Vai al contenuto
Visualizza nell'app

Un modo migliore per navigare. Scopri di più.

Dragons´ Lair

Un'app a schermo intero sulla tua schermata principale con notifiche push, badge e molto altro.

Per installare questa app su iOS e iPadOS
  1. Tocca l'icona di condivisione in Safari.
  2. Scorri il menu e tocca Aggiungi alla schermata Home.
  3. Tocca Aggiungi nell'angolo in alto a destra.
Per installare questa app su Android
  1. Tocca il menu con i 3 puntini (⋮) nell'angolo in alto a destra del browser.
  2. Tocca Aggiungi alla schermata Home oppure Installa app.
  3. Conferma toccando Installa.

doria

Circolo degli Antichi
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti pubblicati da doria

  1. Ehm...ho lasciato il tasto maiusc....succede ... L'appunto che inserisco è, più che altro, una domanda: la "e" dopo la virgola non va messa. Quanto è vera questa affermazione? Autori come Emilio Gadda, giusto per citarne uno, la utilizzano dopo la virgola in piena libertà: qualcuno mi può illuminare?..
  2. Il soggetto è singolare, quindi anche il verbo deve essere singolare... Toglierei ancora... Parere personale: secondo me l"ora" appesantisce... Avrei messo prima di "infine" non un un punto ma o un ", eliminando quello scritto dopo "cinta", o un punto e virgola (meglio l'"e") Hai scritto bussò senza accento: errore di battitura... Hai scritto entro al posto di entrò: errore di battitura? Eliminerei l'"io"... A parte queste piccole distrazioni, è un breve scritto decisamente apprezzabile. L'idea è buona e anche la realizzazione!... Bravo!...Attendo altri tuoi scritti!... p.s. bello il finale a sorpresa, non me lo aspettavo... p.p.s. se ti da fastidio il modo con cui ho commentato, avvisami; in caso contrario, spero di averti dato qualche buon cosngilio... A presto (anche se, dopo aver visto a quando risale il tuo ultimo accesso, dubito che ti rivedremo a breve sul forum)..
  3. Ok...eeeeee...scusa per lo strafalcione Grazie per il commento e per i compliments...
  4. Ok....se non hai nessun commento relativo a sintassi et similia, ti ringrazio per il tuo commento e per i complimenti...grazie!
  5. Quale è, secondo il tuo parere, la migliore delle due versioni?...
  6. Bè...grazie ... Sicura di non avere qualcosa da criticare? Qualcuno ha detto che l'intro stona, a tuo avviso?...Fammi sapere che, nel caso, vedo di sistemarlo... A presto...
  7. -ot la canzone della tua firma è spettacolare! ot- Che dire? Un ottimo lavoro, forse un po' troppo corto. Mi piace il modo con cui utilizzi gli aggettivi, ma a volte, forse, ti dilunghi troppo e la frase ne risulta conseguentemente appesantita. Ogni tanto fai alcuni errori di punteggiatura (che tra poco mi accingerò a commentare) cosa che rovina in parte un'ottimo lavoro. Osservazioni: "ne" regnava è scorretto. Dovresti utilizzare "vi" Dopo stanza dovresti mettere la virgola (ma forse questo è un errore di battitura).. Dovresti eliminare la virgola prima di "nei"... Dopo sabbia dovresti mettere una virgola... Dopo tesi inserirei una virgola... Dopo azzurri dovresti mettere una virgola, altrimenti risulta che il soggetto "Gli occhi azzurri" sia slegato dal suo verbo "riuscivano"... Personalmente, dopo "denti" metterei una virgola.. Errore di battitura: hai dimenticato la "r"... La frase è molto lunga e, data la mancanza di segni di punteggiatura, si fa fatica a finirla....vedi se puoi sistemarla.. Dopo "assoluto" metterei una virgola... Dopo "seguito" metterei una virgola, seguita da un'altra virgola dopo "attese" (risultato: seguito, senza attese alcune,) Perchè hai utilizzato l'imperfetto "sembrava"? Io avrei messo un "sembrò".. Ho concluso... Hai scritto poche righe, ma davvero ben fatte, non contando le quisquilie che ti ho indicato... Se il fatto che ho commentato in questa maniera il tuo scritto ti ha infastidito, dimmelo e non lo farò più; se, al contrario, ti è stato d'aiuto, ne sono e ne sarò felice. Complimenti!....Ottimo lavoro... A presto...
