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Uccidere al di fuori di un combattimento
...e il colpo di grazia?
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Capitolo III: Scuotiterra
Tiberius apre gli occhi e, in tutto il suo orgoglio, si lascia sfuggire una mezza risata senza aprir bocca. "Qui è un posto relativo contessa. E concordo che nulla sia casuale in questo incontro. Ditemi quindi, avete una domanda per me, lo sento."
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Cintura d'Onice
Dall'album: Capo Ventura
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Capo Ventura
Aggiunta immagine a un album di una gallery di proprietà di Bellerofonte in Immagini in Advenit Ventum OrientisImmagini da Capo Ventura
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Cintura d'Onice
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Guardiola_Sotterranei_Loggia.jpg
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Studio di Iver
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Cattedrale di Capo Ventura
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Est Continente
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Taverna del Cigno
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Sala Grande della Loggia
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Laboratorio di Naesala
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Sala da Pranzo della Loggia
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Ufficio di Kilash
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Ufficio di Kerberos
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Ingresso del Torrione della Loggia
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Forgia di Floim
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Statuto della Loggia
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Mappa di Capo Ventura
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Guardiola_Sotterranei_Loggia.jpg
Dall'album: Capo Ventura
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Capitolo III: Sì, chef!
Le voci, i chiacchiericci e gli schiamazzi da dentro la porta si bloccano quando bussi, ma la porta si apre quasi subito. Il clangore di risate ricomincia, stavolta più affascinato, quando ti vedono entrare. Miranda desta un po' di stupore all'inizio, ma i fanciullini la prendono subito in simpatia. "Randal, Randal, cosa ci hai portato?" chiedono all'unisono. Sì, sono felici di vederti, ma lo sarebbero di più se gli avessi portato qualcosa...
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Capitolo III: Scuotiterra
Il viaggio procede sommariamente bene. Lasciate Capo Ventura alle vostre spalle e vi immettete sulla strada sterrata che si snoda attraverso i poderi e le numerose case di campagna appartenenti ai cittadini che non possono permettersi di vivere dentro le mura cittadine. Più continuate a salire, meno case trovate lungo il sentiero, finché alberi e vegetazione inghiottiscono il paesaggio. L'odore di mare lo sentite a tratti, quando la strada devia un po' verso la costa orientale, ma la resina e il forte odore di pino larice vi inonda e rinfresca; durante la notte vi accampate all'ombra di enormi alberi, e Asvig si alterna a Ventura per i turni di guardia. Le strade sono relativamente sicure, proseguendo verso nord sono pochi i passanti che incrociate. Il quarto giorno di viaggio, subito prima di pranzo, il faro di Punta Alice appare tra gli alberi alla vostra destra. La strada si divide: quella più battuta porta al faro, dove vi fermate a riposare e mangiare; dopodiché proseguite verso sinistra, diretti sulla strada settentrionale. Non vi allontanate troppo dal promontorio, però. Giusto qualche ora dopo il suono di un affluente diretto al mare vi indica che siete vicini: ed ecco, che tra gli alberi ed il cinguettio di centinaia di uccelli, un complesso di pietre iscritte di simboli sconosciuti vi indica la destinazione. Dormiente, appisolato in un sonno quieto e profondo su una di queste statue, vedete l'elfo Tiberius immerso nell'ambiente naturale. Farfalle gli svolazzano intorno, talvolta si poggiano sulle sue elfiche orecchie. Vestito di stoffa verde e amaranto, coperto di pelli di lupo, con sé porta poco o niente; un fagotto ed un bastone da passeggio, nulla più, appoggiati poco lontano da lì. Asvig rimane a sorvegliare la carrozza ai lati della strada principale, mentre Ventura ti segue tre passi dietro di te. Vi avvicinate caute all'elfo, ma appena mettete piede nel circolo di rocce, questi, immobile come se fosse una statua, ti chiama. "Contessa, non mi aspettavo che si avventurasse fin qui per venirmi a cercare. Deve desiderare molto la mia presenza." L'elfo continua a rimanere immobile, con gli occhi chiusi, anche quando parla.
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Capitolo III: Sì, chef!
Miranda sbircia dalla tua lettera e commenta: "Se siete una trentina a bordo, credo che vi basteranno per circa...mmh...due settimane. Forse due settimane e mezzo. Ma avete una rete da pesca, no?" ti dice, indicando la prima voce sotto l'elenco "oggetti". "Lascerò stare la polena, io ci avrei messo qualcosa che fa più paura, ma va beh. Il nome mi piace. Jocasta sa troppo di nave pirata fantasma, e poi magari metti che Nero avanzi pretese? No, meglio di no. Certo, se hai un nome migliore proponilo e magari si passa ai voti." Dopodiché si slaccia il grembiule e si lega i capelli. "Andiamo, che stiamo aspettando?"
