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Redstardemon

Circolo degli Antichi
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  1. Redstardemon

    Hedras

    Hedras è alto poco più di 6 piedi ed ha un fisico asciutto, dalla muscolatura tonica e definita. Ogni giorno dopo la meditazione allena il suo corpo per le fatiche della vita. La sua pelle è chiarissima e rovinata, molti tatuaggi disegnano sul suo corpo un omaggio a Silvanus e alla natura, racchiusi in un unico intricato disegno. Il volto è percorso da grinze e rughe, nonostante sia lontano dalla vecchiaia, e quasi sempre è coperto da una tintura biancastra con un solo punto rosso in mezzo alla fronte. Gli occhi sono di un blu profondo e sembrano due pozzi di oscurità nella pallida maschera del viso. I capelli sono lunghi, poco curati e raccolti in varie ciocche e trecce legate da foglie di canniccio e ornate di piccoli ossi di legno. La particolarità della sua chioma è il colore, un bianco cinereo dovuto ai miasmi della palude prima della purificazione. A volte quando medita per entrare in comunione con la natura Hedras si denuda per avere un contatto più diretto, i suoi stessi compagni a volte lo hanno scambiato per uno spettro i quei casi. Ciò che era un tempo l'aspetto di Hedras è scomparso dopo il rituale della natura, dal colore dei capelli, alla sua pelle, alla sua bellezza. Quando si vede costretto ad uscire dalla sua palude per andare nei centri abitati crea sempre un certo sconcerto per la sua presenza spettrale e quasi eterea. Quando si trova nei suoi territori e vaga per controllare che l'equilibrio naturale si autopreservi è solito viaggiare con solo dei sandali ai piedi e un paio di pantaloni logori, spesso accompagnandosi con un bastone raccolto da terra. Quando invece si equipaggia per intervenire là dove l'equilibrio è stato infranto, usa mettersi vestiti semplici e pratici su cui indossa un'armatura di cuoio. Imbraccia il suo scudo ligneo e la sua mazza dalla testa in pietra. Stivali alti fino al ginocchio e ben stretti intorno alle gambe. I suoi vestiti sono di un verde marcescente, mentre l'armatura è color sabbia. In un pratico zaino, sempre verde, porta i suoi effetti personali, mentre legate alla cintura ha diversi sacchetti dove tiene i suoi componenti, e campioni. Appeso al collo un semplice ciondolo con l'emblema dell' Enclave Smeraldo.
  2. Versione 1.0.0

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    File mythweaver con la scheda di Slaine
  3. Slaine Assisto impassibile alle chiacchiere con i mercanti, dedicandogli solo un grugnito di saluto. Altro tempo perso. Continuiamo a proseguire lungo la solita strada fino al pomeriggio. "Dei del vento cosa diavolo sono?" esclamo alla vista dello sciame di insetti. "Sono d'accordo, allontaniamoci e alla svelta!"
  4. Hedras Girando per il Grand Souk osservo le varie bancarelle con attenzione, mi interesso dei vari teschi e altri parti di dinosauro, delle scimmie, ma soprattutto mi attira la bancarella delle spezie. Cerco di comprarne una selezione di campioni ad un buon prezzo e mi informo se il mercante vende anche i semi o le piante, o in caso se sappia indicarmi il laboratorio di qualche erborista in zona. Dopodiché compro qualche rimedio contro gli insetti. Di tanto lancio occhiate tra le bancarelle per vedere se scorgo le piante di cui ho letto nella bibilioteca a Baldur's Gate. Arriviamo ad una bancarella che vende spiedini di carne, accompagno Talshiyi e ne prendiamo una porzione a testa. Qua troviamo una delle guide, sembra piuttosto malconcia, ma gli altri nutrono rispetto per le cicatrici che porta. Non mi intrometto nella trattativa, non mi sento molto abile in questo genere di cose @Hicks.
  5. @Hicks giusto per capire, abbiamo ricevuto in tutto 50mo e una pozione o 100mo e 2 pozioni?
