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Bomba

Circolo degli Antichi
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  1. DM x tutti, ai fini di cure e affini Jarl Fredrik fu di parola. Gli uomini del suo feudo, coadiuvati dalle forze di Siggard e alcuni degli uomini sotto il comando di jarl Borg, riuscirono a imporre una forte presenza di fronte al portone principale. Qui gli arieti non potevano salire gli scalini, ma laddove non vi riusciva la meccanica potevano compensare le forti e robuste braccia dei guerrieri che, divisi in due gruppi, portarono una coppia di arieti manuali ricavati da grossi tronchi di albero, che furono presto usati contro i robusti battenti color cristallo che separavano l'interno dell'immenso maniero, nonostante l'impegno dei tiratori nemici, che furono però costretti a difendersi quando gli uomini di Siggard salirono le scale interne ingaggiandoli in scontri singoli sui bastioni. Sradicati i battenti, le porte di ghiaccio caddero e gli avventurieri furono chiamati assieme a un nutrito contingente che entrò all'interno del palazzo con un l'unico obiettivo di sconfiggere la Regina e conquistare il castello. L'interno, costruito nell'unico materiale di cui la Regina sembrava vivere, dava al luogo un'illuminazione naturale dettata da un semplice gioco di riflessi che donava una tonalità azzurra alla doppia scalinata che saliva verso il piano superiore, appena oltre una fontana da cui scendeva acqua fredda come il resto dell'ambiente. L'ingresso del palazzo della Regina del Gelo Tra i presenti all'interno della compagnia vi era anche jarl Borg in persona, che guidò i suoi uomini verso l'ala ovest del palazzo. Quando la compagnia, su suggerimento di Siggard, si diresse al livello superiore, si rese conto della sconfinatezza del luogo, non paragonabile al palazzo reale di Firedrakes, ma ben lungi dall'essere considerato un luogo piccolo e facile da visitare. Se a ciò si aggiungeva la limitatezza cromatica dello stesso e la struttura ripetitiva, fu facile per gli avventurieri perdersi quando i nemici giunsero a grappoli per ingaggiare schermaglie con gli assalitori. Clint questa volta non era solo, ma era accompagnato da Celeste quando i due raggiunsero un'ampia balaustra che dava su una sala al livello inferiore. Abbassatisi per evitare una salva di giavellotti lanciati da un gruppo di undici bugbear bianchi intabarrati in abiti pesanti e pellicce di visone, i due eroi furono raggiunti da Chandra e Zhuge in una schermaglia che vedeva sangue di drago e armi a due mani contro scudi e morning star Mi divertirò a contare le vostre monete d'oro! ringhiò il più brutto e coraggioso del gruppo all'indirizzo del quartetto. Fu in un ampio corridoio, invece, che la inseparabile coppia formata da Tom Po e Tonum, unita dal destino o dal caso anche nei momenti più critici, si trovò la strada sbarrata da due dei bugbear d'elitè, riconoscibili per gli scudi torre e le spade lunghe dalla foggia rozza ma dalla lama affilata In formazione! latrò uno dei due ad un piccolo gruppetto di sottoposti il cui fiato creava ampie nubi in quel gelido ambiente Questi due non dovranno fare un passo oltre la nostra posizione! avvertì l'altro guerriero. Grasse risate furono invece quelle con cui vennero accolti Ariabel, Flurio, Oceiros e Seline quando, giunti in un ampio salone da ricevimento, furono notati da tre giganti e da una squadra di soldati bugbear Pulci! ghignò uno dei giganti, dai denti marci Abbiamo un'infestazione di parassiti! Gli fece eco uno dei suoi compari, passandosi una mano sulla lunga barba intrecciata Schiacciamoli e facciamola finita! disse l'ultimo di loro, con una benda nera sull'occhio. I bugbear sguainarono le proprie mazze chiodate, pronte ad abbatterle sui propri nemici. Fu in quegli istanti che tutti e tre i gruppi poterono udire un grido rimbombare tra le pareti di quel castello, la voce di un giovane uomo E' qui! E' la Regina del Gelo! un urlo che morì in gola al giovane ragazzo nordico dai capelli biondi che crollò, con una freccia in gola, sul freddo pavimento di ghiaccio del salone in cui egli era giunto in compagnia di Bjorn. Qui il kalashtar potè passare lo sguardo prima sul gigante in piedi, armato di ascia bipenne come i suoi simili, poi sul bugbear vestito con un'armatura in pelle di drago d'argento, anch'egli un ceffo della stessa risma del precedente armato d'arco come l'ultimo. Ma ben più importante era la persona dietro di loro, la donna sollevatasi in piedi dal trono su cui era seduta, colei che egli riconobbe solo dai tratti come la donna che lo aveva messo al mondo. Ma sebbene ella fosse ancora più bella di come ricordasse, e ancora più giovane di quanto il suo corpo non avrebbe dovuto essere, il suo aspetto non sembrava