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Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
DM x Clint x Celeste e Sharifa x Oceiros La sera scese su Acquastrino, funestata da un putiferio pubblico quando Azariaxis il Terrore Cremisi fece il suo ritorno appollaiandosi sulla cima di una delle ali del castello. Ma prima che spade lunghe, falchion e dardi incantati venissero scagliati sul nemico redivivo, Chandra fece il suo ritorno spiegando come esso fosse un alleato creato dalla magia, completamente innocuo. Le dichiarazioni pubbliche della Silverhand placarono il timore dei popolani, scatenando molta delusione tra i sacerdoti di Tiamat che sbuffarono. L'ora di cena diede la possibilità per tutti gli avventurieri di desinare al palazzo dei Draconis dove un vino rosso accompagnava la carne di coccodrillo e la cacciagione... o perlomeno quella poca rimasta visto che già buona parte era sparita dalle taverne ad opera di un Thorlum che fece sollevare molti sopraccigli Credevo che i Coscritti non potessero avere soldi... commentò un avventore prima di beccarsi un'occhiataccia dal Senzacasta, che ebbe modo di empire lo stomaco di carne di pregevole qualità e birra gustosa, servita da un oste altrettanto stranito per le risorse di cui disponeva l'ex Tagliarocce Sono autentiche disse dopo aver saggiato l'autenticità delle monete Spero che tu non le abbia rubate, Coscritto, o saranno guai l'oste arretrò sotto l'ennesima occhiataccia di Thorlum. Lord Draconis si dimostrò un anfitrione affabile, raccontando aneddoti spiritosi della sua gioventù, che a giudicare dagli occhi alzati al cielo della figlia maggiore dovevano essere già stati raccontati innumerevoli volte. Calixtria non parlò molto, riservando attenzioni solo a Clint affinchè mangiasse e si tenesse in forze Hai un'ottima costituzione, marito mio disse osservando il fisico robusto e piazzato di Clint Ma direi che puoi mangiare un'altra quaglia suggerì. L'acidità (sia figurativa che letterale) della maggiore non mancò però di toccare Vixenia, il suo bersaglio preferito E quello che cosa sarebbe? chiese notando il monile in bronzo che le era stato donato da Sharifa Il tuo guardaroba è talmente scarno che sei costretta a rovistare nell'immondizia per trovare qualcosa da indossare? Vixenia inspirò guardando male la sorella, la quale fu dapprima interdetta per quella muta reazione, prima di rivolgerle lei stessa uno sguardo carico di disprezzo che fece infine capitolare la minore, che abbassò lo sguardo. Da quel momento in poi, nel corso della cena, Calixtria gettò di tanto in tanto occhiate a Celeste e Sharifa. Il resto della serata passò tranquillo, con il Lord che richiese aggiornamenti continui sullo stato delle uova, informazioni che gli giunsero tramite staffette regolari dal tempio. Le uova però non parevano sul punto di schiudersi nell'immediato, cosa che concesse agli avventurieri l'occasione di riposare in tranquillità per quella notte nella Lega di Ilitar. x Seline x Celeste La mattina successiva, in una luminosa e calda mattinata, si consumarono gli addii in vista della ripartenza degli eroi, mentre gli addetti delle pulizie pubbliche cercavano di rimuovere alcuni graffiti con su scritto “Chandra merda” posti nei pressi di dove erano stati visti per l'ultima volta i sacerdoti di Tiamat: Constantin rinnovò le sue preghiere rivolte alla salute degli avventurieri, oltre ai rituali baciamano che distribuì alle fanciulle del gruppo con la civetteria che lo contraddistingueva. Vixenia scambiò calorosi saluti con Sharifa e Celeste, rinnovando il suo desiderio di potersi rivedere di nuovo Se avremo l'occasione spero potremo andare tutte insieme ad Arcoria, il miglior mercato possibile per il vestiario disse. La secondogenita quindi ebbe la sua buona dose di colorazione rosso peperone quando ella rivolse i propri saluti a Golban Che la vostra mano possa colpire e salvare la Savana disse balbettando e a Chandra La prego di portare i miei saluti a sua moglie e a suo fratello disse aggiustandosi una ciocca di capelli, la testa bassa. Calixtria si limitò a un silenzioso scambio di sguardi con Clint, l'espressione enigmatica. Una triste novità accompagnò la partenza del gruppo: Dravicov non li avrebbe seguiti. L'elfo di Frondargentea era stato richiamato dalle autorità nobiliari del suo regno, per il patteggiamento circa la scarcerazione di un gruppo di suoi commilitoni. Suo malgrado, l'elfo fu costretto a congedarsi dal gruppo cui si era unito da poco. Presa coscienza del fatto di essere solo in tredici ora, Zhuge portò Celeste e Bjorn all'enclave dei lucertoloidi. I due furono quindi in grado di fare da cocchio dimensionale per il resto degli avventurieri x Bjorn La prima sensazione che gli alloctoni percepirono fu il caldo, un afa secca alimentata dal sole cocente e che non era stemperata dal vento che spirava tra gli edifici, più simile al tiepido sbadigliare di un gigante che non a una corrente rinfrescante, capace solo di spostare l'abbondante polvere presente in quel luogo. L'Impero dei rakayiq aveva di certo visto tempi migliori: le immense costruzioni in pietra a più piani erano in rovina, le lunghe scalinate dei templi avevano diversi gradini mancanti, le colonne in basalto che sorreggevano erano usurate dal tempo, le statue delle fontane erano rotte e l'acqua poco limpida. Ma ciò che sembrava ormai solo il sogno di un archeologo aveva ancora un'anima, un'anima palpitante nelle poche centinaia di indigeni che abitavano ancora quel luogo troppo grande per loro in un'ambiente così ostile. I lucertoloidi erano fisicamente simili a Sharifa, alti dal metro e ottanta ai due metri (specialmente i maschi), dalla muscolatura nodosa e con scaglie che variavano dal verde al grigrio passando per il marrone. Le forze dell'ordine non erano armati di clave o mazze come cavernicoli, ma con lance dalla punta in ferro, scudi levigati e armature in pelle di animali rinforzate con fermi in ferro e schinieri in cuoio. Fortunatamente per il gruppo la rapida spiegazione di Chandra evitò un altro incidente diplomatico nel momento in cui il finto Azariaxis planò sopra i tetti degli antichi edifici in rovina. Già in molti stavano additando con orrore la creatura, temendo che esso fosse il più celebre genitore. Ma i nuovi giunti furono rapidi nel stemperare il terrore. Non che i viaggiatori giunti da Acquastrino fossero una novità: gnoll, orchi e felinidi avevano preso alloggio all'interno della città, riempiendo alcuni edifici in disuso sotto la supervisione degli indigeni lucertoloidi, comandati da un esemplare di maschio molto simile a Sharifa. L'impressione non fu solo a pelle, quando egli si presentò lo fece a nome di Musaaid Al Rasul, shayq di quella enclave e fratello della loro stregona più pura del gruppo Sorella disse abbracciando formalmente Sharifa, per poi salutare i suoi compagni Ben giunti e ben ritrovati a voi disse Spero che i miei messaggi siano giunti. I felinidi sono giunti stanotte, non so come abbiano fatto a muoversi così in fretta... anzi invero sono stupito già dal fatto di vederne così tanti disse occhieggiando i membri del popolo di Tom Po, che giacevano sovente all'ombra, sbadigliando e acciambellandosi in cerca di fresco, ignorando le fatiche dei più anziani intenti a portare gerle di acqua agli assetati. Un esemplare sphynx completamente privo di pelo, all'ombra di un palmeto, sollevò una zampa per poi sbadigliare. Egli era il sindaco Dro'Arji, intento a fare... niente. Oskrim e Reksis stanno istruendo le truppe spiegò Musaaid, indicando a distanza un giovane gnoll con una borsa a tracolla e un orco vestito in armatura pesante intenti a farsi udire dalle rispettive razze I felinidi hanno portato tantissime armi incantate, una manna dal cielo che ci ha permesso di equipaggiare tutti i guerrieri che avete trovato. Anche se non sembrano molto attivi, già senza questo loro contributo avremmo avuto gravi difficoltà contro l'esercito nemico riferì Gli scout di Reksis hanno tenuto conto della distanza del nemico, che dovrebbe giungere domani notte. Non credo possiamo fare davvero di più, anche perchè ho già sentito il comandante dei rinforzi di Acquastrino e dovrebbero arrivare questa sera, al massimo domattina. Comunque prima della battaglia. L'Impero dei rakayiq, seppur rimaneggiato, aveva comunque alcuni esercizi attivi: un vasaio che si occupava anche di intrecciare cesti di vimini, due sarti che nella loro bottega si occupavano di confezionare abiti per i savi e i sacerdoti oltre che alle guardie, una femmina che si occupava di forgiatura di armi, armature e strumenti di tutti i giorni, diversi mercanti di stoffe e venditori di cibo e pelli. Posto sulla sommità di un vecchio tempio, al termine di una lunga scalinata di trenta gradini, si trovava un altare dedicato alle celebrazioni per la divinità adorata, Bahamut il Drago di Platino. x chi è interessato ad andare al tempio x chi è interessato a dare un'occhiata al mercato Musaaaid rivolse le sue ultime considerazioni agli avventurieri prima di congedarli alle loro necessità Abbiamo un giorno e mezzo davanti a noi, spero possa servire per salvare la Savana. Pare che il Flagello Blu comanderà personalmente i wraith spiegò lo shayq Siamo in quella fase di calma prima della tempesta. Una tempesta che ci vedrà combattere alla luce di una luna color sangue x tutti
