Tutti i contenuti pubblicati da Vincent Laymann
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Death Note
Appena letto. Premetto che tutto quello che segue è una mia personale opinione, che siete liberi di condividere o meno. E premetto anche che io sono sempre stato dalla parte di L. Quello vero. Spoiler: Il finale ha visto la vittoria di Near e (se vogliamo vederla così) di Mello, che però era un po' poco vivo, alla resa dei conti finale. Bello, per me un risultato fantastico. Un tennistico 6-0, gioco, partita ed incontro ai degni successori di L. Ma a me ha lasciato un po' di asciutto in bocca: ok, è finita come volevo io, con la morte di Kira/Light. Bene, bello, wow. Ma il finale è stato un po'... Un po'... Un po'... Non so come dire. Insomma, alla fine l'ha sputata Near perchè Teru ha fatto la ca**ata, e Light se ne è uscito con il suo bel "ah, ho vinto io!". Sarà che mi sono illuso, ma mi aspettavo un finale più pirotecnico, più avvincente, più coinvolgente. Di quelli che giri le pagine a velocità folle per vedere come va avanti. Non un unico piano-sequenza a ferm'immagini, in cui la gente si parla addosso. Ok, il fumetto aveva perso da un po' la componente "wooooah, che figata!", e almeno per me, era da un po' stato riempito di "eh? che c**zo ha detto?" Di fatto il finale lo possiamo riassumere con: Near: "ho previsto il tuo piano" Light: "ho previsto che avresti previsto il mio piano" Near: "ho previsto che avresti previsto che avrei previsto il tuo piano" Light: "non hai le prove" Near: "Mikami è p*rla" Light: "non l'avevo previsto... sono morto" Mi aspettavo un finale migliore, in tutta onestà. Non che lo bocci del tutto, però preferivo vivere con il dubbio su chi avrebbe vinto, e su come avrebbe fatto, aspettadomi un finale molto più figo di questo. Vincent.
- Black metal
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Vincent!
Ti ringrazio, Doria. Sto cercando di migliorarmi nel tempo libero, perchè ormai, inizata l'università, non è che possa permettermi di distrarmi troppo spesso, a lezione, facendo disegni. Già che sono di passaggio, carico una cosetta banale, fatta l'altro giorno, senza troppa voglia di fare un disegno accurato, o un minimo più preciso. Si tratta del PG che sto avendo la fortuna di interpretare in un PbF, masterizzato da Raemar. Spero non sia male come mi sembra! Ciao e grazie, alla prossima! Vincent.
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Hancock (2008)
L'ho (finalmente) visto ieri sera. Una cosa che ho sentito tantissimo è la netta spaccatura fra la prima parte del film e la seconda. L'inizio è banalotto e grossolano, strappa due risate, niente di impegnato, ma va tranquillamente per una serata fra amici. Ci si diverte, si ride un po', in sala hanno riso più o meno tutti su un paio di battute. Fin qui sarebbe anche un film carino. Non bello, ma carino, di quelli che magari non rivedrai più volte, ma che non ti spiace di essere andato a vederlo al cinema. Poi taglio netto. Da quando Spoiler: viene rivelata la vera identità di Charlize Theron in poi, il film diventa, almeno a mio avviso, totalmente delirante. Come se il regista e lo sceneggiatore si fossero guardati e si fossero chiesti: "Bella, e adesso come lo chiudiamo 'sto film?" E allora giù teorie strane, che il pubblico ha mal sopportato in tutta la sala. Non mi sento di consigliarlo a tutti. Se vi capita di vederlo, fra qualche mese su Sky, potete anche spegnere la TV dopo i primi quaranta/cinquanta minuti. In complesso, cade molto, devo dirlo, nel finale. Peccato, perchè sarebbe potuto essere molto più divertente, e molto più easy-go-lucky (per usare un termine a casaccio che non so dove ho sentito), piuttosto che chiudersi con un finale così improbabile. Alla prossima, Will! Vincent.
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RatMan
Aerys... Grazie. Semplicemnte grazie. Sul serio, sono arrivato a pagina 33 e mi sono chiesto che diavolo stesse facendo il ratto. Un'idea mi era balenata nella testa, ripendando a cosa era successo nei numeri passati. Giro pagina, e Leo Ortolanti dimostra di essere un vero grande del fumetto. Insomma, è semplicemente geniale. Spettacolare. Incredible. Qualcosa che non si può descrivere a parole. Grazie, Aerys.
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Your nature's truly royal.
Dall'album: Wings Of Serenity
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Living under the sun.
Dall'album: Wings Of Serenity
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Just riding the winds up high.
Dall'album: Wings Of Serenity
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Chasing his precious day.
Dall'album: Wings Of Serenity
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Tranquillity is your crown.
Dall'album: Wings Of Serenity
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How I envy your chainless ride.
