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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Sebbene in numeri già ridotti rispetto all’inizio, la caduta dei membri della Trenodia in Velluto non scoraggiò i Guardiani Planari, i quali guidarono la carica con gli elementali di Bainzu, i quali si gettarono tra le sabbie del deserto, scivolando in certi punti come se si trattasse di acqua, e sferrando i propri pugni alla base di quella colossale montagna che era la mole dello Scaldri. Sebbene i ceffoni e i colpi delle creature di pietra evocate dal druido fossero capaci di tramortire svariati uomini, essi sembrarono come una manciata di ciottoli lanciati all’interno della caldera di un vulcano attivo, un vulcano purtroppo vivente e ben deciso a proseguire la propria avanzata. Fu allora che l’arsenale magico dei membri dell’Assemblea provenienti da Arth piovve dal cielo (nel caso della cometa) o sibilarono per aria sotto forma di globi di energia (nel caso di Maxillium e Osymannoch) staccando piccoli pezzi di magma dal brontolante Scaldri, ma non riuscendo a fermare la sua avanzata. Il muro improvvisato formato dagli elementali fu però di grande aiuto per Celeste e Gunnar, quando essi si teletrasportarono alle spalle del progenitore del fuoco e lo assaltarono in un attacco coordinato, l’alabarda di Celeste che affondò più e più volte sulla mole dell’essere, lanciando schizzi di magma incandescente per tutto il campo di battaglia. Gunnar artigliò la creatura, scavando un solco profondo e non doloroso per il suo corpo immunizzato al fuoco. I due colpi, che avevano messo in difficoltà pure un infernale come Teshtukku, non servirono però a smuovere o far ricredere lo Scaldri, se non forse a renderlo ancora più furibondo nella sua missione di consumare l’intero piano di Garwyth. Con un ruggito che scosse tutta la sua mole e la terra attorno a sé, lo Scaldri parve volgere la sua massa cranica senza viso dietro di sé, ignorando i tentativi degli elementali della pietra e focalizzando la sua attenzione su Celeste e Gunnar. Fu allora che lo Scaldri sollevò un grosso braccio colante di magma, grande come una torre, e lo abbattè sulla Borealis. Celeste aveva affrontato innumerevoli avversari nella sua vita, ma nessuno di essi l’aveva mai colpita così duramente. L’impatto creò un cratere attorno a lei e le sue ossa scricchiolarono come la sua arma al colpo… cui ne seguì un secondo, un terzo, un quarto e così via! La furia dello Scaldri si abbattè su di lei come il maglio di un dio, gli stessi che l’essere aveva millenni fa sfidato. E la potenza che stava scatenando sulla Furia Bianca bastava a dimostrare che egli aveva di certo dei mezzi validi per farsi sentire. Gli impatti piegarono dapprima sulle ginocchia l’eroina della Xorvintaal, per poi fracassare le sue ossa e i suoi muscoli, lasciando di Celeste solo una massa distrutta dalla furia dello Scaldri. I colpi non si arrestarono però lì e investirono ben presto anche Gunnar, il quale si sentì come un bambolotto di pezza contro gli assalti del mostro. Sebbene un tentativo disperato di artigliarlo ancora una volta andò a segno, egli si trovò ben presto stretto tra due di quei terribili pseudopodi e stritolato con una pressione tale da poter scalfire il diamante. La situazione stava precipitando in fretta. Riepilogo X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Mentre Bainzu evocava elementali della pietra dallo sguardo truce e dai grossi corpi tozzi color mattone, gli elfi oscuri annuirono alla richiesta di Gunnar Broooooo ma certo, abbiamo qualche bottiglia, qualche cannett- Ah, dici per gli incantesimi? fu la risposta. Quando essi furono protetti dal calore per merito del druido, ed essi si riunirono per un breve conciliabolo, i quattro stregoni della Trenodia elargirono delle distorsioni ai membri della compagnia Brooooooo commentò Quendar Siete tutti sfocatissimi! commentò L’incantesimo è andato benone, oppure quella botta è scesa davvero alla grande… per fortuna dei Guardiani Planari, la salute di Quendar non era in pericolo ed essi avevano una difesa in più al proprio arsenale. In compenso a Trelthan servì un ricostituente una volta che Sophia assunse un aspetto da ninfa che la rendeva molto simile a sua madre, l’incantevole ninfa Lorelai. Armati, ispirati e preparati oltre ogni dire il gruppo si apprestò presso la cupola all’interno della quale si trovava recluso l’essere per cui erano giunti fin lì. X tutti Sebbene la chiave avesse un aspetto simile a molte altre nel multiverso (seppur in formato un po’ più grande) la sua forma era evidentemente solo un memento. Quando essa toccò con la punta la grande volta, essa si schiuse di colpo, senza bisogno di usare toppe o lucchetti, orpelli forse considerati inutili dalle divinità che avevano imprigionato il potente essere. Una grande luce proruppe dall’interno prima che due possenti psedupodi, grandi come piccole case e fatti di magma, sostenessero l’uscita del temibile Scaldri dalla sua lunga prigionia. Grande come una collina, l’essere aveva una forma vaga, il corpo che all’occorrenza creava nuove protuberanze artigliate per spingere la possente mole, simile a un grande cumulo di lava il cui scopo era consumare e distruggere, riflettendo una luce bianco-blu che emanava un calore superiore a quello del cuore del vulcano più grande del multiverso. Un grosso moncone si trovava laddove ci si poteva aspettare di trovare un volto, un viso privo di occhi che si guardò a destra e a sinistra prima di trascinarsi in direzione dei Guardiani Planari. Un ribollire attraverso la superficie incandescente dello Scaldri prima che uno dei suoi pseudopodi si sollevasse ed evocasse una pioggia di braci roventi sui Guardiani, gli elementali di Bainzu e i membri della Trenodia. Gli elementali di Bainzu gridarono in Terran, avvinti dalla potenza del titanico essere mentre dei Broooooooo!!! Bruuuuuciaaaa!! giunsero dagli elfi oscuri. Saggiamente premuniti contro l’elemento simbolo dello Scaldri, i Guardiani ne emersero illesi, sebbene fosse evidente che gli elementali non se la fossero passata altrettanto bene. Quanto al punto in cui poco prima si trovavano i membri della Trenodia, ora si trovavano solo quattro corpi completamente carbonizzati, le sole infradito scampate a quell’assalto letale per i compagni di Tarzi An’Drasta. Riepilogo X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Il ritorno di Ao Senzacorpo e Jasmeera, dopo la loro indagine planare, fu l’occasione per l’Assemblea di riunirsi e prendere una decisione riguardo i fatti accaduti su Arth. L’iniziativa del Seguito di Lady Myonatix e la conseguente cacciata dei Demoni Circensi di Hecke avevano lasciato l’amaro in bocca a tutti e, su richiesta dei Guardiani Planari era stato improvvisato un “processo” ai danni dei membri di Halcya. I Guardiani furono chiamati come teste, sebbene le versioni offerte da loro e dal Seguito sembravano provenire da due punti di vista abbastanza diversi, che comunque essi avevano già notato nel modo di fare dei loro alleati celestiali. La votazione che seguì fu piuttosto tesa, poiché tutti i gruppi erano consci che al momento i loro numeri si stavano riducendo sempre più Ma un crimine è un crimine, specie se dovuto a troppa entropia disse Sobriliki Voto per l’allontanamento del gruppo di Lady Myonatix fu il suo voto. Ad imitarlo giunsero anche Hygrave e i Filosofi Ma broooooo disse uno della Trenodia, prendendo la parola al posto di Tarzi che lo fulminò con lo sguardo Cioè, gli errori capitano. E poi siamo amici di cannette. Io dico che rimangano con noi votò, con non poco scorno dei Ragni Planari Se i Guardiani hanno ritenuto di preferirli ai Circensi, direi di tenerli. Come prime linee, dato il loro fervore sul campo di battaglia suggerì Jasmeera. Anche la Legione si mostrò a favore del perdono Avremo bisogno di tutto l’aiuto disponibile, sebbene non condoniamo del tutto queste azioni. E gli schiamazzi notturni precisò l’anonimo membro. Lasciato per ultimo, Ao Senzacorpo lanciò un gridolino, trasalendo come se si fosse appena svegliato Come? Che succede? esclamò. Quando gli fu ripetuto tutto ciò che era successo, il demilich si lasciò andare ad un laconico So ragazzi… per stavolta gliela si perdona… il processo non fu però del tutto un successo per il gruppo di Halcya. Myonatix e i suoi furono costretti a versare una multa che sarebbe andata come fondo di ricostruzione per la città di Primarosa Ok, ma non li abbiamo subito… ve li manderemo tra un po’ si affrettò a dire Lady Myonatix. Lei e i suoi, per i successivi giorni, furono destinati alla difesa del Teschio con il divieto assoluto di allontanarsi senza aver prima avvisato uno tra Jasmeera o Lord Fnut. La mattina della ripartenza del gruppo vide finalmente Celeste rialzarsi senza che le sue ossa scricchiolassero e i muscoli chiedessero pietà, una guarigione aiutata sia dal riposo privo di interruzioni come di solito avveniva, sia grazie alla ripresa dal possente potere dell’elocatrice. Oltre a ciò, il ding dong e il ling lang del campanello (che ancora non si capiva dove si trovasse) preannunciò l’arrivo del corriere mezzo-drago in divisa che portò i numerosi acquisti del gruppo, compreso i bracciali nuovi fiammanti di Gunnar, freschi di disinfettante e candeggina, probabilmente per lavare via il sangue di coloro che erano morti cercando di affrontare chi li possedeva. Il nuovo e rimpinguante rifornimento di oggetti preparò quindi lo squadrone, sebbene prima di ciò giunsero dei rinforzi, selezionati dal gruppo per questa particolare impresa su Loshim. Il rumore di ruote di monopattini e infradito raggiunse le orecchie dei Guardiani Planari, quando quattro elfi oscuri maschi, vestiti con abiti dai colori sgargianti e con gli addominali in bella vista, si fermarono davanti a casa loro Broooooooo! esclamò uno di loro, che si presentò confusamente come Quendar Cioè, eccoci qua. Tarzi ci ha detto che avete chiesto il nostro aiuto e, cioè, siamo venuti a darvi i poteri e seguirvi per lottare contro il male disse, stropicciandosi gli occhi iniettati di sangue Cioè, pensate che noi abbiamo vissuto per anni con tipe matriarche che ci frustavano dalla mattina alla sera e veneravano una dea infame. Cioè, se noi possiamo fare qualcosa per redimire il nome della nostra razza lo faremo un altro drow di nome Kalandar, frattanto, sembrava non staccare gli occhi da Celeste Cioè, sorella, ma ti sei schiarita troppo! Ma, cioè, hai un sedere che parla. Cioè, se dopo vogliamo farci una bevuta insieme… io e te… uno dei suoi compagni, un certo Krenaste, gli spiegò l’errore che avevano compiuto già svariati altri membri della sua fazione Ahhh… cioè, quindi sei umana? disse Kalandar Cioè, sei comunque una sventola. L’offerta resta sempre valida stranamente questo stesso fascino che emanava la Borealis, non pareva suscitato allo stesso modo da Sophia, un evento più unico che raro. O almeno fu ciò che si pensò finchè l’ultimo drow, di nome Trelthan, non si rivolse a lei per chiederle candidamente se aveva era in cerca di uno schiavetto Cioè brooooo… la nostra società odiava le dominatrici, però da te mi farei legare… Lo squadrone di Arth, sia superficie che Sottosuolo, si diresse quindi verso il deserto di Loshim e l’antica città dove il gruppo aveva affrontato Teshtukku AAAAAHHHH!!! I MIEI OCCHI!!! I MIEI OCCHI!!! esclamarono i drow alla vista del sole cocente del deserto BROOOOO!!! MA CHE CALDO