13 Ottobre 200817 anni comment_259116 OT scusate l'assenza prolungata IT <Ox, Yuma siamo in evidente inferiorità numerica, ci conviene per ora lasciare il villaggio, poi quando il giorno sarà calato, con il buio indagheremo su questa "maledizione". Chitlacan, purtroppo i buoni propositi ora come ora non funzionerebbero, sono troppo accecati dall'ira; speriamo in un riparo naturale nella foresta. Consiglierei a tutti di arretrare senza dar loro le spalle...> detto questo con un tono di voce sufficente perchè sentano i miei compagni, mi metto tra chitaclan e yuma/ox, poso una mano sulla spalla di yuma e l'altra sempre sulla spalla di ox tirandoli indietro, sfruttando il corpo per spostare chitlacan verso l'uscita del villaggio; controllando sempre che non tentino di aggirarci. Segnala
13 Ottobre 200817 anni comment_259131 Rimanendo schiena contro schiena con Teoxipac inizio ad allontanarmi dalla folla, controllando che nessuno arrivi dalle nostre spalle o dai nostri fianchi, mentre gli altri controllano la parte opposta. Vorrei mormorare una maledizione ai seguaci del malvagio Zaltec ma non voglio far infuriare di più gli abitanti del villaggio, mantengo un mesto silenzio mentre ci allontaniamo Segnala
16 Ottobre 200816 anni Autore comment_260278 Vi state nuovamente addentrando nella foresta, cercando riparo dall'acqua e dalla furia degli abitanti di Oratlas. Ma fate solo pochi passi, quando notate tra le fronde la figura di un vecchio con lunghi capelli bianchi, avvolta in un saio stracciato bianco, farvi cenno di dirigervi nella sua direzione. Segnala
17 Ottobre 200816 anni comment_260298 Difficilmente potremo finire in un situazione peggiore, penso fra me e me. Tanto vale capire cosa vuole questo vecchio. Faccio un cenno agli altri e mi dirigo verso la direzione che ci indica. Segnala
17 Ottobre 200816 anni comment_260454 "Attento, sacerdote.. non è un bel posto, questo, comincio ad averne abbastanza di gente ostile. Se solo tenta qualcosa gli lancio il martello." Sussurro, ma poi seguo i compagni. Segnala
17 Ottobre 200816 anni comment_260463 Raggiungo Chitlacan e fermandolo con un mano gli dico: "E' meglio se vado avanti io". Proseguo in direzione del vecchio. Segnala
18 Ottobre 200816 anni Autore comment_260703 "Salve viandanti. Perdonate il modo circospetto con cui mi presento, ma vorrei evitare di attirare l'attenzione degli abitanti. Come vedete neppure io me la passo benissimo...", sussurra indicandosi velocemente gli abiti stracciati. "Il mio nome è Pazil Nat e, come forse il vostro amico qui può aver intuito", e si rivolge a Chitlacan, "sono un sacerdoti di Qotal. Se volete seguirmi, potremo parlare in una zona un po' più riparata e sicura." Segnala
19 Ottobre 200816 anni comment_260791 Sentendo pronunciare il nome della benevola divinità i miei timori spariscono, seguo ben volentieri il vecchio Segnala
19 Ottobre 200816 anni comment_260982 Seguo i miei compagni restando all'erta, cerco di capire le intenzioni di questo sacerdote, non vorrei che abbia secondi fini. Osservo gli abiti del sacerdote, soprattutto se noto tracce di sangue. Segnala
23 Ottobre 200816 anni Autore comment_262680 @Teoxipac: sì, gli abiti sono schizzati di sangue e si intravedono ferite e graffi in via di guarigioni nelle parti scoperte. Dopo avervi condotto in una zona di sottobosco, comincia a raccontarvi cosa sta accadendo a Oratlas. @ Chitlacan Spoiler: Nel racconto seguente si fa riferimento ai grandi sacerdoti delle due religioni. Ecco in breve la parte di mito che conosci: Qotal e Zaltec In un'epoca remota le due divinità giunsero persino a scontrasi fisicamente; dopo aver fatto erigere dai mortali una grande piramide, Qotal e Zaltec si batterono, scatenando terremoti e nubifragi su tutto il mondo, finché Zaltec fu sconfitto. Nel corso del tempo il predominio di Qotal diminuì progressivamente, mentre il malvagio Zaltec riprese potere fino a dominare con il tradimento tutto il pantheon di Mazticam grazie anche al maggior numero di fedeli che seguivano la sua religione caratterizzata da sacrifici umani in suo onore. Dato il potere di Zaltec, Qotal e le altre divinità non potevano fare nulla, ma i mortali invece non erano in una situazione di così grande disparità. Le fazioni religiose in continuo contrasto tessevano piani e strategie per riuscire a prevalere l'una sull'altra, senza però riuscire a scalfire il potere dei fedeli di Zaltec. La battaglia dei Titani Accadde così che dopo secoli gli eventi si manifestarono per volontà dei mortali e non per quella degli dei: i capi delle due maggiori fazioni si trovarono in aperto contrasto e ne nacque una sanguinosa guerra che ripercorse gli eventi accaduti durante la battaglia dei due fratelli. L'Alto Sacerdote di Qotal, Maqta Huaman, e il