Dall'album: Wings Of Serenity
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Due risate con D&D [Pt. 2]
Ieri sera abbiamo finalmente ripreso una campagna, mezza sospesa per le vacanze estive. Il nostro immancabile amico, alla sua prima campagna in D&D (ruola un Elfo Bardo/Ladro) ci ha regalato perle di saggezza da altra poesia: La prima, quando, biascicando sulle patatine, gli è uscito un: "... potrebbe esserci anche un combatimento corto a corto: un nano contro uno gnomo in mischia!" La seconda quando, appostatosi all'angolo di una strada a suonare il liuto, per racimolare un po' di soldi, gli viene chiesto come mai abbia un taglio di capelli così inusuale (era appena finito nelle fogne, ed i capelli erano impastati di... beh, avete capito cos). Il bardo si giustifica dicendo: "no, è che io suno in una band, e nella mia band tutti devono avere i capelli uguali!". L'immagine del bardo dei Beatles è stata inappagabile! L'ultima, sempre sua, è saltata fuori subito dopo il passaggio di livello (ha appena preso il suo primo livello da ladro), e gli viene chiesto se sia capace di scassinare una serratura. La risposta, in nome del metagame, non può che essere: "certo, mi sono appena biclassato ladro!" E infine, tocco di classe, il nostro Chierico Nano che affoga nelle fogne, mentre al resto del party l'acqua arrivava sì e no alle ginocchia.
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Vincent!
Grazie mille a tutti e due! Sto cercando di capire bene come funzionino le proporzioni, come hai notato, Dream: in avaczna ho avto un bel po' di tempo, e questi sono solo alcuni degli orrori che ho tirato fuori (alcuni erano davvero improponibili ^^). E grazie mille Akéiron: in effetti è venuta fuori una cosa molto Matrix, alla fine: ne sono rimasto piacevolemnte sorpreso nche io, una volta finito il tutto. Ho pensato di mettere, già chr sono qui, una cosuccia fatta fra ieri e occi, perchè mi sono reso conto che del paladino ho disegnato tutto, tranne lo scudo. E poi volevo imparare a disegnare delle ali, ma mi sa che non mi sono venute troppo bene...
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Cloverfield
Ciao a tutti. Ho pensato di riesumare questo vecchio Topic, in vista di quello che, per ora, dovrebbe essere l'"Untitled Cloverfield Project 2", di cui si parlava anche in siti (di solito) bene informati, come IMDb. Recentemente, non trovo più la pagina relativa a questo film... Si farà? Non si farà? Si tiene tutto sotto silenzio fino alla fine? Lo so che è un altro film, rispetto a quello che molti di noi sono andati a vedere, ma ho pensato di riprendere questo topic, piuttosto che aprirne un altro, visto che moltissimi utenti, in tutto il mondo, hanno letteralmente setacciato il primo film alla rierca di indizi sul secondo, sull'identità della creatura, su cosa l'abbia portata a New York... Mi piacerebbe vedere se altri ne sanno più di me, visto che la mia curiosità si sta facendo insaziabile e che recentemente sono saltate fuori dichiarazioni ufficiali dello stesso JJ Abrahms piuttosto inquietanti. Per non rovinare a nessuno la visione del film, metto in spoiler un paio di "facts" che sono stati notati: Spoiler: 1- Credo tutti, ormai, sappiano che nella sequenza fiale del film, in quell'ultimo flashback in cui vediamo i due protagonisti su una ruota panoramica, si possa intravvedere qualcosa cadere in acqua. Ora, Abrahms stesso ha detto che quella "cosa" che cade in mare è in realtà un satellite della Slusho!, l'industria giapponese produttrie di bibite per cui il protagonista sarebbe andato a lavorare, di lì a poco. Ora, la mia domanda è: che se ne fa un'industria di bibite come la Coca-Cola di un satellite? 2- Una cosa inquietante che ho avuto modo di ascoltare è la voce registrata dopo i titoli di coda. Ascoltata normalmente, si sente in modo abbastanza chiaro che questa misteriosa voce dice "help us". Ma se la si ascolta all'indietro, si può chiaramente sentire "it's still alive". Mi è preso il panico quando l'ho sentito. 3- C'è gente che parla di premonizione: nella scena iniziale della festa, Hud (il ragazzo con la telecamera) incontra Marlena. C'è una canzone, sotto, dei "The Blood Army". Un verso della canzone è stato deliberatamente cambiato, nel fiolm, perchè dicesse "... till someone explodes", che poi è l'orrido destino a cui va incontro la povera ragazza. 4- La cosa più inquietante, però, è un'osservazione che è stata fatta da molti: i mostri probabilmente sono due. Qualche fan sfegatato del film, che deve esserselo visto migliaia di olte, ha notato che il mostro che attacca New York, e semina il panico fra le strade (ne si vede la "testa" in una sequenza, poco prima che i protagonisti entrino in metropolitana), è diverso da quello che, alla fine del film, uccide Hud. Molti hanno notato una diversa posizion dei denti, degli occhi, e di quelli che sembra essere un paio di narici. Ancora più interessante è una dichiarazione fatta da Abrahms, che credo sia reperibile da qualche parte su Wikipedia: Spoiler: Abrahms avrebbe dichiarato, testuali parole, che il mostro è in realtà "a baby". Questo darrebbe valore all'ipotesi che i mostri siano, in effetti, due, ma ancora non è stato rivelato granchè. Questo fantomatico "Cloverfield 2" dovrebbe uscire (se mai uscirà) entro un annetto (massimo due) nelel sale. Che cosa ci aspetta? Ai posteri l'ardua sentenza. CloverVincent.
