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Marco NdC

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Marco NdC

  1. Aspettiamo fino alla fine del mese, poi valuteremo --- Tornando al gioco, Fiction: Per cui la tua giocata: direi che sia a tutti gli effetti uno Sfidare +CAR 🙂 Prima che gli altri procedano, aspetterei l’esito di questo tiro. Dopodiché, se la cosa è ancora applicabile e qualcuno vuole approfittare del tuo diversivo, può tirare anche per il tuo aiuto
  2. Non ho problemi a continuare con ritmi blandi. Al limite mi tocca rileggere un po’, per rinfrescare la memoria. Però se b4d non entra più, la questione è diversa. … Puoi farti un’idea di cosa puoi acquistare con 10 monete dando un’occhiata al capitolo di equipaggiamento Ad es. ti ci puoi compare un barile di birra nanica, o una borsa di libri. Insomma (e questo andrò ad aggiungerlo al mio post) 10 monete non è una cifra esorbitante. Anzi. Potrebbe significare che il negoziante non abbia idea di quanto valga il cristallo, e/o che preferisca sbarazzarsi di voi guadagnandoci, ma senza avere troppe rogne. Probabilmente l’arringa di Mororga avrà influito sul prezzo. Sulla botte di paglierino… ti dico quello che potrebbe saperne Mororga (al netto di un eventuale Declamare). Sicuramente vale più di un “comune” barile di birra nanica. Se non ricordo male, dovresti ancora avere in inventario una Manciata di Monete. Puoi pagare il cristallo con quelle se vuoi.
  3. @b4d non entra dall’8 novembre, ossia da dieci giorni. Per ora vado avanti. Non muovo Bazza poiché non sta “bloccando” il gioco, ma è evidente che il PbF è più morto che vivo. Se la cosa è relativa al PbF stesso, vi invito a discuterne off-game in modo da dargli una direzione più interessante per tutti. Se la cosa dipende da altro, ne prendiamo atto e la si chiude qui 🙂
  4. Haisendok -> Bassifondi -> Emporio di Oman “quattro denti” Teros Oman ti fissa da dietro al bancone. L’espressione incuriosita, gli occhi a spillo. In molti a primo acchito si soffermano sui tuoi di occhi, che invece hanno una pupilla singolarissima, oblunga come quella delle capre. «Mi spiace per la sua sfortuna» finalmente si sblocca, recitando la sua parte da mercante. «Come si dice? A ognuno la sua! C’è chi perde i cristalli, chi perde il sonno, chi perde i capelli, e chi perde i denti…» continua sorridendo e mostrando tutti e quattro i suoi denti. Uno più orrendo dell’altro. «Ma stasera non è del tutto sfortunato. Almeno l’hanno indirizzata bene. Modestamente, contro il malocchio abbiamo delle vere zampe di coniglio esorcizzate. Vere! Solo una moneta a zampa… Ma vedo che siete in tre… Insomma… ma sì, mi voglio rovinare! Facciamo due monete per tre zampe, e che crepi l’avarizia!» continua senza togliersi il “sorriso” dalla faccia. «Cosa ne dice? Ah… ma certo… ci mancherebbe… capisco il suo disappunto. Lo chiamano valore affettivo, giusto? Eh già… quando uno si affeziona ad un oggetto, e poi lo perde… Vediamo… se proprio vuole un cristallo giallo, beh… forse ho qualcosa che può interessarla. Lo so… non sarà come quello che ha perso, ma con un po’ di immaginazione può far finta che lo sia… D’altronde l’immaginazione non costa nulla!» stavolta ride di gusto, spalancando l’obbrobrio che si ritrova al posto della bocca. La logorrea è tipica di chi deve rifilarti qualcosa. Ma quella di Oman ha un che di inquietante… Il bancone è a mezzo passo da te. Consiste in un lungo ripiano di vetro che, per quanto lercio, permette comunque di mostrare la chincaglieria ai clienti, senza che possano metterci le mani sopra. Dall’altro lato, con un gesto da prestigiatore, Oman infila una mano sotto, e scopre un contenitore zeppo di “fondi di bottiglia”. In mezzo a tutta quella robaccia c’è anche il tuo cristallo, in bella mostra. Non hai dubbi: è proprio il tuo. Tu lo sai, il negoziante lo sa, e sta mentendo spudoratamente. A quel punto, quando sta per fare il suo prezzo, viene interrotto dalla storiella di Mororga…. --- Mororga «Ho detto di non toccare nient… Porc… Lasci stare quel sarcofag… Malediz… Zorò… Zorochì?» ti fa il negoziante dapprima confuso, poi sempre più contrariato. In fine, decisamente contrariato. «Vostro cristallo?... Vostro?... Ah… Capisco…» Con noncuranza la sua mano, la stessa che ha svelato il cristallo al druido, si è spostata un po’ più in là, e un po’ più sotto al bancone. È su qualcosa che dalla tua posizione non puoi vedere. Una sorta di campanello? Un pulsante? Una leva? Una trappola? Un allarme? O è tutta scena? Di certo se un balordo del genere non si scompone alle tue minacce, è perché avrà un qualche asso nella manica. Riguardo la leva di Parlamentare --- Tutti Le “velate” minacce di Mororga, farebbero impallidire i più intrepidi. Eppure Oman non batte ciglio. «Gran bella storiella…» dice asciutto, scoccando un’occhiataccia a Mororga. «La mia storiella invece è questa: il cristallo ve lo faccio ad un prezzo di favore. Diciamo dieci monete. Mettete la grana sul banco, prendete il cristallo, e andate per la vostra strada. Fine della storia.» Avete la sensazione che vi abbia in pugno. Ma come? Qualsiasi cosa abbia in mente, la metterà in atto appena vedrà una qualche mossa falsa. Cosa fate? Per mossa falsa si intende: EDIT: Riguardo il costo di 10 monete
