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Fenix85

Circolo degli Antichi
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  1. L'importante per me è che Fuffa e Crunch (regole, tabelle, statistiche, ecc.) siano BEN separate. Benissimo poi che si usino parole chiave (controllore, appostato, solitario, ecc.) per facilitare l'utilizzo degli strumenti da parte del master...al contempo un po' di fuffa fa sempre piacere, purché non sia troppa o troppo stringente (visto che l'ambientazione di base è sempre stata molto leggera...cosa che ho sempre apprezzato).
  2. Ok, questo mi torna e sono d'accordo. Migliorare la conoscenza del personaggio tramite BG può facilmente trasformarsi in questo: è esattamente questo quello che intendo con: non è detto che il BG aiuti ad interpretare meglio
  3. Ecco è questo che non mi torna: Penso che lo si possa fare anche "in medias res". Imo, non è necessario conoscere esageratamente (di nuovo, bisogna guardarlo in ottica quantitativa e non qualitativa) il passato del PG (quindi non è necessario un BG) perché non sarà deterministico. La scelta in-game la posso comunque giustificare, anche in assenza di BG...magari per assurdo costruendo in-game il BG stesso.
  4. Non vorrei andare troppo OT, nel caso fatemelo notare. Qui però mi sembra che ci sia una contraddizione. E' chiaro che un filtro ci deve essere. Il filtro è il PG stesso. Se non c'è filtro, non c'è PG (o una "parte" di esso...mi viene in mente Polaris) e quindi non c'è GdR. Il punto è però quantitativo. Quanto deve essere profondo questo filtro? Il filtro non potrà mai essere totale. Il giocatore non si potrà mai annullare rispetto al PG. Ed infatti lo dici anche tu, quando affermi che: "decidere cosa ci vedi è una tua scelta". La scelta è appunto del giocatore, mai del PG. Il PG è frutto della mente del giocatore, di conseguenza non esiste e di conseguenza, anche attraverso un filtro (mai totale), la scelta la fa sempre e comunque il giocatore Quindi, ammettendo anche di avere costruito per un PG una personalità talmente complessa e dettagliata da farlo diventare una persona reale, essendo il PG frutto della mente del giocatore, la personalità del giocatore comunque influenzerà le scelte del PG in-game. Non so se sono riuscito a spiegarmi.
  5. Secondo me, bobon123 ti stai focalizzando troppo su quello che il PG è stato in passato. L'interpretazione, imo, non è proporzionale a quanto tu conosci della storia di quel PG. Se anche io scrivessi il BG con 2-3 elementi significativi della personalità (raccontati attraverso delle esperienze vissute), non è assolutamente detto che in-game debba ripercorrere le stesse scelte che il PG ha fatto nel suo passato (BG). E non per questo non starei interpretando. Semplicemente le situazioni possono cambiare, il carattere può cambiare, le circostanze possono far prendere decisioni diverse, le esperienze vissute possono influenzare la personalità. Quindi, nonostante un BG, io posso tranquillamente giustificare una diversa azione del mio PG. Di conseguenza non vedo perché non possa giustificarla in assenza di BG e comunque interpretare.
  6. Non esiste dicotomia tra regole e interpretazione. Esistono solo regole fatte bene e regole fatte male. Regole che aiutano l'interpretazione, regole che la ostacolano e regole neutre. Semplicemente in quei giochi (D&D, Cyberpunk, Call of Cthulhu) non esistono regole che aiutino l'interpretazione (anzi forse, in alcuni casi, esistono regole che la ostacolano)...è per questo che vi siete trovati a "disprezzare" le regole. Semplicemente perché erano malfatte (nel senso che non portavano ad ottenere quello che il gioco prometteva). Quindi da un caso specifico (sebbene molto ampio visto che tutti i giochi più giocati usano il sistema-0) si arriva alla facile, seppure errata, generalizzazione: "Le regole ostacolano l'interpretazione".
  7. OT Discorso malattie da prioni: il fatto che ci sia correlazione tra il consumo di carne (in particolare di tessuti nervosi) di soggetti precedentemente affetti da Creutzfeldt-jakob (o varianti specie-specifiche) e l'insorgenza di malattie prioniche non significa che, di per sé, il cannibalismo (il cibarsi di consimili) sia causa di queste malattie. Era questo che volevo specificare. OT
  8. Rispondo solo a questo per evitare di diffondere false notizie di carattere scientifico: Questa frase non ha alcun riscontro scientifico. Almeno non in senso generale e per come è stata espressa.