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Questa è la tua canzone... Two non lo sai...
E' una canzone a cui sono molto legato per vari motivi, anche se forse non è propriamente il mio "genere". Dedicata a tutti coloro che hanno resistito nonostante tutto. A tutti coloro che hanno creduto fino in fondo in qualcosa per cui valeva la pena sognare. A tutti coloro che ancora ci credono, ed a tutti coloro che non si fermeranno mai. "WHERE MY HEART WILL TAKE ME" - RUSSEL WATSON It's been a long road, getting from there to here. It's been a long time, but my time is finally near. And I can feel a change in the wind right now, nothing's in my way. And they're not gonna hold me down no more, No they're not gonna hold me down. 'Cause I've got faith of the heart, I'm going where my heart will take me. I've got faith to believe I can do anything. I've got strength of the soul, no one's gonna bend or break me. I can reach any star, I've got faith, I've got faith, faith of the heart. It's been a long night, trying to find my way, Been through the darkness. Now I'll finally have my day. And I will see my dream come alive at last, I will touch the sky. And they're not gonna hold me down no more, No they're not gonna change my mind. 'Cause I've got faith of the heart, I'm going where my heart will take me. I've got faith to believe I can do anything. I've got strength of the soul, no one's gonna bend or break me. I can reach any star, I've got faith, I've got faith, faith of the heart. I've known a wind so cold, and seen the darkest days. But now the winds I feel are only winds of change. I've been through the fire and I've been through the rain. But I'll be fine. (Woah-e-Woah! Woah-e-woah!) 'Cause I've got faith of the heart, I'm going where my heart will take me. I've got faith to believe I can do anything. I've got strength of the soul, no one's gonna bend or break me. I can reach any star, I've got faith... I've got faith of the heart, I'm going where my heart will take me. I've got faith to believe I can do anything. I've got strength of the soul, no one's gonna bend or break me. I can reach any star, I've got faith, I've got faith, faith of the heart. It's been a long road...
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Il Metal... è vario
I Nightiwish dipende: per i primi album (ho in mente soprattutto il bellissimo Angels Fall First), la band era portatrice di un Gothic puro e semplice, supportato dalla bellissima voce di Tarja Turunen, che credo non necessiti di particolari spiegazioni. Suppeccivamente (e penso all'EP Over the Hills And Far Away, ma anche a Once), la band è scivolata sempre più su un Power leggero, piuttosto "tranquillo" per i canonici di questo genere. Poi sappiamo tutti come è andata a finire, dopo la dipartita della Turunen e l'arrivo della Ozlon...
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Il Metal... è vario
Ti confesso che non sono per nulla d'accordo: Morbis Vision è considerato (e non solo da me) un monumento del Death degli anni ottanta. Le sonorità ci sono tutte, lo stile è puro, ancora pesantemente incontaminato dalle scelte future che i Sepultura faranno. Sì, forse da Schizophrenia in poi si iniziano a delle forti sonorità thrash (anche se lo stesso Schizophrenia lo considero un album molto più Death che Thrash). Di lì in poi si scivola sempre più sul Thrash. Non metto in dubbio sia difficile trovare le moltissime sfumature di una band che ha all'attivo una dozzina di album, ma, almeno a mio avviso, di Black non è che ci sia tutta questa presenza. In tutta sincerità, io non mi sognerei mai di definire i Sepultura una band Black Metal. Ok, forse qualche vaga eco ce la puoi trovare, ma il loro percorso, per quanto mi riguarda, è stato: Death Metal | V Death Metal/Thrash Metal | V Thrash Metal/Death Metal | V Thrash Metal Un passaggio graduale, libero, forse contaminato, ma molto personale, che di Black ha ben poco. Forse si può fare un discorso a parte per dischi come Roots e Against, che scivolano un un Alternative che a me non piace per nulla (c'è chi ci vede dell'Hardcore Punk, lì in mezzo). Ovviamente, tutto ciò è IMHO.
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-Noi- (IV)
L'unica foto in cui ci fossi io, di tutta la vacanza: mannaggia il mio animo da fotografo! Eravamo a Celerina, sulle montagne vicino al Pitz Nair (chiedo perdono, ma non so come si scriva!) P.S.: Ho tagliato i capelli!
