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[Elayne - 2ed/3.5] Il Corno del Sacro Santuario [Intrecci Planari]


Elayne

Messaggio consigliato

@ Roylon Brenessel:

Greyhawk, la città delle mille opportunità.

Ti era sembrata la meta più naturale per mettere alla prova le tue reali qualità ed esperienza.

Era da 1 mese che ormai ci soggiornavi, e ogni giorno riservava le sue sorprese.

C'erano membri di ogni razza, rendendo la città un vero ritrovo cosmopolita.

La capitale, chiamata la Città Libera, aveva diversi quartieri, il che divideva anche i ricchi dai poveri, ma le mura che limitavano a volte i quartieri, e la poca attività in quelli nobiliari, faceva in modo di rendere inappettibile per la gente comune queste zone più benestanti.

Era per caso, oggi, che ti eri ritrovato alla Locanda del Drago Verde.

L'avevi visitata proprio 2 giorni fa, in un momento di calma, durante la fine mattinata.

Avevi parlato con l'oste, Ricard Damaris, un uomo di una certa età, ma con i chiari segni di una vita spericolata e una forte robustezza fisisca.

Da lui, avevi appreso che una sua amica cercava gente in gamba per una missione, e che aveva organizzato un incontro l'indomani proprio in locanda con i potenziali avventurieri.

"Ci saranno un bel po' di persone, proprio ad inizio mattinata, e potresti essere uno di quelli che sceglierà."

In fondo, non ti costava nulla. Non c'era impegno da dare, quindi tanto valeva vedere di cosa si trattava.

E così, era mattina, ed eri il primo ad essere arrivato alla Locanda.

Ricard ti aveva fatto accomodare in una stanza più piccola sul lato dell'edificio, che conteneva un solo grande tavolo con 8 sedie, e un camino sul muro sud.

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L'oste chiuse la porta dietro di te, lasciandoti tranquillamente ad aspettare l'evolversi della giornata.

@ Alixia Treewillis:

E' difficile lasciare per troppo tempo Greyhawk, la città della tua infanzia.

Molti ricordi si mescolano, dentro di te, ogni volta che ci fai ritorno, belli e bruti.

Ma con il tempo, tutto prende un altro colorito, e non sei più la giovane ed inesperta donna di un tempo.

Riesci a volte a guardare la città con altri occhi, più attenti, segno inevitabile del tempo che passa.

Eppure, sei ancora piuttosto giovane.

Ma c'è chi cresce in fretta.

A volte, troppo in fretta.

Nel mondo che conosci, le opportunità vanno colte al volo. In quanto c'è sempre un altro avvoltoio pronto a coglierle dietro di te se non sei attenta. E malgrado non hai voluto tenere molti legami umani nella capitale, per ovvie ragioni, qualche contatto ti era rimasto, ed alcuni altri li avevi creati, proprio per sapere, inanzitempo, di potenziali opportunità.

E una di queste si stava proprio mostrando ai tuoi occhi.

C'era qualcuno che aveva bisogno di mano d'opera qualificata, e che aveva organizzato un primo incontro alla Locanda del Drago Verde questa mattina.

Conoscevi bene il posto.

Era tenuto da Ricard Damaris, un guerriero in pensione, e anche famoso, visto che era stato il compagno d'armi di Robilar.

La locanda era molto rumorosa e caotica nelle serata, attirando qualsiasi tipo di persona, e con il volume di birra e vino, inevitabilmente qualcuno si faceva male.

Mai troppo male, però. C'era una regola non scritta, conosciuta da molti dei suoi clienti, nel non esagerare. E quando qualcuno non la rispettava, l'oste metteva rapidamente fine ad ogni esagerazione.

La Locanda del Drago Verde non era il miglior posto per parlare d'affari, quindi.

Ma la Locanda del Drago Verde era attiva in generale soltanto il pomeriggio.

Colui che aveva pensato di organizzare l'incontro di mattina era quindi molto furbo e non voleva dare nell'occhio (cosa che comunque faceva riflettere, visto che probabilmente ci sarebbe stato chi sarebbe venuto solo per capire di cosa si trattava e spifferarlo ai quattro venti) oppure aveva contatti con l'oste.

Bah, avresti visto con i tuoi occhi la realtà, visto che ormai eri arrivata.