  9. La mia era solo una curiosità. Visto che lo Stregone Pathfinder mi piace di più dello stregone D&D 3.5, volevo sapere quanto fosse fattibile un trasferimento per chiedere di poterlo giocare in una eventuale futura campagna 3.5 (per evitare di cambiare sistema).
  10. Riassumo il mio pensiero in una riga: sebbene l'"interpretazione" (in senso assolutamente generico) sia l'elemento fondante di qualunque GdR, in D&D non ci sono metodi per incentivarla oltre una certa, basilare, soglia. Quello che dici tu Dannat0, imo, è semplicemente non realizzabile in D&D. Introdurre una meccanica di ricompensa in-game (es. il titolo nobiliare) per una "buona interpretazione" (e chi la giudica tale?) non è adatta ad un gioco come D&D.
  11. Salve a tutti, ho una domanda un po' particolare da fare. Quanto sbilancerebbe trasportare in tutto e per tutto una classe di Pathfinder in D&D 3.5 (esclusi eventuali incantesimi)? Ad esempio, se volessi usare lo Stregone Pathfinder in D&D 3.5 (con gli incantesimi di D&D 3.5) sarebbe fattibile o sbilancerebbe troppo l'equilibrio (già sbilanciato) di D&D 3.5? A guardarlo così, infatti, lo Stregone Path mi sembra notevolmente più potente dello Stregone 3.5...volevo chiedere quindi un parere ai più esperti. Grazie! P.S. spero di aver postato nella sezione giusta.
  12. domanda: cos'è la dicitura "Soul Thief" presente sulla scheda creata col Character Builder?
  13. Ciao a tutti, so che chiederò molto ma, mi potreste fare una lista (o darmi il link ad una se già esiste) dei numeri di Dragon Magazine per D&D 4^ più interessanti secondo voi? Eventualmente potreste anche dirmi molto brevemente cosa contengono? Principalmente sarei interessato alle opzioni per i pg (classi, talenti, poteri, ecc.) ma vanno benissimo anche altri temi (consigli per DM, avventure, sfide di abilità, mostri, ecc.). Grazie mille! P.S. Ad esempio, so già che il n° 379 contiene la classe dell'assassino e lo trovo molto figo!
  14. Concordo con Subumloc...e sconsiglio caldamente l'utilizzo del documento postato su come assegnare PE in base ad una presunta "corretta" interpretazione.
  15. Un paio appunti sui consigli di bobon123, che in generale approvo (soprattutto il punto 1): sul 2) Personalmente non darei PE neanche per la scrittura del background. Semplicemente basta chiederlo. Per facilitarne la stesura basta dare ai giocatori la classica lista di domande sul pg: dove è nato? chi sono i suoi genitori? cosa facevano? cosa faceva il tuo pg prima di diventare x? familiari? conoscenti? maestri? 3 aggettivi per descrivere il carattere, ecc. sul 3) Creare scelte morali è facile con un gruppo di buoni. Nel caso di neutrali o malvagi le cose si complicano. Resta però sempre valida la regola del "non dare PE per le scelte "corrette"" (in primis perché, imo, non c'è nessuno, DM incluso, che sia in grado di dire se quell'azione è corretta o meno) sul 4) Attenzione però che le scelte morali contrapposte non creino tensioni tra i giocatori invece che tra i pg!
  16. E' pur sempre vero, però, che nonostante la "rigidità" meccanica della griglia, si possa sempre e comunque descrivere un combattimento in modo dinamico...per semplice amore di interpretazione. Anche perché riuscire a codificare tutte le possibili opzioni (con relativi bonus e malus) diventa un lavoro improbo e improbabile visto che esisterà sempre qualcosa di non codificato. A questo punto basterebbe introdurre delle "manovre" del tipo: - attacco avventato: +2 al TxC, -4 alla CA - attacco poderoso: +2 ai danni, -4 al TxC - attacco difensivo: +2 alla CA, -4 al TxC e fine qui. Queste 3 azioni copriranno genericamente tutte le possibili azioni di un pg in combattimento. Senza andare a scendere nel dettaglio delle singole descrizioni.
