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Dragons´ Lair

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Hugin

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da Hugin

  1. Non c è qualche signorina che mi viene a trovare la notte, dato che sto solo? 😎😎😎
  2. Per me a parte allenare gli orchi e parlare con Daggarth di quella faccenda no. Ora non mi viene in mente nulla, per lo meno
  3. L'idea sarebbe di multiclassarne solo alcuni, tutti barbari mi sembrerebbe troppo. Al massimo quelli che ho visto che sono più prestanti fisicamente, tra cui Yotul se vuole. Chiedere a Daggarth ha senso per quanto mi riguarda. Alla fine dovrebbe intendersi di certe cose. E fa anche role 😉
  4. @Pippomaster92 ho una domanda. Per quanto riguarda la forza fisica di un personaggio, a livello di role, uno può pensare di allenarla in diversi modo, ad esempio come sta tentando di fare Arkail. Ma se io volessi istigare un personaggio a liberare la propria furia...in termini tecnici, a farlo diventare barbaro, sarebbe possibile? A rigor di logica un barbaro puro nasce con la furia, o la scopre da solo quando ha età di farlo, però in linea teorica uno può sempre biclassare barbaro iniziando da una classe differente, perciò razionalmente ci può stare un modo. Non so, dato che abbiamo parlato di rituali, è possibile compiere un rituale su questo? tipo parlarne con Draggarth e vedere se esiste un modo/incantesimo/comunicazione con gli spiriti/prova? o basta inventarsi un sistema più o meno plausibile da giocare con Arkail? Spero di essermi spiegato
  5. Kord Mi volto verso l'uomo che mi ha teso la mano, io lo guardo ed annuisco. E' giusto ciò che dici, ma se non arrivano notizie da settimane da Sumrel dubito possano arrivare anche informazioni utili. Se Eorwal sapesse di una malattia chiamerebbe cerusici, non noi. puntualizzo. Quindi con fare risoluto allungo la mano di rimando e stringo quella dell'uomo con decisione. E' una presa salda, ma non aggressiva. Kord. pronuncio di rimando. Serro i denti a quel nome. In un attimo distolgo lo sguardo, seguendo alla lettera le indicazioni di Eorwal.
  6. Fildesmido da Molleano Quando il nano ci apre tiro un sospiro di sollievo. Gli lasciamo il ragazzo, poi entriamo anche noi, speranzosi che possa fare qualcosa per le condizioni di alcuni di noi, tra cui Frankin che sembra il peggiore di tutti. Rovo, Kevroar e credo anche il ragazzo sono stati punti dalle zanzare. Poi ci hanno attaccato quei maledetti vermi. dico toccandomi la ferita che mi ha inflitto quella schifosa creatura. Quando siamo arrivati al capanno non c'erano altro che macerie. Sangue e tracce. Tracce di Troll e trollin da una parte, tracce di uomo dall'altra. indico il ragazzo. inutile dirti quale delle due abbiamo seguito. E' un miracolo se siamo tornati interi.
  7. Ma solo io non vado in vacanza? 😞 Comunque master, per me dopo la riunione di wurrzag puoi usare l azione che ho fatto nel mio ultimo post. Inizio a mettere in riga i soldati come stabilito con il boss 😎
  8. Arkail consiglio meno Garol dm
  9. Questa si che è una gran figata! Complimenti per la pensata!
  10. Io ho considerato anche quelli della classe preferita, mi pare
  11. Kord Ascolto attentamente le parole Eorwal e annuisco rapidamente. Mi basta sapere questo. Ripuliamo Sumrel da quella feccia. La dea mi ha mandato per punire gli empi e le corrotte anime degli orchi ed io, umile servitore, compirò il suo volere. Possiamo partire, per quanto mi riguarda. risoluto come al solito, osservo i miei compagni in cerca di una loro reazione.