più simile a quello del figlio, laddove la carnagione era diventata esangue e tendente all'azzurro, mentre i suoi lunghi capelli raccolti in una elaborata ed elegante treccia, ora erano color cobalto. Un abito color neve, adornato di piume di cigno, cingeva le sue femminili forme. Un vestiario insufficiente per quel freddo, ma di cui ella non sembrava averne sentore. La Regina del Gelo Mi domandavo quante persone ancora avrei dovuto catturare, affamare e uccidere prima che ti presentassi davanti alla mia porta, figlio disse la donna, con un mezzo sorriso Mi aspettavo che il tuo quori ti avrebbe imposto di indagare dopo il primo villaggio, ma meglio tardi che mai. E forse ritieni che l'aver portato quella stupida dragonessa e quello stupido impiccione di tuo padre possa salvare il nord, ma la verità è che le vostre sono tutte vittorie vuote, adornate da sconfitte piene come quella a Blavandshok la Regina si portò il dorso della mano alla bocca, trattenendo una risata Frostyazzar e Syberillin non tarderanno a raggiungere quegli incapaci dei tuoi compagni e a finirli, quanto a te, figlio... la donna lo osservò per un attimo Vorrei poterti dire che non soffrirai quando ti strapperò il quori dal petto, ma ti mentirei la Regina lanciò un'occhiata ai suoi due servitori per poi fare un cenno del capo verso il kalashtar rimasto solo Forza, prende-- l'ordine della regnante di Lòrien si interruppe quando una figura fece il suo ingresso nella sala. Se prima per l'Havardsson si prospettava una sfida oltre ogni possibilità, un alleato era giunto ora al suo fianco: Trull Forgiacciaio. Il nano era giunto appena in tempo per aumentare le possibilità del nordico, in quella che sarebbe stata una corsa contro il tempo. x tutti, situazione turno 1
  2. Aggiunta in Ambientazione e Creazione PG un nuova regola per la gestione dei punti esperienza della "polla", che può permettere ai pg che perdono livelli di recuperarli (questo simula il lento recupero che avverrebbe nel tempo in condizioni normali)
  3. https://www.youtube.com/watch?v=Eu1D4u0Du4Q Se Tom Po e Oceiros avessero studiato arti marziali assieme
  4. DM Oceiros tentò di sfruttare antiche conoscenze di arti marziali, che come spesso accadeva in Arth venivano tramandate attraverso rotoli di pergamena passati da maestro ad allievo. Qualcosa, nella lettura, doveva però essere andato storto ed entrambi i colpi di Oceiros furono facilmente schivati dal bugbear avversario, mentre l'altro si preparò a sfruttare l'occasione per colpire alle spalle il sacerdote-ur. Fu allora che a fianco dei due si materializzò Tom Po, Gran Maestro della SACRA SCUOLA DI NANDO (sì, va scritto tutto maiuscolo), uno degli astri nascenti delle arti marziali e forse uno dei più esperti in quello scontro di eserciti. Senza sprecare tempo in parole che sarebbero state sprecate di fronte a tali dilettanti del combattimento senz'armi, Tom Po si limitò a sfruttare una delle sue tecniche colpendo con due rapidi pugni i crani dei nemici, che esplosero tra le sue nocche tale era la forza d'impatto. Quando i due monaci si voltarono in direzione di Zhuge, scoprirono che questi era riuscito ad aver ragione dei suoi nemici, con somma approvazione di Nicolette Ottimo lavoro, Liang! La bolgia dello scontro si fece più serrata, tanto che Bjorn ebbe appena il tempo di meditare e Chandra di lanciare il suo incantesimo, che i due furono trascinati in avanti dall'esercito alleato, così come avvenne per i monaci e l'uomo del Katai, scortati da un Trull appena giunto verso il cancello principale del castello. Qui le forze del nord sembravano aver preso assoluto controllo della situazione e già i cancelli iniziarono creparsi sotto i colpi incessanti degli arieti, colpi che non venivano rallentati neanche dai tentativi dei difensori sui bastioni, costretti a difendersi dai tiri d'arco scanditi da jarl Siggard in persona, la voce roca per il freddo e lo sforzo compiuto finora. Infine i cancelli caddero e la marea umana potè entrare. Se gli jarl ritenevano di poter conquistare facilmente il castello una volta oltrepassate le mura, essi avrebbero cambiato rapidamente idea. La prima fila di berserker fu falciata da una pioggia di massi e stalattiti lanciati dai giganti, i quali per tutta risposta videro i loro numeri assottigliarsi sotto i colpi dei tiratori del nord. In quel momento gli eroi presero le redini dello scontro e guidarono l'assalto, sfondando le linee nemiche. Fu quello il momento cardine dello scontro, che permise finalmente ai nordici di invadere l'interno delle mura e stabilire un ingresso sicuro per le truppe alleate, sebbene all'esterno i servi della Regina del Gelo cercassero di indebolire le retrovie, pur vedendo i loro numeri assottigliarsi sempre più. Ben presto