in quanto l'attivazione a parola di comando richiede espressamente un'azione standard.

Azione non disponibile nel Round in esempio.

Inoltre, se io ho la possibilità di dire quella frase/parola come azione gratuita
Hai la possibilità di parlare come azione gratuita, non di attivare l'oggetto.

E' un'avvertenza più che sensata che riguarda i contesti estranei al combattimento, dove il tempo non viene misurato in azioni.

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  • Supermoderatore

Quindi non si attiva nemmeno il round dopo?
Imho l'Oggetto Magico si attiva nel Round successivo (consumando solitamente l'azione standard del Pg), in quanto la parola di attivazione è stata correttamente pronunciata dal possessore.

Come scritto nel post precedente l'attivazione richiede un'azione standard, pronunciare la parola è di fatto un'azione gratuita.

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Quindi non si attiva nemmeno il round dopo?

Io logicamente ho sempre pensato che "utilizzare una parola di comando" per la "attivazione" di un effetto o di un'incantesimo (come le bacche) richieda cmq una concentrazione da parte di chi VUOLE utilizzare tale effetto.

Perchè non avrebbe senso che chiunque possa pronunciare una parola di comando, come la parola ciao che chiunque potrebbe pronunciare inavvertitamente, possa quindi attivar involontariamente o anche volontariamente l'effetto di un'oggetto/incantesimo

Perchè, pensateci:

- MIO TURNO: lancio "semi di fuoco" sulle bacche, ma non posso ancora lanciarle dove voglio...

- TURNO AVVERSARIO: sbraitando alcune parole pronuncia per sbaglio la parola di comando...

- CONSEGUENZA: mi esplodono tutte le bacche addosso, perchè non ho potuto lanciarle (dato che per lanciare qualcosa è richiesta una azione standard)

Quindi, anche solo per logica si può arrivare a pensare che una parola di comando detta inconsapevolmente NON PUò attivare un'effetto magico o un incantesimo

Tutto questo IMHO...^^

F_B

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  • Supermoderatore

Io logicamente ho sempre pensato che "utilizzare una parola di comando" per la "attivazione" di un effetto o di un'incantesimo (come le bacche) richieda cmq una concentrazione da parte di chi VUOLE utilizzare tale effetto.
Ma così non è, come specificato nella descrizione dell'attivazione stessa:

Command Word

If no activation method is suggested either in the magic item description or by the nature of the item, assume that a command word is needed to activate it. Command word activation means that a character speaks the word and the item activates. No other special knowledge is needed.

A command word can be a real word, but when this is the case, the holder of the item runs the risk of activating the item accidentally by speaking the word in normal conversation. More often, the command word is some seemingly nonsensical word, or a word or phrase from an ancient language no longer in common use. Activating a command word magic item is a standard action and does not provoke attacks of opportunity.

Infatti non è ipotizzata alcuna concentrazione volontaria sull'oggetto durante una conversazione comune, eppure l'oggetto si attiverebbe lo stesso.
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Ma così non è, come specificato nella descrizione dell'attivazione stessa:

Infatti non è ipotizzata alcuna concentrazione volontaria sull'oggetto durante una conversazione comune, eppure l'oggetto si attiverebbe lo stesso.

Le regole parlano chiaro allora (anche se per me è più logico il mio ragionamento, le regole sono regole ^_^)

Però cmq non è fattibile ciò che voleva fare Blate..Perchè per lanciare l'ipotetico sacchetto contenente le bacche, si necessita di una "azione standard" che è stata usata dal "lancio dell'incantesimo". E non sarebbe fattibile nemmeno utilizzando "incantesimi silenziosi", perchè cmq la azione standard è andata..

Quindi uno potrebbe dire la parola di comando come azione gratuita (ovviamente dopo aver lanciato l'incantesimo) le bacche si attiverebbero cmq il turno dopo..come dice Seller.

Ma la conseguenza è cmq quella di farsi esplodere le bacche addosso xD cosa che sconsiglio xD

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Come scritto nel post precedente l'attivazione richiede un'azione standard, pronunciare la parola è di fatto un'azione gratuita.

Credo di aver capito:pronunciare la parola è un'azione gratuita ma si attiva nel tempo di un'azione standard e non occupa azioni standard di chi la dice,quindi è come se fosse un'azione gratuita

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  • Supermoderatore

immagino di no,io ho solo scritto quello che hai scritto tu.
Nell'estratto citato non ho fatto alcun riferimento ad azioni che l'oggetto intraprende autonomamente o ad una sua attivazione automatica tra i turni.

Ho specificato che non sia possibile attivare l'oggetto nel proprio turno proprio perché l'attivazione richiede un'azione standard, nonostante pronunciare la parola di comando sia di fatto un'azione gratuita.

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Ho specificato che non sia possibile attivare l'oggetto nel proprio turno proprio perché l'attivazione richiede un'azione standard, nonostante pronunciare la parola di comando sia di fatto un'azione gratuita.

Quindi il turno successivo si attiva o no?

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Quindi il turno successivo si attiva o no?
Imo no.

Cassata la mia proposta, che ritengo ancora valida, di differenziare a seconda se la parola di attivazione è detta consapevolmente o meno (al fine di uniformare l'attivazione accidentale), resta il fatto che riquotando:

Command word activation means that a character speaks the word and the item activates (...)Activating a command word magic item is a standard action
Quindi per averne gli effetti occorre due parametri nello stesso round del suo possessore:

1) la pronuncia (consapevole o meno) della parola di comando;

2) un'azione standard libera. Cosa che di solito si ha, come suggeritomi da d&d_seller, quando lo svolgimento delle azioni non così è rigidamente regolato come avviene in fase di combattimento.

@F_bondio: benché non sia d'accordo sulla concentrazione (in termini di uso dell'abilità) da parte dell'utente (ciò anche avvalorato dal fatto che la pronuncia della parola di comando non provoca AdO), sono sempre propenso sulla "volontarietà" del gesto, cosa che porta l'agente a "voler consumare un'azione standard" per attivare l'oggetto (pronunciando la parola di comando o nel tentativo di indovinarla). Ciò porta, nella mia "hr", a considerare come non azione l'attivazione accidentale dell'oggetto - laddove l'accidentalità si palesa di sicuro se non conosciamo la parola di comando. :bye:

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