Spingendo la porta d'entrata, vedi Ricard, occupato con una ragazza a dare un ulteriore pulita ai tavoli, mentre un uomo, piuttosto assonnato, sta scendendo dalle scale, cercando di riprendersi o di una corta notte, o da una sbornia della scorsa serata.

@ Eric:

Il risveglio fu duro, ma la ragazza, Celene, aveva argomenti convincenti: colazione servita gratuitamente al piano terra.

Dopo esserti preparato, la testa ancora un po' pesante, scendi quindi (difficilmente) dalle scale.

La sala principale della Locanda è vuota, se non per una donna che è appena entrata (piuttosto sfocata in questo momento, vista la lontananza e i tuoi sensi addormentati), e l'oste con Celene, occupati a pulire i tavoli.

"Ben svegliato, Eric." ti dice Ricard.

Poi, rivolgendosi a Celene: "Guida pure il nostro ospite nella stanza privata, e servigli da mangiare."

Ricard dopo rivolge la sua attenzione alla nuova arrivata.

"Buongiorno, mia signora. Che buon vento la porta nel Drago Verde ?"

@ Eric e Alixia:

Spoiler:  
procedete con le vostre descrizioni.
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Chissà di che genere di missione si tratta...

Passeggio per la piccola stanza sfiorando il legno del tavolo con la mano sinistra.

...e chissà quando arriveranno tutti.

Poi tiro indietro lo schienale della sedia più vicina al caminetto e mi siedo.

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Sbadiglio vistosamente, con a testa annebbiata, faccio un cenno d'assenso all'oste, e sorrido alla ragazza, Celene. Scuto un istante la testa intontita mentre la seguo nella stanza privata.`Troppo vino, ieri sera: che debba inizare a darmi una regolata? Oh, beh.` ridacchio piano da solo, dando un'immagine piuttosto sconcertante a chi ha abbastanza attenzione da accorgersi della cosa.

«Spero vivamente in un tè bello robusto... o se non ne avete, almeno del vino... devo dimenticarmi di una sbronza!» dico alla ragazza, strizandole l'occhio.

Descrizione

Spoiler:  
Alto 1.85, discretamente muscoloso ma snello, capelli castano scuro assai folti, tirati indietro. Occhi verde scuro, profondi. Naso di discrete dimensioni. Ha una barba che porta corta ma non particolarmente curata.

Ha una cicatrice poco sotto il mento. Indossa vestiti da viaggatore color verde scuro, molto pratici e piu funzionali che eleganti e (anche se non in questo particolare momento) uno spesso mantello nero apparentemente di lana. Le mani sono ruvide e callose, con le dita della mano destra scurite, dopo anni passati ad assorbire inchiostro.

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@ Eric:

Celene ride brevemente ma con naturalezza alla tua battuta, e ti guida nella stanza privata.

@ Roylon Brenessel:

La porta si apre, lasciando apparire Celene, una delle ragazze della locanda, che sta parlando ad un uomo che sta portando nella stanza:

"Da questa parte, signore. Ha delle preferenze per colazione ?"

Spoiler:  
vedi descrizione di Eric

@ Eric:

La stanza, abbastanza grande da contenere un unico lungo tavolo con 8 sedie, è occupato da un unico halfling, già seduto, che ti sta guardando.

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Oh cominciano ad arrivare.

Già, speriamo.

Dico facendo un piccolo cenno di saluto e con un sorriso di circostanza sul volto.

...speriamo di fare in fretta.

Non accenno ad alzarmi e rimango seduto e in silenzio.

Descrizione

Spoiler:  
Roylon è un halfling piuttosto "alto" per la sua razza, non troppo robusto, ma dai movimenti aggraziati e rapidi.

Ha i lunghi capelli neri pettinati in piccole trecce raccolte a loro volta in un'unica coda e due profondi occhi scuri. Non sembra condividere i lineamenti e lo spirito allegro dei suoi "fratelli" halfling.

Indossa abiti color verde scuro, un giaco di maglia nero, una cintura con tre piccole pietre incastonate, due bracciali e un paio di guanti e di stivali di pelle nera.