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Capitolo III: Scuotiterra
L'ex-capitano ti ringrazia con un cenno del capo e inizia a controllare le briglie dei cavalli in attesa che la ragazza si faccia vedere. Passano dieci minuti prima che Ventura, in tutta la sua candida innocenza, raggiunga di corsa la carrozza scusandosi infinitamente del ritardo. "Non trovavo il pettine!" si era giustificata, e tu ci credi davvero: sei capitata solo due volte nella stanza che le è stata assegnata in Loggia, e giureresti di aver visto fienili più ordinati. Quella ragazza non sa proprio cos'è l'ordine! La carrozza parte, direzione nord. Asvig vi avvisa che ci vorranno almeno quattro giorni per raggiungere il santuario. Fortuna che avete portato con voi tutto il necessario.
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Capitolo III: Scuotiterra
"E' tutto a bordo, mia signora. E no, non ho ancora avuto il piacere." L'uomo scende dalla carrozza per porgerti il suo braccio come appoggio per farti salire su.
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Capitolo III: Scuotiterra
Anche stavolta, con doverosa attesa, l'ultima risposta di Kilash arriva consegnata da un messaggero. _______ ...Asvig si sarebbe fatto trovare il giorno successivo alle redini di una carrozza a cui era stato assegnato un cavallo pezzato particolarmente docile. Il mezzo era stato inoltre già rifornito di tutto ciò che poteva servire durante il viaggio verso nord. Sotto le mura esterne di Capo Ventura, le guardie osservano con reverenza te e con diffidenza l'omone biondo; stavolta Asvig ha indossato la sua armatura ed è stato dotato di uno scudo rotondo e un'ascia ben visibile legata alla cintura.
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Capitolo III: Sì, chef!
Miranda annuisce, prima che cambi discorso. "Len? So che frequenta molto la taverna del Cigno, anche se ogni tanto viene qui a dare una mano. Baffogrigio mi ha raccontato che lo vede spesso passare di fronte alla Cattedrale, diretto all'uscita ovest della città; sta fuori un'oretta o due e poi torna, ma non so proprio cosa vada a fare." La mezzelfa schiocca le dita. "Stavo quasi per dimenticare! Ieri sera è passato un messaggero e ha lasciato una missiva per te!" la toglie fuori da uno dei cassetti dove in genere tenete le ordinazioni, poi te la passa. In allegato, un elenco delle cose più disparate che Kilash vi consiglia di portare, e la lista di coloro che saliranno a bordo con mansioni specifiche.
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Capitolo III: Scuotiterra
Dopo pranzo arriva prontamente la sua risposta.
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Capitolo III: Sì, chef!
"Randal! Ti ho appena dato un bacio e tu già pensi ai bambini?" ti prende in giro, stuzzicandoti con un dito pungente sulla pancia. "Comunque lo so." Lo...sa? "Ti ho seguito. Spariscono piatti in più di minestra, il pane a fine pranzo, le lenticchie che finiscono subito. Credi che non me ne sia accorta? All'inizio pensavo che arrotondassi, ma ho visto dove vai e...ci penserò io quando sarai partito. Puoi stare tranquillo." Le sue mani, delicate ma usurate dal lavoro, ti accarezzano le spalle.
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Capitolo III: Sì, chef!
Miranda ride di gusto. "Metà e metà, eh?. Mi sono sempre sentita elfa, come tu ti sei sempre sentito cuoco. Comunque non credo di voler più avere a che fare con la magia e quel genere di cose; ce n'è molta di più in un piatto di calamari che nel laboratorio di Naesala." -ecco, ci mancava solo che iniziasse a parlare come il baffone. "Mi dispiace per tua mamma. Deve essere una donna davvero in gamba." e poi continua "E non ti preoccupare, io e Sandrine siamo amiche proprio perché siamo così diverse. Sai, su una cosa siete molto simili; cercate sempre di mettere a proprio agio le persone, di aiutarle, quando possibile. Lo apprezzo, davvero."
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Capitolo III: Pesca Grossa
Jevlan sorride soddisfatto, e ti passa una lettera di cambio che odora di salsedine. Ottocento monete d'oro, da riscuotere direttamente alla Loggia. I tuoi uomini gli danno una mano a staccare la testa, impiegandoci un po' di più quando arrivano alla parte della cartilagine. Il sangue inonda il ponte, fino ad arrivarvi alle caviglie. Jimbo avrà parecchio lavoro da fare. "Mi sa che faremo indigestione, capitano." commenta Tondley. Quando l'affare è stato concluso e tutti siete pronti per ripartire, Jevlan si volta verso di te un'ultima volta prima di tornare sott'acqua. "Ehi, Aghendor. Se non riuscite a conservarlo tutto, invece di buttarlo, datelo alla gente del porto. Magari non riusciranno a mangiarlo tutto, ma quella belva sfama quattro volte i poveri di Capo Ventura."
