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Redik

Circolo degli Antichi
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  1. Satoshi Murakame - Cassiel Siamo costretti ad affidarci alla fortuna per quanto riguarda il corpo in cui ci risvegliamo. Una come lei non meritava niente di tutto ciò. " Convengo con lei dottore un caso molto interessante. Avrei la necessità di comprenderne i motivi... Lei mi capisce vero? " Cerco di attingere a tutto quello che Satoshi può darmi in questo ambito, in fondo quello che credeva fermamente in queste cose era lui. Ci sarà qualcosa su cui poter fare leva, pensavo di averli nelle mie mani con il tesserino del ministero, ma questa proprio non me la aspettavo. " Va bene, mi porti da lei per favore " Scruto nel destino del professore, cercando qualcosa a cui anela, che potrebbe spostare l'ago della bilancia dalla mia parte. La conoscenza continua ad essere una delle armi più potenti a cui poter attingere!
  2. Satoshi Murakame - Cassiel Impreco mentalmente più volte, la situazione sta peggiorando sempre di più. Mi sono fatto carico di un pesante debito con la yakuza e oltretutto rischio anche di perdere Sutenna. " Pensi che io non sapevo nemmeno della presenza di altri miei colleghi qui. Intanto potrebbe dirmi qualcosa in più su di lei... " Cerco di non mostrarmi troppo impaziente, in fondo se in qualche modo fossero riusciti a capire come individuarci, le mie visioni potrebbero acquisire una logica. Scruto nel destino del dottore, cercando di intrecciare le informazioni ottenute fino ad ora, con quelle di adesso. " Le hanno detto cosa intendono fare con la paziente? dove sono in questo momento? " Devo cercare di osservare senza essere visto.
  3. Satoshi Murakame - Cassiel La visione scorre davanti ai nostri occhi. Rallento il passo, mentre il battito accelera. Un battito di ciglia e tutto scompare. Tutto tranne il gigante di nero metallo. Guardo preoccupato le ante del furgone. Come se potessi vedere all'interno. Scuoto la testa, rispondendo distrattamente alla guardia " Si grazie... sa cosa stanno facendo i miei colleghi? " Cerco di concentrarmi sulla visione. Sui dettagli della strana cosa che minaccia di uccidermi. Tento nuovamente di mettermi in contatto con Sutenna. La cosa non mi piace per niente.
  4. Ragazzi, vi avviso che sono in quel di praga, quindi potrei perdere qualche colpo... spero di non rallentare nessuno!
  5. c'ho sto sospettone puro io! XD ma occhio che sto sgomitando per la prima piazza
  6. Satoshi Murakame - Cassiel La situazione rispetto a ieri non sembra migliorata per niente, anzi. I miei due assistenti di laboratorio non mi danno grande sicurezza, nonostante gli abbia donato capacità che prima gli erano precluse. La mazzata finale arriva quando, una volta a Sagamihara, trovo due mezzi del ministero degli interni già posteggiati all'interno del parcheggio della struttura. Impreco mentalmente più volte, forse il motivo per cui non sono riuscito a parlare con Sutenna è proprio questo e non mi potrei mai perdonare di non essere riuscito a salvarla. " Non mi avevano detto nulla della presenza di altri colleghi... " rispondo laconico al commento della guardia. Vetri oscurati, furgone, chiaramente non è una visita di cortesia. "Avrei necessità di visitare un vostro paziente. A chi posso chiedere?" cerco di accelerare i tempi, la sensazione di essere terribilmente in ritardo, oltre che in pericolo è sempre più forte.
  7. Satoshi Murakame - Cassiel Dopo aver provato, senza successo, a contattare Sutenna, finisco il mio te e vado a dormire. Il sonno non è certo dei migliori visti gli avvenimenti della serata e ci metto un po' ad addormentarmi. La mattina ricevo di buon ora la chiamata di Hotaka. Questa mi raggiunge quando ancora il sonno non mi ha completamente abbandonato, ma mi sveglio velocemente vista la natura stella della chiamata. Ispettore medico del ministero, quantomeno dovrei avere un po' di potere. E non dovrei poter sparire senza lasciare traccia come quei due poveretti. Si so anche cosa mi aspetta a differenza loro, ma dovrei anche aver imparato qualcosa dal credere di sapere tutto... anche quello che succederà. Provo nuovamente a contattare Sutenna, prima di recarmi ancora a Sagamihara. Mi faccio una doccia, mi rado, indossando un completo, quindi recupero il pass e prima di uscire alla volta dell'ospedale, contatto i miei collaboratori per avvisarli della mia assenza e della mia destinazione. Sempre meglio premunirsi.
