Vai al contenuto

[Dalamar78] - Terrore nel Profondo - Atto I


dalamar78

Messaggio consigliato

Rispondo a Tony con un cenno d'assenso.

*Il ragazzo l'ha presa male, probabilmente conosceva abbastanza bene Jack. Dobbiamo riuscire a scoprire il più possibile su di lui per capire cosa l'abbia spinto a scrivermi quel telegramma!*

Nel frattempo mi rivolgo a Irvig:

<<Grazie Irvig, puoi andare... Qui ci pensiamo noi!>>

Gli apro la porta invitandolo a uscire, appena esce richiudo la porta, prendo una sedia per il ragazzo e riempio un bicchiere con un po' d'acqua:

<<Siediti ragazzo, hai sete? Bevi un po' d'acqua, fai un bel respiro, e quando te la senti raccontaci un po' tutto quello che ti ricordi...>>

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 43
  • Creato
  • Ultima risposta

Il ragazzo si guarda attorno con occhi sempre sgranati mentre annuisce; Nelson si volta a prende per lui un bicchiere d'acqua da uno di quei distributori a colonna.

Sorseggiandola, lo sguardo del ragazzo si fa meno impaurito e confuso.

<<Grazie>> dice porgendo il bicchiere a Nelson

<<Io... Ecco... Non saprei... Cosa volete sapere?>> vi domanda spostando il suo sguardo prima sul detective e poi sul sacerdote

Link al commento
Condividi su altri siti

Osservo il giovane con aria interrogativa, poi mi volto verso Nelson, il detective, facendo un cenno con la testa come a invitarlo a fare il suo mestiere, che in teoria dovrebbe saper fare meglio di me: domande, carpire segreti, leggere tra le righe. Mi schiarisco però la voce e provo a cominciare come preso da una curiosità imminente e incontrollabile:

<< Era un uomo religioso il poveretto? Pregava? Come vorrei essere sicuro della cura della sua anima... Leggeva la Bibbia o altri testi che tu sappia>>

Link al commento
Condividi su altri siti

*La Bibbia? Ah già, Tony punterà sicuramente sul lato "oscuro" della vicenda... Ma c'è di mezzo un omicidio, e a me interessa scoprire il colpevole! In ogni caso vediamo cosa risponde il ragazzo...*

Attendo che il ragazzo risponda alla domanda di Tony incuriosito, tanto per le mie domande abbiamo tutto il tempo...

Link al commento
Condividi su altri siti

Il ragazzo osserva Tony in maniera un pò strana, come se gli avesse appena chiesto una cosa assurda

<<Sinceramente non saprei..>> dice il giovane spostando gli occhi tra il prete e il detective <<Ogni volta che l'ho visto non ha mai avuto con se testi sacri ne ha mai pregato in mia presenza, non le saprei dire se fosse stato un uomo di chiesa o meno, non lo conoscevo così bene>>

Il ragazzo fa una pausa poi riprende

<<Come vi ho detto io svolgevo solo dei piccoli lavoretti per lui ma la nostra conoscenza si fermava li>>

Link al commento
Condividi su altri siti

Annoto sul mio taccuino la risposta del ragazzo, il modo migliore per risolvere dei casi è sempre quello di annotare tutto il possibile!

Mi rivolgo al ragazzo:

<<Cosa facevi esattamente per lui? Che tipo di lavoretti ti chiedeva di svolgere? Prima di chiederti di consegnarci questa lettera, ti ha mai chiesto di fare nulla di insolito?>>

*Come immaginavo purtroppo la strada "Bibbia" al momento pare un vicolo cieco...*

Link al commento
Condividi su altri siti

<<In genere facevo delle semplici consegne per il Signor Meredith>> risponde il ragazzo <<A volte mi ha chiesto di comprargli degli oggetti dandomi anche il denaro per farlo ma sempre cose comuni, come borse, scarpe o cose simili>>

Scuote poi la testa alla domanda di Nelson

<<Direi proprio di no>>

Link al commento
Condividi su altri siti

alle risposte del ragazzo guardo nelson costernato, un po' intimidito anche dallo sguardo del ragqzzo che aveva palesato un mio interesse verso i misteri che a volte appare ridicolo

" credo che il ragazzo siaabbastanza sconvolto anche lui; magari può farsi vivo se ricorda quqlcosa?"

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi rivolgo al ragazzo:

<<Sì, sì, certo! Puoi andare... Ma rimani in zona, e lasciaci un recapito! Così se dovessimo avere ancora bisogno di te sapremo come contattarti. Grazie per la collaborazione...>>

Una volta che il ragazzo se ne è andato mi rivolgo a Tony:

<<Direi che dovremmo recarci dal padre di Jack, inizieremo da lì le nostre ricerche...>>

Link al commento
Condividi su altri siti

Annuisco alle parole del detective

<<Eh si, credo che questa storia ci porterà via molto tempo, quindi meglio mettersi in cammino. Prendiamo la tua macchina giusto?.. Andiamo>>

Mentre mi alzo e vado verso la porta rifletto su quello che è appena successo e torno a parlare al mio amico

<< Spero di esserti utile in questa faccenda, anche se a volte mi lascio trasportare dalle mie fantasie. Riportami coi piedi per terra quando volo alto >>

Link al commento
Condividi su altri siti

Una volta prese le generalità del ragazzo che fungeva da fattorino per Jack, lo lasciate libero di tornare a casa.

Dopo aver fatto mente locale decidete di recarvi a casa di Charles Meredith, padre di Jack, utilizzando l'auto del detective Van Alden. Il viaggio è molto lungo e giungete nella tenuta della famiglia Meredith solo a metà mattina del giorno successivo.

