Vai al contenuto

Scusa per non morire


Messaggio consigliato

Con l'esperienza capirai che è molto più stimolante il contrario. ;-)

Ma credo siano semplicemente due cose diverse. A me piace molto portare avanti lo stesso PG per molto tempo, creargli la storia e fargli subire profondi cambiamenti. E il divertimento va anche oltre la singola seduta di gioco.

In altri casi il divertimento sarebbe quello di poter provare qualche tipo di personaggio in più, interpretarlo ma non ci sarebbe dietro una storia particolare... sarei anche poco stimolato a pensarci per via della sua breve vita!

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 83
  • Creato
  • Ultima risposta

Principali partecipanti

Ognuno gioca come gli pare, eh, per carità.

Però, Fabyone, mi sembra che te e il tuo gruppo vi divertiate in modo assai strano. Giocate un branco di individui che fanno strada nella vita perché hanno a che fare con bodak ciechi e nemici deficienti. E si convincono pure di essere eroi. Se la vostra storia fosse un libro, lo butterei via alla 10ª pagina.

Ma poi, se proprio non volete morire, non potete giocare coerentemente il vostro ruolo, ovvero quello di bulli di creature più deboli? Visto che non ce la fate ad affrontare creature con GS pari al vostro, spadroneggiate con i PNG di basso livello no? Almeno ha un senso: ci mettete molta interpretazione e pochi combattimenti e tattica (né più né meno di quello che fate adesso), ma almeno i vostri personaggi e il mondo intorno a voi hanno una loro coerenza e credibilità.

Link al commento
Condividi su altri siti

secondo me dipende molto dalle situazioni

ovvio che se voglio mettere un bodak lo metto sono il master,se poi è un grado sfida fuori portata lo depotenzio un pò rendendolo portata dei miei giocatori

questo non vuol dire che non li possa uccidere

il tutto sta nel tenere i pg sempre sulla corda,non facendogli pensare che sono immortali e mettendoli alla prova

a volte capita di morire e amen

per le ressurezioni dipende dal master,ma secondo me se si permettono incatentesimi come desiderio allora perchè non si può usare ressurrezione?

Link al commento
Condividi su altri siti

Ognuno gioca come gli pare, eh, per carità.

Però, Fabyone, mi sembra che te e il tuo gruppo vi divertiate in modo assai strano. Giocate un branco di individui che fanno strada nella vita perché hanno a che fare con bodak ciechi e nemici deficienti. E si convincono pure di essere eroi. Se la vostra storia fosse un libro, lo butterei via alla 10ª pagina.

Ma poi, se proprio non volete morire, non potete giocare coerentemente il vostro ruolo, ovvero quello di bulli di creature più deboli? Visto che non ce la fate ad affrontare creature con GS pari al vostro, spadroneggiate con i PNG di basso livello no? Almeno ha un senso: ci mettete molta interpretazione e pochi combattimenti e tattica (né più né meno di quello che fate adesso), ma almeno i vostri personaggi e il mondo intorno a voi hanno una loro coerenza e credibilità.

Non è che ogni scontro è contro un nemico di gs più alto depotenziato. E non è che ogni scontro si concluda con la vittoria dei PG, non c'è solo o vittoria o morte.

Ma scusa io non capisco una cosa... io sono il master e decido che mostri mettere. Le possibilità sono:

- Metto mostri solo di GS adeguato... ok dove sta il realismo?? Mica nella vita affronteranno avversari sempre alla loro portata! E poi a sto punto ditemi la differenza tra arrivare alla fine perché hai trovato solo nemici adeguati o arrivarci perché in un modo o nell'altro non sei morto.

- Metto mostri anche di GS più alto... bene i PG dovranno scappare oppure morire. Una vasta scelta! E sai che soddisfazione morire perché il master ha messo PG fuori portata??

Considerando che quando hanno davanti un mostro i PG NON SANNO quanto questo possa essere forte, di solito è GIUSTO che i PG lo combattano.

- Poi c'è la situazione in cui per tiri sfigati finirebbero a morire contro mostri alla loro portata. Qui dipende da cosa stiamo giocando. Se giochiamo personaggi fatti solo per quest'avventura allora sono morti e amen. Se giochiamo personaggi che vorremmo portare avanti per molte e molte avventure allora non ha senso che muoiano. Certo questo non vuol dire che non vincono.

