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Nicochan

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Nicochan

  1. Ci sta. Potreste anche prenderlo con voi come aiutante. Ci sono delle regole semplici ma carine al riguardo. Vi saprò dire e mostrerò dal manuale degli esempi
  2. Yauldir il Ranger Resto affascinato dall'inflessione del sud di quest'elfa, e comincio ad immaginarmi il suo volto dietro la maschera. Capisco che per un'assassina di professione, mostrare i propri lineamenti possa essere un lusso troppo costoso..una vita con un "muro" tra sé e gli altri..da un lato capisco, dall'altro preferirei tornare all'eremitaggio piuttosto che vivere così.. Con la coda dell'occhio mi capita di osservare il povero cameriere diventare una piccola ed immprovvisa bufera di neve, il fuoco del camino spegnersi come congelato all'istante.. QUALE MALEDIZIONE È QUESTA? RAGAZZI, STIAMO ALL'ERTA: QUALCOSA STA GIOCANDO CON LE NOSTRE MENTI! Getto uno sguardo sul chierico e sul paladino, sperando che i loro poteri contro le influenze malvagie mi salvino dall'esplodere come un fiocco di neve impazzito. Nel frattempo mi allontano dal luogo del misfatto, temendo che l'effetto sia localizzato lì, e mi guardo attorno in cerca di qualcosa di strano.
  3. Per sfruttare al meglio la cosa, direi di "astrarre" la conversazione con la matriarca: scrivete pure un post ruolato come al solito,.ma poi se avete molte domande, mettetele in elenco sotto spoiler. Così poi guardo tutte le domande che fate tutti e tre, e creo un mega post di risposta a tutte le questioni in modo ordinato
  4. In elfico, rivolto alla Capitana, guardandola dritto nella maschera, quasi per penetrarne lo "schermo": Il mio elfico è un po' arrugginito, ma so che puoi capirmi..come mai la maschera? Ho la sensazione che stai celando allo sguardo più di quanto una maschera riesca a nascondere.. Non è un'accusa, né una minaccia: la natura prende mille forme, e tutti figli del suo grembo, senza eccezioni. Ma sono curioso: chi sei, o cosa sei?
  5. Donne accorrono a sorreggere il giovane Yan, che alla vista di casa si accascia a terra, abbandonato dalle ultime riserve di energia derivanti dalla disperazione e dallo sgomento per quanto accaduto. Lo portano dentro una delle casupole, accendendo degli incensi e preparandogli un intruglio caldo ristorante. I bambini vengono allontanati e riuniti tutti in un'altra casupola: non è necessario che ascoltino storie dell'orrore troppo reali per essere solo semplici storie. Una delle donne più robuste ma in forze, con aria autorevole, si avvicina a voi e si ferma a fianco dell'anziano saggio penitente sul ceppo. Non possiamo che ringraziarvi di aver portato qui Yan vivo. E il nostro caro Braccioforte troverà ristoro qui, al nostro villaggio che chiamiamo casa. Ma cosa ci fanno degli avventurieri come voi, in queste semplici terre? Di solito è il richiamo della città ad attirarli, tanto più con una guerra in corso..o siete forse a caccia del necromante e delle sue bestie-fungo? Siete un gruppo eccentrico: una donna il cui calore interno è riflesso da un carattere ardente, proveniente da terre sconosciute ai più; un elfo i cui occhi ricordano quelli di una tizia passata di qui qualche tempo addietro..occhi di legami ancestrali, occhi saggi..diceva di essere una "druida", ma non ci ha spiegato che fosse: il suo amore per questa foresta e le nostre bestie ci bastavano come garanzia. E poi tu, un elfo ancora, ma diverso..hai le gambe di chi ha camminato molto, e lo sguardo di chi guarda ciò che si è lasciato indietro, anche quanto cammina verso una nuova meta.. Sediamoci alla locanda, mangiamo un pasto caldo, non quella "carne" che avete appresso. Mentre gli altri preparano la pira per il nostro amico, raccontatemi di voi, e se volete, io vi racconterò di noi. Io sono Xela, la matriarca del villaggio, come mia madre prima di me, e così mia nonna, e tutte le mie discendenti sin da quando questo bosco che ci protegge esiste.