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Dragonforce
Ciao a tutti. Sono riuscito a mettere le mani sulle otto tracce che compongono il nuovo album dei Dragonforce, il (almeno da me) tanto atteso Ultra Beatdown. Mi scuso per il doppio post, ma, del resto, è passato un mese dall'ultimo mio messaggio in questo topic, e ho pensato, dopo vari e approfonditi ascolti del nuovo album, di improvvisarmi critico e provare una rapida recensione, per tutti coloro che volessero mettere le mani su questo nuovo album. ULTRA BEATDOWN - Dragonforce Iniziamo subito con Heroes of Our Time, in versione ovviamente più lunga da quella che si può ascoltare nel video. L'inizio è subito deciso, carico, forte del marchio Dragonforce e del bisogno di rapidità insaziabile di questi ragazzi. Le linee vocali scorrono via molto piacovelmente, mettendo insieme anche una certa varietà che si fa ascoltare volentieri. Come già avevo anticipato, è chiaro il tentativo del sestetto di rinnovare il sound della band, anche se, come ha detto recentemente Herman LI (chitarrista della band): "tutti ci dicono che siamo troppo veloci, ma perchè dovremmo suonare più piano, quando ci sono migliaia di altre band che già suonano più piano di noi?". Direi che è un discorso inattaccabile. La canzone riempie i canonici sette minuti tranquillamente, senza rinnovarsi troppo, ma presentando in ogni caso un bel passo avanti rispetto ai precedenti album. The Fire Stell Burns si apre subito con un cantato, con qualcosa che a stento riesco a definire "Dragonforce", non fosse per l'inconfondibile voce di Zp Theart. E' una traccia in cui più volte si cerca di evitare l'abbinamento chitarre/voce, lasciato che il vocalist sfoghi la sua voce sul quasi totale silenzio per la prima strofa. A seguire, si rientra più sui canoni tipici a cui questi ragazzi ci hanno abituati. E' una canzone piacevole, che forse non decolla come dovrebbe, ma che si fa ascoltare volentieri. Forse leggermente sottotono rispetto alla precedente, ma comunque pregevole. Sa un po' di già sentito, ma si sente un impulso al rinnovamento, anche se un po' soffocato dalle abitudini rapide e precise dei due chitarristi. Bello il pezzo prima dell'immancabile assolo di chitarre gemelle, in cui Zp Theart la fa da padrone, prima che Herman Li e Sam Totman si lancino nelle loro tempeste di fuoco soniche. Consigliata agli incrollabili fan dei Dragonforce. Reasons To Live attacca subito martellando con suoni violenti, senza però risparmiarci le sonorità da videogame che, notoriamente, ispirano questi eterni Peter Pan del Power Metal. E' una canzone piacevole, che alterna note tirate a pezzi più veloci e spediti tipici. Va al sodo girandoci un po' intorno e perdendosi un po' in piccoli intermezzi, ma tutto sommato si fa apprezzare. Qualcuno potrebbe trovare un po' sfiancante l'alternanza di note lunghe e pezzi più veloci. Molto bella la prova di Dave Mackintosh (batterista), che dimostra di non essere solo una drum machine, ma di avere la testa per intervallare ritmi diversi. Il ritornello è qualcosa di inedito per la band: non è sparato a velocità supersoniche, ma ricorda moltissimo le colonne sonore dei vecchi arcade anni '80, a ricordarci, come sempre dichiarato dalla band, quanto questi ragazzi apprezzino anche questo genere di musica. Con Heartbrak Armageddon si torna ai Dragonforce "old stile": si parte con una intro tranquilla, che accelera molto presto, per buttarsi su riff che sanno un pochino di già sentito. Anche qui delle scelte vocali simili a quelle di The Fire Still Burns, fino ad un pre-chorus ed ad un chorus abbastanza tranquilli. Dopo il primo ritornello si riparte a gran velocità, per poi rallentare dopo il secondo. Si ha sempre più l’impressione che il sestetto dei Dragonforce non sia stato sordo alle critiche avanzate da molti, sull’eccessiva velocità degli assoli. Questa impressione viene smentita dopo un minuto e mezzo di assolo, quando tutto il gruppo si rilancia nell’ormai classico assolo velocissimo e martellante, con chitarre distorte e una batteria veramente instancabile. Consigliata a chi si aspetta dei Dragonforce un po’ cambiati, ma non troppo. Passiamo la prima metà dell’album con Last Journy Home, che si impone subito con note lunghe e altisonanti, forse cercando di dare un accenno di epic al brano. Anche in seguito abbiamo un sonoro rallentamento, in cui le voci sono accompagnate da una batteria cadenzata, per poi passare ad un pezzo in cui voce e tastiera creano un’interessante atmosfera. Ma subito le chitarre gemelle ritornano a segnare la traccia. Si passa ad un ritornello di facile ascolto, che almeno in parte