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Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
DM x Clint Le parole di Bjorn e Celeste prima, unite a quelle di Golban poi, fecero scendere il gelo. Se il paladino di St.Cuthbert si era fatto avanti, Calixtria non fu da meno, gli occhi che lanciavano lampi, la bocca semiaperta da cui cominciava a salire una esalazione di un color verde pallido. Ella guardò gli psionici e il paladino con astio, rivolgendo a Winn'Ier la stessa occhiata che avrebbe lanciato trovando una defecata sopra il suo letto. Ma Clint intervenne, difendendo lei e le intenzioni della sua casata I primi che hanno usato la parola “schiavi” siete stati voi aggiunse orgogliosamente l'erede al trono, facendo un eco un pò strano al marito Proprio in ragione del fatto che noi abbiamo sangue di drago possiamo capire meglio che cosa sia meglio per i cuccioli disse affiancandosi al marito Rispetto a voi Lord Draconis si schiarì la voce, mettendosi al centro di quella diatriba nella quale era emersa la volontà di non fare dei draghi di ottone un dono Non vi sono e non vi saranno mai draghi schiavi sotto il mio regno esordì il sangue di drago di rame, in tono conciliante verso entrambe le parti Penso che le parole possano venire fraintese, quindi lascio che sia il buon ricordo del nostro primo incontro a rammentarci che tra Acquastrino e Firedrakes vi è amicizia il sovrano si lisciò i baffi E questo da prima che lady Chandra e la stirpe della nobile Anzalisilvar si intrecciassero con quella dei Von Gebsatell, araldi dei draghi metallici in questa guerra. La proposta vostra è ben accetta, milady disse alla contessa consorte La invito a portare qui tutti i guaritori che possano servire per salvare ogni singola vita che ora cova in quella pira. Quando il loro nonno si sarà ripreso, dovrà trovare ad attenderlo una nidiata di nipoti scalmanati concluse con un sorriso Ma non ci negheremo a priori la possibilità di stabilire un legame con un nascituro disse Calixtria lanciando una stoccata verbale Un pigolìo giunse da Vixenia Draconis quando l'attenzione dei presenti fu rivolta a lei, anche per mezzo degli avventurieri che ne chiesero a gran voce un opinione Io... volevo giusto... la parte umana della sangue di drago nero aveva assunto un colore simile a quello di un pomodoro, specialmente quando Golban aveva portato le sue scuse in vece della sorella gemella Ecco... dargli la possibilità di crescere... Vixenia si fece piccola piccola sotto lo sguardo di Calixtria, che passava attentamente da lei al paladino Nel loro ambiente originario... la più giovane dei Draconis abbassò il capo, zittendosi. Constantin annuì lentamente Sì, beh... grazie per il tuo contributo, Vixenia cara. Ora credo che i nostri ospiti vorranno riposarsi e godere di un attimo di riposo nella mia umile città. Quella breve riunione ebbe termine, con i sacerdoti che tornarono a controllare a vista le uova in attesa della nascita di quei cuccioli già al centro dell'attenzione di tutti. x Chandra x Oceiros x Clint x Celeste e Sharifa x Bjorn, Clint e Chandra x tutti
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Strategie di combattimento 2
Dravicov conta ai fini del loot. Il giocatore non ha dichiarato di donare nulla, quindi il suo pg richiede una parte equa
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Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
DM x Bjorn e Celeste Il fuoco prodotto dal fiato di Clint Draconis, e il calore sprigionato da Zhuge furono sufficienti a riportare la temperatura delle uova al minimo accettabile per i futuri nascituri d'ottone, mentre gli psionici si apprestavano a preparare il viaggio in direzione della chiesa di Bahamut ad Acquastrino. Unica preoccupazione che venne dagli esperti fu il trattamento che Winn'Ier riservò alle uova che egli diede alla stregona, maneggiate con assai poca cura. x Seline Il primo tentativo di Bjorn andò a vuoto, nel momento in cui il kalashtar constatò che il tempio doveva essere protetto da qualche potere che impediva l'arrivo direttamente all'interno. Il limite fu però facilmente arginato, nel momento in cui il kalashtar apparve all'esterno dell'ingresso. Diversi furono i viaggi che lui e l'elocatrice di Primarosa compirono per permettere l'approdo di tutto il gruppo, con entrambi gli psionici a riscontrare i limiti dei loro poteri. In più di una occasione, infatti, i due furono costretti a viaggi extra per rimediare ad errori di valutazioni, come quando Bjorn trasportò Tom Po, Golban e Trull nella sala principale del bordello noto come l'Angolo di Shendilavri, scatenando un putiferio tra le prostitute che ivi lavoravano. All'elocatrice non andò meglio, specialmente quando il suo teletrasporto condusse lei, Seline, Dravicov e Winn'Ier direttamente nella vasca da bagno della marchesa Hertha Benckerdoff di Picco del Merlo, durante il suo bagno mattutino. La grassa regnante, che nella vasca ricordava un piccolo capodoglio, venne colta mentre era intenta a farsi delle spugnature legando uno straccio attorno a un bastone Intrusi! urlò indignata prima che gli inaspettati ospiti sparissero. Il secondo tentativo si rivelò meno fruttuoso, portando gli avventurieri nel salone in cui avevano combattuto le Lame di Mezzanotte nel corso del ballo in maschera a Garnia. Il terzo tentativo condusse lo sgangherato quartetto a raggiungere il resto del gruppo. L'arrivo di sei uova di drago di ottone, in urgente bisogno di accudimento, scatenò un vespaio all'interno del tempio di Bahamut: adepti si facevano il segno della croce di fronte a quella benedizione e responsabilità, altri correvano avanti e indietro come polli senza testa, i più diretti cominciarono a spaccare panche per procurarsi rapida legna da ardere. A calmare le acque fu l'anziano sacerdote dalla tunica bianca con tabarro color argento come i suoi capelli, lo stesso prelato che si era occupato, poco più di una settimana prima, del matrimonio di Clint Mio signore Draconis disse inchinandosi di fronte all'adepto dei draghi E' un onore per noi riceverla, faremo tutto ciò che è in nostro potere e anche di più promise, per poi dare istruzioni Contattate tutti gli artigiani nella zona per procurarvi quanta più legna potete, che le braci ardano lentamente! ordinò Cercate tutti i tomi possibili sui draghi di ottone e sui cibi più indicati per un nascituro. E informate immediatamente lord Constantin! Nel corso dell'ora seguente una pira venne allestita nel cortile esterno del tempio, cinto da un semplice muretto, alla quale venne dato fuoco una volta posate le uova a cui era stato dato un continuo flusso di fiamme. Diversi curiosi iniziarono ad osservare la scena, pur rimanendo entro i confini del tempio che le guardie si premunivano di far notare. Fu allora che finalmente Clint potè riprendere fiato dopo aver emesso più fiamme di quante non ne avesse mai esalate in tutta la sua vita. Lord Constantin Draconis non si fece attendere, una volta saputa dell'importante novità e della presenza di suo nipote Clint, stai bene? domandò lo zio, andandosi a sincerare delle condizioni del nipote. Fu molto sollevato di vederlo in salute e solo allora si occupò dei suoi illustri compagni Lady Chandra, la sua radiosità illuminerebbe anche la notte più buia disse facendo un baciamano alla contessa consorte di Firedrakes Lady Sharifa, il suo splendore la rendono il gioiello più bello della Savana disse facendo lo stesso con la rakayq e salutando per nome tutti gli altri avventurieri, stringendo loro la mano o facendo una gentile riverenza nei confronti delle dame. Dietro di lui si trovavano le sue figlie Calixtria e Vixenia. Calixtria rivolse un cenno del capo agli ospiti Lieta di rivedervi disse distrattamente per poi avvicinarsi al marito congiungere le sue mani a quelle dell'adepto Marito mio, le parole non possono esprimere la gioia nel rivedervi disse. Vixenia arrivò già rossa in viso, chinando il capo in segno di saluto nei confronti dei compagni di viaggio del cugino E' un piacere vedere che state tutti bene disse a testa china. Solo con Celeste la discepola dei draghi neri si lasciò un po' andare, lanciando un sorriso luminoso alla Borealis, arrivando a dimenticare per un attimo il bon ton salutandola con la mano, come una bambina. Che cosa fai, stupida? la rimbeccò Calixtria, lo sguardo severo Perchè devi sempre mettere in imbarazzo la nostra famiglia? Vixenia, per tutta risposta, si zittì. Ma l'attenzione dei Draconis venne presto monopolizzata alla vista della pira sulla quale stavano covando le sei uova recuperate dalla Savana Dunque sono queste? Nipote mio, sei incredibile! disse Constantin, dando una pacca sulla