  5. Come da Decalogo, muovo io Mororga: Mororga: «Va bene vecchio. Non sei poi così utile. Ti do il permesso di andare… e vacci piano con la tipa, che alla tua età il coccolone è dietro l’angolo.» Il druido voleva appiopparmi sto’ tizio e filarsela con Bazza. Col cavolo che lo faccio andare per conto suo. Come minimo si caccia in un altro guaio (legame). «Andiamo a fare sta’ denuncia» concludo seccato. Questa roba da persone civili non me la scendo nemmeno con una botte di paglierino. Meno male che sto ancora mezzo sbronzo. --- @Tutti Il salto in gendarmeria vi è costato tutto il pomeriggio. Una bolgia di poveracci si accalcava per far valere le proprie ragioni. Ed anche voi, tra uno spintone e l’altro, aspettavate il vostro turno. Ma alla fine ne è valsa la pena: dopo gli ultimi scribacchini, Teros se ne esce con la denuncia stretta in pugno (descrivine il contenuto). È calata la sera, immergendo tutto in un inchiostro nerissimo. La volta di stelle è un lontano ricordo, e la luna solo raramente concede il suo pallore, in qualche squarcio tra le nubi, qui o là. La gente per strada è poca… e poco raccomandabile. Come da programma vi siete recati nei bassifondi. Non senza qualche difficoltà. Le case popolari vi fronteggiano, addossandosi a montagnelle. A guardarle con occhio ironico sembrano un’enorme, grottesco, parco giochi. La parte inferiore, quella inghiottita dal mare, è stata evacuata da tempo. I canali che una volta erano le strade, sono percorse da sparute canoe. La parte superiore è diventata un intricato saliscendi tra tetti, balconi, passerelle e ponti sospesi. Tutto è marcescente, sinistro, seppur le fiammelle nei punti strategici restituiscono un minimo di vitalità. Al vostro ingresso nell’emporio, la porta urta un campanello. A sua volta il campanello urta i nervi di un negoziante dall’aria poco allegra. «Benvenuti da Oman» biascica svogliatamente. La bottega ricorda la cosiddetta Casa degli Orrori. Quel tipo di attrazione che alle fiere di paese suggestiona e spaventa i mocciosi, con della roba palesemente farlocca. Anche qui vedete specchi deformanti, tomi impolverati, strumenti di tortura, teschi bizzarri, bambole infilzate da spilloni, zampe di coniglio propiziatorie, e chi più ne ha, più ne metta. «Non toccate niente. Allora, cosa volete?» vi incalza, svelando almeno tre dei quattro denti che gli sono rimasti. La giovialità non è certo il suo forte. Cosa fate? P.S.: Mororga, la sbronza ti è passata
  6. @Ji ji ci sei? --- Jiji manca dal 3 novembre. Aspetto fino a stasera, poi andiamo avanti. Tanto serviva sapere solo che intenzioni aveva col vecchio
  7. Mororga Al sentire le parole di Teros, il tipo anziano risponde: «Amico, qui nessuno deve intrattenere nessuno. Vi ho dato una dritta. Non mi aspetto un grazie, ma nemmeno che mi rompiate l’anima. Laggiù chiedete di Oman “quattro denti”. Ha un emporio. Non potete sbagliarvi, lo conoscono tutti. Buona fortuna. Ora devo andare. Ho un appuntamento galante» conclude toccandosi il pacco, e lisciandosi i capelli con l’altra mano. Sicché fa per andarsene. Cosa fai? Se non fai nulla, il tizio se ne va, spostiamo le lancette avanti di qualche ora e, dopo aver fatto denuncia, passiamo direttamente ai bassifondi.
  8. Ok, ma visto che in gendarmeria non siete la loro priorità, tra il caos generale, l’indolenza degli addetti, e burocrazie varie, ci perdete un bel po’. Per quando avrete finito sposterei le lancette verso sera. Nella prossima giocata puoi scrivere testualmente cosa hai fatto mettere a verbale nell’atto di denuncia, e aggiungere il documento al tuo inventario. P.S.: Non ho interesse nel farvi avere beghe legali (vedi uccisione di Flinn). Cioè non la vedo come una cosa divertente da giocare… quindi non spingerò in tal senso. Ad ogni modo una coerenza all’universo di gioco devo dargliela. Se a rimetterci dalle vostre azioni sono le bande criminali: le autorità se ne fregano. Tendenzialmente se ne fregano anche se ci rimette della povera gente. A meno che non sia qualcosa di grosso, qualcosa che potrebbe generare una sommossa popolare, per intenderci. Altro discorso è se ci rimettono le guardie, il barone o i loro affari. Detto questo, una denuncia non è un passe-partout che autorizza a farsi giustizia da soli. Né stabilisce che una certa cosa sia tua. Sennò, ad esempio, uno denuncia falsamente il furto dell’argenteria, va a casa di un altro, lo randella, gliela prende, e dice che era la sua perché aveva denunciato la cosa 😉 --- Riguardo il vecchio che dovrebbe essere “intrattenuto” da Mororga, vi dovrete inventare qualcosa. Il sospetto che sia del giro, Mororga ce l’ha per i modi, i tempi, l’atteggiamento e l’apparenza del vecchio. In fondo, quello che vi ha detto poteva dirvelo anche un comune cittadino, che sa come funziona ad Haisendok.
