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Jareth

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Jareth

  1. Weber Sembro piuttosto sollevato nello scoprire che il sarcofago si può ruotare, forse perché alla fine non si tratta effettivamente di una tomba ma semplicemente di un ingegnoso elemento di arredo. Il pilatro che emerge mi lascia dubbioso. E questo? Mi gratto la testa stranito che una colonna si innalzi così dal terreno per poi aprirsi senza apparente ragione. Deve trattarsi di un forziere segreto, ma siamo arrivati tardi... Traggo le mie conclusioni in un ottica del tutto pessimistica. Attacco le labbra alla bottiglia tirando giù un parco sorso di succo d'uva, così, tanto per consolarmi, ma appena il trio dei compagni si fa male torno immediatamente a bere. Ogni volta che mi si è presentato qualche balordo con il naso rotto o un buco in pancia, prima di operare ho sempre trincato in modo da indurire la pillola e rendere la realtà un po meno schifosa. Ora ripeto quei gesti. Palle di Orcus! Siete tre teste d'asino! Abbaio contro gli ancora doloranti compagni. Senza risparmiarmi in altre lamentele, mi avvicino a loro poco dopo, iniziando a controllare che non abbiano qualche osso spezzato. Me ne infischio del pianerottolo! Sta ferma e fammi vedere se sei ancora viva...
  2. Weber Zeb, non ci ho capito niente di quello che hai detto, ma sta bene cercare di spingere il sarcofago. Proviamo per gradi. Chiunque abbia avuto l'accortezza di lasciare una torcia inestinguibile si è voluto assicurare che quella lanterna rimanesse sempre accesa... Forse per indicare verso dove puntare la freccia. Mi gratto il mento barbugginoso sedendomi su gli scalini, in attesa di una decisione unanime.
  3. Weber Rapito dai riflessi della volta, condisco l'emozione con una generosa sorsata di vino. Il mio pasto è stato frugale e la gola si secca facilmente. Faccio luce per aiutare gli altri, anche se più di una volta mi distraggo, arrivando persino a urtare il sarcofago. Il volto scolpito non mi suggerisce nulla, ma i particolari del dito mozzato e la pedana a forma di freccia lasciano intendere che ci sia qualcosa di più di quello che vediamo. Appurato che non ci sono altre stanze da esplorare faccio un espressione contrita. Non credo sia un vicolo cieco, o altrimenti quelle tubature scovate da Goril dovrebbero passare per di qua... Nel volto del nano cerco una risposta ...Predoni? Gente che cercava fortuna in questa cripta... proprio come noi, giusto? Non si capisce bene se sto cercando di essere spiritoso o stuzzicare Arthon come rimprovero, ma subito lascio perdere qualsiasi discorso possa nascere.
  4. Weber Si, si... scaccio i ringraziamenti di Goril con un gesto annoiato della mano ...anche se i miracoli non hanno un prezzo misurabile in oro, costano caro. Vedi di non abusarne. La voce è rotta e anche se ne sono uscito illeso, la fatica si fa sentire sulle spalle. Prima di fare o dire qualsiasi altra cosa, mi assicuro di ripristinare l'incantesimo su di lui. Appena mi accorgo che Zeb sta per formulare una preghiera curativa mi unisco a lui in modo da rendere il tutto molto più efficace. A seguire mi occupo anche di Arthon, ma non riesco a trattenere una beffarda risata. Un paio di bende?! Ahhh! Ragazzo mio, alla milizia stanno così messi male? Mi sorprendo a sentire un militare che domanda una fasciatura, ma dopotutto è anche una ragionevole richiesta da parte di un soldato semplice. Per un attimo ho dimenticato che solo ai graduati era riservato un primo soccorso di natura magica. Quando sono sicuro che tutti hanno ripreso sufficientemente fiato recupero balestra e quadrello, lasciando sempre che gli altri traggano le loro conclusioni su quanto stiamo scoprendo. Solo su una cosa intervengo: Dammi i finimenti dell'asino. Lo leghiamo alla scultura curva. Non intendo ripetere un'altra volta la scena di prima. E se avete timore che qualche altro lupo possa giungere da quel condotto, blocchiamolo con un masso. Master
  5. Weber Stringo i denti quando scopriamo che effettivamente si tratta di lupi, così aggressivi da soprassedere alla paura del fuoco, probabilmente spinti dall'istinto di difendere il territorio. O almeno credo... Anche se più di una volta mi è capitato di ricucire dei porci, non ho mai capito le bestie... Uno dei cagnacci viene freddato sul colpo e poi segue un tonfo. Zeb è stato trascinato a terra. Per i nove inferi! Bestemmio adirato capendo che il cuthbertiano si è gettato nella mischia con eccessivo entusiasmo. Sta nei ranghi! Incalzo facendo a gare coi lupi, tra chi ringhia di più. Molto lentamente e con la massima cautela mi porto in avanti tenendo il pavese in posizione, con l'idea di spalleggiare Goril e fornirgli un lato protetto contro l'eventuale arrivo dell'ultimo avversario.
