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Topic di Gioco: Thomas Banner


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Mr Wickens, che come da copione si fa chiamare da tutti Coach, è un uomo stanco. Non fisicamente: è qualcosa che gli senti dentro, qualcosa di spirituale. Fare da insegnante di ginnastica a una marmaglia di mocciosi non è l'aspirazione di molti. Per quel che sai, Mr Wickens è stato un atleta, un tempo. Probabilmente crede ancora di esserlo, ma il suo fisico non è concorde. La pancia da birra si intravede attraverso il suo maglioncino.

Lo trovi nel suo ufficio in palestra. Pieno di coppe, medaglie, vinte principalmente da altri. In molte altre scuole americane, l'educazione fisica è tutto. Non alla scuola di tua figlia, e questo per te è un bene.

Ti squadra dal basso verso l'alto, senza alzarsi dalla sua postazione dietro la scrivania. "Lei sarebbe...?"

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Principali partecipanti

Thomas Banner

Trovo il Signor Wickens nel suo ufficio adornato con medaglie e trofei, è seduto dietro la sua scrivania e nel vedermi arrivare non si disturba ad alzarsi. Sento che è un uomo stanco che ha rinunciato ai suoi sogni è un uomo che come me ha dovuto rinunciare alle proprie ambizioni e accontentarsi di quello che c'era. Credo di sentire un po' di empatia per questa persona.

"Sono Thomas Banner, il padre di Robin Banner. Credo sia la prima volta che ci vediamo." Mi avvicino alla scrivania e gli tendo la mano.

Modificato da Ipergigio
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Ti risponde con una stretta di mano ferrea, nonostante l'espressione annoiata sul volto.

"Ah, sì, il padre di Robin. Grazie di essere venuto, è importante."

"Non voglio parlarle dei voti di sua figlia. Sì, non è il massimo, ma sono bambini, e niente di tutto questo servirà in futuro. Per me migliorerà col tempo, non ha ancora il fisico da palestra. Sono bambini!" dice, alzando le braccia.

"È altro che mi preoccupa. Sua figlia ha... qualcosa di strano. Anche se, diciamocelo, faceva schifo, prima voleva sempre giocare! Era sempre in prima fila! Ma da un po' è... cupa. Sempre in disparte. Ne sa qualcosa? C'è qualcosa che non va a casa, sa di problemi con altri bambini...?"

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Thomas Banner

Prendo una sedia, la sistemo davanti alla scrivania e mi ci accomodo. Ascolto ciò che l'insegnante disilluso ha da dire, anche se usa termini che trovo un po' scortesi verso mia figlia. Ascolto e annuisco fino alla fine.

"Credevo che il cattivo umore di Robin fosse dovuto al divorzio, non pensavo che potessero esserci problemi con gli altri bambini." Mi ritrovo a dover ammettere "Cercherò di parlarne con Robin."

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L'insegnante annuisce. "Ma sì, il divorzio potrebbe essere un motivo. Certo. Alcuni bambini li sentono più di altri, vero. Ma... è qualcosa di molto repentino. I bambini fiutano la debolezza, mr Banner. Sua figlia è un bersaglio perfetto per bulletti. Deve renderla forte."

Mr Wickens è un coach. Un coach di altri tempi, per cui i bulletti si fermano solo facendo i bulletti, evidentemente.

"Ma io non sono nessuno per dirle cosa fare con sua figlia. La volevo avvertire. Prima che succeda qualcosa."

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Thomas Banner

Rimango un po' perplesso nell'ascoltare la teoria del coach. Tuttavia, se mia figlia ha dei problemi, è mio dovere aiutarla. Continuo a parlare con l'insegnante del più e del meno ancora per qualche minuto prima di congedarmi e riprendere col mio lungo tour de force. Verso la fine mi sento sfinito...

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Esci dalla scuola un po' vuoto dentro. Non sembra, ma oggi tra una cosa e l'altra hai macinato chilometri. Pensi che la giornata sia finita, che tutto sia tranquillo, e in quel momento ti arriva un alert sul cellulare. L'uomo ha ottenuto l'accesso, di nuovo, al portatile di Linda. Se torni a casa alla tua postazione, non avrai difficoltà a rintracciarlo. Questo solletica te, ma soprattutto il Mastino.

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Thomas Banner

Torno di corsa a casa: sembra che finalmente la mia preda abbia abboccato all'esca che ho preparato per lui. Parlare con gli insegnanti di Robin mi ha sfibrato, ma appena metto piede nel mio piccolo studio informatico e mi siedo davanti al monitor del mio computer, mi sento ritemprato e al sicro nel mio piccolo mondo fatto di numeri e codici.

"Bene amico, rivelami i tuoi segreti." Mormoro mentre le mie dita cominciano a battere velocemente sulla tastiera.

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Spoiler

Non hai bisogno di tirare: avendo ottenuto il successo prima, ti do per buona quest'azione.

Il collegamento era già stato stretto, il tuo sistema impiantato. Ora puoi vedere quello che il piccolo stalker di Linda sta vedendo in questo momento, direttamente sul tuo pc. In pratica, stai vedendo il desktop di Linda visto dal desktop dello stalker direttamente sul tuo desktop. Il mouse si muove per conto proprio: l'uomo guarda le mail, controlla la cartella spam, va nel cestino, ravana anche lì, ma alla fin fine chiude il contatto prima di fare qualcosa di seriamente interessante. Forse non era il suo giorno, ma è certamente il tuo: ora sai da dove proviene il suo segnale. Sai qual è la sua rete.

