Pubblicato 27 Aprile 201114 anni comment_591617 Così è detto nel poema eddico Grímnismál, al XX canto: «Huginn ok Muninn fliúga hverian dag iörmungrund yfir; óumk ek of Hugin at hann aptr ne komit, þó siámk meirr um Munin.» «Huginn e Muninn volano ogni giorno alti intorno alla terra. Io ho timore per Huginn che non ritorni; ma ho ancora più timore per Muninn.» Era l’alba di un gelido mattino a Midgard. Le montagne, le foreste, tutto era avvolto nella nebbia e nella neve, in un sogno polare e senza risveglio. Non si vedevano né uomini, né animali, né bestie in cielo e per terra. In alto, fra le nuvole gravide, sulle cime dei monti, un corvo volava. Le sue piccole ali erano intirizzite dal freddo, le sue piume zuppe di neve, il suo becco ricoperto di ghiaccio; eppure volava, testardo, volava contro il vento del mondo che ululava fra le pareti rocciose. Continua ...
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