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Dragons´ Lair

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Mezzanotte

Circolo degli Antichi
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  1. Scopri che le voci appartengono a mercanti olandesi, antichi ospiti rimasti prigionieri di quei luoghi dopo il trapasso. Ti chiedono di lasciarli andare, perché gli immortali potrebbero trovarli e farne giada.
  2. I passaggi sono ormai deserti. Solo gli altoparlanti continuano a ripetere ossessivamente l'invito ad abbandonare la struttura. Stai per scendere una scalamobile ferma quando scorgi un uomo venire verso di te. Si tratta di uno dei poliziotti della metro che battono la stazione alla ricerca di dispersi e turisti ritardatari. "Non si può scendere, è vietato!" dice avvicinandosi "Venga con me, la porto fuori di qui".
  3. Il tuo senpai si avvicina alla scrivania ed estrae la pistola. "Eccolo il nostro mandato. Ora apra la cassaforte" La commessa getta un urlo. Saigo non si sfila neanche la sigaretta di bocca. "Non mi sparerà" ribatte con sicurezza "Lei è un poliziotto, Miura-san, premere quel grilletto la renderebbe simile a me: la cosa che più odia al mondo"
  4. "Ci interessa conoscerti" dice la donna, e fa un cenno con il capo. Due militari saltano giù dalla banchina, sui binari, e cominciano ad avanzare cautamente, le armi spianate, verso l'imbocco del tunnel. Comunicano a gesti ed hanno torce elettriche montate sui fucili. I fasci di luce percorrono le tenebre del cavernoso passaggio, ziz-zagando nervose, alla tua spasmodica ricerca. Ancora pochi istanti e, se non ti muovi, ti individueranno.
  5. I mortali vengono percorsi da un moto di sorpresa nell'udire le parole rimbombare per le gallerie della metropolitana e per un attimo si guardano l'un l'altro, esitanti. Perché la tua non è più la voce di Takeshi Masamune l'armaiolo, ma quella ultraterrena del Mummu, un Signore della Forgia. è la donna a reagire per prima. "Mostrati! Vieni fuori con le mani in alto e non ti verrà fatto alcun male" urla al tuo indirizzo, ora scrutando le tenebre della galleria, la mano sulla fondina sbottonata della pistola.
  6. "Perché?" dice sornione lo yakuza "Non ho nulla da nascondere" "Akane-san, prego, resti pure. Sono convinto non ci vorrà molto e i nostri ospiti dovranno essere accompagnati alla porta quando avranno finito" La povera commessa china il capo, in silenzio. Stravaccato su una poltrona di legno dorato coperta di velluto rosso, Saigo Nakamori accavalla i piedi sulla scrivania e incrocia le braccia muscolose dietro alla testa, emettendo sbuffi di fumo dalla bocca. "Non vi spiace se non vi invito a sedere, vero?"
  7. Vediamo, una decina di metri probabilmente. Se salti fuori dalla galleria avranno il tempo di reagire prima che tu gli sia addosso anche se il tuo aspetto potrebbe conferire un effetto sorpresa.
  8. La ragazza inspira profondamente. "Hai un odore che non mi piace" sentenzia alla fine. "Non c'è niente per te, qui. Niente!" "Perciò vattene. Stanno chiudendo la stazione. Passerai certamente dei guai se ti ostini a rimanere" E detto questo si volta ed inizia ad allontanarsi.