Che poi è anche una questione di cosa da il gioco. Se io so di trovare mostri sempre adeguati come GS allora dove sta il divertimento. Vado tiro due dadi, poi li tira lui, poi li tiro io e così via. Se poi le sto prendendo per pura sfiga scappo e tanti saluti. Sai che divertimento.

Un mostro che sembra fuori portata automaticamente ti stimola a variare modo di combattere, a inventarti sempre cose diverse. Se vuoi batterlo dovrai inventarti qualcosa per riuscirci, altrimenti non ce la farai. Lo trovo molto più stimolante però l'inconveniente è appunto che se giochi dei personaggi a lungo non puoi farli morire così secondo me. Vai a rovinare quello che è il divertimento maggiore in quel tipo di gioco.

Facendo capire che non sempre (e questo non vuol dire "spesso") i mostri sono tutti uguali inoltre riesci anche a slegarli almeno in parte dalle loro conoscenze del manuale dei mostri.

Nel gioco non cambia nulla, perché tanto i PG non sanno, ma intanto i giocatori sono un po' più incerti su cosa li aspetta (come dovrebbe essere).

Tutto questo discorso è se rimaniamo nei limiti del buon senso... se ci sono situazioni come quella di prima di Luca il massacratore, se non giustificata dal bg, non mi sto nemmeno a porre il problema se far morire o meno. Non mi importa tanto io smetto di giocare se non si cambia metodo.

secondo me dipende molto dalle situazioni

ovvio che se voglio mettere un bodak lo metto sono il master,se poi è un grado sfida fuori portata lo depotenzio un pò rendendolo portata dei miei giocatori

questo non vuol dire che non li possa uccidere

il tutto sta nel tenere i pg sempre sulla corda,non facendogli pensare che sono immortali e mettendoli alla prova

a volte capita di morire e amen

per le ressurezioni dipende dal master,ma secondo me se si permettono incatentesimi come desiderio allora perchè non si può usare ressurrezione?

Il fatto è che:

- se porto un personaggio avanti già da un anno e passa, voglio in un certo senso vivere la storia che ho pensato per lui, allora non è "sono morto e amen". Non ha senso. Siamo tra amici, l'obiettivo è divertirsi e la cosa che ci da il divertimento maggiore è interpretare il personaggio fino alla fine, allora così sarà. Non esiste solo vittoria o morte, ci sono anche altre soluzioni.

- le resurrezioni non mi piacciono. Non ci posso far nulla. Le posso accettare sempre in avventure singole magari, ma non in una lunga storia. Sarebbe un caso del tutto eccezionale, così come desiderio o altri incantesimi simili. Semplicemente perché se dovessi scegliermi una vita da avventuriero e la mia storia, non mi piacerebbe che in questa io fossi resuscitato.

Considerando queste due cose la morte diventa un problema. Mi passerebbe la voglia di giocare. Se gioco un personaggio per vivermelo, arrivo a metà e muoio allora ci ho perso solo tempo. E se devo pensare di farne un altro, programmarmi tutta un'altra storia per poi rischiare magari dopo averci buttato un altro anno di morire di nuovo... tanto valeva giocarne 20 diversi come se fosse un videogioco. Ne creo uno e faccio un'avventura... muoio chissenefrega, resuscito o ne faccio un altro... altra avventura, mah stavolta mi piacerebbe fare quest'altro.

Per far capire quanto il nostro divertimento maggiore sia per la storia vi dico solo che noi facciamo a turno come master, e quando uno masterizza per il gruppo un altro (in separata sede) masterizza per il PG del master un'avventura del tutto diversa, portandoci pian piano sempre più verso l'evoluzione che abbiamo immaginato per i PG.

Link al commento
Condividi su altri siti

1) I GS sono indicativi.

2) Non è che un mostro con GS più alto è imbattibile. Semplicemente spreca più risorse.

3) Non è che il DM ti manda contro mostri del GS giusto o sbagliato, non siamo in un librogame. I personaggi hanno libertà di movimento. Il grande dragone esiste, indipendentemente dal livello dei PG. Se i PG non sono di livello abbastanza alto, se ne terranno alla larga. Se capitano "per caso" nella sua tana, faranno bene a rendersi conto in fretta dell'errore e andarsene a gambe levate.

Il fatto che i PG debbano sopravvivere sempre e comunque perché sì rovina una storia molto più di un incantesimo resurrezione. E certo non aiuta a sviluppare il personaggio, visto che sono le difficoltà che fanno crescere.

