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Valgard

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  1. sempre più interessante, comunque prima che il Giappone chiudesse i suoi confini intratteneva numerosi scambi commerciali con la cina e la corea, potresti mettere quindi nell'ambientazione classi leggermente diverse per rappresentare mercanti o guerrieri che, inizialmente erano stranieri, ma soprattutto nelle città portuali divennero parte integrante della cultura giapponese, nel post precedente mi sono dimenticato di dire una cosa: i daymo o signori feudali quando uscivano dai loro palazzi (a cavallo o in portantina) erano sempre accompagnati da uno stuolo di servitori (avevano anche chi gli portava i sandali) e soprattutto di samurai, quando le persone di casta inferiore (mercanti, contadini ecc.) vedevano arrivare il daymo (sempre che portasse le insegne, perchè se non le aveva anche se tutti sapevano chi fosse dovevano fingere di non riconoscerlo) interrompevano ogni azione o mestiere che stavano facendo e si inginocchiavano ai lati della strada fino a che il signore non era passato (anche se uno era ad esempio un mercante ricco dieci volte il daymo si gettava in terra e anche in fretta) qualunque samurai al seguito del signore feudale era autorizzato a tagliare la testa a chiunque ritenesse non mostrasse abbastanza rispetto verso il suo signore (poi non so se vuoi metterla visto la brutalità, ma era una caratteristica importante nell'antico Giappone), un altra cosa importante è l'assoluto disprezzo con cui i samurai consideravano i ninja (che come ho già detto venivano usati principalemnte come spie, essi erano abilissimi in tecniche che richiedevano la furtività, ma difficilmente avrebbero potuto resistere in uno scontro diretto con un samurai) per loro i ninja erano combattenti senza onore e questo può essere utile per determinare le dinamiche del gruppo nel caso fossero presenti ntrambi, infine bisogna capire che la mentalità gipponese è fatta di assoluti (paradossalmente è il motivo della loro gentilezza e delle loro maniere affettate, non derivano tanto dall'educazione, ma dalla sopravvivenza): se un samurai intende compiere un'azione essa va da considerarsi già compiuta, la resa o la ritirata sono concetti che non sono in alcun modo comprensibili per loro. Ancora buon lavoro
  2. potresti ad esempio fargli svolgere una missione precedente nella quale catturano un poveretto (che tutti descrivono come gentilissimo e innocuo) magari il folle del villaggio (che prima della pestilenza blaterava cose senza senso) che poi il chierico fa torturare e uccidere, in questo modo quando li chiederà di andare dai druidi (magari per portarli li da lui in modo da chiedergli a che punto è la medicina, ovviamente il motivo della missione non dee essere noto ai giocatori) i pg saranno più bendisposti verso di loro, soprattutto se li fai apparire gentili e affabili (ma non troppo dopotutto sono nel mezzo di una pestilenza e ci si aspetta lavorino notte e giorno per trovare una cura, inoltre per rendere lo scenario un po' più realistico inseriscici un po' di razzismo, la popolazione è in preda al panico e sa che ci sono degli untori in mezzo a loro è estremamente probabile che gruppi di teste calde tra gli umani lincino eriodicamente gli elfi (o altre razze) e viceversa, anzi potresti proprio fare trovare i pg in mezzo a una di queste scaramucce motivo per cui verrebbero portati dal chierico
  3. anche quelli di Evangelisti sull'inquisitore Nicolas Eimrich dovrebbero interessarti
