Tutti i contenuti pubblicati da Strikeiron
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Le nostre storie - Commenti dei lettori e degli autori
Sì esatto proprio per questo temo...
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Le nostre storie - Commenti dei lettori e degli autori
La cosa che mi dispiace è che pochi la leggono...c'è qualcuno che non l'ha mai aperta, neppure per sbaglio ed io ritengo (per i post di Manzo, di Jormy, Wolf e tutti gli altri...me incluso visto che sono uno sborone) che sia un peccato, visto che la longevità è buon segno della bontà di qualcosa.
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Love actually (L'amore davvero)
Che ne pensate di questo film sdolcinato, ma a tratti veramente geniale (come quando il tipo inglese va a scriversi un libro in francia ed ha la badante portoghese che gli gira per casa? I due ovviamente non capiscono una parola di quello che si dicono, nonostante pensino le stesse cose....)?
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La nostra storia...
Vai pure
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I tiri li fa il giocatore o il master?
Be, ma allora bisognerebbe ingegnarsi in qualcosa che confonda i tiri di spot, in modo da essere sicuri che quando io master ti chiedo di fare uno spot questo non vuol dire immediatamente che c'è qualcosa di strano. In certa qual misura dovrebbe dipendere dai giocatori per cui se questi sono furbi ti fanno lo spot metodicamente, mentre se sono stupidi si trovano a camminare nella tana di un drago...
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I tiri li fa il giocatore o il master?
Scusate un attimo, ma anche se fai fare tutti i tiri di osservare e cercare ai giocatori non è che cambia di molto la sostanza. Basterebbe tener conto che le soglie di CD variano di caso in caso così che i giocatori hanno una sicurezza di massima dei risultati che vedono tirando il dado, ma non generica...ovvero non sono mai completamente sicuri di ciò che avviene (come sarebbe difatti nella realtà...pensate a quante volte ci illudiamo di vedere qualcosa ed in realtà ci eravamo ingannati).
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Manzo Dixit
Ehehe ma che diavolo fai Manzo, mi leggi nel pensiero? Stamattina in treno stavo leggendo un libro di Deaglio "La banalità del bene" su Perlasca...ambientato ovviamente a Budapest... Bello!
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Le nostre storie - Commenti dei lettori e degli autori
Quella del beeee? IGNORALO è l'unico modo...
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La nostra storia - Supereroi
Vivo nell'oscurità della notte, perchè ancora la luce del giorno mi ferisce gli occhi. Per fortuna di qui non passa nessuno, solo questi gatti randagi che non hanno paura di nulla e di nessuno. Tantomeno di me. Ricordo poco ancora. E' come se la mia vita partisse dall'esplosione, quella che mi ha scaraventato fuori dal mio appartamento. Da allora vivo nel buio... qualcuno porta da mangiare a queste bestie ed io ne approfitto. Perchè non ho altro modo per sopravvivere. Una volta forse, nella mia vita precedente avrei avuto schifo di questo? Non ricordo. Soltanto quelle ambulanze e quelle sirene hanno spezzato la tranquillità del mio rifugio oscuro. Ma non mi hanno trovato perchè per lungo tempo sono piombato nell'oscurità e non mi sono mosso, forse non ho neppure respirato... e poi ho iniziato a sognare. E lentamente è stato come se il sogno e la realtà perdessero i confini che li separano. E mi sono svegliato in questo angolo sporco della città. Avrei dovuto essere in fin di vita, debole e disperato. Ma non lo sono: ho solo un appetito mostruoso. Ma in qualche modo ho trovato da mangiare. In qualche modo sono uscito di qui ad ammirare la luce di una falce di luna che mi ferisce gli occhi, mentre pian piano mi abituavo all'oscurità. Allora sono tornato indietro...mi sono rifugiato ancora in questo piccolo angolo sporco ma sicuro. E quasi ho smesso di respirare nel terrore. Perchè vedo nella notte, distintamente, come mai ho la sensazione avrei mai visto prima. Ed i miei passi sono leggeri, più leggeri del normale. I muscoli agili e pronti a scattare, i miei sensi in allerta... Sono io questa cosa? Non lo so. Mi rifugio ancora di più in questa oscurità e cerco nella mia mente...frammenti di ricordi tornano a me, ma è come un puzzle privo di significato. Un gatto. Un giornale. Un treno. Cosa significa tutto questo? E soprattutto: cosa farò quando uscirò da qui? Scusate se la tiro lunga, ma mi sto preparando per entrare in maniera credibile...poi chissà, agari Nemo si inventa qualcosa
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SKY
Già che ci sei dimmi come faccio a vedere gratis prima fila... mi si impianta sempre quando passo per quei canali, dovendo passare al 401 del meteo...