Poi se vuoi giocare a un gioco di ruolo narrativo ti conviene usare qualcosa di più adatto di D&D.

Link al commento
Condividi su altri siti

1) I GS sono indicativi.

2) Non è che un mostro con GS più alto è imbattibile. Semplicemente spreca più risorse.

3) Non è che il DM ti manda contro mostri del GS giusto o sbagliato, non siamo in un librogame. I personaggi hanno libertà di movimento. Il grande dragone esiste, indipendentemente dal livello dei PG. Se i PG non sono di livello abbastanza alto, se ne terranno alla larga. Se capitano "per caso" nella sua tana, faranno bene a rendersi conto in fretta dell'errore e andarsene a gambe levate.

Il fatto che i PG debbano sopravvivere sempre e comunque perché sì rovina una storia molto più di un incantesimo resurrezione. E certo non aiuta a sviluppare il personaggio, visto che sono le difficoltà che fanno crescere.

Poi se vuoi giocare a un gioco di ruolo narrativo ti conviene usare qualcosa di più adatto di D&D.

Appunto le difficoltà fanno crescere, non la morte. Ma non ho capito esiste solo morte o vittoria?? Il fatto che in un modo o nell'altro cerchiamo di non morire non vuol dire che riusciremo in tutto, che avremo vita facile o che.

Il fatto è che il capitare "per caso" non è un caso... capiti perché il master te l'ha permesso!! Poi evitate di continuare a tirarmi fuori esempi simili... se vedono un dragone e ci si buttano contro non mi pongo nemmeno il problema morte o che... SMETTO DI GIOCARE!! Se giocano così vuol dire che con loro non mi diverto. Punto.

d&d è adattissimo anche per essere narrativo. Non so ma voi il personaggio che avete portato avanti più a lungo per quanto tempo è stato?? Non è mai morto?? E se è morto che avete fatto??

Link al commento
Condividi su altri siti

Appunto le difficoltà fanno crescere, non la morte. Ma non ho capito esiste solo morte o vittoria?? Il fatto che in un modo o nell'altro cerchiamo di non morire non vuol dire che riusciremo in tutto, che avremo vita facile o che.

Se non c'è rischio non è una difficoltà.

E poi non esiste vittoria o morte. Esiste anche la fuga, la diplomazia, l'affrontare una difficoltà non combattendo... Tutte altre opzioni inutili nel momento in cui sei certo che non morirai mai.

Il fatto è che il capitare "per caso" non è un caso... capiti perché il master te l'ha permesso!!

I PG devono essere liberi di muoversi nel mondo. Tu ogni cinque minuti dici che se succede qualcosa smetti di giocare. Il tuo DM è opprimente o tu sei un DM opprimente...

d&d è adattissimo anche per essere narrativo. Non so ma voi il personaggio che avete portato avanti più a lungo per quanto tempo è stato?? Non è mai morto?? E se è morto che avete fatto??

Ma tu sei davvero convinto che il forum sia pieno di gente che se non combatte contro nemici deficienti muore?

E se si muore ci si comporta di conseguenza. Anche se non si resuscita con l'incantesimo, si può sempre usare un altro personaggio e usarlo nel mentre che si compie una quest per resuscitare il primo, tanto per fare un esempio.

Link al commento
Condividi su altri siti

Se non c'è rischio non è una difficoltà.

E poi non esiste vittoria o morte. Esiste anche la fuga, la diplomazia, l'affrontare una difficoltà non combattendo... Tutte altre opzioni inutili nel momento in cui sei certo che non morirai mai.

Cosa vuol dire?!? Io sono certo che non morirò ma non vuol dire che il mio PG agisca sapendo questo, non vuol dire che ne uscirò sempre incolume, non vuol dire che non mi troverò completamente indifeso a meno di 0 pf, non vuol dire che io non possa voler tentare altre possibilità. Non è che si rischia solo la morte!

E poi scusami ma continuo a non capire la differenza tra questo e il pensare "tanto mi possono resuscitare".

I PG devono essere liberi di muoversi nel mondo. Tu ogni cinque minuti dici che se succede qualcosa smetti di giocare. Il tuo DM è opprimente o tu sei un DM opprimente...

I PG hanno le libertà che il master vuole dargli. Non capiti per caso nella tana di un drago, se ci capiti è perché il master ti ha permesso di arrivarci. Chi ha deciso che quel drago fosse lì? Chi ha deciso che fosse raggiungibile??