Insomma, ce l'hai in pugno.

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"A noi due amico...Mormoro mentre assaporo quel brivido piacevole che mi deriva dall'avere in pugno i segreti di un'altra persona. Ormai, ho accesso al terminale dello stalker, le mie dita lavorano rapidamente mentre mi intrufolo nelle cartelle del suo computer, spio le sue mail e indago sulla cronologia delle sue navigazioni in rete. Cosa scoprirò?

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La cronologia è stata recentemente cancellata, ma non in modo poi così definitivo, almeno, non per te. Oltre il porno, quest'uomo ha un altro chiodo fisso: i miti irlandesi, quelli riguardanti le fate soprattutto. Specie un mito riguardante le fate, quello dei changeling, esseri del mondo di fata che vengono "sostituiti" ai neonati in fasce, che prendono il loro posto nel luogo arcano da cui le fate provengono. Sai che in gran parte questo mito non è altro che una razionalizzazione umana dei cambiamenti che avvengono in alcuni bambini parte dello spettro autistico. Alcune popolazioni pensavano "non è mio figlio, non è più come prima, qualcuno me l'ha rapito e sostituito con qualcosa di non umano". Lo sa anche lo stalker, vista la mole della sua cronologia. 

Le uniche mail sono spam, pubblicità di amazon, ebay e simili, e qualche missiva molto datata (l'ultima risale al 2014) con quella che presumi sia sua moglie, di nome Rosario. Sono mail innocenti, principalmente scansioni di documenti. In questo modo sei a conoscenza della sua identità, e della sua residenza. È proprio Alan DiMaggio. Ora sai dove abita... e, presumibilmente, anche dove abita Linda.

Per essere un hacker, è molto disattento.

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Thomas Banner

Quello che scopro mi racconta che Alan DiMaggio non è altro che un uomo ossessionato dalle fiabe del folklore irlandese, convinto che suo figlio sia stato 'scambiato' con qualcosa o qualcuno. Forse sapere che il suo stalker non è un pericoloso maniaco può essere una buona notizia per linda, ma io sono abbastanza deluso: non c'è nulla da distruggere nella vita di Alan DiMaggio e pensare che ci avevo messo così tanto impegno!

Mi rilasso sulla sedia mentre lascio sbollire la delusione: ora non devo far altro che comunicare la lieta novella a Linda, che di sicuro si sentirà più rasserenata. Non voglio perdere tempo, chiamo subito il numero della donna...

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"Possiamo... vederci al posto dove lavoro. È un bar, non lontano da casa mia. Il Fresh Miracle Cafe. Può venire verso l'orario di chiusura, a mezzanotte? Possiamo stare tranquilli, parlare con calma, senza disturbo... purtroppo prima non posso. Non siamo molto popolari, ma la notte è il turno di fuoco."

Conosci vagamente il posto. Sai solo che è di recente apertura. Prima lì c'era un altro bar, che ha sostituito un altro bar, e così via. Un posto praticamente maledetto, per i baristi. Non sai nulla sulla sua qualità.

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Thomas Banner

Annuisco anche se ovviamente Linda non può vedermi "Fresh Miracle, mezzanotte." Ripeto mentre prendo nota mentalmente.

Dovrò attendere la mezzanotte per rivedere Linda, la giornata è ancora lunga e mi ritrovo con molto tempo libero. Ripenso alle parole del coach di mia figlia e nella mia mente, si fa largo l'idea di organizzare una 'Giornata Padre-Figlia'. Galvanizzato da questa idea scrivo una mail a Robin per vedere se possiamo combinare qualcosa...

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Sei così assuefatto da internet e dai suoi miracoli che neanche provi a chiamare tua figlia per telefono, o a mandarle un messaggio su Messenger. Le mandi una mail, sperando che risponda. Alla fin fine, è un vostro rituale. Mandarvi mail per comunicare, come lettere di altri tempi.

Sono le cinque e mezza: ci vogliono almeno 20 minuti prima che tua figlia ti risponda. Sì, stasera è disponibile, la mamma le ha dato il permesso. Però deve tornare a casa presto: domani è giorno di scuola. Per le dieci deve essere a ninna.

Spoiler

L'idea di un padre che manda mail per parlare con la figlia è estremamente nel personaggio, ma concedimi di dire che è qualcosa di estremamente strano 😁

 

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Alle sei senti il campanello di casa suonare. Apri la porta, e ti trovi Robin davanti, mentre in lontananza sfreccia la macchina di tua moglie. Siete rimasti in rapporti decenti, ma questo non vuol dire che non faccia ancora male ad entrambi. Specialmente tua moglie preferisce mantenere i contatti fisici al minimo, come se qualunque incontro possa risvegliare qualcosa di nascosto. Non sai se di positivo o negativo.

"Ciao, pà!" Robin ti salta al collo.

Spoiler

"E ti fa due punti di danno contundente"

 

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Thomas Banner

Mia figlia mi travolge come un piccolo uragano. È minuta ma lo slancio che si è data unito all'effetto sorpresa, è abbastanza per sbilanciarmi. Entrambi finiamo sul pavimento, ma se i bambini sono fatti di gomma, gli adulti no e così sono io ad avere l'appeggio "Ciao a te Robin." ricambio il saluto mentre prego di non avere ossa rotte...

Modificato da Ipergigio
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