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Capitolo III: Pesca Grossa
Collana di dente di squalo. Mi piace. E già immagino le innumerevoli volte che la gente chiederà a Besnik: "come ti sei fatto quelle cicatrici?" e lui, torreggiante dall'alto della sua virile esperienza in combattimento, risponderà qualcosa di stoicamente epico rigirandosi la collana tra le dita. "Fortunale, questa è la domanda che mi hanno fatto gli ultimi sei pescherecci che sono venuti a vendermi pesce nell'ultima settimana. Non so proprio che dirti, qui a Nuova Minos saremo in trecento o poco più. Non abbiamo manodopera per trattare roba così...grossa! Facciamo così. Io ti dò le monete, prendo la testa e il resto te lo riporti a Capo Ventura." Tondley dietro di te è pensieroso, ma non ha aperto bocca. Non sembra avere idee migliori.
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Capitolo III: Scuotiterra
La partenza è relativamente prossima. Mancano quattro mesi circa alla partenza, e sovente ti arrivano missive di Kilash con i rapporti sulla Eurus. Visto che Fortunale è sempre in viaggio e Randal si occupa prevalentemente della cucina, il quartiermastro della Loggia manda a te le sue adorate letterine per comunicarti le urgenze dei compiti e i mancati adempimenti.
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Capitolo III: Pesca Grossa
Ottocento monete sono lo standard per la testa, e viaggiare con una carcassa di pesce, per quanto piacevole, non dovrebbe comportarti ulteriori problemi anche senza la testa. "Non lo comprerebbe nessuno a Nuova Minos. Abbiamo abitudini alimentari...diverse." lo sguardo di Jevlan esita sulla carcassa mentre ti parla. A Capo Ventura c'è maggior richiesta di cibo, ma con uno squalo del genere riempiresti tutto il mercato in un giorno. Onestamente, nemmeno tu riesci a capire se e come potresti vendere tutta quella roba. Ti servirebbe una mano da qualcuno che ne capisce di più di te, di commercio.
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opinioni campagna (quasi)senza magia pathfinder
Ti rispondo molto sinceramente: la magia c'è o non c'è. Se ce n'è poca e tra i PG c'è un incantatore in un mondo di non-incantatori, ti stai buttando la zappa sui piedi da solo, e ti spiego perché. Missione standard, "trovate questo oggetto/persona/mostro e portatemelo/uccidetemelo". La parte più rompi prima del fight è trovare l'oggetto, giusto? Ecco, esiste un incantesimo (più di uno, in realtà) che permette di farlo. L'unica cosa che impedisce ai maghi di lanciare "Localizza oggetto" sul Bastone dei Magi e farli diventare subito semidei al livello 1 è che probabilmente chi lo nasconde avrà lanciato magie di anti-individuazione e scrutamento. Altro problema: i PG con la magia sono venti/trenta spanne sopra non solo agli altri PG, ma anche ai PNG. Questo perché si presume che, dopo 30 anni di magia estinta, il tipico trucco Luci Danzanti+Suono Fantasma "Sono Pelor, dammi tutti i soldi e le prostitute che hai" abbia riuscita 100%. Un tipo che spara palle di fuoco provoca il TERRORE anche nei guerrieri più forti (pensala nel mondo reale: se Bruce Lee si trova davanti uno che spara globi di acido, secondo te non se la fa sotto fuggendo nella ionosfera?) Ergo, meglio una campagna di soli combattenti, anzi, è anche carina secondo me. Spero che tu non abbia dimenticato un dettaglio fondamentale: perché mai dovrebbero interessarsi a far tornare la magia nel mondo, se una volta riusciti nella loro missione, loro, essendo classi marziali, comunque non avrebbero alcun beneficio?
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Capitolo III: Sì, chef!