E’??? esclamarono, avvinti sia dalla luce che dal caldo Cioè broooooo disse uno agli altri Non possiamo usare i monopattini! commentò uno seguito dai Nuoooooooo!!!! dei suoi simili, che però constatarono ben presto come Però le infradito sono adattissime! affermazione che portò il gruppo di drow a farsi grasse risate. Tra una imprecazione al sole e la promessa di fare dei quadri delle rovine di quell’antica civiltà, gli elfi oscuri accompagnarono comunque i Guardiani all’interno di quel luogo carico di potere, con Kalandar e Trelthan che si offrirono cavallerescamente di portare gli abiti di Celeste e Sophia Cioè brooooo, se avete caldo non ci offendiamo se avete bisogno di spogliarvi disse Kalandar, mentre Trelthan aggiunse un Posso chiamarla padrona? rivolto a Sophia. Quelle propote proseguirono fino alla grande cupola, all’interno della quale doveva trovarsi il tanto decantato Scaldri. Fu allora Quendar domandò Cioè, broooooo, qual è già la missione? X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Sebbene non fosse più l’autorità massima sul proprio regno, avendo egli ceduto al figlio Dorian la corona, Derbel Von Gebsatell non rimase inoperoso di fronte ai bisogni del suo popolo. Già il giorno successivo alla tragica mattinata, artigiani e carpentieri arrivarono in massa a Primarosa per offrire la loro consulenza, la manodopera e i progetti necessari per imbastire un piano di ricostruzione della città. Il rischio che tale situazione ristagnasse richiedeva un intervento immediato e già nel pomeriggio, dai villaggi limitrofi, giunsero carri carichi di materie prime mentre per le strade iniziava la lenta opera di ripulitura dai detriti. Non fu difficile per Gunnar trovare spazio di manovra per la sua immensa forza, tale da permettergli di spostare intere travi e macigni come fossero fuscelli. E sebbene egli cercò di mantenere un profilo basso, o perlomeno in linea con il resto del contado, non potè non notare diverse donne del villaggio osservare la sua statura e possanza con sguardi ammirati. In più di un’occasione una popolana si offrì di detergergli il sudore o gli offri acqua o una fetta di pane dolce per ristorarsi dalle fatiche della giornata. Tra di essi, come scoprì ben presto il barbaro, si trovava anche un’amica d’infanzia di Celeste, Eloisette. Sebbene non disponesse del fascino esotico e il fisico statuario della Guardiana, la locandiera della città era una quarantenne ancora piuttosto attraente, dai lunghi e luminosi capelli ramati, dalla schiena ben dritta e dal florido seno ancora ben sollevato, una caratteristica che aveva contribuito all’ottimo bilancio della sua attività Gli amici di Celeste sono anche amici miei disse sorridendo al barbaro Spero potrete passare anche alla mia locanda quando potrò riaprirla in sicurezza. Il primo giro lo offre la casa disse. La donna, salvata da un inconsapevole Maxillium, fu ben felice di riabbracciare Celeste nonostante le circostanze difficili. Peraltro fu in grado di aggiornarla sullo stato di sua figlia Rakayah non era in città stamani. L’ho incrociata e mi ha detto che andava a dormire da uno dei suoi schiavetti per un paio di giorni. Ha detto che… beh… “Aveva parecchia fame” disse con una punta di imbarazzo Almeno per una volta le sue abitudini sono state… un bene. Certo, vederla vestita in abiti da dominatrice e armata di frustino è stato un po’… estremo commentò l’amica. Non più un giovincello, Bainzu ottenne comunque il rispetto della quasi totalità del villaggio e l’approvazione del sindaco Remolo D’accordo, questa decisione le rende onore fu la sua risposta. Il commiato al momento della ripartenza del gruppo fu carico di abbracci e promesse di rivedere una migliore Primarosa al ritorno dei membri dell’Assemblea alla loro Arth. In verità il ritorno al Teschio fu rinviato di circa una mezz’ora, il tempo necessario per accompagnare l’anziano Osy all’ipermercato noto come Emporio dei Sogni dove, dopo essersi quasi incastrato tra i carrelli all’ingresso, l’anziano fu in grado di portarsi a casa una nuova cintura e una action figure del principe Dorian Von Gebsatell a cavallo di Sovrano Nero, la sua inquietante e spietata cavalcatura. Buona parte del tempo dei Guardiani Planari sul Teschio, nei giorni seguenti, fu passata a spostare il mobilio e gli arredi acquistati presso il nuovo complesso ottenuto, quello che fino ad allora era stato occupato dai membri della Legione del Reame Imponderabile. I cinque membri in armatura nera non avevano nulla da spostare, avendo scelto una totale assenza di oggetti all’interno della loro serie di cinque bolle create dalla magia di Ao Senzacorpo. Ciò non impedì comunque al gruppo di dare una mano ai Guardiani per liberare il loro complesso, mentre il Seguito prestava la propria attenzione ai nuovi arrivati Amici della Legione, spero potremo conoscerci meglio, finalmente! Sono curiosa di sapere come sono i vostri volti sotto quelle maschere! disse la mezzelfa mentre li scrutava con curiosità, mentre Ashbet porgeva loro un cesto pieno di biscotti, bignè e dolcetti vari Se volete stasera diamo una piccola festa con vari giochi da tavolo, mi farebbe piacere se ci foste… offrì, ricevendo in cambio un ambiguo Le faremo sapere di una dei membri. Nassin-Frost fu invece ben felice di fornire a Osymannoch dei preventivi per i suoi ordini Tre giorni? Sì, posso far arrivare tutto per tempo… cercò subito di accordare il mercane, scartabellando tra i suoi appunti Mi faccia fare solo una chiamata disse per poi portarsi indice e medio della mano destra al rispettivo orecchio Sua mostruosità! Come sta la sua progenie? ai Guardiani parve di udire un blaterare gorgogliate in risposta Sono lieto per lei… mi dispiace per quel regno di halfling. Come ha detto? No, no… sì, esatto, quel mantello… ah, benissimo! Manderò uno dei miei mezzi-draghi disse per poi riagganciare e rivolgersi a Osymannoch Sì, posso garantire un ottimo mantello per 720mila monete d’oro. Per quanto riguarda il diadema devo solo fare un’offerta e ungere un po’ di ingranaggi per parlare con il gioielliere di Union che me lo può dare. 730mila monete d’oro e la situazione sarà risolta. Per quanto riguarda l’anello ho avuto una soffiata circa una reliquia in mano a un tetro assassino che terrorizza le vie di una metropoli. Con 840mila monete d’oro posso garantire i mezzi a un gruppo di eroi davvero super che possano scalzarlo e portare l’anello qui per tempo spiegò il mercane, offrendo una stretta di mano a Osymannoch per suggellare il patto Abbiamo un affare? domandò. X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM X Gunnar e Bainzu Laddove la gioventù tentennava, l’esperienza e la laboriosità scendevano in campo. A Primarosa ciò avvenne per mezzo delle braccia di Gunnar, sempre pronte a sollevare grossi pesi come fossero fuscelli, e le arti magiche di Bainzu, ideali in un contesto di necessità quale era quello in cui giaceva la città. Sebbene la cittadinanza non fosse esposta a pericoli nemici, la sopravvivenza era diventato l’imperativo e la necessità di procacciarsi del cibo fu da subito uno dei problemi più impellenti. Laddove Bainzu pensò di benedire il terreno per garantire un futuro anche nel lungo periodo, l’arcidruido fu assai produttivo anche nell’immediato. Unendo la sua coscienza a quelle delle piante e degli alberi che lo circondavano, egli seguì la voce della natura per condurre gruppi di donne verso cespugli di bacche e frutti di stagione fuori dai sentieri solitamente battuti, e gruppi di uomini in aree dove erano sorti funghi commestibili. Ad aiutarlo intervenirono anche i ciarlieri unicorni che egli ormai conosceva bene, sebbene il loro arrivo fu funestato da un loro timore reverenziale, memore dell’ultimo spaventoso incontro ODDIO, SENTO IL SUO ODORE E QUELLO DEL SUO AMICO DRAGO! LEI NON E’ QUI, VERO? domandò uno, terrorizzato, le narici che si dilatavano dal terrore. Quando lui e i suoi compagni furono rassicurati del fatto che Myonatix e il suo Seguito fossero fuori città, le creature dei boschi furono ben felici di aiutare la cittadinanza a reperire cibo ben più edibile di quello per animali, il quale fece però la gioia delle capre, delle mucche e dei palmipedi scampati a quella battaglia mattiniera Da quella parte, in quella radura, percepisco dei deliziosi meleti da cui potrete attingere a piene mani disse uno degli unicorni Oh, ma fate attenzione! Percepisco anche l’odore di un cinghiale piuttosto grosso. Penso possiamo evitarlo passando… un sonoro CRACK anticipò l’incontro con Gunnar, il quale recava in spalla la carcassa dell’animale, salutando gli uomini e lasciando l’unicorno in uno stato di profondo cordoglio per quella perdita per il regno animale. La ricompensa di ciò furono però i sentiti ringraziamenti degli abitanti di Primarosa, le lacrime dei bambini asciugate sui loro volti alla vista del cibo genuino e campagnolo offerto, oltre alle strette di mano e i baci che le persone più anziane rivolsero loro (con l’eccezione di Osymannoch, per ovvie ragioni) Celeste è sempre stata… speciale spiegò l’anziano sindaco Remolo Ma siamo contenti che abbia buoni amici. Adesso la situazione è un po’ da sistemare, penso potete capire bene. Ma una volta che Primarosa sarà di nuovo come prima vorrei consegnarvi le chiavi della città. E’ solo un titolo onorifico, ma spero possa esprimere almeno quanto vi siamo grati per il vostro aiuto spiegò Oltre a ciò vorremmo intitolare la piazza principale a lei, signor druido disse rivolto a Bainzu. Sebbene il villaggio natale di Celeste avesse subito un duro colpo, la speranza nel ricevere presto aiuti e la fiducia nel genere umano erano ancora ben presenti. Calma, calma! Qui c’è tutto fuorchè speranza e fiducia! esclamò Hygrave, frapponendosi tra Maxillium e il Seguito, i cui membri ridussero i propri occhi a fessure alla spiegazione di Maxillium, benchè assolutamente veritiera Mi hai offesa. Questo è malvagio. Ma d’altronde tu devi essere proprio un gran malvagio, ho sentito che tutta la tua famiglia lo è. Normalmente dovremmo preoccuparci anche di loro e di te commentò Myonatix in tono aspro, per poi sollevare le mani Ma ti perdono, per stavolta fu allora che Lord Fnut cercò una conferma nel racconto offerto dal cacciatore di taglie, al che la stregona rispose con un Max non sa descrivere bene le cose, ci fa passare per malvagi disse con occhi improvvisamente lucidi Ma è vero, siamo colpevoli di aver aiutato a debellare del male dall’Assemblea, laddove ormai era impossibile la convivenza. E voi lo avete visto. Pure di fronte alle loro minacce non abbiamo nemmeno ucciso nessuno, come sapete i demoni vengono esiliati nel loro piano. Quindi appunto, nessuno ha tecnicamente ucciso nessuno spiegò, con vari gesti della mano e cenni di assenso dei membri del suo gruppo. Lord Fnut brontolò a mezza bocca prima di rispondere Ma questo non vi autorizzava a decidere da soli! ribattè, alchè subentrò Auberil I Guardiani Planari hanno fomentato la tensione con i loro comportamenti scostanti. Li conoscete, vanno a destra e a sinistra cercando di fare gli amici di tutti… quando è evidente che ci sono punti di vista molto diversi tra alcuni di noi commentò aspro, scoccando un’occhiata gelida a Maxillium. A quell’affermazione, Lord Fnut non rispose, mentre gli occhi di Sobrilik brillarono di luce rossa e verde Il consenso ha in effetti riscontrato una certa entropia nei comportamenti dei Guardiani Planari, sebbene