  9. Haisendok Bazza Karivya deve aver pestato un pezzo grosso per meritarsi una taglia del genere. Ma a lei non importa: quando c’è da pestare, lo farebbe anche gratis. Per quanto la grana non le faccia schifo. Sennò come se la spasserebbe tutto il tempo tra alcool e ragazze? In altre circostanze avresti scommesso di beccarla in locanda. Ma con cinquecento monete sul groppone, non sarebbe saggio farsi vedere in giro. Anche perché non passa certo inosservata. Per il resto siete alle solite: il druido non si rende conto di quanto tu sia magnifica (legame). Ma quando la capira? Quel furfantello lo avreste acciuffato in quattro e quattr'otto se si fosse fatto aiutare... Mororga Se una Taran Gipoa lascia il suo buco, sarà per ficcarsi in un altro buco. Col favore delle tenebre ovviamente. Non che adesso sia complicato: il sole non è più quello di una volta… O forse avrà infestato gli incubi di qualcuno, che per sbarazzarsene l’avrà fatta ritrarre e mettere una taglia. Povero illuso. Non sa come funziona con quelle streghe. Teros «Denuncia del?» ti fa il tizio come se avessi parlato una lingua strana. Riprende fiato, la mano sul fianco. Poi, a bassissima voce: «In gendarmeria si occupano degli affari del barone, o al massimo dei loro… non certo dei nostri.» Ad ogni modo ti indica un edificio granata, un po’ più alto degli altri, in lontananza. Riesci a scorgerne le impalcature, con tanto di manovale appeso, che ciondola e rattoppa alla bene e meglio. «Pensi, stamattina è stato ucciso uno al mercato e non hanno mosso un dito. Si figuri per questi furtarelli. Qui sono un continuo… E se qualcuno non ve l’avesse ancora detto, ve lo dico io: benvenuti in questo schifo di posto. Benvenuti ad Haisendok!» conclude ritirandosi sconsolato. Un attimo dopo si avvicina un altro tizio. È un tipo anziano, ma a modo suo giovanile. Il foulard rosso sul collo esile, i capelli bianchi raccolti in un codino, profilo affilato, da galletto, l’orecchino e lo sguardo fiero. «Non per farmi i fatti vostri, ma avrete più fortuna chiedendo nei bassifondi. Se potete pagare, ovviamente. Ma io non vi ho detto niente…» Mororga Guardandoti attorno vedi perlopiù teste chine sotto il peso della sfiga. Qualcuna però lo sarà per altri motivi. Magari per non vedere, o far finta di non vedere. “Chi si fa i fatti suoi, campa cent’anni”, dicono da queste parti. Che popolo di mollaccioni. Il tizio che si fa avanti però è diverso. Che c’avrà sto’ vecchio da girare così impettito, e di questi tempi poi? È un magnaccia? Un lestofante? (Discernere) Di certo non passava di qui per caso. Ora, non è lui a capo della situazione. Non vedi sgherri a parargli il culo. Ma con la situazione deve c’entrarci qualcosa. Cosa sarebbe più utile? Se volessi tutto e subito, il vecchio non è certo povero in canna. Ma sarebbe ancora meglio farvi condurre dal pesce piccolo a quello grande… Nota: Mi pare che il malus fosse Stordito INT -1, non SAG -1 Tutti Cosa fate?
  10. È questo il punto. Dovendo rispondere onestamente, devo indicare quel “qualcosa” in modo chiaro, onesto appunto. Il che può essere fatto anche andando per esclusione. Il “non c’è niente di utile” è comunque un’informazione utile. Ti fa cercare altrove, o in altro modo. In questo caso però una cosa utile l’ho indicata (il cercare dall’alto). È fiction, anche se sul piano dell’intuizione. Non è come se non avessi tirato per Discernere. Significa che se cerchi dall’alto, qualcosa di utile deve succedere. Sennò contraddico la fiction. Capisco il tuo ragionamento, ma è diverso. Tu dici: ok, potevo arrivarci da solo che in forma d’aquila avrei fatto meglio. Se tu lo avessi fatto, probabilmente avrei seguito il principio “Sii un fan dei personaggi”, e probabilmente avresti fatto meglio. Probabilmente. C’è un margine di discrezionalità sul seguire i principi. Sull’attenersi alla fiction no. Però non si è stabilito che se cerchi il ladro dall’alto, lo trovi automaticamente. Non perché non voglia fartelo trovare… ma perché dalla tua azione era impossibile determinare questa certezza. Come fai a sapere che non si è nascosto/rintanato? 🙂 --- @Tutti Aspetto il vostro post per procedere. È rimasto quello di Mororga. Ma se volete, potete continuare tra di voi e dirmi quando avete fatto.
  11. È sufficiente integrare off-game e narrazione come state già facendo. Solo che a volte capiteranno più interazioni tra di voi. Il precedente esempio: al tavolo si risolverebbe subito. Su forum richiede tre post. Pazienza, non è che accade sempre. Non mi scervellerei su soluzioni ad hoc per eventi tutto sommato episodici Puoi aggiungere tutto ciò che è plausibile, ma la tua domanda era: “posso quindi essere certo che il ragazzo è ancora in vista dall'alto ovvero che non si è infilato in qualche edificio o nascosto sotto coperture?” Questa domanda te la rigiro : come fai ad essere certo di una cosa del genere? Te la rigiro perché non è una questione ad appannaggio del GM. È una questione di fiction. Potrei/dovrei girarla a tutti i giocatori. Il GM può dare ai giocatori un margine di creatività sul mondo (principio “Fai domande e usa le risposte”). La domanda di cui sopra però non ha lo scopo di creare fiction (ragazzino ferito), ma di chiarirsi su quanto già stabilito. E non è una domanda retorica. Magari ci sono fatti che al GM in quel momento sfuggono, non si ricorda, etc.. Direi la prima. Almeno attenendosi al testo della domanda. Ovviamente il termine “utile/di valore” è interpretabile. Consiglio sempre di condividere i propri pensieri (o quelli del PG), su cosa si ritiene utile/di valore. In questo caso era evidente, altrimenti te lo avrei chiesto. Considerando i presupposti, la tua azione non mi faceva immaginare nulla di utile. Anzi mi sembrava che determinasse addirittura uno svantaggio rispetto l’inseguito. Teoricamente potrei inventarmi cose, per darti l’illusione che la tua mossa abbia avuto un senso. Ma appunto è un’illusione. Discernere mi chiede di descrivere onestamente ciò che percepite, ed è un mio principio l’iniziare e il finire con la fiction. Semplicemente la fiction mi offriva un via vai di gente. Ho immaginato che un ritardo di un paio di minuti vi facesse incontrare persone diverse da quelle incrociate dal ladruncolo. O comunque distratte, concentrate sui loro problemi, etc.. Il consiglio sull’agilità di Bazza poteva starci. Non c’ho pensato. Ma Bazza avrebbe imboccato la direzione giusta? Alla fine ho preferito giocare la mossa “Crea un’opportunità appropriata alle capacità di una classe”, che mi sembrava salvasse capre e cavoli 😉 Il più delle volte la domanda “Cosa qui è utile o di valore per me?” ti dà delle certezze matematiche. In questo caso no, ma direi che è alquanto situazionale.