entra in testa subito. Di nuovo, chitarra da sola, che mi ricorda qualche vecchio pezzo epic/power, prima che lo stile Dragonforce riemerga nuovamente, sempre carico di sonorità al limite del videogame da sala. Forse la traccia si fa un po’ lunga, ma sa farsi apprezzare ulteriormente negli ultimi due minuti, con un piacevole rallentamento. Come ho detto, credo ci sia un vago tentativo di piazzare un po’ di epicità nella traccia, anche se il marchio di fabbrica Dragonforce è diffiicile da nascondere. Si passa rapidamente a A Flame For Freedom, che attacca con un inizio sereno, che non può non ricordare Dawn Over A New World, dal loro secondo album, Sonic Firestorm. Le linee si somigliano: inizio tranquillo, che poi accelera, fino al ritornello, in cui le chitarre iniziano a calcare la scena, mentre la voce non sforza mai il ritmo. E’ una canzone piacevole, forse la “lenta” dell’album, anche se viene davvero difficile usare la parola “lento” quando si parla di questi ragazzi. E’ una canzone carina, che prenderà di certo chi vorrà abbandonarsi ad essa. Sfido tutti a non ritrovarsi a canticchiare il ritornello, dopo un paio di ascolti: anche perché si tratta di una canzone “breve” (sempre parlando in termini Dragonforce), che passa via tranquilla, facendoci riprendere un po’ il fiato dopo la precedente. Inside The Winter Storm si merita probabilmente il premio di “mia canzone preferita in quest’album”: lo stile è quello già consolidato di Operation Ground And Pound, con suoni rapidi e riff velocissimi, mentre la voce segue le chitarre dopo una intro che entra subito nelle orecchie. La canzone procede rapidamente, alternando pezzi di voce a pezzi di chitarra, fino ad un ritornello molto orecchiabile, per poi bloccarsi improvvisamente, sotto la spinta di un lento coinvolgente, dandoci finalmente la dimostrazione che anche ZP Theart è un vocalist versatile. Il lento è un’illusione rapida, dietro al pre-chorus ed al chorus che riattacca. L’ho trovata una traccia molto bella, in grado di alternare pezzi lenti a pezzi di facilissimo ascolto, e dando un suono di epicità al titolo, invocato dall’intero gruppo. L’assolo ricorda un po’ quelli dei primi due dischi, in particolare quello di Revelations, brano molto carino di Valley Of The Damned. A mio avviso è una traccia molto carina. E per una volta, mi piace anche il testo che c’è sotto. Siamo in dirittura d’arrivo, e troviamo The Warrior Inside, che vi farà chiedere se state ascoltando la colonna sonora di Super Mario, o l’ultimo CD dei Dragonforce. Ma ci pensano le chitarre di Herman Li e Sam Totman a fugare ogni dubbio, andando incontro a pezzi spediti, eredità del precedente Inhuman Rampage, che non si stemperano troppo, nemmeno con il ritornello. Sì, si sente una vaga eco di innovazione, ma questa è probabilmente la traccia più “vecchio stile” della band, consigliata davvero solo ai loro incrollabili fan. In parte ricorda anche Cry Of The Brave, la bonus track di Sonic Firestorm. Il Cd si chiude così, senza un finale propriamente malinconico, ma comunque dai toni larghi, ampi, a chiudere queste otto nuove tracce, salutando tutti i fan con la speranza di un futuro ancora più roseo, nell’alba dei giorni che verranno. Il sapore che mi resta in bocca è quello di una fremente attesa per i prossimi album: sono ansioso di vedere se il gruppo deciderà di rinnovarsi, proseguendo sulla strada che qui pare abbozzata, e non presa del tutto. Ci sono delle belle idee, ma manca forse il coraggio di buttarsi a testa bassa in avanti, verso sperimentazioni un po' diverse. Tutto sommato, è un bell’album: non è al pari dei primi due (Valley Of The Damned e Sonic Firestorm), ma ci si avvicina un po’ timidamente, superando di certo il precedente Inhuman Rampage, forse il disco meno riuscito a questi ragazzi. E’ un disco interessante, perfetto per gli amanti del genere, che vogliono sentirsi otto tracce dei Dragonforce, ma senza ricadere eccessivamente nel banale. Ci sono echi dei vecchi brani (a tratti mi ha ricordato molto Black Winter Night, dal primo disco), ma credo che per questi ragazzi sarebbe impossibile tagliare i ponti con quanto è stato fatto, per innovarsi completamente. Per tirare le somme: sconsigliatissimo a tutti i fan della band ed a chi non disdegna le chitarre spedite. Aspettatevi di meglio rispetto all’ultimo album, ma nulla di troppo vicino ai (a mio avviso migliori) primi due album. Intanto: il nove febbraio ’09 saranno all’Alcatraz di Milano, con i Turisas (grandissima band). Io ci sarò, e voi? PowerVincent.
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Questa è la tua canzone... Two non lo sai...