all'interno del giardino oltre la prima cinta di mura si svolse uno scontro non meno cruento del primo, ai piedi di una scalinata che dava sulle doppie porte che scandivano l'interno del palazzo stesso. Fu quando gli eroi, tutti riuniti, erano pronti a lanciarsi su di esse, che jarl Fredrik li prese da parte Fermi! disse il vecchio nordico Voi dovete recuperare le forze! Non siete miei sudditi e non posso darvi ordini, ma i miei uomini possono aprire la via da soli. Voi date il massimo quando sarete all'interno spiegò osservandoli, prima di rivolgere loro un cenno del capo e guidare alcuni uomini contro una sacca di resistenza. Sopra il cielo il gruppo potè udire un ruggito lancinante di agonia di un drago, sebbene non fosse chiaro a chi appartenesse. x tutti, situazione turno 6 x tutti
  5. È semplice, dato che gli scontri avvengono contemporaneamente tengo lo stesso ordine di iniziativa. Ad esempio se fosse arrivata Seline avrebbe agito con la sua iniziativa da 24. A inizio dello scontro non avevi fornito l'iniziativa e quindi ho spostato Tom Po nel fondo dell'iniziativa come anche agli altri cui è successo. Al termine dello scontro 3, se ve ne saranno di successivi, le iniziative potranno essere di nuovo tirate, laddove il modificatore viene indicato.
  6. DM Oceiros scattò e il suo piede colpì la punta del mento di uno dei suoi avversari, che grugnì infastidito per quell’attacco Ci vuole ben altro! ruggì calando la spada lunga sull’infestato, che evitò con una piroetta il colpo suo e quello del suo compare, in una danza in cui il minimo errore poteva risultare fatale. La strategia di Zhuge si rivelò fondata nel momento in cui il suo avversario rimase distratto temendo l’arrivo di un nuovo avventuriero a supporto, un’apertura che il wu-jen sfruttò per effettuare una notevole penetrazione con Nicolette… non il genere di penetrazione a cui erano abituati i suoi compagni di viaggio (malelingue che avrebbero potuto fare battutine in una simile situazione), ma sufficiente per ferire gravemente il bugbear, le cui vesti si insozzarono del suo sporco sangue. La risposta fu veemente da entrambi quando le spade dello stesso modello di quella del mago colpirono all’unisono provocando piccoli tagli sull’avambraccio destro e il costato sinistro. Il bugbear che Zhuge aveva ferito rise, ma la sua risata morì in gola quando notò che vi era effettivamente un nuovo arrivato in scena: Tom Po. Nel pieno della mischia, Bjorn incrociò ancora le lame con il comandante dei bugbear, nello scontro per eccellenza tra falchion e spadone. Gli scambi tra i due risuonarono nel clangore della battaglia, fino a quando il kalashtar non riuscì a colpire al collo il suo nemico! Ma quella che sembrava una decapitazione, fu smentita quando con un urlo stridulo il comandante dimostrò di essere ancora vivo! …fino a quando la lama volante di Chandra non recise completamente il capo (del capo) dal collo. Anche quella scaramuccia si era conclusa. Nei pressi del ponte, il cancello principale iniziò a tremare. Calibrate con attenzione dai genieri, le armi d’assedio dei nordici erano strutture costruite con robusto legno e fatte per durare, ma anche costruite per far durare poco ciò contro cui si abbatterono. Una salva di frecce tirate da un comparto avanzato di arcieri del Westmarch, il feudo di jarl Siggard, costrinse i difensori sui bastioni a ripararsi dietro i merli fatti di ghiaccio, permettendo agli assedianti di proseguire la loro inesorabile opera distruttrice. A costoro si unirono anche una decina di uomini d’arme muniti di asce e scudo, il cui simbolo di una testa di daino li identificava come appartenenti al contingente di jarl Fredrik, oltre a Tonum, appena giunto. Costituita ormai una solida testa di ponte nei pressi dell’ingresso del palazzo, l’esercito del nord iniziò a ricompattarsi per respingere la manovra a tenaglia. Sopra di loro, un acuto grido di dolore fu udito quando Emercuryadar fu azzannato al costato dalle possenti mascelle di Syberillin, il cui muso a forma di becco scavò una profonda lacerazione tra le scaglie del drago d’argento. x tutti, situazione turno 5
  7. Puoi andare in uno qualsiasi degli scontri in atto, purché sia indicato quale (come ad esempio ha fatto Clint)
  8. Potete aiutare i vostri amici che stanno ancora scambiando mazzate o curarvi, se ne avete i mezzi. Ai fini della battaglia i pg stanno già dando un robusto contributo combattendo
  9. Attenzione al checkpoint anticipato per domani. L'ho messo per non farvi saltare un giorno, dato che domani sono di riposo. In questo modo posso farvi avere il vostro pane quotidiano prima della notte, in quello che per molti rappresenta a livello di post il turno speso a spostarsi verso un altro scontro prima di poter agire di nuovo.