  12. È un hack che si potrebbe valutare insieme, ma così diventa una soluzione decisa a posteriori. Mi pare più sensata una cosa tipo: PG_A: Intendo fare questo… qualcuno mi aiuta? (detta anche offgame) PG_B: Aiuto PG_A così e così (tiro) PG_A: Faccio quello che volevo fare, con l’aiuto di PG_B (tiro e applico eventuale bonus) Nota: dire di voler aiutare non è sufficiente per innescare Aiutare. L’aiuto deve essere un’azione concreta a sostegno di un’azione concreta. In genere qui il GM ti rigira la domanda. In base a quali elementi saresti sicuro riguardo le cose che chiedi… considerando che sono passati un paio di minuti tra il furto e l’inseguimento, che il pischello sguscia tra la folla come un’anguilla, e che tu sei intralciato da un via vai di gente che se ne frega del tuo problema? È la fiction che ti rende efficace/inefficace. Discernere Realtà non è una sfera di cristallo. La domanda non è “come posso trovare più facilmente il ragazzino?”, qualsiasi cosa tu faccia. La domanda è genericamente “cosa qui è utile per me?” … in base all’azione che hai fatto. Può darsi che la mia risposta sia ovvia, ma il mio ruolo è di tenere la fiction in accordo con sé stessa, nonché di rispondere onestamente alla tua domanda. Teoricamente avrei potuto dire “Non c’è niente di utile, mi spiace”… Da fan del PG ho preferito dirti qualcosa di utile per avere comunque un quadro migliore della situazione, e dare uno sviluppo interessante (per me) alla scena. Se la cosa porterà a trovare il ragazzo, non mi pare ci siano adesso elementi per stabilirlo. O se ci sono, non ne hai forniti. Se dalla fiction si evince che in forma d’aquila individui “in automatico” il ladro, allora sì. Ma se ragioni in termini di che mossa devi fare… ti dico che sbagli approccio. Per ora ti sei limitato a fare le stesse cose che ha fatto il tizio derubato, ottenendo scarsi risultati. Ossia correre nella direzione in cui è scappato il ladro, gridando e chiedendo in giro. Le mosse che fai in forma animale, sono semplicemente ciò che quegli animali sanno fare a livello istintivo, in base alla loro natura. In forma di rapace avresti (anche) la mossa “Vista Eccezionale” Sta a te usarlo in modo efficace. Per il resto, nessuna mossa sostituisce un’altra mossa (se non specificato dalla mossa stessa). Quando si attiva un certo innesco, la mossa corrispondente si applica sempre. Non ci sono deroghe. Fidati, anche qui, si fa prima a spiegarsi con degli esempi pratici.
  13. Il risultato del Discernere, dunque la riposta alla domanda “Cosa qua è utile o di valore per me?” è: “La cosa più utile sarebbe la tua capacità di sollevarti in volo e cercarlo (il ladro) dall’alto. Meglio se con gli occhi aguzzi di un rapace…” Se agisci in base a questa risposta prenderai +1 al prossimo eventuale tiro di dadi. La direzione che ha preso il ladro è verso le case popolari. Non c'entra il Discernere. Lo sai perché ricordi quando sei stato urtato, e non è detto che il ladro sia andato effettivamente lì. Se ti guardi attorno e chiedi in giro, vale quello che si è stabilito. Ossia che la gente non è molto collaborativa (va e viene, c’ha le sue cose da fare, fa spallucce, fa facce da meglio a te che a me, etc.) e che sono ormai passati un paio di minuti dal furto. Cioè il ladro non è così vicino da poter vedere – adesso – gente spintonata, o altri effetti immediati del suo passaggio.
  14. Haisendok Teros Il tuo “largo largo” si infrange contro l’indifferenza della gente, e il ladruncolo, sfuggente come un’anguilla, sarà ormai lontano a questo punto (considera un paio di minuti dal borseggio). La cosa più utile sarebbe la tua capacità di sollevarti in volo e cercarlo dall’alto. Meglio se con gli occhi aguzzi di un rapace…
  15. La mossa dura è una… seppur divisa in due tempi, per praticità Il momento in cui la faccio è durante il fail in declamare Mentre rifletti vieni urtato da qualcosa. O meglio: da qualcuno. Un ragazzino è sbucato dal via vai di passanti, ed è subito svanito nello stesso via vai, in direzione delle case popolari. Più esattamente la mia mossa è “Consuma le loro risorse” La seconda parte in rosso Quando realizzi che il ragazzino potrebbe essere lo stesso che ti ha urtato, realizzi anche che ti manca qualcosa… il cristallo giallo, ricordo della tua terra. Non è una mossa aggiuntiva. L’oggetto l’avevi perso già prima. Era solo per anticipare il tuo “controllo cosa mi ha rubato” prima di poter decidere cosa giocare. Al tavolo la cosa si sarebbe risolta con un botta e risposta… Su PbF cerco di ridurre i passaggi al minimo
  16. Tutti Scendendo ritornate all’odore di alghe e pesce marcio. Nonché al via vai di gente grama, anch’essa dall’odore poco gradevole. Il sole prende la sua parabola discendente, per quanto si possa intuire oltre la volta plumbea. In lontananza i gabbiani volteggiano, eccitati come avvoltoi. Hanno formato un cerchio più o meno dove è stato ucciso Flinn stamattina. Al mercato non si sono sbarazzati di lui, buttandolo a mare o qualcosa del genere? Teros Per quanto ne sai, gli Avventisti hanno fondato una nuova religione, che prima dell’Eruzione non esisteva. Probabilmente raccoglie una manica di svitati, di disadattati, con la loro idea di come dovrebbe essere il mondo. Se questo c’entra con le pudenda di Mororga, è difficile dirlo. Per il resto, che gli Avventisti si stiano espandendo velocemente, indicherebbe che a capo ci sia almeno una testa pensante. Che sia la testa di un santo o di un fanatico, anche qui, è difficile dirlo. Per quanto il barone sembra avere le idee piuttosto chiare a riguardo. Mentre rifletti vieni urtato da qualcosa. O meglio: da qualcuno. Un ragazzino è sbucato dal via vai di passanti, ed è subito svanito nello stesso via vai, in direzione delle case popolari. Tutti Siete presso una staccionata mezza marcia, mezza schiodata, su cui sono affissi i volti di alcuni ricercati. I ritratti sono laceri, sferzati dal vento, chiazzati dalla pioggia nerastra, ma alcuni restano miracolosamente intellegibili. Quello di Glen il