  8. Satoshi Murakame-Cassiel Leggo con crescente preoccupazione varie informazioni riguardo l'ospedale di Sagamihara. L'inquietudine di Satoshi sgomita prepotentemente. Credo che tema più questa fine che la morte. Mi ritrovo a riflettere sulla mia visione, sulle informazioni che ho trovato e sulle differenze tra la mia situazione e quella dei due giornalisti. In fondo non mi interessa denunciare alcunché e poi ho un tipo di lasciapassare diverso. Per essere ulteriormente sicuro cerco qualche psichiatra che possa ricevere in mattinata per il giorno seguente. Ho già dato per quanto riguarda l'essere rinchiuso. Assorto nei miei pensieri, mi preparo una tazza di te, sorseggiandola mentre scruto la città attraverso la vetrata del mio appartamento. Tutto questo pensare mi porta finalmente ad un risultato. Conosco il suo nome celeste, posso cercare un contatto con lei!
  9. Satoshi Murakame-Cassiel Tornato a casa, mi tolgo le scarpe, riponendola nella scarpiera all'ingresso. Sistemo il resto apprendendo la giacca bagnata sulla stampella e lasciando l'ombrello a sgocciolare in un angolo. Quindi raggiungo il mio portatile, cominciando a fare qualche ricerca sul dottor Kawamori e se trovo qualcosa sulla paziente K-13
  10. Satoshi Murakame-Cassiel Un lampo mi riporta al presente, ma l'inquietudine e il senso di impotenza provato nella visione, ancora riverbera dentro di me. Devi sapere caro Sato-kun, che il semplice guardate il futuro può dare adito a cambiamenti, magari ora non morirò... La situazione è abbastanza irreale, un uomo che parla da solo in macchina di fronte ad un manicomio criminale. Decido di tornare a casa ed indagare su quello che potrà essere il mio futuro. Devo sapere di più su questo dottor Kawamori, e poi cosa avrà ucciso quelle altre persone? Pensa pensa, che tipo di ferite avevano addosso?Il pugno che mi strapperà dal mio contenitore, potrebbe essere stato sferrato da un demone della forgia? Con queste domande che eccheggiano nella testa, accendo la radio, metto un po' di blues e parto verso casa. Mi è rimasta attaccata addosso questa strana passione musicale...
  11. Mezza, mi rimanderesti il mio di file, che con tutte le modifiche fatte oramai la mia è inutile
  12. Satoshi Murakame-Cassiel So che questa cosa mi costerà molto, lo sta già facendo, per di più questa ancora di carne che mi tiene sulla terra limita i miei poteri. Una volta alla destra di Sutenna e Lucifero mi era tutto concesso e nulla sfuggiva alla mia vista, il sapere fluiva intorno a me come l'aria che respiri Satoshi kun, ma ora... ora tutto è diverso, tutto è cambiato Abbandono nuovamente i miei pensieri, cercando un modo per non finire completamente in pasto a Iwao, anche se in questo momento non ho nemmeno il coltello dalla parte della lama, ma una pistola puntata alla tempia " E sia... spero solo che si ricorderà quanto proficuo e relativamente facile è stato fare affari con me; in fondo è sempre convenuto ad entrambi no? "
  13. Satoshi Murakame - Cassiel Stringo con forza il volante dell'auto, non mi piace per niente la situazione in cui mi sto cacciando, ma al momento non mi viene in mente altro che mi possa garantire l'accesso alla struttura tranne volare oltre il muro di cinta, dopo aver abbattuto un paio di telecamere... certo sicuramente il modo migliore per accedere indisturbato alla struttura " Siete sempre stato una persona ragionevole Hotaka-San e io ho sempre pagato quanto richiesto... di che si tratterebbe questa volta? Di che cifra parliamo? " Impreco mentalmente, spero solo che le informazioni di Sutenna valgano il prezzo di questo sacrificio " Ovviamente ho bisogno di poterla portare nella mia struttura, non posso certo lavorare in questo posto !"
  14. Satoshi Murakame - Cassiel Mi agito sul sedile, cercando una posizione comoda. Come se la causa della mia insofferenza fosse il sedile. Abbiamo fatto tutto questo solo per loro, per elevarli, condividere la conoscenza e il sapere del creato... e si sono ridotti a vendere propri simili per denaro. E si noi ci siamo macchiati di crimini ben peggiori, ma non era certo questo che volevamo trasmettere loro. Torno a prestare attenzione alla telefonata, dopo qualche secondo di silenzio " Hotaka-Sama, come sempre la passione e disponibilità che ci mettete mi lusingano, ma in questo caso devo insistere, ho bisogno proprio di teste marce... insomma di provare soluzioni insolite in situazioni insolite, una in particolare ad essere sinceri, la paziente della K-13... penso immaginiate la gravità delle malattie mentali e l'importanza di trovare delle risposte! So che le mie speranze in lei sono senz'altro ben riposte "
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