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Crees

Circolo degli Antichi
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  1. Elendili, mezz’elfo vampiro ramingo. Sarebbe difficile per me spiegare quanto appagamento si provi nel vedere come vedo io adesso, nel sentire quello che sento e nel poter muovermi come mi muovo. Ho speso decadi nell’interrogarmi su cosa provasse il lupo cacciando nel fitto della boscaglia, oppure una pantera a districarsi fra i dedali di rami e radici come solamente i felini sanno fare. Ora lo so. Il maniero sfida il mondo naturale con i suoi muri spessi e alti verso il cielo oscuro per occhi mortali, ma luminoso come un giorno per i miei, che si posano su un volto familiare, fra quelli che sembrano essere i bersagli del mio mandato. Forse, se il mio cuore ancora battesse, avrebbe interrotto un attimo il suo incidere ritmico per la sorpresa, mentre ora intravede solo una possibilità in più, un mezzo o una pedina per portare a termine i miei scopi. “Un animo puro da corrompere” un pensiero subdolo, che sospettto essere frutto più dell’oscura presenza che porto in grembo, che mio. Ho poco tempo, e bisogno di maggior informazioni sul luogo per pianificare un attacco. Sarebbe stata una buona idea colpirli prima che entrassero nel forte, oppure infilarmi di nascosto sul loro carro, ma non fa niente. Troverò un modo. Scivolo come un ombra nel rudere vicino al pozzo, lasciandomi guidare dal battito della mia inconsapevole vittima. Rimango nascosto fino al passaggio del convoglio, per poi svegliarlo una volta sicuro che non possa avvisare qualcuno con un urlo improvviso. Lo avrei tenuto a terra con un ginocchio sullo sterno, mentre con il coltello recuperato dal campo dei Nomadi, che oramai aveva abbondantemente dimostrato il suo valore, lo avrei minacciato alla gola. << Devo entrare nell’abazia senza essere visto e tu mi dirai come. >>
  2. @Marco NdC Grazie delle indicazioni. Per il pvp, se arriveremo a farlo, preferisco mantenere alcune mosse nascoste, ma più che per il metagame, più per il fatto che lo scontro, almeno dalla mia esperienza, diventa più divertente. Ogni scelta più naturale ed ogni attacco una sorpresa.
  3. È sempre un dispiacere quando si devono lasciare gli svaghi ludici. Io ci sono per continuare.
  4. Un paio di domande 1) Come salgo di livello con il vampiro? quando trovo un riparo decente dal sole? 2)Da fiction ho una forza e destrezza sovrannaturale e sensi finissimi. Ma nei tiri alle prove i miei modificatori rimangono quelli delle caratteristiche che avevo da mortale?
  5. Elendili, mezz'elfo vampiro ramingo. La mia mente immortale ragiona veloce, piu' veloce di quanto io sia abituato solitamente a pensare e mentre gli osservo dileguarsi nelle ombre, so per certo che la mia strada mi porta altrove. Il libro fara' il suo percorso e forse portera' dalla sua parte altri, cacciatori ambiziosi oppure altezzosi sacerdoti elfici. Io al momento non sono in grado di fare quello che l'antico sciamano a fatto a me. Ripenso al nostro scontro, a quanto piegato fosse il mio animo e quasi esanime il mio corpo, prima che la mia volonta' si arrendesse. Non ho il tempo di ridurre nelle stesse condizioni uno dei cacciatori e vedere se sarebbero disporti a seguirmi, ne ho le capacita' per convincerli con le parole e l'astuzia. Mi rimetto quindi in marcia in direzione dell'abbazia per fare cio' in cui sono piu' bravo. Cacciare.