  10. DM Lo spadone di Celeste si scontrò ancora una volta contro lo scudo torre del suo avversario, un esemplare di bugbear eccezionale che stava tenendo il proprio terreno anche contro una delle combattenti più forte del gruppo di eroi. Tuttavia, laddove Celeste riusciva a colpire, la spada del bugbear non riusciva a stare dietro e infine fu la Furia Bianca a sfruttare la propria sopraelevazione per scavalcare la copertura e trafiggere direttamente il cranio dell'avversario attraverso lo stretto spazio dell'elmo, ponendo fine alla sua vita. Tom Po e Tonum, accorsi per verificare la situazione, la trovarono infine vittoriosa sul cadavere del nemico. Dopo il primo calcio rotante solo un pugno poteva chiudere la questione e fu ciò che Oceiros fece, fratturando il setto nasale dell'orrido bugbear che lo fronteggiava e spedendolo a terra, immobile. I suoi due attendenti, inferociti, cercarono di tenere il terreno e approfittare del campo a loro favore Attacco coordinato dai due lati Taizan! esclamarono in un coro, come se la loro strategia fosse propedeutica a qualche scuola di combattimento specifica. Dal canto suo Zhuge cercò di avvicinarsi lentamente al compagno, venendo tuttavia altrettanto pressato dai suoi due di avversari, che recitarono la stessa formula Attacco coordinato dai due lati Taizan! gridarono. A tale scuola, però, forse costoro non avevano preso grandi voti, poiché nessuna ferita fu inflitta ai due rappresentanti di Firedrakes. Se tale scontro fosse stata una partita a punti, Seline sarebbe stata l'MVP della situazione, mattatrice di bugbear e giganti dal sorriso sadico, che ancora una volta vomitò potere magico infuocato contro l'ultimo dei giganti del gelo rimasti sul ponte Muoio con la consapevolezza di aver fatto del mio meglio! esclamò come monito l'ultimo difensore, strappando a Trull il piacere di una carica contro di esso. Liberato il ponte, gli uomini del nord guidati da Flurio stabilirono la testa di ponte facendo avanzare gli arieti verso il cancello. Nonostante dai bastioni qualche avversario cercasse un tiro fortunato, la vicinanza delle strutture all'ingresso principale era rincuorante e gli scudi sollevati dei nordici per difendere i genieri mentre iniziavano a colpire i cancelli di ghiaccio confortarono i cuori degli avventurieri che avevano preso quell'obiettivo: presto sarebbero potuti entrare. Fu in quel momento giunse Clint, che trovò tuttavia ad attenderlo uno sfacelo di corpi nemici bruciati e alleati mezzi ustionati. Ad entrare fu anche il falchion di Bjorn, per la precisione nell'incavo tra la testa e il busto quando recise il collo del bugbear armato di scudo con una precisa decapitazione. Chandra tuttavia non fece in tempo ad avvertire Havardsson, che alle spalle si ripresentò il comandante nemico. La distrazione, seppur breve, permise al bugbear vestito d'argento di colpire con un feroce colpo di spadone la schiena del nordico, oltrepassando le difese, sebbene il kalashtar dimostrò la sua resistenza girandosi in fretta e parando il secondo fendente diretto stavolta alla testa. Lo scontro imperversava. x tutti, situazione turno 4
  11. Nuovo topic, dato che sono a cellulare chiedo a chi capita di taggare tutti i giocatori
  12. Tom Po e Tonum possono mettere tra le possibilità, nel caso Celeste abbatta l'avversario, di investire il loro turno per dirigersi verso altri scontri. Se non ce la fa dovranno attaccarlo.
