Pubblicato 11 Aprile 200619 anni comment_439264 A logica il momento migliore per operare qualcuno, specie se questi non è consenziente, è quando è svenuto, addormentato e simili. Ora quando un mostro è a -1 (pf) secondo manuale sviene, giusto? Dunque se si volesse togliergli un braccio (es. gemma fusa a lui) ma non lo si volesse ammazzare (es. è l'unico che ti può riportare indietro da un piano scrauso), ed evidentemente non è accondiscendente, prima la si porta a -1, indi gli si cava il braccio, quindi con un cura ferite lo si ritira su. C'è però qualcosa nel mio metodo che non mi convince, e che soprattutto non ha convinto il master. Altri metodi (considerando che siamo tutti di primo). Segnala
11 Aprile 200619 anni comment_439265 A mio parere asportare un braccio implica come minimo una perdita di PF, col rischio di ammazzarlo! Il guaio del sistema di D&D è che non localizza i danni alle parti del corpo, e non determina quindi la loro amputazione (se non in casi particolari, come l'effetto Vorpal), quindi direi che, con le mie conoscenze attuali, trasferirei la responsabilità della descrizione e delle casualità al DM. Certo che se non lo ucidi lo puoi poi curare, ma bisogna proprio vedere se rimane in vita... Comunque bel modo di trattare gli amici e i compagni di viaggio... Segnala
11 Aprile 200619 anni comment_439266 sul manuale Necromanzia (pubblicato dalla wyrd) ci sono due nuove abilità: Conoscenza (anatomia) Artigianato (imbalsamazione) non sono proprio specifiche per il tuo uso ma potrebbero tornarti utili Wink bye bye..... Segnala
12 Aprile 200619 anni Autore comment_439272 A mio parere asportare un braccio implica come minimo una perdita di PF, col rischio di ammazzarlo! Infatti è quello che è successo, diciamo che imprudentemente non mi sono ricordato di non essere pi? un chierico di 16? con dominio della morte, dopo 2,5 anni con lo stesso pg è dura cambiare, dove certi giochini li facevo con gusto. Il problema che volevo sollevare è proprio questo. Uno svenuto è un blocco di carne inerte, tagliargli un pezzo non dovrebbe comportare perdita di pf o quasi. Se è stabile ogni danno dovrebbe comportare un pf in meno e la necessità di tornare a stabilizzarsi. Così viene resa bene l'idea. In ogni caso così non è, altre strade? Comunque bel modo di trattare gli amici e i compagni di viaggio... In realtà era solo un esempio, non era la situazione reale. La reale è squisitamente malvagia, come da allineamento del pg Segnala
12 Aprile 200619 anni comment_439275 Uno svenuto è un blocco di carne inerte, tagliargli un pezzo non dovrebbe comportare perdita di pf o quasi. magari invece di pf potresti cuasare grossi danni alla costituzione, l'amputazione di un arto non è una cosa semplice anche se si sta dormendo e si ha la possibilità di curare subito. Segnala
15 Aprile 200619 anni comment_439303 Uno svenuto è un blocco di carne inerte, tagliargli un pezzo non dovrebbe comportare perdita di pf o quasi. Io per "blocco di carne inerte" intendo un corpo in cui vita non ci sia pi?, uno privo di sensi è tutt'altro che inerte, in D&D ha ancora tutto il metabolismo funzionante con tutto ciò che questo comporta! Segnala
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