Sagramor

Hai appena descritto il mio gruppo Scherzi a parte, credo una cosa: se l'INTERO party è formato da PP, penso che il DM deva accettarlo come dato di fatto e agire di conseguenza. Il problema, invece, secondo me si ha quando fra i giocatori solo alcuni sono PP, e altri magari hanno fatto dei pg belli da ruolare, ma poco efficaci praticamente. In quest'ultimo caso, se il master non interviene in qualche modo contro i PP, rischia di non far divertire i rimanenti, che sicuramente sentiranno i proprio personaggi sminuiti dagli altri. Si ricordi che l'obiettivo del gioco è far divertire i giocatori. Tutti, nessuno escluso.

Questo confermerebbe la mia tesi... Il tuo compagno non è PP (lo sei stato tu che gli hai creato il personaggio ) e quindi è stato battuto... Anche se mi sembra che stiamo divagando un attimino...

Scusa ma uno che non è capace di usare i propri poteri al meglio non è un PP!! Il tuo discorso non mi sembra abbia molto senso, o sono io che non ho capito qualcosa ...

Se i giocatori che non mi fanno il background sono pochi (uno, massimo due su un gruppo di 6-7) allora posso chiudere un occhio, ma costoro staranno pur certi che gli presserò ad ogni giocata finchè non mi portano uno straccio di BG. Se sono di più, preferirei rimandare le giocate a quando non gli abbiano ultimati (e questo può essere anche un buon incentivo...) Altrimenti, il Dm ha ben poco materiale per imbastire la sua campagna, o se lo fa non tenendo conto dei pg rischia di farli annoiare.

Se è per questo allora ti consiglio un buon gioco di strategia oppure, se preferisci, un gioco per pc tipo Baldur's Gate o NWN. Chi invece sa che significa "gioco di ruolo", e non ci mettiamo a fare i precisini sui nomi , probabilmente scomoderà un gruppo mediamente di 5-6 giocatori (persone fisiche) per ben altro che semplici "combattimenti", anche se "eroici". Non dico che non ce ne devono essere, ma il GdR non si deve ridurre a sole botte da orbi.

Certo che ultimamente se ne vedono di sondaggi inutili.... Mi è sembrato di toccare il fondo con i vari "chi si lava di meno", "razza preferita", "nomi elfici abusati", "come salvare un oste da pg rompiballe" ecc. ecc. Invece ora mi devo ricredere ... Come si tira a me non interessa, basta che: - non crei disagi (Azothar sentito??) - non si bari.

Secondo me è pleonastico rispondere a questo sondaggio. Si chiama "gioco di ruolo"; un motivo ci sarà o no ?

Non ti preoccupare, al primo segno di squilibrio prenderò seri provvedimenti...

Vuoi dire che non fai nessuna fatica a gestire combattimenti dove sono coinvolte, in media, decine di creature? Se è così, beato te... Nel gruppo che masterizzo, il party è composto da 7 elementi (per ora ma se ne aggiungeranno un paio a breve). Gioco costantemente un png. Gli avversari in media sono 7-8 (a volte anche molto di più) e, sempre in media gli assenti sono un paio. Quindi, se volessi sobbarcarmi anche dei pg i cui giocatori sono assenti, allora due creature in più da gestire si sentono eccome!!

Penso che le motivazioni che spingano una persona a masterizzare siano molteplici. Fra le altre: - Dar libero sfogo alla propria fantasia; - Far divertire altre persone; - Creare un "mondo parallelo" su cui hai completo potere; - Far valere le proprie idee, i propri pensieri e ideali; - ecc. ecc. Colgo l'occasione di porvi una domanda: Quando iniziate una nuova campagna e vi proponete per fare voi il DM, lo fate perchè (in qualche modo, anche inconsciamente) vi sentite gli unici in possesso delle capacità per farlo? Pensateci bene prima di rispondere... Ammetto, nel mio caso, di non aver ancora trovato una risposta .

Se si dispone di tempo sufficiente, perchè non giocare più campagne contemporaneamente. L'importante è non eccedere (ci sono tanti altri divertimenti )! Ora come ora, gioco due campagne: una come pg e l'altra come DM. Ma in passato ho giocato più di un pg contemporaneamente. In questi casi, mi divertivo a giocare due personalità molto diverse, in modo tale da calarsi ora nei panni di un ruolo, ora in quelli dell'altro.

Dipende dalla situazione e dai giocatori presenti. Nel mio gruppo, quando mancano dei giocatori (cosa che, ahimè, sta accadendo sempre più sovente ) i pg mancanti gli affido ai giocatori presenti. Essendo questi affidabili e dei buoni giocatori, non c'è alcun bisogno che gli tenga io. Penso che un DM abbia già parecchie cose da fare; se poi deve sobbarcarsi anche di questo fardello... Per chi ha detto che possono nascere situazioni spiacevoli con pg giocati da altri giocatori: se i presenti sono onesti, non c'è da allarmarsi! Se, per circostanze fortuite o involontarie, dovesse andar qualcosa storto... bhè nel mio gruppo vale il motto: chi è assente ha sempre torto !

Concordo con Azothar. Comunque, se vogliamo disquisire per mera curiosità... Penso che l'unica circostanza in cui un guerriero può avere qualche possibilità (si badi: non dico vincere, ma avere qualche possibilità) è quella in cui riesca ad agire prima del mago e ad attaccarlo prima che questi agisca. Altrimenti, invisibiltà (magari migliorata) e tanti saluti a tutti... A parer mio, già da un livello medio, la disparità fra combattenti e incantatori è davvero impressionante. Forse si dovrebbe intervenire per migliorare le classi di guerrieri e compagnia bella, ma (nonostante revisioni, 3.5, opzioni, manuali integrativi e via discorrendo) il sistema regolistico non è mai andato in questa direzione.