  6. Elendili, mezz’elfo vampiro ramingo. Ci avevo messo del tempo a farmi accettare dal popolo elfico, ancora di più dai cacciatori dell’ombra celata. Come poteva un “elendili” ( mezzo sangue) ricoprire un ruolo tanto importante e rispettato? Come poteva giudicare i figli del popolo immortale che non seguivano le leggi della natura, quando lui non era a tutti gli effetti uno di loro? Domande che erano state sussurrate al mio passaggio più e più volte, ed anche adesso, nonostante i miei talenti ed i miei risultati, avverto quel giudizio nei miei stessi compagni di caccia. Non desidero più la loro approvazione ovviamente, ora voglio solo le loro capacità e la loro obbedienza. Gli scruto dalle fessure della maschera , ognuno di loro. Chiedendomi quale di loro sia il candidato a cui dovrei offrire oppure obbligare ad accettare, il dono oscuro. Ovviamente anche recuperare il libro potrebbe essere una priorità, il suo intrinseco potere potrebbe rivelarsi ancora utile e sicuramente rientrarne in possesso rallenterebbe gli sforzi dei nemici dell’ Abominio. Quel pensiero mi paralizza per alcuni attimi, come frutto di un idea che non mi appartiene. Non so assolutamente nulla di questo essere, se di essere si parla o della semplice scomparsa del sole, e di cosa comporterebbe per il mio mondo, eppure inconsciamente già desidero la riuscita del rituale, che io sia manipolato in qualche modo? La mia mano sfiora istintivamente la pancia dove idealmente immagino risieda l’entita oscura fluita attraverso le parole del libro.
  7. Ragazzi per me non c’e problema, vediamo dove finiamo. Mi sarebbe piaciuto fare squadra con voi ovviamente , magari sarà così comunque, magari con un altro pg, magari trasformo uno di voi, magari vi uccido tutti e faccio un trono con le vostre ossa per il mio nuovo regno.
  8. Elendili, mezz’elfo vampiro ramingo. Gli osservo con i miei nuovi occhi, che riempiono di dettagli finissimi le loro forme, dettagli che mai avrei potuto notare prima. Le fatture delle loro armi, il ritmico incidere dei loro cuori, così lento da far pensare che stia per cessare da un momento all’altro. I pigmenti sbiaditi dei tatuaggi, i ninnoli rituali appesi alle trecce dei lunghi capelli e lo sporco sui loro stivali che mi rivela dove abbiamo mosso i loro piedi per arrivare fin li. Sono sollevato d’indossare la mia maschera, fatta di un legno bianco come ossa ed intagliata per ricordare le sembianze di un felide, senza che possano così vedere quale espressione di sdegno e sufficienza mi provoca il loro asservimento alla natura. Ogni ora d’immortalita aumenta la mia consapevolezza su quanto meschina, paurosa e infida essa sia. “Spazzargli via come un aborto inguardabile” . Ha paura, sa che abbiamo la forza di piegarla e giustamente manipola i suoi servi per darci la caccia. Estraggo il libro nero dalla tasca. So di non potergli mentire, essi lo saprebbero, ma celare alcuni dettagli è semplicemente un modo saggio di portare la conversazione dove si vuole e che siano loro a rispondere alle proprie domande. << Il bersaglio della mia caccia lo aveva con se. È parte di un rituale oscuro che ha sicuramente a che fare con quello che è successo al nostro fratello. Emana un energia oscura che si attacca ad ogni cosa...> Glielo porgo, se avessero voluto esaminarlo avrebbero avvertito quello che avevo avvertito io, forse ne sarebbero rimasti corrotti, forse avrebbero collegato il fare del lupo a quel manufatto.
  9. @Marco NdC, vai tranquillo , si è capito si è capito!! Onestamente al momento è il gdr che seguo che ho più voglia di portare avanti. Per la scelta del luogo per me è indifferente, visto che sono, almeno adesso o apparentemente nell’altra squadra. Un appunto per voi su cui rifletterei. Nel mondo sotterraneo, non c’e Il sole, ed è la vostra arma migliore contro un vampiro che v’insegue.
