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Una Lunga domenica di Passioni


Squee

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Jean Pierre Jeneut lo rifà.

Dopo gli incredibili Delicatessen ed Il favoloso mondo di Amelie il regista si fa finanziare dalla Warner e mette in scena una sua ossessione di sempre: la Prima Guerra Mondiale, filtrata chiaramente tramite il suo sguardo a metà tra il tagliente della sua prima opra ed il sornione della seconda.

Interpretato da Audrey Tatou, che intepreta Mathilde, ragazza zoppa a causa delle poli che la colpì da piccola, Jeneut riesce a mettre in scena in maniera cruenta e molto pragmatica gli orrori della guerra in contrapposizione alla ricerca ossessiva del fidanzato Manech sperduto in battaglia ricca di ricordi e piccoli vezzi.

Jeneut ha voluto per questo suo film la stessa identica squadra che si era impegnata nella realizzazione de Il favoloso mondo di Amelie ed il risultato si vede, specialmente nella fotografia.

Peccato per la mancanza del cmpositore Yann Tiersen il quale probabilmente sarebbe riuscito a dare una musicalità più particolare rispetto a quelle di badalamenti le quali danno un tono troppo melodrammatico all'opera.

Non vi dico come finisce ma se andrete a vederlo vi consiglio di osservare bene le scene in cui Mathilde fa una sorta di spergiuro sulla sorte del fidanzato

SPOILER

ogni volta che ne fa uno, la cosa che Mathilde presagisce è quella ma diversa ed è esattamente così che lei troverà Manech, ancora in vita ma cambiato.

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