schiena dell'adepto La nascita di un drago è un evento rarissimo disse istruendo il gruppo E a buon motivo, vista la potenza dei genitori e le storie di furfanti pronti a vendere i cuccioli per scopi nefandi. Ma sono molti anche i racconti su eroi che hanno cresciuto draghi con i quali condividere la propria vita e per sostenere regni interi per secoli. Calixtria, affiancandosi al padre, osservò prima la pira e poi gli avventurieri Ci avete portato un dono eccezionale disse la moglie di Clint Possiamo crescere questi cuccioli come protettori di Acquastrino, simboli del potere del regno e alleati inestimabili nel caso in futuro possa scoppiare una guerra disse Nella nostra famiglia vi è una tradizione di cavalieri di draghi. Questo è un segno divino che i tempi del passato stanno per tornare Calixtria quindi si rivolse verso alcuni sacerdoti Se solo una di queste uova non dovesse donare una vita, ne sarete responsabili! Mia signora disse uno dei sacerdoti Faremo il possibile, ma senza un guaritore di esperienza eccezionale il rischio è davvero alto, le dic-- l'uomo si zittì sotto lo sguardo di Calixtria, che avrebbe fatto accagliare il latte appena munto. Sorella interloquì Vixenia Se giungono dalla Savana-- Taci, stupida! Tu sei talmente inferiore che perfino il tuo sangue si rifiuta di rimanere nel tuo corpo! la zittì irata la gemella maggiore, per poi rivolgersi a Constantin Padre, potete comprendere la portata di questo miracolo che giunge a noi. Non stiamo parlando di viverne o altri poco-di-drago, ma di veri draghi di ottone! Constantin annuì pensieroso, per poi rivolgersi al gruppo Penso siamo tutti d'accordo sul fatto che va fatto tutto ciò che è in nostro potere per salvare questi cuccioli destinati alla grandezza come campioni del bene esordì Il futuro dei cuccioli andrà deciso con grande attenzione, poiché immagino vi saranno molti che vorranno rivendicare ognuno di questi potenziali alleati lo sguardo del Lord cadde per un attimo sulla figlia maggiore, che osservava le uova con uno sguardo che Clint aveva già visto nella loro camera da letto. Ma oltre a lei, anche Vixenia osservava di sottecchi, così come i sacerdoti del tempio di Bahamut Come Lord di Acquastrino vi giuro sull'onore mio e della mia famiglia che qualunque drago posto sotto la mia tutela verrà trattato con il rispetto e le cure che ogni membro della sua leggendaria razza merita. Mi piacerebbe comunque sapere la storia dietro questo ritrovamento! Quindi Constantin sorrise Ma io parlo e parlo, ma voi siete giunti da una terra piena di insidie. Neanche a dirlo siete miei ospiti disse Acquastrino è a vostra disposizione, per qualsiasi necessità! Non fu un'esagerazione: al castello vennero adibite le stanze per gli ospiti e i cuochi erano a disposizione per qualunque pasto che essi avrebbero voluto consumare. Dei servitori vennero messi a loro disposizione per effettuare qualunque acquisto avessero desiderato (qualora non avessero voluto raggiungere personalmente il negozio) e Constantin stesso fece dono loro di una principesca somma in monete e lingotti d'oro, con la benedizione per coloro che avevano portato ad Acquastrino le uova dei draghi di ottone. x Clint x tutti
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Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
DM x Zhuge e Sharifa x tutti tranne Zhuge e Sharifa x Bjorn e Thorlum Quando Bjorn, Celeste e Thorlum si riunirono con il gruppo, vennero raggiunti quasi in contemporanea da Zhuge e Sharifa, mentre dall'interno della collina un ringhiare irato, capace di far tremare la tana della Bestia della Savana, spinse il gruppo ad allontanarsi in fretta, prima di scoprire se la creatura destata avrebbe portato terrore in quelle terre o si sarebbe limitata a tornare al proprio sonno. Uno dei vantaggi di trovarsi nei pressi del divoratore di artefatti, di cui gli avventurieri si accorsero in fretta nel viaggio verso l'Ermo Colle, fu la totale assenza di predatori o prede: antilopi, zebre, emù, leoni, belve distorcenti... la desolata area attorno alla collina raggiunta sembrava uno spazio di vuoto assoluto in mezzo alla Savana, nel quale nessuno osava mettere piede in ragione del campione che ivi aveva la sua tana. Non vi fu dunque da stupirsi se il viaggio verso la zona indicata dal drago di ottone si svolse tranquillo, ben più di quanto lo fosse stato il peregrinare del primo gruppo che era giunto in quelle aride terre prive di un governo. x Chandra Dopo circa un'ora e mezzo in marcia sotto il sole del mattino, ma già rovente, in quell'arida pianura priva di verde, il gruppo raggiunse l'Ermo Colle, una piccola conformazione collinare sul cui fianco gli eroi trovarono il sito dove Unvarkerentilarhys aveva nascosto le uova. Il drago di ottone doveva aver sradicato qualunque albero nel raggio di un miglio per essere stato in grado di creare la pila di ceneri che testimoniavano l'incendio che doveva aver imperversato per giorni, favorito dalle temperature torride di quell'area. Ma laddove le fiamme avevano imperversato per giorni, in quella calda mattina ora rimanevano solo braci che covavano attorno a un gruppo di sei uova grandi come un fiasco di vino, di un color marroncino con venature color rosso. Esse erano molto calde al tatto, circa una quarantina di gradi di temperatura, come una ciotola appena riempita di zuppa. Dei piccoli movimenti erano udibili all'interno delle stesse, sebbene nulla fosse visibile. Non vi sembravano essere genitori nei paraggi, fatto testimoniato dall'assenza di tracce vicino alle stesse uova. x Zhuge, Sharifa, Chandra e Clint x tutti
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Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
DM x Sharifa Il muso di Unvarkerentilarhys fremette al tocco di Sharifa, le narici che si dilatarono dalla tensione Questi ceppi non mi permettono... di prendere forma umana... sussurrò con voce roca Ho cercato di romperle, ma sono troppo debole... i muscoli della schiena si tesero, gli artigli che cercarono un appoggio per fare forza. Ma fu inutile Le uova! esclamò spaventato, cercando di dibattere il collo Dovete pensare alle uova! Le ho lasciate sulla cima dell'Ermo Colle, a quindici chilometri a nord di qui, vicino a quella roccia a forma di vertebra di moffetta... specificò per essere sicuro che la meta fosse chiara e raggiungibile In una pira di fiamme che sarebbe dovuta durare dei giorni... la voce si fece rotta Ma ho perso la cognizione del tempo... la mascella dell'antico drago di ottone si strinse Non... voglio pensare se si fosse spenta... il drago cercò di dibattersi ancora una volta, le scaglie dei polsi che cominciarono a creparsi dallo sforzo che tendeva a porre nel tentativo di liberarsi. La privazione della vista è già di per sè una delle peggiori torture possibili commentò telepaticamente Nicolette, tenendo i pensieri riservati ai membri del gruppo e salutando quelli che erano stati nell'Abisso Ma questo drago ha vissuto per giorni o settimane con il terrore di poter venir divorato da un momento all'altro. Chiunque lo abbia ridotto in una tale condizione è aldilà di qualunque redenzione Quando Bjorn si presentò, parlando di alleati e nemici, il mistero fu in parte dipanato. Il drago avrebbe strabuzzato gli occhi se ne avesse avuti Azariaxis! Il figlio di Vento di Sangue, Sorvhaxiltrim! un fremito percorse il corpo del drago di ottone Egli non potrà dunque godersi una piena vittoria... ma Anzalisilvar! il tono di Unvarkerentilarhys si fece interessato Ella è vostra alleata? Allora la vostra causa deve essere giusta... Verificata l'impossibilità di mutare il corpo tramite la magia di Zhuge, ad intervenire furono i muscoli del suo arcirivale Thorlum. Con sorpresa generale, perfino Tom Po diede una mano suggerendo a Chandra di silenziare l'area, operazione che fu compiuta dalla contessa consorte offrendo un insolito spettacolo muto in cui il Senzacasta aggredì a colpi di martello i ceppi magici con la sua arma da Coscritto, fino a infrangerli. Quando i ceppi furono distrutti, il drago di ottone prese un grosso respiro, come un nuotatore che emergesse dall'acqua dopo una lunga apnea Grazie... Bahamut ha ascoltato le mie suppliche... Unvarkerentilarhys cercò di rialzarsi, incespicando ma con ancora abbastanza orgoglio da voler guardare i suoi salvatori a pari altezza. Il drago si concentrò, la fronte aggrottata, prima di prendere una forma umana, quella di un giovane uomo dai capelli color ottone Unvarkerentilarhys (forma umana) Ho un debito con voi e non lo dimenticherò... promise, inchinandosi goffamente di fronte ai suoi salvatori. Il mago della fenice di giada si prese carico di portare in salvo il drago in forma umana, facendosi accompagnare da Sharifa, che il drago prese per mano saggiando con la sua carne le scaglie della lucertoloide. I tre, quando il wu-jen terminò di recitare la propria formula, sparirono alla vista dividendosi dagli avventurieri. x Zhuge e Sharifa x tutti tranne Zhuge e Sharifa x tutti
