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Crees

Circolo degli Antichi
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  1. Erdan Brightwood - palude Ero rimasto in silenzio alcuni attimi, riflettendo ed ascoltando il breve scambio. Sorpresa e dubbio erano scivolati distrattamente nella mia testa. Guardai il fauno. Non sapevo se fidarmi o meno, anche perché avevo imparato a mie spese che non sempre le nostre concezioni di giusto, sbagliato, favorevole o sfavorevole, coincidevano con quelle del mondo fatato, dove la sfortuna di alcuni era il divertimento di altri . Ma il principe dei Folli, mi aveva aiutato e forse anche quel suo figlio era lì per quello, o forse no. Scambiare gli scrigni poteva mettere in moto eventi che non eravamo ancora in grado di comprendere. Come avrebbe reagito il destinatario? Sicuro era che non avevo a cuore gli interessi del Maresciallo, ma solo i miei. Presi lo scrigno dallo zaino e senza proferir parola lo porsi al fauno. Potevo già sentire i muscoli di Videmir contrarsi per la rabbia.
  2. Erdan Brightwood - palude << E' una musica che parla schietta al cuore la tua e con il raro dono del polimorfismo sembrerebbe, visto che si tramuta in un sentiero guida per i pellegrini che l'ascoltano. >> Commento ammaliato la melodia che mi ha rapito fino a quel luogo, lasciandomi indifferente a tutto il resto. La presenza del fauno e' maestosa come quella del padre e scevra' dell'ombra di malizia e follia che contraddistingue il Re. Mentre la mia testa comincia nuovamente ad aver ragion propria, ricambio lo sguardo indagatore, soffermandomi un attimo sullo scrigno affianco al tronco dove era seduto un attimo fa. << E'un piacere incontrarti. Le tue parole sono criptiche. Sei sicuramente figlio di tuo padre. >> dico, mentre strofino la spina che prude, celando malamente la mia curiosità al riguardo. << E come lui, immagino sarai restio a darne spiegazione. Ho parlato di rado con lui, letto i suoi messaggi nascosti fra le cortecce degli alberi, fra il suono del fiume e nel fuoco del camino. Non ho mai avuto molta fortuna nel capire realmente quali fossero le sue intenzioni. Ma non dimentico il debito che ho con lui, ne i doni che mi ha fatto. Immagino tu voglia qualcosa da me. >>
  3. Ardan Greycastle, paladino della conquista Il cielo plumbeo e' un vorticare furioso di vento e neve, che tira le vesti come a volerle strappare. Le lascio vincere, liberandomi del pesante manto, che non sarebbe altro che un impedimento durante lo scontro che sta per consumarsi al cospetto degli Antichi Dei. Impugno salda la spada in una mano e briglie e scudo nell'altra, mentre ruoto il destriero verso il suono delle urla degli sciocchi che sono venuti a morire. << Eric stai vicino ad Alexander e spara non appena li vedi. Mentre voi altri state compatti accanto a me, aspettiamo fino all'ultimo prima di caricarli a cavallo. Forse loro ci superano in numero, ma noi abbiamo stazza e portata. Schiacciamoli.>>
  4. Grombrindal Bjornsson, nano sventratore. Lasciate finalmente quelle sale solenni per le piu' familiari della taverna posso finalmente rilassarmi un attimo, lasciando che la cresta arancio spunti fuori dalla veste da viaggio. Il Corvo Grigio e' mediocre, come tutto di questa maledetta cittá umana ma la birra non e' male. Annacquata, ma ho bevuto di peggio. Mio fratello non sembra vederla allo stesso modo, visto che non fa altro che lamentarsene. Guardo scorrere il tempo in silenzio, mentre nuovi avventori varcano la soglia della taverna, fino a riempirla. Anche i nostri improbabili compagni prendono posto, non troppo lontani da noi. Non dobbiamo far altro che aspettare l'incontro.
  5. Erdan Brightwood - palude << Non e' del cervo che m'importa, ma dello stagno. >> parole criptiche per i miei compagni ma chiare per me, mentre stuzzico la spina nel dito che per fortuna ha smesso di sanguinare. Guardo Anlaf lavorare di fino per poi fargli cenno di farci strada verso il centro della palude.