Miranda ti guarda mentre brandisci il suo regalo e con il suo sguardo divertito da "che scemo che sei", e ti sorride annuendo. "Siamo entrambi più bravi coi fatti che con le parole, la contessa lo sa." Poi si appoggia al lato della cucina, pensierosa. "Cosa voglio?" si domanda, guardando in alto. "Non lo so. Quello che vogliono tutti, credo. Un sacco di cose, nessuna in particolare. Non ci ho mai pensato così." non tutti hanno un solo obbiettivo fisso nella vita, come la tua cucina, il mare per Besnik o lo spettacolo per Sandrine. Alcuni, forse più mediocri, forse più cauti, preferiscono vivere un passo per volta. "A Southport, da piccola, volevo fare la sacerdotessa nel tempio della Prima Fiamma come mio padre. Ti ho detto una volta che non facevano entrare le donne, ma non è del tutto vero. La Gran Sacerdotessa era sempre una donna, ma...umana. Era una cosa che si ereditava per discendenza, capisci? Così per un periodo avevo deciso che da grande avrei fatto l'umana. Quando ho capito che non era possibile, me ne sono andata e ho pensato solo a sopravvivere e trovare un posto sicuro. Ora che l'ho trovato mi sento...bene. Forse il mio viaggio è già finito. Trent'anni saranno poco per un'elfa, ma alla fine il mio sogno si è involontariamente avverato ed io ho vissuto, nella pratica, una vita da vera umana, inclusi i lati negativi. Nessun enclave elfico, nessuna magia nascosta, solo lavori spaccaschiena e fame prima di andare a dormire. Direi che è stata abbastanza avventura per me..." La mezzelfa ti guarda dritto negli occhi. "...ma non per te. Non ci credo che stai partendo con la Settima solo per tuo padre. Solo una cosa: stai attento a Nero. Avrà pure solo qualche anno più di te, ma non lo sottovalutare per questo - Procan mi fulmini, inizio a parlare come Sandrine..."
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Capitolo III: Pesca Grossa
L'elfo ti guarda, poi guarda la bestia e annuisce. Si accarezza con due dita la barba già pensando ai modi in cui avrebbe potuto smerciare quelle meravigliose fauci, ma prima che tu finisca il discorso ti ferma: "Capitano, vi posso dare ottocento monete d'oro per la testa della belva, ma il resto è tutto vostro. Da queste parti c'è penuria di sale, non saprei come conservarlo. "
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Capitolo III: Pesca Grossa
La brezza vi aiuta ad arrivare a Nuova Minos in fretta, superando Capo Ventura in attesa di tornarci con abbastanza oro da sistemare tutte le famiglie dei tuoi commilitoni. Le cose però non sono così facili come sembrano; è sera quando fate porto nel villaggio, costituito principalmente da un porticciolo in legno ed alcune strade che terminano tutte in acqua. Rimesse per le barche? Ad una prima occhiata sì, ma tu conosci il posto e sai che quella roccia affusolata incastonata tra la sabbia e la malta continua sott'acqua per non si sa quanto, e porta alla vera città degli elfi acquatici. Il porto è uno specchietto per le allodole, l'unico modo che quella razza ha per conciliarsi con le razze di superficie. Jevlan è uno degli ultimi elfi originari della Minos Antica, che ora giace abbandonata e infestata a nord del Bivio delle Correnti. Si dice che nelle sue vene scorrano gocce del sangue reale della famiglia che un tempo dominava i mari dell'est continente, eppure, che tu sappia, non se n'è mai vantato. Forse perché in fondo non è vero, forse perché non c'è più niente di cui andare fieri, visto che il regno è caduto da un bel po' di secoli e nessuno ha la forza né la volontà di rimetterlo in piedi. Quello per cui è più famoso è di essere costantemente in contatto con parecchi mercanti, che lo incontrano personalmente per rifornirsi di materie prime, armi e ninnoli provenienti dal regno sottomarino. E tra i suoi clienti abituali, ci sono anche nobili e la Loggia stessa - si dice sia uno dei compagni di bevute di Kilash, quando quest'ultimo ha tempo libero. Cioè mai. "Non credo ai miei occhi. La Cercascogli a Nuova Minos, saranno passati...dieci anni? Undici?" l'elfo sorride, salutando Tondley prima di porgerti la mano. "Fortunale, il tempo passa per tutti. Cosa mi hai portato stavolta? I gioielli della corona di Avernus? La testa di Nero Gomez, magari?"