  10. Elendili, mezz'elfo vampiro ramingo. Il tempo volo' cercando di comprendere il libro, lessi e rilessi i passaggi provando a collegare le parole scritte in quella lingua antica e corrotta che mi divento' fluida e scorrevole sulla sulla bocca ora immortale. Mi ritrovai a chiedermi se ogni persona uccisa da un vampiro diventasse un sacrificio per quello strano rituale a cui le pagine accennavano, e mi venne la sinistra curiosita' di sapere se scrivendo un nome con il sangue del possessore esso morisse o perdesse l'anima. ... Decido di concedermi quella deviazione, forse per curiosita' di vedere i miei vecchi compagni con i miei nuovi occhi o per la speranza di convertire qualcuno di loro alla mia causa. A quest'ultimo pensiero la presenza dentro di me ha un sussulto di approvazione. C'era' qualcosa di bizzarro e macabro in quell'idea che mi fece sorridere. Ero un campione della natura se vogliamo metterla in questi termini, ora corrotto o liberato a mio parere, ed intenzionato a corrompere, o sempre liberare, altri. Non avevo ancora veramente ragionato su quell'aspetto della mia nuova natura, di quel nuovo me. Io non volevo distruggere il mondo naturale, io volevo sostituirmi ad esso, piegare la natura al mio capriccio ed alla mia volonta' perche' semplicemente sono qualcosa di superiore ad essa, sviscerato dai suoi cicli e dalle sue leggi. Non volevo che i boschi per cui tanto avevo vagato scomparissero, ne le sue creature con cui condividevo i sensi e gli istinti adesso. Volevo che si evolvessero. Era forse per quello che avevo accettato cosi' facilmente la volonta' dello sciamano, perche' istintivamente sapevo che i suoi nemici erano anche i miei. Con quelle idee che vorticavano in testa seguii il percorso segnato dai cacciatori. Eravamo in cinque sparsi per quella parte di regno. Eroin "mantoargento", era un cacciatore da prima che io muovessi i primi passi su questo nostro mondo. Lunghi capelli candidi e piu' tatuaggi di chiunque altro di noi, aveva affrontato ed era sopravvissuto a praticamente qualsiasi creatura o nemico che gli fosse stato designato come bersaglio. La sua maschera aveva le fattezze dello stesso animale che lo seguiva, quelle di un lupo bianco. Se dovevo preoccuparmi di che qualcuno che potesse scoprire la mia reale natura, questo era lui. Alduin "il serpe", aveva ottenuto il suo appellativo per l'abitudine d'intingere le sue frecce nel veleno. Non era il piu' abile di noi con l'arco, ma gli bastava colpire di striscio le vittime per condannarle ad una fine certa e dolorosa. Era accompagnato soventemente da serpenti, che questi fossero piccoli, insidiosi perche' difficili da vedere e molto velenosi, o lunghi boa capaci di stritolare un leone, non erano compagni da sottovalutare. La sua maschera era nera con piccoli cerchi concentrici di colore verde scuro che la punteggiavano. Eltharion di "Ombrolago" era l'unico del nostro gruppo di cui si conoscesse la regione di provenienza. La sua maschera grigia, graffiata in piu' punti, recava lo stemma di questo piccolo regno elfico dell'estremo sud. Era un cacciatore atipico, visto che faceva uso di una magia antica e dimenticata per creare elaborate illusioni con cui portava le sue vittime alla follia, facendole suicidare o rendendole inermi per le sue lame. Veniva accompagnato da un grande cervo che solitamente cavalcava. Benche' non fosse un predatore quell'animale mi aveva sempre creato un qual certo timore reverenziale. Iludan "portatempesta" era quello che piu' di noi si avvicinava agli insegnamenti druidici del nostro ordine. Passava molto del suo tempo in comunione con le piante, con gli animali ed i corsi d'acqua e si dice sia in grado di parlarci. Si dice anche che possa cambiare il tempo atmosferico con la sua volonta', ma credo siano solo racconti. La sua maschera e' verde e rugosa come la corteccia di un albero. Mi chiedo chi avrei trovato al ritrovo.
  11. @MattoMatteo Hahaha , giuro che mi è dispiaciuto il mio pg abbia preso questa piega..soprattutto ora che sembra venga proprio per voi.
  12. Elendili, mezz’elfo vampiro ramingo. Sfrutto le ore per vedere se con la mia nuova natura di non morto posso addentrarmi nella lettura del libro sacrilego . Una volta uscito dal mio riparo controllo lo stato del mio animale prima di prendere la strada verso l’abbazia muovendomi a passo sostenuto, voglio mettere alla prova il mio corpo di immortale prima di affrontare prove più ardue, vediamo se sento la fatica come prima, oppure il non aver bisogno di respirare e la mia nuova forza hanno aumentato anche la mia resistenza.
  13. Elendili, mezz’elfo vampiro ramingo. La smania di potere non rischia di sopraffare il mio istinto di sopravvivenza, almeno non come l’orgoglio che mi ha portato alla sconfitta ed a cosa sono diventato ora. Estraggo il coltello ed in modo sapiente scuoio il felide, dopo avergli tagliato la gola per non avere sorprese impreviste. Completata l’operazione cerco un albero dalla chioma folta per avere una copertura superficiale ed un legno con cui creare una rudimentale tenda, come quelle dei beduini del deserto sorpresi dalle tempeste di sabbia. Viaggiare con il popolo nomade sembra essersi rivelato più utile di quanto avrei mai potuto pensare. Lascio il resto del corpo del mutaforma al mio compagno e mi preparo per la prima e spaventosa alba da non morto.