  6. Hedras Vedo che le cose in locanda stanno andando per le lunghe, e le attenzioni di molti ormai sono rivolte alla mezzorca. Un po' infastidito mi avvicino anche io al foglio con l'elenco delle guide, tralascio direttamente la parte pubblicitaria per guardare i costi degli ingaggi. "Musharib e Salida sembrano gli unici che non chiedono anticipi, direi di puntare su uno di loro. Non siamo tutti facoltosi come il rampollo di nobile casata qui presente, meglio conservare i soldi per spese più pertinenti." Mantengo sempre un tono di pacata neutralità, anche quando schernisco apertamente Girgom.
  7. Slaine Non sono per niente soddisfatto del modo in cui Drophar e Huriel si stanno approcciando ai prigionieri, troppo socievoli per i miei gusti. Mi avvicino anche io a Flint ed Huriel per controllare la mappa. "Quei due mi danno sui nervi, invece che prigionieri si comportano come damigelle in vacanza!" Sussurro a Flint. "Forse mi è venuta un'idea su come sbarazzarci di loro, senza dovergli fare del male. Se la prossima volta che ci accamperemo saremo ancora vicino ai boschi li incappucciamo con un sacco o li bendiamo con uno straccio, e li portiamo nel fitto del bosco, solo tu ed io. Una volta lì cerchiamo un albero con rami abbastanza bassi e resistenti, basterà far passare una corda attorno al ramo un paio di volte e legare questi due stolti ai due capi, gli ci vorranno almeno un paio d'ore per liberarsi,più il tempo per ritrovare la strada, e intanto noi saremo lontani." Mentre spiego il mio piano continuo a battere col dito alcuni punti della mappa. Quando ho finito, alzo di nuovo la voce con fare cordiale, "Te lo giuro Flint, in questo preciso punto c'è una taverna fantastica, ottima selezione di vini, un'oca ripiena da leccarti i baffi e cameriere molto generose," do di gomito al marinaio, "se passiamo lì vicino dobbiamo fermarci per forza!"
  8. Slaine "Anzi dobbiamo proprio evitare che in qualche modo raggiungano Costa prima di noi, dovremmo abbandonarli da qualche parte dove gli serva del tempo per tornare sulla strada." Come Flint non cerco di nascondere le mie parole, ma parlo apertamente agli altri.
  9. Hedras L'arrivo a Port Nyanzaru è più rapido di quel che pensassi, la luce del teletrasporto sommata a quella del sole del sud mi accecano per un istante. Prima che i miei occhi si riprendano le mie orecchie e il naso sono in grado di percepire tutto il caos che ci circonda. L'odore delle spezie è quello che mi colpisce di più, fino ad essere eccessivo. Quando riapro gli occhi per guardarmi intorno lo spettacolo è incredibile, quelle enormi lucertole superano di gran lunga le bestie più grandi che abbia mai visto, rimango incantato a guardarle per diversi secondi. Quando la mia mente si è abituata alla loro visione inizio a concentrarmi sul resto, una città in fermento, colorata, chiassosa e puzzolente. Inizio già ad avere nostalgia della palude. Mi scrollo di dosso i miei pensieri e ascolto le conversazioni tra Syndra e gli altri. Quando si tratta di scegliere la locanda dove passare la notte non faccio in tempo ad avanzare la mia proposta per la Casa del Riposo di Kaya che tutti gli altri sono già direzionati verso la Lucertola Fulminata, solo il nome già mi disturba. Rinuncio a protestare, seguo gli altri verso la destinazione. Tra me e me penso che avrei potuto andare anche da solo all'altra locanda, ma negli spostamenti in città mi sarei sicuramente perso in quel groviglio di strade e persone, meglio stare con gli altri e seguire le loro indicazioni. Non sono molto attratto dall'architettura cittadina, o dai cittadini stessi, di tanto in tanto perdo il passo rimanendo ancora incantato dai dinosauri trovandomi poi a dover inseguire gli altri. Arriviamo alla zona del bazar, fortunatamente non è difficile individuare la locanda. Vedendo la scarsità di avventori mi sento fortunato, forse avremo un po' di tranquillità anche qui. Quando Talshiyi propone un giro nel bazar decido di aggregarmi: "Ti posso accompagnare Talshiyi? Sono curioso di trovare qualche rivenditore di piante,e semi, potrei incrementare la mia collezione nella palude". Il pensiero di conoscere, e studiare, nuove piante e animali è l'unica cosa eccitante di questo viaggio per me.