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Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
DM x Chandra, Clint e Golban x Zhuge La situazione pareva strana ad entrambi i gruppi, mentre le prime ipotesi si facevano strada tra i preoccupati viaggiatori, sempre più consci che una delle loro destinazioni si trovasse altrove. Una rimpatriata meno lieta del solito, cui Sharifa cercò di dare un proseguio affacciandosi alla grotta e chiamando coraggiosamente, nella lingua madre dei draghi, il drago d'ottone Unvarkerentilarhys, da tempo al centro dei suoi pensieri. Il russare ritmico dall'interno della caverna sembrò interrompersi per un attimo, prima di proseguire. x Clint L'ingresso all'interno della caverna che ne seguì portò i quattordici avventurieri a percorrere un declivio all'interno del buio colle, il rumore di russare che si faceva sempre più forte, unito all'olezzo di carne rancida e alla presenza di insetti quali mosche e zanzare, che cominciarono a tormentare gli avventurieri. Quando essi giunsero in quello che pareva l'apice di quell'ambiente, il cuore della collina, dove l'odore era talmente forte da penetrare per le narici, la luce che gli avventurieri crearono diede loro delle risposte. La realtà che gli si stagliò davanti si rivelò più sinistra di quanto essi si aspettassero. Due creature si stagliavano alla luce proiettata: un drago di ottone e una creatura simile a un grande rettile bipede dal carapace simile a quello di una tartaruga color terra, dalla mascella prominente abbastanza capiente da poter azzannare giganti in tutta tranquillità. Fu chiaro a tutti che esso doveva essere il tarrasque, la cui coda irta di spuntoni doveva portare ad almeno una ventina di metri la lunghezza della Bestia della Savana (taglia Colossale), accovacciata sul pianoro e fonte del tonante russare che gli eroi avevano udito fin fuori dalla caverna. Le piccole narici (grandi quanto un cocomero) inspiravano, mentre dalla mascella semiaperta venivano emessi il suono ringhiante accompagnato da un alito fetido. Poco distante dal tarrasque giaceva Unvarkerentilarhys. Il drago di ottone, al massimo del suo splendore, doveva essere stato un imponente e antico esponente della sua razza (i draghi di ottone sono tra i più piccoli cromatici) per gli standard dei suoi simili, il corpo lungo lungo dal muso fino alla punta della coda quasi dieci metri (taglia Enorme). Ma non vi fu splendore e magnificenza nella sua presenza. La cratura pareva allo stremo delle forze, disidratata e denutrita, le scaglie un tempo lucenti ora sporche e opache, le zampe imponenti della creatura in ceppi, cinte da barre in acciaio piantate sul terreno, atte a immobilizzare gli arti e il collo del drago, costretto al suolo. Quelle che un tempo dovevano essere state ali un tempo meravigliose, che partivano dall'attaccatura delle spalle fino alla coda erano state strappate, lasciando solo dei tristi moncherini. Quando la testa del drago si volse appena (il collare che la ancorava al collo non lasciava molta manovra) verso gli avventurieri, essi poterono notare come Unvarkerentilarhys fosse stato accecato, le orbite vuote solcate dai segni di grandi artigli. Le narici del drago di ottone fremettero, la lingua ruvida che uscì appena dalla mascella semiaperta Sento odore di umani... draghi... altre razze... da una delle orbite vuote cadde una lacrima Per favore... aiutatemi... supplicò la voce della creatura Farò qualunque cosa... gli artigli di una delle zampe scavarono per qualche centimetro nel terreno riprendendo solchi già segnati Se non potete, vi prego uccidetemi... ma prima ascoltatemi la lingua incespicò nella bocca arida Vento di Sangue e i suoi uomini mi hanno catturato e portato qui... le mie figlie... il petto di Unvarkerentilarhys sobbalzò, la voce rotta Sono morte... ma ho salvato le loro uova... è l'ultima speranza della mia famiglia... per favore... Il drago si interruppe, stringendo la mascella, quando il tarrasque smise di russare per smuovere la sua mole da più di cento tonnellate. Ma la Bestia della Savana non si era destata. Il gigantesco rettile si riacciambellò più comodamente, riprendendo il suo russare. Fu solo dopo qualche attimo di puro terrore che il drago di ottone riprese a respirare normalmente, il sudore che macchiava le scaglie attorno ai suoi occhi vuoti Non... non si è svegliato, vero...? Dettagli tecnici sulla situazione x tutti
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Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
Masterare 500 persone? Posso farlo, ma mi preoccupa se partecipa @Ghal Maraz con il suo Clint "ti ingravido mezzo gruppo" Draconis
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Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
Capitolo Ventuno – Alla luce di una luna color sangue A sud della Lega di Ilitar, nel cuore della Savana, sorgeva una grande collina naturale in arenaria. Dalla sua sommità era possibile godere di una notevole vista sul territorio circostante, particolarmente spoglio e arido, reso ancora più insopportabile dal caldo soffocante che imperversava in quella parte della regione come nel resto della propaggine sud del Continente Occidentale. Tale punto di osservazione, però, passava in secondo piano a confronto della caverna naturale che sorgeva su quella collina stessa, un cratere che aveva divorato metà della collina per poi sprofondare nel buio, come un portale che sbucasse direttamente nel Sottosuolo. In quella calda mattinata, intollerabile per chi fosse stato vestito con qualcosa di più leggero di una tunica, non vi era il cinguettare di uccelli il brucare di animali: un silenzio innaturale aleggiava per quel luogo, interrotto ogni tanto solo da un russare, più forte di quello che avrebbe potuto produrre Winn'Ier dopo una notte di baldoria o Bjorn dopo una battaglia epocale. Le punte degli alberi privi di foglie e contorti tremavano leggermente ogniqualvolta il cratere lasciava uscire quel suono simile a un ringhiare soffocato. Era passata poco più di una settimana da quando i due gruppi si erano lasciati dopo il matrimonio di Clint Draconis, quando sette avventurieri da Firedrakes giunsero all'ingresso di quel ciclopico ingresso, investiti improvvisamente dal caldo soffocante di quella regione. Prima che essi potessero anche solo commentare, tuttavia, una coltre di fumo color bronzo li avvinse prima che un altro gruppetto giungesse quasi in contemporanea sulla scena, gli stessi sette che facevano parte della combriccola che si era congedata da Acquastrino da quelli già presenti. I due gruppi, con sorpresa di entrambi, si erano riuniti in quella calda mattinata. L'ennesima russata proveniente dall'interno della collina investì le due compagnie riunite, spettinando leggermente coloro che avevano i capelli più lunghi. Un odore di morte e putrefazione giungeva dall'interno, mentre un paio di scheletri di emù dalle ossa quasi completamente distrutte giaceva all'ingresso, vicino ai piedi degli avventurieri. x tutti
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Capitolo Venti – Il giorno in cui la Savana si tinse di sangue
DM “Il Gomitolo” era una piccola locanda costruita in legno e con finestrelle a forma di oblò. Il locandiere, un felinide dal pelo grigio e tigrato di nero, servì agli ospiti gli ultimi avanzi della tarda cena, che consisteva in una selezione di carni bianche servite in umido con carote e sedano tritate. I felinidi parevano essere ghiotti di questo tipo di cibo, che a volte in maniera sostitutiva veniva servito in gelatina Una primizia consigliò l'oste. Il furto di Winn'Ier, alla luce di ciò, trasse parecchia ostilità dal derubato che soffiò irato all'indirizzo dell'omone dei Fiordi, che tuttavia non venne aggredito. L'ostilità, unita al poco tempo a disposizione, furono però fatali al barbaro nella ricerca di notizie su Tigro. La nottata fu tranquilla, i letti comodi nei loro materassi imbottiti, sebbene funestata dalla sempre più inquietante presenza della luna color sangue che imperversava sulla Savana da settimane ormai. Il mattino seguente, dopo la colazione leggera a base di latte e cereali, il gruppo convenì di chiamare Zubenel per esprimere l'ultimo desiderio. L'efreeti accolse con un sorriso l'imminente libertà che si avvicinava e salutò anticipatamente gli avventurieri Poichè non vi sarà bisogno che vi segua, una volta arrivati disse Comunque sì, affascinante stregona dalle scaglie lucenti, il suo desiderio è perfettamente fattibile confermò a Sharifa quando essa formulò correttamente la richiesta. Il genio dalla pelle di bronzo si strofinò le mani Siete pronti? Perchè questo desiderio è PRESTO FATTO! esclamò battendo i palmi e generando un enorme fumo che avvolse gli avventurieri come un sudario. Il Coff... coff... Eff... Glurg! di Zubenel si fece via via più distante, mentre essi si sentirono spinti lontano non solo dal genio, ma anche dal villaggio e dal terreno, attraversando le dimensioni per raggiungere Unvarkerentilarhys, il celebre drago di ottone scomparso.