il consenso non sia d’accordo nell’attribuirgli una responsabilità per i fatti accaduti replicò. A quel punto Fnut fece un gesto con la mano Questa situazione richiede analisi! In questi giorni studieremo i fatti e, quando torneranno Ao e Jasmeera, prenderemo una decisione. Nel frattempo voi del Seguito rimarrete qui sul Teschio, con il divieto di uscire dal piano! disse Fnut, ricevendo un assenso da Hygrave Io e i miei uomini li sorveglieremo puntualizzò. A quel punto il leader dei Filosofi diede una voce alla Legione, una delle rare volte in cui ciò accadeva Potete scambiarvi di abitazione con i Guardiani? Un po’ di distanza può solo aiutare il silenzioso quintetto parve prendersi qualche secondo prima che uno di loro rispondesse Non è un problema per noi. La nostra dimora è praticamente vuota disse con una profonda voce telepatica. Myonatix si portò una mano al petto Accetteremo la decisione dell’Assemblea, ma voglio sia chiaro che non portiamo rancore verso i Guardiani Planari, che per il loro contributo consideriamo come nostri spiriti affini e grandi amici disse, per poi rivolgersi a Maxillium Sono più che pronta e concentrata per salvare il multiverso dalla minaccia dei terremoti planari. E sono convinta che potremo cooperare e unire le forze per sistemare questa faccenda, insieme come amici disse. Lord Fnut corrucciò la fronte a quelle parole Mmm… ne terremo conto sebbene non sembrasse del tutto sicuro del proclama della mezzelfa. Fazioni attualmente presenti nel Teschio e relativa attitudine X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Lady Myonatix parve percepire la leggerissima ostilità da parte dei Guardiani Planari, ma si limitò a scuotere la testa quando le fu chiesto di fornire una compensazione per i danni subiti E’ impossibile! spiegò Non possiamo stare dietro a tutti i danni collaterali nella nostra lotta contro il male… e poi quando mai si è sentito di un buono che risarcisce e ripara! disse con un sorriso, come se i nativi di Arth avessero fatto una battuta comica La nostra morale è comunque più alta della vostra, fatta di così brutte e colorite espressioni, e non chiederemo una ricompensa… come scommetto voi già stavate per fare! disse annuendo, come se avesse scoperto un potenziale vero scopo dei suoi interlocutori. Quando il pugno di Celeste la raggiunse, abbastanza forte da farle saltare gli incisivi, Myonatix dapprima urlò, parecchio a dire il vero, prima che Ashbet accorresse al suo fianco per infonderle energia divina a badilate e farle ricrescere i denti perduti Questo. E’. Malvagio. disse in tono lapidario, fissando Celeste con ostilità per tutto il discorso che ella le rivolse Celeste, puoi posare il libro dei poemi. Avete preso una decisione, quindi vedete di non fare i soliti schizofrenici che ci ripensano. Noi siamo i buoni e gli unici eroi di questa storia, è evidente. Voi siete solo gregari che possono ringraziare di aver avuto un’occasione da parte nostra. Saremo amici e combatteremo assieme, che vi piaccia oppure no. Questa cosa ve la farete andare giù per la gola e o vi costringeremo di nuovo, se servirà tagliò corto, mentre Auberil flettè le poderose zampe, come se fosse pronto a balzare sulla compagnia di Arth al primo passo falso. Ma l’assalto non partì, bensì vi furono solo altre parole E’ vero che avevamo detto che avremmo tollerato alcuni di voi, ma per il bene le promesse possono essere accantonate. Se vorrete chiederci dei favori vi consigliamo CALDAMENTE di lasciare a casa Osymannoch e Maxillium, le cui anime sono ormai perdute suggerì Auberil, puntando i suoi occhi e le sue fauci in direzione degli interpellati. Miri fischiò sonoramente e Bombus si affrettò a tradurre Miri dice che nessuno gli dice dove può e non può andare. Se vorrà tornare su Arth anche domani lo farà e basta. Meglio ancora se con altri delfini fu la sentenza dell’animale fluttuante. Su quelle dichiarazioni, Myonatix e i suoi si allontanarono sotto gli sguardi corrucciati della cittadinanza Che gente commentò il sindaco, truce in viso a quella dimostrazione dei nativi di Halcya. Egli non si pronunciò dapprima sui Guardiani, ma con il passare delle ore il suo cipiglio si spianò, tale fu il fervore con cui Celeste e i suoi compagni guidarono la lenta ripresa di Primarosa dopo quella terribile mattinata. Il principe Derbel promise subito aiuti e sovvenzioni Per rendere Primarosa ancora più bella di prima comunicò, chiedendo a Celeste se necessitasse di altro, mentre Oceiros rispose in tono asciutto che avrebbe fornito i suoi incantesimi per i giorni successivi, sebbene con un tono ben poco adatto a un santo e più in linea con qualcuno che svolgesse tale compito controvoglia. La notizia dell’imminente arrivo del Santo bastò a mandare in estasi la popolazione e il sindaco promise che la seconda piazza della città sarebbe stata rinominata in suo nome. Nassin-Frost, convocato ancora una volta in emergenza per quel giorno, si presentò alla cittadinanza con educato distacco, riservando il consueto calore per i più facoltosi acquirenti Dunque il necessario in diamanti? domandò inarcando le grandi sopracciglia udendo la quantità necessaria Posso farlo, ma devo avvisarvi che di questo passo molto presto vi sarà una stagflazione nel mercato dei diamanti. Ormai… ne avete fatto incetta disse con un sorriso complice Vi sono altri ordini che intendete fare, nel frattempo? domandò, ormai un’abitudine nei loro incontri. Con l’aiuto della forza e della magia del resto del gruppo furono ben presto istituite tendopoli temporanee, sebbene ancora non fosse stato deciso come assicurare un pasto caldo per ognuno dei presenti. D’altro canto, sebbene Primarosa si fosse fermata nelle sue attività, il futuro sembrava perlomeno promettere una rapida ricostruzione. Il ritorno al Teschio di Paithah di Maxillium, invece, fu segnato da una certa tensione, la quale fu ben visibile anche nei volti dei presenti dei restanti gruppi, riuniti all’anfiteatro dopo la scabrosa notizia ricevuta da parte del gruppo di Halcya. Lord Fnut, una quarantina di Filosofi, Hygrave e i suoi Cacciatori, Tarzi e la Trenodia, i Ragni Planari al completo (richiamati da Sobrilik dalla propria missione) e perfino la Legione del Reame Imponderabile attendevano le due processioni Si può sapere che accidenti è successo? domandò truce Lord Fnut, la bocca serrata e di malumore come mai nessuno lo aveva visto Siamo un’alleanza, non vi è alcuna logica nello sbranarci tra di noi! con uno sbuffo di fumo, uno dei drow di Tarzi interruppe il gruppo Broooooooo, i Demoni a volte sono un po’ scemi, ma cioè broooooo erano comunque i nostri scemi Sobrilik, in piccionaia con i suoi, commentò Questa azione rappresenta una infrazione del patto stabilito tra le parti. Un’entropia che richiede correzione disse, gli occhi che brillarono di rosso e verde. Hygrave annuì Sono d’accordo, ma prima vorrei sapere che cosa è successo e perché è successo disse cercando una risposta nei volti dei gruppi al centro dell’attenzione. Solo la Legione rimase in silenzio. X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Kashtari Damakka, Teshtukku, Baneliness, il Carnifex. Nemici il cui nome riportava alla mente dei Guardiani una serie di lotte ardue, in cui essi si erano dovuti spingere al limite per fronteggiare nemici di una caratura in alcuni casi semi-divina. L’eco di quegli scontri forse risuonavano ancora da qualche parte nel multiverso, a memoria di quei combattimenti epocali, lunghi e insostenibili per certi casi. Tutto il contrario di quello che si vide a Primarosa. I Demoni Circensi avevano forse delle armi segrete pronte, ma Auberil il drago prismatico piombò sul campo di battaglia con un impatto devastante, eruttando con il suo Ruggito Arcobaleno un fiume di colori dalle sue fauci e avvolgendo i demoni di quel caleoidoscopio di potere celestiale. Hecke e i suoi, alla vista di quella fiabesca esplosione di potere, fecero versacci indicandosi il fondo della gola. Ma ben presto le urla di alcuni di loro divennero autentiche: Wrenchwort ululò con le chele in fiamme, Zimmergin si lasciò andare ad un NOOOOOOO mentre veniva spedito in una crepa spaziale. Lo stesso destino toccò anche alla marilith Mavreen, la quale ebbe appena il tempo di dire SUCCO D’ARANCIA E ARANCIATA SONO LA STESSA COSA! SVEGLIATEVI GENTE! e scoppiando in una risata demenziale prima di sparire anch’essa da qualche parte nel multiverso. Con i loro numeri dimezzati, Gunnar e Celeste si gettarono su Mr Hecke come barboni su una bistecca succulenta. Ma il capo di quella spedizione demoniaca non sembrava pronto a farsi prendere gratuitamente a sberle Fermo lì, orsacchiotto del cuore! sghignazzò vedendo Gunnar correre verso di lui e intercettandolo con le sue braccia elastiche, più lunghe perfino degli artigli del combattente orso Fatti dare un bell’abbraccio da Zio Hecke! Osy potrà confermarti che sono stupendi! disse avvolgendo i propri arti come pitoni attorno al collo e al busto di Gunnar. Il breve trionfo del clown fu presto interrotto da Celeste, la quale spedì gambe all’aria il demone-clown prima di arretrare portando dietro con sé Gunnar. Bainzu si preoccupò quindi di erigere una foresta di spine sui presenti, avviluppandoli nei viticci colmi di spine. Hecke sputò alcuni denti prima di rimettersi in piedi, districandosi tra i rovi, bestemmiando nel frattempo i nomi di diversi signori dell’Abisso, e far apparire una viscosa torta compota da una strana crema giallo-verdastra sulla mano destra E’ L’ORA DELLA TORTA!! sghignazzò pronto al lancio, il braccio però bloccato dalla succube Karla Hecke, sono troppi! Non possiamo farcela! E abbiamo perso anche Zimmergin! il glabrezu Wrenchwort annuì preoccupato, muovendo gli artigli come il più improbabile dei lottatori di kung fu. Hecke digrignò i denti, senza però smettere di sorridere, prima di portarsi una mano al volto in tono drammatico PER QUESTA VOLTA VE LA SIETE CAVATA, DEMENTI PLANARI! MA UN GIORNO CI VENDICHEREMO! Wrenchwort bisbigliò qualcosa all’orecchio del capo, il quale quindi aggiunse Certo, sempre se la causa dei terremoti non ci faccia fuori prima, in quel caso non potremmo organizzarci Karla bisbigliò qualcosa all’orecchio del clown, il quale si trovò a specificare Ah, già. Karla chiede se potete dire a Max che ella gli augura che gli caschi l’uccello Karla annuì, scoccando un'occhiataccia ai nativi di Arth ed Auberil. Terminato quel commiato, Hecke sollevò un pugno al cielo I Demoni Circensi ripartono alla velocità della luce con un teletrasporto! prima di sparire alla vista. L’eco dell’ultimo Ba-dum tsssss di Wrenchwort risuonò nell’aria carica di fumo di Primarosa. I Demoni Circensi avevano abbandonato la scena oltre che l’Assemblea. Riepilogo Non ve la siete cavata malaccio disse loro Auberil, per poi puntare il muso verso il centro della città Ma ora andiamo, c’è molto da fare e salvare! ordinò, per poi librarsi in volo verso uno degli incendi. In verità il fuoco fu un nemico più ostico degli abitanti dell’Abisso, molti dei quali alla vista dei Circensi in fuga (o in rotta planare) decisero di levare le tende e i tendoni da circo. Myonatix guidò i suoi Celestiali verso i fuggitivi e alla fine solo scarpe lunghe e nasi rossi rimasero a testimonianza del passaggio degli invasori di Carnevale Trasandato. Maxillium, dal par suo, era stato in grado di aiutare molti dei civili e con il supporto del resto del Seguito in un paio d’ore anche