Tempo fa preparavo delle miniature in cartoncino, su modello di quelle della scatola base di OD&D. In pratica, avevo (e ce l'ho ancora) un file immagine formato A4 su cui c'erano le sagome delle pedine. Questo foglio fungeva da modello. Poi, quando volevo creare un set di nuove miniature, copiavo il modello e sulle sagome vi incollavo le immagini delle pedine. Stampavo su cartoncino, ritagliavo e montavo ... e il gioco è fatto. Ne feci così tante (tempo fa avevo molto più tempo libero di ora...) che sono bastevoli tuttora e non necessito di farne più. Fra l'altro, i modelli gli ho ancora (per creature: 1,5m x 1,5m; 1,5m x 3m; 3m x 3m). Se qualcuno è interessato si faccia sentire via mp...

Quando gioco un mago, non saprei rinunciare ai seguenti incantesimi: 1° liv.: dardo incantato; 2° liv.: invisibilità; 3° liv.: velocità (e fulmine); 4° liv.: invisibilità migliorata; 5° liv.: dominare persone; Ho citato incantesimi del MdG base, non prendendo in considerazione (volutamente) altri manuali, spesso troppo PP (il Libro delle Fosche Tenebre, per esempio).

Nelle mie campagne introduco dei PNG sostanzialmente solo in una delle tre seguenti evenienze: - Per equilibrare il gruppo (per esempio, se al party manca un chierico, allora ne inserisco uno come png); - Se i pg sono pochi (meno di 4); - Se voglio guidare i pg verso una meta specifica, o gli voglio in qualche modo "controllare", oppure voglio indirizzarli verso qualcosa. In altre circostanze, un dm potrebbe volere un png per divertirsi a giocare anche lui un ruolo. Sinceramente l'idea di un PG nelle mani di un DM, secondo me, non ha alcun senso.

Bhè prova a dirlo all'oste .... E poi, ammettilo, è che volevi provare i tuoi nuovi incantesimi (fulmine, ecc. ecc.)... Comunque, non avete più fatto cose del genere, segno che la "punizione" è servita a qualcosa ...

Sinceramente non ho capito bene la tua domanda, Steyner. Quando parli di DM che giocano dei PG, ti riferisci ai png nella sua campagna? Magari qualche png che si aggrega alla compagnia e ne diventa parte integrante? Se così non fosse, che cosa significa "DM con un pg"? Potresti spiegarti meglio?

Per non parlare di "Una su mille me la dà...."

Diciamo che eri in bilico fra realtà e delirio ... Comunque, tranne per motivazioni particolari, credo sia meglio scegliere un metodo semplice (magari dare un tot di punti da distribuire a piacimento, in modo tale che un giocatore può fare il pg che più desidera).

Certo che può farlo. In questi casi, però, il cambiamento nell'allineamento dovrebbe dipendere dal cambiamento dell'indole del pg (magari maturato a seguito di esperienze di vita personali). Ma nel caso di cui si parla in questo topic non mi sembra l'evenienza che ho detto poc'anzi. Si tratta invece, per quanto ne ho potuto capire, di un caso di incomprensione dello "spirito" del GdR. In questi casi, personamente darei delle delucidazioni in merito al giocatore, spiegandogli cosa significa gioco di ruolo e allineamento, piuttosto che optare semplicemente per un cambio nell'allineamento del suo pg.

Nelle mie masterizzazioni utilizzo il seguente metodo: si tira 4d6 per ognuna delle caratteristiche, scegliendo i 3 risultati migliori. Sono possibili gli spostamenti di punteggi fra diverse caratteristiche, ma per ogni 2 punti sottratti ad una, se ne aggiunge 1 all'altra. Se la scheda così ottenuta non dovesse soddisfare il giocatore, questi può optare per 80 punti da distribuire come vuole (quasi sempre accade questo). A tal proposito, mi ricordo che, nella sua ultima campagna, Azothar ha utilizzato un metodo abbastanza astruso .... Azo potresti ricordarmelo e postarlo, che magari offri buoni spunti...

In passato ho avuto esperienze del genere, e confesso che inizialmente non sapevo come gestire la situazione. Con un po' di esperienza ho imparato che se i giocatori sono consci che pagheranno le conseguenze (negative) per i loro atti da bontemponi, e sanno che queste conseguenze sono "dure", penso che dopo un po' la finiscano di comportarsi male e inizino a pensare alle conseguenze prima di agire...

A prescindere dall'attitudine, penso che applicare gli incantesimi di cui si parla anche a mostri/creature evocate potenzi non di poco gli incantesimi di evoca. In questo caso, infatti, un incantatore potrebbe evocare delle creature, lanciare incantesimi "di potenziamento" e ottenere così un cospicuo esercito Inoltre, secondo me non in questo modo si incentiverebbero gli incantatori a evocare, col risultato di avere molti più elementi da gestire in combattimento. Così si rischia di rallentare l'intero combattimento.

Ne conosco taaaanti, chiedi ad Azothar una conferma ... Scherzi a parte, forse il tuo amico non ha ben compreso cosa significa "gioco di ruolo"... Dovresti spiegargli che cosa significa calarsi in un "ruolo", e che l'allineamento non è una costrizione, ma dovrebbe rispecchiare l'indole del "ruolo" giocato.