  4. Mi scuso per non essere arrivato prima, ma sono iscritto solo da un paio di giorni (necessari per leggere tutto questo malloppo). Allora, per quanto riguarda la classe del samurai ai livelli più alti io aggiungerei, come abilità, lo "stato di mushin" che, nel Giappone feudale era uno stato di completa assenza di mente ell'azione che quindi raggiungeva un livello assoluto (era un concetto ripreso dalle discipline zen, quindi potresti anche metterlo come bonus per la religione), inoltre la scuola di Musashi, che insegnava a combattere con due spade, indicava quella più corta per parare e distrarre l'avversario e quella più grande per colpire. Inizialmente la figura del ronin era vista con disprezzo fino a quando un ordinanza imperiale non decretò il divieto per i samurai di togliersi la vita alla morte del loro signore, a quel punto questi "viandanti" aumentarono esponenzialmente e il modo di pensare nei loro confronti migliorò leggermente, per quanto riguarda le armature, un samurai usava l'armatura solo in battaglia (intesa come guerra o battaglia campale), ma non girava costantemente con essa, anche se avevano degli speciali kimono con nel risvolto stoffe intrecciate o carta spessa (sembra impossibile, ma le avevano inventate i cinesi e fermavano addirittura le frecce), anche perchè nell'antico Giappone erano poche le cose fatte in metallo per le preziosità si preferivano legni pregiati, sete o porcellane, in un comune vllaggio solo qualche attrezzo era in metallo, la maggiorparte erano in legno e in pietra e anche nei castelli, apparte le armi e le armature e poco altro il metallo quasi non si usava, i ninja non erano individui solitari quanto interi villaggi i cui abitanto (oltre alle normali professioni) adestravano i bambini più adatti a diventare ninja (che comunque ricoprivano principalmente il ruolo di spie che di assassini), per le avventure puoi trovare interi siti che raccolgono le leggende giapponesi (ti consiglierei di incentrarne qualcuna sulla ricerca o almeno sull'esistenza di una spada, ci sono molte storie di lame donate dagli dei o ottenute sconfiggendo il male, particolarmente bella è quella dei due migliori fabbri del Giappone, realmente esistiti, anche se la loro vita fu poi "romanzata", sono Muramasa e Masamune, l'ultimo fu poi riconosciuto il migliore e infatti tutte le spade della famiglia imperiale venivano prodotte da lui), c'è poi un argomento molto importante che mi pare non abbiate trattato: le caste, qualunque samurai di qualunque allineamento seguiva la questione delle caste, l'etichetta imponeva a un samurai che arrivava in un villaggio e voleva dormire di chiedere ospitalità (di taverne o locande quasi non ce ne erano) e, eventualmente di accettare anche un cortese rifiuto da parte del proprietario, ma se il samurai fosse entrato nel villaggio e avesse ammazzato quelli che gli capitavano davanti, preso le donne e mangiato il cibo, in quanto di casta superiore poteva tranquillamente farlo senza incorrere in alcuna ripercussione (a meno che un altro samurai non glielo impedisse sul momento) se invece erano dei contadini o (casta ancora più inferiore) dei mercanti a uccidere un samurai, la pena era la morte di tutta la famiglia più un paio di famiglie vicine, per non parlare degli eta (simili ai aria indiani) casta così bassa che l'appartenente poteva essere ucciso anche solo per essersi fatto vedere dal samurai (a questi erano in genere affidati lavori umilissimi, come svuotare le fogne o conciare le pelli). Spero di essere stato d'aiuto e devo anche fare i complimenti per il grandioso lavoro
  5. L'ambientazione mi piace mltissimo, solo una cosa: quando dici che gli avventurieri devono essere iscritti a una gilda per fare gli avventurieri cosa intendi? Mi spiego meglio, io prendo e parto per fare un viaggio, il motivo del viaggio può essere andare a trovare i miei parenti in un altra città, fare fortuna o semplicemente viaggiare. Sono ovviamente armato perchè le zone tra le città (e immagino anche dentro) sono pericolose, è probabile che io abbia partecipato a uno scontro o che mi sia imbattuto in un dungeon o altro, questo fa di me un avventuriero, ma devo essere iscritto alla gilda perche viaggio, perchè sono armato o perchè mi attaccano? Non è che intendevi avventuriero come mercenario? P.S. un ambientazione molto simile alla tua anche se con sostanziali differenze è stata descritta nel film "Nausica della valle del vento" di Ayao Miazaki, che ti consiglierei di vedere anche perchè è un bel film
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