l’ultimo incendio fu domato. Una sessatina buona dei duecento abitanti di Primarosa, tuttavia, erano morti e Myonatix si autoattribuì il compito di dare la notizia al sindaco della città, l’anziano Remolo che era ormai al suo quinto mandato Mi dispiace darle questa terribile notizia, ma molti dei suoi sono morti. Una sessantina stimiamo Ashbet e Bombus fecero in corso un verso afflitto So che però sul vostro piano potete riportare in vita le persone, quindi sorrida! disse la mezzelfa dai capelli svolazzanti. Ashbet e Bombus fecero un YEEEEE!!! in coro. Myonatix quindi aggiunse Vorrei non se la prendesse troppo con Celeste, anche se la responsabilità di questa situazione è sua e dei suoi amici. In fondo ci hanno aiutato a rimediare… AMICI! esclamò quindi vedendo arrivare i Guardiani Planari Che bello vedere che alla fine il bene ha prevalso e l’amicizia è tornata! Possiamo dirlo: VITTORIA! esclamò avvicinandosi per dare abbracci a tutti E Max è pure vivo! Un successo assoluto! disse con un gran sorriso A proposito, ho mandato un inviare a Fnut per dirgli del nostro successo. Non so voi, ma ho avuto la sensazione che fosse leggermente alterato. Ha detto di dirvi che dobbiamo tutti raggiungere il Teschio il prima possibile Ashbet e Bombus si portarono le mani alla bocca in un gesto confuso Magari è solo infastidito che non abbiamo chiesto anche a lui di aiutarci… disse Myonatix ponendosi i pugni sui fianchi Essere gelosi però non è molto buono disse scuotendo la testa. X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Sebbene Osymannoch avesse delle riserve e le parole non furono cordiali nei confronti dei nativi di Halcya, alla fine i Guardiani si schierarono con i membri del Seguito Sì, sì… il solito vostro bla bla, come se foste davvero voi gli eroi in questa crisi… disse la mezzelfa dai capelli fluttuanti, muovendo le dita della mano destra come a mimare una bocca. Ella però annuì e sorrise alla loro risoluzione finale Beh, era ora che faceste la scelta giusta! Non ci voleva così tanto, visto? Magari la prossima volta cercate di svegliarvi prima di ridurvi a far dei morti… esclamò Lady Myonatix, guardandoli con uno sguardo da madre severa e scendendo da Auberil per lasciare che il drago si unisse allo scontro con i Guardiani Piuttosto di blaterare, druido, vedi di combattere invece di fingerti un santo che non sei e non sarai mai gli fece eco Auberil notando l’estremo tentativo di pace offerto dall’anziano del gruppo Ma dato che hai fatto la scelta giusta, per stavolta ti perdono. Lady Myonatix approfittò di quell’occasione per planare a terra dalla casa su cui si era appostata, raggiunta ben presto anche da Ashbet, Bombus e Miri Auberil, conto su di te! Voi Guardiani, cercate di impegnarvi! Noi andiamo ad aiutare i civili! Figuratevi se Max può farcela mai da solo! disse, con i suoi compagni che annuirono. Miri fischiò un paio di volte in direzione di Osymannoch Miri dice che dopo faremo i conti per la tua titubanza si affrettò a tradurre Bombus, prima di accodarsi al resto della brigata celestiale in direzione della battaglia. Per tutta risposta al ramo di ulivo di Bainzu, Hecke sputò a terra Falsi eroi razzisti! Se questa è la vostra idea di alleanza per salvare il multiverso, torneremo nell’Abisso inveì, per poi sorridere Ma non prima di avervi rotto qualche dente! Tanto anche se perdiamo riappariamo nell’Abisso disse sghignazzando mostrando la chiostra di denti simili a una tagliola Compagni, siete pronti? esclamò rivolto ai suoi. Fomentati dal combattimento in programma, i cinque si misero in fila e a turno, ognuno di loro gridò il proprio nome Wrenchwort! esclamò il glabrezu ponendo le braccia verso la sua sinistra Zimmergin! gridò l’hezrou dopo una grassa risata, spostando le sue braccia nella direzione opposta Aaaaaah! Mavreen! gridò la marilith serpeggiando e puntando le braccia in alto. Con una risatina isterica, la succube del gruppo si mise anch’essa in ginocchio Karla! gridò. Di spalle, la figura grassa e ciondolante del loro leader si chinò per far sbucare la tua testa da sotto le gambe divaricate Mr Hecke! urlò. A quel punto il quintetto gridò Tutti! Per! Uno! Uno! Per tutti! prima di cambiare ancora le proprie posizioni e porsi in una strana posa al grido di Demoni Circensi di Hecke in azion- AAAAAHHH!!!! ARRIVANOOOO!!!! urlarono infine in coro, quando i non abissali si gettarono su di loro, ben meno propensi a perdere tempo in pose da battaglia. Riepilogo X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Il tempo rallentò per Celeste, quel tanto che le bastò per fiondarsi nei pressi della trave portante di un’abitazione demolita da un goristro e spostarla da sopra la schiena del panettiere del villaggio, rimasto incastrato sotto. Un salvataggio a tempo di record che avvenne quasi in contemporanea a quello della sarta e di suo marito, bersagli di una pioggia di schegge da una finestra rotta dall’incantesimo di una eladrin zelante, che la elocatrice fermò sollevando il tavolo della cucina, schermando così i suoi possessori. In ultimo uno dei giovani del villaggio, che si trovava tra il martello e l’incudine, o per meglio dire la sferzata letale di un babau e la spada di un mezzelfo celestiale, si vide protetto nel momento in cui un barile lo avvolse proteggendolo. Piccoli aiuti, che tuttavia furono appena sufficienti ad arginare quella difficoltà dei suoi concittadini, in difficoltà come aveva visto solo gli abitanti di Pescalia dopo il primo passaggio di Azariaxis il Terrore Cremisi. Tutto ciò senza contare che la Borealis non notò indizi circa la presenza o meno della sua figliastra Rakayah. D’altro canto né i suoi compagni né le altre fazioni presenti parvero avvedersi della sua brevissima assenza. Oh, divini! esclamò Myonatix in risposta alla sfuriata di Gunnar, rossa in viso. Ma fu Auberil a rispondere al combattente orso Risparmiati il falso buonismo, te che passi la metà del tempo a sbavare dietro a Jasmeera! Se pasteggi con una tiranna, abbi un po’ di umiltà il drago non fu comunque delicato nemmeno con Bainzu E taci pure tu, che non sai nemmeno ascoltare la sofferenza di una bestia! Ma d’altro canto voi Guardiani Planari venite da Arth, il piano dei falsi eroi, quindi se c’è qualcuno che deve cospargersi il capo di cenere siete proprio voi! ribattè. Myonatix, dal par suo, accolse parecchio male le accuse e le parole di Celeste Io non sono ritardata! esclamò Che io e te siamo molto simili è vero, ma quella più tarda mi sembri proprio te, Celeste! ribattè I demoni sono un cancro che va estirpato, diamine… sono malvagità incarnata! Anche te li odi! Tu più di chiunque altra dovresti farli fuori! Compi il tuo destino da eroina e noi faremo la nostra parte! D’altro canto neanche i demoni furono particolarmente lieti degli appellativi e dalle minacce ricevute HEY! ringhiò Hecke in direzione di Osymannoch Noi ci abbiamo provato a fare squadra! Ma non siamo noi quelli che sono stati razzisti fin dall’inizio! Voi ci avete sempre sputato sopra, negando qualsiasi favore! Come se tutti i demoni possano essere solo degli str**i voltafaccia pronti a ingannare e pugnalare alle spal- il demone pagliaccio si interruppe quando Karla la succube andò a sussurrargli qualcosa all’orecchio. A quel punto il leader dei Circensi abbassò leggermente il tono di voce Sono appena stato informato del fatto che in effetti potrebbe esserci qualche leggerissimo pregiudizio sulla mia razza. Ma noi però ci siamo spaccati la schien… Hecke si grattò la testa Abbiamo dato un contr…. infine espirò rumorosamente Abbiamo portato i ciottoli! E la maionese! Zimmergin annuì convinto all’ultima frase del loro capo. Le parole dei Guardiani Planari sembravano aver animato ancora di più la disputa tra le due fazioni. Auberil ruggì, artigliando il tetto in cui si era appostato e Miri fischiò Miri dice che è giunta l’ora di fargli il bagno nell’acquasanta e spargere il loro sangue alle porte dei loro patroni demoniaci! si affrettò a tradurre Bombus, sventolando un bastone dorato. Lady Myonatix si rivolse un’ultima volta ai Guardiani Planari Questi demoni sono solo degli idioti e una minaccia! Io non aspetterò che ci pugnalino alle spalle! Se avete del senno rimasto, unitevi a noi! Vi aiuteremo a salvare la città da questi mostri e tutto ciò che il passato potrà aver portato di tensione tra di noi verrà dimenticato e tollererò perfino la presenza del vostro lich, avete la mia parola! disse in tono solenne, battendosi il pugno sul petto E anche la mia, nel nome del Drago di Platino! aggiunse Auberil. Miri fischiò qualcosa e pure Bombus e Ashbet, disarmata ma con le mani crepitanti di luce, annuirono Non potete davvero pensare che questi qui siano meglio di noi sibilò la donna-gatto Se servite il bene non avete altra scelta che aiutarci! Possiamo fare anche noi gli eroi, eh! ribattè Hecke, rivolgendosi anch’egli ai Guardiani Planari Di sicuro siamo più eroi di questi qua! Una parte di me ammira come sono usciti fuori di melone e come i loro amici stanno protando distruzione come i miei… e direi che la dice lunga su come ormai per voi siamo il male minore sghignazzò, mostrando i suoi lunghi e affilati denti giallastri Aiutateci a decapitarli e vi aiuteremo a salvare la città da questi schizzati! Uniamo le forze per questo multiverso pizzoso e il rispetto diventerà amicizia con tutti voi! disse prorompendosi in un inchino che lo portò a sbattere la testa a terra e procurarsi un taglio sanguinante. Zimmergin si affrontò ad aggiungere Prometto che vi insegnerò a fare le pose da battaglia prima di uno scontro! Normalmente dovreste essere in cinque, ma contando che Max muore sempre non dovrebbe essere un problema! Karla si limitò a fare gesti osceni con la mano e la bocca. L’unico momento in cui le fazioni si trovarono d’accordo fu quando esse si ritrovarono a gridare in coro verso i Guardiani Planari E’ GIUNTA L’ORA! PRENDETE LA VOSTRA DECISIONE! X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Primarosa era un piccolo villaggio immerso nella campagna verdeggiante del sud di Glantria, a poca distanza dal confine che segnava il passaggio nella ricca regione di Arcoria. Quel piccolo angolo di civiltà di circa un duecento abitanti era stato per tanti anni una perfetta rappresentazione del borgo pulito, ordinato e tranquillo in cui potevano nascere nuovi eroi. E tale fama era divenuta realtà grazie alla loro eroina locale, la quale era un simbolo al punto da essere nominata nel cartello d’ingresso della città. Villaggio di Primarosa Luogo di nascita di Celeste Borealis La tranquilla atmosfera che quel piccolo luogo doveva aver posseduto fino a pochi mesi prima era però stata spezzata prima dal terremoto planare avvenuto settimane prima e ora… dal secondo conflitto in atto. Della cinquantina di casette in legno con il tetto di paglia molte erano in fiamme, i campi di grano erano macchiati di sangue e le grida degli abitanti squarciavano l’aria mentre il fumo rendeva difficile la visibilità. Ma pure il più miope avrebbe potuto notare demoni dell’Abisso e celestiali quali guardinal e animali di sangue sacro combattersi tra le vie della città. Uno scenario già visto nel corso dell’infido terremoto planare, sebbene tuttavia un grosso particolare balzò subito agli occhi dei Guardiani: non vi era infatti nessuno squarcio in cielo, su una parete o in qualche altro bizzarro punto, quelle che erano state le prime testimonianze dello strano fenomeno