  12. Fildesmido da Molleano Il ritorno, se possibile, è ancora più traumatico dell'andata. Non solo avremo da evitare Vermi e zanzare, ma abbiamo anche il povero Frankin da trascinare da Gavrok: la malattia che ha contratto sembra in uno stato più avanzato di quella di Kevroar e Rovo e il giovane riesce a stento a reggersi in piedi. A turno lo aiutiamo. Con lo sguardo, però, non posso fare a meno di osservare i miei due compagni infetti: se è così che si sentiranno, dobbiamo al più presto trovare una cura, o saranno morti in pochi giorni. Spero solo che per Frankin non sia tropo tardi. Dimenticate i dannati fuochini. Frankin sta male, così come Rovo e Kevroar. A meno che non ci attaccano o veniamo assaliti da qualche Verme schifoso, non dovremo rallentare la nostra andatura. Per nessun motivo.
  13. Arkail Quando Wurrzag ci convoca rispondo ai miei compiti di consigliere e mi dirigo da lui, il capo. Qualche novità? la mia voce baritona si spegne nell'aria in pochi attimi mentre con le grosse mani finisco di sistemare l'armatura e tutto l'equipaggiamento. Suppongo che a breve dovremo muoverci...e dovremo essere pronti a tutto.
  14. Kord Forse è per questo che la dea mi ha spinto lì, forse è per questo che ora mi trovo dinnanzi a Eorwal, a mettere la mia ascia al suo servizio. Ho bisogno di redenzione e credo sia un ottimo inizio per la mia anima dannata. Annuisco alle parole dei miei compagni, poi rafforzo la domanda di Dadalan. Ogni informazione può tornarci utile. Ogni quanto arrivano i mercanti? domando infine.
  15. Fildesmido da Molleano Alla fine riusciamo a trovare un superstite. Devo ammettere che iniziavo quasi a perdere le speranze visto come si stava mettendo la situazione. Le parole di Suaveliuss sembrano far rinsavire il giovane, che di rimando scoppia in un pianto disperato. Mi avvicino e mi siedo vicino a lui, mettendogli una mano sulla spalla come a volerlo rassicurare. Sfogati figliuolo, se devi. Siamo qui per aiutarti e riportarti al villaggio. Ci dispiace solo essere arrivati troppo tardi...ma non troppo tardi per salvare te.
  16. Arkail Lo scontro dura poco più di qualche attimo, ma per me che sono nella mischia sembra infinito. Ho lasciato piena libertà all'Arkail inferocito e la mia furia muove il mio corpo, fa vibrare i miei muscoli, fa mulinare il mio pesante martello. Io e Daggrath sembiamo un fabbro che batte il proprio maglio sull'incudine: ad ogni colpo che gli sferro lui me ne rimanda uno di maggiore potenza, ed ogni volta che avviene l'impatto sento un osso che si rompe, sotto la mia o la sua carne. Se non fossi pervaso dalla rabbia primordiale probabilmente sarei già svenuto per il dolore, ma l'ira che mi consuma l'animo mi tiene ancora saldo su questa terra e senza pensarci continuo a menare come un forsennato, urlando e sbraitando al pari di una bestia braccata dal cacciatore. Poi, succede l'imprevedibile: le mie ferite sono troppe e perdo la presa sul martello, ma il sangue ribolle ancora nelle mie vene e prendo a testate e apugni Daggrath, fracassandogli un corno. Questi, dal canto suo, non risparmia il suo pieno potere e si trasforma in pochi istanti in un enorme orso delle caverne che mi afferra e mi mastica, gettandomi lontano, riverso al suolo. Nel momento esatto in cui i suoi denti affondano nella mia carne e mi solleva dal suolo la mia furia termina il suo effetto e il dolore arriva a pervadere ogni singola parte del mio corpo, persino la punta della barba. I miei occhi giallognoli fissano quelli dell'animale che mi tiene tra le sue fauci, mentre con le mani chiuse in pugno cerco di prendere a pugni il muso della bestia, con scarso risultato. Sento le forze che mi abbandonano, la vista che si annebbia. E' la prima volta che mi capita ed anche se non potevo credere di battere il Colosso, devo ammettere che non è una bella sensazione. Dunque è così che si sentono le mie vittime. Dunque è così...quando stai per perdere la stilla vitale che brilla nel tuo cofrpo. L'impatto al suolo è devastante e credo che il colpo disintegri anche l'ultimo osso rimasto intatto. Lascio glio occhi aperti per un attimo, la luce della luna brilla sul mio volto mentre le fronde degli alberi si muovono leggiadre al vento notturno. Uno sbocco di sangue dalle fauci testimonia che sono più morto che vivo, ma mi sono fatto valere fino a quando ho avuto la forza per farlo. Ora chiudo le palpebre, con uno strano sorriso sul volto. Ora chiudo le palpebre e aspetto. Ecco... là io vedo mio padre. Ecco... là io vedo mia madre e le mie sorelle e i miei fratelli. Ecco...là io vedo tutti i miei parenti defunti, dal principio alla fine. Ecco, ora chiamano me, mi invitano a prendere posto in mezzo a loro nelle sale della Madre Terra, dove l'impavido...può vivere...per sempre.