  6. Ho giusto un paio di domande: Quale è il rapporto di uomini tra Nar e i guerrieri di questo villaggio? Sulla mappa vedo un ponte (o almeno credo lo siano quei tre trattini neri) più a sud di Guado dell'Orso. Perché il firrak dice che i nar devono per forza passare dal guado? La linea tratteggiata è una strada (la long road), giusto? Se così fosse allora i ponti diventano due xD Ho come l'impressione che il firrak stia spingendo per combattere in campo aperto, anche se ammonisce i suoi quando qualcuno lo dichiara apertamente... Ma allo stato attuale non ho possibilità di valutare altre alternative, dato che, a livello di territorio il Rashemn pare esser una sconfinata pianura senza alcun elemento o costruzione. Insomma pecco di informazioni :\
  7. Weber Le considerazioni degli altri mi confondono, ma alla fine reputo che Zeb dice la cosa giusta. Nel caso, ci occuperemo della scultura sulla via del ritorno. Il palesarsi di una minaccia mi getta in uno stato di allarme, ovattato dalla mia non più integra lucidità. Cerco di individuare quanto segnalato dal nano, ma è troppo buio affinché possa effettivamente fare qualcosa con la balestra, se non fosse che mi torna alla mente un piccolo trucco appreso sempre durante l'indecorosa carriera militare. Recitata la formula, uno dei miei quadrelli inizia a brillare di luce propria, al pari di una torcia. Rimpiazzo così il proiettile della balestra già carica, mirando alla cieca verso la direzione dichiarata da Goril. Preparatevi a scoccare... mi mangio un poco le parole a causa del corpo dell'arma che sto schiacciando sulla guancia. Master
  8. Weber Reagisco al commento di Zeb, con un incomprensibile borbottio. Pare che io non abbia troppa voglia di scherzare in un simile frangente. Forse proprio per quel dubbio sulla presunta sacralità di questo sotterraneo e certamente il parlare di non-morti non mi rallegra affatto. Mentre sto per raggiungere Goril, sento il discorso dell'altro gruppetto che si è raccolto a studiare una specie di scultura. Come il peggiore dei beceri biascico quattro parole messe in croce: Sembra di valore? Si può caricare sul mulo? Dando subito per scontato che se si fosse trattato di qualche reliquia, avrebbero interpellato come prima cosa il cuthbertiano. Siamo qui per una sola ragione... L'oro... Inutile fare il teatrino di quelli che gli interessa anche di tutto il resto. Apprendere che i sussurri sono il risultato del sistema di areazione mi solleva non poco. Quantomeno abbiamo scampato l'immediato pericolo di destare degli spiriti inquieti. Cosa che non dovrebbe mai essere fatta così tanto alla leggera. Affiancando il nano cerco di mettere a fuoco la luce verde, anche se, vuoi per l'età o il provvidenziale sorso di vino, la mia vista non è il migliore dei miei sensi.