  13. DM L'ennesimo ruggito draconico squarciò l'aria, seguito da un potente frastuono simile all'infrangere di mille cristalli quando Frostyazzar venne azzannata al collo da Anzalisilvar, rovinando insieme contro il fianco di una delle torri di ghiaccio. Un ruggito dell'esercito accompagnò l'azione della Protettrice del Nord, mentre Emercuryadar cercava di tenere occupato Syberillin. Un confronto titanico nel cielo, che pochi occhi avrebbero potuto però seguire con attenzione. Bruciare? Chiese incuriosito il bugbear dopo che la sua mazza mancò la fronte di Clint per pochi centimetri. Quando l'adepto rilasciò una potente vampata di fiamme contro il suo avversario, questi sembrò aver afferrato il concetto AHHHH!!! BRUCIO!! BRUCIO!! le pelli in fiamme, il bugbear cadde presto sul permafrost, ucciso dallo shock e dalle ferite. Clint Connor aveva vinto la sua prima, personale battaglia. Il picchiatore ingaggiato da Celeste spalancò la bocca dalla sorpresa quando questa sparì alla sua vista, salvo ricomparire alle sue spalle e trafiggerlo alla schiena con lo spadone, uno squarcio tremendo attraverso i pesanti abiti del mostro, che rispose con un ruggito belluino alle grida dell'elocatrice NO! PER LA REGINA DEL GELO! sbraitò liberandosi dalla lama nemica e mulinando un fendente tremendo contro la fronte della glantriana, che vide quasi tutte le sue difese infrangersi sotto quel colpo feroce. Alla fine però la Furia Bianca ebbe il buon senso di spostarsi prima che il colpo la raggiungesse. Il bugbear bianco armato di scudo torre fronteggiato da Tonum, invece, approfittò delle presentazioni dell'avversario per rispondere per le rime Io ce l'ho un nome, Tonum! Io sono-- AAAAHHH!! gridò quando il sacerdote lo trafisse con la propria lancia, salvo afferrarne l'asta CI VUOLE BEN ALTRO PER UCCIDERMI! IO SONO-- AAAHHH!!! gridò nuovamente quando l'Almeni tirò fuori il ben altro necessario e lo uccise. Un E ora ti accoppo! Risuonò alle orecchie dell'aspirante chierico di Aerdrie Faenya quando il bugbear compagno emerse alle sue spalle con l'intento di ucciderlo. La morning star però non calò mai su di lui, dato che troppo tardi si accorse che alle sue spalle era apparso Tom Po, che per buona misura gli strappò la faccia. Incalzato dai suoi avversari, Oceiros cercò un supporto magico Triplo attacco di opportunità dei bugbear! esclamarono i suoi avversari in un coro unico, non riuscendo nemmeno lontanamente a infrangere le protezioni invisibili di cui il sacerdote-ur si era avvinto. Frattanto pure Zhuge fu costretto a distanziarsi dai suoi nemici Come desideri, Liang rispose Nicolette quando il wu-jen fu a distanza di sicurezza e scatenò una potente deflagrazione che ridusse letteralmente in cenere il porporato, di cui solo gli abiti bruciacchiati testimoniavano l'esistenza spezzata Sai, Liang... in psicologia mi hanno insegnato che le donne spesso trovano attraenti le manifestazioni di forza poiché ispirano una sensazione di sicurezza e protezione. Non so se funzioni esattamente così, ma l'ho trovato molto, molto eccitante disse con un sussurro suadente alle orecchie del mago della fenice. Intanto Oceiros, circondato ora dai nemici che cercavano di migliorare l'approccio tattico su di lui, sferrò un calcio ad uno dei suoi avversari. Il rumore sordo della scatola cranica fece immaginare al sacerdote-ur di aver causato almeno una commozione cerebrale, ma non una frattura. Tuttavia la vittima si limitò a starnutire e scuotere la testa prima di cercare di colpirlo. Lo spirito di sacrificio di Ariabel portò la maestra delle maschere ad avvicinarsi a Trull. Fu in quel momento che il mondo assunse tinte più rosse e uno spaventoso KA-BOOM!! risuonò per il campo di battaglia quando Seline mise a repentaglio l'incolumità del ponte in una delle più potenti che ella avesse mai causato. Quando la nebbia si diradò, Ariabel emerse incolume dopo essersi riparata dietro Trull stesso, unica illesa di un colpo che aveva causato ustioni, anche gravi, perfino sugli alleati della tiefling, ridotti ora male tanto quanto i giganti. Gli esponenti del gelo cercarono di rispondere colpo su colpo Io non sono patetico! ruggì quello che si lanciò su Flurio, che con colpi misurati deviò con il proprio mazzafrusto la potenza del nemico che si abbattè sul permafrost. Il coraggioso Trull, che aveva coraggiosamente spinto la tiefling a dare del suo meglio, si ritrovò colpito da un'asciata del suo avversario che creò un taglio profondo che partiva dalla scapola sinistra percorrendo tutto il lato