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Cicli Lunari e Cosmogonia


Wylvar

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Cicli Lunari e Cosmogonia

Ambheur-Arél è un semipiano dominato dagli influssi delle sue cinque lune e in special modo quelle che influenzano la magia generata dal Coheon (Elennor e Loirel). Le lune in genere rappresentano, a parte un astro, delle vere e proprie sorgenti d’energia da cui gli esseri, e non solo essi, traggono il potere. Alcuni saggi sostengono che, le lune insieme alle costellazioni rappresentino dei sigilli che gli dei hanno posto in cielo per rendere permanenti gli effetti dei loro incantesimi e specialmente quelli ecologici. Ma l’aspetto più interessante della questione è il leggendario evento conosciuto come Myristal, la “Reincarnazione delle Stelle”, secondo cui ogni cento anni una costellazione o una luna sparisce per prendere forma sulla dimensione, causando la scomparsa dell’elemento cui esso è legato; per esempio la scomparsa dei salici dalla dimensione, deriva dalla scomparsa della relativa costellazione raffigurata da una Hydra; questa è la forma archetipa che avrà sulla terra. Secondo alcuni avventurieri, uccisa la personificazione della costellazione, la forma archetipa tornerà in cielo e l’elemento interessato prenderà il suo normale posto sul piano: pensate se dovessero scomparire le querce, rifugi delle driadi ed elementi della maggior parte dei luoghi incantati.

Una filosofia cosmogonica che sta alla base di questo paradiso elfico. Le costellazioni così come tutti gli astri presenti nel Mondo degli Incantamenti sono realmente, come accennato prima, dei sigilli che mantengono permanenti gli effetti di incantesimi di manipolazione ecologica, i quali conservano e proteggono l’intero verde esistente, la flora e la fauna. In quanto sigilli magici, le stelle non sono visibili agli abitanti di Ambheur-Arél eccetto per gli elfi della luna ed i sacerdoti delle stelle. Dagli abitanti questa notte è chiamata Elharia, vale a dire “ Notte senza stelle”. Quando essa scende, solo gli esseri privilegiati della visione notturna hanno una speranza di sopravvivere ai predatori che si celano dietro le figure avvenenti delle molte razze esistenti.

Altra caratteristica non tralasciabile di questo mondo elfico è la presenza di uno strano effetto di fosforescenza e illuminazione bluastra-violacea, senza la diretta presenza dell’astro preposto a tale funzione. In parole povere non esiste il sole! Secondo alcune leggende questa luce proviene da ciò che rimane d’Andhora, il sole purpureo dell’Era Bianca.

Si racconta che in tempi remoti, gli archetipi degli elfi cromatici, dotati di poteri eccezionali di conversione della luce in energia magica, abbiano usato l’intero sole come sorgente da cui attingere l’energia necessaria per costruire la città di Aldorantal.

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