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Apocalypto - Mel Gibson e la censura (commenti e opinioni)


Merin

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Io non capisco cosa ci sarebbe di "semplicistico" in questo film secondo te. Ok che si spinge sul fattore violenza (e se mi permetti non è che coltivassero il grano e guardassero le stelle tutta la notte e basta), ma non era mica una puntata di Superquark... secondo me confondete quello che voi avreste voluto vedere sui Maya con quello che è lo scopo del film, completamente diverso da un report storio o etnografico su una civiltà...

Prendi la Passione di Cristo. Perchè tanta gente è andata a vederlo? Essenzialmente per la pubblicità data dall'incredibile crudezza delle scene. Mel Gibson fa ultimamente spesso leva sull'uso della violenza nei suoi film ( e siamo anni luce lontani dall'uomo senza volto) perchè ha capito che questo è un ottimo metodo per riempire le sale. Ho visto una scena di un trailer da Apocalypto in cui essenzialmente al termine di un sacrificio umano si vedeva una testa rotolare giù da una piramide a gradoni. Non mi sembra che in questo ci possa essere nulla di originale. Da un punto di vista cinematografico Gibson è scaduto molto, ricorrendo per lo più all'uso della violenza. Personalmente non gradisco molto Mel Gibson inoltre per la sua visione politica estremista e per le sue idee che traspaiono molto bene nei suoi film... Per me un regista così fra qualche anno dovrebbe sinceramente essere soltanto dimenticato nulla di più. I veri registi fanno meno moda e meno scalpore ma imho fanno anche film più belli e più "positivi" nel messaggio che trasmettono. Se voglio andare a vedere un film infarcito di violenza vado a vedermi un giocattolone come Doom, ma se (come temo) un regista mi utilizza la violenza per dirmi o comunicarmi in un film che una civiltà si è esaurita perchè era diventata violenta, corrotta, ingiusta ed in fin dei conti era quindi inferiore...beh questo è un uso scorretto della violenza. Qui la violenza viene usata per affermare la superiorità di un'etnia sulle altre. Se non è così meglio. Ma dopo the Passion temo che Mel Gibson si sia fatto siucuramente prendere la mano...

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Prendi la Passione di Cristo. Perchè tanta gente è andata a vederlo? Essenzialmente per la pubblicità data dall'incredibile crudezza delle scene. Mel Gibson fa ultimamente spesso leva sull'uso della violenza nei suoi film ( e siamo anni luce lontani dall'uomo senza volto) perchè ha capito che questo è un ottimo metodo per riempire le sale. Ho visto una scena di un trailer da Apocalypto in cui essenzialmente al termine di un sacrificio umano si vedeva una testa rotolare giù da una piramide a gradoni. Non mi sembra che in questo ci possa essere nulla di originale. Da un punto di vista cinematografico Gibson è scaduto molto, ricorrendo per lo più all'uso della violenza. Personalmente non gradisco molto Mel Gibson inoltre per la sua visione politica estremista e per le sue idee che traspaiono molto bene nei suoi film... Per me un regista così fra qualche anno dovrebbe sinceramente essere soltanto dimenticato nulla di più. I veri registi fanno meno moda e meno scalpore ma imho fanno anche film più belli e più "positivi" nel messaggio che trasmettono. Se voglio andare a vedere un film infarcito di violenza vado a vedermi un giocattolone come Doom, ma se (come temo) un regista mi utilizza la violenza per dirmi o comunicarmi in un film che una civiltà si è esaurita perchè era diventata violenta, corrotta, ingiusta ed in fin dei conti era quindi inferiore...beh questo è un uso scorretto della violenza. Qui la violenza viene usata per affermare la superiorità di un'etnia sulle altre. Se non è così meglio. Ma dopo the Passion temo che Mel Gibson si sia fatto siucuramente prendere la mano...

Ma certo! Tarantino, Martin Scorcese, Stanley Kubrick, nessuno di questi GRANDI REGISTI ha mai fatto uso della violenza per comunicare qualcosa... ma va la.

Questi commenti moralizzanti mi piacciono, se possibile, ancora meno dei fantomatici intenti moralizzatori di mel gibson.

La violenza non deve essere volgare e svilita per essere lecita, un discorso del genere non si regge in piedi, la storia del cinema è piena di grandi registi (come i sopracitati) che ricorrono spesso alla violenza, mel gibson non è di certo una mosca bianca... o una pecora nera.

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Mel Gibson vuol fare passare il messaggio che la violenza è l'unica cosa che serve ad un film per essere visto o cmq per rendere la storia interessante. Certo, la violenza la usano tutti i registi ma non sempre fortunatamente in questo modo... no? ;-)

Poi ognuno è libero di andasrsi a vedere il film di Mel Gibson... se come regista l'unico messaggio che ha da comunicare è quello della violenza i suoi film faranno moda per un po' e poi passata la moda non li andrà più a vedere nessuno. Nel caso si autolimiterà da solo...