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Capitolo Diciannove - Un tramonto sul mare dove i sogni son desideri
DM Gli sguardi ostili che si scambiarono Bjorn e Marie Antoinette furono stemperati solo quando Oceiros si intromise sostenendo la sovrana, che non si scompose, pur guardando ora con supponenza il kalashtar dei Fiordi. L'espressione della principessa mutò quando Trull suggerì di interpellare i Bistefani Il mezzelfo è ritardato? domandò al gruppo. Il tarrasque pesa svariate tonnellate disse Lucrecia Ma non è un appassionato di cucina, egli è capace di digerire qualsiasi cosa. Spero che la vostra ricerca di “piani” e le preoccupazioni per “salvare più vite possibile” non siano scuse per temporeggiare: lasceremo a voi il compito. Quanto a noi, ripartiremo l'indomani. x tutti tranne Celeste x Seline x Celeste Il mattino seguente, dopo una frugale colazione in cui era letteralmente possibile trovare di tutto, il gruppo si apprestò a partire in direzione della Savana. Un messo dal tempio di Boccob si presentò trafelato per recapitare a Celeste una comunicazione privata per l'elocatrice, prima che ella stessa raggiungesse il gruppo. La Corona pagò il teletrasporto, che venne eseguito dalla presunta ribelle dell'Ordine Sinaptico dai capelli grigi Giungerete molto vicino alla tana della bestia disse fissando con occhi spiritati il gruppo, ma con un tono di voce melodioso Fate attenzione disse per poi cantilenare le parole scritte nella pergamena e proiettare gli eroi a leghe di distanza, al cospetto della creatura nota come tarrasque.
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Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
I server sono andati in tilt per un eccessivo uso di zt!boobs e zt!butt
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Capitolo Venti – Il giorno in cui la Savana si tinse di sangue
DM Pur non di totale accordo, con Zhuge e Tom Po che fecero valere il loro punto di vista contro Sharifa, il gruppo offrì a Dro'Arji l'uso di Zubenel per un desiderio Che emozione disse con espressione atona Suppongo che a questo punto possa davvero farcela. Si vede che in fondo doveva andare così... commentò. L'efreeti, su richiesta, apparve al cospetto del felinide che espose il suo caso, per il quale egli non era stato rieletto come sindaco. Zubenel ascoltò con attenzione il desiderio formulato, annuendo a più riprese E sia, mi sembra piuttosto chiaro... PRESTO FATTO!! esclamò battendo le possenti mani, provocando un nuovo sbuffo di fumo che parve dare problemi anche ell'efreeti stesso Coff... coff... Eff... Glurg! tossì mentalmente. Aspettate! urlò con tono moderato un felinide alla piccola folla che si era riunita attorno a Fa'Joris Alla circoscrizione si sono accorti di non aver finito il lavoro, ci sono ancora dieci schede da controllare spiegò, ottenendo una serie di respiri trattenuti e perfino un Wow! di un felinide particolarmente entusiasmato dalla situazione. L'attenzione di tutti i mass media (una sola rete locale che prendeva assai poco) venne dirottata verso il seggio in cui avvennero gli ultimi scrutini, tra sbadigli e grattini dietro la nuca. Il risultato che ne giunse lasciò allibiti (si fa per dire) gli abitanti del villaggio: Dro'Arji aveva vinto per un voto. Fa'Joris osservò le schede, per poi far esplodere la sua delusione con una scrollata di spalle e un Vabbè, sarà per la prossima volta. Se ne avrò voglia prima di tornarsene trotterellando a casa propria. Dro'Arji annuì mentre la gente gli dava un paio di pacche sulle spalle e gli offrì una trombetta da festa da soffiare. Il sindaco riconfermato rifiutò educatamente. Felinidi disse dopo essere salito sul palchetto dove fino a poco prima si trovava Dro'Arji Non vi tratterrò perchè vedo già che in molti sbadigliano e diversi già fanno spallucce. Vi capisco lo sphynx umanoide fece spallucce Sembra che gli stranieri hanno problemi con un drago o una roba simile, non ho capito molto bene spiegò Quindi andremo in guerra. Coloro che possono combattere prendano armi e bagagli, che andremo dai lucertoloidi un coro di lamentele a mezza voce si alzò dal pubblico Sì, sembra una faticaccia e volevo stilare una lista di pro e contro su questa cosa, ma non so scrivere. Però mi sembra di aver capito che abbiamo degli alleati sbadigliò Se moriremo vuol dire che doveva andare così. In ogni caso non dobbiamo necessariamente salvare chi è in pericolo da incendi e simili, come nostro costume concluse. Un paio di zampe batterono, forse le stesse che avevano battuto per Fa'Joris. I festeggiamenti durarono per ben dieci minuti, prima che i felinidi tornarono alle proprie case. Dro'Arji pareva particolarmente brillo dato che, a suo dire, aveva bevuto un bicchiere di vino molto velocemente e in mattinata aveva fatto i gargarismi con il colluttorio Anche se non è nell'accordo, tenete questa disse consegnando loro una chiave Apre una cassetta di sicurezza nella nostra banca, dove avevo lasciato qualche fondo per la campagna elettorale. Solo che mi scocciava andare fino a lì per prenderli. Sono vostri, non mi servono più. Buonanotte salutò. Gli eroi si erano guadagnati l'aiuto dei felinidi, in quella strana notte Vi rimane un solo desiderio indicò Zubenel con il proprio indice. L'efreeti però non insistette affinchè venisse espresso subito, notando come si fosse fatto tardi. Le luci della locanda “Il Gomitolo” parevano allettanti, mentre la fatica della giornata cominciava a sentirsi, specialmente dopo lo scontro con il Guardiano. x tutti
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Capitolo Diciannove - Un tramonto sul mare dove i sogni son desideri
DM x Clint Gli occhi di Marie Antoinette Ivarstill dardeggiarono tra l'uno o l'altro dei presenti, osservandoli con attenzione. Ella però non disse nulla, sebbene un sorrisetto si dipinse sul suo volto quando Oceiros offrì lo scenario di un tarrasque che portasse distruzione nel Katai. Il principe ascoltò la domanda di Bjorn Ah, Ber-- prima di venire interrotto dalla sua sposa Il ciambellano Beregar è chiamato a compiti più consoni al suo grado rispose la principessa Per quanto sia apprezzata la sua esperienza, egli non è un membro della famiglia reale disse in tono tagliente. Sophia volse lo sguardo verso di lei, severa. Ma non disse nulla. Parla come mangi, Clint Draconis disse Lucrecia Non saranno i paroloni a farvi vincere la guerra esordì. Ad ogni modo Lucrecia fece cenno di no con il capo alle parole di Thorlum Ma il vostro amico ha ragione disse riferendosi ad Oceiros Quello di cui stiamo parlando non è un blocco di ferro o adamantio, che con il tempo verrebbe consumato. Stiamo parlando di un artefatto che, se non distrutto, potrebbe sopravvivere anche quando le nostra ossa saranno polvere disse Ma come avete detto, il tarrasque non è una bestia come le altre. Oltre ad essere grande come un palazzo, esso è nato dalla magia ed è l'unico esemplare esistente in tutta Arth. La sua natura eccezionale lo rende uno dei pochi mezzi capaci di distruggere una simile reliquia del male, fosse anche per mezzo dei suoi acidi digestivi. E' vero, vi sono altri metodi convenì la Decanti alle parole di Oceiros e Bjorn Ma essi non sono meno impegnativi, anzi. Secondo le nostre ricerche una divinità potrebbe distruggere l'artefatto con le sue forze, come anche le lacrime di mille vedove o l'immersione nell'acqua santa per cento anni. Pare che un tempo esistesse un incantesimo capace di infrangere anche gli oggetti magici più potenti, ma il suo segreto è finito obliato... Lucrecia sospirò Al termine delle nostre ricerche abbiamo concluso che la Bestia della Savana rappresenti la via più rapida, anche in virtù del fatto che essa si trovi nella Savana stessa dove state operando. Le rimostranze di Clint ottennero, per tutta risposta, uno sguardo sprezzante della mora Siete liberi di cercare altrove aiuto, qualora non vogliate il nostro. Non vi fidate sentenziò Quindi tanto vale che lo diciate chiaramente, senza nascondervi dietro del falso buonismo. La Savana è un territorio selvaggio proprio grazie alle continue veglie del tarrasque, che periodicamente si sveglia per portare devastazione fino al prossimo letargo. Voi non fareste altro che anticipare il prossimo, senza dover cercare di domarlo per affrontare il Flagello Blu Lucrecia si lasciò scappare un mezzo sorriso Solo un perfetto idiota cercherebbe di cavalcare il tarrasque... commentò per poi esporre il piano nella sua completezza, quando esso venne messo in dubbio da Seline No, sciocca... disse rivolto alla tiefling Il tarrasque distruggerà il filatterio e forse seminerà il panico in giro per qualche giorno, ma come sua tradizione poi tornerà al proprio letargo. Non sarete per lui più di una zanzara in una notte d'estate. Lucrecia lanciò un'occhiata al suo entourage prima di rifissare gli eroi Impegni urgenti richiedono la nostra presenza altrove. Ed è anche per questo che siamo venuti ad avvertirvi. Ma se le vostre coscienze vi impediscono di rischiare la morte di pochi per salvare molti, allora lasciateci il filatterio e ce ne occuperemo noi. x Seline x tutti