  6. Ripongo l'arco sulla spalla, schifato dalla situazione. Quando c'è la politica di mezzo, mi pento di aver abbandonato la mia vita eremitica in mezzo a queste foreste innevate. Forse me stavo meglio senza questa "civiltà".. Me ne sto a guardare come i miei compari più avvezzi alla diplomazia e alla politica se la cavano, sperando si risolva in fretta. Dubito che questa faccenda ci riguardi, amici..siamo qui per un altro motivo, o almeno spero.
  7. Sono in vacanzina in montagna 4gg, vedo se riesco a postare qualcosa
  8. Yauldir, ranger delle montagne nevose. Mi sento a casa tra questi venti di montagna. Certo, un riparo al caldo vicino ad un fuoco scoppiettante non è da disprezzare: ma senza il gelo, chi apprezzerebbe il tepore ristorante della fiamma? "Anche la gentilezza e il rispetto non avrebbero lo stesso valore, se non assistessimo ogni tanto a scene barbare come queste.." ..esclamo con un sorriso di sfida, osservando questi brutti ceffi. Noto che Loras non ha perso la sana e vecchia abitudine di parlamentare ad armi sguainate; concordo: l'uomo è pur sempre un animale, e io so bene che non si abbassa la guardia né nei confronti di un animale ferito, né nei confronti di un animale affamato... chissà quale "fame" muove questi uomini bardati di nero? Una donna incinta, desnuda in questo clima, incatenata, e loschi figuri con indosso una sorta di divisa: che siano...? Ascolto le parole concilianti di Asfenaz, che altre volte hanno chiarito situazioni altrettanto misteriose ed ambigue, ma non mi esimo dall'afferrare il mio arco nella mano sinistra, pronto ad incoccare una freccia se necessario. "Loras", sussurro, " se si fa brutta, tu vai in mezzo, io ti copro.."
  9. Yauldir, Ranger dall'innevato Nord. Fu eremita ed eroe popolare misterioso. Oggi ha deciso di inserirsi nella società e darsi all'avventura. https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=2736279
  10. Ok allora fammi sapere un arco lungo +1 quanto costa tra 101 e 500 🙂
  11. Le 500mo possono essere spese per qualsiasi cosa?
  12. qualcuno ha un link per gli oggetti magici?
  13. Intendo il ranger reworked in Tashas Cauldron of Everything @Dardan Se possibile, ovviamente
  14. Io quasi quasi -visto che l'altro pbf si è arenato- riproporrei un ranger molto classico, se possibile la versione ufficiale revisitata. Però non escludo un bardo. Il problema è che i bardi li gioco in modo molto idiota e caciarone, quindi non credo si sposerebbe bene con un'ambientazione dark..