sinistro del petto E ora, per il colpo di grazia... disse il suo avversario prima di gridare sorpreso, parando all'ultimo il masso che il compare aveva provato a lanciare contro Seline, che venne riflesso contro di lui EHI! STAI ATTENTO! disse minacciando il compagno d'arme. La risposta del nano e del cavaliere della Lega non si fecero attendere e, prima con un colpo di catena e dopo con due colpi di mazzafrusto, entrambi i giganti caddero a terra sopraffatti dai colpi dei due combattenti più morti che vivi. L'ultimo gigante, già con una nuova roccia in mano, osservò quegli ostici nemici per poi balbettare Io... beh, ecco... parliamone! Parole non furono pronunciate, ma solo un grido stridulo quando il bugbear vestito con pelle di drago d'argento vide il suo arco spezzato dalla furia di Bjorn, che mancò il colpo contro il diretto avversario, che arretrò all'indietro per poi estrarre uno spadone: ora sì che sembrava davvero di vedersela nuovamente con Higgyrxk! Chandra lanciò il proprio incantesimo, trafiggendo entrambi i nemici, sebbene esso non fu sufficiente ad abbattere nessuno dei due, campioni per la Regina del Gelo. Pur accecato un colpo fortunato colpì alla schiena Bjorn, sebbene il bugbear armato di scudo torre non potè cogliere appieno l'essenza del proprio operato L'ho preso? chiese x tutti, situazione turno 3
  14. Trull: Seline! Già due! Seline: Io con un paio di palle di fuoco sono a diciassette! Trull: Eh? Non permetterò alla baldracca incinta di battermi!
  15. Il gigante ha fatto 30, come è riportato. Flurio, in iniziativa, viene dopo i giganti e quindi solo da dopo l'attacco ha potuto attivare Maestria in Combattimento
  16. DM Il campo di battaglia era una bolgia, mentre gli uomini del nord cercavano di arginare la manovra a tenaglia dei nemici senza cedere terreno, abbattendo file su file di bugbear ma arrancando contro i giganti del gelo, bruti alti come due uomini che seminavano il terrore mietendo vittime con le loro asce, come macabri contadini che tagliavano spighe di grano da un campo coltivato. Clint arretrò all'indietro, ormai avvezzo ad evitare lo scontro diretto, rilasciando il suo potere rallentante contro il bugbear suo avversario che grugnì di dolore, prima di raggiungerlo nuovamente e mulinare un pesante fendente che affondò sul permafrost. Il Connor era stato ancora più veloce, mentre il suo avversario non potè che bestemmiare mentre estraeva non senza sforzo la propria mazza dal terreno ghiacciato in cui si era conficcata Ti caverò gli occhi! minacciò. Celeste si lanciò con uno scatto verso il bugbear indicato da Tonum, ma con sorpresa dell'elocatrice il colpo venne perfettamente parato dallo scudo torre del nemico che, solidamente piantato a terra al momento dell'impatto, riuscì ad attutire la potenza dell'assalto dell'elocatrice. Esponendo il suo grugno oltre la copertura, il ghigno del bugbear fu evidente E ora ti decapito! profetizzò il nemico, sebbene la sua lama non riuscì a colpire il collo della glantriana, che si trovò presto ingaggiata anche da un altro avversario, che venne subito steso dalla Furia Bianca. Allo stesso modo, Tonum si trovò in uno scontro di pura forza contro il proprio picchiatore, riuscendo però (a differenza della compagna) a colpire il nemico al collo oltre la propria copertura. La ferita, che avrebbe ucciso un uomo comune, non fu però sufficiente e il picchiatore sputò parole al veleno, oltre a un grumo di sangue sull'armatura del sacerdote Figlio di p*****a! L'espressione colorita fu però coperta da un coro di lamenti nel momento in cui, con la stessa tranquillità di un anziano imbottito di valium, Tom Po si erse sopra i cadaveri dei suoi avversari, abbattuti in meno di sei secondi dalla scarica di colpi gentilmente offerta dal monaco. Incalzato da tre nemici, Oceiros cercò un attimo di respiro instillando l'energia divina rubata quel mattino per curare le ustioni più gravi, rimanendo fermo e ringraziando i poteri che avevano creato attorno a lui uno schermo difensivo sufficiente a respingere con un tonfo sordo i colpi degli avversari che provarono a colpirlo Maledizione! gridò uno Stregoneria! accusò il secondo bugbear. Zhuge invece andò meno per il sottile, deviando la mazza di uno degli avversari con la sua nuova spada lunga A sinistra! gridò mentalmente la voce di Nicolette, permettendo a Zhuge di evitare un colpo diretto contro la sua testa e trafiggendo quindi uno dei suoi avversari con la propria lama Attento! avvertì la spada lunga, prima che Zhuge venisse colpito dai