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Capitolo Venti – Il giorno in cui la Savana si tinse di sangue
DM Non sarebbe per niente male dichiarò Zubenel Sì, direi che un po' d'aria fresca non farebbe male per niente disse l'efreeti, il quale sollevò l'indice alla proposta di Tom Po Beh, se dovessi prenderti alla lettera i draghi metallici dovrebbero diventare malvagi e i cromatici buoni. Non credo cambierebbe molto, ma anche se volessimo la cosa mi richiederebbe diversi decenni di parlamentazioni... sempre che i cromatici non mi uccidano prima Zubenel scosse la testa No, non è molto fattibile disse convenendo quindi con Chandra Oh, adesso sì che si ragiona! disse ascoltando il desiderio espresso dalla Silverhand Non posso garantirti il controllo se lo lancio io, ma se come mi dici te la cavi come incantatrice... PRESTO FATTO!! esclamò con voce potente, sbattendo le mani e creando un'intesa ondata di fumo che investì il gruppo. Quando il calore e il fumo si diradarono, una pergamena in cartapecora arrotolata e sigillata in oro fluttuava per aria Ecco a lei, signora. Una pergamena di Simulacro fresca fresca per essere usata. Credo di aver azzeccato la quantità di polvere di gemma ed essenza per assicurarle che funzioni su questo Azariaxis. Lei deve solo trovare dove lanciarlo, ecco... Zubenel occhieggiò con quello che sarebbe potuto essere un sorriso, qualora egli avesse avuto la bocca Sì, vi sono limiti nei miei poteri. Non posso plasmare il mondo a mio piacimento, né rendere un uomo il più ricco del mondo... ma posso renderlo piuttosto ricco o dargli un certo potere politico, se serve. Ho sentito dire che la nobiltà attira molti... Zubenel si grattò una guancia Non riterrò sprecato un vostro desiderio, se lo riterrò impossibile comunque. In compenso ora ne avete rimasti due indicò con le dita Quindi fate ben attenzione alle vostre prossime mosse. E ricorda, ragazzo, che ogni volta che vorrete esprimere un desiderio dovrete dire “Zubenel desidero...” all'inizio, altrimenti il desiderio non sarà valido! Ma tu puoi andare sul sicuro... Zubenel sculettò Grazie a un amico come me! la frase fu l'inizio di una parata musicale nel quale Zubenel illustrò a Golban e ai suoi compagni i vantaggi di aver ottenuto i servigi dell'efreeti. L'uscita dalla caverna vide il gruppo non trovare né il tesoro della seconda prova, così come gli elfi celestiali che avevano funto da prima Ah, che meraviglia! esclamò Zubenel respirando l'aria torrida della Savana Non avete idea di come sia dura doverle trattenere in un ambiente così piccolo. No, perchè se poi scappano viene un effetto a camera a gas che.... vabbè, andiamo dove volete voi! per il resto del viaggio, però, l'efreeti si tenne scostato dal gruppo per non attirare l'attenzione, fluttuando in aria tra i refoli del vento. Gli avventurieri fecero il loro ritorno al villaggio dei felinidi in tutta tranquillità, arrivando verso sera nel corso dello spoglio delle schede. L'affluenza per l'elezione del sindaco fu da record, ben il 5% degli aventi diritto al voto, con il risultato finale che si rivelò essere una vittoria di Fa'Joris per una differenza di una manciata di voti. Il neo sindaco si diede ai più folli festeggiamenti per gli standard dei felinidi, facendosi sollevare leggermente da terra e arrivando addirittura a soffiare una volta su una trombetta da festa, prima di placare gli animi dei suoi due elettori e ricevendo qualche scarno applauso dal resto dell'impassibile popolo, i cui sbadigli erano altamente udibili Sarò un sindaco che baderà al suo popolo in maniera relativa disse Dormirò quelle dodici ore al giorno e, toeletta e pasti a parte, dedicherò un paio di ore al lavoro se proprio sarà una giornata impegnativa. Non ci sarà degrado, ma neanche sviluppo. Le cose rimarranno tutto sommato uguali... a parte quanto riguarda gli stranieri, di quelli non ne avremo nel nostro paese. Non saremo aggressivi con loro, ma ci limiteremo ad accompagnerli con apatica educazione all'uscita un paio di zampe batterono stancamente al discorso del sindaco Fa'Joris. L'ex sindaco Dro'Arji si affiancò agli avventurieri, grattandosi dietro un orecchio Spero siate riusciti a fare qualcosa, perchè qua ho perso. Se non ce l'avete fatta... vuol dire che doveva andare così e dovremo salutarci lo sphynx umanoide sbadigliò, osservando i festeggiamenti di Fa'Joris che stringeva mani ai bambini e baciava gli adulti Deve aver davvero bevuto molto per i nostri standard... forse addirittura un bicchiere analizzò Pur nella sua paradossale apaticità, la situazione era tuttavia in quel momento chiara. Il gruppo aveva perso il supporto dei felinidi. x tutti
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Capitolo Diciannove - Un tramonto sul mare dove i sogni son desideri
DM Pur riuscendo nella liberazione delle loro compagne, il nervosismo si rivelò palpabile tra gli avventurieri e i nuovi venuti, con Clint che non nascose la sua sfiducia nei confronti di Lucrecia e Bjorn che sollevò Conrad con la stessa facilità con cui avrebbe sollevato Ragnar, per poi farlo ritoccare terra all'accorata richiesta di Oceiros. Ma pur con tali presupposti, né l'halfling né i grigiovestiti comandati da Lucrecia parvero innervosirsi Il vostro amico ha ragione disse la Decanti, lanciando un'occhiata alle condizioni in cui versavano Seline, Celeste e Thorlum Morireste in meno di mezz'ora ridotti come siete. Vi spiegherò la situazione, quando saremo al sicuro in un luogo da voi considerato sicuro la donna parve a malapena udire le parole che Seline gli rivolse, termini carichi di odio ai quali Lucrecia rivolse appena un'occhiata Taci. Non sai di che cosa parli, sciocca. Quando fu palesata l'intenzione di tornare a Firedrakes, Conrad annuì mentre restituiva il falchion a Bjorn Oh, direi che sarebbe perfetta commentò Penso copra perfettamente l'accordo sostenuto precisò sorridendo ad Oceiros, per poi accigliarsi alle parole di Seline HEY! lamentò l'halfling. Riattivato il cubo dei portali, l'ampia compagnia varcò il portale per tornare verso il Piano Materiale, affiorando in una fredda montagna innevata dei Fiordi. Un scomodo punto di arrivo, ma che fungeva da scalo prima del ritorno alla più accogliente Firedrakes. Facendo da spola nei vari viaggi, Bjorn permise l'approdo al castello dei feriti prima e dei rimanenti poi, sollevando non poca polvere quando i primi allibiti domestici videro in che condizioni erano le persone che più avevano risentito di quella visita nell'Abisso Chiamate il principe, la principessa e la contessa, presto! fu l'appello che si sparse a macchia d'olio, unito a una rapida convocazione del medico di corte. Le due donne e il nano furono trasportate d'urgenza presso una delle numerose stanze di palazzo per accertamenti, su richiesta di Sophia I feriti hanno la priorità disse Immagino abbiate molto da raccontarci, ma dobbiamo assicurarci che esse non siano in pericolo. x Seline, Thorlum e Celeste La sala del trono di Firedrakes era stata interdetta ai pochissimi coinvolti in quella riunione: Lucrecia e il suo entourage, gli eroi di Firedrakes che si erano diretti nell'Abisso, la contessa Sophia, il principe Derbel, le sue guardie del corpo e la sua neo sposa Marie Antoinette Ivarstill. La arcoriana, divenuta principessa e ora seduta allo scranno alla sinistra di