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La nostra storia...
Eh eh eh Tenetevi stretti, c'è un rumore come di risucchio di uno scarico di un lavandino...posto fra poco No. Non ancora una volta! Perenor cercò di muoversi e gemette per la frustrazione e la disperazione. Era buio là dentro, terribilmente buio. E Perenor si ricordava di come una volta si fossero trovati in una situazione simile... Non potevano essere di nuovo in un semipiano di demoni! Il giovane chierico cercò di convincersi che non poteva essere possibile. E per lo più, nonostante fosse buio si sentiva un odore molto forte di salsedine. Di mare. Ma dov'erano finiti? Provò a muoversi e sentì il legno scricchiolare sotto di lui. Ma allora erano ancora nella nave! Ricordava vagamente come dopo la visita del demone la nave fosse stata catturata da qualcosa che li aveva sbattuti come una giostra vertiginosamente veloce. Ma non era stata la tempesta... bensi qualcos'altro...qualcosa di simile ad un vortice. Questo voleva dire soltanto una cosa: se non erano tutti morti ora si trovavano dentro un qualcosa di simile ad una caverna, in fondo al mare. Ma come erano finiti in un luogo del genere? Concentrandosi, in effetti, sentì lo sgocciolio dell'acqua. Come se delle gocce cadessero da grande altezza in un enorme antro umido. Ma non freddo. Era stranamente caldo là dentro. Cautamente pregò per ottenere la luce ed una luminosità soffusa subito lo circondò, facendolo sospirare di sollievo. In effetti era ancora dentro alla nave, per quanto sfondata e malridotta fosse. E l'oscurità anzichè inghiottire la luce la accoglieva discretamente.. Perenor ne fu rassicurato: se non altro non erano in un semipiano demoniaco. Rise, producendo un suono quasi isterico, che rimbombò: però erano in fondo al mare e sarebbe stato difficile uscire da lì. Pian piano, guidandosi con la luce cominciò a muoversi dentro la stiva. In quella specie di ottovolante che li aveva trascinati là sotto Perenor era stato lanciato in un'estremità del sottocoperta, assieme ad una notevole dose di masserizie che l'avevano quasi bloccato in uno spazio angusto. Così facendo lo avevano tenuto fermo, salvandogli la vita. Provò una fitta acuta di rimorso: il monaco era morto, Garfuss e Alathariel erano stati catturati dal Balor, Ariaston era stato ucciso.... Dov'erano gli altri? Dovera Sturmir? E l'elfa? Fu allora che sentì una voce concitata. Lirian. Ma allora era viva! Si precipitò verso di lei quando sentì l'altra voce ed il sorriso gli morì sulle labbra. Erano in pericolo: mortale ed inevitabile. Quella donna, quella Aixela non avrebbe esitato a farli fuori. Si precipitò verso Lirian per salvarla quando nell'irruenza che aveva impiegato per raggiungere il sopracoperta non inciampò in qualcosa. Ariaston! Stupefatto si chinò su di lui: il respiro era debole, debolissimo...ma non era morto. Perenor invocò la magia curativa più forte che conoscesse e sperò in cuor suo che bastasse. Il respiro si fece più regolare...forse l'elfo sarebbe sopravvissuto. Ma ormai si era tradito. Avrebbe dovuto usare uno stratagemma per allontanare dalla traditrice Lirian...le vide una davanti all'altra. Lirian piangeva amare lacrime e l'altra la stava abbracciando con un'espressione amareggiata in volto. Ma cosa stava succedendo? Perchè in quella storia Perenor faticava sempre a capire da che parte volgessero gli eventi? Se almeno avessero avuto una sicurezza, un qualsiasi riferimento... Che assurdità, pensò, ma non si mosse. Non si erano ancora accorte della sua presenza. Poi una luce apparve alla destra della barca, illuminando la sagoma di qualcuno che stava accovacciato contro il timone. Perenor ebbe una fitta di timore sentendolo gemere: era ancora vivo! Ma lo stupore lo inchiodò dove stava. Qualcuno stava faticosamente cercando di issarsi sulla nave semidistrutta. Alla luce dell'incantesimo di Perenor apparve prima un cappello un po' sformato e quindi una barba candida e quasi sfavillante. A Perenor si mozzò il fiato. Ma prima che potesse avvertire gli altri il vecchio parlò: -Ma insomma, volete decidervi a scendere da questa nave sì o no? Abbiamo parecchie cose da fare oggi!-
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Dubbio su THE RING (no dubbi sono tanti XD)
Ho letto il libro originale (regalatomi da kender e Gideon ) ed ho visto l'originale giapponese...SPOILER in fin dei conti lei viene uccisa nel pozzo ed è incinta, quindi per vendicarsi dà alla luce invece del bambino morto con lei un virus che si deve replicare all'infinito nella razza umana. Chi fa una copia della videocassetta diventa un ospite del terrore che essa propaga... nel libro non viene chiarito molto se alla fine della propagazione del virus la razza umana si salverà oppure il virus muterà in qualcosa di nuovo
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Le nostre storie - Commenti dei lettori e degli autori
Tieni ben presente che adesso siete tu e Alathariel sotto il braccio del balor...confido in qualcosa di esplosivo da parte tua
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Le nostre storie - Commenti dei lettori e degli autori
Ancora attaccato alla ruota del timone... Bella scena..la inserisco adesso...