  10. Slaine Dopo l'incontro con i morti nella capanna e la scoperta di altra magia all'opera rimango silenzioso per il resto della giornata, durante la marcia mi limito a pungolare i due prigionieri col manico dell'ascia quando volontariamente cercano di rallentare il passo. "Le tracce sono facilmente seguibili, questi due sono solo di peso. Se fossi ancora tra la mia gente ora useremmo le loro pelli come stendardi." Una volta accampati assicuriamo i due mercenari ad un albero. Mi prendo qualche istante per parlare con Flint. "I due ragazzi sono troppo morbidi, un giorno sarà la loro rovina." Dico bisbigliando al marinaio. "E credo che questi altri due disgraziati ormai siano solo un peso per noi, dovremmo sbarazzarcene. Non dico di ucciderli, ma se le tracce di Costa ci porteranno vicino ad una strada più frequentata o un centro abitato potremmo abbandonarli lì." Poi mi dirigo in mezzo agli altri e consumo la mia cena, sempre silenzioso, una volta finito di mangiare intervengo. "Ora basta parlare,dobbiamo riposarci domani ci sarà parecchio da camminare, su tutti a dormire. Io farò il primo turno di guardia." Detto questo mi alzo e mi allontano giusto qualche metro dal resto del gruppo, trovando un posto ideale per osservare la zona circostante rimanendo piuttosto riparato. @Dm
  11. Ragazzi scusate se non sto rispondendo da qualche giorno né in questa campagna né in quella condotta da alonewolf87 (a parte fog siamo sempre gli stessi), ma ho un esame venerdì e sono un po' incasinato. Nel weekend spero di tirnare attivo!
  12. Slaine "Si, spettri, il loro tocco ti attraversa le carni senza toccarle e ti trappa l'anima dal corpo. Nel villaggio qua vicino hanno fatto diverse vittime, anche donne e bambini. Gente innocente uccisa ingiustamente perché qualcun'altro aveva trafugato importanti reliquie dalle loro tombe. Qualcuno che si trovava vicino al lago, e che è passato di qui, qualcuno che ora sta attirando su di sé l'ira della morte stessa." Parlo con voce grave fissando i due mercenari. "Se sapete qualche altra informazione su Costa e i suoi spostamenti è il momento di parlare! Altrimenti potremmo decidere di lasciarvi qua a far compagnia a quei cadaveri, ad attendere che gli spettri vengano a prendere anche voi!" Stavolta la mia voce è più simile ad un ringhio. "C'è qualcuno tra i fedelissimi di Costa in grado di usare la magia? Qualcuno che avrebbe potuto tracciare quei simboli sulla casa?"
  13. Hedras Passare una giornata immerso nei libri quasi mi fa dimenticare che intorno alla biblioteca c'è un'intera città pronta a soffocarmi con i suoi palazzi e il suo caos. Studiando diversi volumi di saggistica, botanica e racconti di avventurieri di altri tempi riesco a reperire diverse informazioni sulla flora e la fauna del Chult. Trovo molto interessanti alcuni esemplari in particolare e copio degli appunti sui miei fogli, descrizioni, schizzi e proprietà. Quando lo sgarbato nano viene a redarguirci mi trova piuttosto contrariato, ci sarebbe ancora molto da leggere e scoprire in quei tomi. Mi alzo comunque pazientemente e mi avvio piuttosto soddisfatto delle informazioni carpite. Ormai sono impaziente di partire per vedere con i miei occhi tutte le meraviglie e le stranezze di cui ho letto. Una volta fuori mi rivolgo agli altri: "Voi avete già dove passare la notte? Sapreste consigliarmi una locanda piuttosto tranquilla? Non sono interessato a locali di lusso o simili."