  8. Certo...e inizia a farlo sistemando questo raccontino!... se vuoi qualche consiglio, dimmelo che ti aiuto via mp...altrimenti....buon lavoro
  9. No. A quanto mi è parso di capire, Aerys vuole proprio che si inseriscano consigli sulla grammatica e, magari, anche sullo stile... Certo, certo. Era chiaro
  10. Dopo il punto si mette una maiuscola (Ad esempio: Marco è bello. La moto di marco è brutta)
  11. Primissima osservazione: dopo il punto devi mettere una maiuscola. Seconda osservazione: utilizzi solo le virgole ed i punti, ma esistono diversi altri segni di punteggiatura. Terzo: la forma e la punteggiatura sono davvero da sistemare. Se vuoi qualche piccolo aiuto te lo posso dare, ma, in fin dei conti, sei tu a dover ri-elaborare e riscrivere non il sottoscritto.
  12. Noto del sarcasmo nelle tue parole: sbaglio?... @Starfire: nel momento in cui non vuoi più che ti dia consigli, avvisami. Se preferisci che te li invii via mp...dimmelo...
  13. Le ho rilette: sintatticamente sono meglio, ma restano molto macchinose da leggere... Tu hai detto che talvolta scrivi apposta in modo confusionario ( si veda il caso dei pensieri dell'elfo) per rendere l'idea al lettore: secondo il mio parere questo obiettivo può essere tranquillamente raggiunto senza sbagliare la punteggiatura... ehm...hai lasciato l'imperfetto....Nella stessa frase hai scritto "appunto": toglilo, è inutile. Errore: non puoi utilizzare "prima". Dato che stai parlando al presente devi utilizzare "fa", al cui seguito non puoi mettere un trapassato prossimo, ma un passato prossimo (ad esempio: ci si è specchiato). Personalmente toglierei in, sostituendolo con una virgola. Prima di "mostra" non mettere la virgola, ma i due punti. E' proprio sbagliato utilizzare "teneva". Devi trovare un altro modo per dire che lo slega dalla cintura a cui è legato.. personalmente toglierei il dunque che appesantisce inutilmente la frase. Ricorda: la "e" è buona regola non metterla mai dopo la virgola. Nel caso specifico la virgola dovrebbe essere messa prima di che e dopo a malapena: è questo l'unico caso in cui la virgola può precedere la "e", quando cioè la e è preceduta da una incidentale ( ad esempio, "in grado a malapena di contenerlo". Scusami se oggi non continuo, ma non ne ho proprio tempo... A presto
  14. Se ho capito il senso del topic: Il pronome personale "te" non svolge mai la funzione di soggetto, ruolo proprio del pronome personale "tu".
  15. Premessa: ciò che segue sono solo osservazioni che sei libero di seguire o meno. Personalmente non mi piace essa. Secondo me dovresti trovare un termine più adatto (ad esempio: quella dannata divoleria elettronica...) Osservazioni: - non si mette mai la "e" dopo la virgola... - dopo soffitto metti i due punti - togli la virgola dopo grigio - rendi meglio la contrapposizione che vorresti creare con il ma -dopo "lei" secondo me dovresti mettere un punto. -togli il "poi" dopo "dalla bocca e". Inserirlo in questo modo appesantisce inutilmente la frase. -"come in una linguaccia storta": si capisce a stento, sistema.. -il "poi" dopo il punto e virgola lo puoi lasciare solo se elimini quello precedente. Personalmente metterei il punto e, al posto di inserire prima il verbo "pensò" metterei prima "per risvegliarsi" (così però devi eliminare anche il secondo poi...vedi tu).. intendi dire che è lei a muoversi verso il portone o che è il letto posizionato verso quella direzione? Non si capisce... Osservazioni: -personalmente metterei al posto di "che luccicava" un bel participio presente (luccicante). -hai scritto "spalanco", immagino sia solo un errore di scrittura.. -da "così" fino a "tirate" è un po' macchinoso: riesci a sistemarlo? così com'è sembra che sia l'ombra del sole ad essere proiettata e non quella della ragazza: sistema... Personalmente non utilizzerei il "Lei" ad inizio frase. Prova a vedere se riesci a definire la ragazza in un altro modo. Dopo il punto e virgola metti il "lei" che, oltre ad essere una ripetizione, sta davvero male... Al momento mi fermo, anche perchè è un