glabro vi fissa come se gli avesse ucciso la mamma. Trecento monete è la ricompensa per acciuffarlo, vivo o morto. La cicatrice a forma di 7 sulla pelata è il suo segno di riconoscimento. Karivya deve essere una tosta. Almeno a giudicare dalla mascella e dal collo taurino. Chissà cosa avrà combinato per avere una taglia da cinquecento. Anche lei viva o morta. L’ultimo tra i ritratti, almeno tra quelli comprensibili, mostra il faccione di un mezz’orco. Non ha alcun nome, ma la zanna sinistra spezzata e la punta dell’orecchio destro mangiucchiata, lo rendono ben riconoscibile. La sua taglia è di ben mille monete, ma per qualche motivo lo vogliono vivo. Probabilmente lo cercheranno gli orchi. Sono tipi da regolare i conti faccia a faccia quelli. Bazza Il mondo è piccolo. Soprattutto per una che l’ha girato col vento in poppa, come te. È così piccolo che uno dei tre ricercati non ti sembra affatto nuovo… (scegli tu quale e, se vuoi, descrivi a cosa potrebbe riferirsi la sua taglia) Mororga La sbronza ancora ti formicola nelle mani, nei piedi, nella testa. Le passerelle non erano ben piantate l’ultima volta? Perché adesso ti sembra di camminare su delle stupide zattere? Roba buona quel Paglierino. Anche a giudicare dalle occhiate che la botte attira su di sé. O è forse perché è l’unico legno non marcio a vista d’occhio? In ogni caso, l’idea di giocarsela o di vendersela non sembra affatto male. Le brutte facce dei ricercati forse non sono di tuo interesse. Ad ogni modo, tra una distesa di ritratti indistinguibili, ce n’è uno che è distinguibile solo per te. Ti basta quel pezzo di tatuaggio che è rimasto visibile. Un tatuaggio tipico della tua gente… Sai bene a chi appartiene. E adesso sai anche di non essere l’unico estraneo in questa zona. (Anche tu, se vuoi, puoi descrivere chi è, e cosa avrebbe potuto aver combinato) Tutti Mentre decidete sul da farsi arriva un tizio tutto trafelato. «Avete visto un ragazzino scappare?» chiede in giro. «Quel piccolo bastardo mi ha derubato!» La gente perlopiù fa spallucce, assumendo un’espressione da “meglio a te che a me”. «E voi, stranieri? Lo avete visto?» chiede anche a voi. Teros Quando realizzi che il ragazzino potrebbe essere lo stesso che ti ha urtato, realizzi anche che ti manca qualcosa… il cristallo giallo, ricordo della tua terra. Tutti Cosa fate?
  17. Il 6- non implica necessariamente che non riesci a fare una cosa. A differenza di un’azione fisica però, sul declamare non sapresti se ti sto dicendo qualcosa di utile/vera nonostante il 6-. Certo. Il mio dubbio e se chiedevi una cosa generica/risaputa sugli avventisti, o qualcosa per cui bisognava “scandagliare i ricordi”, che è il requisito per declamare.
  18. @Casa Il declamare è sugli avventisti in generale o su qualcosa di specifico? --- @Tutti Volendo potete decidere (anche off-game) di passare ad un certo orario o giorno. Ad esempio in serata o tra tre giorni, al salpare della nave. Basta che mi dite come e dove trascorrete il tempo.
  19. Haisendok – Palazzo Baronale «Sirbecco a quest’ora dorme» sentenzia il consigliere. Il che è davvero sensato, considerando che gli astrologi sono perlopiù attivi di notte. Per la prima volta cala un silenzio opprimente. Il consigliere tace, così come le teste appese dei trofei, e sembra che tutti insieme puntino gli occhi su di voi. Per quanto il braccio destro del barone sia un abile diplomatico, adesso traspare in lui perplessità, delusione. Ma forse più verso sé stesso. Dopo l’avervi visti così coesi al mercato, si aspettava lo stesso anche adesso. Soprattutto dopo aver elencato i benefici della Confraternita, sottolineato di avere un nemico comune – gli Avventisti – ed in fine chiarito che la disunità, o la mancanza di determinazione, sarebbe stata interpretata come un “brutto segno”. La mossa morbida era: «Bene» riprende a sorridere «Non credo che Sirbecco possa aggiungere alcunché per convincere il druido. Ma se volete, potrete incontrarlo stasera. Sul tardi. Nel mentre vi chiedo di scusarmi: ho una pila di scartoffie che mi aspettano.» Batte le mani. Si presenta lo stesso lacché, quello col rotacismo, dritto come un palo, che vi ha scortato prima. Consigliere: «Accompagni i nostri ospiti» gli chiede indicando con lo sguardo l’uscita. Lacché: «Cevtamente.» Consigliere: «Grazie ancora per la deliziosa compagnia» dice a voi, e più in particolare a Bazza «vi lascio alla bella Haisendok. Certo, non è più quella di un tempo, ma i più poetici ne apprezzano comunque il fascino della decadenza. Di nuovo…» Lacché: «Pvego lov signovi. Se volete seguivmi…» vi fa mentre si avvia verso l’uscita. Cosa fate? Se lascerete il palazzo, indicate dove volete andare e/o cosa volete fare. Ad ogni modo il barone sarà irremovibile sul farvi andare via (mossa dura)
  20. Haisendok – Palazzo Baronale Bazza Forse per etichetta, forse no – bianchissimi come fila di perle – Darya restituisce tutti i tuoi sorrisi. Sarà perché spesso viene romanzata, sai bene che una vita da pirati desta la fantasia di chiunque. Soprattutto di chi fa una vita abitudinaria, per quanto dorata sia la sua gabbia. Poco più in là, il consigliere torna a giochicchiare col suo vino. Inizialmente sembra indispettito dalla tua indifferenza. Poi, per qualche motivo, divertito. Non sembra uno abituato al rifiuto. Forse per lui sei una sfida interessante. Barone: «Bazza, con tutto il rispetto per la dolce metà che è seduta qui, al mio fianco, posso anche impegnarmi… ma è un po’ difficile non considerarla una donna…» L’allusione alla tua avvenenza è smaccata. Tatuaggio e aspetto fisico Consigliere: «Ah! La bellezza femminile è come un fiore. A volte soave e delicato, a volte fiero e spinoso. Ad ogni modo, brindo alla bellezza femminile!» Anche in questa poeticità per dilettanti, l’allusione alla dicotomia tra la tua avvenenza e quella di Darya, è abbastanza smaccata. … Alla fine del banchetto «È stato un piacere. A presto allora» ti dice la baronessa mentre si congeda. Barone: «Questo sì che è parlare! Sono certo che