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Dragons´ Lair

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Bomba

Circolo degli Antichi
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  1. DM x chi effettua tiri Il fatto che Eoliòn Von Gebsatell avesse deciso di rimanere con Vaiara, al fine di assicurarsi oltre alla sua sicurezza un controllo extra sulla promiscuità di Melaxes, parve rassicurare i restanti compagni di viaggio. Sebbene Angelica avesse sollevato dubbi sulla necessità effettiva di un gruppo più ristretto, gli “esclusi” si dimostrarono restii a questa idea e non mancarono di far notare il loro disappunto. Alla fine la proposta venne stemperata a favore di una partecipazione collettiva, che tra preparazioni, trucco e barbatrucco assicurò la presenza di una comitiva giovane ed assai elegante all’uscita del Leader Palace, quando essi si diressero verso il luogo indicato da Vaiara. Le pattuglie di guardie, di solito simpatiche come come un weekend insieme ad Efraym, non obiettarono alla vista dei tesserini, limitandosi a un Dovete essere nuovi, non vi abbiamo visti prima. Potete andare essi furono quindi liberi di proseguire verso la meta prefissata, la cui natura sconosciuta rappresentava forse l’unica vera incognita. Come un cieco ad un’orgia, essi avrebbero dovuto farsi strada a tentoni. Il Muro Prismatico sorgeva alla periferia della città, all’interno di quello che era un grosso stabile abitativo adeguato allo scopo di moderno salone da ballo. Trovato l’ingresso, il gruppo si trovò in un’anticamera dove si trovavano un buttafuori elfo in armatura di cuoio, dal viso scavato e dai corti capelli biondi (Apparenza 14) intento a chiacchierare spavaldamente con una piccola guardarobiera umana un po’ tracagnotta, dal viso paffuto e con efelidi sul naso e sulle guance (Apparenza 9) Salve disse la guardarobiera Qui potete lasciare le vostre proprietà. No, non è necessario rinunciare ad armi e armature… sono alla moda oggigiorno, le portano tutti il buttafuori si premurò di controllare che essi disponessero del tesserino multicolore, prima di sganciare una corda separatoria e fare cenno ai viaggiatori, che avevano libero accesso all’interno. Il grande open space del Muro Prismatico presentava un arredo ben diverso dagli standard classici di Frondargentea, frutto di un immane opera di importazione da parte di altre nazioni: poltrone circolari da Arcoria, un pianoforte di un color grigio lucido proveniente da Scogliera Argento, colonne e capitelli da Isola del Delfino, torce inestinguibili da Garnia… il lusso sembrava farla da padrona in quel luogo in cui l’area di ballo sorgeva vicino a quello che era un piccolo soppalco dove veniva di tanto in tanto suonata musica dal pianoforte, che si trovava non troppo distante dall’area bar. Ma anche quando un coraggioso musicista non cercava di prendere l’iniziativa, un piccolo gruppo di elfi bardi osservava la situazione da una delle balconate interne che si trovavano all’unico piano superiore, una zona in cui era possibile trovare alcuni privè ma anche balconcini liberi dove poter osservare la folla da una posizione sopraelevata, la musica che risuonava di continuo in quel luogo con note forti e giovanili. La vista della clientela fece per un attimo dimenticare agli avventurieri di trovarsi a Frondargentea: se fin dal loro arrivo a Fodell la terra elfica si era presentata come un luogo freddo, razzista e inospitale per gli stranieri, quella cui si trovarono di fronte era la dimostrazione che il danaro e il potere erano in grado di poter aggirare qualsiasi convenzione. Come anticipato dall’ambasciatrice Vaiara, il centinaio abbondante di avventori di quel locale sembrava appartenere a tutte le etnie, impegnati a conversare, a ballare o a indulgere pigramente sulle comode poltrone imbottite sorseggiando un boccale di vino o un cocktail mesciuto secondo le oscure tradizioni che erano state tratte da racconti di viaggiatori nell’Abisso. In quell’ambiente dove l’aria era carica di profumi floreali e musica, diverse persone attirarono già solo di primo acchito i nuovi arrivati. Un giovane umano dalla pelle chiara, capelli scuri e dal pizzetto nero (Apparenza 10), vicino all’ingresso, squadrò i nuovi arrivati per poi avvicinarsi loro Hey disse sollevando una mano Sapete per caso come procurarvi dei biglietti per la mostra Elashor Wynrie? Ho sentito una splendida tiefling dire che è la sua pittrice preferita. Voglio… voglio tutto quello che vuole lei, devo trovare i biglietti, voi ne avete? domandò. Una mezzelfa dai lunghi capelli castano rossicci e occhi nocciola (Apparenza 13), con vestiti colorati da gitana, danzava sensualmente in compagnia di un elfo vestito con un abito da parata. Al termine di una piroetta, però, ella poggiò la mano sul suo petto per poi spingerlo delicatamente via Non sei tu quello giusto disse con un sorriso, cercando quindi un nuovo ballerino. Al bar del Muro Prismatico si trovavano due bartender: un elfo dai capelli ricci color rosso, intento a miscelare alcuni drink (Apparenza 14), e una mora dalla pelle abbronzata, dai tratti tipici dei popoli della Savana e dal fisico tonico e muscoloso (Apparenza 12) Se vuoi bere sono la persona che fa per te disse impugnando con noncuranza alcune bottiglie, muovendole con destrezza Dimmi che cosa vuoi e ti dirò il prezzo… certo, mi piacerebbe trovare il modo per fare un po’ più di soldi stasera. La gente sembra annoiata e bevono poco… Listino del Muro Prismatico (al calice) Una gnoma dai capelli scuri e le unghie nere (Apparenza 10) seduta su uno degli sgabelli del bar stava sorseggiando a capo chino il proprio drink, quando venne raggiunta da un paio di elfe dai capelli scuri e dal trucco pesante attorno agli occhi azzurri di una e verdi dell’altra (Apparenza 16). La prima delle due spinse con la mano la piccola spalla della gnoma e indicò la sua compagna Non gli vai a genio disse. Quando la gnoma rispose con un Mi dispiace e fece per tornare al suo drink, l’elfa la voltò di malagrazia Neanche a me vai a genio! Due mezzo-giganti grandi come armadi, vestiti in armature in pelle di orso e barbe ispide (Apparenza 8 ), grugnirono tra di loro Stasera si fanno soldi facili, li rapineremo nel vicolo. Se non ci saranno guardie in zona, saremo a posto il suo compagno brontolò in gigante Grung. X chi capisce il gigante Il primo mezzogigante scolò in un solo colpo la sua coppa di vino Avremo abbastanza soldi perché Macegar ci lasci in pace una volta per tutte. Un elfo dai capelli castani lucidi di unto, occhi grigi e dal naso all’insù (Apparenza 15) stava parlando con una coppia di suoi simili ai margini della sala Ho saputo che qualcuno che si spaccia per me viene ogni tanto qui al Muro. Pare che metta sul mio conto dei drink… beh, questo è troppo! soggiunse scuotendo la sua coppa di vino bianco, tanto da farne cadere qualche goccia Non mi importa se voi, amici da quattro soldi non mi aiuterete. Troverò qualcuno che mi aiuterà a trovare questo guastafeste… e allora sì che si pentirà di essersi approfittato di un membro della famiglia Genmaris! X tutti
  2. DM x chi effettua tiri Melaxes sembrava ipnotizzato dalle gambe di Rakayah, cogliendo ancor meno di quel poco che poteva comprende Gustazione…? domandò confuso Scusa, ho problemi con le parole troppo complicate… tuttavia parve che infine egli riuscisse a cogliere un senso nei gesti e nelle parole della succube Vuol dire che va bene? Luna ha detto che non posso baciare nessuna senza concezione! E Kat e Astrid si sono arrabbiate tantissimo l’ultima volta la mancanza di negazioni da parte di Rakayah parve un sogno ad occhi aperti per il mezzelfo, che battè le mani saltellando sul posto, per poi avvicinarsi a Rakayah, quasi pronto a fiondarsi su di lei perfino lì, davanti a tutti. Il fante di Zaleria fu però distratto da un’altra notizia, per lui assai più spiacevole Awwww lamentò Melaxes, un’espressione lacrimevole sul viso, quando udì le parole di Damien Ma io volevo vedere il Muro Pignatico… deluso come un bambino a cui fosse stato negato un gelato. Le raccomandazioni di Ragnar sul comportamento da tenere vennero ascoltate con sguardo mesto da parte del mezzosangue, che alla fine tuttavia annuì Va bene, Rag. Sarò buono concluse, guardando quindi Vaiara. L’ambasciatrice inarcò un sopracciglio perplessa a quella scena Non mi pare di aver mai detto che avrei fatto da baby sitter puntualizzò, sebbene fu tosto impegnata a gestire ben più altre questioni, sollevate da una Vassilixia che pareva volersi preparare al meglio sull’asso di Zaleria. Le nostre indagini erano appena all’inizio, volevamo formalmente dare un contributo chiamando alcuni di voi e mandarli qui come consulenti esterni spiegò Vaiara, lieta delle domande di Vassilixia Rakayah è giunta da noi solo ieri, ma il fatto che Nithmeya fosse coinvolta non era nei nostri più reconditi sospetti l’ambasciatrice del Katai addrizzò la schiena Nithmeya è una tiefling di trentuno anni, sta svolgendo la specializzazione all’ambasciata che presiedo da sei anni, per passare da ambasciatrice di ruolo ad ambasciatrice di rango, il grado di cui dispongo io la mezzelfa si offrì quindi a una precisazione sull’argomento La differenza sta nelle funzioni e nella rappresentanza diretta del capo di stato del paese che si rappresenta, con la possibilità poi di avere una propria ambasciata da gestire in un paese straniero. Per quanto l’idea fosse di prepararla direttamente, avrete forse notato che Frondargentea è una nazione molto chiusa e il lavoro non manca nel gestire i difficili rapporti con la famiglia Glynrora spiegò la ex-prostituta Ciò ha reso necessario anticipare molto prima del dovuto la preparazione della tiefling che cercate, che è diventata a tutti gli effetti la mia assistente personale, con accesso illimitato presso la corte del Signore delle Fronde e di inoltro di missive a scopi diplomatici. Nithmeya non mi ha mai dato l’impressione di avere un bel carattere, come se trattenesse sempre ciò che avrebbe voluto dire sul serio analizzò la mezzelfa salvata da Bjorn E i suoi vizi me ne hanno sempre dato conferma. Tuttavia come lavoratrice è sempre stata ineccepibile, motivo per cui potete forse comprendere la mia sorpresa. L’ambasciatrice sorrise alle preoccupazioni di Shaun sui rischi del suo Ti ringrazio, sei molto premuroso disse con un sorriso al figlio di Clint Ma se voi, dei ragazzi poco più giovani di me, siete pronti a correre rischi per salvare il vostro paese, non vedo perché io dovrei rischiare. Sono già stata salvata una volta, almeno questa voglio dare io un contributo osservò, per poi ascoltare le perplessità di Kat, la mano sollevata come un’alunna in classe Ottima domanda. Siete fortunati, l’ambiente è elitario ma piuttosto eterogeneo. Il figlio del governatore ama gli usi e i costumi del resto del Continente e la vostra presenza, perfino quella dei vostri compagni più demoniaci, passerà inosservata. Gli ospiti sono sempre abbastanza e cambiano spesso, almeno per quello non dovrete ingegnarvi in camuffamenti Vaiara consegnò più di una dozzina di tesserini a Deborah, che ne aveva chiesti La mia assistente li ha trovati in uno dei cassetti della scrivania di Nithmeya, se possono esservi utili prendeteli pure. Non credo di poter suggerire in maniera neutra quale approccio potrebbe essere il più efficace spiegò l’ambasciatrice notando i battibecchi circa la proposta più diretta di Astrid Io sono ben felice se sono riuscita a darvi una mano ad entrare (e a badare al vostro ritardato)… per il resto sarete responsabili di voi stessi! Vaiara si alzò in piedi, dirigendosi verso l’uscita Devo andare, il coprifuoco sta per arrivare. Spero riuscirete a cavarvela, se vi trovate in difficoltà potete raggiungere l’ambasciata. Superato l’ingresso sarete al sicuro anche se foste inseguiti dalle guardie spiegò, lo sguardo che indugiò per un attimo sul gruppo Spero non ve ne sarà bisogno, ovviamente la mezzelfa si congedò quindi dal gruppo, lasciando gli avventurieri in attesa della sera. Il Leader Palace, per i pagamenti effettuati da Dorian, offrì al gruppo la cena all’interno del ristorante della immensa locanda, che consisteva in gamberi, tartarre di mozzarella, puntarelle e cime di rapa seguito da plin di anatra, zuppetta di fegato grasso e latte di bufala e testacoda di manzo, accompagnati da vino rosso deritavo dall’uva dei vigneti che sorgevano nei campi attorno Illelthyr, dalla fragranza corposa. L’unico problema, in quello che sulla carta pareva un baccanale degno di un re furono le porzioni: minuscole, calcolate probabilmente in grammi o in qualche unità di misura elfica sufficiente a sfamare appena un halfling Cucina contemporanea arcoriana spiegò il maitre elfo in livrea che presentò i vari piatti, con una punta di orgoglio. I giovani non avrebbero rischiato un’indigestione, nell’attesa di raggiungere il Muro Prismatico. X tutti