Derbel, sembrava aver abbandonato i farsetti e le camicie per un più formale abito color blu. All'anulare sinistro la Ivarstill portava un anello con diamante. Il suo sguardo amorevole nei confronti di suo marito quando egli si rivolse agli eroi Bentornati, amici disse il principe Vorrei che questa fosse un'occasione di festa, ma non credo ci sarà bisogno di soffermarsi sul vostro viaggio, almeno per il momento disse con discrezione Vedo che con vo-- Perdona l'interruzione, amore mio disse Marie poggiando una mano su quella del marito, che si fermò. La arcoriana si rivolse quindi agli eroi Immagino dobbiamo dare ai nostri ospiti l'occasione di porgerci i loro omaggi inginocchiandosi, come si conviene nei confronti delle autorità disse guardando gli eroi Essi hanno mostrato la loro educazione con Augustus, di certo non riterranno te da meno... Lucrecia e i suoi fecero una riverenza, imitati da un imbarazzato Conrad. Marie osservò gli avventurieri, in attesa della loro reazione. x tutti La riunione proseguì presto giungendo al nocciolo della questione per mezzo di Sophia Siete riusciti a recuperare il filatterio, ma a quanto pare non sarà possibile distruggerlo con mezzi normali, a quanto mi è stato detto dalla qui presente Lucrecia la contessa, seduta su uno scranno al di fuori del trono reale, si rivolse senza timore verso la mora Può spiegarci il perchè? E magari anche chi è lei e perchè ci starebbe fornendo il suo aiuto? domandò. Lucrecia fece un passo avanti Il mio nome è Lucrecia Decanti di Pescalia e rappresento una branca di un'organizzazione chiamata Ordine Sinaptico che vuole sostenere la vostra causa contro i draghi cromatici spiegò Se avessi voluto nuocervi avrei attaccato il kalashtar e il Draconis quando erano divisi dal gruppo, ma non l'ho fatto. Se ciò non è una prova sufficiente della mia fede, lasciate allora che vi dica perchè non riuscirete a distruggere il filatterio che l'halfling ha rubato. Questo? domandò Conrad estraendo da una delle sue borse una scultura di un drago alta circa un metro, forgiata in un materiale di un pulsante color blu. L'halfling trattenne un brivido appoggiandolo a terra E' fredda come il ghiaccio commentò. Derbel osservò con attenzione la scultura, imitato dal resto dei reali. Questo perchè non è più un semplice filatterio spiegò Lucrecia Tyrigaryanthilax era giunta già da due anni nella Savana, ma la sua immobilità nell'attaccare la Lega di Ilitar, a differenza di quanto stavano compiendo Frostyazzar e Syberillin a nord era quantomai sospetta e decidemmo di indagare. Scoprimmo che la dragonessa aveva preso tempo per compiere l'estremo sacrificio per garantirsi la vita eterna: rendere il suo filatterio indistruttibile! dichiarò. Ella non sprecò il tuo tempo invano, impiegandolo per cacciare e catturare ogni singolo hobgoblin, i quali stavano vincendo una campagna dopo l'altra grazie a Sepsys Occhio Giallo, uno dei più talentuosi condottieri che fosse mai nato in quel territorio insidioso spiegò la Decanti aggiustandosi una ciocca di capelli Egli aveva riunito tutte le tribù in quella che sarebbe potuta diventare una nazione, sfruttando l'arceria a cavallo come proprio punto di forza. Ma pure il miglior arciere non avrebbe mai potuto colpire a morte il Flagello Blu Lucrecia scosse la testa Essa li sterminò, immergendo il suo filatterio nel sangue di più di un migliaio di hobgoblin adulti, donne e bambini, fino a quando esso non divenne il simbolo di quell'atrocità mai vista nel mondo: un artefatto di pura malvagità. Solo allora Tyrigaryanthilax ruggì per la gioia, dichiarandosi la creatura più forte della Savana. La rappresentante dell'Ordine Sinaptico incrociò le braccia Gli artefatti sono tanto rari quanto difficili da distruggere: anche i migliori incantesimi e le migliori armi non sarebbero in grado di scalfire quell'idolo dichiarò Ma se le mie ricerche sono fondate, l'arroganza di Tyrigaryanthilax potrebbe rivoltarsi contro di essa. Un'altra creatura più potente giace nella Savana, una creatura di immenso potere le cui fauci dovrebbero essere in grado di frantumarlo. Si tratta della Bestia della Savana, che al nord chiamiamo tarrasque. Lucrecia si volse verso gli eroi Se volete assicurarvi che, una volta sconfitto, il Flagello Blu non ritorni, dovrete risvegliare il tarrasque e gettare tra le sue fauci il filatterio di Tyrigaryanthilax. Il silenzio calò nella stanza, interrotto solo dal tonfo del candelabro che Conrad lasciò cadere Oh... ehm... scusate, deve essere caduto a qualcuno. x tutti
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Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
Come scritto nei capitoli viene data una settimana per presentare le schede aggiornate ai nuovi livelli
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Capitolo Venti – Il giorno in cui la Savana si tinse di sangue
X TUTTI, IMPORTANTE
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Capitolo Diciannove - Un tramonto sul mare dove i sogni son desideri
X TUTTI, IMPORTANTE
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Capitolo Venti – Il giorno in cui la Savana si tinse di sangue
DM Golban Brown Drowdson voleva farla finita in fretta, colpendo duro il nemico alla stessa maniera di come aveva colpito Ascharon a suo tempo. Il paladino si lanciò, ma con uno scatto simile a quello di uno scorpione la creatura che Zhuge aveva indicato come un behir fece scattare le sue mascelle sul paladino di St.Cuthbert, sollevandolo da terra, la mano che reggeva a malapena il proprio scudo e la propria mazza mentre veniva sollevato a diversi metri da terra. Una situazione nuova e disperata. Ma Golban non era da solo e la risposta dei suoi compagni non si fece mancare: Chandra aggirò le protezioni magiche scagliando la sua lama di energia incantata staccando quasi una cresta ossea del behir, Tom Po graffiò quasi dimentico della forza che gli era stata privata, come un gatto cui avessero pestato la coda, Winn'Ier si distinse ancora una volta accanendosi contro le zampe investendo la creatura di pugni, morsi e graffi. Zhuge piombò come un oni del Katai, trafiggendo con il falchion parte della carne del ventre della creatura. Quando Sharifa si apprestò a scagliare una palla di fuoco che potesse non colpire il paladino tra le fauci del behir, esso lanciò un ruggito di dolore prima di ricadere a terra, il paladino che rotolò brevemente sulla propria armatura, dolorante ma ancora vivo. Anche la terza prova era stata superata. Il crollo del Guardiano fece tremare una fragile parete di roccia, che crollò su sé stessa rivelando un passaggio segreto. Imboccata la breve via, gli eroi trovarono infine il termine della Caverna dei Tesori Millenari, un'ampia sala finemente lavorata e piastrellata al cui centro si trovava un piedistallo con una ampolla di ferro simile a un becker, dal cui beccuccio si levava un filo di fumo rosso che andava a espandendosi, la coda di quella che era una immensa figura dalla pelle color bronzo vivo, occhi simili a un calderone di lava e una voce che si levava cavernosa da una bocca che l'efreeti che si trovavano d'innanzi non possedeva Oh, ma andiamo! Non si doveva finire in Gara 5... Zubenel l'efreeti La creatura stava leggendo una serie di fogli di pergamena piegati a libro, quando egli si accorse di loro Oh, visitatori! disse Non credevo che qualcuno potesse battere il Guardiano, mi cogliete di sorpresa... la voce mentale tossicchiò per poi assumere un tono più serio, la figura che si gonfiò riempiendo la stanza tra volate di fuoco infernale CHI SIETE VOI MORTALI CHE GIUNGETE INNANZI A ZUBENEL, SCEICCO DELLA CITTA' DI OTTONE? COME POT-- No, aspettate... mi sa che l'atmosfera ormai è andata... commentò l'efreeti tornando alla dimensione originale Immagino sappiate come funziona... no, vero? Da questo momento in poi esprimerò i primi tre tre desideri che verranno formulati, non importa chi li esprima. Per non rischiare che il vostro vicino di casa ve li freghi, però, per esprimerli dovrà essere detto “Zubenel desidero...” e aggiungere la richiesta. Espresso il terzo, sono libero e ognuno per la sua strada spiegò in tono pratico Ah, se avete tempo il nostro sindacato è riuscito a farci scaricare i dweomer per le accessorie presentazioni pompose di certi desideri, con canzoni e simili, qualora foste interessati. Dunque, che cosa desiderate? x tutti