  6. Erdan Brightwood - palude Seguo il mio istinto, ripercorrendo la via del sogno, fino all'incontro con i granchi. Lascio che i miei compagni avanzino, mentre dalle retrovie utilizzo il potere magico di cui sono portatore contro uno degli avversari. Apro la mano destra, mentre scosse di energia proveniente dal piano del Principe dei Folli scorrono fra le mie dita. Una lingua arcana ed in parte dimenticata esce dalla mia bocca, con la naturalità di chi la parla da sempre, mentre indirizzo il raggio crepitante verso il bersaglio.
  7. Ardan Greycastle, paladino della conquista Accarezzo meditabondo il manto del destriero. Il corpo caldo, e' assediato da una brina fredda e mordace. La spolvero via, con l'unica mano ad essere ancora protetta da un guanto, quando Alexander da voce alla sua visione. Non abbiamo ancora incontrato niente del genere, ma sento che gli occhi degli dei sono su di noi e che in qualsiasi direzione decidiamo di cavalcare, sará su quella strada che troveremo il luogo profetizzato. << Sappiamo dove siamo diretti. >> dico, mentre ignorando l'aiuto di Eric salgo da solo sulla sella in pelle lavorata, prendendo il controllo delle briglie. Aspetto che anche gli altri siano suoi propri animali, prima di colpire con ferma delicatezza il basso ventre di Bellerofonte , spingendolo verso nord.
  8. Erdan Brightwood - Strada <<E da quando hai paura del buio Videmir?>> lo punzecchio, mentre avanzo nella palude testardo come oramai dovrebbe aver imparato a conoscermi. << Non preoccuparti, abbiamo Anlaf a guidarci. Faremo prima passando di qua. >> Concludo. "Cosa troveró al centro della palude?" penso mentre stuzzico la spina nel dito.
  9. Ragazzi domani sera posto, che stasera ho fatto tardi a lavoro, sto tornando ora.
  10. Erdan Brightwood - Strada Affondo gli stivali nel terreno fangoso, fra il crescione d'acqua e nodosi arbusti, quasi inconsciamente. Le immagini del sogno si susseguono davanti ai miei occhi richiamate da quei luoghi familiari. Le voci dei miei compagni echi lontani, increspature in uno stagno. Ci metto piu' del dovuto a rispondere, ma quando lo faccio le parole sono pesanti, cariche di drammatico presentimento. << Ho sognato questo posto ieri notte. Mi inoltravo nella palude assieme ai cervi. Non e' una coincidenza. Venite. >> I miei compagni non sapevano nulla del patto che avevo stretto con il Signore fatato, ma conoscevano le mie capacità magiche e forse intuivano la mia natura non piu' completamente mortale. Non era la prima volta che li trascinavo dietro qualche intuizione sovrannaturale, perso a seguire qualche mistico segno nel cielo o nel bisbiglio degli alberi. La maggior parte delle volte davano la colpa alla mia discendenza elfica, che in contrasto alla mia lingua sciolta e alla mia natura criminale, mi rendevano vagamente naive. Ma era successo, in rari casi, che le mie divagazioni ci conducessero a qualcosa d'interessante. Se non per noi, almeno per il divertimento del Principe dei Folli.
  11. Erdan Brightwood - La Baccanera, Mattino. Ho fasciato il dito alla meglio, ma la spina pulsa e fa male. Guardo Videmir, che come me non sembra aver dormito benissimo, scambiandomi con lui un gesto d'intesa con la testa. É abbastanza per noi. Anlaf come spesso succede si e' creato un giaciglio di fortuna. Tiro un calcio al tavolo su cui appoggia, per poi dirigere il mio sguardo all'ingresso ed attendere la conclusione del siparietto fra i miei compagni ed Anderson. Prendo gli oggetti, dando un occhiata veloce alla mappa, soffermandomi pensieroso sulla palude. "La palude del mio sogno?" penso fra me e me mentre siedo accanto a Videmir. << Mangiamo e mettiamoci in cammino.>>
  12. La sezione journal a me piace, ma non ti metterei ulteriore lavoro addosso per il momento. Portiamo avanti l'avventura e vediamo come si evolvono le cose ! Per gli acquisti, modifico la scheda stasera
  13. Grombrindal Bjornsson, nano sventratore. << Un voto che spero bene di mantenere servendo la vostra Madre Verena. Sono Grombrindal Bjornsson. >> faccio eco alle parole di Markus. Le prime che escono dalla mia bocca da quando siamo entrati in quel luogo di conoscenza e uomini dotti. Osservo mio fratello guardarsi intorno a se incuriosito, mentre io, fasciato nell'ampia veste che nasconde, per quanto possibile, la mia figura, resto in disparte, ansioso per il momento in cui potrò nuovamente brandire la mia ascia.