A meno che non sfrutti un mondo già creato e completo e decidi di attenerti rigorosamente a quello. Ma anche in quel caso se vuoi il modo per non farli arrivare lì ce l'hai.

Il punto è il perché stai giocando. Si gioca per esplorare il mondo e viversi l'avventura di turno e basta?? Ok mi sta bene... il master deve lasciare più libertà possibile e quello che capita capita. Si gioca per "vivere" la storia del personaggio?? Allora il master dovrà cercare di non far diventare la cosa troppo dispersiva e concentrarsi sullo sviluppo della trama e del personaggio e soprattutto di non interromperlo secondo me (e il che non vuol dire fargli avere vita facile).

Io personalmente mi diverto molto di più a interpretare il mio PG in ogni situazione che a esplorare il mondo o vincere dei combattimenti, che per come sto giocando ora sono praticamente un bel contorno (nel senso che non è da quello che traggo il mio divertimento maggiore).

E l'essere così legato al PG in un certo senso, focalizzarsi più di tutto sull'interpretazione e l'immedesimazione, forse evita proprio che si giochi nei modi che mi sono stati portati come esempio. Io giocate del genere non le ho mai viste (vabbuò non ho grande esperienza). Cose simili mi sembrano giocate fatte da chi ha appena creato un PG, non ha in mente niente di che per lui se non farlo diventare il più figo e forte di tutti e gli interessa ben poco che muoia, tanto al massimo se ne fa un'altro (nemmeno lo resuscita).

Io dico che smetterei di giocare se mi accorgessi che lo faccio in un gruppo che ha obiettivi diversi dal mio. Il mio obiettivo è divertirmi, e in questo caso, per come stiamo giocando, il mio divertimento sta nel vivere la storia che ho pensato per il mio personaggio. Se non mi divertissi più perché stare a perdere tempo?? Non c'entra assolutamente niente l'essere opprimente. Se vado a giocare una volta a calcetto con delle persone con cui non mi diverto e mi richiamano la volta dopo gli rispondo di no. Stessa cosa per d&d.

Ma tu sei davvero convinto che il forum sia pieno di gente che se non combatte contro nemici deficienti muore?

E se si muore ci si comporta di conseguenza. Anche se non si resuscita con l'incantesimo, si può sempre usare un altro personaggio e usarlo nel mentre che si compie una quest per resuscitare il primo, tanto per fare un esempio.

Ma chi ha parlato di nemici deficienti.

Io credo che se un gruppo porta avanti dei PG per 2 o 3 anni di gioco, considerando anche che più si va avanti più la morte diventa facile, difficilmente riuscirà a non far morire mai nessuno dei suoi membri. Ci sarà quella volta particolarmente sfigata che il dado non ti assiste proprio quando ne hai bisogno.

L'alternativa è che abbiano raramente trovato nemici che gli fossero davvero superiori.

Il punto è che se mi muore a me passa totalmente la voglia. Mi passa la coglia di crearmene un altro (e per crearlo non intendo solo statistiche ecc... ma tutta la storia e il suo sviluppo), mi passa la voglia di giocarlo dopo che è stato resuscitato, per non parlare del fare una quest per resuscitarlo apposta! Non esiste! è come se ormai si fosse rovinata tutta la storia fatta per lui. Non mi piace più, non sono riuscito a finirla e inoltre mi passa la voglia di iniziarne una nuova perché rischierei di buttarci via altro tempo. Inizierei a giocare solo con personaggi temporanei, di cui poco mi importa, immedesimandomi molto di meno in loro e divertendomi di meno.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il punto è che se mi muore a me passa totalmente la voglia. Mi passa la coglia di crearmene un altro (e per crearlo non intendo solo statistiche ecc... ma tutta la storia e il suo sviluppo), mi passa la voglia di giocarlo dopo che è stato resuscitato, per non parlare del fare una quest per resuscitarlo apposta! Non esiste! è come se ormai si fosse rovinata tutta la storia fatta per lui. Non mi piace più, non sono riuscito a finirla e inoltre mi passa la voglia di iniziarne una nuova perché rischierei di buttarci via altro tempo. Inizierei a giocare solo con personaggi temporanei, di cui poco mi importa, immedesimandomi molto di meno in loro e divertendomi di meno.

Non è una visione molto "matura" di un gdr chiamato D&D...

Probabilmente altri gdr farebbero più al caso tuo...