  17. Arkail Per un attimo mi volto a guardare Yotul, nei miei occhi una cupa rassegnazione di chi vuol dimostrare chissà cosa. Quando torno ad osservare il colosso, mi sembra ancora più grande di quanto già non sia. Non è lui che vuole la mia compagna, probabilmente il contrario, ma taccio e lascio che quel pensiero scivoli rapido nella mia mente. Quindi ghermisco il manico del martello con entrambe le mani e annuisco alle parole del colosso, lasciando che un grugnito fuoriesca dalle labbra. Non sono uno che riflette molto sulle proprie azioni, e in cuor mio so che non sarà difficile perdere la faccia dinnanzi a tutti. Eppure spero anche che le giovani leve capiscano che non si devono mai tirare indietro per difendere qualcosa a cui tengono, e spero che capiscano che non dovranno mai indietreggiare, nemmeno davanti al più pericoloso degli uomini. Ringhio assenso a Draggarth, qualcuno potrebbe anche vedere un sorriso sulle mie labbra. Sarà un onore sfoggiare sul mio corpo le cicatrici che tu, possente Draggarth, mi infliggerai. Appena il colosso fa partire la sfida, lascio che l ira prenda il controllo del mio corpo. Mi getto alla carica e con tutta la forza che ho cerco di colpire il gigante, facendo vibrare nell aria una furiosa martellata. Dm
  18. Arkail Quando Yotul scansa la mia mano dalla sua gamba io ringhio contrariato, mentre le dita si stringono nervose al corno pieno del liquido umano, frantumandolo. Attendo che il combattimento tra Scania e il Colosso sia finito, poi intervengo alzandomi in piedi, muovendo un passo verso di lui. Aspetta! ruggisco, alzo il volto per osservarlo negli occhi, nel mio sguardo si legge risolutezza, ma anche un profondo rispetto per quell'orco secolare che ci onora con la sua presenza. Condivido da tempo le mie pellicce con Yotul, una femmina forte, coraggiosa, ed una straordinaria guerriera. Ma non posso fare a meno di notare l'attrazione che prova nei tuoi confronti, Grande Draggarth. Non posso perciò tirarmi indietro dallo sfidarti a mia volta! tuono, mentre con la coda dell'occhio guardo l'orchessa. Mi prendo una pausa, prima di tornare a guardare il colosso. Non sono abile nei pugni come Scania, perciò ti chiedo di incrociare la tua arma con la mia, Potente Draggarth, finché uno dei due non cade a terra esausto. Confido che i nostri sciamani e guaritori possano rimetterci in sesto. In realtà non sopporto minimamente l'idea che Yotul possa condividere le pellicce con un altro orco, che sia esso il Colosso o un altro possente spirito. Ma non è un'orchessa che si fa comandare e se è ciò che vuole allora farò in modo che Draggarth se la meriti. In questo modo posso dimostrarle il mio coraggio, il mio spirito impavido, e forse fin troppo istintivo. So già che mi batterà facilmente...ma non posso pensare che lei scelga un altro pelleverde senza che questi mi abbia sconfitto in regolare combattimento. Rimango ad osservare il colosso, gli occhi giallognoli puntati su di lui. Non c'è odio nei suoi confronti, non c'è timore per una sorte già segnata. Solo onore per averlo al mio cospetto...e speranza che lui accetti la sfida. master