  3. DM L’arrivo a sorpresa di Rakayah Decanti ebbe un impatto simile a quello della deflagrazione avvenuta quel pomeriggio, sebbene diversi dei presenti avrebbero forse preferito trovarsi varie volte nel punto più vicino dell’ordigno esploso nella piazza piuttosto che nei pressi della conturbante succube. Altri, però, non disdegnarono di certo il nuovo arrivo che costituiva non solo una ventata di aria fresca, ma anche un piacere per gli occhi e una risorsa da combattimento di prima scelta. Melaxes Leaf poteva rientrare tra questi ultimi, sebbene il suo cervello non sarebbe mai stato in grado di classificare con così tanta freddezza la femmina che si trovava di fronte a lui. Il sangue di drago rosso sentì, ma parve ben poco ascoltare, le parole di ammonimento di Damien, troppo intento a osservare a bocca spalancata Rakayah, la mascella esageratamente aperta mentre i suoi occhi color cremisi scandagliavano ogni centimetro di quel corpo, un rigonfiamento già ben evidente tra le sue gambe Ciao, io sono Melaxes Leaf la salutò con un tono di voce lento, sventolando la mano destra come in preda a una forte eccitazione Sei bellissima, prima di ora meno di Luna ma hai molto più seno di lei disse senza staccarle gli occhi di dosso. I minimi standard di educazione furono invece rispettati senza troppi problemi dal figlio del principe Derbel, il quale dopo aver osservato come a una partita di badminton gli scambi ben poco amichevoli di Luna e Rakayah, si presentò a quest’ultima Onorato disse dopo qualche secondo, forse indeciso su quale parola usare nei confronti della donna mentre nella stessa stanza si trovava Vassilixia, facendo qualche passo avanti e un inchino di ordinanza verso la nuova arrivata Dorian Von Gebsatell, figlio del principe Derbel Von Gebsatell di Glantria e della principessa Marie Antoinette Ivarstill di Arcoria. Spero potremo collaborare tutti insieme augurò guardando i presenti Per poter salvare Ciradyl dalle grinfie di Zaleria l’erede al trono annuì in risposta a Vassilixia, non opponendosi alla sua idea di rivelare fino in fondo il loro originario motivo di partenza, l’inseguimento proprio nei suoi confronti. Ragnar fu quindi aiutato dal futuro principe nel suo racconto, che si rivelò comunque molto esaustivo. A discapito della rimpatriata a cui si trovò ad assistere, Vaiara non parve perdere di vista la situazione e le necessità che avevano richiesto il suo invito, le parole di Ragnar che furono ascoltate con crescente stupore Nithmeya? domandò Ella è la mia più stretta collaboratrice, sì, ma non mi aspettavo che avesse un coinvolgimento con una storia così grande, addirittura come assistente della colpevole la mezzelfa strinse le proprie mani sul bordo del tavolo Immagino tu abbia molte idee, Ragnar, ma prima dovrai ascoltare perché la situazione è cambiata. Giungete infatti in ritardo di un giorno, Nithmeya ha preso un congedo stamani, motivo per cui non l’avreste trovata nemmeno se foste venuti in ambasciata. Non mi ha detto il motivo, ma visto il vostro racconto posso ora ben immaginarlo. Prima che me lo chiediate no, non so dove abiti, ma al contempo visti i controlli in città non credo possa essere uscita già oggi l’ambasciatrice del Katai si portò il pollice verso il viso, mordicchiandosi l’unghia mentre rifletteva Mi viene in mente solo una possibilità concreta per trovarla, ma non so quanto possiate essere in grado di cavarvela. Doveste combattere certo non vi mancherebbero i numeri… osservò notando la struttura di diversi dei membri della compagnia quali Malik, Damien e Shaun Ma se vorrete stanarla, dove penso possa trovarsi, dovrete ricorrere ad ogni grammo di gioco di squadra possibile e schierare in campo tutte le vostre migliori capacità di improvvisazione. Nithmeya è una mangiatrice di uomini, adora sollazzarsi nella compagnia maschile esordì Vaiara In ufficio non manca mai di raccontare delle sue notti avventurose, alla ricerca del partner che sappia portarla al massimo del piacere. Ella è solita tentare la propria “caccia”, se così vogliamo chiamarla, al Muro Prismatico, quello che da noi sarebbe considerato un club esclusivo in cui è solito trovarsi la Illelthyr “bene”. So cosa starete pensando, di certo il posto sarà chiuso a causa del coprifuoco. In realtà… non è così quindi Vaiara si affrettò a spiegare meglio Il Muro Prismatico è gestito dal figlio del governatore di questa città e il capo delle guardie è un suo buon amico, di fatto ciò ha reso quel ritrovo l’unico attivo di notte. Gli invitati possono esibire un tesserino come questo Vaiara estrasse dal decoltè una piccola tesserina che cambiava colore in base al punto da cui la si osservava Per superare le guardie ed entrare all’interno. Nithmeya ha dimenticato diversi di questi tesserini in ufficio, abbastanza per consentire a tutti voi di accedere al Muro Primastico. Anche in questo modo, però, non la troverete subito spiegò Vaiara Nithmeya non ama “mescolarsi alla massa” come dice lei, ma si presenta solo a qualcuno che sappia spiccare dalla folla comune l’ambasciatrice del Katai si aggiustò una ciocca dei suoi lunghi capelli biondo scuro L’unica vostra speranza di riuscirci è fare in modo che uno di voi riesca ad attirare la sua attenzione incuriosendola. Non posso dire di conoscerla a fondo, ma so che le piacciono gli artisti. Potreste forse scoprire di più all’interno del Muro Prismatico, parlando con la clientela. Una volta allo scoperto starà a voi decidere come agire. Ci sono domande? chiese, immaginando la risposta. x tutti
  4. DM x chi effettua tiri Il caos creato dall’attentato era davvero degno del suo nome: il disordine regnava sovrano, mentre i singoli cittadini cercavano di rispondere singolarmente a quella situazione inattesa, finendo però spesso per intralciarsi o vagare come polli senza testa. A mitigare tale fenomeno, però, fu provvidenziale l’intervento di diversi dei giovani avventurieri. Astrid verificò le condizioni dell’anziano titolare del bar, che scosse lentamente la testa quando gli venne chiesto se vi erano altri clienti. A parte le ferite superficiali dei vetri che lo avevano colpito, l’anziano elfo non era in pericolo di vita. Ben altro discorso si poteva dire del giovane a terra, che venne raggiunto da Kat che tentò di diagnosticarne i problemi: l’elfo dal viso e dai capelli ingrigiti dalla polvere sollevata sembrava aver subito una forte commozione cerebrale a seguito dell’esplosione, la ninfa che fu impegnata a cercare di arginare il trauma che aveva dietro la nuca prima di poter applicare la propria magia. In suo soccorso giunse una figura alata, che piombò dal cielo in tutta la sua giunonicità: Eoliòn Von Gebsatell atterrò vicino al ferito assistito dalla Po, per poi rilasciare senza troppe cerimonie un’ondata di energia positiva che lo investì come un maglio. Dopo la delusione subita al Borgo di Foglia NuovaTM (dove spira il vento di nuove avventure), la mezza-celestiale sangue di drago argenteo potè finalmente assaporare il nettare della vittoria quando il giovane spalancò gli occhi e iniziò a tossire, stupito ma illeso mentre la sua compagna si gettava su di lui in lacrime, commossa da quel pronto soccorso provvidenziale. U-un nano con le a-ali pianse uno dei bambini nei confronti di Deborah, la quale ebbe il sollievo di constatare che a parte molta paura, i piccoli erano illesi E-era nella p-piazza ed è c-corso via disse tirando su con il naso. Poco distante, un’anziana elfa rugosa, con un fazzoletto in testa, urlava da una finestra in direzione di Vassilixia, che sembrava cercare di capire che cosa fosse successo Sono stati quegli assassini squadristi! esclamò Porci schifosi che vogliono sovvertire il regno! Vogliono gettare Frondargentea nel caos! Scommetto che hanno preso loro la principessa! si sfogò. A quanto scoprì la sangue di drago blu, esisteva un piccolo movimento ribelle segreto, la Forza Rivoluzionaria, che contava circa una dozzina di membri sparsi per Frondargentea e che intendevano rovesciare il regime. I suoi membri agivano spesso tramite terzi e in tempi recenti i loro attacchi erano diventati sempre più spudorati. Coloro che venivano colti erano considerati alla stregua di terroristi e trattati come tali dalle autorità. Le autorità in persona raggiunsero in forze la zona, stabilendo un perimetro e iniziando ad occuparsi di ciò che era più necessario: occuparsi dei feriti, stabilire i danni, tenere lontani i curiosi. Diversi adepti furono convocati dai templi vicini per assistere in quella situazione Circolare, circolare ammonirono le guardie, invitando gli avventurieri ad allontanarsi dalla zona Dobbiamo procedere ai rilievi, dovete sgomberare l’area i giovani viaggiatori vennero condotti da un soldato che trasse le loro generalità, ai fini di colloqui che sarebbero avvenuti presto Più tardi o domani vi faremo alcune domande per cercare di ricostruire gli eventi ripetè ogni volta che concludeva l’ottenimento dei dati. I membri dell’esercito di Frondargentea non degnò di un grazie gli stranieri che avevano aiutato la loro causa, prestando i primi soccorsi, tuttavia l’elfa e il suo compagno si dimostrarono più aperti Vi ringrazio, devo a voi la mia vita disse lui, la sua compagna ancora in lacrime per la gioia. Le emozioni di quella giornata, e gli eventi a cui parte dei giovani assistettero in prima persona, non furono sufficienti per rallentare il tempo. La sera iniziò a profilarsi a Illelthyr, il gruppo che si ritrovò infine al Leader Palace che venne segnato anche dagli investigatori come punto dove avrebbero potuto colloquiare con i giovani che erano stati presenti al momento dell’attentato. L’interno del Leader Palace, chiamato così in onore dell’onorato leader, era una lussuosa locanda dal pavimento in legno lucido, mobili di ultima generazione e un personale in livrea (elfi) e vestiti da cameriera arcoriana (elfe) ossequioso perfino con le creature più esotiche e strane (nella fattispecie Malik). Tale connubio di modernità esterna era stato richiesto proprio dal leader stesso, il quale sembrava aver apprezzato a suo tempo una visita diplomatica presso il regno di Arcoria. Dato che la parola dell’onorato leader era legge, il titolare della locanda aveva presto adattato tutto per compiacere il Signore delle Fronde. Prima della cena, il gruppo fu convocato ad occupare una delle sale riunioni che erano spesso prenotate per congressi e riunioni. In quella che venne scelta si trovava un’unica lunga tavolata e due dozzine di sedie di legno, fornita di tre brocche d’acqua e svariati boccali di legno lavorato. Una lavagnetta era appesa all’estremità nord di quella sala congressi. Ragnar Bjornsson non aveva mentito circa le sue possibilità, difatti il motivo della riunione era l’incontro con l’ambasciatrice del Katai in persona, colei che gestiva le relazioni diplomatiche con il territorio elfico per nome della nazione sconfitta nell’ultima Xorvintaal. Vaiara Nichiya era una mezz’elfa che doveva aver superato di poco i trent’anni (appena ventenne per gli standard umani), vestita con una camicetta bianca e una mantellina verde che le copriva le spalle. I suoi occhi di un insolito color verde acquamarina e le lentiggini tradivano la sua giovane età per il suo ruolo (Apparenza 13), ma il suo sguardo non nascondeva una capacità di comprensione ben maggiore a quella di qualsiasi altro giovane umano. Vaiara Nichiya (15 anni dopo la guerra) Con lei si trovava una giovane elfa dai capelli scuri, tratti del viso affilati e lo sguardo furbetto (Apparenza 14), che tuttavia rimase in silenzio e in disparte rispetto alla ambasciatrice, che osservò i viaggiatori ad uno ad uno fino a fermarsi su Ragnar. Solo allora il suo viso rivelò un primo lieve sorriso Ragnar disse notando il tiefling Non ti preoccupare, eri troppo piccolo per ricordare. Ci siamo visti tanto tempo fa, quando eri ancora un bambino che sapeva poche parole e cercava sempre il seno della sua matrigna albina disse raggiungendo il bardo e mettendogli una mano sulla spalla E’ bello rivederti, spero che la tua famiglia stia bene disse Vaiara, senza tuttavia sbilanciarsi sul padre. La mezzelfa prese posto nella lunga tavolata, sedendosi ad una delle estremità e facendo cenno alla sua accompagnatrice di seguirla. Ivi si rivolse ai viaggiatori Penso che abbiamo tutti molto da dirci. Voi siete uno squadrone di viaggiatori, tra cui mi pare di riconoscere diversi reali lo sguardo di Vaiara passò in rassegna Eoliòn, Vassilixia, Dorian, Shaun e Angelica per poi scrutare con sospetto Melaxes che stava bevendo a garganella da una brocca d’acqua E siete all’interno di confini chiusi da più di tre settimane. Non avete l’aspetto di chi è sopravvissuto fino ad ora di stenti o caccia, né avete chiesto aiuto a funzionari politici alleati finora, quindi non siete neanche in fuga per la libertà. Eppure il vostro istituto non mi ha parlato di voi quando ho chiesto espressamente la vostra collaborazione, inviandomi solo una tra le loro migliori studenti lo sguardo dell’ambasciatrice si rivolse all’elfa che l’aveva seguita, lanciandole uno sguardo eloquente Credo che tutti disse guardando prima lei e poi gli studenti che erano giunti da Covo del Tarrasque Abbiate molto da spiegare x tutti
