Salve a tutti, sicuramente leggendo il solo titolo molti avranno detto "Vedente ovvio!" quindi vado a piegare meglio il mio dubbio.

Ho creato un PG Bardo di 4° livello utilizzando un Halfling con l'archetipo Unseelie Fey e il Master nel profondo della sua generosità ha lanciato 2 serie di dadi per determinare le capacità ottenute.

Ciò che è uscito fuori è:

-ali funzionanti da pipistrello e vista cieca 9m ma cieco (quindi oltre i miei 9m di raggio il mondo non esiste)

-ali non funzionanti che fanno solo scena e visione crepuscolare

Ora ho dei dubbi su quale delle due scegliere, l'idea di interpretare un bardo cieco ammetto che mi attirava da un po' di tempo come concept, il fatto è che non la avevo mai presa sul serio in considerazione e ora mi stavo domandando è così assurdo per un bardo? Cosa implicherebbe girare per il mondo vedendo a soli 9m da se?

C'è un modo in qualche manuale fra i mille mila editi per ampliare anche di poco questo raggio di 9m?

Cieco totalmente non ha senso specialmente per un incantatore....un nostro amico fece un mago cieco che vedeva solo tramite il famiglio donnola che in realtà aveva l'anima della sorella al suo interno. Morì la prima sessione di gioco, nel primo combattimento dopo aver mandato in esplorazione la sorella/famiglio a controllare la strada più avanti. Vedeva a 1 km di distanza ma non vedeva le mazzate tirategli ad 1,5 m da lui.

Vedere entro i 9 m è una rottura ma fattibile. In pathfinder abbiamo una PG oracolo che appunto vede solo entro i 9 m e lo sport nazionale di un altro dei pg è fargli vedere le dita e chiedere....quante sono queste? Il problema è cosa fare quando necessiti, per fare qualcosa di importante a "vedere" oltre....non so.

ciao dal nonno

non so se magari scrutando la zona dove si è (in altre parole ci si guarda attraverso l'incantesimo, cosa incredibile!!!!) si potrebbe "bypassare" il problema della cecità......

altrimenti scusate la castroneria....