  14. Elendili, mezz’elfo vampiro ramingo. Osservo il mutaforma e le sue ferite cercando di capire se quella è l’ultima volta che lo vedo. << Sarebbe un vero spreco se tu morissi adesso. Ma non sono sicuro di avere la forza di salvarti e sicuramente non posso farlo qui.>> osservo il cielo notturno con preoccupazione discernendone le sfumature all’orizzonte cercando di quantificare quanto tempo mi possa rimanere per poi spostare i miei occhi sul mio compagno animale. Se la mia gamba è in grado di sostenermi non avrò bisogno di lui come appoggio e forse, un grosso forse, lui potrebbe trascinare il mezzuomo da me. << Se vuoi vivere, lasciati portare al mio rifugio, altrimenti diventa pure concime per questo posto. >> Se la situazione me lo consente e se il mutaforma non fa resistenza, sollevo il suo busto, sperando che si sia trasformato in qualcosa di meno pesante sistemandolo come riesco sul mio compagno animale, sfruttando lembi dei suoi vestiti se ce ne sono. Lui è claudicante e sarà un duro sforzo portarsi dietro un ulteriore zavorra, ma conto sulla differenza fra le due stazze e se mai dovesse essere un intralcio troppo oneroso e rischioso per la sua incolumità che lo lasci ai corvi. Intanto io mi sarei avviato alla massima velocità concessami verso il casotto abbandonato.
  15. Elendili , mezz’elfo vampiro ramingo. Non credevo che avrei più sentito dolore, forse il mio creatore era semplicemente molto bravo ad ignorarlo oppure le armi naturali hanno effetti diversi sul mio corpo immortale. Non ne ho idea, so per certo che devo stringere i denti, evitare di farmi colpire ancora e finirlo prima che il mio tempo scada. Cerco di restare in piedi spostando il mio peso sulla gamba sana, chiedendomi quanto ci metterà a guarire l’altra, mentre ruoto nuovamente la sciabola per un altro fendente circolare mirato al grosso busto dell’animale. Non vorrei ucciderlo, o almeno non con la spada. Lo sciamano ha ottenuto una delle mie capacità peculiari trasformandomi, ed un cacciatore immortale per i suoi nemici. Chissà, trasmettere il dono a questo mutaforma potrebbe recarmi qualche capacità utile e forse una pedina da utilizzare in questa guerra. In fondo i miei bersagli si aspettano “un solo immortale”.
  16. Elendili, mezz'elfo vampiro ramingo. Come apparso, il mio istinto di predatore si ritrae nascondendo i segni del suo passaggio come i migliori cacciatori. I segni sul collo ed i canini sono scomparsi, insegnandomi una lezione sulla mia nuova natura. Mi sento caldo ed inebriato, con i sentimenti del mezz'uomo per la ragazza nomade a girarmi in testa, mentre lo osservo trasformarsi in qualcosa che conosco bene. Una fiera selvaggia. Sono un cacciatore da piu' anni di quanti quel piccolo mortale abbia mai mutato il suo corpo e non ha realmente idea di quanto impari sia quello scontro. I miei occhi d'ambra , probabilmente vibranti e febbrili osservano attentamente la sagoma del grosso felide, cercando di anticipare il suo balzo facendo appello ai miei precedenti scontri con animali dello stesso tipo. Avrei cercato di schivare lateralmente a destra, ruotando su me stesso e fendendo il suo pesante corpo con la sciabola impugnata nella mano dritta. @Marco NdC -> @Crees @Crees -> @Marco NdC
  17. Elendili, mezz'elfo vampiro ramingo. Solamente da poche ore sono quello che sono. Devo ancora scoprire tutto della mia nuova forma, del mio nuovo essere. Potrei decidere di abbandonare il nome di Elendili per utilizzare realmente il mio o sceglierne uno totalmente nuovo che sia piu' adatto a quello che sono diventato. Una tela bianca si srotola davanti a me, senza la minaccia del tempo, della malattia, del volere della Natura o dei suoi emissari. Solamente il fato, gli antichi dei o chi per loro sembrano avere qualcosa da dire, ponendomi in grembo una vita, certamente singolare, ma non speciale come probabilmente i falsi profeti gli avranno fatto credere. Una vita collegata beffardamente ad un altra che conoscevo. Chissà cosa ne era stato della ragazza? Incredibile come il mio cuore fermo non provi nulla dei sentimenti di affetto e di protezione che sentiva quando ancora batteva, non comprendo neanche se la cosa m'infastidisca, come fa anche se in modo diverso tuttavia, l'inflessione