lavoro piuttosto lungo commentare tutta questa prima parte. Non mi ritraggo dal darti un giudizio generico sul tuo scritto: come idea generale, relativamente allo scenario, ci può stare: carina l'ambientazione in un'America del futuro, colonizzata da esseri alieni. La realizzazione in alcuni punti è macchinosa e va sistemata. Ad esempio: spesso cadi in ripetizioni, quasi sempre metti la e dopo la virgola e, verso la fine del testo, hai utilizzato "te" come soggetto, quando si dovrebbe utilizzare "tu". Ritengo anche che tu debba curare più meticolosamente i discorsi: così come sono scritti sembrano dei lunghi elenchi, non delle comunicazioni tra persone che, come nel caso del commesso e del ragazzo, neanche si conoscono. Come base è molto buona, ma devi lavorare parecchio sulla forma.... Fammi sapere... a presto;-)
  16. il problema è che lo hai reso davvero male. Prova a vedere se riesci a rendere l'idea dei danni apportati dal criceto in maniera migliore... liberissimo di farlo vago e confuso quanto ti pare il discorso del tizio. Resta però che, anche nella confusione, la puteggiatura deve essere mantenuta: la tua abilità sta nel rendere la confusione mantenendo una corretta sintassi... secondo me riesci benissimo a creare questo effetto in un'altra maniera, senza incappare in errori....almeno provaci (se poi ti piace così...libero di non cambiarlo....resta però che è un errore ciò che hai scritto)... Se ti fa piacere continuo a leggere e a fare qualche piccolo commentino, fammi sapere... a presto
  17. Ho letto solo il primo. A breve inizierò il secondo....e l'ho trovato semplicemente appassionante...
  18. Allora....procediamo ad un commento critico del tuo lavoro. Direi di incominciare dalla prime righe della prima parte. Ovviamente non commenterò il tuo senso dell'umorismo, ma la sintassi et similia. I casi sono due: o colleghi la prima frase con la seconda mediante l'utilizzo di una congiunzione (ad esempio: “e”), o inserisci tra le due frasi un punto e virgola. Questo perché stai parlando di due cose diverse, che non possono essere collegate da una semplice virgola, Due osservazioni: -La ripetizione di “che” rende la frase veramente pesante; dovresti rendere il tutto più snello. -Hai scritto “tenevano”, ma nella storia stai utilizzando il presente. Conseguentemente devi adattare anche “tenevano” al tempo che hai scelto. Qui hai sbagliato quasi completamente la punteggiatura. Innanzi tutto non puoi separare il verbo “Sono” dal suo soggetto “sassi”. In secondo luogo non puoi legare le due frasi “non avrei dovuto lasciare sulla mia sequoia le scarpe” e “ dannazione a questi sassi”, che non c'entrano nulla l'una con l'altra, con una virgola: o spieghi meglio il fatto che la mancanza di scarpe porta il personaggio a calpestare i sassi a piedi nudi, con conseguente atroce dolore, o sistemi in alto modo. La frase risulta molto pesante. Nella prima frase non si capisce se il regalo della nonna è lo specchietto o la cintura. Il verbo “è” all'inizio della seconda frase è senza soggetto: dato che si riferisce allo specchietto della frase prima è sbagliato utilizzare il punto. Perché utilizzi “ma” nella frase “ma mostra alcune profonde crepe”? “Segno che Hammie ci si era specchiato”: di nuovo un imperfetto. “Per la precisione”: secondo me potresti toglierlo. “di quelli usati per testare le pozioni”: togli la virgola prima di “di”. Piccola distrazione: non hai messo la maiuscola all'inizio della frase. “Amata a tal punto che...”: questo amata si riferisce a nonnina, da cui è separato mediante l'utilizzo di un punto. Elimina quest'ultimo e sistema la frase. Togli la virgola tra “Rovinato” e “per colpa”. Nella seconda frase hai fatto un grave errore: non si separa mai il verbo dal soggetto, a meno che quest'ultimo non sia sotto-inteso, con una virgola. Hai utilizzato nuovamente l'imperfetto( “teneva”) Quando inizi l'ultima frase scrivi “stringe”, il problema è che il soggetto sembra ancora il cricetino: sistema. Hai scritto: “orbite, e lo fissa”; togli la virgola prima di e... Al momento mi fermo qui. Se questi piccoli commenti possono risultarvi utili ne posterò altri; se, al contrario, non li reputate adatti, ditemelo A presto
