MadLuke

Esattamente cosa non ti è piaciuto?
Te lo chiedo perchè:

1. ho un libretto con tutte le avventure di Conan scritte da Howard, e a me sono piaciute (e, per dire, mi sono piaciute più di quanto mi piacque, all'epoca, la trilogia di Dragonlance di Weis e Hickman).
2. ho avuto la stessa reazione leggendo Tarzan e i primi tre libri del "Ciclo di Barsoom" (quello da cui hanno tratto l'abominevole film "John Carter") di Burroughs. Pur avendo un'ambientazione interessante (soprattutto quelli di Barsoom), sono intrisi di uno spirito talmente razzista che al confronto H.P. Lovecraft sembra un membro delle "Pantere Nere"...

Ammetto che le avventure di Conan possono sembrare delle semplici "self-fiction" (delle fan-fiction in cui lo scrittore inserisce come personaggio principale una "copia eroicizzata" di se stesso... dopotutto Howard venne bullizzato da ragazzo a causa della sua poca prestanza fisica, cosa che più tardi lo spingerà -con successo- a irrobustirsi con molta attività fisica), ma secondo me sono scritte piuttosto bene; ogni volta che le leggo, riesco a visualizzare molto bene, nella mia mente, l'ambiente in cui si muove Conan, immedesimandomi molto con lui.

Nel primo capitolo ci sono i congiurati che si preparano all'assassinio. Uno dei loro (presunto) servi però si trova tra le mani un anello che aveva smarrito da anni e così fa subito il primo ribaltaone.
Poi Conan sogna di trovarsi di fronte con l'antico mago, il quale gli parla, pone il simbolo della fenice sulla sua spada e sparisce. Va be'.
Il tempo di svegliarsi e mettere mezza armatura e arriva la squdra di congiurati che hanno superato brillantemente con delle bugie da principiante la sua guardia privata (svegli eh!). Combattono ma arriva un mostro che salva Conan e poi Conan sfrutta subito il suddetto simbolo per uccidere il mostro. Fine.

Nuovo capitolo, cambio completo di scena (e io che pensavo di leggere un seguito): nel giro di poche righe Conan e i suoi cavalieri vanno in battaglia, vengono ingannati (sempre "the fox"!), vengono circondati e lui catturato (ci mancava solo che scrivesse "Poi con la mamma siamo andati al mercato, poi abbiamo comprato la torta, poi siamo tornati a casa, poi ho giocato a pallone"... io povero fesso che solo pochi mesi fa ho concluso un romanzo sullo sfondo dell'Anabasi, sai, giusto un livello un pizzico differente).

Poi il capolavoro: si trova in prigione inviolabile, era scritto... In poche pagine: uccide il carceriere, apre una porta, però l'altra on è apribile allora s'inoltra ulteriormente, incontra (sempre nel giro di poche righe) il serpente, il rospo, la gelatina, la pianta carnivora. Libera il mago, questi gli è grato, a ritorna indietro, apri finalmente la grata, vai nel salotto buono, bevi il vino e scappa col pipistrello gigante... ma ridatemi Mattia Sorrenti che è meglio va!