  15. Braccioforte, o quel che ne rimane in spalla; Yan ancora traumatizzato, che a malapena vi indica la strada -fortunatamente sempre diritta lungo il sentiero all'interno della foresta; la testa della creatura come trofeo, e qualche "pound of flesh" dal profumo fungino e la consistenza di una dura spugna, sicuramente semplice da affettare con una buona lama. Proseguite a passo deciso, alleggeriti dal carico grazie alla presenza dei due animali da soma. Il sentiero si fa più stretto e tortuoso, ai suoi lati pareti di alberi fittissimi; vi chiedete come facessero a ritornare con il carro attraverso questo budello.. Mithralan vi fa notare come questo genere di alberi, specialmente quando presenti in questa densità, intessono sotto terra una trama di radici solide e fittissime, sicuramente in grado di proteggere dal movimento sotterraneo dei Chatrakam. Il Druido, mentre continuate il vostro incedere deciso, vi narra una storia che viene tramandata da sempre agli iniziati del suo circolo sacro: Il mondo fu una goccia sospesa nel vuoto, spinta da un soffio, costretta nel moto. Il soffio venia da una bestia ancestrale più antica di tutto, più antica del male. Le piume avea come un cielo stellato nere e puntate di un brillio incantato; un becco arcuato del colore del sole da cui emanava il suo soffio creatore; e un canto sonava finché ei volava e con esso il creato stesso ordinava: "devia di un po', abbraccia la terra!" (ovvio, non nella nostra favella), e così la goccia che fu il nostro mondo andò a scontrarsi contro un granello rotondo! Uniti divennero un mondo nuovo, più simil a una perla, o forse ad un uovo. Dura la crosta, e l'interno acquoso, "Ma manca la vita!" cantò il piumoso. E così con un soffio ed un canto vitali, creò le foreste, le radici, gli animali. Ancor noi viaggiamo sospinti da venti di un uccello i cui canti, se vuoi, tu senti. Non sapete se avete afferrato bene il punto del Druido..forse che il mondo è interconnesso? Terra, acqua, radici, alberi, animali, tutti in un unico sistema, che vive in equilibrio? O forse che siamo in balia del canto di un grosso uccello ancestrale, e il caso a volte ci aiuta, a volte no? >>>Proseguite. Intorno a voi profumi di muschi e canti di uccelli, qualche grugnito di cinghiale e alcuni scoiattoli rossi che vi attraversano la strada davanti. Nessun rumore preoccupante alle vostre spalle: il tanto temuto rombo di terreno spaccato dalle creature fungine, assente. Ad un certo punto, nel pieno pomeriggio, iniziate ad udire a poca distanza i rumori e gli odori tipici di un villaggio: l'odore di zuppe cotte nei calderoni, il battere del fabbro sul ferro, le risate dei bambini che giocano, le bestemmie degli anziani che perdono ai dadi. Avanzate, fino ad arrivare al villaggio, posto in una radura al centro della foresta-fortezza. Solo una dozzina di casupole in legno robusto, tetti di legno anch'essi. Alcuni laboratori a cielo aperto: un fabbro, intento a creare o aggiustare asce e seghe da boscaioli, un falegname, occupato a creare listelle di legno, una stalla con mezza dozzina di triandi e un paio di carri, una locanda a cielo aperto, con una piccola tettoia a protezione della pioggia, con anziani distratti dal gioco dei dadi. Oltre a questo, alcune anziane attorno a 4 calderoni che emanano un profumo di zuppe di legumi e funghi, con poco lontano un pozzo per l'acqua, e una decina di bambini che giocano con alcune rane. Al centro del villaggio, su un grosso ceppo radicato, un anziano dall'aria saggia. E' lì seduto, a gambe incrociate, e tiene un braccio eretto sopra di sé. Questo braccio è ormai privo di muscoli. Poi, l'anziano pare notarvi. Ruota leggermente il braccio rachitico, che schiocca rumorosamente. Tutto il villaggio ode lo scrocchio: smettono ogni attività, silenziano ogni parola, e si voltano a guardarvi stupiti. Poi qualcuno sussurra "Yan..è Yan...e quel cadavere...?!" Cosa fate?
  16. eccomi, sono abbastanza a posto. Provo a scrivere, se viene na merda, posticipo ulteriormente
  17. Sì! Sono giorni di febbra e la febbra 2, per chi coglie le cit. Mi esplode il cervello solo a guardare uno schermo. Abbiate pazienza 😘
  18. Anch'io ci sarei, se si riesce. Tanto per questioni della vita, i pbf procedono con calma e si riesce a starci dietro. Magari un bel bardo scanzonato.