diventerete buone amiche.» Il discorso che segue, a porte chiuse, desta il tuo interesse. Barone: «Non si preoccupi Bazza. L’adesione ad un culto non è prerogativa della nostra confraternita. Se vuole avventura, avventura avrà. Ma prima – come per i suoi illustri compagni di viaggio – dovrà superare una prova iniziatica.» … Detto ciò, se posso farle una confidenza, la mia consorte è da un po’ che desidera svecchiare questo palazzo. Più esattamente vorrebbe che fosse meno “marziale”. Non vuole che Jonald cresca con certi stimoli. Mah… cuore di mamma… Posso dirle di no? Facciamo così, visto che le piacciono quelle spade, se supera la prova di iniziazione, posso metterne una in palio» conclude fiero della sua offerta. Il problema è che Teros non sembra interessato alla faccenda. Sei sicura che si renda conto di quanto tu sia magnifica? (legame) Sei sicura che possa farti fare bella figura? (legame) Te la metto come mossa morbida. Significa che nella prossima giocata, se non ti occuperai in qualche modo di “questa faccenda”, potrebbero esserci dei risvolti negativi. *************** Teros Barone: «Mmh, qualcosa di arcano… i suoi spiriti le hanno detto così?» dice grattandosi il mento. «Le devo presentare Sirbecco, il nostro astronomo di fiducia. Ha predetto tutto questo, e da tempi non sospetti. Ma lui è uno col naso puntato più sulle stelle, che sulla terra. Vedrà, è un tipo strambo, ma interessante.» … Alla fine del banchetto Barone: «Gli spiriti di questi trofei le parlano?» dice tra l’incuriosito e il perplesso «Interessante… Ad ogni modo, come accennavo a lady Bazza, non è necessario aderire ad un culto per entrare nella Fratellanza. Siamo di larghe vedute, ma posso capire la sua titubanza. Si prenda un po’ di tempo per rifletterci. E perché no, qualche sorso del frutto della nostra amata terra (sarebbe il vino). Tuttavia è evidente che siete un gruppo unito. Sono sincero: non vedo il dividervi come un buon segno. Niente affatto…» Sta dicendo, e nemmeno tanto tra le righe, che se uno di voi tre non entrerà nella Fratellanza, non entreranno nemmeno gli altri. La questione del giuramento è cosa seria per loro. Il problema è che Bazza se ne infischia del pericolo che corre. Avrà perso la testa per Darya? Ora come non mai senti che odora più di preda, che di cacciatore (legame). Ora come non mai gli spiriti ti dicono che un grande pericolo la perseguita (legame). Per la cronaca non sto descrivendo una verità oggettiva. Bensì quello che provi in base ai tuoi legami… anche se un margine di oggettività potrebbe avercelo più il secondo. Temi che se non farai qualcosa si metterà, e vi metterà, in un qualche pasticcio. Anche qui, te la metto come mossa morbida. Significa che nella prossima giocata, se non ti occuperai in qualche modo di “questa faccenda”, potrebbero esserci dei risvolti negativi. *************** Mororga Avventista Gara di bevute Alla fine del banchetto Barone: «Hic! Non mi era mai capitato che qualcuno mi battesse a questo gioco…» Consigliere: «Stupefacente! Ma le consiglio di poggiarsi un po’, vostra grazia. Ha avuto una giornata lunga. Penserò io ad intrattenere gli ospiti.» Barone: «Ottimo consiglio, consigliere! Hahaha consiglio-consigliere! L’avete capita? Hic!» il barone inizia a straparlare. È palesemente brillo. «Chiedo venia. Beh, forse è meglio che vada. A più tardi… con permesso» si affretta a ricomporsi «Ah! Quel che è giusto è giusto» ti indica una barrique in rovere, in bella mostra su un piedistallo in ferro battuto. Cibo e vino in abbondanza! Per te sarà molto difficile resistere alle lusinghe del barone. (Appetito: Piaceri mortali) Tuttavia Teros potrebbe precluderti l’entrata nella cosiddetta “Fratellanza”. E con essa, tutti i vantaggi che ne derivano… Devi proteggere Teros da sé stesso no? Questa fissa che parla con gli spiriti lo metterà nei guai (legame). Anzi, vi metterà nei guai. Anche qui, te la metto come mossa morbida. Significa che nella prossima giocata, se non ti occuperai in qualche modo di “questa faccenda”, potrebbero esserci dei risvolti negativi. ************************* Tutti Siete rimasti soli con il consigliere. «Adesso vi è chiaro il motivo della mia convocazione» riprende con tono serio. «Bazza. Se il suo stocco è audace come la sua favella, le organizzerei una prova di abilità con le nostre guardie. Direi che il porto sarebbe uno scenario pittoresco, degno del suo retaggio. «Mororga. Lei è un uomo forte e, si lasci dire, a tratti anche spaventoso. Nel senso buono, si intende. Le organizzerei un duello col nostro maestro d’arme. Ma niente facce sfracellate o cose del genere. Useremo delle spade da addestramento. Deve essere una prova di abilità, non un massacro. Va bene? Scelga lei un premio di suo interesse. Cercheremo di accontentarla. «Teros. Cosa dire… i druidi sono figure leggendarie quanto enigmatiche. Adesso che ne ho uno difronte, posso dirlo con certezza. A nostro avviso la terra sta chiaramente reclamando un’estinzione di massa. È un suo diritto. E non è così terribile se visto in un’ottica di Rinascita. Tuttavia, lei sembra di altro avviso. Addirittura vorrebbe spezzare questo processo. … Mi creda, siamo meno diversi di quanto sembra. Siamo esseri spirituali. Non ci interessano le rendite terriere. Ci interessa l’elevazione della nostra parte nobile. In questa vita o nella prossima. In questo ciclo o nel prossimo. Ci limitiamo all’osservazione degli eventi. Non pretendiamo di avere la verità in tasca, ma i segni dei tempi sono chiari. Se i segni cambieranno, cambieranno anche i nostri obiettivi. … Arrivando al dunque, apprezzo la sua offerta di collaborazione. Tuttavia la Fratellanza ha le sue regole. Regole secolari che hanno portato frutti innegabili, a tutti i suoi membri. E ne porterà anche a lei se vorrà. Ma si senta libero di scegliere.» Siete davvero arrivati al dunque: adesso dovete arrivare ad una conclusione unanime. Se non vi inizierete alla Fratellanza della Rinascita, dovrete lasciare il palazzo e cercare fortuna altrove. Cosa fate?
