Vai al contenuto

Eondyr ed Eurynil (fondamenti planari)


Wylvar

Messaggio consigliato

Eondyr

Questa basilare sezione per la comprensione del mondo in cui agiscono i propri abitanti, si riferisce a dieci gemme magiche generatesi dalle emanazioni psichiche e dai sentimenti della dea Erestel; dieci gemme che rappresentano l’eredità spirituale della divinità, intrappolata all’interno di un Albero degli Elfi e nutrita da molteplici connessioni vegetali avvinte alla terra (dalle razze primitive la dea è chiamata Rynmathel ovvero “Madre Natura”). Ai primordi, durante la formazione del mondo, tale fu lo stato d’animo sprigionato dalla stessa dea da divenire tangibile, grazie anche alle sue talentuose capacità di manipolazione, originando così dieci gemme grandi quanto un pugnale, correlate per forma e colore ai diversi stati d’animo e alle differenti emanazioni psichiche: questi ricettacoli furono chiamati Eondyr (in lingua elfica). Dalla Passione nacque l’eondyr rosso; dal Coraggio l’eondyr blu; dalla Compassione l’eondyr di cristallo; dalla Tristezza l’eondyr grigio; dall’intuito l’eondyr bianco; dalla Saggezza l’eondyr verde; dalla Creatività l’eondyr multicolore; dalla Comprensione l’eondyr arancione; dalla Malvagità e dalla Sofferenza l’eondyr porpora e per ultimo, il più temibile, dall’Odio l’eondyr oscuro.

Queste dieci gemme sono ora sparse nel piano e nessuno ne sa l’esatta locazione, salvo per la gemma blu custodita nella Torre dell’Eondyr, presso Coredron, la città degli umani. Esse giocano un importante ruolo nell’influenzare la zona in cui si trovano, spiegando lo strano coraggio della razza mortale, incomprensibile alle razze duali, e loro elemento di sopravvivenza. Alcuni saggi in proposito, sono stati molto dubbiosi sulla natura di questi ricettacoli. Si dice addirittura che gli eondyr siano i ricettacoli delle emozioni della dea che ella divise al momento della sua morte, per non cadere vittima del controllo del proprio avversario. Erestel si ripromise di riunirle tutte al proprio risveglio, in modo da riottenere il suo antico stato. Se una gemma dovesse essere distrutta, rendendo incompleto l’insieme delle gemme al suo risveglio, essa sarebbe privata di quello specifico sentimento. Vedi Nevhlon.

Eurynil

Dopo la formazione degli Eondyr, le mistiche pieghe delle gemme spirituali sprigionarono un’energia tale da estendere le proprie emanazioni emotive all’esterno, investendo ogni cosa al loro passaggio, animata e inanimata. Tale pregnanza rese reattiva ogni forma di vita e ogni oggetto presente sul piano, formando una vera e propria rete invisibile di filamenti eterei correlati per colore e funzione con l’Eondyr di origine. Tutti gli abitanti del piano, chi più chi meno, ha sviluppato nel tempo la capacità di captare queste linee e impiegarle per i loro propositi rimanendo intimamente legati a quelli d’appartenenza; per esempio i Bardi o gli artisti riescono a captare la stringa multicolore dell’ispirazione, oppure i guerrieri quella blu del Coraggio; altri invece come gli Eurydal, sono capaci di captare indistintamente la totalità delle stringhe emotive, ricercandone addirittura di più potenti e nascoste. È pur vero che alcuni esseri hanno superato il proprio limite di captazione ma rimanendo sempre ancorati ad una logica ben precisa; per esempio alcuni maghi riescono ad impiegare la stringa Blu del Coraggio per potenziare i loro incantesimi di controllo emotivo.

Nevhlon

Il primo generato, questo è il suo significato; in quanto eondyr del sogno partorì l’intero mondo di Ambheur-Arél, leggendo nella mente della dea Erestel - durante la sua dormienza - lo stampo onirico del piano e così dando piena consistenza all’amorfa energia primordiale, allora esistente e conosciuta sotto il nome di “Uth-al-naxor” o semplicemente in lingua comune, “Coheon” o ancora “Unnassor”.

Da allora, molti considerano il mondo di Ambheur-Arél una sorta di sogno materializzato, in cui ogni suo abitante possiede la capacità di manipolazione sulla realtà. Il Nevhlon è continuamente custodito sotto la magica livrea della fenice Elatreydes, la quale mantiene viva la fiamma in modo da alimentarne la proiezione materiale. Secondo diverse leggende, la fenice di cristallo lunare e la lyrhiel Ardhalyril sarebbero la stessa persona, generando così scompiglio sulla vera natura dell’Eondyr (che sia il Nevhlon o il Phlandhyl?).

La sua forma non metafisica, in veste di elfo, sarebbe possibile grazie ad un particolare evento, conosciuto dagli elfi della luna come “Trasmigrazione dei Sogni”; momento questo, in cui il Nevhlon rimarrebbe in piena autonomia per alcuni giorni permettendo così alla fenice di potersi manifestare sul piano in forma di elfa-musa.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 0
  • Creato
  • Ultima risposta

Principali partecipanti

Giorni popolari

Principali partecipanti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora

×
×
  • Crea nuovo...