  9. I rojo eseguono i tuoi ordini senza discutere. Geiri-san sceglie i tre uomini più in forze che avete. L'uomo più veloce viene mandato a controllare l'altra estremità del tunnel, per assicurarsi che la ritirata sia ancora libera. Gli altri due procederanno più lentamente, lungo le pareti della galleria. Indagheranno ogni porta, varco o nicchia alla ricerca di qualsiasi passaggio che possa rivelarsi una percorribile via di fuga alternativa. Il resto del gruppo, con i deboli e i malati, si addossa contro il muro del tunnel, cercando di nascondersi nell'ombra. Geiri-san e tutti i senzatetto si inginocchiano sulle pietre della galleria e inchinano a te, profondamente. "Userò quello che mi hai dato per proteggere gli altri" promette solennemente il tuo Servo. "Ma tu fai attenzione, Masamune-san" Ti allontani da loro, stranamente orgoglioso. Finalmente hai di nuovo qualcosa per cui valga la pena combattere. * * * Appena fuori vista ti trasformi nel Mummu, un torreggiante gigante di nero ferro battuto con gli occhi scintillanti percorso da vene di magma incandescente. Mikazuki-Kajishin sembra minuscola stretta nella tua mano, ora enorme. La spada che tu stesso hai forgiato è un'arma superba, unica al mondo. Ti rende orgoglioso non meno di quelle che hai fabbricato per Lucifero e la sua Legione Cremisi. Poco più avanti la galleria si apre sulla piattaforma della Shinjuku-Sanchome. Rimanendo immerso nelle tenebre del tunnel puoi scorgere un poliziotto e tre militari. I soldati sono in tenuta da battaglia, armati di fucili d'assalto. In un angolo, sorvegliati a vista da uno dei militari, ci sono Hanakawa e l'altro senzatetto, in ginocchio e ammanettati, i polsi dietro alla schiena. Hanakawa è piegato in avanti, la testa tocca quasi il pavimento mentre il sangue gli cola dalla bocca spaccata. Una donna con i lunghi capelli legati in una coda entra nel tuo campo visivo. Indossa una veste tattica nera senza insegne, walkie-talkie e porta la pistola alla cintura. "Vogliamo sapere dove si trova il barbone a prova di proiettile" Silenzio. "Lui" dice la donna indicando Hanakawa. "Colpiscilo. Ancora" Il calcio del fucile si abbatte sulla testa del rojo-saikatsusha che crolla a terra con un gemito. Il militare lo agguanta per i vestiti luridi e lo rimette dritto. Ha la faccia tumefatta, una maschera di sangue. Riesce a tenere aperto solo un occhio, ed è fisso su di te. La donna si accuccia di fronte a lui, cerca di essere più persuasiva. "Pensi mi piaccia vederti soffrire? Eh?" "Che mi arrapi?" "Sei tu che mi costringi a farlo" Stringe il collo di Hanakawa con la mano foderata di kevlar: gli gira la testa per studiare l'effetto dei colpi sulla sua carne, sulle sue ossa. "Sei conciato male. Possiamo fornirti cure mediche. Cibo. Un posto dove dormire" "Scommetto ti piacerebbe dormire" "Ti daremo tutto questo e molto altro ancora per una semplice, stupida, informazione" "Dove è il barbone a prova di proiettile!" urla.
  10. Landar Sì, non devi spendere Fede e per te è un attimo, ma un minimo devi spiegare il potere al povero Geiri perché possa usarlo (non è automatico, ma per stavolta facciamo sappia che ora la sua pelle può diventare come metallo). Con questo non puoi fare ulteriori Doni al tuo Servo.
  11. I tuoi modi rispettosi lasciano le anime dei defunti indifferenti ed inquiete. Questi spettri non hanno ricordo di quello che la tua Casata ha fatto per loro durante la Guerra, come potrebbero? Non sanno neanche cosa sei. Ma riconoscono il potere di un Uccisore. E la capacità di piegarli al tuo volere li sconvolge: tutti gli spettri ti temono e ti odiano per questo. La tua forza è solo l'ombra di quella di un tempo eppure soggioghi i Quattro -più per vezzo che per autentica necessità- ben sapendo che oggi persino Lama degli Spiriti non può tenere a lungo schiave le anime riottose dei morti. Componi il numero dell'investigatrice... ...ma il telefono di Rei risulta irragiungibile.