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Capitolo Diciannove - Un tramonto sul mare dove i sogni son desideri
DM x Oceiros e Trull x Clint e Bjorn x Celeste e Seline x Clint, Bjorn, Seline e Celeste Nella collina che sormontava il palazzo di Malcanthet a Miomanta, il grosso gruppo che si era formato si strinse attorno a coloro che avevano chiaramente visto in faccia il dolore e la sofferenza: Celeste, Seline e Thorlum. Il Senzacasta pareva aver perso almeno dieci chili, il volto tirato, pallido ed emaciato, una visione se possibile ancora più nefanda delle sue braghe vergognosamente calate. Quanto a Seline e Celeste, le due donne mostravano in modo macabro e chiaro i segni di ripetute violenze carnali, già testimoniate dall'icore demoniaco che sgorgava dai punti più delicati e che aveva inzaccherato i corpi delle due donne, le quali solo ora che erano state portate lontano dalle loro dominatrici iniziarono a riprendere il controllo della propria mente. Ma ormai il sangue si mescolava alla materia viscida che le aveva imbrattate in un quadro generale che portò uno dei nuovi arrivati a vomitare sul prato. Essi erano un gruppetto di quattro uomini e due donne, una delle quali era presumibilmente il capo, una tenebrosa quarantenne dai capelli scuri ondulati. Erano stati loro a riportare il nano, cercando di invitarlo a riallacciarsi i pantaloni abbassati Lucrecia Decanti disse seccamente ad Oceiros e Trull, presentandosi. Quindi ella chiamò a sua raccolta gli uomini, affinchè consegnassero gli effetti recuperati a Bjorn Le loro proprietà, gliele potrete ridare... quando sarà il momento disse l'unica altra donna del gruppo, una giovane dai capelli grigio chiari, pallida in viso. Credo che manchi l'arma della Borealis disse uno degli uomini, subito guardato male Non è possibile, l'ho preso io! Ops, scusate! disse un halfling porgendo Cuore Nero Credo che vi sia caduta, ecco... Conrad Svuotatask! Lucrecia si erse sopra l'halfling Tira fuori il filatterio di Tyrigaryanthilax, subito! ordinò Dovete portarlo nella Savana immediatamente! E' l'unico posto dove potete avere la certezza di distruggerlo! disse questa volta rivolto al rimaneggiato gruppo di avventurieri. x tutti
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Capitolo Venti – Il giorno in cui la Savana si tinse di sangue
DM Zhuge e Sharifa richiamarono la magia dalle loro labbra e dai loro gesti, il mago della fenice di giada per riassumere la sua forma di strega, la stregona per scaricare sul terreno tutta l'elettricità che quella creatura avrebbe potuto scagliare contro di loro. Nicolette si premurò di rinnovare le piccole protezioni arcane su colui che la impugnava. Chandra fece altrettanto, ma in maniera assai più diretta, scagliando una pioggia di piume affilate come rasoi contro il Guardiano, ma esse parvero infrangersi sulla sua pelle come ghiaccio contro una parete. Pur arrancando, Tom Po si gettò coraggiosamente contro il dodecapode gigante, ma quando il pugno colpì, il monaco sentì tremare la propria zampa, la quale si era scontrata contro una parte del carapace dura come la più solida delle armature. La corazza presentava delle aperture, il punto in cui egli capì che avrebbe dovuto colpire per ferire la creatura, che sembrò quasi irridere il monaco. Ma c'era un'altra creatura mostruosa in quella caverna e si trattava di Winn'Ier. Il barbaro dei Fiordi si lanciò come una belva contro il ben più grande avversario, ma ciò non parve frenarlo dal colpire con tutto ciò che la sua forma di orso sembrava offrire, gli artigli che si conficcarono nella carne del Guardiano, che lanciò il primo acuto strillo di dolore. In tutta risposta, il Guardiano gridò. Ma stavolta non fu un ruggito di rabbia, dolore o di sfida, ma una semplice parola di pura malvagità nella Lingua Oscura che afflisse le orecchie degli sfortunati eroi, che si sentirono quasi strappare l'anima dal corpo, i muscoli che parvero lacerarsi, la mente trafitta da mille aghi infuocati mentre in sottofondo la risata gutturale del mastodontico (sia figurativamente che letteralmente) guardiano ostentava la sua superiorità. Incapaci di agire contro tanta malevolenza, il Guardiano richiamò un nuovo potere oscuro, il quale non si rivelò meno amaro del primo. I corpi degli avventurieri si contrassero, mentre un fuoco interiore sembrava consumarli, la pelle che si rinsecchì e le labbra che si screpolarono mentre l'acqua da cui erano per la maggior parte composti veniva risucchiata, minacciando di lasciare di loro solo un mucchio di contenitori essiccati. Laddove altri eroi sarebbero morti, essi resistettero pur riportando un grave scompenso fisico, il loro nemico che pur nella sua prestanza fisica non aveva ancora sferrato un solo attacco fisico. Fu allora che il gruppo cominciò a capire perchè il Guardiano fosse rimasto imbattuto fino ad allora. x tutti, riepilogo delle azioni
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Capitolo Diciannove - Un tramonto sul mare dove i sogni son desideri
DM x Seline, Celeste e Thorlum x Oceiros e Trull x Clint e Bjorn x tutti
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Capitolo Venti – Il giorno in cui la Savana si tinse di sangue
DM La Caverna non rispose alla sfida lanciata da Zhuge, ma Nicolette sì Anche subito, Liang disse rilucendo per qualche attimo prima di rilasciare il proprio incantesimo di protezione sul mago della fenice di giada E che Heironeous ce la mandi buona! Non un singolo monile venne toccato, non una moneta spostata. Nessuno degli avventurieri sentì il bisogno compulsivo di empirsi le tasche di tutto quel ben di dèi. Essi proseguirono, imboccando la strada a disposizione e proseguendo per svariati metri, la sensazione di scendere (seppur solo leggermente) nell'esplorazione di quel sottosuolo in cui si stava consumando un test delle loro capacità. Infine gli eroi sbucarono nuovamente in una nuova caverna, simile a un grande salone naturale nel quale essi avrebbero affrontato la terza prova. La curiosità susciata dalle parole dell'unico membro del Katai erano state contagiose, tutti i presenti si erano agghindati e preparati per affrontare una minaccia di cui si sapevano l'arrivo... ma di cui non sapevano l'entità. Sharifa pensava meticolosamente a quali incantesimi sarebbe stato meglio lanciare contro varie categorie di mostri, Golban si apprestava allo scontro in tutto lo splendore infusogli da Chandra, Winn'Ier si domandava quali oggetti sarebbe stato meglio indossare nella sua forma d'orso, Chandra controllava che il suo trucco mattutino fosse al meglio, Tom Po sembrava completamente impassibile a tutto... Varie ipotesi si erano affacciate su ciò che sarebbe potuto giungere: un demone? Un diavolo? Un signore dei non-morti? Un golem di proporzioni bibliche? Un esattore delle tasse pronto a controllare i versamenti statali effettuati dagli avventurieri? Ma non giunse risposta, prima per pochi secondi... poi per svariati minuti. La Caverna non rispose alle perplessità del gruppo, in quell'attesa che costò buona parte della loro preparazione. Che fosse ciò una sadica parte della terza prova? Infine dal fondo della stanza caddero alcune scheggie, poi una grossa porzione della parete. Dall'ampio buco creatosi giunse una creatura strisciante munita di sei paia di zampe, un carapace di un color blu scuro tendente al violaceo, la testa resa ancora più orrenda dalle corna e dalla mascella prominente da cui volate di elettricità statica si levarono. L'orrendo prodotto di un incubo che strisciò per un breve tratto prima di issarsi in piedi su metà dei propri arti, prima di lanciare un ruggito e leccarsi le labbra, gli occhi dorati che sembrarono illuminarsi alla vista degli avventurieri che erano giunti alla sua immensa presenza (taglia Mastodontica), le fauci capaci di ingoiare un bue intero che scattarono febbrilmente alla vista dei coraggiosi che cercavano di sfidare lui, l'imbattuto Guardiano di quell'ultimo test. x tutti
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Capitolo Diciannove - Un tramonto sul mare dove i sogni son desideri