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Dragons´ Lair

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esahettr

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da esahettr

  1. looooooooooooooooooooool le scene del centro commerciale e dei tragitti in macchina mi hanno fatto scompisciare
  2. bon, perfetto allora. tnx per le delucidazioni. anzi, ho deciso, scasso i maroni un altro po': il cattivo sarà un pg o un png?
  3. ah, ok. è vero, nei post di samirah e subulmoc c'è l'ombra cattiva, magari uno dei 2 si gestisce anche un pg malvagio relativo alla loro parte di storia
  4. sono appena entrato e non dovrei rompere i cogli***, lo so, ma da quando ho letto il primo pst della LNS mi è sempre rimbalzata in testa questa domanda: E I CATTIVI? non si può fare un fantasy senza cattivi, quindi da novellino vi volevo chiedere come avete fatto nelle altre versioni: facevate diventare malvagi alcuni pg? chiedevate a qualcuno già impegnato con un pg di postare anche qualcosa su un pg o un png malvagio?
  5. @ squee: esatto, anche perchè la rowling ha promesso che nel settimo libro non verrà aggiunto nessun personaggio principale e quindi dobbiamo limitarci a congetturare su quelli già noti. Spoiler: e poi il fatto che regulus sia morto non significa che non possa essere lui RAB, anzi, collima perfettamente imho. ecco come è andata secondo me. regulus, montato da una famiglia fanatica della purezza e menate varie, diventa un mangiamorte. sirius ci dice che era un mago scadente, ma non possiamo basarci su quello che dice, è accecato dall'odio verso la propria famiglia e quindi incapace di dare un giudizio imparziale. secondo me infatti regulus era un ottimo mago (altrimenti come avrebbe fatto a distruggere da solo uno degli horcruxes?), e, una volta capito che cosa significava veramente allearsi con i mangiamorte, si è ravveduto. da allora ha dedicato la sua breve vita, dico "breve" perchè coloro che abbandonano il signore oscuro non vivono molto a lungo a causa del loro tradimento, a cercare di distruggere tutto ciò che avesse a che fare con voldemort
  6. esahettr ha risposto a Devron a un discussione Libri, fumetti e animazione
    finito il primo, ora attacco il secondo. per niente male, anche se, come ha già detto qualcuno, il fatto che un ragazziono campagnolo in qualche mese di allenamento con un vecchio cantastorie diventi uno dei migliori spadaccini dell'impero mi sembra una castronata incredibile. anche la potenza magica di eragon mi sembra un po' calata dall'alto: come fa un 16enne che non ha mai avuto niente a che fare con la magia a diventare più forte del proprio maestro? ok, è un cavaliere, ma non regge... detto questo sottolineo che mi è piaciuto e che oggi inizio il seguito
  7. Spoiler: RAB è regulus alphord black, il fratello di sirius, mangiamorte redento
  8. -1 abbastanza longevo, anche perchè si rigioca facilmente -2 non è imho troppo facile -3 la trama è imho piuttosto incalzante
  9. dipende al momento in cui giochi, dal tuo grado di impressionabilità ecc, cmq fa bbastanza paura. e in ogni caso è un gioco da comprare
  10. bellissimo! uno dei più bei giochi in commercio!
  11. molto ma molto bello. il colpo di scena poi, non me lo sarei mai aspettato
  12. non sono un grande fumettaro, ma a dragonball ci arrivo anch'io. ripetitivo quanto volete, si capisce 3 ore prima ciò che succederà, ma è un mito! grande akyra! quoto coloro che hanno sottolineato la bruttezza di dragonball GT, è lo stupro di un grande fumetto, e, imho di un buon cartone
  13. esahettr ha risposto a Devron a un discussione Libri, fumetti e animazione
    si, il film dovrebbe uscire quest'anno. io intanto sono a pagina 530... e mi sta scadendo un pochino, da quando arrivano dai ... (non c'ho voglia di fare tutta la menata dello spoiler) è un po' telefonato... cmq oggi mi compro il 2.
  14. tnk, correggo lo stesso
  15. vabbò, allora anche i piccoli brividi sono un classico...
  16. secondo te? a parte gli scherzi tu sei solo uno dei candidati e poi è la voce che mi incita al seccaggio, magari se accetti di fare il servitore ti potrei anche risparmiare... ps adesso vado e correggo
  17. tnk dove l'errore che così lo correggo?