che stava mettendo in pericolo il multiverso. Questo e la maggiore organizzazione dei gruppi che si fronteggiavano portò subito a valutare come le creature dovessero essere giunte tramite altri mezzi. E la possibile spiegazione a ciò giunse dopo una prima sghignazzante (e familiare) risata. E’ QUI LA FESTA?! esclamò Mr. Hecke, spalancando le braccia al centro della via principale, contemplando la distruzione che i suoi sgherri e svariati altri demoni stavano portando agli immobili del villaggio (si udì un Ba-dum tssss! a breve distanza, mentre Wrenchwort il glabrezu sradicava il tetto di una rimessa per attrezzi) e ai celestiali giunti per fronteggiarli (una sonora scoreggia di Zimmergin l’hezrou fece vomitare quattro cani intermittenti in contemporanea). All’arrivo dei colleghi dell’Assemblea, Hecke puntò il dito contro Celeste Era ora! Mi domandavo quante altre case avremmo dovuto distruggere prima di farvi uscire allo scoperto! Hecke sghignazzò, il ventre da pagliaccio che sobbalzò Sono quasi certo che me lo stiano buttando in c**o ma vediamo… il demone-pagliaccio lanciò al gruppo una pergamena scritta con eleganza Leggete pure consigliò loro. All’interno, in una grafia svolazzante e contornata di cuoricini sulle i era scritto il seguente testo E’ giunta l’ora della resa dei conti! Il vostro tempo è concluso! Se avete gli attributi venite a Primarosa, su Arth, e fronteggiate la vostra sconfitta per mano dei Guardiani Planari! Firmato Lady Myo Celeste Borealis” Un ruggito nel cielo preannunciò a quel punto l’arrivo di Lady Myonatix in persona, in groppa ad Auberil e accompagnata dai suoi compagni Ashbet, Bombus e Miri Combattete, figli di Halcya! Estirpiamo questo male demoniaco! esclamò Lady Myonatix. Ella si rivolse quindi ai Guardiani Planari Mai fidarsi di un demone, ve lo avevo dett- le espressioni eloquenti dei Guardiani Planari portarono Auberil a sussurrarle qualcosa all’orecchio D’accordo, forse ho un po’ forzato gli eventi… ammetto che quella lettera l’ho scritta io, in realtà ammise Ma è colpa vostra, amici di Arth! si affrettò a dire L’Assemblea non può andare avanti con quelli come loro disse indicando i demoni, che risposero con una salva di pernacchie Troppi equilibri sono a rischio e noi non possiamo cooperare. Voi avete creduto nella vostra disgustosa neutralità, ma non funziona e non funzionerà! esclamò irata Ve l’avevo detto che vi avremmo COSTRETTO a decidere e questo è il momento! Tentennare significherebbe mettere a rischio altri innocenti, quindi DOVETE aiutarci. Quando avremo finito con Hecke e i suoi allora ci sarà pace e tranquillità. E dopo salveremo il multiverso tutti insieme, come un gruppo coeso! Auberil annuì per poi ringhiare verso Hecke e i suoi. Bene, bene… beh, mi immaginavo una cosa del genere commentò Hecke, venendo subito spalleggiato dai suoi Avevo pensato di parlarne con Fnut prima di venire qui e capire l’inganno, ma insomma… il demone-pagliaccio lasciò qualche secondo di suspense prima di scoppiare in un CHE DIVERTIMENTO CI SAREBBE STATO? scoppiò a ridere, per poi spruzzare dal fiorellino posto sul suo petto uno schizzo di acido su un mane che si rotolò a terra dal dolore. Zimmergin si battè il petto con i pugni Io mi sono rotto i c******i di questi qua! disse indicando Myonatix e i suoi Facciamola finita! E voi Guardiani… disse occhieggiando i nativi di Arth O siete con noi o contro di noi! Mavreen la Marilith fischietto un Fiu-Fiu-Fiuuuuuu! mentre faceva giochi di equilibrismo con le proprie spade. Le due fazioni più impulsive dell'Assemblea sembravano infine giunte alla resa dei conti. E i Guardiani si trovavano esattamente in mezzo. X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Sconfiggerlo solo se egli si dimostrerà una minaccia precisò Tarzi in direzione di Celeste Non ritengo corretto giudicare qualcuno solo sulla base di una leggenda, per quanto tetra possa essere disse il leader della Trenodia, presumibilmente spinto dalla nomea poco felice che il suo stesso popolo possedeva. Sobrilik vide i suoi occhi illuminarsi di varie sfumature di rosso, per poi passare al blu mentre si rivolgeva ai Guardiani Sulla base delle informazioni ricevute il consenso ha calcolato una probabilità del 96% che lo Scaldri sia ostile e pericoloso. Qualora scegliate noi non ci saranno esitazioni precisò, attirandosi una serie di sbuffi di fumo da parte dei drow offesi. Sebbene tra le due fazioni non scorresse buon sangue, esse però non si presentarono per il resto della giornata. Giunse però voce alle orecchie dei Guardiani che essi battibeccarono diverse volte a distanza e in più di un’occasione Hygrave e i suoi dovettero intervenire per evitare lo scoppio di conflitti interni. Parte della riorganizzazione del gruppo, come ormai i Guardiani erano abituati, passava per Nassin-Frost il mercane. Convocato ancora una volta dai membri dell’Assemblea, egli non tardò a presentarsi Benritrovati, amici di Arth disse in tono ossequioso, offrendo strette di mano con le sue che erano grandi come caschi di banane State bene? Come posso aiutarvi oggi? domandò. Il mercane passò quindi la mattinata valutando la rassegna di richieste dei clienti e spesso e volentieri le sue risposte furono positive e accondiscendenti Ma certo, nessun problema! commentò controllando gli oggetti magici che potevano essere reperiti anche sul loro piano d’origine Bacchette non hanno molto successo, signor Bainzu, sa… per via delle tempistiche di lancio… ma ho di certo quel paio di pergamene alternativo concordò Vi farò recapitare il tutto per domani tramite corriere, come sempre disse, per poi storcere appena la bocca su uno degli elementi richiesti Ah, signor Gunnar… è sua la richiesta per questa coppia di bracciali, vero? valutò Ne aveva già comprato un paio da me, un bell’impegno doverne trovare un altro paio… ammise Mi dia un attimo Nassin-Frost quindi si portò l’indice e il medio destri all’orecchio e iniziò quella che sembrava una serie di conversazioni private a distanza Sì, carissimo… che dici, niente? D’accordo… annuì Generale, come sta? Ha sentito per caso qualche voce? No? per poi sorridere Sua sordida malignità, quando la sento le campane suonano a festa… si fa per dire ovviamente… certo, a buon rendere! disse per poi chiudere quel giro di chiamate Allora signor Gunnar, l’affare è possibile. Dovrò solo fornire abbastanza protezioni magiche a un gruppo di spedizione, nulla che il denaro non possa comprare. Se lei è pronto a garantirmi 820mila monete d’oro glieli farò avere in tre giorni. Se ha urgenza possono farglieli pagare solo 850mila monete d’oro e farglieli avere entro un giorno spiegò. Una volta raccolti gli ordini, egli strinse la mano ai clienti Se vi serve qualche lavoro potete chiedere a me. Sono riuscito a sbrigare la questione delle scaglie di drago di forza, ma sono ancora in cerca di potenziali ladri in casa del dio della pestilenza. E ho un committente che cerca un gruppo disposto ad andare in un contorto regno fatato per recuperare la Corona della Luce, un antico artefatto, dalla Cripta del Progenitore, un LeShay che si dice fosse all’origine della razza elfica. Posso garantire 1 milione di monete d’oro di credito più tutti i tesori che potrete recuperare dalla tomba per una simile impresa, se vi interessa propose Nassin-Frost Ad ogni modo, per qualsiasi cambio degli ordini non esitate a contattarmi concluse infine, congedandosi dal gruppo. Il giorno successivo fu l’occasione del gruppo per riunirsi con Maxillium e la colazione con egli, favorita dalla presenza della credenza offerta da sua sorella e dal principe di Firedrakes, fu l’occasione per aggiornare il mago dei pugnali incantati sulla sconfitta di Teshtukku e il recupero della chiave che conteneva l’ancora prigioniero Scaldri. Per Celeste anche le spiegazioni risultavano ancora difficoltose, fasciata per poter arginare il dolore che il suo corpo gli restituiva anche per azioni semplici come recuperare gli oggetti ordinati dal corriere mezzo-drago che suonò quella mattina. La Borealis era comunque ottimista, se non altro perché ella prevedeva che il dolore sarebbe passato del tutto nel giro di altri tre giorni. Tuttavia sembrava che i pericoli non volessero aspettare l’eroina della Xorvintaal, non quando una chiamata mentale giunse da Primarosa, dal sindaco per essere precisi. A quanto pareva creature demoniache e celestiali erano comparse di nuovo nella città natale di Celeste e stavano mettendo a ferro e a fuoco la città. X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Una volta recuperata la grande chiave dal suo corpo, finire Teshtukku fu possibile solo grazie a Bandisci Inferi, la quale per la prima volta potè uccidere effettivamente un immondo. E non poteva esservi debutto migliore per l’alabarda della Borealis se non con uno dei più potenti nel multiverso, una creatura di sangue divino che fu decapitata selvaggiamente nel corso del suo coma e il cui corpo ribollì come fosse fatto di olio messo a cuocere per mezz’ora, prima di liquefarsi tra la sabbia del deserto e non lasciare infine più traccia di Teshtukku, il Carceriere. Il Bastone della Rovina, nonostante un tentativo di muovere Celeste come un burattino, fu infine posto all’interno della borsa conservante dell’elocatrice. Dopo aver effettuato l’annosa decisione circa il destino dell’infernale, il gruppo si diresse quindi con le ultime forze verso il Teschio di Paithah, dove potè riprendere fiato presso la loro abitazione. Posato il corpo di Maxillium al sicuro, il gruppo potè quindi valutare le prossime mosse. D’altro canto per loro il resto della giornata passò in compagnia delle altre fazioni, tale fu l’iniziativa che il gruppo prese per sondare la possibilità di cercare un supporto efficace tra i gruppi che con loro costituivano la cosmopolita Assemblea. Unici veri assenti erano la Legione del Reame Imponderabile, Ao Senzacorpo e la Bambina Avorio, impegnati con Jasmeera nel corso della loro missione presso la Clessidra di Argentovivo. Per fortuna presso la sua villa il gruppo potè trovare in Nindrol, il primo elfo conosciuto dal gruppo al loro arrivo, un rappresentante della parola della sovrana delle Terre Oscure. La mia signora è al momento impegnata in missione, come certo sapete disse Nindrol prendendo un sorso del tè alle bacche lunari che aveva offerto loro Certo, diversi della sua guardia sono qui presenti. Tuttavia ella è rimasta molto dispiaciuta nel vedere che il favore che vi aveva chiesto, nel corso dell’increscioso incidente con la Fredda Domestica, sia stato da voi ignorato spiegò l’elfo androgino sbattendo le ciglia Ella è pronta ad aiutarvi in futuro, ma notando come gestite la parola data su Arth ella sarà pronta a fornirvi il suo supporto quando compierete per lei un compito. Tornate al termine di questa impresa e chiedetele udienza. Di certo troverà il modo di permettervi di riscattare il vostro onore concluse. Purtroppo devo difendere il Teschio spiegò Hygrave mentre sellava il suo maestoso stallone planare Capite bene come la sicurezza sia più importante che mai, specialmente dopo l’ultima battaglia che abbiamo dovuto sostenere disse con un cenno d’intesa Ma avete tutto il mio rispetto per cercare di distruggere quel pericoloso oggetto. Solo cercate di vincere in un colpo solo, temo altrimenti per il destino di quel piano! Non ritengo saggio disporre altre forze per fronteggiare lo Scaldri commentò Fnut offrendo ai Guardiani del