  5. DM x chi effettua tiri x chi va all’ambasciata dei Fiordi (Ragnar e Luna) x chi va alla biblioteca di magia di Illelthyr (Deborah e Vassilixia) X chi è al mercato (Shaun) I più grandi istituti di statistica e calcolo delle probabilità di Arth erano soliti attribuire la definizione “Come un lucertoloide ad un appuntamento con una ninfa” la connotazione di sinonimo per la cosa più rara possibile, più di un meteorite che colpisse un arcinemico, più di un giorno senza sesso per Clint Draconis, più di un “Grazie, ma non c’è bisogno che vi inchiniate” dell’attuale principessa di Firedrakes. Malik Al Rasul poteva ostentare un po’ di orgoglio, lui che fin dal suo arrivo a Frondargentea era stato, volente o nolente, ostracizzato alla stregua di un drow che urinasse su un simbolo sacro di Corellon Larethian. Il lucertoloide, nel passare per le strade di Illelthyr, incrociò brevemente anche Astrid e Angelica, le quali erano reduci da un deludente passaggio al mercato dove non vi erano botteghe di sartoria disponibili. Le due donzelle, comunque, dimostrarono una certa presenza di spirito e si tennero sempre a una complice distanza, tale da favorire una possibile intimità tra i due. E il nobile Malik riuscì infine a trovare ciò che desiderava, un piccolo localetto intimo in una piazzetta dove sostavano i carri di Illelthyr, un esercizio dall’anziano titolare che preparò un paio di drink di benvenuto che i due poterono sorseggiare seduti su un tavolinetto esterno, mentre la rossa fatale più attraente del gruppo istruiva Astrid su quale paio di scarpe avrebbe potuto indossare alla sera, tra i vari disponibili dietro una vetrinetta dall’altra parte della piazzetta. x Kat Po Kat Po ebbe appena la sensazione di notare qualcosa di familiare prima che un KA-BOOM!!! Risuonasse nella piazzetta, una detonazione che sollevò in aria uno dei carri dalla forza dell’impatto, ne divelse altri due e mandò in frantumi tutte le vetrine del circondario. Malik, Astrid, Kat e Angelica uscirono illesi da quella terribile esplosione, ma attorno a loro risuonavano le urla del vicinato, scosso da quello che pareva un attentato senza precedenti. Il vecchio titolare del baretto in cui la ninfa e il lucertoloide si trovavano uscì leggermente ferito, coperto di piccoli frammenti di vetro. Un’elfa urlò, scuotendo un elfo steso a terra. Un trio di bambini sporchi di fumo piangevano in un angolo della piazza. La titolare del negozio di scarpe uscì bianca come un lenzuolo ma illesa. Varie finestre si aprirono, i vicini che si affacciarono preoccupati per capire che cosa era successo. Una pattuglia di otto soldati elfi accorse sul luogo, tenendo per il guinzaglio due molossi elfi allerta. Ma nessuno sembrava rivendicare l’attentato, lì in quella piazzetta dove si era consumato un disastro. x chi gira nei vicoli (Mulroht) x chi si trova alla Foglia Cadente (Mulroht, Forgrim, Damien e Melaxes) A vari isolati di distanza dal punto in cui era avvenuta l’esplosione, Ragnar Bjornsson e Luna Bjornsdòttir vennero raggiunti da un elfo che lavorava presso l’ambasciata dei Fiordi, quando essi erano sulla via del Leader Palace, per lasciargli una busta sigillata con il timbro dell’ambasciatore Tholgar. X Ragnar e Luna X tutti
  6. DM Dorian annuì alle parole di Deborah Non ho intenzione di rinunciare alla tua magia, Deborah rispose Non certo dopo che hai trovato il modo di fermare Zaleria! Ma prenotare le camere può essere un buon modo per non dare nell’occhio. Non credo che il personale della locanda controllerà che dormiamo nelle nostre stanze, né che farà domande sapendo che i suoi nuovi clienti occupano tante stanze invece di una sola spiegò. Posso avere una stanza? chiese Melaxes, per poi avvicinarsi a Kat e tendergli una mano, come un bambino che avesse dovuto attraversare la strada con un adulto Rimaniamo insieme? Non so dove andare, ci sono tante cose che nuove, chissà se ci sono persone simpatiche come le elfe di quella bella casa dove ho conosciuto Ange e Deb sorrise sollevando gli occhi al cielo, la mente che sembrava già divagare a momenti piacevoli passati nel quartiere dei drow di Mylmanor. x chi va alla biblioteca di magia di Illelthyr (Deborah e Vassilixia) X chi va all’ambasciata dei Fiordi (Ragnar e Luna) X chi va al mercato (Shaun e Forgrim) x chi si trova in locanda (Mulroht) x tutti
  7. DM X chi effettua tiri Un mite odore di tè aromatico ai frutti di bosco si sprigionò nella piccola radura, risultato della ricerca di Forgrim, Pur non trattandosi dei prodotti migliori, e limitato dal territorio così diverso da quelli a cui era abitutato, il fanatico di Bahamut era riuscito a far bollire abbastanza tè da poter soddisfare anche i bisogni dittatoriali di Vassilixia, che addirittura mostrò un’apertura verso il nuovo ospite della squadra il quale le strinse con delicatezza la mano Piacere Vassi rispose Melaxes. L’evangelista, nel corso del pomeriggio, aveva cercato di istruire Melaxes sulla via di Bahamut, sebbene dalle prime preghierine da catechismo che pronunciò, fu evidente che la mamma di Melaxes fosse credente in Corellon Mamma diceva che un occhio che sanguina non può essere bene commentò. Il sangue di drago rosso si mostrò comunque molto curioso nell’udire la dottrina del drago di platino, inconscio di come essa fosse esagerata dal figlio di Trull. Fin dall’ultima aggressione subita, Deborah Borealis si era posto un obiettivo: mettere i bastoni tra le ruote di Zaleria e neutralizzare per prima i suoi infidi piani. Se la fattucchiera di Frondargentea aveva più volte attaccato, ora la tiefling era pronta a sollevare le proprie difese, che nella loro semplicità si basavano sulla creazione di uno spazio che si estendeva oltre i piani dimensionali, irraggiungibile anche per gli orrori cosmici che si nascondevano nei meandri più oscuri del multiverso. La magia selvaggia che permeava l’altrettanto selvaggio territorio di Frondargentea fu percepito dalla maga dell’Istituto come una viscosa membrana che cercasse di avviluppare il suo dweomer, ma l’esperienza maturata nel corso dei propri studi non bastò ad impedire la creazione delle corde incantate, che i viaggiatori poterono utilizzare per ripararsi durante la notte, lontani dalle bestie feroci e senza necessità di montare turni di guardia. Melaxes, dal canto suo, non parve avere problemi a dormire in compagnia di Damien Va bene, Damien rispose con semplicità al mezzo-immondo, stendendosi sopra la sua ala e addormentandosi in poco tempo, esausto dopo quella giornata di emozioni. Il mezzelfo dalle scaglie rosse si alzò solo una volta, nel corso delle notti che seguirono, per la propria minzione, ma a parte questo dormì in maniera piuttosto placida a parte qualche momento in cui russava leggermente. Ma nemmeno il russare ben più pesante di Astrid avrebbe potuto rovinare il buonumore che pervase il gruppo dopo la prima notte, quando una rapida cernita fece scoprire la più lieta delle notizie: Zaleria non aveva infestato i sonni di nessuno. A parte lo strano sogno di Eoliòn, che aveva sognato di essere inseguita da un elegante e canuto vecchietto vestito di bianco che voleva spennare e friggere le sue ali da mezza-celestiale, nessuno dei viaggiatori sembrava aver subito danni fisici o essere di cattivo umore, se si escludeva quello di Vassilixia per tutto ciò che fosse troppo diverso da una normale sangue di drago nel pieno delle proprie facoltà mentali. Perfino Ragnar potè gioire, ritemprato nella propria afflizione dalla mano di sua sorella. X Alucard, Angelica, Luna e Ragnar Il viaggio proseguì in relativa tranquillità, confermando le voci dei cacciatori. Escludendo un momento di allarme durante la seconda sera, nella quale la magia selvaggia mutò uno degli incantesimi di Deborah in una nube inchiostrosa che cantava fastidiose canzoni rap di quelle che piacevano ad Efraym (per fortuna essa si dissolse in mezzo minuto), non vi furono presagi di morte, assalti di banditi, incontri casuali o semplici eventi degni di nota. Melaxes fu ben impegnato ad ascoltare i racconti di Eoliòn sulla guerra vinta dai genitori, vene che pulsavano sulle tempie dallo sforzo di afferrare i lunghi ed accademici discorsi di Eoliòn Eol, ma se tua mamma ha sposato la contentezza che è donna, come hanno fatto a fare dei bimbi? domandò allarmato E’ stato il vostro amico Clint con il suo amichetto?. Con il fante occupato e Zaleria non reperita nel corso della notte, la spedizione fu in grado di raggiungere la propria metà quando il sole era a tre quarti, nel pieno del pomeriggio. La città di Illelthyr era quella più vicina ai confini sia di Glantria a est, tramite la Via del Mercante, che di Scogliera Argento a sud, per mezzo del Percorso 28. La vicinanza con tali nazioni rendeva Illelthyr la più aperta, tra tutte le città, alla presenza di stranieri e ciò si rifletteva su una popolazione di circa quattromila abitanti leggermente più omogenea sebbene a maggior trazione elfica. L’architettura risentiva positivamente della presenza di strutture dedicate agli stranieri quali le ambasciate, costruite in buona parte in pietra trasportata dai regni vicini per ovviare all’usuale penuria che il territorio di Frondargentea si trovava a fronteggiare in tale ambito, rendendo di fatto Illelthyr un connubio di modernità e natura, tradizione e concessione. Anche qui, comunque, la presenza dell’esercito era particolarmente sentita e numerose erano le pattuglie di elfi che solevano fermare viaggiatori sospetti o mercanti per approfonditi controlli dei loro carri. Nessuno sembrava uscire dalla città verso est, ma solo verso ovest attraverso il Percorso 28 che partiva dal cancello della città, sorvegliato a vista. Scorcio su Illelthyr Potete entrare disse una delle guardie dopo aver lanciato un’occhiata ai viaggiatori e dopo aver letto il loro permesso Ricordate, potete uscire dalla città ma i confini sono chiusi. Se provate a superare i confini, state certi che le pattuglie di confine non si faranno scrupoli a inseguirvi minacciò, per poi fare un cenno del capo alla comitiva, riservando uno sguardo di disprezzo alle creature di sangue demoniaco. Superato il severo controllo, che richieste anche la firma di alcune autocertifacazioni che fecero brontolare Shaun, Dorian si rivolse al gruppo Quella locanda gigantesca mi sembra un buon punto di ritrovo disse indicando la struttura che avrebbero scoperto chiamarsi Leader Palace Andrò lì a prenotare e pagare le camere per stanotte. Se avete preferenze su come intendete alloggiare e in compagnia di chi ditemelo ora, così capirò quanto e come regolarmi con il titolare il Von Gebsatell fece un occhiolino complice a Vassi. La più piccola tra le Draconis non aveva bisogno di fare richieste. x chi fa visita al Leader Palace Il quartiere dei mercanti di Illelthyr, di norma ben fornito, risentiva molto di quel periodo di isolazionismo: se i beni di prima necessità erano comunque riforniti con una certa costanza dalle fattorie che circondavano la città, la ricerca di Ciradyl aveva intaccato non di poco le risorse a disposizione dei mercanti, i quali si erano fatti più sospettosi nei confronti dei viaggiatori rimasti all’interno della nazione elfica in quel periodo di chiusura dei confini. Esso si sviluppava all’interno di una piazza circolare, le bancarelle disposte a cerchio con i vari esposistori intenti a cercare di vendere il più possibile. x chi visita il mercato di Illelthyr Un quartiere di ambasciate sorgeva nei pressi dei palazzi governativi, una per ognuno dei territori più importanti e che faceva da collegamento con le autorità massime dell’area di origine: Glantria, Garnia (che faceva da rappresentante per tutta la lega di Ilitar), Fiordi e Katai. Data l’instabilità politica, non vi erano ambasciate in rappresentanza dei popoli della Savana, che non disponevano di tutele legali fintanto che si trovavano all’interno di Frondargentea. x chi desidera visitare l’ambasciata del Katai La Taverna della Foglia Cadente, uno squallido bar per avventurieri dove era possibile bere il vino più economico (ed annacquato) di Frondargentea, disponeva di una particolarità rispetto al resto dei luoghi di incontro disponibili: una bacheca dove erano fissati annunci di lavoro per chi cercasse di fare soldi con compiti diversi da quelli di un manovale o un artigiano. X chi cerca annunci di lavoro x tutti