della voce di quel mortale che rivela tutto il suo amore per quella donna e la mia capacita' di percepirlo, forse per i miei sensi innaturalmente sviluppati o come se la non morte mi avesse donato una qual specie di empatia*. E mentre mi distraggo in quel pensiero fugace, sento chiaramente per la prima volta il desiderio struggente di cui il potere che ho ottenuto e' maledetto. La sete della sua anima mina ogni fibra del mio corpo ed ogni mia capacita' cognitiva, sussurrando immagini direttamente alla mia mente, animandomi di pulsioni sconosciute ma che fanno appello alle mie debolezze. Il desiderio di sentire e l'accennata possibilità di poter ottenere altro potere. Quando sono diventato cosi' avido? Affondo i miei denti nel suo collo mentre con la mano libera lo avviluppo in una stretta. Lo sciamano aveva ragione quando diceva che l'istinto mi avrebbe insegnato tutto quello che dovevo sapere, proprio come un predatore. Nel momento esatto in cui il suo sangue caldo scorre nella mia bocca, sento il sapore della sua anima colmare l'assenza della mia e il volto bagnarsi per una lacrima. I vampiri possono piangere?
  18. @Marco NdC fantastica la mossa così, usufruibile proprio in quei momenti in cui non posso muovermi nell’oscurità. Grazie! La pausa per me sta bene, anche se in realtà ho diverso tempo libero, se vogliamo portare a conclusione la mia parte, fammi sapere intanto rispondo. Peccato per il tira dadi era molto pratico.
  19. Elendili, mezz'elfo vampiro ramingo. "Sei il cacciatore perfetto", le sue parole hanno il peso di una nuova investitura, di un elevazione di rango. Un nuovo ruolo che accetto senza esitare, arreso ad un destino che non puo' essere differente, non so se sia perche' sia da vivo che da morto quella del cacciatore e' la mia natura, o perche' lo sciamano mi stia manipolando con i suoi trucchetti mentali facendomi detestare cio' che detesta lui e facendo dei suoi nemici i miei. Cio' di cui sono sicuro e' che la mia comprensione delle cose e' cambiata. Ho accettato quel potere perche' sconfitto, perche' convinto che avrei potuto usarlo per portare avanti i miei giuramenti, impressi sulla pelle come monito immemore. Eppure ora, che sono diventato quello a cui davo la caccia, mi e' difficile immaginare di sottomettermi alle regole del popolo elfico, perche' dovrei in fondo? Essi hanno una comprensione cosi' limitata della Natura stessa di cui si fanno portavoce. Cosa ne sanno di quello che prova il lupo quando fiuta il sangue o della civetta che osserva le prede inermi ed inconsapevoli sotto di se? Credono di vederne il volere nel cielo stellato o nelle vene del legno ma non la capiscono, sottomessi come sono al suo capriccio, vittime sacrificali per il ciclo di morte e rinascita che non nutre altro che quella volonta' che credono di servire. In cosa e' diverso un vampiro? Esterno da quel ciclo di decomposizione ma di cui si nutre. Io capisco la Natura, perche' sono come lei. Mi chiedo se non sia per questo che essa cerca un modo per "distruggerci", perche' non puo' sottometterci come il resto dei mortali. Quei pensieri vorticano veloci, colpendomi come un mantice, mentre cerco di abituarmi al mio nuovo essere, avido di risposte che non posso apprendere da nessuno, almeno per ora. Non manca molto al sorgere del sole e so istintivamente che devo andare, ma l'arrivo di quello che alle apparenze potrebbe essere un mutaforma*, attira tutta la mia attenzione. Senza esitare muovo i miei passi veloci e furtivi con l'intenzione di sorprenderlo alle spalle, se ci riesco lo minaccio al collo con una delle sciabole. << Chi sei e cosa fai qui?>>
  20. @Marco NdC all’atto pratico non vi è differenza è più di una questione di flavour e di utilizzo. Perché mentre muovermi nelle ombre o furtivamente è qualcosa che potevo fare anche prima, quindi sfruttando ombre, passaggi alternativi ecc, vorrei un potere che mi permettesse di passare dalla via principale diciamo. Comunque potremo anche pensare a qualcosa di completamente differente se diventare invisibile per un cacciatore potrebbe diventare un po’ troppo overpower. Ora mi metto al computer, rispondo al post di gioco e vedo di buttarti giù una serie di idee alternative nel caso decidessimo altrimenti !