tè verde E per noi purtroppo l’ultimo scontro ha già richiesto un pesante tributo. Così tanta conoscenza perduta… disse Lord Fnut, scuotendo la testa Se siete determinati a provarci non ve lo impedirò, potreste anche riuscire a farcela, forse. Tuttavia non me la sento di mettere in pericolo altri del mio ordine dopo le pesanti perdite subite per mezzo dell’atropal. Spero comprenderete. Distruggere il Bastone? Che pizza!! esclamò Mr Hecke, il corpo che si gonfiò e sgonfiò al ritmo delle sue risate, mentre Zimmergin l’hezrou passò attorno al tavolo del loro soggiorno per offrire a ognuno una tazza di maionese Datelo a noi! Sapete quanto possiamo divertirci? propose Hecke, allungando le mani e flettendo le dita, come aspettandosi di ricevere subito l’artefatto Possiamo trovare delle carabattole da darvi in cambio, anche roba potente. O se volete possiamo prendere a calci chiunque vogliate… propose con sguardo avido Se proprio però dovete scatenare un altro mostro per il multiverso, per favore, fatelo apparire sopra casa di Myonatix stavolta, vi va? sghignazzò. Scatenare un altro flagello per il multiverso? domandò Lady Myonatix sgranando gli occhi Certo, se almeno facesse a pezzi i demoni nel mentre… valutò, incoraggiata dai fischi del delfino celestiale Miri, mentre Ashbet la donna-gatto passò a offrire un tè al limone annacquato e biscotti all’anice Io non sono d’accordo ad aiutarvi fu il voto decisivo di Auberil Per me finirete per compiere ancora un disastro. E comunque nel frattempo abbiamo già un’altra questione da dipanare disse non aggiungendo altro. La non eccellente striscia di risposte negative ricevute ebbe termine all’alveare dei Ragni Planari, dove Sobrilik (rientrato per un breve aggiornamento di sistema) era in compagnia di Echo e Intel, già conosciuti nel corso della distruzione dell’Anello del Carnifex Il consenso non è unanime nell’idea di liberare lo Scaldri disse il leader, gli occhi che si illuminavano di blu e verde Le scarse informazioni in nostro possesso ci portano a stimare la minaccia in una fascia che và da Alta ad Omega Echo si illuminò di una serie di colori e Sobrilik aggiunse Tuttavia la distruzione di un artefatto di tale proporzione entropica potrebbe aumentare l’equilibrio universale e, come tale, siamo pronti a fornire il nostro supporto nell’impresa Echo e Intel fecero due passi avanti Siamo pronti a unirci alla vostra spedizione dissero. Ma se alcuni dei Guardiani erano ottimisti sulla risposta dei nativi meccanici di Coax, anche un’altra fazione, a sorpresa, fornì la propria volontaria assistenza. Una nube grigiastra si avvicinò davanti all’alveare, simile a una Nube Mortale che avesse raggiunto coscienza di sé. Ma i Broooooo! che si udirono provennero dagli elfi oscuri della Trenodia in Velluto, giunti scalpicciando con delle infradito, a bordo di strani costrutti metallici a due ruote Cioè sorella, vuoi andare in missione con questi Ragni e non con noi? domandò un Mhorannan dagli occhi iniettati di sangue a Celeste, cercando di carezzarle una guancia Non è una di noi, cugino tagliò corto Tarzi, unico a piedi (sebbene anche egli indossasse le calzature estive) Ma siamo pronti ad aiutarvi, se volete. Il Bastone potrebbe scatenare molti problemi nelle mani sbagliate e al contempo siamo d’accordo a liberare lo Scaldri. Rimanere imprigionati per millenni è un destino che nessuno merita le parole di Tarzi scatenarono un breve tafferuglio con i Ragni Planari, i quali sciorinarono una lista molto precisa di cinquanta punti in cui spiegavano le ragioni legislative di una simile condanna, mentre i drow replicarono sventolando bandiere arcobaleno e con numerosi sbuffi di fumo dalle loro strane sigarette. Sebbene entrambe le fazioni fossero pronte a fornire il loro supporto, era chiaro che esse insieme non sarebbero mai state in grado di collaborare. Fazioni attualmente presenti nel Teschio e relativa attitudine X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM FOLLE IO? FOLLI VOI… POTETE ANCHE AVERMI BATTUTO… MA MORIRETE TUTTI MOLTO PRESTO! furono le parole dell’infernale prima di ricevere l’ultimo colpo. Come un angelo esiliato dai cieli per i suoi peccati, Teshtukku volteggiò in una picchiata a spirale prima di abbattersi sul terreno sottostante, scavando un largo cratere all’impatto della sua mole contro la sabbia del deserto. Lo scenario apocalittico di nuvole nere, saette violacee e vento forte, al termine di quello scontro, a poco a poco si calmò e in pochi minuti il clima parve tornare quello usuale del deserto di Loshim e delle sue antiche rovine. Il Bastone della Rovina, conficcato sul terreno a fianco di Teshtukku, rimase silente dopo la sua dimostrazione di forza, ricordo dell’antico potere di cui era imbevuto e che si era abbattuto sui Guardiani per un brevissimo lasso di tempo. Quanto all’infernale, il gruppo scoprì presto che egli era ancora vivo, a giudicare dall’ampio petto che si alzava e abbassava nel suo silenzioso coma in cui era scivolato. Cinta dalla pesante catena, la chiave grande come un braccio era appoggiata sopra i pettorali della creatura, in attesa di essere presa da un nuovo proprietario per la prima volta dopo millenni, unico strumento in grado di liberare lo Scaldri e consentire l’unico metodo per la distruzione dell’infido artefatto recuperato dal tesoro di Re Ambric. Sebbene quella vittoria fosse giunta dopo innumerevoli fatiche e sacrifici, ancora una volta i Guardiani erano stati in grado di compiere un’impresa degna degli dèi non più presenti su Garwyth. X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Il momento in cui Osymannoch estrasse il Bastone della Rovina fece scorrere un brivido collettivo tra i presenti, mentre un sibilo sinistro si levò dall’artefatto simile all’urlo di mille anime intrappolate sotto una frana. Le mani grifagne di Teshtukku verso l’oggetto misero in allarme Celeste, abbastanza da farla accorrere contro l’infernale e colpirlo con una scarica di colpi senza precedenti PUAH! SPUT! furono alcuni dei gemiti dell’essere mentre l’alabarda lo colpiva, il sangue nero che colava dalle ferite del guardiano dello Scaldri, messo in ginocchio dalla potenza straripante della psionica al massimo del suo potere NO… TU… CHI ACCIDENTI SEI TU? domandò per un attimo alla Furia Bianca. Ma la coda dell’occhio di Teshtukku vide infine l’opportunità di una vita quando Osymannoch inciampò sul pugnale di Maxillium, l’arma caduta dalle mani del mago al momento della sua caduta. Sebbene costretto a terra, le grandi mani dell’immondo furono leste a serrarsi sull’impugnatura dell’artefatto e strapparlo dalle mani del lich con la stessa facilità con cui un adulto avrebbe rubato una caramella a un bambino E’ MIOOOOAAAARGGHHH!!!! strepitò Teshtukku, i palmi della mani che emisero fumo al contatto con l’oggetto, mentre scariche di energia violacea crepitarono dal suo corpo in preda agli spasmi. Ma sebbene il corpo dell’infernale soffrisse a quel contatto, egli ululò anche di trionfo al percepire tutto quel potere alla sua portata DISTRUZIONE! DISTRUZIONE! urlò, per poi balzare in piedi, lanciando un grido che rimbombò per tutto il deserto e portando le rocce a creparsi, mentre i lampi nel cielo si fecero violacei e piccoli turbini si sollevarono da terra. La voce cavernosa di Teshtukku, se possibile, si fece ancora più inquietante con un riverbero, simile a un eco che ora si protendeva dalla sua voce MISERI VERMI! NON VI PERMETTERO’ DI DISTRUGGERCI! LA DISTRUZIONE E IL CAOS NON POSSONO ESSERE FERMATI! sbraitò prima di spiccare un rapido volo in cielo e titaneggiare sul gruppo prima di scatenare la potenza del bastone, la cui punta si illuminò di un viola funebre, un attimo prima che la mano destra dell’infernale scagliasse un contraccolpo di energia tale da mandare in frantumi qualsiasi potere di cui i Guardiani si fossero avvinti, un riverbero talmente forte da infrangere il dweomer che teneva insieme perfino diversi dei loro oggetti LA VOSTRA MAGIA E’ DISTRUTTA! NON POTETE BATTERCI! urlò Teshtukku, coperto del suo stesso sangue ma ora dotato del potere che si diceva fosse bastato a uccidere gli dèi. Riepilogo X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Nel deserto di Loshim il combattimento infuriava, con i Guardiani Planari e Teshtukku che si scambiavano colpi forti come montagne, capaci di risuonare per tutta la città abbandonata e mettendo in fuga quei pochi animali del deserto che si erano ritrovati a fare capolino tra quelle rovine COFF… COFF… EFF… GLURG!!! gorgogliò Teshtukku, quando fu buttato ancora una volta a terra da Celeste e la sua alabarda lo colpì alla gola, un attimo prima che Gunnar si fiondasse su di lui, cercando di smembrarlo ma trovandosi ancora ad aver a che fare con la cotenna incredibilmente dura dell’essere, che dava ad Artigli di Sangue la sensazione di mordere una cassaforte in adamantio E vattene! esclamò l’infernale sferrando un calcio al muso del combattente orso, distanziandolo per non venire ghermito dalla sua presa. Quell’accerchiamento sul nemico, una tattica che di solito ben rendeva ai membri dell’Assemblea, fu però allentato nel momento in cui Celeste si dovette allontanare per elaborare una nuova strategia, lei che ora vedeva nella sua malandata arma un elemento di cui non poteva privarsi. E seppur coraggioso, Gunnar non sembrava in grado di arginare lo strapotere del guardiano dello Scaldri ARANCIATA E SUCCO D’ARANCIA SONO LA STESSA COSA! SVEGLIATEVI GENTE!! ululò Teshtukku, prima di portare la sua furia sugli incantatori con un salto carpiato in volo che lo portò a piombare tra Osymannoch e Bainzu. Il druido, nonostante l’astuta idea di ridursi di taglia per distanziarsi dall’essere, fu ancora una volta preda delle zanne dell’infernale, talmente algide e feroci da scavare una vita pure nella pelle angelica del solar di cui aveva assunto le sembianze. Ma sebbene la pratica di sbudellare druidi trasformati fosse cosa gradita all’infernale, gli occhi dell’essere furono ben presto attratti da qualcosa di molto più interessante: il Bastone della Rovina CHE COS’E’? HA UN’AURA POTENTISSIMA! DAMMELO!!! esclamò rivolto al lich. Riepilogo X tutti
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Armi magiche, durezza e punti ferita
Salve a tutti. Ancora una volta chiedo un brain storming generale su una delle meccaniche della 3.5, in questo caso la quantità di vita a disposizione di un'arma. Pur avendo infatti ben a mente la tabella relativa degli oggetti base, la parte che pone in dubbio me e @Organo84 è la quantità di pf e la durezza in virtù delle diverse componenti magiche dell'arma. L'arma in questione è un'arma ad asta (un'alabarda) +5 Sacra e della Collisione Il manuale del master indica che per ogni +1 di bonus di potenziamento l'arma ottenga un aumento di +2 nella durezza e di +10 per i pf complessivi. Ma ciò si applica anche al bonus speso per aggiungere le abilità speciali? (In questo caso Sacra e Collisione). Di norma la logica mi porterebbe a pensare che un'arma come quella dell'esempio abbia ricevuto un trattamento più intenso rispetto a una sua "omonima" ma che sia solo +5. Però ci sono anche delle definizioni del manuale che mi mettono la pulce nell'orecchio tipo "A weapon can’t actually have a bonus higher than +5. Use these lines to determine price when special abilities are added in." che sembrano voler marcare un confine tra i due "mondi" del potenziamento e delle abilità speciali. Chiedo dunque lumi a chi magari si è trovato in una situazione simile (o comunque ne può sapere più di me)