  9. Weber Prima che uno dei due guerrieri faccia una passo, li richiamo entrambi, sottoponendoli ad un rapido rituale tipico delle truppe irregolari che stanno per scendere in battaglia. Questo permetterà di non farvi crepare tanto facilmente. Non do molte altre istruzioni, lasciando che l'energia benigna di cui adesso il loro spirito è infuso faccia tutto il lavoro da solo. Poco dopo mi metto a seguire il gruppo, attendendo che Minene ci dia il via libera per passare. Getto un occhio a ciò che ci circonda, domandandomi cosa fosse questo posto nei tempi andanti. Anche se solo per qualche istante, vengo assalito dal dubbio che stiamo per dissacrare una qualche fermo di luogo sacro. Zeb, sai nulla di queste rovine? Anche se rivolto al sacerdote, gli occhi si posano su Graster. @Master, Arthon e Goril
  10. Weber Senza scambiare troppe parole, passo il viaggio in silenzio, continuando a domandarmi se il marmocchio ci stia effettivamente conducendo da qualche parte. Quando siamo dinnanzi all'entrata della cripta mi passo una mano tra i capelli unti visibilmente stupito Devo ammetterlo ragazzino... Mi sbagliavo su di te... Tempo di una breve pausa a scrutare il cielo all'orizzonte e torno a parlare Se non sei sicuro di riuscire a far ritorno con questo tempaccio, acchitiamo un punto fuoco. Qualcuno che tenga d'occhio il mulo e accesa la legna, ci farebbe comodo. So già che quello ha fretta di tornare, ma dopotutto sto iniziando a nutrire un vago senso di colpa nei suoi confronti. A prescindere dalla risposta stappo il vino e mi scolo gli ultimo sorsi rimasti. Bene Graster, il tuo entusiasmo è contagioso... Ovviamente sono ironico, dato che non ammetterò mai che ho piacere ad avere il mezz'uomo in questa compagnia. Mentre parlo, mi accingo ad armare la balestra, assicurandomi che il piumaggio dei quadrelli sia ancora in buono stato. Sarà forse un anno che l'astuccio è rimasto chiuso, una controllata è d'uopo. Inserita la sicura concludo: Quando volete. Da li a breve accendo una verga del sole infilandola nella cintura così da poter liberamente imbracciare lo scudo pavese. Master
  11. Weber Con tacito assenso, mi dimostro di essere in accordo con le ultime proposte, anche se le parole del nano circa il riuscire autonomamente a trovare il posto, non mi sono immediatamente chiare. Afferro la mia bottiglia e senza troppe altre smancerie mi dirigo verso la porta. Domani ci aspetta una levataccia ed è imperativo che mi riposi, considerata la notte in bianco appena passata a cucire qualche balordo, senza contare che dovrò fare uno sforzo di memoria a ricordarmi degli incantesimi che non invoco da così tanto tempo da averli quasi rimossi.
  12. Weber Rivolgo al cutbartiano un cenno del capo, un po per ringraziarlo, un po per dimostrarmi solo che concorde nella sua proposta di saldare il debito una volta che ci sarà qualcosa da spartire. Qualcosa ho anche io. Rimasugli del viaggio che mi ha portato in questo buco di c*lo, ma è tutta roba ancora in buono stato, soprattutto se dobbiamo usarla per fare i tombaroli. Quest'ultima frase mi crea un poco di malessere che prontamente contrasto con una bella sorsata di vino. Evito di esprimermi sul mulo, dato che sicuramente è una scelta ad appannaggio solo di chi ha abbastanza pecunia da spenderci dietro.
  13. Weber Alla domanda di Zeb accenno con un sì, mentre mi massaggio una tempia per nulla contento di aver fatto la voce grossa con un bambino. Quando rimaniamo soli, metto sul tavolo la mia (scarna) scarsella. All'interno ci saranno contenuti, si e no, l'equivalente di 3 pezzi d'oro in monete di rame e argento. Quando qualcuno mi paga per rattopparlo, non lo fa certo con 200 monete d'oro... Anzi! E' già tanto se a volte non ci trovo qualche bottone o dente di goblin tra gli spiccioli. Questo è tutto ciò che possiedo. Se dovesse servire altro, posso impegnare qualche attrezzo, come la balestra, ma a quel punto girerei disarmato. Sembra proprio che sto dando per scontato che in questa storia ci dovremo scontrare con qualche pericolo. Nessun accenno sullo scudo, troppo affezionato alle glorie del passato per separarmene.