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Prendi la Passione di Cristo. Perchè tanta gente è andata a vederlo? Essenzialmente per la pubblicità data dall'incredibile crudezza delle scene. Mel Gibson fa ultimamente spesso leva sull'uso della violenza nei suoi film ( e siamo anni luce lontani dall'uomo senza volto) perchè ha capito che questo è un ottimo metodo per riempire le sale. Ho visto una scena di un trailer da Apocalypto in cui essenzialmente al termine di un sacrificio umano si vedeva una testa rotolare giù da una piramide a gradoni. Non mi sembra che in questo ci possa essere nulla di originale. Da un punto di vista cinematografico Gibson è scaduto molto, ricorrendo per lo più all'uso della violenza. Personalmente non gradisco molto Mel Gibson inoltre per la sua visione politica estremista e per le sue idee che traspaiono molto bene nei suoi film... Per me un regista così fra qualche anno dovrebbe sinceramente essere soltanto dimenticato nulla di più. I veri registi fanno meno moda e meno scalpore ma imho fanno anche film più belli e più "positivi" nel messaggio che trasmettono. Se voglio andare a vedere un film infarcito di violenza vado a vedermi un giocattolone come Doom, ma se (come temo) un regista mi utilizza la violenza per dirmi o comunicarmi in un film che una civiltà si è esaurita perchè era diventata violenta, corrotta, ingiusta ed in fin dei conti era quindi inferiore...beh questo è un uso scorretto della violenza. Qui la violenza viene usata per affermare la superiorità di un'etnia sulle altre. Se non è così meglio. Ma dopo the Passion temo che Mel Gibson si sia fatto siucuramente prendere la mano...

Scusa strike, posso essere d'accordo con alcune cose che dici, ma, parlando della frase in neretto, ammesso che lui abbia fatto il film con quella intenzione (e a te può piacere o meno) vorresti forse dire che, a prescindere dalla scelta di far vedere la crudezza del concetto, non sia vero? O pensi che , tanto per fare un'altro esempio, gli indiani d'america siano quasi scomparsi e quei pochi rimasti chiusi nelle riserve (da noi si chiamavano ghetti) per la politica non violenta epacifista del coloni?

Che tu condivida o meno lo stile e le scelte "politiche" di un regista, ciò non toglie che debba essere libero di esprimere a suo modo quello che pensa del perché una civiltà sia scomparsa. Immagino abbia fatto delle ricerche storiche, se si è inventato tutto di sana pianta faranno bene gli storici a masacrarlo con le critiche, ma se ciò che ha mostrato, dagli studi e dai reperti che si hanno potrebbe corrispondere al vero, allora tu puoi solo dire "avrei preferito che mi avesse mostrato il suo punto di vista sulla cosa senza così tanta violenza".

A me Gibson non sta simpatico, non lo sto difendendo e non lo elevo su di un piedistallo, sia chiaro. Dà fastidio anche a me il suo estremismo religioso.

La frase in rosso invece (e una all'interno di quella in neretto) risulta essere, per il regista sempre soggettiva, quindi opinabile, ma non escludibile a priori. Di base, per come hai espresso il concetto riguardo alle intenzioni e ai pensierio del regista, io potrei essere d'accordo con lui...o pensiamo che un popolo corrotto , violento, sopraffattore, guerrafondaio ecc ecc sia un modello da imitare e sia "superiore" ad uno che pratica l'uguaglianza, la non violenza, sta nei suoi confini senza mire espansionistiche ed è formato da gente onesta e non corrotta sia da porre sullo stesso piano dell'altra?

Oggi siamo oppressi dal "politically correct", uno zoppo non è più zoppo, è diversamente abile, un bidello non è più un bidello, è un collaboratore scolastico, non siamo più bianchi, neri, gialli...ma caucasici, afro-americani, orientali....senza considerare che a noi a scuola il caucaso lo potevamo associare a tutto fuorchè al fatto che lo fossimo noi, che un afro-americano nato e cresciuto in nIgeria di americano ha poco e niente e che gli orientali non capiscono perché noi diciamo estremo oriente quando per loro, ovviamente, siamo noi ad essere lontani da loro non il contrario. Il politically correct ti impone di parlare di etnie non di razze, di uguaglianza anche se due ...etnie, hanno una storia diversa e fondata su presupposti e fondamenti opposti...ma guai a parlare di superiorità ed inferiorità. Peccato che TUTTO di basa sul dualismo migliore/peggiore superiore/inferiore...a tutti i livelli, dallo stipendio di un dirigente superiore a quello di un operaio, meramente economico, a quello morale...o vorresti dirmi che Hitler è migliore di Ghandi? Ah già...scusa non sono politically correct...diversi.