  17. Quello che descrivi tu però, bobon123, io non lo chiamerei un "modulo narrativo" ma un "modulo tattico". Infatti dici anche tu: "Il tutto si tara di modo che non convenga in modo assoluto, ma magari in questo caso specifico sì" "Se invece ho +2 dam -4hit, in linea di massima non mi conviene. Però questo non significa che non possano esserci casi in cui convenga. Magari ho vantaggio e voglio capitalizzarlo. Alle volte attaccherò normalmente, alle volte mi servirà un effetto particolare, alle volte vorrò averlo perché mi sembra adatto alla situazione."
  18. Cavolo, doveva scappargli veramente forte XD
  19. Mamma mia quanta roba in 4 righe: - un guerriero non è costretto a portarsi dietro varie armi, ma certamente è molto invogliato a farlo per evitare di farsi surclassare in tutti gli ambiti di gioco dai caster. - proprio perché (spesso) bisogna portarsi oggetti appresso, i caster saranno avvantaggiati: 1° perché non sono già ingombrati dal loro equipaggiamento e 2° perché possono sempre contare (da un certo liv. in poi) su incantesimi di spostamento rapido (teletrasporti e simili) o incantesimi che possono assicurargli una certa tranquillità (riparo sicuro, reggia meravigliosa, ecc.). - un personaggio svenuto non è un problema se hai un caster in gruppo (di livello almeno medio), diventa un GROSSO problema se invece non ne hai. Potrebbe essere una soluzione ma sarebbe alquanto deprimente. Invece di guardare al livello dell'intero gruppo e pensare alle sfide in termini di risorse di gruppo (come un buon sistema di D&D dovrebbe fare imo), in questo modo semplicemente andrai a valutare l'impatto dei soli caster escludendo a priori (ma giustamente) l'impatto che possono avere i non-caster su una determinata sfida. Oltre a questo, se io giocassi un caster mi sentirei svilito nel mio ruolo. Se mi accorgessi che l'impostazione delle sfide è fatta di proposito per tagliare fuori i miei incantesimi mi sentirei preso di mira e, appunto, svilito.
  20. Non vedo cosa possa esserci di male...
  21. Si ma...mi sfugge un concetto. Anche ammettendo che un caster venga "depotenziato" dal peso trasportabile, un non-caster (specialmente il classico guerrierone) verrà maggiormente "depotenziato". Il mago non usa nulla di ingombrante o di pesante. Mentre il guerriero tra armatura, scudo e armi varie già è più ingombrato. Secondariamente, visto come funzionano le RD in 3.5 un guerriero serio si dovrà portare appresso almeno 1-2 "copie" della sua arma preferita costruita in un materiale speciale (ferro freddo, adamantio, ecc.) per poter superare efficacemente le RD dei mostri. Inoltre, anche se nello zainetto pratico/borse conservante c'è da rispettare un limite di ingombro degli oggetti, ancora una volta sarà il "guerrierone" a soffrirne maggiormente. Come se le porta le 2-3 armature complete magiche che ha trovato? E l'ascia bipenne orchesca magica? Sinceramente quindi non capisco il perché il "mago" debba essere più svantaggiato...quando, tra l'altro, appena raggiunge il livello per potersi permettere i teletrasporti, può andare a nascondersi la roba anche nei posti più impensabili e irraggiungibili xD
  22. Sarebbe bello avere un sistema di armature a riduzione del danno e che sia fatto bene e ben bilanciato...ma mi sa che non lo vedremo mai Per il resto non sarebbe male, anzi l'apprezzerei moltissimo una riduzione generale della dipendenza dei pg dagli oggetti magici...mi sorge però sempre il dubbio sul bilanciamento tra caster e non-caster con oggetti magici limitati...
  23. Boh, noi solitamente risolviamo il problema alla radice: zainetto pratico di Heward ftw. 1000 mo, peso ridicolo, capacità elevata...e non pensi più alla rogna del peso trasportabile. Il più delle volte ne basta 1 a gruppo. P.S. che poi "barare" sul peso trasportabile mi sembra veramente una parola grossa, quando ci sono classi che già di per se sono un baro ...e sinceramente non capisco come il "peso trasportabile" possa funzionare da "depotenziatore" dei caster.
  24. "Parecchie regole" l'ho messo tra virgolette non a caso. Può significare tutto e nulla. Anche se fossero 4 regole (e non sono 4) sarebbero 4 volte di più di quelle che ha D&D (che ne ha 1). In ogni caso, mi pare una questione di lana caprina e di scarso interesse lo stare a soffermarsi sull'aggettivo "parecchie" xD
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