  14. Hedrar Alla domanda, guardo l'elfa come a dire : questo non posso saperlo. Tra tutti i presenti, sono quello meno avvezzo alla magia, ma non escluderei comunque che l'aver ritrovato due oggetti così distinti, non possa essere frutto del caso. Prima che dica o faccia qualcosa, uno dei vassalli di Guttak mi viene a chiamare. Certamente. Con un rispettoso gesto del capo mi congedo dalle due donne, seguendo il barbaro ovunque intenda condurmi. Inizio a domandarmi dove siano finiti i miei compagni. L'esserci ritrovati nel principio di una guerra su larga scala, certo non può che rendermi cupo, ma almeno sapere che un pezzetto di casa è qui con me, mi rincuora assai.
  15. Weber Le troppe chiacchiere mi fanno alzare un sopracciglio e guardando in maniera davvero poco amichevole la piccola canaglia tiro un lungo sospiro. Secondo me, tu sei solo un bugiardo, ignaro di ciò che può accadere a chi ha la lingua lunga e si crede troppo furbo. Io non intendo farmi guidare da un moccioso gonfio dei racconti del "nonno". Mi sfrego le narici con il dorso della ruvida mano. Preferisco di gran lunga rischiare le chiappe, pagando qualcuno che abbia dei peli sulla faccia. Sono sicuro che in tutto Lago Diamante e dintorni ci sia qualche d'un altro più capace e competente di uno sguattero. Così dicendo, spero di richiamare tutti alla realtà e non limitarci ad afferrare la prima (sciocca) occasione che ci capita tra i piedi. Va bene affidarsi alla fortuna, ma a tutto c'è un limite.
  16. Weber Mi estraneo dalla discussione. Questa cosa si sta trasformando in una farsa. Se ci sarà bisogno di curare qualcuno, sanno già tutti che possono contare su di me, ma per adesso, partecipare alle trattative con un poppante che puzza ancora di latte, mi fa solo storcere la bocca in una smorfia di chiaro dissenso. Annego tutti i pensieri con un paio di sorsi della mia vinaccia, non avendo ordinato nulla. Poco rispettoso verso il padrone di casa, ma, in tutta onestà, non provo alcun tipo di rimorso dopo aver visto che genere di teppaglia prende a servizio. Bah...
  17. Weber Piazza La rimostranza di Arthon mi stranisce e lo lascio intendere con un eloquente occhiata. Adesso capisco che si tratta di una guardia o almeno credo... Solo il fatto che non vedo i miei tipici punti croce sul suo volto è indice che non fa parte dei minatori. Allora fai strada... Un posto vale l'altro, basta che ci sbrighiamo. Vedere il sacerdote di cutbert arrivare, mi viene spontaneo accennare un saluto. Più per rispetto verso il suo ordine militare che per reale stima verso il culto. Iniziamo a essere in tanti... Stappo la bottiglia tirando un breve sorso di vinaccia, vistosamente impaziente di allontanarmi dalla piazza.
  18. Weber La piccola folla che si crea mi fa alzare un sopracciglio. Troppa gente che nello stesso momento si ritrova a indagare sulla stesso argomento. Una strana coincidenza... Faccio cenno positivo alla proposta di Arthon Ho lasciato proprio lì il mercante di cui parlavo... È in preda ai fumi dell'alcol, non penso sia andato troppo lontano. Detto questo estendo il braccio per dare precedenza agli altri, vagamente disinteressato a chi intende partecipare a questo recupero. Non è il calarmi in una tomba a spaventarmi, tantomeno a rischiare la vita, ma è il numero di teste con cui si dovrà dividere il bottino. Ammesso, sempre, che vi sarà qualcosa da spartire.
  19. Weber Piazza, mattino presto . Graster e Goril
  20. Hedrar Perché lasciare qui gli strumenti del misfatto? Liscio la barba meditabondo, conscio che, quando c'è di mezzo la magia, tutto è possibile. Sono stati evocati demoni e l'ira degli elementi... Possibile che non abbiano pensato di far sparire questi due banali oggetti? No, no, temo si tratti di altro.
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