Questa la vorrei dedicare a tutti quelli che, come me, non si sono mai sentiti veramente a casa. E' una canzone che ha significato molto, per me, da quando l'ho sentita, e mi è sempre stata vicino, a ricordarmi chi sono, e chi vorrei essere. "HEADING NORTHE" - STORMWARRIOR Wilde at hearte, defiant minde, Surrender is not my fate. I've cross'd the seas, for all the years, And always have prevail'd. I've seen the tempest in darkest nights, I've faced the eyes of Thor. I've felt the icy colde winde blow, So mystical and raw. I've never fear'd the open battlefielde! (never fear'd the open sea!) I've always brav'd the wildest storms! (brav'd the wildest storms!) But when I close my eyes I see the northern skies... And I see the place where I was borne. We're heading northe, heading home, Where the northern son was borne, And the northewinde fills my hearte again, Withe the flame that miss'd so longe. We're heading northe, heading home, To the shores where we belonge, Njörd's daughters take me home again, To the ones we've left alone. We're heading northe! I've conquered oh the stormy seas, Laid waste the foreign shores. The scars of countless victories revive the days of yore. I've never fear'd the open battlefielde! (never fear'd the open sea!) I've always brav'd the wildest storms! (brav'd the wildest storms!) But when I close my eyes I see the northern skies... And I see the place where I was borne. We're heading northe, heading home, Where the northern son was borne, And the northewinde fills my hearte again, Withe the flame that miss'd so longe. We're heading northe, heading home, To the shores where we belonge, Njörd's daughters take me home again, To the ones we've left alone. We're heading northe! I've never fear'd the open battlefielde! (never fear'd the open sea!) I've always brav'd the wildest storms! (brav'd the wildest storms!) But when I close my eyes I see the northern skies... And I see the place where I was borne. We're heading northe, heading home, Where the northern son was borne, And the northewinde fills my hearte again, Withe the flame that miss'd so longe. We're heading northe, heading home, To the shores where we belonge, Njörd's daughters take me home again, To the ones we've left alone. We're heading northe!
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Piacere Dave
L'ho visto ieri sera, con gli amici, giusto per passare una serata divertendoci e senza pensare troppo. Che dire? E' un film divertente che più volte strappa molto volentieri una risata. Noi tutti ci siamo andati senza grandi pretese, ben sapendo che si trattava di un filmetto per divertirsi, e niente più, e ne siamo usciti piacevolmente soddisfatti. Divertente, alcune scene hanno scatenato l'ilarità dei ben venti spettatori della sala dell'Odeon di Milano. Nel complesso un bel film da vedere fra amici, spegnendo il cervello per un'oretta e mezza e godendosi un po' di comicità molto rilassata. Che dire di Eddie Murphy? Sicuramente mi è piaciuto molto più questo film, del precedente Norbit (che ho trovato davvero brutto e grossolano). Questo è simpatico, si fa vedere piacevolmente, e in più di una scena ha fatto ridere tutti quanti davvero di gusto. Spoiler: Quella del gatto, quella della stretta di mano. Non voglio fare quello che ride delle solite, stucchevoli battute sull'omosessualità, ma ho trovato divertente anche il cambiamento dell'Ufficiale Tattico (credo il Numero 4), che scopre la sua "vera via" dopo aver visto il musical. Poi, inevitabilmente, è una di quelle commedie che deve cadere nel solito clichè della storia d'amore obbligatoria. Secondo me questa è l'unica vera pecca del film: la storia d'amore fra il Comandante e Numero 3, che mi sembrava tanto di "storia d'amore da mettere per forza". Forse anche fin troppo scontato il finale "la terra sembra un posto cattivo, ma in realtà è buono" da cartone della Disney, ma da una commediola non ci si poteva aspettare altro che un finale come questo. Ad ogni modo, per quanto mi riguarda, giudizio positivo: raggiunge a pieno ed abbondantemente la sufficienza. Chiaramente, non andate a vederlo convinti che sia il film del 2008 (visto che Il Cavaliere Oscuro è nelle sale da più di un mese ). In ogni caso, buona visione! Vince.
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Vincent!
Ciao a tutti. Sono passati quasi due mesi dal mio ultimo post qui: complici le vacanze, il mare, il fatto che la maturità fosse finalmente passata, mi sono preso una (fin troppo) lunga pausa. Durante i momenti più tranquilli, ascoltando magari un po' di musica a tempo perso, mi sono messo a fare qualche scarabocchio, giusto per divertirmi un pochino. Ho pensato di caricarne qui un paio, nella speranza che qualcuno possa darmi consigli su come rimediare ai disastri che ho fatto. Inizierei con una cosa fatta ad inizio estate: finalmente, dopo quasi un anno a pensarci su, e tre pagine di topic a farci bozzetti, credo di essere arrivato ad una versione definitiva dell'armatura del mo personaggio (il caro vecchio Paladino). Mancano giusto l'elmo ed il mantello (e la faccia ), che resteranno come nelle precedenti versioni. ora, lo so che è la cosa meno armaturosa che si sia vista al mondo, ma da uno che è cresciuto leggendo Kurumada, che cosa ci si poteva aspettare? La seconda cosa che ho pensato di caricare è un piccolo schizzo per un personaggio di D&D, che avrò la fortuna di interpretare in un PbF a tema draconico. Come stile del personaggio ho ripreso un vecchio PG che mi ero inventato, ma che alla fine è durato ben poco, perchè abbiamo sospeso la campagna ormai un anno e mezzo fa. E' un tipo un po' strano, lo so: penso che avrà sempre quell'espressione simil-ebete, da uno che sta pensando a tutt'altro. Il terzo disegno che ho pensato di caricare l'ho fatto un po' di getto, senza pensarci troppo (e mi sa che un po' si vede), ascoltando "before The Storm", una bellissima canzone interamente strumentale dei Firewind, che ho sempre amato molto, perchè la trovo carica di un'atmosfera davvero suggestiva. L'idea poi è andata mischiandosi con un paio di pensieri che mi stavo facendo, sul mettere su un mazzo di Magic verde/nero... Non so esattamente cosa sia o cosa voglia dire. E' un disegno venuto così, senza pensarci granchè su. Una piccola cosa che volevo caricare era un altro disegno, sempre fatto senza pensarci granchè su, fatto mentre ascoltavo "The Perfect Machine" dei Vision Divine. Non saprei dire perchè ne sia uscito qualcosa di così inquietante: forse ho dormito poco, negli utlimi tempi, o ho guardato troppe volte Matrix. Concludo con un disegno che credo non abbia bisogno di troppe spiegazioni. da patito quale sono di 300, mi sono stupito nel rendermi conto che non avevo ancora fatto un disegno sul film. Spero che nel complesso non siano così tragici come sembrano a me. Un grazie a chiunque vorrà darmi un consiglio, o anche solo fare un commento. Buona gornata, Vince.