  21. @Marco NdC riguardo il potere , messo in questo modo è qualcosa che posso praticamente già ottenere muovendomi furtivamente utilizzando le ombre, a maggior ragione con una destrezza soprannaturale io pensavo più a qualcosa da utilizzare in contesti diversi. Ad esempio una grande piazza durante una festa di paese, quindi tutta illuminata da torce , bancarelle e chi ne ha più ne metta. Il mio bersaglio si trova fra questi con alcune guardie del corpo che controllano eventuali minacce. Io tiro sulla mia capacità e se riesco posso avvicinarlo e stargli accanto senza che nessuno mi noti. Questo finché non attacco. Quindi non sarebbe proprio un invisibilità ma più una capacità soprannaturale di passare inosservato Dimmi pure se è giocabile, perché ho qualche altra variante e idea da sviluppare. Riguardo l’altro discorso hai ragione e credo sia proprio la particolarità di dungeon world e la sua fiction, credo di dover solo imparare a giocarla meglio!
  22. Elendili, mezz’elfo vampiro ramingo. La mia mente è agile come il mio corpo, i pensieri scorrono veloci. Prima di avvicinarmi alla gabbia cerco qualcosa per creare un diversivo per concedermi il tempo di far scappare il recluso* , una semplice torcia per dare fuoco ad uno dei carri andrebbe benissimo e se la trovo è esattamente quello che faccio. La mia mano accarezza il muso morbido e sofferente del felice, che mi riconosce, nonostante io stesso stenti a farlo mentre osservo la mia pelle, liscia e perfetta come mai lo era stata, bianca come latte. Con dita sorprendemente agili sciolgo i nodi che tengono chiusa la porta della gabbia mentre gli sussurro nella lingua degli elfi, “vanya sulie” ( che i venti ti siano favorevoli ) e lo indirizzo con la mia volontà verso i boschi. Deve riprendersi, e quando lo avrà fatto lo convocherò nuovamente. Mi serve il suo aiuto più che mai, ora che nelle ore diurne sono fragile e vulnerabile. Sperando che nonostante le ferite, il suo essere furtivo ed il suo istinto lo guidino su di una strada celata alla vista del popolo della steppa, io mi ritiro sui miei passi, cercando di muovermi nascosto a mia volta. Dal carro del mio “creatore” avrei cercato di controllare che la “fuga”avvenisse senza intoppi, prima di tornare all’interno attraverso lo squarcio.
  23. @Marco NdC credo che opterò per il secondo concept allora. Dovrei riuscire a postare stasera prima di cena!
  24. Elendili, mezz'elfo vampiro ramingo. " Regnare nei millenni" Le sue parole hanno il sapore della saggezza di chi muove i suoi passi su questa terra da molto tempo e la lungimiranza di chi conosce molte cose, ma non hanno comunque la forza di smuovermi dalla mia volontà, che se possibile, e' più forte di quello che era, sviscerata dalla paura della morte e dall'interesse per l'incolumità degli innocenti a cui forse dovrò nuocere per salvare il mio compagno. In qualche modo, benché possa sembrare mostruoso da pensare o dire, sono più vicino alla Natura ora di quanto sia mai stato prima. Lei e' impietosa, inarrestabile, equa e cosi' mi sento io adesso. Recupero il mio equipaggiamento, compreso il libro oscuro, che forse ora sarei in grado di leggere. Utilizzo il coltello recuperato dalle cucine per riaprire la tenda nello stesso punto, voltandomi un attimo prima di uscire nella notte. << Ho domande da farti, limiti da conoscere e... bisogni che non comprendo. Ma devo farlo fuggire prima. >> Se nella tenda mi ero sorpreso dei miei sensi, nella realtà della notte esterna essi divampano, dipingendo di colori che non avevo mai visto, profumi che non avevo mai odorato e rumori che mai avevo sentito. Rischio di cadere a terra, per come mi colpiscono con la loro forza grezza, mentre anche muoversi con quel nuovo corpo, cosi' forte e agile, ha un che di estraneo e difficile sul primo momento. Cercando di non farmi notare osservo la carovana, in cerca del mio felide.
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