  18. fatto adesso uccidetemi di critiche!
  19. Una brezza leggera spirava sulla sabbia bianca, rinfrescando l’aria afosa del tramonto. La tempesta era finita solo qualche ora prima, ma in quel momento sembrava soltanto un ricordo. Il cielo era sereno e la luce del crepuscolo gli conferiva una colorazione gialla-arancione. Anche il mare era calmo, pigre e sporadiche onde sciabordavano dolcemente sulla sabbia. Più avanti la spiaggia terminava, e la sabbia bianco-verde lasciava il posto a un’intricata foresta di mangrovie che si stendeva fino al limite dell’orizzonte. Quando il disco giallo del sole si chinò fino a baciare il mare, l’oscurità calò in fretta; in pochi secondi il cielo si fece blu scurissimo, e la notte si riempì di stelle. Il ragazzo addormentato sulla sabbia si svegliò di soprassalto. Devi uccidere il mago. Cosa? Uccidere il mago. Devi uccidere il mago. Uccidilo. Quale mago? Perché? Perché è colpa sua se siamo qui ora. Il giovane si alzò lentamente carponi, il corpo gli doleva incredibilmente a ogni movimento. Ma la cosa peggiore era il mal di testa. Non riusciva nemmeno a pensare, da quanto forte era il suo dolore. Era come se gli premessero delle tenaglie incandescenti nelle orbite, come se un picchio si divertisse a stabilire quando ci avrebbe messo la sua scatola cranica ad andare in pezzi. Il ragazzo, con uno sforzo immane, si mise seduto. Tremava violentemente, sembrava preda di violente convulsioni. E nella sua mente scardinata risuonava un solo concetto, con la forza di un gong: Uccidere il mago. Dopo qualche secondo, il giovane smise di agitarsi. Una volta ripreso il controllo del proprio corpo, si sdraiò sulla sabbia a pancia in su. Si sentiva spezzato, picchiato, violentato. Era come se una forza molto superiore a lui gli avesse aperto il cervello a mani nude. E poi c’era quella voce colma di rabbia, di nuovo, che gli ordinava di fare qualcosa, non ricordava cosa. Il ragazzo osservò il cielo stellato, chiedendosi per l’ennesima volta chi fosse. Non ricordava più niente, era come se gli fosse stata asportata una parte del cervello. Tre giorni prima si era svegliato su un isolotto poco distante. Aveva la mente annebbiata e un gran mal di testa. E non si ricordava più nulla del proprio passato. Chi sono? Come mi chiamo? Da dove vengo? Che cosa ci faccio qui? Ho una famiglia? Di chi è la voce che mi forza la mente ogni volta che mi sveglio? Perché non ho ancora incontrato nessuno, tranne qualche animale? Probabilmente non l’avrebbe mai saputo. All’inizio aveva pensato che fosse una sensazione passeggera, dovuta a uno shock di qualche genere, ma ormai erano passati tre giorni e la sua mente assomigliava ancora a una tavola appena piallata. Dopo qualche minuto si sentì più tranquillo. Si mise a sedere e controllò di non avere perso nulla. La spada era al suo posto accanto alla bisaccia dei funghi e all’otre d’acqua. Guardando il mare, pensieroso, il ragazzo pensò di avere un altro mistero da aggiungere alla lista: la spada. Dopo averla sfilata con cura dal fodero, la osservò attentamente come aveva già fatto molte volte. La lama era lunga circa un metro e mezzo e larga una decina di centimetri, ma la sua particolarità era il colore: era nera, come l’ebano. L’elsa era priva di qualsiasi ornamento, eccezion fatta per uno strano simbolo in bassorilievo. Il ragazzo non capiva come un’arma del genere potesse essere finita nelle sue mani. L’aveva trovata accanto a sé, a dieci centimetri dal proprio fianco sinistro, quando si era risvegliato con le ossa indolenzite e la mente colma fino alla nausea di quella voce rabbiosa. Vicino alla spada aveva raccolto una bisaccia di cuoio piena di funghi dall’odore penetrante che non aveva osato mangiare, un otre vuoto che aveva usato per fare scorta d’acqua una volta trovata la fonte sulla collina, e un’ampolla di vetro contenente uno strano liquido trasparente. Il ragazzo non aveva la più pallda idea di che sostanza fosse. Dopo il primo traumatico risveglio, tre