Non ti sto attaccando, ma con questa storia del "dover accontentare tutti" e non offendere nessuno stiamo percorrendo una china pericolosa. A non chiamare le cose con il loro nome, a trovare termini "asettici" per descrivere delle atrocità si rischia di sminuire le responsabilità di chi quelle atrocità le ha commesse.

Riguardo poi ai trucchi pubblicitari per attrarre le masse al cinema...lo fanno tutti e con tutti i film. Quante volte ci siamo resi contoi che quel bel film di azione in realtà era un mattone lento e noioso perché nel trailer da trenta secondi avevano messo tutte le scene d'azione del film dandoci ad intendere che quella era solo la minima parte mentre erano tutte lì?

C'è anche una soglia diversa fra noi tutti, nei confronti della violenza, dell'offesa, del brutto, del dolore, ecc. Evidentemente i film di Mel Gibson a te , strike, toccano ed oltrepassano le tue soglie di sopportazione, legittimo che tu esprima parere negativo, ma ho voluto, nel mio piccolo, cercare di darti un'altra interpretazione delle cose, Pensa che a me mentre vedevo the passion, alla scena del pane estratto da forno, ho esclamato "eh si mi è venuta proprio fame, appena fuori da cinema andiamo a mangiarci una pizza o un panino"...con orrore da parte delle persone con cui ero e della maggior parte del restante pubblico. ;-)

ciao

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Allora...

premesso che il film POTREBBE comunicare un simile messaggio (in neretto) ma non è detto che lo faccia.

Una cosa imho è dare alle cose il loro nome un'altra è ridurre una questione storica ad un discorso semplicistico basato su degradazione e violenza di una società. Noi dei Maya sappiamo pochissimo, così come di molte altre civiltà del Sud America. Detto questo ridurre una civiltà ad un discorso di violenza è semplicistico. Così come in the Passion l'enorme quantità di carne al sangue finiva per essere in un certo qual modo ridicola (e da qui forse l'appetito di Merin) o quanto meno finiva per apparire proprio per la sovrabbondanza grottesca. Ripeto, al di làdelle simpatie per un regista, se questi ha poche cose da dire una volta esaurito il filone violento i suoi film non se li cagherà più nessuno... altrimenti sarà un innovativo e quindi i suoi prossimi film inseriranno nuovi elementi costruttivi.

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un po' come ha fatto con la passione (e in braveheart): buoni/cattivi, belli/brutti, innocenti/stupratori + massacri e violenza a non finire. forse avrebbe bisogno di qualche bravo soggettista/sceneggiatore.

Senza contare che prendere esempio Braveheart come prototipo di film non riuscito rasenta il ridicolo...
ho forse parlato di film non riuscito? prima di definire ridicole le affermazioni di qualcuno leggi attentamente quello che scrive.
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Riformulo, definire braveheart un film carente a livello di soggetto e\o di sceneggiatura è assolutamente ridicolo.
ok, adesso posso ribattere: la mia affermazione era rivolta solo marginalmente a braveheart, al quale non imputo grosse pecche da quel punto di vista (soggetto e sceneggiatura), ma solo la netta divisione tra buoni e cattivi e una regia non propriamente da oscar (anche se di oscar ne ha vinti 3 mi pare). in generale reputo braveheart un bel film, con la "giusta" quantita` di violenza, e` in quelli dopo che c'e` stato il tracollo.
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ok, adesso posso ribattere: la mia affermazione era rivolta solo marginalmente a braveheart, al quale non imputo grosse pecche da quel punto di vista (soggetto e sceneggiatura), ma solo la netta divisione tra buoni e cattivi e una regia non propriamente da oscar (anche se di oscar ne ha vinti 3 mi pare). in generale reputo braveheart un bel film, con la "giusta" quantita` di violenza, e` in quelli dopo che c'e` stato il tracollo.

Posto così il tuo discorso è più sensato. Il fatto che l'allusione a braveheart fosse solo marginale non era intendibile. La divisione tra buoni e cattivi alla quale alludi è un'evidente e palese inesattezza storica. Per quanto riguarda la regia a mio avviso sbagli, la regida di quel film è da Oscar, tanto che non ne ha vinti 3, ne ha vinti 5.

Era comunque intenzione dichiarata del regista (e interprete) raccontare una storia molto romanzata della vita di Wallace.

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In effetti braveheart è pure fatto bene... ai tempi lo andai a vedere al cinema ed ha un certo effetto, al di là delle manipolazioni politiche che sono state poi fatte sul film (specialmente in certi cineforum qui in Italia). In più è un film che si basa su una signora storia dell'indipendenza Scozzese...