Sommo Figlio di Zaltec, Huarahxi, si sfidarono come un tempo fecero le due divinità, presso la Piramide dei Titani. I due sacerdoti, supportati dai loro patroni, si batterono sulla sommità della torre per molti giorni, finché Huarahxi alla fine cedette. Durante lo scontro Huarahxi, sotto forma di uno spaventoso giaguaro, simbolo del potere di Zaltec, fu ferito e Maqta Huaman, con un poderoso colpo del maca incantato, gli tranciò un artiglio, facendolo volare dalla piramide. L'Artiglio si perse nella giungla che circondava la zona. Dopo lo scontro Maqta Huaman prese il corpo del nemico ucciso e lo gettò in una profonda faglia creatasi all'interno della piramide durante il selvaggio combattimento. Pose quindi un sigillo magico per bloccare per l'eternità lo spirito del Sommo Figlio. Per lungo tempo il bene tornò a prevalere grazie alle gesta di Maqta Huaman. L'Alto Sacerdote infine donò il suo spirito a Qotal e in suo onore fu eretto un grande sepolcro, ove le sue spoglie furono conservate dai sacerdoti di Qotal. "Da molti giorni ormai il villaggio è afflitto da una grande maledizione. Dapprima sono sparite diverse persone del villaggio. Perse nella foresta e, nonostante le ricerche, non se n'è saputo più nulla. Poi il mais che con amore era coltivato dagli abitanti di Oratlas ha cominciato a morire e a sanguinare. La popolazione era preoccupata per lo strano evento e noi sacerdoti di Qotal abbiamo invocato il nostro dio, ma non abbiamo ricevuto nessun segno. Quindi una notte si sono sentiti terrificanti ruggiti provenire dal Sepolcro di Maqta Huaman. Alcuni di noi si sono recati a controllare, ma solo pochi sono tornati raccontando che una terribile creatura si nasconde nel sepolcro. Gli abitanti hanno iniziato ad avere paura e nessuno ha più osato entrare nel Sepolcro a rendere omaggio a Maqta Huaman. In quei giorni sono giunti dei fedeli di Zaltecm capeggiati dal sommo sacerdoe Maqtepotl. Apprendendo la situazione, egli ha detto agli abitanti che lo Spirito di Maqta Huaman era adirato e si manifestava in quella creatura. Ha detto che la colpa era dei sacerdoti di Qotal perché rubavano le offerte del villaggio per arricchirsi. Con l'imbroglio hanno dimostrato che il nostro gran sacerdote possedeva molte ricchezze derivate dalle offerte della gente e questa si è rivoltata contro di noi, attaccando il tempio e uccidendo molti fedeli di Qotal. Io sono un superstite che, grazie alla volontà del mio dio, è riuscito a salvarsi per raccontare la verità. Ora il villaggio è governato da Zakaltil, l'uomo che vi ha minacciati prima, un fedele di Zaltec e servitore di Maqtepotl. Essi sostengono che per placare l'ira di Maqta Huaman sia necessario compiere sacrifici e purtroppo la gente ha accettato di uccidere diverse persone pur di risanare la maledizione." Segnala
31 Ottobre 200816 anni comment_265496 <Probabilmente sarà un complotto; dobbiamo scoprire cos'è quella strana creatura e fermare Maqtepotl. Comincio ad avere la nausea di questi seguaci di Zaltec> Segnala
1 Novembre 200816 anni comment_265791 "Penso che tu abbia ragione Teoxipac, un sacerdote di Qotal non sottrarrebbe mai i doni per arricchirsi, e se pure succedesse l'ira di Maqta Huaman colpirebbe solo lui e non gli innocenti fedeli. Dobbiamo intervenire per mostrare la verità alla gente del villaggio e interrompere i sacrifici. Ogni vita immolata sull'altare accresce il malvagio potere del Giaguaro e dei sui seguaci. Per prima cosa però abbiamo bisogno di riposare in un posto sicuro, recuperare le forze e i poteri. Fratello Pazil Nat, conosci una via per arrivare al sepolcro non visti dagli abitanti del villaggio?" Segnala
6 Novembre 200816 anni Autore comment_267455 "Di luoghi sicuri qui c'è solo la foresta. La capanna che ho messo in piedi come rifugio provvisorio non è sufficiente per tutti, purtroppo. In ogni caso, vi chiederei di agire questa notte stessa, per impedire che siano fatti altri sacrifici. Vi guiderò fino al sepolcro attraverso una via abbastanza sicura e lì potrete vedere coi vostri occhi che cosa c'è che non va. Sono sicuro che tutto questo è stato architettato dai fedeli di Zaltec per impossessarsi del villaggio e screditare Qotal, rubando i suoi figli con l'inganno! Segnala
2 Dicembre 200816 anni comment_275461 "Amici, se avete ancora forze a sufficienza direi di ascoltare il mio fratello e agire il prima possibile. Teoxipac, Ox, Yuma... siete in grado di mettervi in cammino e affrontare degli eventuali scontri?" Segnala
27 Febbraio 200916 anni comment_302093 "Ci vuole ben altro che qualche scaramuccia per mettermi al tappeto." Mi stiracchio e mi batto il martello sull'elmo. "Quei porci hanno causato già anche troppi problemi, è ora di finirla!" Segnala
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