  19. prego......grazie a te in anticipo per i consigli che mi darai...(i file che ho inserito nello zip...bè...sono di racconti scritti un anno fa...i racconti recenti sono:la promessa, la clinica e il ragazzo...)
  20. Che dire? Di certo voglio migliorarmi e non ho problemi a sentirmi "sputtanato" in pubblico. Penso che se qualcuno correggesse i miei errori non ne trarrei solo io profitto, ma chiunque leggesse quali errori ho fatto (forse sarebbe meglio dire orrori). Quindi:Aerys, ho postato alcuni racconti in questo topic, leggili e, se necessario, dammi qualche consiglio... Se dovrai bastonarmi, fallo liberamente...anzi, ti invito a farlo ... detto questo attendo tua risposta... a presto
  21. bè...ovviamente, come dici tu, l'introduzione l'ho inserita per rendere una atmosfera iniziale...è questo il punto: è iniziale e stacca completamente da ciò che succede dopo. Mentre prima lui si rende conto che qualcosa di terribile gli sta accadendo, poi ci si trova in mezzo ed è una cosa talmente dolorosa, piacevole e sconosciuta, che non si rende conto di ciò che gli accade...la differenza di stile e linguaggio è dovuta a questo.. per quanto riguarda l'utilizzo di termini "arcaici" non so cosa dire....sarà che mi sono abituato a scrivere così, ma mi sembrano termini comuni, o quasi, ma forse sbaglio....... mi sembra di averti risposto...poi se veramente anche ad altri risulta "noioso" l'intro...vedo di modificarlo in parte.... comunque: grazie per aver commentato e per il giudizio sostanzialmente positivo... p.s. sai che sei già il secondo che mi dice che ci sono alcune frasi alla yoda?.... (e pensare che non ho mai visto star wars)...
  22. allora: ecco qui il racconto modificato... che dire?...leggete il prima e il dopo, se avete voglia e tempo, e ditemi cosa è meglio... ________________________________________________________________________________ L'uomo si allontana dalla reception. Un piccolo gruppo entra al suo posto e deposita su di un lettino a rotelle un grasso uomo. Della bava cola dalla bocca dello sporco individuo, andando a depositarsi sul cuscino verde su cui hanno appoggiato la sua testa. Anche il gruppo esce, al loro posto subentrano due individui vestiti da infermieri. Entrambi guardano schifati quello che tra poco sarà un cadavere: non sanno cosa ha fatto e non lo vogliono sapere, non è loro dovere sapere. La lunga serie di lampade accompagna quell'orrenda processione, proiettando lame di luce sulle flaccide membra dei tre. Ecco la porta. I due infermieri si allontanano. Uno spiraglio si apre e il lettino viene trascinato all'interno di una piccola stanza. Vedete? L'uomo si è svegliato. Lo hanno legato con delle catene di ferro ad un lettino. Cerca di muoversi, ma l'unica cosa che si agita è la sua enorme pancia. Prova ad urlare: la benda che avvolge la sua bocca si macchia del sangue gommoso che in filamenti gli infanga la lingua. Sente un dolore indicibile alla gamba; ode il rumore della sega che lentamente perfora le sue carni, lasciando nell'aria quel greve odore di bruciato. Vede sprizzare scintille, accompagnate da stille di sangue; ode il suo urlo tuonare nella mente ormai rintronata dal dolore. Sembra che ogni cosa, avvolta in un fango di nulla, rinneghi quel corpo di uomo che muore; sembra che quell'uomo morente rinneghi ogni cosa, sperando che tutto si avvolga in un tenero fango di nulla. Sente che la morte è vicina: vorrebbe abbracciarla, ma essa gli sfugge, scacciata da una vita che offre solo torture. Tutto il suo corpo è in subbuglio: ogni singolo muscolo si agita inutilmente, annaspando nel tentativo di por fine a tutto. Ma siamo appena all'inizio. Il seghetto è giunto al femore: i denti della lama affondano nell'osso e, lentamente, molto lentamente, lo spezzano in due. Un taglio di una precisione degna di stima. Sta