  19. Sì sì. Ora la situazione è di calma apparente. Yan sotto shock, altre creature probabilmente sulle vostre tracce grazie alla scia feromonica di questa d'avanguardia
  20. Nella foresta, sentiero verso il villaggio di Yan, mattino. Vanesh trova le giuste parole per convincere il giovane, o forse negli occhi dell'elfo, Yan è riuscito a scorgere un accorato e sincero appello alla vita. I giovani hanno sempre bisogno di una figura di riferimento, e quando ne perdono una, sono sempre pronti ad abbracciarne una nuova: navigare nella notte buia con un cielo coperto è assai difficile, ma appena si apre uno squarcio nel cielo e si intravede una stella, si può ritrovare la direzione perduta. Saltano entrambi sui Triandi, mentre Alexis se ne resta sul carro, presa dalla sua solita foga: il piacere che ella prova nel risolvere le faccende tramite la forza bruta le offuscano forse la mente, ma i suoi nuovi compagni devono riconoscerne il grande coraggio e disumana possenza. Mithralan muta in un gigante serpente magico e ancestrale, le cui spire sono note per riuscire a stritolare le più possenti creature presenti in natura. Si narra anche, in alcuni racconti popolari di antiche leggende, che il suo sguardo riesca a paralizzare le prede per alcuni secondi. L'elfo striscia a gran velocità verso il ponticello diroccato, anticipando l'arrivo del pesante carro; con le proprie spire si avvolge ad esso, compensando i punti più fragili dove il legno mostra i segni del tempo dell'acqua che lo hanno logorato e indebolito. I Triandi, con il carro, Vanesh, Yan, Alexis ed il carico di tronchi, riescono a passare grazie al rinforzo dato da Mithralan, il quale dopo questo sforzo torna nella sua forma umanoide, rimanendo indietro rispetto ai compagni. Fortunatamente per lui il Chatrakam lo ignora, e per evitare di incedere sotto il terreno nel letto del fiumicello, spicca un balzo a circa 4-5 metri da terra, al livello delle chiome degli alberi, ed inizia a planare, mantenendo vivo il proprio inseguimento. Yan, in groppa al Triande, con le lacrime agli occhi per la rabbia e la tristezza, stacca il giogo che tiene i Triandi connessi al carro. Il carro si sbilancia, poggiato ora solo su due ruote. Alexis riesce a mantenere l'equilibrio, mentre il carro avanza qualche metro ancora per inerzia, raspando il terreno come un aratro in corsa; afferra un tronco, lo lancia alla creatura fungina oramai vicinissima al carro, piantando il grosso pezzo di legno giusto in mezzo agli occhi: il "volo" del Chatrakam termina rovinosamente, così come quella del carro, con la barbara che viene lanciata fuori dal mezzo con violenza, rotolando per qualche metro e finendo contro una grossa roccia. @MasterX Vi raggruppate: Vanesh e Yan tornano indietro in groppa ai Triandi, raggiungendo Alexis a terra, accanto alla sua spada spezzatasi nel ruzzolone, e Mithralan, con il fiatone per la corsa e con i muscoli e la mente stanchi per le continue mutazioni di forma. Yan scorge il corpo senza vita di Braccioforte, ora dilaniato dall'incidente del carro. La perdita di una figura per lui paterna, e lo smembramento del suo cadavere sono uno shock troppo profondo per il giovane: anche cercando di rincuorarlo, non proferisce parola, ed i suoi occhi paiono privi di anima. Forse riportarlo tra la gente del suo villaggio potrebbe migliorare la situazione. Vanesh interrompe i tentativi di consolare il giovane Yan: Dobbiamo sbrigarci. Sentite questo odore? Questo Chatrakam dev'essere una creatura di esplorazione ed avanguardia. Le sue spore rilasciano una sorta di feromoni, ne avevo sentito parlare...sicuramente ha lasciato una scia, una traccia da seguire per i suoi compagni...o peggio...per i suoi padroni. Muoviamoci! Cosa fate?
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