  19. Kord descrizione In una notte di luna vidi un lupo correre a perdifiato per la foresta. Aveva la lingua di fuori, la bava alla bocca e sembrava dovesse raggiungere in fretta il villaggio. Poi, una volta alle propaggini del bosco, arrestò il passo e si guardò indietro, ululando alla luce dell'astro notturno. E l'immagine svanì come nuvola al fumo, come nebbia al vento. Quando mi svegliai capì che si trattava di un sogno. Un sogno, forse una visione che Elmia stessa aveva infuso nella mia mente. Ed allora non faticai a capire che quel lupo...dovevo essere io. Come l'animale, mi sono diretto al villaggio, lasciandomi la natura alle spalle. Al limitare della foresta mi sono guardato indietro, per poi tornare a percorrere quel brullo sentiero che mi ha condotto qui, all'interno di Tulofar. Ed ora, scortato dalle guardie insieme ad altri avventurieri, sono al cospetto di Eorwal che sembra avere qualcosa di importante da dirci. La mia ascia è al vostro servizio. commento risoluto. E al servizio della mia Dea. aggiungo mentalmente, chinando leggermente il capo in segno di rispetto.
  20. Anche per me tracce umane e per carità, non ci accampiamo qui o i pezzi più grossi saranno le orecchie. Via via!!!
  21. Arkail Beh c'è un motivo se tu sei il capo! ringhio divertito, quindi alzo il corno pieno di liquido rosso verso Wurrzag e lo porto alla bocca, strappando subito dopo un bel pezzo di carne dal mio cosciotto. Le parole di Scania, comunque, mi hanno fatto riflettere. Il mio sguardo si sposta sul colosso: quanto vorrei vederlo combattere, vederlo scendere in battaglia, vederlo abbattere mura, distruggere le fila degli uomini, sfondare le loro difese e farli fuggire con la coda tra le gambe. Senza considerare che sarebbe un incentivo per le nostre truppe che combatterebbero con la bava alla bocca e il sangue negli occhi...ah no, quello lo fanno già. Comunque sia, sarebbe eccitante condividere una battaglia con lui, fosse anche l'ultima della mia vita. Allungo la mano verso la coscia di Yotul: quei pensieri di guerra e la sua vicinanza fanno risvegliare in me l'istinto più animalesco. La guardo con malcelato desiderio e le faccio intendere che stanotte sarà mia di nuovo. Come tutte le notti prima di questa. Come quelle a venire.
  22. Fildesmido da Molleano I vermi e le zanzare non mollano la presa: ora anche Rovo è infetto! Continuamo a fatica e infine giungiamo in vista del capanno...o meglio, quel che ne rimane. Pezzi di legna sparsi ovunque e chiazze di sangue bagnano il terreno, una visione che non fa presagire nulla di confortante. Dannazione! mi lascio scappare quell'imprecazione mentre mi do da fare per cercare qualche indizio in giro.
  23. Arkail Continuando a mangiare e bere ascolto le parole del colosso e il suo scambio di battute con Wurrzag. Sarebbe una bella morte. mugugno ingoiando il grosso boccone di carne che ho macinato con i miei denti giallastri. Intendo morire accerchiati mentre portiamo nell'aldilà più umani possibile. bevo dal corno un lungo sorso di quella bevanda rossastra degli umani. Almeno quella la fanno bene. A patto che il sacrificio non sia inutile e che l'orda si muova nel frattempo, spazzando via ogni cosa. Se dobbiamo attirarli in una trappola mortale tanto per noi quanto per loro io mi offro volontario Wurrzag. Lo sai. solo una breve pausa mentre guardo lo scaldo dritto negli occhi. Sarebbe una morte onorevole. concludo stringendo la mano in pugno.

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