  12. Non vi è nulla di minaccioso attorno a te. Sei in una delle boutique più lussuose di Tokyo, circondata da clienti, turisti occidentali e commessi, tutti cortesissimi. Qui la presa del crimine è più sottile, subdola. Occupa i piani alti, la dirigenza. La commessa vi guida su per una elegante scalinata che sale a spirale con corrimani d'acciaio ondulati. Superate lampadari sospesi che sembrano ammassi luminosi di perle. Immersi in un bianco abbacinante, i vari piani ospitano gioielli, abiti da sposa, cosmetici, ristoranti e persino un negozio di dolci. Infine giungete ad un livello con le pareti divisorie di vetro. Vicino alla porta dell'ufficio del direttore noti un uomo imponente in completo grigio, immobile come una statua di sale. La sua figura trasuda pericolo e minaccia. Lì vicino c'è anche una katana, esposta in una vetrina. L'uomo vi osserva senza dire nulla e vi apre la porta, lasciandovi passare. Oltre, dietro ad una scrivania napoleonica, c'è Tatsu Nakamori. Il braccio destro di Masatoshi Kumagai veste un costoso completo gessato, ha i capelli tagliati corti come un militare, un fisico da culturista e il viso sfregiato da una coltellata. Vi accoglie la sigaretta fra le labbra e il sorriso beffardo dell'intoccabile. "Detective" vi saluta con finto calore "a cosa devo il piacere della visita?" Dietro di lui c'è la stampa della Baia di Futami.
  13. "Forse sei tu che rischi di farti male" ti risponde a muso duro la ragazza. "Tu non appartieni a questo posto. Vattene finché sei in tempo"
  14. Shichiro annuisce: forse oggi otterrà finalmente giustizia. O qualcosa che gli somigli. I gorilla all'ingresso della bizzarra torre bianco-avorio s'inchinano. Sono normali buttafuori, non yakuza. Probabilmente non sono neanche armati: chi sarebbe così audace e stupido da rubare a Kumagai, uno degli uomini più potenti del Giappone? Non devi scomodare la Veggente per rispondere. Dentro il Mikimoto Ginza 2 tutto è bianco come le perle che vengono poste in vendita. Shichiro si limita a mostrare il distintivo e a fare il nome di Tatsu. Una gentilissima commessa vi riempie di inchini e sente qualcuno al telefono. Si inchina anche mentre parla con la persona dall'altra parte della linea. Molto profondamente, noti, e nonostante non possa vederla. "Siete fortunati" sorride "Il direttore è nel suo ufficio ora"
  15. Sondi l'ambiente attorno a voi con i tuoi sensi ultraterreni ma non avverti nulla di strano, di sovrannaturale. La galleria ti appare spiritualmente vuota. Il passaggio è normalmente frequentato da ratti e da rari tecnici che scendono qui giù solo se si verificano problemi importanti. Milioni di persone sfrecciano lungo questi binari ogni giorno, stipati in vagoni come sardine, senza lasciare alcuna emozione dietro di loro. Niente che possa aderire al cemento, alla muffa, agli escrementi di topo. Niente che tu possa in qualche modo sentire, almeno. Alcuni di voi hanno delle piccole torce elettriche, ma l'illuminazione del tunnel è al momento sufficiente e tu vuoi attirare meno attenzione possibile. Siete troppi e fate troppo rumore. Ogni suono rimbomba sotto la volta di cemento e viaggia lontano. Qualsiasi cosa attenda davanti a voi avrà tutto il tempo di sentirvi arrivare mentre arrancate per il cavernoso passaggio. Fortunatamente Hanakawa e i suoi vi precedono e conti di essere avvertito di eventuali minacce prima di trovartele addosso. Decidi di non lasciare nessuno indietro, ben sapendo che così assottigli le possibilità di fuga di tutti. Speri di non incontrare gli Altri, ma devi raggiungere la prossima fermata, poi deciderai cosa fare a seconda della situazione che troverai. Conduci i rojo per quella che sembra un'eternità, fermando più volte la marcia, per dare ai più deboli la possibilità di rifiatare. Poi senti qualcosa davanti a te. Passi veloci. Vieni quasi travolto da uno degli esploratori in precipitosa ritirata. Poco più avanti la galleria sbocca sulla piattaforma della fermata di Shinjuku-Sanchome, rivela trafelato il senzatetto. Ma c'è un presidio della polizia. Hanno preso Hanakawa e l'altro esploratore, dovete tornare indietro!