  8. DM Melaxes strabuzzò gli occhi all’atteggiamento poco gentile di Vassilixia, che si scagliò contro di lui come una furia Io mi sono presentato, perché tu no? domandò in risposta alla Draconis. Il presunto bastardo dall’intelletto ridotto parve però ben più aperto nei confronti di Ragnar, tanto da provare a spremersi le meningi Zale ha nominato qualcosa tipo Drakharis, ma non ha detto nomi come Clint o Credenza. L’ho detto, Zale ha detto che il piano era troppo raffineria per me e che era meglio se sapevo poco il mezzelfo si grattò la testa, in imbarazzo di fronte a quella situazione Zale ha detto che io sono il fante come in un gioco, dice che voleva usare nomi di città ma che era già stato fatto da altri ladri… I viaggiatori non ebbero molte necessità prima della partenza, che avvenne in sordina e senza troppe cerimonie. Le guardie all’ingresso li squadrarono torvi e un paio di esse bisbigliarono tra di loro, ma nessuno impedì al gruppo allargato di lasciare Mylmanor e le sue peculiarità, prima vera grande città che avevano visitato da quando erano partiti da Frondargentea. La ciclopica foresta che si stagliava attorno a loro li ingoiò nuovamente, rigoglioso mare verdeggiante in cui gli insediamenti elfici parevano isole dallo stampo dittatoriale. I timori di Astrid circa la possibilità che Melaxes infrangesse il suo giuramento e si fiondasse sulle donne, come Damien avrebbe fatto su una fanciulla priva di sensi, furono smentiti. Il mezzelfo bastardo, che montava un appaloosa marrone molto mansueto, non allungò le mani. In verità si mostrò piuttosto silenzioso durante il viaggio, a parte alcune domande che rivolse ad alcuni dei viaggiatori partecipanti Come mai hai le ali? Non ho mai visto un nano con le ali… mi piacerebbe volare, ho sempre voluto volare domandò a Mulroht, osservando ammirato le sue Hai la pelle dorata, ma non hai le scaglie! Come mai? chiese ad Eoliòn Ange, perché la ragazza con le scaglie blu mi odia? Chiese alla Draconis E’ per il permesso? Ma io non l’ho baciata anche se è molto bella… chiese alla rossa Draconis Come ti senti? Riesci a dormire? chiese a Forgrim. Che fosse per fortuna personale, o per semplice coincidenza, il gruppo non trovò ostacoli per quel giorno di viaggio e anzi ebbe l’occasione di incrociare una pattuglia di scorbutici elfi provenienti da Mael Thalor, che gli chiesero le ragioni del loro viaggio State andando verso sud, siete diretti a Illelthyr? domandò il loro comandante Se sì, siete fortunati. Un orsogufo più grande della norma si trovava nell’area, ma lo abbiamo già abbattuto. Per un paio di giorni non dovreste avere problemi a circolare, almeno finchè non ci saranno nuovi predatori avvisò. Il permesso firmato da Dravicov ricevette un grugnito di assenso, come neanche nessuna risposta ad aventuali domande dei viaggiatori. Le due formazioni furono quindi liete di dividersi nuovamente. La sera di quel giorno, prima di doversi preoccupare delle protezioni notturne per le quali Deborah aveva già elaborato piani, il gruppo potè istituire un campo base nella foresta, all’interno di un piccolo spiazzo in cui gli alberi non erano ammassati abbastanza da permettere di accendere un falò e istituire un paio di tende per una maggiore privacy nelle relazioni tra uomini e donne. Laddove ancora non era stato scelto chi avrebbe raccolto la legna, chi avrebbe acceso e tenuto vivo il fuoco e chi avrebbe cucinato, Melaxes si assentò per andare a raccogliere fiori da un campo lì vicino e ritornare dopo poco portando diversi mazzetti di settembrini, ciclamini e narcisi che offrì alle donne della spedizione, Vassilixia compresa Per voi disse, offrendone uno ad ognuna delle viaggiatrici. Ma l’apparente allegria di quella sera parve scemare quando i viaggiatori ebbero modo di notare che uno di loro non sembrava in grande forma: Ragnar Bjornsson sembrava febbricitante, spossato e privo di forze, i movimenti pesanti come se avesse indossato un’armatura completa. Senza averne la competenza. x Ragnar X tutti
  9. DM X chi effettua prova Ahia! gridò Melaxes quando Luna lo colpì in testa, il mezzelfo che si voltò verso Luna con un’espressione sbalordita e sofferente M-ma… Ange aveva detto che c’era la concezione… l-le elfe sospiravano sempre… cercò di dire, salvo ammutolirsi all’espressione della figlia della Dama del Lago, ignaro di aver scampato il pestaggio della vita da parte delle figlie di Gardia. Il sangue di drago rosso si strofinò la cima della testa, spettinandosi un poco i capelli, ascoltando in silenzio le spiegazioni di Ragnar su come comportarsi con dovere con il gentil sesso che lo aveva percosso più di molti uomini. A ciò fece da ulteriore motivatrice Deborah, la quale parve emanare ondate di energia negativa tale era il terrore che voleva ispirare nel cuore di Melaxes, la cui espressione vuota non offrì molti margini di comprensione… sebbene il suo “drago” paresse ora assai più cheto Scusate disse infine, con sguardo afflitto e abbassando il capo. Il paragone con Nithmeya parve aprirgli gli occhi Non voglio essere un cattivo, non lo farò più… dopo quell’episodio, Melaxes si fece silenzioso e non si avvicinò ulteriormente alle donne, se non per raggiungere Kat e Astrid fuori e rivolgere a loro direttamente un Rag mi ha detto che sono stato cattivo, non sapevo che dovevo chiedere il permesso. Mamma mi ha insegnato che non bisogna essere cattivi con le donne. Non volevo esserlo. Mi dispiace si limitò a dire, rimanendo a una relativa distanza di sicurezza da possibili sganassoni dalle callose mani di Astrid. Se il presunto Draconis era stato in grado di catalizzare l’odio giustificato di diverse delle partecipanti di quella spedizione, la possibilità di scambiare quattro parole con Damien gli diede l’occasione di rendersi utile, laddove il mezzo-immondo cercò informazioni su Nithmeya tramite il fante Se Zale è cattiva, Nith è tanto cattiva spiegò il lento mezzelfo Nith non dorme tanto quanto Zale, ma ascolta sempre Zale e fa tutto quello che le dice. Ma penso che non le voglia tanto bene, quando Nith mi ordina di pensare alla sua amichetta si lamenta sempre di Zale, dice che lei dovrebbe essere la regina e Zale l’asso sulle sue capacità combattive, Melaxes dovette riflettere per quasi un minuto, la mente impegnata in quella difficile opera di riflessione Nith ha sempre con sé una borsa, piena di giocattoli strani. Ma non so come possa difendersi con essi spiegò. Sulla descrizione, la ricostruzione che diede offrì un bilancio accettabile, alla luce della particolare fisicità della scherana di Zaleria Nith è bella come Deb (Apparenza 15), ha le corna come Arv e Rag spiegò, per poi portare le mani a coppa sul petto Ha molto più seno di Luna, forse come Ange. E bei occhi e capelli di lato nonostante le limitazioni, un’indagine più approfondita potè offrire un quadro piuttosto riconoscibile della tiefling (l’immagine è disponibile su Discord). X Ragnar e Vassilixia X tutti
  10. DM X chi effettua prove Kat Po non ebbe bisogno di guardare negli occhi Melaxes per capire che aveva tutta la sua attenzione, già altre parti oltre alle sue orecchie a punta sembravano essere interessate alla ninfa mezza-felinide, che percepì un certo calore emanato dal corpo del sangue di drago rosso, come se la sua temperatura fosse più alta del dovuto Zale è cattiva? Nith… Nith sì, ma Zale… Melaxes abbassò lo sguardo, perso nei suoi pensieri di fronte a tali pesanti concetti da digerire Zale ha detto di essere mia amica, perché dovrebbe fare delle cose cattive? domandò guardando prima Ragnar e poi Kat negli occhi Se tutti facessimo solo cose buone non ci sarebbero persone cattive, no? insistette Mamma mi raccontava sempre storie sulle principesse, i buoni le salvano, i cattivi le rapiscono. Se Zale l’ha rapita allora è cattiva… il mezzelfo storse la bocca, per poi alzarsi in piedi Io non sono cattivo! Non sono come Nith… o Zale! Voglio salvare la principessa, è quello che fanno i buoni dichiarò Voglio aiutarvi, per favore… Un piccolo conciliabolo si svolse in quella stanza, i viaggiatori intenti a decidere il futuro di quello che i sospetti portavano a ritenere un Draconis perduto Saremmo forse più al sicuro, se lo uccidessimo… commentò Dorian alle parole di Vassilixia E credo che mia madre non esiterebbe. Tuttavia non credo che mio padre o mia zia lo farebbero mai… dèi, non credo a quello che sto dicendo, ma sembra davvero innocuo… il Von Gebsatell si adeguò alla maggioranza, che sancì con molti voti non solo la salvezza del sangue di drago rosso, ma anche il suo ingresso all’interno del gruppo. L’entusiasmo fu molto percepibile da parte del presunto Draconis Grazie Kat! Sei tanto buona oltre che bella! esclamò, per poi suggellare la sua ammirazione per la ninfa felinide, prima a proporre quel nuovo ingresso. x Kat Po La felinide non riuscì nemmeno a capire come e quando Melaxes era riuscito ad avvicinarsi così tanto oltre le sue difese naturali, tuttavia fu con naturalezza che ella si trovò le labbra del sangue di drago rosso sulle sue. E laddove quel gesto avrebbe ottenuto in qualsiasi altro caso la dislocazione di diverse ossa, il primo pensiero relativo a quel bacio alla francese ricevuto da una persona così lenta fu spazzato via dalla qualità dello stesso, un turbine di calore, passione e desiderio che fluirono come un nettare caldo dalle labbra della ninfa, percorrendo il suo corpo fino a risvegliare dal suo torpore anche la parte più intima e irraggiungibile della Po, accendendo il desiderio come un braciere e ovattando la sua mente in quei micidiali secondi Sai di miele! commentò Melaxes, iniziando a baciare il collo della ninfa che si trovò per la prima volta nella sua vita a non controllare le fusa del suo corpo. Se non fosse stato per la presenza dei suoi compagni di viaggio, il sangue di drago rosso avrebbe forse avuto la strada spianata per avanzare oltre Adesso scendo, alle elfe piace tant--Ah, non posso? domandò quando gli avventurieri interruppero quella scena fuori del comune che stava per assumere contorni erotici. Quando Ragnar domandò a Melaxes circa il potersi permettere i servigi del “Piacere del Sottosuolo”, Melaxes annuì L’ho detto, Zale ha detto che Nith avrebbe pensato alle monete il sangue di drago si leccò le labbra, come a riassaporare un gusto particolarmente buono Non ho visto Nith, ma Arv dice sempre che va tutto bene e riceve tante buste da lontano il presunto Draconis si grattò la testa alle domande di Damien, contando quindi con le proprie dita Zale tre settimane fa ha detto che dovevo aspettare, che il piano era troppo… raffineria per me e che era meglio che sapevo poco gli occhi dalle iridi rosse si spalancarono alla domanda di Angelica Nith? Io vorrei fare il papà, ma Nith odia i bambini, li chiama mostri e fa sempre brutte espressioni quando ne vede. Mamma mi ha spiegato come nascono i bambini e Nith mi chiede spesso di occuparmi della sua amichetta, ma non ha mai parlato di fare bambini insieme. Non credo sarebbe una buona mamma come la mia. La domanda che parve trarre maggiore interesse da parte di Melaxes fu quella posta da Luna, la quale ricevette un’espressione contrita di Melaxes, come se all’interno della sua testa fosse partita una ricerca senza precedenti di neuroni Zale non è elfa, tiene i capelli a coprire le orecchie ma non sono a punta. E’ bella, ma non quanto te o Kat o Deb o Ange o la bella rossa disse indicando Astrid O la bella blu disse indicando Vassilixia (le due avventuriere non si erano ancora presentate a lui) E non sa di miele come Kat. Non è sporca ma puzza di uova marce disse storcendo la bocca Sempre Quando la conclusione delle domande portò alla ricompensa attesa, Melaxes fu contento di ricevere il proprio premio al grido di Cioccolata! e chiudere le proprie fauci con piacere sulle dita di Astrid che glielo porse. x Astrid Non fu chiaro ad Astrid come Melaxes fosse riuscito ad arrivarle così vicino, fatto sta che un brivido di piacere le percorse la schiena quando ella percepì il proprio indice tra le labbra di Melaxes, il quale succhiò da esso ogni stilla di dolcezza, prima di scivolare su per lo stesso in un gioco erotico che mai aveva immaginato nemmeno nei suoi più profondi sogni in cui Ragnar era il protagonista assoluto Anche tu sai di miele! commentò sorpreso E il tuo seno è più grande di quello di Luna, ma meno di Ange Melaxes fu richiamato all’ordine quando era già risalito fino al petto della Winnsdòttir, che sembrava in balìa degli eventi e percepiva nelle proprie parti più delicate una sensazione che di solito provava nei sogni in in cui compariva il tiefling che ballava sulle punte Oh, sì! Vorrei essere vostro amico! esclamò con gioia, riprendendosi da quella trance sessuale in cui sembrava aver indotto la povera barbara, lieto di stringere con vigore la mano a Damien (con cui sembrava aver già deposto l’ascia di guerra) e Malik Hai tantissime scaglie!! esclamò Sei un drago? Fuori dal locale, Mulroht ottenne dalla vecchina ambulante ben tre amuleti Gli ultimi che avevo, spero sappia dare bene il suo amore disse, per poi completare la transazione porgendo al nano i tre amuleti con pendaglio a forma di piovra dai molti tentacoli e sussurrare alcune raccomandazioni sull’uso specifico e concludere con un bisbigliato Hail Hydra un commiato in un oscuro dialetto elfico. La scena fu osservata distrattamente anche da Eoliòn e Alucard, prima che la venditrice uscisse dal mercato, completato il suo lavoro e non disponendo più di nulla da offrire. Fu lì che infine furono in grado di ritrovarsi tutti, una volta usciti dal Cuscino di Velluto e riunitisi davanti alle bancarelle, una volta che Melaxes ebbe finito di vestirsi, ora libero dalle manette e parte integrante del gruppo Possiamo dire di esserci occupati di uno degli elementi di Zaleria commentò Dorian Ma ora come ci muoviamo? era da poco passata l’ora del pranzo, l’agguato a Melaxes che aveva occupato meno di un’ora, la giornata ancora disponibile lì a Mylmanor, nel quartiere dei drow come in superficie. Avendo già passato diverse notti nella città elfica, essi avevano ormai una discreta conoscenza del luogo e stava a loro solo decidere come gestire le informazioni che avevano in possesso, in quello sfrenato inseguimento nella terra elfica di Frondargentea. x tutti