giorni prima, si era costretto a nuotare fino alla spiaggia, che gli era parsa appartenere alla terra ferma o quantomeno a un’isola più grande di quella sulla quale aveva ripreso conoscenza. Da allora viveva di erbe trovate al limite della foresta e di qualche raro pesce che riusciva a prendere. Aveva fabbricato una lenza di fortuna servendosi della radice di un rampicante che aveva trovato nella foresta. Ci era stato solo una volta, e non ci era più tornato perché la sgradevole sensazione di essere l’unico essere vivente a parte gli alberi non gli era piaciuta. Rinfoderata la spada, il ragazzo si mise a camminare sulla spiaggia avanti e indietro, riflettendo. Dimostrava sedici o diciassette anni, aveva i capelli castano chiari e gli occhi grigio-azzurri, che si sarebbero potuti definire glaciali. Era piuttosto alto, sul metro e settantacinque circa. Indossava un paio di pantaloni di tela grezza, una maglietta bianca di cotone e un paio di scarpe di corda. Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto lasciare quel posto, non avrebbe potuto vivere su quella spiaggia per sempre. L’unico modo per andarsene era passare per la foresta, a meno che non si volesse fare chilometri e chilometri a nuoto. Il ragazzo prese una decisione: avrebbe attraversato quella maledetta foresta, costasse quel che costasse. Era ora di dimostrare a sé stesso quanto valeva. Non sarebbe rimasto per sempre dove il fato aveva deciso che dovesse rimanere, e non sarebbe stata uno stupido ammasso di alberi a fermarlo. Raccolte le sue cose, il ragazzo si incamminò nella foresta. Qualche minuto dopo gli alberi occupavano tutto il suo orizzonte, a trecentosessanta gradi. Rimaneva solo un puntino bianco fra i bassi cespugli spinosi e le contorte radici di una pianta robusta. Era tutto ciò che si poteva ancora scorgere della spiaggia; prima di poterci ripensare, il ragazzo si inoltrò ancora di più nel folto della foresta. Mano a mano che procedeva, tutta la spavalderia che lo animava prima si stava estinguendo velocemente. Ancora pochi minuti e il ragazzo si accorse di avere paura.
  20. io posto fra 10 minuti. è un problema?
  21. non l'avevo mai visto sotto questo punto di vista, ma devo ammettere che anche il recensore ha le sue ragioni. bah, magari me lo rileggo (tanto è cortissimo) e poi vi dico.
  22. cosa diceva eco?
  23. se avete voglia di buona fantasy, di stampo piuttosto innovativo, allora la saga degli orchi di stan nicolls fa per voi. è una trilogia, il primo volume si chiama I GUARDIANI DEI LAMPI, il secondo LE LEGIONI DEL TUONO e il terzo, che uscirà a marzo, s'intitolerà I GUERRIERI DELLA TEMPESTA. è la prima, o una delle prime, saghe fantasy in cui gli orchi sono considerati creature positive. questa saga tratta infatti del solito mondo fantastico in pericolo a causa delle manie di distruzione di un'imperatrice bellissima, crudele e psicopatica e dalla guerra che dura ormai da decenni fra gli umani e le creature antiche, la maggior parte delle quali sono asservite all'imperatrice sopracitata. il protagonista, strike (manco a farlo apposta ) è il capitano di una squadra di orchi famose per le proprie incursioni fulminee fra gli umani, che comportano sempre molte vittime. durante una spedizione militare, la banda trova un manufatto dall'arcano potere che non avrebbe mai dovuto trovare, e, in breve tempo, da migliore falange dell'impero i figli del lupo, questo infatti è il nome della banda di orchi, si trasformano in rinnegati inseguiti da tutto e da tutti, perchè alla ricerca dell'unico modo per salvare il loro mondo
  24. io hemingway fino a quest'estate lo conoscevo solo di fama, poi ho letto il già citato vecchio e il mare e per chi suona la campana, uno dei più bei libri che abbia mai letto
  25. esahettr ha risposto a Devron a un discussione Libri, fumetti e animazione
    pagina 375. incomicia a piacermi sul serio, niente male, imho meglio di brooks, molto meno noioso

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