Link al commento
Condividi su altri siti

Io sono certo che non morirò ma non vuol dire che il mio PG agisca sapendo questo,

Certo che agisce sapendo questo, perché tu lo sai. Se sai di poter morire il tuo approccio al gioco cambia completamente.

I PG hanno le libertà che il master vuole dargli.

Solo se il DM è un pessimo master. È il DM che deve star dietro ai PG, non il contrario.

Si gioca per "vivere" la storia del personaggio?? Allora il master dovrà cercare di non far diventare la cosa troppo dispersiva e concentrarsi sullo sviluppo della trama e del personaggio e soprattutto di non interromperlo secondo me (e il che non vuol dire fargli avere vita facile).

Se il personaggio è un avventuriero che combatte nemici potenti e pericolosi, direi che riuscire a vivere questa parte della storia è fondamentale. C'è una differenza immensa nel partecipare a un combattimento con l'assillante preoccupazione di non morire (che è la stessa che ha il tuo personaggio in quel momento)... Questo sì che aiuta a vivere il personaggio.

Link al commento
Condividi su altri siti

i gs sono indicativi hai perfettamente ragione,ci sono gs considerati 1/2 che secondo me sono piu forti di gs 1 o 2 due

il discorso sta semplicemente nelle decisioni che prende il master e in cosa fanno i giocatori,ovviamente non sempre incontreranno mostri alla loro portata,ma c...o si può anche decidere di non combattere,se vedo un drago alto come una città prendo e torno a casa mica lo carico,io intendevo semplicemente dire che non dev'èssere un continuo sterminio di pg,e te lo dico perchè mi è capitato un master dove non si facevano mai più di una sessione senza morti,il che è esagerato per me,ma ognuno mastera come gli pare

se porto avanti un pg per un anno e muore è normale scazzarsi,bevici una birra con il resto del party alla memoria e fanne un'altro

per la ressurezione dipende sempre dai gusti,ma secondo me a certi livelli può essere uno spunto di gioco in più già nel riuscire a trovare qualcuno che possa farlo,e anche per chi muore e che può ricevere qualche assurda riesca per tornare vita

senza contare che ci sono cdp che richiedono come prerequisito di essere morti(vedi magus del sangue)

Link al commento
Condividi su altri siti

Tornando IT...

(Mondo di Tenebra) In questi giorni abbiamo avuto un problema simile: la morte di un personaggio ucciso da un altro giocatore.

La partita è stata "ruolata" perfettamente, l'omicidio ci stava! sia in riferimento ai background dei PG sia per lo svolgimento della sessione.

Ma ora ci ritroviamo con un personaggio "morto" (in realtà in coma!) e l'altro "imprigionato".

Quindi: campagna di mesi e mesi buttata nel cesso! ???

Proprio uno di quei casi dove ci si chiede: e adesso cosa facciamo?

Pensare a dei personaggi con vite infinite sinceramente è molto triste!!!

...e non basta dire è stato un sogno, torniamo indietro a quando... bla bla!

In questi giorni il master stà pensando ad una soluzione plausibile per recuperare capra e cavoli, e anche se la sittuazione è complicata si intravede una soluzione!

Ma...

Per risolvere situazini gravi è importante contestualizzare, legare quello che è successo e ciò che ne scaturisce al background dei pg e alle vecchie sessioni di gioco.

Saper cogliere pissoli spunti der dar vita a svolte imprevedibili!

E' importante ghiocare di ruolo tutte le fasi per fare in modo che da un incidente scaturiscano spunti per uno sviluppo interessante!

Quello che è stato è stato... ma non è detto che la realtà è semplice come appare!!!

nel nostro caso non sarà facile per l'assassino farsi accettare nuovamente dal gruppo (ma potrà riuscirci! )e ancor meno risvegliare la vittima dal coma (ma chi o cosa è in realtà la vittima?).

Ci sono alcune vie, tortuose ma plausibili, che non faranno scadere il livello di gioco, anzi potranno rendere lo svolgimento più intrigante!

Insomma bisogna tener alto il livello di gioco!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Volevo chiedere una cosa.

Ho pensato di "punire" un giocatore se il suo pg muore un tot di volte, questo per convincerli che i pg non sono come quelli di un videogame.

Lo sò, lo sò che è una puttanata, ma però sò anche che i miei giocatori sono più immaturi dei bambini ai quali stò insegnando a giocare.