  14. Hedras "Vorremmo verificare la disponibilità ci certe tipologie di testi e in caso avere la posibilità di consultarli. " Rispondo in modo asciutto al nano. "Io in particolare sarei interessato a trattati sulla flora e la fauna del Chult." La mia permanenza tra i grandi edifici cittadini sta durando più del previsto, cerco di adottare un approccio sbrigativo al dialogo. Completare le mie ricerche e trovare una sistemazione per la notte poco caotica sono le mie uniche priorità al momento.
  15. Hedras Seguo gli altri fuori dalla villa, recupero il mio temporaneo bastone da passeggio e mi getto il cappuccio sulla testa. Mi gratto pensieroso la barba cercando di immaginare come passare il prossimo giorno, tornare alla palude è impossibile, troppo distante. "Steven, vai in biblioteca giusto? Posso farti compagnia? Se possibile anche io vorrei informarmi un po' su flora e fauna del Chult, per ora in maniera didattica." Sorrido al nuovo compagno di avventure.
  16. Hedras L'apparizione della donna con i bendaggi e la maschera aveva smosso qualcosa in me, la mia condizione non così grave o dolorosa me la faceva comunque sentire vicina. Le sue parole avevano infranto quella sensazione, non si trattava d'altro che un disperato tentativo di rimanere aggrappata ad una vita che già una volta era stata prolungata in maniera innaturale. Non provo rabbia nei suoi confronti, solo un po' di delusione. Ma grazie a lei ora so da dove arriva l'energia malvagia che sta avvelenando il mondo, e il suo obiettivo e il mio coincidono. Di questo le sono riconoscente. Rimango silenzioso durante tutta la conversazione, quando ormai siamo prossimi a partire mi alzo e recupero tutti i miei effetti e mi avvicino alla donna. "La tua vita non mi interessa Syndra, eri già morta una volta, forse hai vissuto più del dovuto. Ma i nostri interessi sono comuni, distruggere quell'artefatto. Se potrò salverò anche te, altrimenti vorrà dire che il tuo tempo era davvero finito." Le parlo sussurrando, ma assicurandomi che mi senta. La mia voce è neutrale come sempre.
  17. Slaine @Flint "Vada per la gita all'insediamento. Mi spiace signorine ma per voi non sarà un'allegra scampagnata, faccia a terra e mani dietro la schiena" ,intimo ai due mercenari, " Flint legagli le mani e fammi un bel guinzaglio per portarli a spasso!" Mantengo un tono di voce minaccioso per far capire ai due uomini che la loro vita è a tiro della mia ascia. @dm
  18. Hedras Alle parole "non morti" il mio sguardo torna di scatto su Aamon, i miei occhi si riducono ad una fessura di oscurità mentre lo fisso. Mi prendo qualche istante per riflettere su come articolare la risposta. "Creature orrende, un vero insulto alla vita, ma vista la situazione la loro presenza è plausibile. I non morti non vengono resuscitati o comunque riportati in vita, poiché la loro anima è perduta per sempre, il più delle volte almeno. È la magia ad animare i loro corpi, hanno istinti ma non volontà." Non c'è odio verso le creature nelle mie parole, solo del rammarico per la loro esistenza. "I pochi non morti in grado di mantenere la propria volontà sono molto potenti e spesso la loro condizione è volontaria." Continuo con voce neutrale. "Certo è che se la loro presenza fosse massiccia quasi sicuramente vi incapperemo, è sarà una seccatura non da poco." "Ho una domanda per voi tutti, cosa sapete della nostra...benefattrice? Chiedo dopo qualche secondo. "Io sono stato indirizzato qui dai miei contatti, ma in fin dei conti non ne so molto."