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Una cosa imho è dare alle cose il loro nome un'altra è ridurre una questione storica ad un discorso semplicistico basato su degradazione e violenza di una società. Noi dei Maya sappiamo pochissimo, così come di molte altre civiltà del Sud America. Detto questo ridurre una civiltà ad un discorso di violenza è semplicistico.

Ma lo dici te che lui ha ridotto una civiltà ad un discorso di violenza, perchè secondo me non ha avuto nessuna intenzione di rappresentare la civiltà, ma solo una storia in un contesto, e il messaggio che da all'inizio collegato con la fine del film e che tu hai sottolineato io lo vedo più come un monito a noi di oggi, che come teoria della supremazia razziale.

Ancora non capisco cosa ci sarebbe di semplicistico in un film che (IMHO) non si prefigge di fare da reportage.

Questo genere di violenza (sacrifici umani con decapitazione e de-cuorificazioni c'erano? si? beh, sono anche li... cosa doveva fare? mettere un messaggio sovraimpresso con scritto "ah, si, tra le altre cose i maya massacravano centinaia o migliaia di persone all'anno"?).

Penso che qualsiasi cosa avesse fatto, critiche ne avrebbe prese comunque a prescindere.

Vabbè... vorrà dire che si ubriacherà e lo fermeranno di nuovo i poliziotti americani mentre sproloquia contro una religione monoteista... ;-)

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Veramente mi pare sproloquiasse contro l'olocausto dretto ai danni dei credenti di una religione monoteista... cmq Shar io ho detto che è possibile che lo sviluppo del film sia così, date le idee politiche ben precise di Mel Gibson ed i suoi precedenti film.. ma finché un film non lo si vede è difficile giudicare come sia realmente sia in bene che in male... le polemiche poi gli fanno un sacco di pubblicità. E penso che Mel lo sappia più che bene questo... (leggi è un furbo)

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ma finché un film non lo si vede è difficile giudicare come sia realmente sia in bene che in male... le polemiche poi gli fanno un sacco di pubblicità. E penso che Mel lo sappia più che bene questo... (leggi è un furbo)

Questo è molto vero, ma non è l'unico, non è il primo e non sarà l'ultimo...

E il mondo è dei furbi, purtroppo.

Che la polemica sia stata alimentata per rimpinguare i portafogli è un dato di fatto... finchè ci saranno adoratori della polemica e succubi del "se ne parla così tanto che devo andare a vederlo" hanno ragione a farlo...

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visto ieri.

Ultimo spettacolo (ed è stato un errore vederlo così tardi).

Il film in sè lascia buone sensazioni ma credo che il prossimo film di mel gibson non lo andrò a vedere a meno che non sia doppiato in italiano.

Spoiler:  
Mi sarei aspettato un intervento più deciso degli spagnoli, quanto meno l'uccisione dei due tizi che inseguivano Quasi/zampa di ghepardo

Ma il protagonista è il fratello bello di ronaldinho?

spet_9490028_43580.jpgronaldinho-barcelona-2.jpg

e Mel Gibson si sta preparando ad interpretare Saddam?

gibson.jpgsaddam_narrowweb__200x282.jpg

[MOD - Penso che per commentare il film, sia su censura, sia sul giudizio, possa bastare solo questo topic ;-) - Codan]

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visto, dopo una lautissima cena :P

sinceramente, nulla di tanto sconvlongente:

Spoiler:  
le scene dei sacrifici erano contenute, impressionano di più la caccia al tapiro e la caccia all'uomo finale.

gli ultimi 15 minuti sono i minuti dei miracoli: avviene di tutto e finisce bene

la sottotitolazione non dà fastidio, e il tutto scorre ad eccezione di qualche pacchianata nei combattimenti e qualche sbadiglio nel secondo tempo.

se posso dire, il mestiere delle armi o Excalibur avevano scene più cruente, o forse non riesco a impressionarmi al cinema

non è un film storico, non ha velleità artistiche: è solo violenza istintiva buttata sullo schermo, correlata da una trama più che lineare.

non male e non mi pento dei miei 5.50 euro spesi.

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per fortuna io ne spendo 3 per andare al cinema.

In ogni caso:

Spoiler:  
Se Ben Jonson avesse avuto conoscenza delle sostanze assunte da Quasi e dai suoi inseguitori, altro che record mondiale, avrebbe battuto la velocità della luce...

e la bambina che faceva profezie... stesse sostanze eh?

riguardo ai sottotitoli: spesso andavano a finire su parti chiare delle scene. E in quei casi erano illegibili

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riguardo ai sottotitoli: spesso andavano a finire su parti chiare delle scene. E in quei casi erano illegibili

spesso... 2 volte in tutto il film (c'erano le fiamme dietro)

e si può anche sopportare ;) comunque si leggevano lo stesso con un minimo sforzo

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