Con se ha una faretra e un arco finemente lavorato, una borsa a tracolla, un'ascia di traverso sulla schiena e una spada corta al fianco. Il tutto sopra un mantello dello stesso colore dei vestiti chiuso da un piccolo fermaglio a forma di scudo.

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Greyhawk! Dopo tanto girovagare torno sempre qui! Che sia questo il mio destino... Sospiro un pò.... Via questi pensieri dalla mente, concentriamoci sul lavoro! Sorridendo... Vediamo chi cerca "manodopera qualificata!" a quest'ora del mattino! Spingo la porta della locanda e vado direttamente dall'Oste senza guardare troppo chi c'è! Buongiorno Ricard! Vedo che la tua mattinata inizia bene... mentre lo vedo pulire i tavoli...

Spoiler:  
Alixia è una ragazza umana di circa 25-30 anni, un pò bassa e magrolina; i lunghi capelli neri e gli occhi verdi fanno di lei una ragazza piuttosto carina, però la sua faccia vissuta fà capire che probabilmente è cresciuta troppa in fretta! Porta indumenti di buona fattura, non troppo eleganti ma finemente ricamati, sembra proprio che sia attratta dai gioielli visto che indossa 2 anelli alle mani, una collana e orecchini. Porta due pugnali dall'impugnatura lavorata alla cintura e l'immancabile zaino e stivali da viaggio.
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Annuisco leggermente alla risposta dell'halfling, Quindi anche io mi siedo a un tavolo e tiro fuori da una delle tante tasche del vestito un libricino di piccolo formato, dall'aspetto piuttosto logoro e dal titolo poco leggibile. Inizio a leggere con espressione intenta, aspettando che Celene torni con la colazione.

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@ Alixia:

L'oste ti risponde con un mezzo inchino.

"Una buona giornata comincia dal mattino, Alixia." ti risponde.

"Che ti porta qui da queste parti ?"

@ Eric (e Roynon):

Celene torna dopo qualche minuto con qualche mela e pera.

Ti ha anche portato una brocca d'acqua calda, una ciottola di erbe che riconosci essere tè, e un altra di melassa.

Sorride e vi lascia da soli.

Sentite però il dialogo dell'oste, che accoglie la nuova arrivata.

Le voci si attutiscono quando la porta si chiude, ma rimangono comunque abbastanza forti, considerato il silenzio che regna ovvunque, per essere ascoltate.

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Poso il libro da parte, dopo aver infilato il sottile segnalibro di stoffa per tenere il segno di dove sono arrivato.Preparo del tè addolcendolo con un po' di melassa. Do un grugnito di soddisfazione mentre assaporo la bevanda bollente e mi scrollo di dosso i postumi di ieri. Terminato il tè, riprendo a leggere ma con fare assai più distratto: contemporaneamente infatti addento con gusto una bella mela succosa, rompendo il silenzio della stanza con il caratteristico rumore scrocchiante.

Quindi, come se mi avesse colto un illuminazione, indico la frutta all'altro ospite.

«Volete favorire?»

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Do un rapido sguardo alla cameriera per poi riabbassare la testa fissando nuovamente le braccia incrociate sul petto.

Falso allarme..Pazienza Roylon, pazienza.

Comincio a respirare profondamente, facendo anche finta di non sentire il rumore provocati dall'uomo mentre mangia. Alla sua domanda abbasso per un paio di secondi le palpebre poi rialzo la testa.

No. La ringrazio, ma ho già fatto colazione.

Dico con un piccolo sorriso prima di abbassare nuovamente la testa, chiudendo gli occhi questa volta.

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@ Alixia:

Ricard annuisce.

"Certo. Semplice verifica."

Ti indica la stanza nella quale è entrato l'uomo assonnato di prima.

"Entra pure, e se vuoi qualcosa, offre la casa."

Difficilmente Ricard offriva da bere o mangiare gratuitamente.

Il che significava che questa "mattinata" era già stata lautamente pagata dal misterioso benefattore.

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@ Eric e Roylon:

Vedete entrare dalla porta una donna un pò bassa e magrolina con lunghi capelli neri ed occhi verdi. I suoi vestiti, di buona fattura, e i suoi gioielli stonano ad un occhio attento con i due pugnali alla cinta e un zaino piuttosto da viaggiatrice che da donna mondana.

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