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La nostra storia...supporto hardware
A mio parere Joram pubblicazione o non pubblicazione è meglio cominciare a discutere il da farsi perchè non penso che su altri siti siano riusciti a mandare avanti una cosa del genere come abbiamo fatto noi.... o forse sì (se conoscete ditemi). ma è meglio cominciare a considerare l'idea di farne qualcosa perchè sinceramente a volte mi capita di rileggerne delle parti e mi dispiace che rimanga solo una cosa buttata lì...
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La nostra storia - Fantasy 2
L'idea sarebbe meravigliosa, ma io vi propongo un'altra cosa: occupiamoci della Nostra Storia originale e finiamola. Poi contattiamo quelli della DL e vediamo cosa si può fare (pubblicare, mettere sul sito etc...). Quindi riiniziamo qui, dando modo agli ultimi arrivati di potersi inserire... Che ne dite? Io ho già il mio zigar Strikeiron pronto ad intervenire qui....però mi sembra un peccato iniziare più storie contemporaneamente per dopo non finirne nessuna.
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Alexander
Uhmm mi hanno cancellato il post, ma che moderazione solerte....avevo detto che a vedere il film sembrava effettivamente che tutti i greci fossero gay... cmq allora (nella società greca) l'omosessualità era vista non come una malattia, ma semplicemente come una delle eventualità della vita. I vecchi andavano con i giovinetti e mi pare che sempre da quelle parti derivi l'appellativo lesbiche (isola di Lesbo)...
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Nuovi moderatori
Ehi Enz! Questa è nuova...buon lavoro!
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Alexander
Ah grazie non ho fatto greco e quindi....
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campagne malate ...
Mio dio! Ma quanto siete scoppiati da 1 a 10? 1000?
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Alexander
PIENAMENTE D'ACCORDO Cosa vuol dire quella parola? Spiega, sono curioso ed ignorante...
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Le nostre storie - Commenti dei lettori e degli autori
Non ho fregato nessuno... Se vuoi potremmo parlarne mp per non rovinare la sorpresa agli altri @Manzo: via libera, scatena il tuo kender che fa più danni da libero, okkei?
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La nostra storia...
Mi sento schizofrenico dissociato...ed ora la parola (ed anche qualcos'altro) al balor... Stupide ed ingenue pedine! Il nano aveva diffuso la sua magia sulla nave per proteggerla dai suoi colpi, l'elfo aveva osato avventarsi su di lui per ferirlo con quello strano pugnale. E per un attimo aveva pensato che potesse realmente fargli del male... aveva temuto che potesse essere una minaccia e se ne era sbarazzato. Ora giaceva morente da qualche parte. Illuso. Ma il monaco... Quello sì che lo aveva lasciato perplesso perchè non era un monaco. E quello che era ancora più divertente era che si nascondeva in quella misera e debole forma, privandolo del piacere che danno in genere le cose quando si fanno difficili. In quella forma era particolarmente debole. Non poteva opporsi a lui, non alla sua natura di demone. Era mortale ed insignificante, seppur sempre pericoloso. Per questo se ne era sbarazzato velocemente. Ciò nonostante aveva distrutto la sua arma: un'inezia, ma sempre una scocciatura. Ora avrebbe dovuto distruggere la barca con le proprie mani. Poi era arrivata la donna, la Sua favorita. Un'altra misera mortale. E questo aveva aggiunto il divertimento che mancava a quella piccola passeggiata. Avrebbe potuto ucciderlo, sì certo. Ma non lo avrebbe fatto: era troppo fragile per questo... però, valeva la pena di provare. -Donna, ormai non serve più che tu finga di aiutare questi miseri mortali. Torna da Lei e riferisciLe che qui ho quasi finito! Vide lo stupore nei suoi occhi e l'odio in quello dei suoi ex-compagni. Il caos, il male e la confusione più assoluta. Rise di puro giubilo, raucamente ed in maniera terrificante. Quel miserabile chierico arretrò, impaurito. Ed a questo si aggiunse il gemito di una bambina ed il vociare isterico del kender, laggiù a portata di mano... Era quello che aveva aspettato. Lanciò l'incantesimo, velocemente e schioccò la frusta come una rete. Sapeva dove colpire: nelle deboli certezze di quella donna ricoperta di rune letali, nella fragile sicurezza del nano e soprattutto nell'angolo buio dove la bambina ed il kender si erano rifugiati sperando di fuggirgli. Erano in un angolo remoto, ma alla sua portata. E li avrebbe presi entrambi... Aveva calcolato tutto, previsto gli attacchi e finto di esserne totalmente coinvolto. Ma in realtà nel frattempo aveva individuato ciò che gli interessava... ed aveva ordito la sua semplice trappola. Scattò in avanti e lanciò il secondo incantesimo mentre travolgeva le pareti di legno come se fossero fatte di fiammiferi, troppo veloce per essere seguito. La frusta raggiunse il suo obiettivo: sentì le urla di dolore e di disperazione e sorrise quanto mai soddisfatto. Intanto la protezione magica del nano si stava già dissolvendo. Bene. Era ora di andarsene. Li avvolse attorno alla frusta ancora di più, incurante dei loro lamenti, anzi godendo di essi e si preparò velocemente a finire quanto aveva fino ad ora architettato. Evocò velocemente un diversivo: erano degli imp, nulla di difficile o particolarmente impegnativo. soltanto un regalino d'addio. E quindi schizzò fuori dalle paratie, aprendo una voragine quasi al di sotto del pelo dell'acqua. Con i piedi scalciò verso i brandelli di legno mentre sgusciava fuori nella tempesta: la falla si aprì ancora di più e l'acqua si riversò nella nave come un'ondata di marea selvaggia. Prima che potessero inseguirlo guizzò via, al di fuori della loro portata. Il kender e la bambina si lamentavano debolmente ormai tra le sue grinfie: bene, il viaggio non sarebbe stato troppo movimentato. In un istante si trovò molto al di sopra della tempesta, dove da lassù la nave sembrava essere un misero puntolino. E notò qualcosa che lo fece sghignazzare dalla gioia: la nave non era ancora affondata. Sotto la tempesta che si stava placando un immenso vortice si era aperto nel mare e stava trascinandoli tutti con sè. Subumloc lottò inutilmente contro la corrente più forte. Era come se qualcuno avesse rimosso il tappo di un'enorme lavandino. Riuscì a stento a recuperare la nave. Paltron urlava parole sconnesse con il tono di un voce di un pazzo che quasi sembrava sovrastare la tempesta: -IL VORTICE IL VORTICE!!! TENETEVI STRETTI!- E poi la nave malridotta si inclinò precipitosamente ed entrò a capofitto nel vortice, precipitando in un'oscurità famelica di acque turbinose. Paladine aveva ascoltato ed esaudito Perenor... Okkei! E poi non dite che non vi ho accontentato...
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La nostra storia...
Un incubo. Come se non fosse stata sufficiente la tempesta. Perenor continuava a pregare perchè la magia, arcana o divina che fosse non era nulla di fronte al male che stavano fronteggiando. Aveva visto molto, perfino troppo da quando era partito dal monastero, aveva perso la speranza e la fede per poi riacquistarle, entrambe più forti. Aveva appena creduto di vedere lampeggiare nel cielo la costellazione di Paladine, per poi osservarla sparire improvvisamente. Ma non aveva detto niente ai propri compagni. Non aveva avvertito nessuno di loro perchè per il momento non c'era nulla da dire. Ed ecco che il demone aveva sconvolto e massacrato la nave ed i suoi amici stavano morendo nel tentativo di salvare tutte le loro vite. Avrebbe dovuto sapere che erano tutti condannati fin dal primo momento in cui avevano rimesso piede su quella barca. Eppure se l'erano già cavata in altre situazioni, come quella volta del piano infernale... Sorrise ed il suo era un sorriso amaro e sarcastico. Aixela non c'era più, ma lui avrebbe potuto rischiare di nuovo nel tentativo estremo di salvare le loro vite? No. Per quello continuava a pregare, sperando che Paladine lo stesse ascoltando. Dovunque TU possa essere. Ascolta le mie parole: scaccia da noi quest'ombra orribile di malvagità. salva le vite di quanti ci hanno seguiti ed aiutaci nella nostra missione di riportare il Bene dopo aver aiutato inconsapevolmente il Male. Sostieni i nostri passi malfermi. Ascoltami. Tu lo puoi fare. Paladine lo ascoltò in qualche modo. Poi notò che dietro al demone era comparsa Aixela... ... e perse ogni speranza.
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Alexander
Guarda che gli americani si comprano solo il Bignami....