  11. DM x chi effettua delle prove Se da principio il gruppo si era prodigato a prepararsi allo scontro, già immaginandosi a cercare di catturare il fante di Zaleria al termine di uno scontro leggendario, la realtà dei fatti che si presentò in quella squallida camera di motel fu assai diversa. Su indicazione di Angelica, Damien e Dorian lasciarono andare Melaxes, il quale rimase seduto sul letto, nudo e scaglioso come mamma lo aveva fatto, il sangue di drago rosso che tirò su col naso, impossibilitato ad asciugarsi a causa delle manette che serravano le mani dietro la sua schiena. Dorian si limitò a uno Scusa, continuando a guardare con sospetto il prigioniero, mentre Damien diede qualche parola in più adducendo ai rischi per le ragazze Mamma mi ha sempre detto che le donne non si toccano neanche con un fiore rispose Melaxes, una punta di stizza nella voce. Il fante sembrava comunque rilassato, anche la sua parte di solito più attiva cheta dopo tutta quell’azione. Conoscete Zale? E’ la mia amica! esclamò facendo eco all’ipotesi di Angelica Non la vedo da tanti giorni, mi ha detto di aspettare in quel bel posto dove ho incontrato Ange e Deb. Non so quando arriva, ma mi ha detto che non devo mai dire il suo nome e che se farò ciò che mi dice non dovrò più vivere nella capanna nell’albero e che avrò tanti amici e persone che baderanno a me spiegò Ma voi la conoscete, siete voi? domandò, con rinnovato interesse. Il timore e la paura sembravano un ricordo, il viso del mezzelfo illuminato dalla curiosità mentre scrutava con occhi nuovi quelle persone che una dopo l’altra avevano riempito quella stanza. Se Melaxes pronunciò un Oooooh alla vista di Shaun, il sangue di drago rosso parve incantato alla vista di Vassilixia Hai tante scaglie come me! esclamò Ange e lui (disse guardando Shaun) ne hanno tante ma tu ne hai di più! Chi sei? Sei tanto bella anche te, come le farfalle quando escono dal guscio Melaxes arricciò le labbra, ricordandosi la sua condizione, sebbene ora una parte di lui fosse di nuovo sveglia Il mio amichetto è contento, ti va di passare del tempo assieme? Le elfe sospirano sempre quando faccio alcune cose quando Vassilixia domandò sui sollazzi di cui godeva, Melaxes aggrottò la fronte Cosa sono i solstazzi? domandò confuso Zale mi ha detto che Nith avrebbe pensato alle monete, io dovevo solo stare lì e aspettare. Mi piace questa serie di buchi, la gente non mi tratta male come sopra, le elfe sono tanto belle e Arv sorride sempre. Melaxes sbattè le palpebre confuso alle parole di Ragnar Usi parole tanto difficili disse. Tuttavia il tiefling parve farsi capire a sufficienza, il viso di Melaxes che si illuminò alle domande sulla sua vita, come un bambino che si trovasse al centro dell’attenzione Mamma si chiamava Leena, aveva lunghi capelli arancio come lei disse guardando Astrid, rapito Mi piaceva tanto fargli le trecce e aveva un bel sorriso. Sì, mi piacciono i cioccolatini! disse con un sorriso alla ninfa Posso farti le trecce, poi? domandò. Una volta che venne ricondotto a parlare di sé, chinò il capo Scusate. Sono cresciuto con lei nel bosco a nord, in cima a un albero lontano dai mostri raccontò Non ho mai visto papà, ma mamma mi ha sempre detto che si chiamava Magn… Melaxes strinse i denti Accidenti! brontolò sbuffando una linea di fumo dalla bocca, facendo fatica a ricordare Era un uomo tanto bello e buono e che anche lui aveva le scaglie, ma del colore delle monete di… argizio Melaxes scosse la testa, confuso Scusate, faccio fatica con le parole lunghe o strane…. Mamma però diceva che avevo più cuore io di tutti gli elfi… non ho mai capito cosa volesse dire, è perché sono più grosso? domandò guardando con espressione interrogativa i suoi interlocutori Mamma piangeva spesso per papà, lui aveva detto che sarebbe tornato ma non lo ho mai visto. Quando mamma è andata in cielo con gli angeli sono stato per tanti anni solo il sangue di drago rosso contò nelle dita della mano Due volte dieci e uno. Non mi piaceva stare solo, ma papà aveva detto a mamma che sarebbe passato e ho aspettato. Un giorno Zale è arrivata alla capanna sull’albero e mi ha chiesto di me. E’ stata molto carina, mi ha ascoltato tutto il tempo come voi… gli elfi non mi ascoltano mai, mi guardano male o mi tirano i sassi disse Zale mi ha detto che ero di una cosa Melaxes strinse i denti, concentrato in un notevole sforzo mentale Nobullità o una cosa simile, che potevo avere tante monete e una casa grande. Io gli ho detto che ero contento della casa di mamma e lei si è arrabbiata e ha detto che ero tonto e mi ha fatto tanto male Dorian lo guardò perplesso E non ti sei difeso? Mamma mi ha sempre detto che le donne non si toccano neanche con un fiore ripetè Melaxes irritato Le ho chiesto di fermarsi e si è calmata. Mamma ha sempre detto che ero tanto bravo a calmare le persone, che era una cosa… un tallerento che aveva anche papà. Le ho chiesto se invece della casa grande e delle monete poteva dire a papà che lo aspettavo e lei ha detto di sì, che eravamo amici e che se avessi fatto quello che diceva ne avrei avuti tanti di nuovi e poco tempo dopo mi ha presentato Nith Melaxes corrucciò il viso Nith però non mi piace, è tanto bella, bella come Deb disse con un piccolo sorriso alla tiefling, per poi proseguire Ma è cattiva con me, mi ordina sempre di fare delle cose alla sua amichetta e mi chiama sempre stupido, scemo e buono solo a una cosa. Melaxes scosse la testa quando Forgrim le chiese la posizione di Zaleria Non so dove vive Zale, ma quando veniva era sempre da nord. Ma Zale non è elfa obiettò quando i viaggiatori si riferirono a lei in quel modo Zale non ha il sapore delle elfe, è elfa ma non lo è spiegò per poi storcere la bocca, in difficoltà nell’esprimere i suoi concetti Non è elfa si limitò a dire, per poi incoraggiare il giovane fanatico di Bahamut Zale però è molto brava con i sogni, una volta si è addormentata nella capanna di mamma e non si è più svegliata anche quando la scuotevo forte e le tiravo le guance. Si è svegliata solo dopo ore, quando stavo per metterla in una buca vicino a dove avevo messo mamma e mi ha picchiato, ha detto che ero uno stupido e che se lo avessi rifatto non saremmo stati più amici disse afflitto, quando il suo sguardo incrociò quello di Kat, che lo osservò come un gatto avrebbe osservato un topo Da allora ho fatto come diceva, non mi piace più vivere nel bosco da quando mamma è andata con gli angeli. Voglio vedere papà e capire perché non è venuto prima, anche solo per salutare mamma. E’ p-perché sono t-tonto? Io ci p-provo a capire le c-cose, ma… f-faccio f-fatica… singhiozzò. Nuove lacrime cominciarono a scorrere sulle scaglie rosse sul viso del giovane mezzelfo P-perché è t-tutto d-difficile? X tutti
  12. E' la linea Moschino
  13. Dragons Lair Forum, Aprile 2020 - Ragnar Bjornsson mescola moderno e combattivo nel corso del suo viaggio a Frondargentea. Il tiefling, pur mantenendo parte dell'attire sfruttato a Verderovere, non rinuncia infatti all'essenziale per eseguire la sua Snowflake Wardance qualora necessario, intrattenimento appreso nel corso delle lezioni di danza classica al nord in cui era, straordinariamente, l'unico maschio della classe.
  14. DM x chi effettua delle prove Un noto proverbio era solito dire “Niente va mai secondo i piani”. Se il piano di Ragnar, che Astrid aveva fatto suo come avrebbe fatto con il resto del tiefling era proceduto finora bene, fu proprio la barbara a complicare la situazione all’interno della sala d’attesa. Dorian si avviò verso il corridoio, mentre la ninfa cercò di staccare il rubinetto per creare una innocente distrazione ed appagare il suo ego forzuto. Ciò che ella non sapeva era che quei rubinetti del sottosuolo non erano comuni rubinetti, ma capolavori artistici prodotti dalla emergente ditta Iron&Adamantium, specializzata nella produzione di impianti idraulici famosi più che per l’affidabilità per l’alta tenuta, tale da non poter essere divelte dalle delicate mani di una ninfa… né da quelle callose e tozze della Winndsdòttir Mi scusi, perché sta cercando di svitare il rubinetto? le domandò il giovane butterato dalle orecchie a punta, giunto al suo fianco Deve usare la valvola qui sopra… le illustrò, come avrebbe fatto con una bambina Ma sa che non è poi tanto male? le domandò Le andrebbe di andare a mangiare un panino con la porchetta una volta finito il turn- Oh, ma accidenti! imprecò quando il rubinetto cominciò a gocciolare anche da chiuso, il giovane che cominciò a cercare di armeggiare attorno ad esso. La sorte aveva aperto un corridoio (nel vero senso del termine) a tutti gli avventurieri per raggiungere la stanza come gruppo al completo. Sei davvero molto sexy, Luna disse Melaxes quando la ninfa lo spinse a sedere sul letto Il tuo seno è molto più piccolo di quello di Angelica, ma i tuoi capelli luccicano come il sole. Il mezzelfo ebbe un lieve sussulto quando avvertì Kat dietro di sé iniziare a spogliarlo, la Po che colse quel momento per cercare qualunque indizio di una sua possibile belligeranza. La mezza felinide però non trovò armi all’interno del giubbotto, nulla legato o incollato al torso: Melaxes Leaf era nudo come un bambino dalle scaglie rosse e dal membro pronto ad entrare in azione di fronte a tanta fatata bellezza Hai dei capelli bellissimi, Kat, sembrano quelli di un leone osservò il sangue di drago rosso. Vi fu tuttavia chi giunse per bloccare l’uccello e il drago. Stranamente non si trattò di Eoliòn, ma di Damien Marsh. Il mezzo-immondo presentò una pantomima di ubriachezza molesta alla quale il sangue di drago rosso rispose con un Hey, ciao! salutò agitando la mano Io sono Melax- prima che Damien facesse la sua mossa. A differenza di Ragnar, i cui balletti sul campo di battaglia sembravano esibizioni in tutù, il figlio più demoniaco di Clint Draconis compì un rapido ed elegante movimento, un derviscio di grazia e virilità che portò un coltello alla gola dell’uomo con una decisione e una mascolinità che il Bjornsson non si sarebbe sognato neppure se avesse vissuto quanto un elfo. E se da un lato la pericolosità da killer di Damien si dimostrò travolgente, dal canto suo Melaxes non parve nemmeno fare un accenno a difendersi, gli occhi spalancati quando si trovò il coltello alla gola. Il sangue di drago rosso venne tirato per un braccio da Dorian, che lo tenne fermo sul posto. Quando anche l’ultimo membro del gruppo giunse, fu lì che Melaxes Leaf reagì, gli occhi che divennero lucidi prima che egli iniziasse a piangere M-ma i-io n-non h-ho f-fatto n-nulla d-di c-cattivo… singhiozzò, per poi voltarsi verso Deborah e Angelica A-Ange e D-Deb m-mi h-hanno d-detto c-che p-potevo a-avere l-la Melaxes aggrottò la fronte C-concezione d-di q-queste d-due f-fate… s-sono m-molto b-belle, v-vero? C-come q-quando l-la l-linea d-di tanti c-colori a-appare i-in c-cielo commentò. Il mezzelfo tirò su con il naso, cercando di parlare meglio S-scusate, m-mamma mi ha s-sempre detto c-che f-faccio fatica a r-ricordare i nomi t-troppo lunghi d-dopo un po’… parve giustificarsi, nonostante la tensione del momento. Quindi ricominciò a singhiozzare, quando venne ammanettato senza nessuna difficoltà dalla Borealis D-Deb, t-tu s-sembravi t-tanto b-buona… p-perché s-siete c-cattive c-con m-me? P-perchè m-mi a-avete d-detto u-una b-bugia? N-non m-mi p-piace l-la v-violenza, p-per f-favore… X tutti