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Il Metal... è vario
Sai, Ricky, credo che la cosa sia abbastanza prevedibile, su un forum come questo. Parlo da uno che ha votato 8e ama alla follia) il Power Metal, per cui, chiaramente, la mia opinione può essere un bel po' di parte. Ad ogni modo, questo forum è quasi interamente dedicato ai giochi di ruolo, al fantasy, alla fantasia, a mondi diverso dal nostro in cui draghi, cavalieri, epiche battaglie e potenti maghi sono all'ordine del giorno. Chiaramente, questo è un altro modo per dire che a tutti (o quasi) gli utenti di questo forum, parlare di argomenti simili non dispiace affatto. Certo, ognuno, giustamente, ha la sua particolare visione del gioco di ruolo, e ne esistono molti in cui di draghi e di cavalieri può non esserci neanche l'ombra, ma il "fantasy" è un po' un denominatore comune di quasi tutti gli utenti di questo forum. La "R" di GdR poi può essere interpretata come ognuno preferisce (anche se probabilmente noi due andremmo molto d'accordo, viste le immagini che garriscono nelle nostre firme ), ma in generale, il desiderio di evasione dal mondo reale per passare ad uno fantastico, diverso, estraneo, in cui si può essere grandi eroi in sella a poderosi destrieri, o giovani scudieri alle prime armi (Livelli Infimi docet ) è una cosa piuttosto tipica in tutti gli utenti di questo forum, credo (tranne per Godric, che si è iscritto al forum per fare mattanza di infedeli ). E di tutti i moltissimi sottogeneri del Metallo, credo che il Power sia quello che più si avvicina a questa idea. D'accordo che il Power metal può affrontare tematiche diverse, che gruppi come i Blind Guardian (che sono il mio gruppo preferito, per cui potrei anche essere di parte ) hanno parlato praticamente di tutto: da quanto è bello sognare, al delirio in cui è piombata la germania sotto il Nazismo, dalla follia di uno schizofrenico alla guerra di Troia. Tuttavia, il "fantasy" in sè trova la sua migliore incarnazione, a mio avviso, nel Power Metal. Sono sicuro che si potrebbero portare centinaia di esempi del contrario, ma se ragioniamo esclusivamente a stereotipi, salta piuttosto all'occhio: il Black Metal è la musica di chi va contro la cristianità, il Gothic/Doom Metal è quello di chi è innamorato/triste/depresso, il Viking Metal quello di chi arriva con il suo bel drakkar a bruciare i villaggi... In tutto questo, il Power è sempre stato stereotipato come "il genere dei draghi, delle spade e dei cavalieri". E si dice che in ogni leggenda ci sia un fondo di verità. D'accordo, che magari il Power Metal non è basato solo su quello, ma una buona componente fantasy è innegabile. Spero di aver soddisfatto la tua curiosità. Buona giornata a tutti. Power Vincent.
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[For Fun] Control-Macina UW
Ragazzi, in quanti avete risposto! Ringrazio ovviamente tutti quanti per i consigli: vedrò di farne tesoro! Per ora, ad ogni modo, non volevo mettermi alla disperata ricerca di carte nei negozi della mia pur abbastanza fornita città. Per cui terrò conto di tutti i vostri suggerimenti per un prossimo futuro. Quindi per adesso mi limito a togliere un paio di carte per mettere il monile dell'alba e lo scettro isocrono in più. Pensavo di togliere le controevocazioni, come suggerito dalla Mole Proteiforme (che bel nickname ), per far spazio a queste due carte. Ancora, grazie a tutti.