impazzendo? Giudicate voi: che cosa vi dicono i suoi occhi? Solo dolore. Con la gamba hanno finito. Gliela mostrano. Come un orrendo fantoccio vede il suo piede, lo sente calato sul volto: gli stanno schiacciando la faccia con quel moncherino sanguinolento. Come mai non sviene? E' desiderio dei medici ed è previsto dal protocollo: ogni “cliente” della clinica deve essere sottoposto alle stesse regole e lui non è di certo da meno. Quindi, secondo quanto stabilito dalla scaletta, è ora il turno del braccio destro. Non sa cosa succede. E' un sentore lontano, che, piano piano, si avvicina. E' calore, nulla più. Stanno avvicinando al suo braccio una torcia, ne è certo. Sente la sua mano ridursi in poltiglia. Immagina, per quello che riesce a fare mentre il sangue gli ottura anche il naso, la pozzanghera che le sue vecchie carni stanno creando sul pavimento. A vederla è una disgustosa melma rossastra, solcata da pennellate di nero carbone. Mentre il fuoco consuma la pelle, anche l'osso attende quella fine ingloriosa; ed ecco che giunge la fiamma e la pozza si sporca di bianco. Talvolta macchie di un grigio scuro arricchiscono quella pallida, orrenda pittura: forse sono bracieri scaturiti da vivide fiamme, forse sono sue carni, forse solo un bagliore all'ingannevole luce del sole. Lì sarà pianto e stridore di denti: è forse questo l'inferno? Non ricorda di essere morto, ma, in fin dei conti, come può affermare che ciò che sta vivendo non sia in realtà il mondo di dopo? Come possiamo noi tutti essere sicuri di abbracciare ancora la vita, quando forse già camminiamo nel mondo dei morti? Questi folli pensieri gli solcano la mente, mentre il dolore, dolcemente, si cheta. E' forse tutto finito? Non capisce. Non sente più nulla. Apre gli occhi: vede un maschera che dall'alto gli viene calata sul volto. All'altezza degli occhi una spilla, un piccolo ago lucente che riflette sul suo volto spossato i volti dei suoi aguzzini. Quella visione dura pochi secondi. Gli aghi si avvicinano sempre più alla pupilla. E' un freddo metallo che fora il suo acquoso occhio. Ecco ora il trattamento è concluso: dalla piccola lama se ne sono aperte altre quattro laterali e la maschera è stata sollevata. E' stato fortunato: per alcuni istanti i suoi occhi sono rimasti attaccati ai nervi e gli hanno permesso di godersi la vista del corpo mutilato. Ora e' il buio. Sa che tutto sta per finire. Lo desidera e così avviene. Come da protocollo una siringa inietta un veleno nel suo sangue. Due infermieri si chinano sul lettino. Il paziente è servito. Aprono la porta e lo conducono all'esterno. Alla reception c'è un uomo che indossa dei rayban che sta aspettando. Si alza dalla sedia dove è seduto; aiutato da alcuni uomini prende il corpo e lo porta via... Si sveglia. Si guarda il braccio destro: c'è ancora. Tocca la sua gamba: e' ancora saldamente ancorata al corpo. Era solo un sogno.... Ma allora perché sul suo polso ci sono i segni delle catene?... Si guarda nuovamente la gamba: non c'è! Si tasta il braccio: sente di stare accarezzando solo il vuoto. Prova a guardarsi intorno: non vede nulla... Realtà? Sogno? Non capisce, ma il buio che lo circonda sembra dargli una concreta risposta...
  23. ehm...spesso metti il presente...altre volte il passato...inizia a decidere quale tempo vuoi utilizzare ... poi riguarda la punteggiatura...in alcuni punti...(pochi) è da sistemare... infine: sicuri di voler fare un fantasy comico?...In sostanza ti chiedo perchè comico e non normale...
  24. il tutto è arrivato. Domanda: quello che mi hai passato sono solo appunti...giusto?
  25. bè...dimmi pure quali sono le inezie......così ci lavoro su...

Configura le notifiche push del browser

Chrome (Android)
  1. Tocca l'icona del lucchetto accanto alla barra degli indirizzi.
  2. Tocca Autorizzazioni → Notifiche.
  3. Regola le tue preferenze.
Chrome (Desktop)
  1. Fai clic sull'icona del lucchetto nella barra degli indirizzi.
  2. Seleziona Impostazioni sito.
  3. Trova Notifiche e regola le tue preferenze.