  15. DM La consapevolezza che, fino a qualche minuto prima, Deborah Borealis si trovasse faccia a faccia con Melaxes aveva iniziato a far serpeggiare la tensione. Il piano elaborato da Ragnar si basava sull’intrigo e l’inganno, consci delle poche informazioni che gli avventurieri avevano sul fante nominato da Zaleria. I minuti sembravano lunghi come nottate intere e già alcuni dei viaggiatori si domandarono se la loro strategia fosse stata giusta e se le due coraggiose avventuriere scelte non fossero finite in pericolo di vita. Mulroht scalpitava, Vassilixia si preoccupava, Eoliòn temeva che la distanza dal Cuscino di Velluto rischiasse di fargli perdere l’eventuale arrivo del gruppo. L’erede al trono di Acquastrino e la Von Gebsatell stavano per avviarsi verso il bordello, quando lo snervante appostamento degli avventurieri giunse al termine, nel momento in cui Angelica e Deborah furono di nuovo in vista. Le due avventuriere sembravano illese e procedere in maniera tranquilla con una persona, la quale non poteva essere altri che Melaxes, la persona che cercavano. L’immagine di un bruto nerboruto che si approfittava delle prostitute si scontrò con una realtà dei fatti assai ridimensionata, che diede molto da pensare agli avventurieri Che posto carino! disse il nuovo giunto vedendo il deprecabile motel, prima di entrare al suo interno. X Ragnar Nella sala d’attesa del motel, Ragnar dimostrò le sue doti nel saper gestire un paio di sfere e colpire sempre al primo colpo un buco, segnando tre rapidi punti per la propria coppia. Dorian non si dimostrò capace di mantenere il ritmo, lui ed Alucard che si ritrovarono sotto di uno contro la squadra preferita da Astrid. Quando la ninfa si apprestò ad effettuare il nuovo tiro, ella fu la prima a veder entrare Deborah, Angelica e Melaxes. Dorian guardò meravigliato il fante, cercando quindi con lo sguardo gli altri tre e rivolgendogli un’occhiata tra l’interrogativo e la sorpresa. Il giovane portiere con l’acne, dopo aver constatato l’ordine per la camera, indicò la numero sei Grazie, sei stato molto gentile disse Melaxes con un sorriso, prima di avviarsi nel corridoio dove si trovavano le stanze dello squallido motel. X Damien Nella stanza numero cinque, Damien e Malik setacciarono la stanza alla ricerca di buchi sospetti. Il mezzo-immondo, più avvezzo a cercare tali pertugi, scoprì la tana di un topo vicino al comodino e un preservativo usato vicino all’ingresso. La ricerca portò i due a cogliere di nascosto il passaggio delle due avventuriere partite in missione e della vittima che erano riuscite a portare fin lì Mi piacciono i corridoi commentò Melaxes. Una serie di passi, all’interno della stanza occupata da Kat e Luna, anticipò l’arrivo delle due avventuriere e di colui che era giunto fin lì, nel cuore della loro trappola preparata da Ragnar. Con quattro avventuriere lì presenti, due a rinforzo nella stanza accanto, altri quattro a portata di corsa nel corridoio e il resto fuori, l’assenza di vie di fuga avrebbe dovuto costringere il fante a scontrarsi all’ultimo sangue con TUTTI gli avventurieri in un ambiente a lui estraneo e senza la possibilità di dileguarsi da finestre o altri pertugi. Il machiavellico piano di Ragnar era finora funzionato alla perfezione, una rarità nel mondo delle avventure, il “topo” ora in pugno di quel gruppo di avventurieri. Ma se mai vi era stata una persona in trappola, nessuna pareva meno conscia e preoccupata di Melaxes Wow, ma siete super belle! commentò, le due ninfe che poterono infine (come il resto dei loro compagni) avere infine un’immagine di Melaxes, l’ultima forse che si sarebbero aspettati. Melaxes egli era un mezz’elfo dai lunghi capelli scuri con punte rosse, che doveva avere circa una cinquantina di anni (quindi ancora piuttosto giovane per gli standard della sua razza). Era vestito in maniera giovanile, con un giubbotto di pelle, e il suo fisico era magro, un fascio di muscoli, aveva un piercing al labbro inferiore e il suo sguardo ipnotico per merito delle sue iridi rosse (Apparenza 15). Ma la caratteristica più evidente al primo sguardo non potevano non essere le sue scaglie di drago rosso, che solcavano le sue orecchie a punta e il lato sinistro del suo viso, ben più di quante ne avessero sangue di drago come Angelica, Azuria e Shaun e molto più simile a quelle che avevano Vassilixia, sua madre e sua zia. Il mezzelfo scrutò prima Kat e poi Luna, sollevando quindi una mano e salutandole Ciao, io sono Melaxes Leaf il termine Leaf era noto ai giovani avventurieri. Così come Snow nei Fiordi e Marsh ad Acquastrino, Leaf era usato a Frondargentea come cognome generico per i figli bastardi, gli orfani o coloro che erano privi di una origine familiare definita Siete belle come il sole quando è arancione! commentò, lo sguardo che passò sui corpi delle due, l’appendice sull’attenti Scusate si grattò la testa notando il chiaro rigonfiamento E’ che il mio amichetto è tanto contento e ha di nuovo voglia… vi andrebbe di divertirci? domandò guardando Luna e avvicinandosi alle due Posso fare tante cose che… il mezzelfo sembrò iniziare un discorso alle due X tutti
  16. Dragons Lair Forum, Aprile 2019 - Alucard Borealis si appresta a un tiro nel corso della partita a biliardo volta a mantenere la copertura del gruppo in attesa dello sperato arrivo di Angelica, Deborah e Melaxes. Dietro il tiefling è possibile notare la sua avversaria, Astrid, in attesa del proprio turno contro il giovane ma esperto giocatore.
  17. DM X chi effettua acquisti Assaggi, sentirà che delizia! propose lo gnomo, offrendo una cavalletta grigliata come degustazione per Mulroht, il quale sentì sul proprio palato un caldo sapore simile al pollo Niente è come sembra a Frondargentea commentò lo gnomo, ripetendo una delle frasi di ammonimento che diede anche Veldrada prima della partenza da Lagocristallo. Il venditore di vettovaglie fu quindi ben impegnato a rispettare le aspettative alimentari del duergar mezzo-diavolo, il quale si trovò con un grosso cabaret caldo di spiedini di insetti che avrebbero potuto riempire la sua pancia per parecchi giorni di marcia. Quando depositò le proprie monete e si sedette al tavolino coperto da un centrino di velluto blu, il vecchio indovino barbuto e con il turbante in testa chinò il capo in segno di saluto a Eoliòn Quale meravigliosa dama e quale portamento nella sua maestosa e celestiale figura disse l’uomo, facendo quindi vagare le mani su una sfera al cui interno vagavano nubi color grigio chiaro Sambalin l’indovino può vedere nel futuro, nel presente e anche nel congiuntivo. I tempi verbali del passato sono sempre un problema… ridacchiò per poi farsi serio Lei è parte di una comitiva… sì… e vuole sapere se l’uomo che lei ama la ricambia… mormorò ad occhi chiusi Sambalin ritiene che lei dovrà cercare di essere sé stessa il più possibile, lasciare che se l’amore sboccerà, esso sarà dato nei confronti della persona che lei è e non di quella che lei crede possa piacere a lui disse aprendo gli occhi. La previsione dell’indovino parve concludersi lì. Un giovane gagliardo disse Sambalin quando Forgrim giunse da lui Non dire nulla, Sambalin può già vedere molto di te anche senza le parole. Tu sei molto devoto a una divinità draconica… disse in tono solenne, sebbene il simbolo sacro dell’evangelista fosse piuttosto facile da notare La tua fede è salda, ma a volte puoi aver avuto dubbi su di essa… mormorò chiudendo gli occhi Sambalin ritiene che dovrai cercare di essere te stesso il più possibile, senza lasciarti influenzare troppo dai dettami, lasciare che se il giudizio del tuo dio o della tua dèa sarà positivo, esso sarà nei confronti del fedele che tu sei e non di quello che l’entità superiore vorrebbe che tu fossi disse aprendo gli occhi. La previsione dell’indovino parve concludersi lì. All’interno del locale, la calma prima della tempesta divenne tensione nel momento in cui Madnyss diede un rapporto assai sinistro ed enigmatico Esatto, che cosa intendi? chiese Dorian in una tentata discrezione, facendo eco a Ragnar E’ in pericolo? Dobbiamo intervenire? insistette, il volto contratto dalla tensione. La proposta di partita di Astrid raccolse un lieve cenno del capo da parte di Dorian, sebbene fosse evidente che la situazione stava assumendo contorni preoccupanti. X Astrid e Alucard Lo schiocco delle sfere da biliardo che iniziavano a scontrarsi l’una contro l’altra iniziò a permeare la saletta d’attesa, il giovane butterato cercò di non farsi notare mentre si scaccolava il naso. Alucard, primo a giocare, portò in vantaggio la propria coppia con un paio di buone buche, mentre Astrid riuscì a realizzarne solo una, la mano che passò quindi ai rispettivi partner. X Malik All’interno delle loro stanze, ancora non erano giunte notizie per Luna, Kat, Malik e Damien, appostati come agenti in borghese in attesa della vittima, se non il rumore della partita avviata a distanza e udita dal lucertoloide in incognito. Nella stanza della “coppia maschile” un topo si affaccio da una tana vicino all’attaccapanni per osservare timidamente i due enegumeni. In quella delle ninfe, Isilvar si guardò discretamente attorno prima di pulirsi le piume con il becco per qualche secondo prima di riassumere la propria posa immobile. Di Melaxes ancora nessuna traccia, i minuti che sembravano passare come giorni interi. X tutti
  18. DM X Damien Il giovane portiere si passò un fazzoletto sulla fronte Chiedo scusa disse rivolto a Damien e Malik, consegnando loro la chiave della stanza 5 e chinando il capo Non era mia intenzione offendere o mancare di rispetto! si scusò con tono concitato Qui non giudichiamo nessuno, è solo che non avevo colto appieno… la vostra allegria come coppia, ecco cincischiò, per poi incassare le monete offerte dal lucertoloide e da Luna Oh, nessun problema, certo disse sciogliendosi come neve al sole allo sguardo della figlia della Dama di Lagocristallo Se vogliono aspettare dent--ah beh, vedo che avete capito… disse notando Astrid armeggiare con una stecca da biliardo. Quando Damien gli rivolse un’occhiata e un occhiolino, il butterato parve diventare di pietra. L’interno delle stanze del Cuscino di Velluto era trascurabile: prive di finestre, le stanze erano chiuse solo da leggere porte di legno, con un letto, un comodino, un attaccapanni e un vaso di notte maleodorante sotto ogni letto. Le stanze non erano comunicanti se non per mezzo del corridoio che le univa, ma pareva che tenere la porta socchiusa fosse sufficiente a permettere un certo livello di udibilità anche dalla stanza in cui si trovarono Malik e Damien. Isilvar si appollaiò sopra il comodino libero della stanza di Kat e Luna, rimanendo fermo in attesa di azione. A fare compagnia ad Astrid, all’interno della sala d’attesa, rimasero unicamente Alucard e Dorian, il quale annuì alle parole di Vassilixia Fate attenzione le raccomandò, per poi fare compagnia al tiefling e alla focosa ninfa combattente qualora avessero avuto intenzione di farsi una partita per mantenere la copertura. Fuori dal locale, in incognito, si trovava un vero drappello di viaggiatori formato da Shaun, Vassilixia, Eoliòn, Forgrim e Mulroht, intenti a mescolarsi nella piccola calca ma rimanendo a portata di occhio e orecchio con l’ingresso del Cuscino di Velluto. Le bancarelle presenti non erano molte e vendevano articoli da avventurieri di base (Corda, abbiamo corda di tutti i tipi! Non si ha mai abbastanza corda! proponeva la venditrice mezzelfa), spiedini di insetti (Proteine croccanti a sole tre monete d’argento esaltava lo gnomo che li grigliava), bigiotteria (Potete essere una dama senza bisogno di spendere molto, gioielli da 5 monete d’argento in sù disse la venditrice elfa dalle vesti nobiliare fuori moda), un indovino (Il vostro futuro vi verrà svelato per sole dieci monete d’oro profetizzava un vecchio umano dalla lunga barba e con un turbante in testa) e un piccolo esercizio in cui un giovane halfling dalla lunga treccia proponeva il gioco delle tre carte Massimo cinque monete d’oro a tentativo per capire dove si trova l’asso di cuori disse mostrando la carta da trovare, un due di picche e una regina di fiori Chi vince raddoppia! Diversi minuti erano passati dalla separazione con Angelica e Deborah. Delle due donne o di loro notizie ancora nessuna traccia. X tutti