  19. Hedras Guardo Aamon e lo studio per un istante, non ne ho visti molti come lui, specialmente con le ali. Poi con voce sempre molto formale replico: "Non si tratta solo del sud, l'intero Faerun sta affrontando una grave minaccia. Per ere con l'aiuto degli dei e della magia gli esseri viventi sono riusciti a compiere miracoli ed ingannare la morte, questo ora non è più possibile. La morte non è mai stata così definitiva!" Un piccolo ghigno mi appare sul volto mentre enfatizzo l'ultima frase. Poi riprendo: "Chi come me convive con la natura e il suo stesso spirito lo sta avvertendo da tempo, ma ora la sensazione è netta, queste terre stanno perdendo la loro forza vitale." Il mio tono è pacato ma drammatico. "Per ora ciò che è certo è solo l'epicentro di questa forza consumante, il Chult. Ancora non si sa chi o cosa la muova, ed è per questo che sono qui." Concludo prima di tornare a chiudermi in me stesso.
  20. Hedras Il mio arrivo a Baldur's Gate potrebbe passare inosservato come quello di un qualsiasi mendicante, abiti poveri, un paio di sandali sporchi, un mantello logoro col cappuccio tirato sulla testa, inclinata verso il basso. Un grosso zaino verde marcio sulle spalle e un sacco di iuta con una tracolla fatta di rampicanti essiccati al fianco, appeso allo zaino uno scudo di legno dalla forma rozzamente ovale. I mie passi sono accompagnati da un bastone trovato lungo la strada. Entro nelle groviglio di vie della città e come sempre una sensazione claustrofobica mi assale, ma ormai so domarla, segue le indicazioni scritte in un druidico su una larga foglia e mi muovo sicuro, evitato da tutti i passanti come un qualunque straccione. Arrivato davanti alla villa alzo per la prima volta lo sguardo dalla strada, un ammasso innaturale di pietre, metalli e legno formano il palazzo dandogli un aspetto strano anche per chi è abituato alla natura contorta della palude. Mi gratto la barba perplesso. Proseguo nel viale di ingresso fino al portone, a quanto pare altre persone sono state convocate, mostro all'attendente il mio invito e l'emblema dell'Enclave, appoggio il bastone al muro dell'edificio, mi tolgo i sandali e li fisso alla cintura, dopodiché entro nella struttura seguendo gli altri. Attravesando sale e corridoi mi sento sempre più annoiato, la presenza del corvo dell'altro uomo incappucciato mi rallegra. Arrivati nella sala d'attesa mi posiziono vicino ad una finestra e la apro, osservo un po' il panorama in cerca di qualche aiuola o albero, poi guardo in alto e mi consolo che almeno si vede ancora in cielo. Sento che gli altri fanno conversazione e si stanno presentando, mi volto verso di loro e quando capisco che ormai non rimango che io nel silenzio scosto il cappuccio dalla testa e faccio le mie presentazioni. "Hedras, delle paludi a est delle Werewoods. Sono qui in qualità di custode della natura per indagare sugli strani fenomeni che coinvolgono il sud" Dico asciutto e formale, poi mi siedo a terra vicino alla finestra continuando ad osservare il cielo fuori.Mi tolgo lo zaino e il sacco di tracolla mettendomeli a fianco. Immagine Descrizione
  21. ci sta,quanti punti devono essere? così guardo se ho fatto casino..ho fatto 2/3 schede di fila non vorrei aver lasciato modificatori alle caratteristiche ammassati insieme
  22. Slaine Faccio un passo avanti, minaccioso, porto l'ascia in posizione di guardia pronto a sferrare un colpo. "Non mi fido affatto di voi due! Cominciate col gettare le armi a terra, tutte quante!" Li fisso. "Vi state giocando davvero male le possibilità di uscirne vivi, vedete di sciogliere un po' di più la lingua!" "Speriamo che siano davvero i due sfigati che dicono di essere, intanto meglio fargli un po' di paura.." @dm
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