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Pablo Ciallella e robe così
Sai, Merin, il discorso che hai fatto tu era saltato fuori anche un mesetto fa, fra me ed i miei amici, quando eravamo in vacanza tutti insieme al mare, ed una mattina, pigramente, siccome ci eravamo alzati tardi, avevamo acceso la tv, carrellando a caso, giusto per passare qualche decina di minuti prima di metterci a preparare il pranzo. Ora, una piccola premessa: sono il primo a trovare fastidiose le persone che fanno i raffinati sui gusti musicali, senza un minimo di apertura verso generi differenti. Lo dico da uno che ascolta quasi solo "metallo" (anche se come termine è molto, molto vago, lo so) e giù di lì, ed ha quasi solo questo vastissimo ramo della musica sul suo computer: so benissimo che la mia è una lacuna notevole, ma d'altro canto, non sono uno che disdegna musica di altri generi. In quella vacanza, in particolare, eravamo in sei: oltre a me c'erano un fiero ascoltatore di AC/DC ed Aerosmith; uno che ascolta un po' di tutto (dai My Chemical Romance ai Metallica vecchia scuola, per intenderci); una appassionata di rock anni '80; una che condivide più o meno i miei gusti musicali, ma è anche lei appassionata di musica fra gli anni '70 e '80; ed un'ultima ragazza che ascolta davvero di tutto. Ora, questo favoriva molto i discorsi di musica fra di noi: ognuno chiaramente aveva le sue opinioni e le sue preferenze, ma tutti concordavamo sulle capacità dei "big" della musica. Io per primo ho sempre considerato molto intelligenti gli Aerosmith e delle pietre miliari gli AC/DC, apprezzato (ma non amato, ma qui credo sia questione di gusti) Dio ed i Rainbow, gli Europe, e tutti queigli altri gruppi che spopolavano, più o meno nel periodo in cui sono nato. Parlando di musica, finivamo per non essere spesso d'accordo, questo è chiaro, ma bene o male ci trovavamo d'accordo su alcuni aspetti. Ora, il trauma è stato davvero grosso, un po' per tutti noi, quella mattina: erano sì e no un paio d'anni che la maggior parte di noi non si sintonizzava su Mtv, AllMusic, e altri canali di "intrattenimento musicale". Passa la prima canzone. C'è una ragazza mezza nuda che canta una canzone di tre minuti scarsi, monotonissima, sculettando e pensando molto più o mettersi in pose sensuali, che a prendersi un minimo di credibilità come cantante. Non si vede nemmeno uno strumento in tutto il video: niente chitarre, niente batterie... Bassi non parliamone. Arriva la seconda canzone. La mia amica, quella che ascolta un po' di tutto, mi dice che la cantante è quella dei Black Eyed Peace (non li conosco molto, chiedo scusa ai fan se il nome non è corretto). Il nome mi ricorda qualcosa che passava molto quando ero alle medie (cinque/sei anni fa). La tipa sta sullo schermo per tre minuti circa, anche lei vestita poco, atteggiandosi a gran f**a, accompagnata da un energumeno che rappeggia per un buon minuto e mezzo sempre sulla stessa nota, senza che nessuno di noi capica molto di quello che dice. Anche qui, nessuno strumento in vista. Arriva la terza canzone. Questa volta si inizia subito con due "yeah... oh... yeah...", arriva di nuovo un omaccione di colore appena uscito da un fitness club, che dice qualcosa in modo confusionario e sincopato ai limiti del comprensibile. Accanto a lui tre bellissime ragazze in costume da bagno, che non non fanno nulla per tutto il video, se non strusciarsi contro l'energumeno (chiaramente erano lì per le loro doti asrtistiche). Qui la musica è un delirio di sintetizzatori e rumori strani. La dimostrazione che con tre rumori a caso e una vaga idea di come funzioni la tempistica si può andare su Mtv. Qui, di strumenti, neanche il vago sentore. Abbiamo resistito il più possibile, ma dopo una ventina di minuti non ci siamo riusciti proprio più. E qui concordavamo davvero tutti, nel dire che è una cosa che non solo troviamo ingiusta, ma addirittura vergognosa. Ora, forse sono io che ho avuto una cattiva educazione musicale, ma dalle mie parti si fa "musica" con degli strumenti e magari una voce. Possono non piacermi moltissimi generi, ma se c'è una chitarra, magari una batteria e un basso, e se non chiedo troppo, magari anche una voce (le tastiere, beh, forse chiedo davvero troppo), sono prontissimo a dire che quella è musica. Ma non può essere musica qualcosa fatto tutto in uno studio di mixaggio, con voci e suoni filtrati allo spasmo, senza che ci sia qualcuno che davvero suoni uno strumento, o canti con la sua voce. La cosa davvero triste, la cosa persino vergognosa, come dici giustissimamente tu, Merin, è che "artisti" così passano sulla Tv molto, ma molto più spesso di band molto più talentuose, che se riescono a trovare una casa discografica è un miracolo. Gente che obiettivamente non fa musica, perchè non si può dire che sia musica quella, è molto, molto, molto più famosa di altri, sconosciuti ai più, ma che sono stati pietre miliari della musica. Quella vera.