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM E CHI DIAVOLO SAREBB-?! Teshtukku non ebbe nemmeno il tempo di parlare che Celeste piombò al suo fianco, spingendo l’asta della sua alabarda sull’incavo della gamba destra dell’infernale e facendolo inginocchiare, prima di scoccare un colpo di taglio che aprì uno squarcio sul suo petto SI PUO’ SAPERE CHE RAZZA DI UMANA SEI? esclamò l’immondo, sputando sangue, prima di venire assaltato anche da Gunnar, il cui artiglione impattò contro la guancia dell’essere, forte dell’energia e del coraggio ridonategli da Bainzu. L’infernale sputò un grumo di sangue a terra, per poi lasciar andare Osymannoch, il quale per buona premura aveva ripreso la sua forma originaria BAH! NON POSSONO FERMARMI GLI STUZZICADENTI! ruggì, rialzandosi in piedi con un colpo di reni. Ignorando Gunnar, egli si gettò su Celeste, scambiando una serie di colpi. L’alabarda però stavolta si trovò ad affrontare non un’altra arma, ma fieri artigli e ali dalle punti feroci come lame di rasoio, le quali si infransero contro la struttura dell’arma della Borealis GUARDA COME TE LA SPEZZO! inveì l’infernale E TU VORRESTI VEDERTELA CON LO SCALDRI? LUI E' IMMENSAMENTE PIU' FORTE DI ME! E COMUNQUE LA VERA ARMA E’ LA SPADA LUNGA! berciò O IL FALCHION SE PROPRIO DEVI COMPENSARE PER DELLE MANCANZE! guaì, per poi accucciarsi leggermene e scartare di lato per affondare i denti, come un serpente che colpisse all’improvviso, in direzione della coscia dinosauresca di Bainzu, intento a ruggire una sua litanìa. Il druido sentì non solo il dolore della carne, sufficiente a fargli perdere il filo dell’incantesimo che stava tessendo, ma anche un vero e proprio risucchio della sua magia, come se una terribile sanguisuga si stesse nutrendo del suo potere magico UN SAPORE… DIVINO! commentò l’infernale, schioccando la mascella dopo quell’assaggio. Riepilogo X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Osymannoch aveva ormai brevettato una tecnica di fuga tutta sua, il tipo che se fosse stato possibile avrebbe tramandato ai figli per renderlo un simpatico tormentone. Ma non solo l’impossibilità di riprodursi impedì questo scenario, a metterci lo zampino ci pensò anche la manona di Teshtukku che artigliò la gola dell’Inatteso, strangolandone il collo VIENI QUI! ululò il demone, scuotendo quindi il lich con la stessa forza con cui un bambino avrebbe scosso un bambolotto di pezza, sebbene questo scricchiolasse ad ogni scossone. L’infernale avvicinò il viso del lich al proprio per poi vomitare improperi che dimostravano tutta la sua follia LE CURE SONO INUTILI! UCCIDERE DEMONI INFANTI E’ UN’AZIONE BUONA E LEGALE! LE RIVOLUZIONI SONO MEGLIO DELLA DIPLOMAZIA! berciò, gli occhi fuori dalle orbite ormai, per poi bersagliare Gunnar con un assalto mentale che infranse svariati dei suoi incantesimi al punto… da rimpicciolirlo. O perlomeno riportarlo alla dimensione di un tempo. Pur in quella ripetuta sfortuna, sebbene le dita del lich non riuscirono mai a raggiungere Gunnar, i Guardiani furono però in grado di liberarsi dall’assalto blasfemo ricevuto, pronti a soccorrere il lich ghermito. Riepilogo X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM La morte di Maxillium pose fine a qualunque velleità, almeno da parte dei Guardiani Planari. Osymannoch prese tempo assumendo una forma assai meno suscettibile all’energia positiva, ma Sophia colpì Teshtukku alla guancia, sciogliendone parte e scatenando un altro urlo dell’essere, sebbene non fosse chiaro se ciò fosse dovuto alla follia dell’infernale o all’effettivo dolore inflitto dalla giovane incantatrice di Arth. Laddove Bainzu invece decise di diventare un tirannosauro e benedire Gunnar più di quanto avesse mai fatto con qualunque altro animale, Artigli di Sangue e Celeste circondarono Teshtukku per poi investirlo con una gragnuola di colpi una volta che egli fu sgambettato per l’ennesima volta a terra. Il rumore dei colpi dell’alabarda e degli artigli dell’orso che si infrangevano contro le difese magiche e fisiche dell’essere erano talmente forti da rimbombare per la città in rovina, che era diventata teatro di uno scontro degno dei suoi precedenti abitanti, mentre le nubi nere in cielo non rilasciavano pioggia, ma crepitavano di fulmini e saette. ORA BASTAH!! gridò Teshtukk, balzando in piedi una seconda volta con una piroetta da terra e respingendo con le braccia gli assalti dei due arieti dei Guardiani Planari. La mascella dell’immondo dalla pelle rossa si spalancò oltre i limiti di qualunque essere umano per poi eruttare un fiume di improperi nella Lingua Oscura, talmente carichi di malizia e malvagità nel descrivere gli orrori che egli avrebbe perpetrato sui loro corpi al punto da far sanguinare le orecchie degli ascoltatori e fiaccare il loro spirito …E QUESTO CONCLUDE LE CINQUANTA TORTURE CHE VI INFLIGGERO’! esclamò infine, gli occhi che fissarono folli gli avversari. Ma un avversario dal cuore altrettanto nero era pronto a portare avanti le manovre dei Guardiani. Ancora una volta per Osymannoch le blasfemie erano solo parte dei riti mattutini da lich FATTI SOTTO! FOLLE! IO FOLLE! TUTTI FOLLI! lo sfidò Teshtukku, muovendosi verso il lich in forma umana a una velocità sorprendente per la sua mole. Riepilogo X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM La follia insinuatasi in Teshtukku, alla terribile notizia ricevuta, fu accolta con un misto di rassegnazione e frustrazione dei Guardiani Planari, i quali si lanciarono sulla creatura con l’intento di sopprimerla prima che potesse creare ulteriori danni. Sebbene Sophia e Gunnar forse nutrissero segretamente la speranza di un suo rinsavimento, essi non vollero però tirarsi indietro dal compito che il gruppo si era dato. Portabandiera di quella offensiva fu ancora una volta Celeste, la quale si trovò a scambiare feroci colpi di lancia contro l’infernale, i cui occhi dilatati all’inverosimile seguirono i movimenti della Borealis come solo un invasato avrebbe potuto fare NO! FOLLIA! SECOLI! gridò schivando in volo i fendenti della coraggiosa albina, la quale durante uno scambio si vide il volto dell’essere a pochi centimetri dal viso MILLENNI! SABBIA! PIU’ GIORNI CHE GRANELLI DI SABBIA! ululò, cercando di artigliarle il viso. Ma fu in quel breve lasso di tempo che Celeste riuscì a trafiggergli un’ala e portarlo a planare a terra, dove però egli giunse cadendo di schiena e attutendo il colpo. Il tacito segnale fu il la alla carica del resto dei Guardiani. Osymannoch rimase nelle retrovie, sanando il gruppo ma vedendosi respinto il proprio incanto benefico da Maxillium e le sue protezioni magiche, le quali rischiarono di ridurre nuovamente in polvere il lich, il quale non doveva essere stato avvisato di quel particolare rischio dal compagno. Sophia sollevò una tormenta di sabbia attorno a sé mentre raccoglieva l’energia magica, per poi scaraventare un raggio contro Teshtukku, il quale si schermò con le proprie ali. Ma nemmeno esse avrebbero potuto proteggerlo dalla rabbia dell’orso e dalla pugnalata del mago. Gli artigli di Gunnar si piangarono sulla carne dell’immondo urlante DOLORE! ATTESA! urlò, dimenandosi come un folle dalla presa di Artigli di Sangue e respingendolo con un calcio prima che il suo costato venisse trafitto dal pugnale di Maxillium, il quale creò una risonanza di energia sonora che crepitò nell’aria rimbombando come un tuono. Un connubio di manovre che avrebbe steso qualunque avversario mortale. Ma Teshtukku era un’infernale, qualcosa più di un semplice demone buffone o una succube adolescente QUESTO LO CHIAMI DOLORE? QUESTO E’ DOLORE! gridò l’immondo, sollevandosi da terra con un balzo e torreggiando sui presenti mentre attorno a lui l’oscurità parve avvolgere l’intero deserto e le ferite sul suo corpo si sanavano lentamente. La creatura si avventò su Maxillium, artigliandone le spalle e azzannandone il collo, sollevandolo da terra e sbattendolo sulla sabbia uno, due, tre volte prima che un sordo rumore di ossa spezzate preannunciassero la dipartita di Maxillium. Teshtukku scosse la testa a destra e a sinistra NESSUNA ATTESA, PIETA’ PER LUI! PIETA’ PER TE! gridò gettandosi quindi su Gunnar, le ali e la coda puntuta che sventagliarono l’aria mentre colpirono Gunnar, trafiggendo la carne sotto il pelo e disegnando schizzi rossi sulla sabbia del deserto di Loshim, mentre l’essere avanzava come una forza inarrestabile, pronta a portare distruzione ovunque. Riepilogo X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM G-gli dei…. u-uccisi? ripetè Teshtukku, i cui occhi si dilatarono al punto da sembrare due fari color ambra. Il suo incarnato parve perdere la lucentezza rossa, l’infernale che scosse leggermente la testa mentre Bainzu e Celeste gli parlavano, sebbene l’attenzione del guardiano per loro fosse decisamente minore rispetto a prima Io… posso saperne di più… non credo… disse con voce atona, le labbra che tremarono e le mani che si flessero, prima che egli puntasse all’improvviso il capo verso Osymannoch NO! COME POSSONO ESSERE STATI ASSASSINATI GLI DEI? ruggì, lo sguardo talmente penetrante che il lich potè sentire una sensazione viscerale sotto quell’inquisizione visiva. Ma egli aveva detto la verità e il guardiano perse ben presto la sua baldanza Non può essere… ma… ho visto così tante creature che so quando perfino un immortale mente… e tu non menti… Teshtukku abbassò il capo e scosse di nuovo la testa Per quanto tempo ho atteso dunque invano… INVANO!!! l’infernale ruggì rivolgendosi al cielo POTEVATE AVVISARMI! POTEVATE CHIEDERE IL MIO AIUTO! il cielo parve diventare più scuro, nubi che si addensarono laddove fino a poco prima si trovava il sereno VI AVREI AIUTATI! E INVECE AVETE PREFERITO MORIRE PER MANO DI UN ESSERE UMANO!! la voce rimbombò per il deserto, forte ora come un tuono, mentre il vento iniziò a spirare ai piedi dei Guardiani Planari, la sabbia che si sollevò leggermente al ritmo dello sbattere d’ali dell’essere in volo ANNI? NO, FORSE SECOLI O MILLENNI!! Teshtukku si portò le mani alle tempie AD ATTENDERE INVANO! TESHTUKKU NON IL CADUTO, MA IL FOLLE!! l’essere scoppiò in una risata che rimbombò per la città, per poi voltarsi CHI RIDE? CHI RIDE DI ME? ululò, come il vento per poi notare i Guardiani GIUSTO, VOI! ANCHE VOI MORTALI, VOLETE UCCIDERE ANCHE ME, VERO? ringhiò, sbavando come un cane NON SE VI UCCIDERO’ PRIMA IO! VI UCCIDERO’, SI! VOI E I VOSTRI GENITORI! E I VOSTRI FIGLI! E I VOSTRI ANIMALI DOMESTICI! berciò, per poi sollevare le mani al cielo e formare una sfera di pura potenza multicolore che scagliò a terra, rapida come un fulmine. Non fu un attacco nominato, bastarono i fatti per colpire nel vivo i membri dell’Assemblea. Un bagliore immenso fu la prima cosa che videro, un bagliore che minacciò di accecarli, un battito di ciglia prima di avere la sensazione di trovarsi al centro del sole, tale fu il calore e il bruciore che i loro corpi percepirono all’esplosione, il cui rumore fu talmente forte da far sanguinare le loro orecchie e i loro occhi, forse talmente forte da poter essere udita per tutta Garwith. Il fumo di quella esplosione si levò in aria, formando uno strano cappello simile a quello di un fungo, attorno al quale planò Teshtukku, intento a contemplare la devastazione che stava provocando NON VI E’ PIU’ SENSO NELLA MIA ESISTENZA! TESHTUKKU