  16. "La donna doveva cercare qualcosa per l'uomo che tu chiami il Sovrintendente" sussurra la Voce, ma poi tace. Gli spettri non hanno colto altro. Capisci che Shoei ti ha detto la verità. Lui e l'Orditrice si sono incontrati a Tsukiji e il namaru le ha chiesto di trovare e distruggere l'arma di ricatto con cui Kumagai vuole controllarlo. Ma è stato assolutamente vago sul genere di prove compromettenti la yakuza ha raccolto su di lui e non sa dove possano tenerle. Forse per questo gli servono i poteri della Veggente. Da quello che ti ha fatto capire al ristorante si tratta di qualche vizio dell'ospite mortale di Angheliaros che il Diavolo trova disgustoso. Ricevi qualcosa sul telefono. Si tratta delle informazioni che l'Araldo ti ha promesso sul ricettacolo mortale di Kaeros'nyn. Rei Hououmaru è una figlia d'arte. Suo padre Jin era a sua volta un investigatore della polizia: è stato ucciso mentre indagava sui rapporti fra yakuza, movimenti ultra-nazionalisti e politica. E il reponsabile delle indagini, finite ne nulla, all'epoca era... Tazumi Shoei.
  17. Costringi gli spiriti a parlarti e a dirti la verità. Uno di loro ammette di aver visto un uomo corrispondente alla tua descrizione, forse il Sovrintendente. Ogni tanto incontra qualcuno, al mercato, ma non tanto spesso. L'ultima volta l'ha visto con una donna. E no, non sanno nulla di qualcuno chiamato Kumagai. Gli spiriti si fanno i fatti loro a meno che non siano folli o abbiano ancora forti legami con i viventi.
  18. Ti fermi e lanci il sacco che si apre e sparge rumorosamente il suo contenuto di rifiuti in terra. "Lascialo in pace" dice una voce alle tue spalle "Non vuole parlare con te, lo capisci oppure no?" Ti giri e c'è una ragazza, forse di diciannove, venti anni, male in arnese. Ha i capelli lunghi e scarmigliati che gli coprono metà della faccia e un lurido berretto di Hello Kitty in testa che gli conferisce un paio di bizzarre orecchie animali di peluche rosa. Ha anfibi militari sfasciati ai piedi e tiene le mani nelle tasche di una felpa sporca su cui sta scritto, con caratteri occidentali, "Fuck You Prof". Non sembra minimamente intimorita dal tuo aspetto e dal fatto che siete soli, in un corridoio deserto.
  19. Data l'ora, i capannoni del mercato del pesce sono semi deserti. Non è difficile per te appartarti. Vieni presto avvolto dalle voci sibilanti dei trapassati. Riesci a capire che non meno di quattro entità hanno risposto alla tua chiamata.
  20. In breve Hanakawa e gli esploratori spariscono nel tunnel davanti a voi, inghiottiti dalle zone d'ombra fra un neon e l'altro che rischiarano l'oscurità del tenebroso passaggio, a chiazze. Aspetti qualche minuto, poi fai segno al resto del gruppo di seguirti nella galleria. La tua piccola tribù di disperati prende a snodarsi dietro di te, in fila indiana o a gruppi di due: chi ha difficoltà a tenere il passo viene aiutato. Fra i tuoi non tutti sono in buona salute. Alcool, indifferenza e vite neglette hanno segnato pesantemente, quando non lo spirito, i corpi di questi reietti. Ogni tanto si sentono colpi di tosse secca che rimbombano paurosamente nella galleria e la vostra marcia prosegue meno speditamente di quanto vorresti. Gli elementi più deboli vi stanno rallentando pericolosamente e potrebbero essere la vostra rovina perché più tempo impiegate ad abbandonare Shinjuku, più il cordone di sicurezza della polizia si stringe attorno a voi, come un cerchio d'acciaio. Mentre pensi a cosa fare di loro scruti nella semi oscurità del binario. Vi sono videocamere ogni quindici metri, lungo le pareti del tunnel, ma qualcosa non va con i loro led. "Sono fuori servizio!" dice Geiri-san, notando il tuo interesse per gli occhi elettronici. "Devono essere guaste" sussurra qualcun altro, lungo la fila. "O qualcuno le ha spente!" fa eco un'altra voce ancora. Apparentemente è una buona notizia per voi che cercate di muovervi non visti, eppure hai un brutto presentimento. "Che cosa assurda, Masamune-san" il fidato Geiri è al tuo fianco, stringe nervosamente la busta con la pistola sotto il braccio. "Perché dovrebbero spegnere le videocamere durante un'operazione così importante? Non ha alcun senso, ne? Nessuno!"

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