dardi magici del bugbear porporato, che strizzò gli occhi per controllare la posizione del nemico Liang, vuoi che richiami il cerchio incantato? chiese Nicolette al wu-jen. Frattanto una notevole deflagrazione risuonò nei pressi del ponte che conduceva verso il cancello, una esplosione tale da rendere quasi vuoto l'incantesimo di Ariabel: Seline aveva dato sfogo a tutta sé stessa con una detonazione che aveva ucciso tutti i bugbear dal vello bianco che avevano posto difesa, lasciando solo tre giganti dalle barbe in fiamme e mezzi soffocati dal fumo che lanciarono grida rauche prima che due di loro si gettassero contro la tiefling. Flurio e Trull, frapponendosi con la loro presenza, ingaggiarono i due avversari che non risparmiarono colpi feroci con le loro asce, mentre il terzo lanciò un blocco di ghiaccio che colpì di striscio la ragazza incinta, provocandole una distorsione alla spalla destra. Il colpo subito dalla tiefling fu restituito con gli interessi da parte di Flurio e Trull, che per mezzo del mazzafrusto e della catena ferirono rispettivamente la coscia sinistra e l'inguine dei rispettivi nemici, in un confronto a muso duro all'ingresso del ponte di ghiaccio. Bjorn si lanciò coraggiosamente verso il bugbear vestito d'argento, che con un balzo ferino arretrò per distanziare il nordico. Chandra tentò il colpo grosso, ottenendo metà del risultato quando il bugbear armato di scudo torre lanciò una profonda imprecazione di Porco Bahamut! quando dimostrò di aver perso la vista. Inferocito, mulinò la sua arma cercando di colpire Bjorn. Se il figlio di Havard riuscì senza sforzo a deviare il maldestro colpo, una delle frecce del comandante nemico lo colpì all'avambraccio sinistro, trapassandolo da parte a parte e rimanendo conficcata a metà dell'asta. Di Chandra non vi era già più traccia. x tutti, situazione turno 2
  17. Nicolette deve essere impugnata per poter attivare il suo effetto
  18. DM x Oceiros x Clint x Flurio x Chandra x Chandra e Clint La notte passò e la buia mattina giunse in quel freddo angolo di nord, la punta settentrionale del continente in cui gli avventurieri erano nati. Con il sole che sorgeva tardi, gli uomini del nord dovettero effettuare quasi tutte le preparazioni sotto la luce delle immancabili torce, nutrite con la legna duramente recuperata dai margini della foresta di Lòrien stessa, che accompagnarono anche la partenza del massiccio esercito guidato dai tre jarl. Gli uomini viaggiavano coperti da quante più pelli e pellicce possibili, impugnando le proprie armi con elsa o asta in legno, gli scudi rotondi con le insegne del proprio feudo legati a tracolla dietro la schiena, una marcia di quasi novemila uomini (un piccolo distaccamento era stato lasciato al campo) pronti per la decisiva battaglia. Sospinti a braccia dagli uomini si trovavano anche alcuni arieti da assedio, costruiti per fiaccare le resistenze del castello nemico. Sopra di loro, come guardiani giunti da un'epoca dimenticata stavano Anzalisilvar e suo figlio Emercuryadar, costantemente su chi va là. Se vi erano imboscate pronte, tuttavia, la presenza dei draghi servì forse a prevenirli, poiché non vi furono incontri per tutto il corso dei tre chilometri di permafrost all'interno del sentiero principale che si inoltrava nella foresta, l'unico (a detta degli esploratori) utile al passaggio dei contingenti militari. Mentre l'esercito avanzava, affaticato dalla camminata e dai rigori dell'inverno, il ruggito di un drago si udì in lontananza. Anzalisilvar avanzò in avanscoperta, lasciando Emercuryadar con il gruppo. Dopo poco ella tornò Syberillin disse Appena mi ha visto è subito tornato indietro Aspettiamoci una robusta accoglienza al castello! avvertì. L'avvertimento della Protettrice del Nord non si rivelò vano: quando l'esercito emerse fuori dalla foresta trovò ad attenderlo il castello della Regina del Gelo, una costruzione immensa fatta di ghiaccio che si diceva essere stata creata dal potere stesso della Regina, che giganteggiava brillando di luce riflessa nell'ampio spiazzo su cui erano visibili, qua e là, i pochi resti delle abitazioni degli elfi che un tempo abitavano. Il cielo che cominciava ad albeggiare mandava dei riflessi violacei nel cielo ancora stellato, creando un'atmosfera particolare in quel gelido angolo di nord. Il castello della Regina del Gelo Ma la Regina non sembrava intenzionata a voler sostenere un assedio, fatto dimostrato dalla presenza di un nutrito contingente di almeno tremila nemici tra giganti del gelo armati di asce