  19. DM X Luna Astrid Winnsdòttir aveva preso molto seriamente il ruolo affidatole da Ragnar, impegnato a dare un’immagine tranquilla della situazione anche nel momento in cui sarebbero giunte delle ninfe. La ninfa più brutta della storia di Lagocristallo non parve fermarsi davanti a nulla, nemmeno alla trattativa che Mulroht aveva intavolato con una vecchina che vendeva amuleti Sì, funz… disse la venditrice prima che il nano venisse trainato via dalla compagna di Luna Te lo tengo da parte, tu ripassa! fu l’ultimo urlo della vecchietta al duergar mezzo-diavolo, che come il resto della combriccola fu condotto al motel scelto per far scattare la trappola. Il Cuscino di Velluto, a discapito del nome raffinato, si rivelò essere uno squallido motel scavato nella roccia, il cui unico vero vantaggio tattico era la presenza di stanze praticamente insonorizzate, ognuna delle quali isolata da una ventina di centimetri buoni di roccia e terra. Delle sei stanze disponibili, cinque erano occupate, una delle quali da Ragnar che stava parlando con un giovane mezzelfo brufoloso dall’aria annoiata e dai capelli scuri unticci Sono anche loro delle clienti? chiese in tono ammirato vedendo Luna e Kat, gli occhi spalancati di fronte a tanta magnificenza. La presenza di una nutrita compagnia non mancò di essere notata, dato che secondo le indicazioni di Astrid lei stessa, Dorian (con Madnyss e Sorrow in spalla!), Vassilixia, Eoliòn, Mulroht, Alucard, Shaun e Forgrim erano fuori dall’ingresso, appostati come bravi pronti a gridare Questo matrimonio non s’ha da fare! Sebbene inizialmente disposto a fornire il proprio aiuto, il fatto che Vassilixia volesse rimanergli accanto convinse Dorian a rimanere fuori. Ciò portò al punto che a prenotare l’ultima stanza disponibile fosse la coppia formata da Damien e Malik, che sollevò qualche dubbio nella mente del giovane butterato Sarebbero quattro monete d’oro, ma scusate… ma a che cosa vi serve? domandò al mezzo-immondo e al mezzo-drago E le persone là fuori che cosa ci fanno? un risolino giunse dal corridoio attiguo, da cui si vide un’elfa coperta solo da un copriletto correre via da un elfo che la seguì ridacchiando, per poi acciuffarla dopo pochi passi e prenderla in braccio prima di scoccarle un bacio sulle labbra. I due rientrarono nella loro stanza Come dicevo… tossicchiò il giovane butterato E’ che pensavo che solo la signora la fuori disse indicando Astrid Avesse intenzione di passare la giornata con il tiefling disse guardando Ragnar Dato che non è così vorrei capire un po’ le vostre ragioni perché nel caso dovremmo avere dei sovrapprezzi. Sia chiaro, garantiamo sempre l’anonimato e ci mancherebbe se tutti e quattro non possiate godere delle nostre umili camere! il giovane sembrava comunque in difficoltà di fronte a quell’assembramento e a quella situazione così insolita, perfino per gli standard di quel luogo. Il gruppo all’esterno avrebbe potuto colmare facilmente l’intera sala d’attesa vuota, in cui si trovavano anche un divano tarlato, un biliardino e un distributore di acqua. X tutti
  20. DM X Forgrim X chi effettua tiri Un secondo boccale venne portato a Ragnar, i cui modi alla mano parvero strappare un sorriso al vecchio elfo. I due scambiarono alcuni convenevoli, quanto bastò per dare al tiefling la sicurezza che egli avrebbe mantenuto una certa omertà quel giorno. Le monete lasciate come mancia stratosferica per quella birra annacquata erano una metallica garanzia… Non vedo perché dovremmo “fingere di esserci tutti” disse Dorian a Vassilixia Non capisco che cosa intendi, semmai dividersi ulteriormente aldilà di chi va ad attirare Melaxes è un grosso rischio il Von Gebsatell non disse nulla, ma lanciò una breve occhiata a Mulroht, monito vivente delle riduzioni di squadra Se si vuole porre un’esca non intralcerò, ma non mi sembra neanche giusto esporre solo alcuni di noi a un confronto diretto con Melaxes, senza che nessuno possa accorrere in fretta. Scusami Vassi, ma non ho intenzione di stare a prendere tè alla Giumenta mentre tua sorella, Luna, Kat o chi per essa rischia la propria incolumità con uno degli agenti di Zaleria. Il concitato conciliabolo terminò con la scelta dei due prescelti di quella spedizione, Angelica e Deborah, che si avviarono da soli verso “Il piacere del Sottosuolo”, mentre il resto del gruppo si apprestò a trovare un luogo dove far scattare la trappola preparata. Il gruppo fece il suo ritorno al mercato, accolti dai venditori ambulanti Uno spiedino di rane per intenditori. Solo tre monete d’argento! disse un vecchio mezzelfo, facendo l’occhiolino a Kat. Un nano orbo chiamò con voce roca Panini di pane nero, formaggio e salame. Solo quattro monete d’argento! sbraitò, prima di sorridere all’arrivo di Forgrim che si rifornì con una decina dei suoi prodotti. Nel quartiere erano venduti anche articoli di dubbia origine e morale Un amuleto per far innamorare un uomo di lei per sempre. Due monete d’oro! insistette una vecchina umana a Vassilixia, sventolando un pendaglio di bigiotteria con una piovra Una pozione per ingrandire il seno! propose un elfo squattrinato, agitando una bottiglietta in direzione di Luna Solo trenta monete d’oro, un affare! un coro di proposte, domande e offerte in quell’oscuro mercato dove si consumavano furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti. Ragnar ed Astrid, a poca distanza, chiacchierarono con alcuni residenti in cerca di una locanda che potesse servire allo scopo. Se in superficie gli elfi avevano modi rudi dettati dalla loro superbia, nel “quartiere dei drow” la prudenza sembrava farla da padrona, come se il cornuto membro dei Sinners potesse da un momento all’altro sguainare un coltello e tagliare gole e borse. A questo scopo la presenza di Astrid, la cui bellezza fatata poteva avere un'ascendente migliore, si rivelò utile. Ma più che la sua bellezza, furono le sue gambe e i suoi piedi a rivelarsi utili, in modi che nemmeno il più perverso Ragnar avrebbe immaginato. Non avvezza all’arte oratoria, la brutale barbara placcò un giovane malvivente e lo sollevò da terra per poi sbatterlo contro un muro e lanciarlo quindi contro dei bidoni delle immondizie, un pestaggio da vicolo in piena regola nella quale Ragnar sembrava il capo-mafioso di turno Parlo, parlo! supplicò il giovane ragazzino dalle orecchie a punta, un elfo la cui famiglia praticava scippi da decenni. Quando la semplice richiesta di una locanda gli fu esposta egli sollevò le mani per coprirsi il volto Andate al Cuscino di Velluto! Lì ci vanno quelli senza fissa dimora o i ricconi con le amanti! ma per favore, la smetta di farmi picchiare da quella ninfa! esclamò. Con l’informazione in pugno, i due poterono dirigersi alla locanda in questione per saggiarne l’utilità. X Ragnar ed Astrid X tutti
  21. DM La compagnia si era soffermata per poco tra le affollate vie di quel quartiere etnico all’interno di Mylmanor, la sola Kat che si attardò a comprare scorte alimentari dal paninaro nanico che espose un sorriso enorme e sdentato alla vista di così tanto oro (per gli standard di quel luogo) Ci metto un attimo, bella signora! disse con uno sdentato sorriso, avvolgendo i panini foderati di affettato e formaggio all’interno di involti di cartapecora, che si unse in men che non si dica, prima di passarli e contarli fino a che il numero non corrispose all’ordine effettuato dalla ninfa. Al momento del pagamento, però, il nano dalla voce roca respinse una delle monete della donna Quattro monete d’argento per dieci razioni, fanno in tutto quattro monete d’oro disse, per poi salutare Kat. Non tutti nel “quartiere dei drow” erano come gli elfi di superficie, pronti ad approfittarsi del prossimo. “Il bar lurido”, d’altro canto, aveva tutto ciò che ci si sarebbe potuti aspettare da una bettola da quattro soldi: tavolacci con sedie in legno inumidite dall’ambiente sotterraneo, scricchiolanti ogniqualvolta ci si muoveva, un forte odore di chiuso misto a fumo che permeava l’aria, macchie bagnate sulle pareti di pietra (alcune sembravano vomito rappreso), un bersaglio con quattro freccette appese e un bancone in legno nero con alcuni sgabellacci dietro al quale si trovava il locandiere, un vecchio elfo rugoso dagli occhi chiarissimi e radi capelli bianchi sotto la bandana blu scuro che indossava. Il vecchio rimise sulle scansie dietro di sé un paio di bottiglie dall’aspetto polveroso, rivolgendosi ai viaggiatori Intendete ordinare qualcosa o siete qui solo per scaldare le sedie? domandò arcigno verso i nuovi venuti, clienti di quel posto dall'atmosfera tipica dei bassifondi. Un boccale di birra, vecchio! rispose Dorian piccato, prima di dire la sua Se servono un paio di braccia per picchiare posso aiutare si offrì. Forse con sorpresa di un paio di tiefling, egli aggiunse un dettaglio Ero con Ragnar quando ha fatto domande, il luogo non presenta finestre, anche perché non si affaccia su nulla. Il personale conta anche prostituti uoimini, ma dalle urla che si sentivano dall’ingresso sembrava che egli preferisse solo le donne. Se si tratta di mentire o ingannare voi siete più bravi di me e non credo di poter essere nemmeno lontanamente credibile come prostituta tossì Non sappiamo neanche che tipo è Melaxes, né le sue risorse. Data la magia selvaggia inizialmente pensavo a un condottiero, ma se è associato con Zaleria potrebbe anche essere un potente mago o aver perseguito una qualche insolita carriera da pervertito sessuale strinse i pugni Ho imparato ad aspettarmi di tutto dopo aver “conosciuto” quella maledetta fattucchiera. Lui potrà avere un cospicuo anticipo di ciò che farò a lei disse facendo scricchiolare le nocche. Il barman portò al tavolo un boccale di birra in vetro scheggiato, il liquido di un color ambra pallido annacquato, che costò la modica cifra di tre monete di rame. In quel mentre un gruppo di quattro mezzelfi dal fisico robusto, dall’aspetto dei vestiti operai edili del sottosuolo, entrò per occupare l’unico tavolo libero e ordinare un quartetto di boccali di birra. Dorian fece una smorfia dopo aver assaggiato il suo drink Capisco perché gli elfi bevono solo vino, da queste parti si limitò a dire. X tutti
  22. DM X Forgrim Adularia annuì alla domanda di Luna Il potere di Verderovere è antico e più forte di qualunque altro, qui a Frondargentea disse con tronfio orgoglio Non sarà una fattucchiera da quattro soldi a infrangere le barriere che proteggono coloro che vi dimorano spiegò. La rassicurazione parve stemperare le tensioni circa la possibilità che l’astuta nemica scoprisse le informazioni appena giunte all’orecchio del gruppo, di fatto rendendo la serata più tranquilla Non abbiamo botteghe, umano disse in tono freddo a Forgrim, i cui complimenti sulla cena non passarono comunque inosservati Sì, comprendo tu non possa aver mai trovato nulla di così gustoso nelle vostre misere terre. Nella mia immensa magnanimità farò in modo di farti avere qualche esemplare di una di esse concesse, con lo stesso tono che una maestra avrebbe avuto per un allievo con notevoli carenze intellettuali, la stessa che rivolse a Shaun quando egli chiese degli elfi di Frondargentea I tempi degli elfi che rispettavano la natura sono passati da secoli ormai rispose La famiglia Glynrora governa da ormai trecento anni e intende farlo per altrettanti. Essi hanno sì costruito una società unita del loro popolo, ma lo hanno fatto sottomettendoli a un regime che di popolare non ha niente Adularia si aggiustò i lunghi e fluenti capelli neri “Il passato non muore mai” è il loro motto, ma Lathlaeril Glynrora è solo un tiranno, protetto dal suo immenso esercito. Quel grasso maiale passa il suo tempo solo a mangiare e scegliere le condanne a morte tra i suoi dissidenti. E tale sarebbe pure un favore per alcuni, poiché i campi di lavoro che egli tiene nell’area a nord-ovest sono quanto di più lontano vi possa essere dal trattamento umano: gente stipata in aree troppo piccole, nutriti al minimo e costretti a turni di lavoro di sedici ore l’uno, con continui episodi di stupri e abusi da parte dei loro carcerieri dal quadrello facile. Un tempo le donne di Frondargentea rivaleggiavano tra di loro in bellezza, ma ora tengono un profilo basso e cercano di non farsi notare, temendo di essere prese dall’onorato leader Adularia sottolineò il titolo del Signore delle Fronde come se esso avesse un sapore disgustoso E messe nel suo harem, per poi essere date in sposa ad uno dei suoi ufficiali qualora egli si stufi. Un despota che tentò di allungare le sue mani anche verso di noi fino a che Diamante non minacciò una guerra senza precedenti, per la quale egli stesso preferì evitare. No, umano disse rivolta a Shaun Non abbiamo simpatia per Frondargentea. Quel comandante idiota forse spera di poter cambiare le cose dall’interno, ma Elidyr non è meglio del padre e con Ciradyl scomparsa a Frondargentea si prospettano altri anni di soprusi. Le parole di Adularia diedero nuovi elementi al gruppo circa quel tetro luogo che era divenuto ormai Frondargentea. Dorian si sedette dietro a Vassilixia, cingendola tra le sue gambe per abbracciarla e tenerla più al riparo dal freddo di quella sera. Dal canto suo, i membri della compagnia scoprirono ben presto che Zaffira ed Ametista erano sparite, allo stesso modo di Ragnar e Alucard X Ragnar Il fatto che nel corso della sera la voce di Zaffira fu udita gridare OH DEI! RAGNAR!, intervallata da gemiti e sospiri, suggerì al gruppo che egli non si trovasse in immediato pericolo di vita. I due furono visti più tardi riunirsi alle rispettive compagnie, poco prima dell’ora del riposo. Lo stesso fecero poco più tardi Ametista, che sembrava ostentare un sorrisetto compiaciuto, ed Alucard, il cui viso era ricoperto da segni di rossetto e pareva parecchio stanco. Freddo a parte, la notte si rivelò tranquilla per tutti gli avventurieri. Zaleria non pose o non riuscì a porre assedio ai sogni di alcuno dei giovani viaggiatori giunti da Covo del Tarrasque, prima notte tranquilla dal momento in cui essi avevano lasciato Lagocristallo una settimana prima, le notti tormentate da quella instancabile aguzzina. Il