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Sfogo D&Desco


MikeT

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Principali partecipanti

State partendo dal pressuposto che tutti i giocatori amino l'interpretazione e il ruolo...

Sinceramente non mi pare, credo anzi sia già stato detto più volte su questo topic (anche da me) che sarebbe inutile imporre uno stile di gioco che ai giocatori non piace, proprio per il concetto di Gioco di Ruolo...

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Anche se ricalcherò un po' i suggerimenti di Kursk e Shar, eccomi qui a dire la mia.

Cambiare sistema od ambientazione potrebbe essere salutare, a volte capita che i giocatori sentano il bisogno di veder progredire i rapidamente i loro personaggi a dispetto dell'interpretazione perché li sentono inadeguati al contesto o ancora peggio si sentono in competizione con i PNG che, anche se non sono loro diretti antagonisti, vengono presentati come personaggi importanti che sono molto più abili, più esperti, e che hanno l'equipaggiamento che metà del gruppo ha da settimane nella sua wish-list.

Io stesso ho sperimentato di persona che far incontrare personaggi famosi di una ambientazione su cui sono stati scritti romanzi o saghe ha l'effetto di incoraggiare in modo eccessivo il desiderio dei giocatori di emergere per confrontarsi con loro e quindi il powerplay e l'accaparramento ossessivo di oggetti magici o esperienza.

Naturalmente non è detto che quanto ho scritto debba per forza rispecchiare quanto è successo a Mike, che stimo molto per tutto quello che ho visto fa e sa fare (che è ben di più di quello che so e so fare io), o ai suoi giocatori ma solo l'espressione da un punto di vista oggettivo della mia esperienza personale.

Se posso permettermi di dare un consiglio, suggerieri a Mike di cambiare sistema di gioco o almeno ambientazione perché nonostante le sue varie metamorfosi D&D da sempre incoraggia non poco i giocatori a far progredire in fretta i propri personaggi per ottenere nuove e succulente abilità, il che unito al desiderio del "tutto e subito" che particolarmente i giocatori più giovani sempre più spesso dimostrano (parere personale) rende il gioco meno interpretativo e più volto all'uccidituttoquellocheèmenofortedite.

P.S: Il mio è chiaramente un consiglio di parte, ma che ci volete fare... ci farebbero davvero comodo altri playtesters per Ventura.

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Grande, grandissima delusione ieri.

Tornando dalla serata in macchina con due miei giocatori, mi sento dire che D&D è solo cercare PX e oggetti magici devastanti.

Ho sbagliato tutto. Sono tre anni che giochiamo, e ancora non si è capito questo. Ho avuto la conferma di essere un pessimo DM, se non sono riuscito a far comprendere una cosa del genere.

Ho deciso: smetto. Continuare non ha senso.

-MikeT

... ma noooo ... da un bravo giocatore come te...

Non tutti possono comprendere la vastità di questo stupendo gioco , e sinceramente è un peccato ... Non prendere decisioni affrettate , e comunque sono sicuro che torneresti su i tuoi passi ... :-p

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Certo, non vedo cosa ci sia di male.

Servirebbe per chiarirsi fra giocatori e master, e per evitare che il gioco vada in direzioni che non soddisfino le parti interessate (pg e dm, appunto).

scusa ma nei post nn esiste il tono! nn voleva essere una domanda -critica, solo un chiarimento...anzi mi trovo d accordo;-)

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Capita a fagiolo questa discussione.

Io stesso ieri ho avuto la sessione GDR.

C'è stato un mezzo parapiglia tra due giocatori che avevano idee contrarie e piccoli rancori sopiti.

Sono dovuto intervenire per placare gli animi.

Risultato? dopo la bella sessione, baci e abbracci e tutti amici come prima.

I fraintendimenti ci saranno sempre poichè si gioca spesso per mesi o anni di seguito, con le stesse persone.

E' normale che ogni tanto si crei un disguido.

Ma smettere non è la soluzione poichè spesso i problemi sono più piccoli di quelli reali.

Faccio anche notare che spessissimo il gruppo che gioca di ruolo è UN GRUPPO di AMICI che si ritrova quasi esclusivamente per lo scopo.

Il GDR diventa una mezza scusa per ritrovarsi, o , mettiamola così, permette di vedersi almeno una volta a settimana.

Smettere significa anche NON vedersi più e , in generale, smettere di giocare di ruolo ( è difficile ripartire a giocare con perfetti sconosciuti).

Ergo, conviene non prendere mai decisioni affrettate, ma prendersi tempo per pensare e parlare delle cose tutti assieme con il fine di trovare un accordo.

Io l'ho sempre trovato e siamo per adesso a 1 anno e mezzo ca. di campagna, PG al 10imo livello.

Poi al fatto che D&D sia tutto PX e oggetti magici NON è vero. Tende certo verso quella direzione, ma il sistema può essere utilizzato anche per una campagna interpretativa e senza oggetti magici ( tipo Pendragon o similare)

Dipende dalla campagna.

Il Master poi deve sempre tenere d'occhio i gusti singoli dei PG e far in modo che ogni giocatore abbia, a turno, il suo OCCHIO di BUE puntato addosso.

Ciriciops!

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Direi che la notte ha portato consiglio (non so come, visto che ho sognato di continuare il corso da sub in un fiume con una forte corrente, cosa che con D&D non c'entra una mazza :lol: ), e stamattina ho avuto un'idea, forse stupida, ma non nego che potrebbe essermi utile per salvare capra e cavoli.

Il problema-PX riguarda essenzialmente uno o due giocatori, mentre gli altri sembrano fare più attenzione all'interpretazione. Così ho pensato, ricordandomi delle parole di Neurone espresse in qualche topic di cui non ricordo il nome (neuro disse più o meno che "il master deve riuscire a far divertire tutti i giocatori"), che avrei potuto creare una o più situazioni stand-alone adatte per quei giocatori; ad esempio, uno di essi è il Nano Chierico di Tiamat, per cui avevo pensato che avrebbe potuto trattarsi di un dungeon o locazione simile da far proseguire in solitaria per ri-consacrarlo alla sua divinità come prova di fede da parte della stessa Tiamat. In tal modo, se ci riuscirò, sarò riuscito a fargli fare qualcosa che gli piace (picchiare, detta in modo brutale) coniugandola con lo scopo che penso possa avere un Chierico e quindi con una adeguata dose di interpretazione.

-MikeT

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