  14. Erdan Brightwood - La Baccanera, Primo pomeriggio. Finisco la birra distrattamente lasciando la moneta d'oro sul tavolo mentre mi alzo. Essa si fa polvere in pochi istanti, soffiata via da una lieve brezza fredda ed innaturale. La magia e' qualcosa di raro. Videmir mi dice sempre di essere cauto, forse e' per quello che mi lancia un occhiataccia mentre Anlaf, come al solito, non si sta contenendo affatto. << Faccio un giro per le strade ed i mercati, vedo se trovo qualcosa di utile. Mentre il nostro selvaggio amico rapisce la bella Jasmine potresti dare un occhiata al libro che hai preso dalla residenza. Magari trovi anche tu, qualcosa d'interessante. >> Dico all'indirizzo del guerriero, mentre esco dalla locanda.
  15. Ardan Greycastle, paladino della conquista I miei occhi sono gemme nere in cui é facile perdersi, anche per il mio precettore che sembra sapere sempre dove andare. Lo guardo dall'alto per alcuni attimi. Non sono le lusinghe che voglio da lui ma la verità. Rimugino sulle sue parole, per poi soffiare come un mastino a cui si ordina di sdraiarsi controvoglia. Ha ragione, ovviamente. Lo supero, sussurrando offese in orchesco a quella razza di mezzuomini che non sembra demordere dall'inseguimento, dirigendomi a ritroso verso il mio cavallo. Bellerofonte e' maestoso. Il manto grigio come cenere spenta, la chioma nera come il fondo di un pozzo. Lo accarezzo sul collo muscoloso e sulle gambe stanche. La fuga ha stremato anche lui. Faccio per montare in sella quando la voce di Philo mi trattiene a terra. Mi volto, sospinto dal vento, che sembra soffiato dalle labbra del fato. Potrebbe non essere un caso. Che sia quello il palcoscenico su cui gli Dei vogliono vederci versare del sangue? Mi prendo del tempo per rispondere, mentre il mio sguardo vaga disperso nel paesaggio surreale. << Se vogliamo affrontarli, dobbiamo trovare il terreno di scontro adatto. Sono molti piu' di noi. >>
  16. Erdan Brightwood - La Baccanera, Primo pomeriggio. Giorno, o notte che sia, alla Baccanera sembra sempre la solita ora. Mi siedo su una delle sedie allungando le gambe sotto il tavolo rilassando i muscoli ed aprendo l'oscura veste polverosa. Dall'altra parte della sala incontro lo sguardo indecifrabile di Verdant che mi scruta. Non ho mai parlato a nessuno del mio patto con il Signore Fatato, ma ho come l'impressione che lui abbia inteso qualcosa. O almeno percepito. Un po' come Borgh che viene sempre da me quando mi vede. " Chissa dove e' adesso?" << Credo che le metterò da parte, come quelle dell'altro lavoro. Uno di noi deve avere qualche risparmio in caso di necessita'... >> sbeffeggio Anlaf dandoli una rumorosa pacca sulla schiena, proprio mentre il mastro birrario arriva. Quel posto e' diventato il luogo piú simile ad una casa che ho da tanto tempo, eppure so che sto solo tergiversando. Viviamo alla giornata, con lavori scomodi che ci permettono di non soffrire la fame e qualche vizio, ma e' abbastanza? Osservo la mia mano libera dal boccale di birra che giocherella con una moneta d'oro creata magicamente attraverso il potere di cui il Principe dei Folli mi ha fatto dono. "Non credo che mi abbia salvato dalla miseria perche' io passassi le giornate a bere."