IL FOLLE, TESHTUKKU L’INUTILE! latrò, ormai in preda alla follia. Riepilogo X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM X i diplomatici Non giorni, ma settimane corresse Teshtukku nei confronti di Osymannoch Ma è vero, ho visto apparire creature dei reami inferiori e superiori, confusi all’inizio. E ammetto che all’inizio ho pensato davvero fosse giunta la Fine dei Tempi l’infernale si portò una mano al mento, carezzandoselo Ma gli dèi non si sono pronunciati e voi mi dite che questa minaccia giunge non per la fine dei tempi, ma da un’altra fonte…? Teshtukku inarcò un sopracciglio, per poi inarcare il collo in avanti e squadrare i volti di coloro che si trovavano al suo cospetto Credo davvero nella vostra preoccupazione per ciò che mi raccontate, sebbene non capisca perché liberare una creatura come Scaldri possa aiutare contro un’altra minaccia di tale portata commentò infine Tuttavia mi sembra di capire che questa stiate vivendo non sia l’Apocalisse l’infernale sbuffò, portando le mani a giocherellare con la grossa chiave che aveva appoggiata sul petto Come tale non posso accontentarvi. Ho dato la mia parola. Solo quando giungerà il momento della Fine allora gli dèi mi concederanno di poter liberare Scaldri e terminare la mia lunga attesa. Sebbene il mio aspetto possa spaventare, non infrangerei mai un patto, per me una promessa è una promessa spiegò la creatura Specialmente questa che è la più importante della mia esistenza Teshtukku sospirò Avete la mia comprensione per la minaccia che incombe sui vostri mondi, ma se il destino vorrà che Garwyth venga spazzata via, allora probabilmente anche per me e lo Scaldri il destino sarà lo stesso e, perlomeno, pure nella morte avrò mantenuto la mia parola disse sollevando il mento e gonfiando il petto, con orgoglio. Egli lasciò stare la sua chiave, per poi incrociare le braccia Temo di non potervi aiutare nel vostro compito minore. Mi duole dirlo, ma penso siate giunti fin qui invano… X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Il breve rientro di Bainzu su Arth per congedare Pisittu una volta per tutte fu accolto con un certo sollievo dai compagni e dalla tigre in primis, la quale strusciò il proprio muso sulla veste del druido un'ultima volta, prima di allontanarsi verso la giungla che egli aveva scelto come habitat ideale per poterle lasciare godere dei suoi restanti giorni di vita. Tale saluto fu l'unico evento degno di nota nel breve periodo che i Guardiani, ora di nuovo riuniti, passarono sul Teschio di Paithah prima di ripartire il giorno seguente, ritemprati nel corpo e in alcuni casi anche per mezzo di magie. Il ritorno presso l’antica città che un tempo sorgeva nel deserto di Loshim riportò subito ai Guardiani Planari il difficile combattimento vissuto, sia che fosse passata più di una settimana o, di fatto, meno di una giornata. Non vi erano più tuttavia segni della battaglia, segno che il deserto era stato inesorabile nel coprire le tracce del loro passaggio. Il loro ricordo però era rimasto vivido nella memoria di un soggetto, il quale fu preannunciato dal forte sbattere delle sue ali da pipistrello quando planò, scendendo dal picco più alto, e rimanendo in volo a circa nove metri di altezza rispetto ai Guardiani Planari, quando essi varcarono ancora una volta i confini dei resti di quella titanica città in rovina Non solo dunque una diatriba, ma qualcosa di più vi guida, se vi siete spinti di nuovo qui disse con voce grave l’infernale Teshtukku. Alto come un gigante, dalla pelle rossa e dagli occhi che erano pozzi dorati, l’essere ostentò un’espressione indecifrabile. Fu in tale frangente che i membri che lo avevano già conosciuto (seppur per breve tempo) notarono come egli indossasse una pesante collana formata da una catena che sorreggeva una grossa chiave priva di denti. Notando la presenza di Osymannoch e Maxillium, egli rivolse loro un cenno del capo Il mio nome è Teshtukku, anche se molti sono solo Il Caduto disse loro Come già dissi ai vostri compagni, in virtù del patto che ho siglato con gli dèi, vi accolgo in pace. Questo luogo di polvere e ricordi dimenticati però non può offrirvi nulla, non dopo millenni di silenzio spiegò L’unica cosa custodita qua è un cataclisma, ma egli non si manifesterà prima che giunga l’Apocalisse. Solo allora io lo potrò liberare e solo allora, come accordato, avrò espiato la mia colpa disse Spero non siate giunti qua nella speranza di interrompere questa guardia, poiché sarei costretto a oppormi a voi li avvisò. X tutti Checkpoint nella notte tra il 21 e il 22 aprile per le azioni dei pg
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Il ritorno di Osymannoch l’Inatteso (ma in quel caso molto atteso dai suoi compagni) richiese ben otto giorni, otto lunghi giorni durante il quale i Guardiani Planari furono costretti a disporre del corpo di Maxillium prima che l’odore di putrefazione divenisse insostenibile, attirando curiosi e soprattutto i loro vicini. L’affare con Nassin-Frost, che aveva risollevato il morale del gruppo, andò in porto con la stessa disinvoltura di sempre, il gigantesco mercante blu che strinse la mano ad ognuno dei presenti, prima di stilare i dettagli della consegna dei diamanti, la quale sarebbe avvenuta entro due giorni al massimo. Come egli li aveva abituati, Nassin-Frost fu di parola e con un giorno di anticipo, già quello successivo, il carico di diamanti valido per due resurrezioni giunse alla loro porta. Il gruppo non vide il corriere in quell’occasione, ma Celeste Borealis ebbe la netta sensazione che a effettuare la consegna fosse stata ancora una volta sua figlia Rakayah, più o meno nel momento in cui il pacco giunse sfondanto una delle finestre di casa e la voce della sua figliastra demoniaca urlò Spero che ti servino per salvare i tuoi altri figli, p*****a! prima di sparire alla vista. Come purtroppo Celeste aveva imparato dalle prime esperienze della figliastra, per Rakayah un “non farlo” significava “sì fallo” e un “no, basta, ti prego o chiamo le guardie” significava “insisti, è questo il momento per darci dentro!”. Era così che ella aveva ricevuto il suo primo arresto per stupro. A nove anni. Quel triste momento familiare fu solo il preludio di una settimana per il resto piuttosto difficile, i Guardiani che furono martellati di richieste da parte del Seguito di Lady Myonatix e dai Demoni Circensi. Come Ashbet la donna-gatto aveva profetizzato, Lady Myonatix non fu affatto felice di scoprire che Celeste aveva una figlia (per quanto adottiva) succube e le sue parole furono lapidarie Suppongo che dovrò mettere alla prova la vostra volontà di fare davvero del bene si limitò a dire al termine di un breve incontro, al termine del quale inciampò, rovesciando tavoli e sedie e spaccandosi gli incisivi. I Demoni Circensi invece colsero l’occasione per estendere numerosi inviti ai Guardiani per una delle loro feste notturne, con Zimmergin il demone-rospo che fece svariate proposte di matrimonio alla Borealis, arrivando ad essere arrestato per tre giorni da Hygrave dopo la ottava canzone della sua serenata notturna, pronunciata con parole della Lingua Oscura che fecero sanguinare le orecchie di quattro Filosofi tanto sfortunati da trovarsi in zona al momento dell’esibizione. Osymannoch, al termine di quella ordalìa per i suoi compagni, fu accolto dunque con un certo trasporto ed egli fu ben presto al centro degli sguardi di tutti quando riportò in vita prima Maxillium e poi Pisittu la tigre, la quale si guardò intorno con un’espressione che sembrava esprimere una triste rassegnazione. Dedicate le proprie attenzioni ai caduti, i Guardiani ebbero la prima occasione dopo molto tempo di poter interagire tra di loro e prepararsi alla ripartenza per il giorno successivo. Sebbene Re Ambric non avesse dato loro tempistiche, un mago della corte del sovrano di Brescau, quello stesso giorno, contattò tramite magia il gruppo per sapere se vi erano stati progressi nella loro missione per distruggere il Bastone della Rovina. X tutti
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM La rabbia di Bainzu fu accolta con un timore ben mitigato dei Demoni Circensi. Mavreen sbadigliò in maniera udibile, mentre Zimmergin roteò un polso qualche volta Sì… sì… bla… bla… ciuccia… le solite cose… borbottò il demone-rospo, mentre Wrenchwort si lasciò andare a una risatina alle parole del collega e a un Ba-dum tsss! sguardi truci furono invece rivolti dai membri del Seguito di Lady Myonatix, con Miri che fischiò tre volte, per poi guardare in cagnesco il druido Sì, credo che sua madre probabilmente facesse quel mestiere… commentò Bombus stringendo il bastone tra le mani, come se fosse pronto a iniziare a percuotere il druido. Non che la “povera e indifesa” ragazza aggredita mostrò particolare riconoscenza verso i suoi salvatori, in particolare Celeste Smettila di rompermi i c*****i! Credi che me ne freghi qualcosa se sei la mia madre adottiva? Sei solo una vecchia t***a ora troppo vecchia per trovarsi un uomo stabile e dato che non riesci a farti una vita felice e devi rovinare quella degli altri! sibilò con la cattiveria che solo Rakayah sapeva mettere nelle sue parole quando ci si metteva Sciaff! commentò Mavreen simulando una frustata, mentre Wrenchwort commentò con un convinto Ba-dum tssss e Zimmergin la squadrò dall’alto in basso Oh, baby, tu sì che sei un bel bocconcino malvagio leccandosi le labbra. Gli occhi della donna-gatto Ashbet si sgranarono a quelle parole No… cosa?? Quella schifosa creatura è TUA FIGLIA? domandò rivolta a Celeste, puntando il dito su Rakayah, la quale colse l’occasione per rivolgere il dito medio a tutti i presenti e teletrasportarsi via Oh, questa davvero non ce la dovevi fare! Celeste, dovresti cospargerti il capo di cenere, quando questa la saprà Myonatix… ti conviene preparare delle belle scuse! la avvisò la donna felina. Zimmergin si aggiustò una cravatta invisibile prima di rivolgersi a Celeste Celeste Borealis, meravigliosa e stupenda donna… posso chiederle cortesemente il nome della sua splendida figlia, di grazia? Ci terrei a invitarvi per un aperitivo con droga, per conoscerci meglio e fare una bell’orgia magari… La giornata per fortuna fu foriera anche di notizie più confortanti. Sebbene il gruppo non sapesse quando Osymannoch sarebbe ritornato tra di loro, una rapida convocazione di Nassin-Frost portò il mercane a rivelare loro un’insperata sorpresa Ma questi sono amuleti di Scaleforge! Vedete questo simolo dietro? disse facendo notare loro la firma del fabbro Un fabbro mezzo-drago rosso, un fenomeno delle fucine venuto a mancare anni fa, ma i cui prodotti sono riconosciuti come favolosi in tutto il multiverso. Sapevo che aveva prodotto molti amuleti, ma ritrovarne ben dieci in una volta sola… il mercane li analizzò ad uno ad uno Capisco… quelli di buona fattura, i più semplici. Questo spiega il grande numero ritrovato…. Chissà che in futuro non possano toccarvene di pregevole o ottima fattura! scherzò, rivelando loro l’ottimo valore di mercato a cui li avrebbe acquistati Ve li prendo a 400mila monete d’oro l’uno. Adesso magari riflettete se volete tenerne qualcuno per voi. I restanti comunque li prendo volentieri. Saturiamo il mercato, ma conto di poterli piazzare a svariati guerrieri che conosco disse. Gli altri oggetti, nemmeno lontanamente all’altezza degli amuleti di Scaleforge, non suscitarono l’interesse di Nassin-Frost. X tutti