Mi ricordo che sul forum tempo additro avevo letto di un master che concedeva tre pg... finiti quelli il giocatore era fuori, ecco io, senza arrivare a questi estremi, volevo imporre una penalità al giocatore, non al pg ne al gruppo, al giocatore.

Avete una qualche idea?

Fabyone non è sempre vero che è il master a decidere cosa incontrano i pg, a volte sono i dadi altre volte, la maggior parte, i pg stessi.

Chiedo scusa per il casino di post che ho scritto.

Link al commento
Condividi su altri siti

francamente non capisco la situazione

rischia d morire per sfiga? cattiva valutazione del master? si è messo lui nei guai?

parlaci e vedete di capire come uscirne, in fondo è un gioco di gruppo, bisogna sempre parlare con i giocatori e capire cosa pensano della situazione (se poi il giocatore dichiara "lascio cadere la nitroglicerina" non si venga a lamentare che dichiaro il pg morto e che non l'ho salvato)

per quanto riguarda il penalizzare i giocatori se i pg muoiono, beh, è ridicolo

suvvia, non siamo mica nei videogame dove finisci le vite e game over

basta parlarci, se poi la gente vuole divertirsi con scontri suicidi, beh, è un modo di giocare come gli altri, basta essere daccordo tutti

Link al commento
Condividi su altri siti

francamente non capisco la situazione

rischia d morire per sfiga? cattiva valutazione del master? si è messo lui nei guai?

parlaci e vedete di capire come uscirne, in fondo è un gioco di gruppo, bisogna sempre parlare con i giocatori e capire cosa pensano della situazione (se poi il giocatore dichiara "lascio cadere la nitroglicerina" non si venga a lamentare che dichiaro il pg morto e che non l'ho salvato)

per quanto riguarda il penalizzare i giocatori se i pg muoiono, beh, è ridicolo

suvvia, non siamo mica nei videogame dove finisci le vite e game over

basta parlarci, se poi la gente vuole divertirsi con scontri suicidi, beh, è un modo di giocare come gli altri, basta essere daccordo tutti

Capisco che è una boiata, ma purtroppo è l'unica cosa che mi è venuta in mente per cercare di fargli interessare la salute del proprio pg.

Non mi va che dicano < Sono morto... pazienza faccio subito un'altra scheda.>

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma li fai partire con un livello in meno ad ogni nuovo PG, come previsto dalle regole? Generalmente gli amanti dei MMORPG sono ossessionati dall'accumulare livelli, quindi per il giocatore tipico questo è già un buon disincentivo. Io ne farei perdere anche due, visto che sennò la resurrezione perde molta dell'attrattiva che dovrebbe avere.

Link al commento
Condividi su altri siti

fossi in te guardari bene come vanno le cose,ovvio che se un pg gioca cosi tanto per morire,non lo fai resucitare,tanto ci porverebbe la sessione dopo

più che penalità direi che dopo la seconda volta che muori(e comunque tornerai in vita con un livello inmeno)la tua divinità comincia anche a rompersi le palle e pretente qualcosaXD

Link al commento
Condividi su altri siti

Volevo chiedere una cosa.

Ho pensato di "punire" un giocatore se il suo pg muore un tot di volte, questo per convincerli che i pg non sono come quelli di un videogame.

Lo sò, lo sò che è una puttanata, ma però sò anche che i miei giocatori sono più immaturi dei bambini ai quali stò insegnando a giocare.

Mi ricordo che sul forum tempo additro avevo letto di un master che concedeva tre pg... finiti quelli il giocatore era fuori, ecco io, senza arrivare a questi estremi, volevo imporre una penalità al giocatore, non al pg ne al gruppo, al giocatore.

Avete una qualche idea?

Fabyone non è sempre vero che è il master a decidere cosa incontrano i pg, a volte sono i dadi altre volte, la maggior parte, i pg stessi.

Chiedo scusa per il casino di post che ho scritto.

Fai tirare i tratti caratteristici del manuale del DM.

Ogni morte un tratto caratteristico.

Cosi i giocatori non creano e interpretano sempre allo stesso modo.

Se salta fuori voce squillante devon fare la voce squillante, se salta fuori che ha la tosse cronica devon tossire mentre parlano.

Dopo che ci sono 6-7 tratti caratteristici e diventa un casino, vedi che non han più voglia di morire.

Ovviamente se non ruoli che si fa?? Sanzioni al pg oltre che al giocatore.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...