  17. Ardan Greycastle, paladino della conquista Le divinita' oscure hanno i loro occhi abbietti su di noi. Lo sento nel vento che ulula selvaggiamente su queste terre brulle, nel morso metallico del freddo, nel cielo plumbeo che minaccia di rovesciarci addosso una cascata blu cobalto. Ci stanno mettendo alla prova. Siedo in disparte, su di una pietra non molto lontana dal timido fuoco a cui gli altri si stringono. La loro debolezza mi disgusta. Volgo il mio sguardo a Nord. Sempre a Nord. Ho cominciato a sentire sussurri nell'oscurità opprimente della notte, nelle ombre degli alberi, nei fili d'erba schiacciati dal nostro passaggio. Questo e' davvero il terreno sacro agli antichi Dei, Corvinus ha ragione. Le sue visioni ci hanno guidato oltre la soglia delle terre dei mortali, dove i campioni delle forze perniciose vengono elevati, temprati dalla natura inclemente e messi alla prova dalle influenze insidiose del caos. C'è una presenza rapace, saggia, antica ed invisibile all'opera. Forse la stessa che ha toccato con la follia i Derro che c'inseguono da giorni. Insignificanti piccole creature tenaci. Mi alzo di scatto, soggiogato dell'intemperanza che ottenebra spesso la mia pazienza. Il clangore metallico della mia armatura sporca di terra e sangue rappreso attira gli sguardi degli altri. Torreggio su di loro, stretto nel mantello di pregio che si muove sferzato dal vento che porta con se l'odore delle colline umide. Prendo una ciotola della brodaglia con cui ci siamo nutriti nelle ultime settimane, bevendola di malavoglia. Guardo gli uomini. Sono esausti ed esitanti per il cammino davanti a loro, ma non Alexander. Assorto nel tomo oscuro, le cui profezie e verità nascoste ci hanno liberato e consacrato agli antichi culti, la sua fede non vacilla. Lui, come me, sa che la strada che stiamo percorrendo e' stata tracciata per noi secoli addietro. << Non staremo fermi ancora per molto. Finite di mangiare e poi preparatevi a partire. >> Mi stacco nuovamente dal gruppo, mentre con passi ampi risalgo la bassa collina a ridosso della quale ci siamo accampati. I miei stivali affondano nelle neve fresca lasciando tracce profonde mentre la mia mano, che indossa ancora l'anello della mia famiglia, come il resiliente retaggio di una vita passata, si aggrappa allo spaurito albero dalla corteggia grigia e ruvida. Solitaria ed immobile sentinella sempre verde di quella terra desolata.
  18. Saluti "Avventurieri vaganti". Sono uno dei nuovi giocatori appena aggiunto al gruppo. Io ed il mio compagno @Kensei stiamo vagando nelle terre del nord al momento. Spero di aver modo di incontrarvi in gioco fra non molto. Buona giornata. edit @Voignar ne approfitto per farti due domande. La prima e' se possiamo avere delle cavalcature? magari utilizzando anche parte delle monete di partenza per acquistarle. la seconda e' riguardo l'oggetto insolito, vuoi che tiriamo il d100 o ci dai qualcosa tu, magari collegato alla trama?
  19. Erdan Brightwood - Casa del Maresciallo, mattino. Mi strofino gli occhi. Che sia una protezione magica? ipotizzo mentre ascolto i miei compagni ed intervengo ci incalza riguardo le guardie. << La casa era abbandonata, si vede che quel povero diavolo non se la passava bene. Riguardo le guardie, non ci siamo messi ad interrogarle. Avevano le uniformi della guardia cittadina e ce lo siamo fatti bastare vista la situazione in cui ci hanno trovato. Si ci hanno creduto, non potevano fare diversamente, glielo assicuro. >> gli rispondo mentre una luce sinistra e di volonta' propria si muove nelle mie iridi cangianti, segno rivelatore del mio mistico legame con la corte fatata. Istintivamente mi chiedo se il legame con il Re dei Folli non stia lentamente cambiando la mia natura.
  20. Erdan Brightwood - Casa del Maresciallo, mattino. La casa e' grande, con travi a vista sui soffitti alti e sbiaditi sguardi inquisitori dei dipinti alle pareti. L'aria e' calda con profumo vago di fiori di campo colti di fresco. Guardo il nostro ospite nel suo unico occhio, mentre lo saluto con un gesto del capo e rispondo alla sua allusione agli affari posando sulla sua scrivania i crediti che siamo riusciti a raccogliere. << Abbiamo avuto un problema alla residenza Vespro. Il proprietario è morto, ma non siamo stati noi.>> Accenno , mentre aspetto che i miei compagni, che hanno indagato meglio di me, possano integrare qualche spiegazione se richiesta. Stuzzico la spina nel pollice., mentre lo sguardo mi cade sul libro contabile.