bipenne grandi come alberi e bugbear dal pelo bianco, avvolti in una montagna di pellicce e dal ceffo patibolare, tutti schierati davanti al ponte che conduceva verso l'ingresso principale dell'immensa struttura. Le creature si misero in una posizione difensiva, mentre gli jarl diedero ordine agli uomini di avanzare. Fu allora che dal cielo risuonarono due ruggiti e i draghi bianchi fecero la loro comparsa. Sia Frostyazzar che Syberillin erano grandi almeno quanto Azariaxis, le scaglie bianche come la neve che li rendeva difficili da scrutare quando essi passavano vicino a superfici innevate. Si sarebbe potuto usare qualunque aggettivo per descriverli, ma il termine “belli” non sarebbe stato adatto: il muso aveva una forma più simile a un becco, mentre al posto della lunga cresta che percorreva tutto il corpo come nel caso di Anzalisilvar, i due draghi bianchi avevano solo una piccola cresta sulla parte superiore della testa. Gli occhi erano color ghiaccio. Quando gli uomini del nord videro i nemici, rallentarono fino quasi a fermarsi, almeno finchè un ruggito più forte, tale da far tremare le cime degli alberi, non proruppe nella radura FROSTYAZZAR! SYBERILLIN! VOKUL TAFIIR! HIN LUFT DII BAH!! x chi capisce il Draconico Anzalisilvar quasi travolse gli alberi più vicini, lanciandosi all'inseguimento dei due draghi, seguita a ruota da Emercuryadar e incitata dalle grida degli uomini, non più di paura ma di sostegno nei confronti della dragonessa. I membri del contingente al cancello avevano un espressione assai poco lusinghiera a quella novità, forse impreparati a quel cambio di situazione. Tuttavia essi non cedettero terreno e quando la carica dell'esercito del nord e degli avventurieri li raggiunse, la battaglia iniziò. Gli uomini del nord cercarono fin da subito di far avanzare le macchine d'assedio verso il cancello, ma i difensori misero a guardia un gruppo di giganti verso l'ingresso del ponte, per meglio difendere l'unico accesso. Oltre a ciò, un suono di corno preannunciò un'imboscata: dal lato est della foresta giunse un nuovo contingente di bugbear e giganti del gelo, che chiusero a tenaglia l'esercito del nord che, non disponendo di riserve, fu costretto a vedere molti dei suoi uomini morire prima che l'avanzata nemica fosse arginata. Per quanto uniti nella prima fase, in cui diversi nemici furono falciati dai falchion (o decapitati nel caso di quello di Bjorn), presto la mischia furibonda divise i membri del gruppo: Clint si ritrovò isolato dagli altri, trovandosi a un certo punto in uno scontro uno a uno con un bugbear biancò che si lanciò con un ruggito rauco cercando di colpirlo con la sua morning star, che mancò il bersaglio quando il Connor si abbassò in tempo. Tonum e Tom Po, finiti sul lato est del gruppo, si trovarono a fronteggiare un nutrito gruppetto formato da due bugbear muniti di pesanti elmi, spade lunghe e scudi torre e da cinque altri bugbear dal pelo bianco. In loro soccorso, svincolata da una mischia che aveva appena vinto, li raggiunse Celeste. Nei pressi delle prime linee, Oceiros e Zhuge si ritrovarono appaiati per fronteggiare un bugbear che ostentava pesanti vesti color porpora, che dileggiava i propri avversari mentre lanciava incantesimi sugli uomini del nord, difeso nella mischia da sei altri soldati bugbear. Flurio e Trull, abbattuti numerosi avversari, raggiunsero infine l'ingresso del ponte dove ad aspettarli si trovavano ben tre giganti del gelo e un contingente di più di una dozzina di bugbear. Per fortuna i due eroi furono raggiunti dalle retrovie da Seline e Ariabel, sospinte allo stesso modo dalla mischia furibonda. Quando uno strillo familiare attirò Bjorn e Chandra verso il cuore della battaglia, essi trovarono non solo una pila di cadaveri dei combattenti del nord, ma anche un comandante dei bugbear armato d'arco e avvolto da un mantello nero con cappuccio sopra un'armatura in pelle in drago d'argento. Ma se egli non era Higgyrxk, ucciso nei Clivi Lunari, allora era un suo pari grado altrettanto pericoloso con al seguito un bugbear armato di spada lunga e scudo torre. I due puntarono l'uomo del nord e la barda dietro di lui. Nel cielo intanto risuonarono i ruggiti dei quattro draghi coinvolti nello scontro, impegnati in un combattimento aereo fatto di finte e assalti. x tutti, situazione turno 1
  19. @shadizar i potenziamenti che durano meno di 20 minuti come gli ispirare o la velocità non puoi calcolarli, dovrai lanciarli durante lo scontro
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