rapido controllo che i viaggiatori fecero l’un l’altro rese la fase di risveglio più allegra del solito, nonostante la tetra atmosfera che si stagliava su quella congrega di ninfe. Un centauro dai capelli talmente lunghi da coprirgli parte degli occhi portò a Forgrim un piccolo involto contenente alcuni esemplari di pastinaca, i tuberi più semplici coltivati nell’ampio orto delle ninfe. Adularia si rivolse quindi alla compagnia La Gemma di Verderovere si è rivolta a voi, un onore che per alcuni ritengo anche fin troppo grande esordì Ma il vostro dono si è rivelato valido e alcuni di voi si sono resi perfino meritevoli della nostra compagnia. Auspico che Ragnar e Alucard torneranno qui una volta terminata la vostra cerca disse Accetteremo inoltre la tua presenza tra di noi, Luna Bjorsndòttir disse rivolgendosi alla giovane figlia della Dama del Lago Qualora riterrai di volerti unire a noi ed apprendere nuove vie della magia druidica, ti accoglieremo come iniziata nei nostri ranghi concesse attendendo per qualche secondo di fronte a tale dichiarazione Ora andate, compite il vostro destino o soccombete se non sarete abbastanza forti furono le sue parole di congedo. Zaffira si avvicinò per baciare Ragnar sulle labbra e lanciare un’occhiata spavalda ad Astrid, prima di riunirsi tra i ranghi delle sue sorelle. Il ritorno a Mylmanor si rivelò scevro da pericoli e diede l’occasione, a chi avesse voluto, di effettuare un cambio d’abito o di trucco dopo la parentesi tra le peculiari ninfe oscure di Verderovere. Le guardie al cancello si dimostrarono come sempre poco solidali, la vista di Mulroht che gli valse una selva di frecce puntate contro. Pur avendo riconosciuto gli stranieri, ed essendo essi in possesso di un lasciapassare firmato da Dravicov in persona, i soldati si rivelarono antipatici e da principio bollarono la cosa con un Vale meno che carta da sedere prima di venire redarguiti dalla loro comandante, la quale confermò la validità del documento Ci ho parlato stamattina, prima che ripartisse. E’ tutto regolare le lungaggini amministrative per farli entrare, comunque, richiesero una buona ora, tempo che venne allungato in virtù della sadica pausa pranzo che i soldati si presero lasciando gli stranieri ad aspettare il loro ritorno, per una procedura che alla fine dei fatti richiese solo una decina di minuti scarsi effettivi. Gli stomaci brontolanti dalla fame, gli studenti dell’Istituto Von Gebsatell ebbero modo di dirigersi verso l’area di maggiore interesse, l’ampio mercato sotterraneo conosciuto a Mylmanor come “il quartiere dei drow”. Tale sinistro angolo della città, come era stato ribattezzato per le sue similitudini con la patria degli odiati elfi oscuri, viveva quel giorno come i precedenti: era lì che i non elfi o i più poveri tra gli orecchie a punta vivevano le loro giornate, fosse esso tramite la vendita di spiedini di rane, pesce affumicato o misture esotiche che portavano agli occhi fumo e alle narici odori pungenti Uno spiedino di rane per le sue signore. Solo tre monete d’argento! disse un vecchio mezzelfi, riferendosi ad Astrid e Angelica. Un nano orbo chiamò con voce roca Panini di pane nero, formaggio e salame. Solo quattro monete d’argento! sbraitò. Nel quartiere erano venduti anche articoli di dubbia origine e morale Un amuleto per far innamorare un uomo di lei per sempre. Due monete d’oro! disse una vecchina umana a Vassilixia, sventolando un pendaglio di bigiotteria con una piovra (Dorian prese a braccetto la sangue di drago blu, guardandosi intorno per tagliaborse e simili) Una marionetta per l-ah,no… disse un venditore baffuto vedendo Deborah, rinunciando ai suoi propositi Una pozione per ingrandire il seno! propose un elfo squattrinato, agitando una bottiglietta in direzione di Luna Solo trenta monete d’oro, un affare! un coro di proposte, domande e offerte in quell’oscuro mercato dove si consumavano furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti. Numerosi erano i vecchi e gli esclusi che chiedevano l’elemosina, derisi e talvolta presi a calci dalle poche guardie che pattugliavano pigramente quel quartiere, fornendo un distratto controllo che era più spesso sorpassabile con una bustarella, come in superficie non sarebbe mai stato possibile. Ma pure lì non era impossibile vedere anche persone di un certo rango, segreti clienti dell'attività che sorgeva in ogni città per la sua semplicità ma anche l'ottimo servizio offerto, il bordello locale noto come “Il piacere del Sottosuolo”. Un bar lurido nelle sue vicinanze, che portava l’azzeccato nome de “Il bar lurido” poteva offrire ai viaggiatori una base dove poter discutere la situazione. Un piccolo locale, grande quanto un soggiorno domestico, era attualmente vuoto e la compagnia di viaggiatori avrebbe potuto da sola riempire l’intero locale. A gestire il negozio pareva esservi un elfo dagli occhi chiarissimi e dai capelli bianchi, intento a mescere alcuni drink da bottiglie polverose, interrompendosi per osservare guardingo quella numerosa clientela fuori dal suo esercizio. X tutti
  23. DM X chi effettua tiri Le chiacchiere e il cicaleggìo che si svilupparono, a seguito di quegli inaspettati sviluppi, parve non tangere unicamente a Diamante, la quale si mantenne costante nel guardare nel vuoto nonostante le richieste di Deborah, cui pose un freno Adularia La Gemma di Verderovere deve riposare! sibilò nei confronti della tiefling Non è una bottegaia sempre pronta per l’ingresso e le domande dei primi avventurieri aggiunse. Le parole di Vassilixia furono comunque ascoltate dalla portavoce Devi avere anche le orecchie foderate di scaglie, umana. Secondo la foresta Ciradyl può essere l’unica speranza per il corrotto popolo elfico di riavere il proprio rapporto con essa, non di essere colei che può sconfiggere Zaleria disse Mi sembra sensato, hanno abbandonato da anni la via della natura, immagino non vi siate chiesti perché finora non avete visto un druido, no? Ma il nostro rapporto è saldo, la Gemma di Verderovere saprà proteggerci anche se tutto cadrà. I regni cadono e se gli elfi periranno… peggio per loro. Contempleremo i loro cadaveri galleggiare lungo i fiumi resi rossi dal loro sangue... Le pesanti parole di Adularia furono comunque inascoltate dagli elfi, poiché troppe furono le emozioni a cui vennero sottoposti. L’arrivo di Malik li mise sul chi va là, prima che Dravicov stringesse una delle sue mani artigliate e si lasciasse andare a nostalgici ricordi, stimolato dalla presenza di Forgrim Mi ricordo ancora quando ci ritrovammo immersi nel tentativo quanti più alleati possibile per il regno dei lucertoloidi disse Il morale comunque era alto, ai tempi il buon Winn’Ier era davvero infatuato di Sharifa, vostra madre, e tutto il gruppo cercava un po’ di spingere simpaticamente per questa accoppiata… non so poi com’è finita, in realtà… certo, nulla a che vedere con i festeggiamenti che ebbero Seline e Celeste al matrimonio di Clint. Lei soprattutto era parecchio ubriaca ed entrambe si esibirono in dei balli al limite del buon gusto ma le parole parvero morire in gola all’elfo quando Astrid palesò la sua intenzione di accettare l’invito. IMPOSSIBILE! esclamarono all’unisono i soldati della scorta NON HA MAI FUNZIONATO! COMANDANTE STIA ATTENTO! avvertirono come un improvvisato coro di chiesa. Le parole di Ragnar parvero appena udite dal Vane à D’il, irretito dalla rossa che si trovava davanti a lui. Quando la condizione di Mulroht venne fatta notare, il comandante elfo si trovò ad annuire Oh no, non potevo essere io al bordello… sono sempre stato di pattuglia in foresta in queste settimane. Comunque sì, credo di poter fare qualcosa per entrambi disse. I soldati, persa la loro rigidità di fronte a quella scena, lo osservarono con le lacrime agli occhi BRAVO COMANDANTE! esclamarono, coinvolti oltremodo da quella bizzarra situazione CE LA PUO’ FARE, CREDIAMO IN LEI! Silenzio! disse Dravicov traendo un foglio di pergamena e chiamando uno dei suoi attendenti affinchè gli offrisse la schiena per un più comodo appoggio. L’elfo trasse un calamaio e intinse una piuma per trascrivere sulla pergamena delle parole in elfico …missione di supporto… duergar in realtà elfo… logistica… tarrasque… ricerca… e cavalcare… con libertà assoluta di movimento! concluse firmando il documento e porgendolo a Mulroht Con questo potrete girare per Frondargentea senza impedimenti, il governatore disse che non potevate essere molto lontani dato che avevate un beneplacito da Fodell. E’ un’autorizzazione speciale anche fino a Mael Thalor, dove comunque sono diretto anche io dopo che avrò fatto rapporto. Non vedo l’ora di salutare Clint e sua moglie, erano bellissimi al matrimonio e sono sicuro che Calixtria è diventata un’ottima regina come auspicai! disse. Rimase in silenzio quando Kat lo apostrofò sulle sue intenzioni con Astrid, un serio rimprovero cui l’elfo rispose Temo sia un vizio di famiglia irritare i Po ammise, prendendo tra le sue mani una di quelle della Winnsdòttir Non nego vi siano persone animate da cattive intenzioni, specie se da come ho capito avete incontrato il governatore. Ma finchè sarò vivo, non costringerò mai una donna a fare più di quanto ella non vorrebbe disse alle due sorelle Mi dovrai perdonare, Kat Po, se sono rimasto irretito dalla bellezza di Astrid e di tutte voi, il mio invito non voleva essere una mancanza di rispetto. Se ella vorrà, io ci sarò. Se non sarà sua intenzione o destino, lo accetterò concluse (un breve applauso dei suoi soldati venne soffocato in fretta per non rompere il pathos di quel momento) quindi con un piccolo inchino al gruppo, quando fu manifesta la scelta della maggioranza di rimanere a Verderovere E’ stato comunque per me un piacere incontrarvi e spero ricapiterà l’occasione di incontrarsi. Sarò felice di raccontarvi di quella volta in cui Tom Po mi minacciò quando parlai di cacciare nella Savana! Gli elfi, con non poca gioia delle ninfe di Verderovere, si congedarono dalla compagnia, riprendendo la loro strada per Mylmanor, dove secondo ciò che era stato detto avrebbero fatto rapporto al governatore. Ben altro conclave si tenne tra gli avventurieri, i quali discussero della possibilità di dover uccidere i sottoposti di Zaleria, Melaxes e Nithmeya. Dorian non si sbottonò molto su quella difficile decisione Non so nulla su loro due, ma non lascerò che nessuno mi impedisca di raggiungerla. Però sì, se saranno disposti ad arrendersi la accetterò. Penso che siamo tutti meglio di lei disse, non aggiungendo nulla però in altri casi. Quando il piano per approfittare delle voci su Melaxes vide varie proposte che coinvolgevano anche Kat in persona, il Von Gebsatell si limitò ad osservare la scena con un sorrisetto. L’ospitalità delle ninfe di Verderovere, per il resto di quella giornata, si dimostrò meno generosa rispetto a quella di Lagocristallo. Non vi era una economia attiva in quel luogo, le entrate di oggetti che derivavano dai doni che i postulanti erano costretti a portare, molto spesso esposti dalle ninfe stesse. Presa dalla sua contemplazione, il comando solito di Diamante era in mano ad Adularia, la quale fece in modo che gli stranieri non si dovessero preoccupare del mangiare per quel giorno Coltiviamo alcune radici e tuberi particolari, piante che non crescono altrove a Frondargentea spiegò, alla base dello stufato che venne offerto loro, contenente cubetti color giallo e ocra di quelle misteriose coltivazioni dal sapore fortemente speziato. A discapito dell’esoticità, comunque, si rivelarono nutrienti e la sera fu l’occasione di assaporare il freddo quasi invernale che permeava in quel luogo, che richiedette ai viaggiatori di indossare più strati di vestiti Vieni qui, piccolo disse Ametista, rivolta ad Alucard Ti aiuterò io a rimanere al caldo, ho tanta voglia di sapere da dove vieni. Ti piacerebbe rimanere qui? non fu comunque l’unica ninfa a mostrare un apprezzamento nei confronti degli avventurieri. Come egli già aveva sospettato, Zaffira “prese in consegna” Ragnar Sei molto curioso disse riferendosi alle domande che egli le aveva rivolto Conosco sì diversi segreti e posso anche metterti a conoscenza di alcuni di essi disse, l’odore pungente che la pervadeva simile a quello di foglie bruciate mentre ella mordicchiò il collo del tiefling Ma voglio prima vedere se l’artista che mi ha guardata così tanto durante l’esibizione ha anche altri talenti… ti andrebbe di rimanere con me, vero? Dovrai guadagnartelo, però! disse accennando all’estremità della radura. Tormalina osservò con disprezzo le due ninfe con i tiefling, limitandosi a leggere un libro. Adularia fissò con disprezzo (o era invidia?) Zaffira, rimanendo a disposizione degli avventurieri per domande o dubbi. La notte parve comunque approcciarsi prima di quanto di solito non avrebbe fatto… un altro dei misteriosi poteri di Verderovere? Difficile dirlo. x tutti

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