  21. Erdan Brightwood - Villa della Famiglia Vespro, mattino All'universo piace complottare, spesso e con gusto. Di questo ero certo. Come ero certo, che spesso erano esseri ben al di sopra di ogni comprensione mortale od immortale a farlo. Per capriccio, noia od interesse. "Hyrsam, scommetto che da qualche parte stai ridendo." Un pensiero fugace, legato a tutto un insieme di ricordi della prima e l'ultima volta che avevo visto "Il Principe dei Folli". Guardo con reciproca intesa Videmir, per poi fare un passo nella direzione della guardia cittadina e prima ancora di aprir bocca, lascio che il mistico legame che mi lega ad uno dei signori della corte dell'estate, ed ha mutato il mio essere in qualcosa di diverso da un semplice criminale mezzo sangue, gli influenzi. << Signori, gli uomini giusti per il lavoro giusto, sono felice che siate arrivati. Io ed i miei colleghi eravamo venuti per conto di un nostro amico, a riprendere alcuni oggetti che quel povero uomo del signor Vespro, che giace la defunto, stava tardando a riportare. Un ritardo così eclatante che il nostro comune amico, si stava addirittura preoccupando gli potesse essere capitato qualcosa. E sembra che l'infame destino avesse proprio questo in mente. Guardate voi stessi che macello, come se una bestia abbia pasteggiato con le sue viscere. >> , mentre dico queste parole mi avvicino all'uomo con il taccuino. << In realta' chiamiamo il nostro comune amico l'Ammiraglio, dovete aver capito male. Ha una nave molto bella, tre alberi, uno scafo ed addirittura due timoni. Ma questo non lo scrivere. Sai cosa ma perche' scrivere di alcunché dico io, annota solo i dettagli della stanza e del corpo del Signor Vespro. Giusto, Capitano?>> aggettivo con tono interrogativo il giovane elegante e distinto. << Ovviamente noi andiamo, cosi' avete spazio per esaminare la scena del crimine. >>.
  22. Erdan Brightwood - Villa della Famiglia Vespro, mattino. << Se la guardia cittadina dovesse fermarci tralascerei la parte in cui andiamo a riscuotere i debiti...>> commento sornione mentre guardo il libro e l'anello. << Comunque se la metti in questo modo, assecondiamo la vostra curiosità, ma lasciate che sia io a parlare con la vicina curiosa. Voi le fareste paura.>> finisco di parlare, facendo un eloquente gesto con la mano di fare strada per il giardino.
  23. Grombrindal Bjornsson, nano sventratore. Mangio e bevo fino a saziarmi mentre ascolto distrattamente i discorsi degli umani. Mi chiedo se la minaccia che gli bersaglia dall'ombra sia abbastanza grande da donarmi una fine onorevole. Sputo per terra, mentre penso al troll a cui ho staccato la testa ed immagino uno dei miei commensali affrontarne uno. Rido fra me e me, dando una pacca a Magnus. << Non devi preoccuparti. Lascia che vengano da me. >>
  24. Erdan Brightwood - Villa della Famiglia Vespro, mattino. Nei miei occhi cangianti si riflette il porpora del sangue mentre nella mia testa cerco d'immaginare la creatura che potrebbe aver fatto una cosa del genere e soprattutto come sia finita all'interno di quel povero diavolo. Ascolto distrattamente i miei compagni per poi seguirli svogliato per le scale fino alla base del salone, bloccandoli un attimo prima che prendano la porta per il giardino. << Capisco la curiosità, ma credo vi stia sfuggendo il punto della situazione. Perché dovrebbe importarci di chi o cosa ha ucciso e mangiato il signorotto la sopra? Siamo qui per riscuotere un debito. Anche se trovassimo tracce della creatura, o qualche dettaglio dalla signora di fronte, non ci aiuterebbe a trovare i soldi. Ed e' quelli che dobbiamo portare al Maresciallo.>>
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