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Capitolo III: Pesca Grossa
"Guardate chi si è svegliato!" un applauso di ammirazione parte appena metti piedi sul ponte. Non fai in tempo a finire la tua domanda che di fronte a te la bestia si erge in tutto il suo splendore. Non hai mai visto uno squalo così grande! Occupa praticamente tutto il ponte superiore eccetto i bordi, e la ciurma ha dovuto spostare le ballista sottocoperta per farcelo entrare. Un paio di assi sono state montate sopra la bestia, così che gli uomini possano andare da un lato all'altro della nave senza dover scalare il cadavere ogni volta. Sì, applauso decisamente meritato. "Il vostro amo è qui, capitano. Ma vi conviene lavarlo, prima di utilizzarlo ancora." Tondley ti passa la lancia, inzuppata di sangue e liquido celebrale. Non è proprio un bello spettacolo. "Questa bestia è la più grande che abbia mai visto!" "Varrà almeno tremila monete d'oro." "Capitano, ordini?" La osservi. Non sai se appartiene a una specie particolare, se è l'alpha di un branco o se hai catturato una bestia magica. Ciò che sai è che ci sfameresti un intero villaggio per almeno un mese, e quella testa starebbe bene in un mucchio di salotti dei nobili Kennon di Capo Ventura, fissati con la caccia. I tuoi compagni non ci sono andati lontani: 2'500 monete d'oro è la base per quell'enorme bestia, tutto quanto ovviamente free-Loggia: l'avete catturato fuori da una missione, i proventi sono tutti vostri. A Nuova Minos c'è un elfo acquatico di nome Jevlan che commercia questo genere di cose. Una volta gli avete portato un polpo grande quanto una ballista, ma stavolta perfino lui ne rimarrà estasiato. La deviazione è di mezza giornata all'andata e mezza al ritorno, da Capo Ventura.
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Capitolo III: Pesca Grossa
L'animale nuovamente ti carica, ma tu, pronto con il giavellotto in mano, lo accogli sott'acqua a braccia aperte. La testa della bestia si conficca nella punta del giavellotto, e questa immediatamente smette di muoversi; ma l'impatto della carica ti lascia comunque il segno. Mentre il corpo esanime colora di rosso il mare e risale in superficie come un'orrenda boa, l'energia che hai in corpo inizia a scemare. Ti trascini rapidamente alla nave, dove vieni accolto dalla tua ciurma, che si raduna su di te. Hai una ventina di secondi di adrenalina prima di iniziare ad accasciarti a terra. I tuoi sensi iniziano a farsi più offuscati, e l'ultima cosa che vedi è il viso del signor Tondley che impartisce ordini. ________________________ Riapri gli occhi. Ti fa male ovunque, e sei pieno di fasciature fatte alla meno peggio, la cui fattura riconosceresti ovunque. Hanno di nuovo lasciato a Tessa l'ingrato compito di medicarti. Sai che stavolta ti rimarrà qualche cicatrice. Meglio. Sei sottocoperta, sdraiato su una bradina le cui lenzuola sono ancora inzuppate di sangue. Devi aver dormito un bel po'. Fuori senti il ticchettìo della pioggia leggera battere sul legno della nave, e le voci dei tuoi commilitoni che si impegnano a dirigere la Cercascogli verso sud, a Capo Ventura. C'è un forte odore di pesce che permea l'aria. Senti i discorsi da sopra coperta: "...ci pensate che è uno degli ultimi viaggi che facciamo con questa nave? Chissà che fine farà quando partiremo con la Jocasta?" "Aspetta, ma io pensavo che ci andassimo con la Cercascogli!" "Stai scherzando, Jimbo? La Cintura d'Onice la ridurrebbe in poltiglia! Chi meglio di te può saperlo?" "Che vuoi dire, Tessa?" "Non era tuo zio che si era schiantato lì con la Gioiello del Drago?" "No, quello era lo zio di Caleb. Mio zio era il taglialegna senza braccia." "Oh, si, ricordo. Procan mi fulmini, mi sbellico sempre con quella storia." "Piuttosto sapete se gli altri due, i Pionieri dico, sono tipi a posto? La contessa...beh, che ve lo dico a fare?" risatine cameratesche si levano da tutto l'equipaggio. "Quasi quasi ci proverei anch'io" dice Tessa. Cala il silenzio. "Che c'è? E' davvero gnocca!" "Se ti sentisse tuo marito!" commenta Tondley, e tutti scoppiano a ridere. "Il cuoco invece? E' bravo?" "E' il figlio di Baffogrigio" "Davvero? Ed è bravo come il padre?" "Più che bravo, chiediti se è scorbutico come il suo vecchio. Finisce che lo buttiamo fuori bordo prima di arrivare a Minos" "Ma va, lui è a posto. Pensate piuttosto che avremo a che fare col Flagello dei Mari." "Quel pirata porta male. Dicono giochi con la magia nera." "Ci tradirà alla prima opportunità" "Che ci provi. Voglio proprio vedere dove Fortunale appenderà il suo cadavere." "Avremo una nuova polena!" e di nuovo, le risate prendono possesso della nave. Nonostante le ferite, sei sicuro di poterti alzare senza provocare danni.