Si tratta di una sontuosa villa circondata da un vasto ma curato giardino, con un lungo viale d'accesso all'abitazione stessa e un paio di addetti alla sorveglianza sistemati al cancello d'ingresso; quando la vostra auto si ferma li davanti, uno dei due vi viene incontro.

<<Buongiorno signori>> esordisce educatamente <<Posso sapere chi siete e cosa desiderate?>>

Link al commento
Condividi su altri siti

* E' stato un viaggio lungo ma alla fine siamo arrivati... Speriamo non sia stato un viaggio a vuoto! E' l'unica pista che abbiamo da seguire... *

Senza scendere dall'auto estraggo il mio distintivo mostrandolo alle guardie:

<<Sono il detective Nelson Van Alden e questo è il mio aiutante Anthony Palumbo. Siamo qui per vedere il signor Charles Meredith. Può fargli sapere che ho letto il suo telegramma e avrei bisogno di parlargli urgentemente? La ringrazio...>>

Attendo scambiando uno sguardo un po' preoccupato per ciò che ci aspetta con Tony.

Link al commento
Condividi su altri siti

L'addetto alla vigilanza annuisce alle parole di Nelson mentre torna sui suoi passi, entrando poi in un casottino li vicino e sollevando la cornetta di un telefono; dopo un breve scambio di battute, l'addetto alla vigilanza torna da voi.

<<Il Signor Meredith vi sta aspettando>> dice <<Seguite il vialetto fino alla villa, non potete sbagliarvi>>

Dopo aver ringraziato l'addetto, rimontate in macchina e, in breve, raggiungete la villa; un uomo sulla sessantina ma ancora dritto ed in forma vi sta aspettando all'ingresso della villa: è Charles Meredith.

<<Bentornato Nelson>> esordisce il padre di Jack <<Anche se le circostanze non sono delle migliori>>

L'espressione di profonda tristezza che ha dipinta sul volto, unita a delle profonde occhiaie vi rivela lo stato d'animo decisamente sofferente di Charles Meredith

Link al commento
Condividi su altri siti

* Villa..Guardie.. Tanta opulenza e tanta sofferenza, il dolore non guarda proprio in faccia a nessuno *

Mi guardo intorno leggermente intimorito, a disagio in quella villa. Cerco gli occhi di Nelson con lo sguardo per carpire il suo stato d'animo. La figura che ci viene incontro all'ingresso mi fa provare un profondo senso di pietà, tale che anche le parole non mi escono dalla bocca. Solo un flebile "Salve" seguito da un cenno del capo fa capolino sulle mie labbra.

Link al commento
Condividi su altri siti

Stringo la mano al padre di Jack.

<<Charles... Le parole non bastano per esprimere il mio cordoglio... Mi dispiace moltissimo per Jack! Un padre non dovrebbe mai seppellire il proprio figlio... Se c'è qualcosa che posso fare te...>>

* Non riesco a immaginare cosa sta passando quest'uomo... Tutto è così terribile e ingiusto! *

Link al commento
Condividi su altri siti

Imitando Nelson mi avvicino al padre di Jack, gli poso una mano sulla spalla mostrandomi il più compassionevole e sincero possibile, così come ho imparato durante i miei anni da parroco nel mio quartiere

<< Sia forte signor Meredith... >>

Poi come preso da un velo di vergogna nell'essermi intromesso da perfetto sconosciuto nell'intimità di quell'uomo carico di dolore aggiungo

<< Sono Anthony Palumbo, un caro amico di Nelson... non esiti a domandare qualsiasi cosa... se posso essere utile>>

Link al commento
Condividi su altri siti

Charles china il capo un attimo prima di rispondere

<<Ti ringrazio Nelson>> dice il signor Meredith <<E ringrazio anche lei Signor Palumbo per il conforto che mi state offrendo ma il miglior modo per aiutarmi è trovare i responsabili della morte di Jack>>

Il tono di voce di Charles è duro mentre pronuncia quest'ultima frase.

<<Ma prego, accomodatevi>> vi esorta il padrone di casa precedendovi.

Dopo che vi siete scambiati un'occhiata seguite il signor Meredith all'interno della sua villa, arredata secondo uno stile classico ma con gusto e senza eccedere con orpelli o abbellimenti vari. Charlese Meredith vi accompagna nel salotto, invitandovi a sedere.

<<Posso offrirvi qualcosa da bere?>>

Link al commento
Condividi su altri siti

Seguo Charles nel salotto e prendo posto accomodandomi su un divano.

<<Ti ringrazio Charles... un bicchiere d'acqua fresca andrà benissimo!>>

Estraggo il mio taccuino per gli appunti e attendo che abbia servito me e Tony.

<<Raccontaci tutto... che è successo?>>

Link al commento
Condividi su altri siti

Il signor Meredith vi serve due bicchieri d'acqua; subito dopo apre uno sportellino ed estrae una bottiglia anonima contenente del liquido ambrato e se ne versa un'abbodanta quantitativo.

<<So che è vietato dalla legge Nelson ma è l'unica cosa che mi aiuti in questo momento>> dice Charles mentre sorseggia la sua bevanda, sedendosi su un divano di fronte a voi.

<<Da quanto morì Eleanor, mia moglie, ho tentato in tutti i modi di riallacciare i rapporti con Jack>> esordisce il signor Meredith <<Ma, come ben sai Nelson, Jack è sempre stato un tipo molto particolare>>

<<Passava da un gruppo di fuori di testa all'altro; in tutti gli anni che è stato via ho ricevuto solo una lettera da lui lo scorso anno, in cui mi annunciava di aver trovato "la risposta" anche se non faceva menzione a cosa si riferisse>>

<<Ho cercato di rintracciare Jack ma senza mai riuscirci nonostante tutti i soldi che ho speso in detective privati>>

Link al commento
Condividi su altri siti

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...