  21. Teros Il barone ti inquadra rapidamente. «Non si preoccupi, siamo tra persone dabbene» ti sorride leggendo tra le righe il tuo disagio. «Mi lasci indovinare... tra i bassifondi avrà sentito peste e corna sul mio conto. Lo capisco, e ci sono abituato. Dicesi invidia sociale. Cosa posso dire a mia discolpa? Con tutti i grattacapi che mi danno i regnanti, i burocrati e le gilde, non ci si dorme la notte. Vivo del frutto del mio onesto lavoro. Vallo a spiegare agli Avventisti che la ricchezza non è un peccato, e che anche le malelingue godono del frutto del mio onesto lavoro, e magari nemmeno lo sanno… Ma non roviniamo il nostro incontro per questo… Confesso che sono emozionato! Ah se ne conosco di leggende su voi druidi! Mio padre me le raccontava prima della nanna. Ma le leggende aggiungono qui, tolgono lì. Invece adesso… Non ci posso credere. Non avrei mai sperato di incontrare un vero druido. Attenzione, potrei farle domande fino a sfinirla se non mi ferma! Lo sa che stiamo tenendo d'occhio il vulcano di Quya dal nostro osservatorio? Cosa ne pensa della sua continua eruzione?» --- Bazza Mentre il barone è tutto un brillio per Teros, la sua consorte resta un po’ spiazzata dalla tua giovialità. Ti restituisce un timido sorriso. Anche il consigliere ti sorride, mentre oscilla il vino nel suo calice. Un sorriso marpione, insistente. Ma per ora sta al posto suo. Dopo un po’ è il barone invece che attacca bottone: «Madame Bazza, perdoni la mia insolenza. Prima le signore, è la dolce regola. Ma quando mi ricapita un druido al mio tavolo? Ma cosa vedo? Noto con piacere che lei ha esperienza con i pirati» il suo sguardo indugia sul tuo tatuaggio (o quello che involontariamente ne trapela). Non c’è dubbio: pur tradendo una certa grossolanità, il barone dimostra cultura e spirito di osservazione. E stranamente non sembra avere pregiudizi sulla tua gente. «La sua esperienza in mare casca a fagiolo. Almeno per quanto vi proporrò…» riprende «ma ne parleremo dopo. Prima vediamo cosa si sono inventati in cucina!» Batte di nuovo le mani. Una fila di servitori sciama sul tavolo, apparecchiandolo in men che non si dica con posate e calici d’argento. «Che cosa meravigliosa la complicità femminile. L’incantevole donna al mio fianco è Darya. Non sono un uomo fortunato? E lei madame Bazza, che le ha strappato un sorriso, merita un brindisi tutto suo. Non tutti ci riescono, glielo assicuro.» Segue un silenzio di attesa. Ma Darya si limita ad abbassare lo sguardo, conservando la sua compostezza. Sembra che sia stata educata a misurare gesti e parole fin da piccola. Soprattutto mangia pochissimo. «Questo è invece mio figlio Jonald. Saluta Jonald!» «Papà posso andare a giocare?» risponde il marmocchio. «E va bene… ma non toccare il cannocchiale di sopra.» «Uffa…» «Ah, e portati anche Leo. Prima che si addormenti e inizi a ronfare» aggiunge indicando il mastino. “Leo” è il nome meno originale che potessero dargli. «Uffaaaa!» «E non toccare le armi.» «Uffaaaaaaa!» «Cosa ci vuol fare. Sono ragazzi. A proposito di armi, forse nel venire avrà notato, tra il mio armamentario, le tre spade esposte: una spada bastarda, una scimitarra e uno stocco. La leggenda narra che siano appartenute ad un certo Rejmoy, un antico pirata, e che abbiano poteri magici. Che dire, per me e per i miei maestri d’arme sono tre normalissime spade. Ma la leggenda narra anche che solo un vero pirata, un discendente di Rejmoy, possa davvero maneggiarle… Sono curioso di vedere se ci indovina. Secondo lei che poteri vengono attribuiti a queste spade?» --- Mororga All’Avventista: Spiedino: Al palazzo Durante il tragitto verso la sala da pranzo, hai notato armi ed armature in bella mostra. Perlopiù è roba da esposizione o da parata. Belle da vedere, ma dalla dubbia efficacia in battaglia. Non quelle che ha adocchiato Bazza però. Quella è roba forte. Anche le guardie sono ben attrezzate (armatura di scaglie, alabarda e mini-balestra). Quindi è gente che sa il fatto loro. La sala da pranzo è anche una sala trofei. Pendono capoccioni di cinghiali e cervi che hanno visto tempi migliori. Interessante sul muro a destra l’affissione di un grosso archibugio, nonché di una serie di pistole ben cesellate. «Così il mio Jonald farà scorrere sangue a fiumi?» ti fa il barone massaggiandosi il mento. «Beh, staremo a vedere!» La baronessa arrossisce lievemente e finalmente dice la sua: «Ma è solo un bambino…» Barone: «Cuore di mamma non si smentisce mai» se la ride. «A volte ho la sensazione che Jonald sarà sempre solo un bambino finché campa» ride ancora di gusto. A quanto pare è arrivato anche il tuo turno di chiacchiere del barone. Insieme ad un bel po’ di roba buona. La cucina si sta dando un bel daffare, ma per ora tampona l’attesa con vassoi di pietanze fredde. Perlopiù insaccati, salse, conserve e formaggi. Poi verrà il resto… Barone: «Il mio consigliere mi ha detto che lei porta con sé gli dei della distruzione. Questo è molto affascinante.» Consigliere: «Che l’espressione sia metaforica o meno, da come ha ridotto la faccia del vecchio Flinn, non ho alcun dubbio a riguardo, vostra grazia» si inserisce, senza nascondere una certa esaltazione. Barone: «Chi è il vecchio Flinn?» Consigliere: «Quello che era stato pizzicato ad orinare nella nostra… ehm, nella vostra riserva di Paglierino di Zanadar. Vostra grazia.» Barone: «Ah… quel Flinn… Ad ogni modo, non ho dubbi nemmeno io: sono gli dei che vi hanno portato ad Haisendok! Come anche lei ha constatato – e di questo le chiedo scusa personalmente – gli Avventisti sono divenuti una vera piaga qui ad Haisendok. Fanatici della peggior risma che non possiamo affrontare direttamente, senza metterci il popolo contro.» Il barone si lancia in una serie di aneddoti, che seppur coloriti in qualche dettaglio, fanno uscire gli Avventisti ancor peggio di quanto si potesse immaginare. L’aneddotica viene solo interrotta dalla seconda ondata di portate. È il turno di zuppe, timballi, sformati, cacciagione e preparazioni più artistiche. Basterebbe per sfamare un reggimento. Barone: «Ma prego, dia pure un assaggio a questo Paglierino di Zanadar. Vedrà che è un nettare delizioso… Ah, su questo il vecchio Flinn non c’ha messo la sua “firma”» ride, dando il buon esempio con un lungo sorso. Se dai corda al barone, ti sfiderà ad una gara di bevute. Se accetti, Sfida il Pericolo (di non vincere). La posta in gioco è una: Botte di Paglierino di Zanadar (tre utilizzi, peso 2) Quando fai una lunga bevuta dalla botte di paglierino di Zanadar, prendi +1 al prossimo tiro, e -1 a quello successivo. --- Tutti Tra una chiacchiera e un boccone il tempo vola lieto. Il barone è un ottimo anfitrione. L’ultimo brindisi sugella il congedo della baronessa, e con lei la servitù che si è fatta in quattro. Restate voi, il barone e il consigliere. A porte chiuse. È arrivato il momento dei discorsi seri. Barone: «Quanto sto per dirvi è un segreto che vi chiedo di mantenere entro queste mura. Io, il mio consigliere, e tanta brava gente, facciamo parte di una confraternita: la Fratellanza della Rinascita.» Si ferma per soppesare la vostra reazione, poi, dopo l’ennesimo sguardo di complicità con il consigliere, riprende: «I Fratelli si sostengono vicendevolmente, e sostengono i disegni degli dei. Qualsiasi essi siano. I benefici di appartenere a questa confraternita sono sotto i vostri occhi. Ed anche voi potreste goderne se vi unirete alla nostra famiglia.» Consigliere: «Non lasciatevi adombrare da questi tempi apocalittici. La vita è un ciclo. Nascita, crescita, distruzione e rinascita. Anche di questo mondo» il suo sguardo incrocia quello di Mororga, come se sulla parola “distruzione” potesse trovare un’intesa. Barone: «Siamo persone di cuore, umili strumenti. Che gli dei ci benedicano in questa vita o nelle prossime, in questo mondo, o nel prossimo, non è importante. Gli Avventisti sono delle carogne invece. Diffondono paura, odio e ostinazione.» Consigliere: «Cerchiamo di arginarli ma stanno prendendo il sopravvento. Voi però siete speciali. L’ho visto al mercato con i miei occhi… e, a differenza nostra, siete liberi da ruoli istituzionali.» Barone: «Unitevi alla nostra famiglia. Mettetevi dalla parte giusta della storia.» --- Dopo questa introduzione, alternandosi, entrambi vi spiegano quali sarebbero i tre giuramenti da rispettare: - Segretezza ai fratelli di grado più basso. - Obbedienza ai fratelli di grado più alto. - Sostegno a tutti i fratelli. --- Il prerequisito di ingresso è una prova di iniziazione. Ogni prova mette alla luce i talenti donati dagli dei. Il barone l’ha superata con la sua abilità gestionale, il consigliere con quella diplomatica, etc.. --- I fronti sui quali la Confraternita contrasta gli Avventisti sono: - Tra i bassifondi di Haisendok, dove gli Avventisti hanno la sede principale. - Sulla nave Ultima Speranza, la cui spedizione è finanziata dagli Avventisti stessi. - In giro per il regno. Dove gli Avventisti stanno diffondendo il loro credo. Su quale fronte andreste ad agire, spetta a voi deciderlo. --- Se accetterete, le prove si sosterranno all’interno del palazzo nella stessa serata. Il tempo di allestirle. Adesso è il primo pomeriggio. Nel mentre potrete andare dove volete o restare ospiti del palazzo. Ditemi voi se volete affrontare subito le prove Se non accetterete, il barone rispetterà la vostra scelta. Vi chiede solo di non parlare dell’esistenza della Fratellanza della Rinascita. Ditemi dove volete andare successivamente Ultimo requisito: se davvero vi hanno mandato gli dei, allora dovrete accettare tutti e tre. Se solo uno non vorrà accettare, il barone e il consigliere lo prenderanno come un segno rivelatore, e non accetteranno nemmeno gli altri. Cosa fate? Nota: Per i prossimi giorni sarò fuori. Potrò riprendere venerdì sera, o al massimo sabato.
  22. Ops… la sottile arte del copia/incolla nasconde le sue insidie 😅
  23. Mororga lo Sterminatore (Barbaro, estraneo) Link alla scheda FORZA DESTREZZA COSTITUZIONE INTELLIGENZA SAGGEZZA CARISMA 16 9 15 12 8 13 Debole: -1 Malfermo: -1 Malato: -1 Stordito: -1 Confuso: -1 Sfregiato: -1 +2 0 +1 0 -1 +1 FOR DES COS INT SAG CAR PF: 20/23 (-3, -5, -7 x acido mostro della trappola. Recupero a 20/23 dopo Accamparsi nella bettola) Armatura: 1 (Mai Impacciato, Sempre Illeso) Danno: 1d10 Presentazione Mororga lo sterminatore arriva da lontano. Ha combattuto nelle steppe, trucidato sulle montagne, saccheggiato dentro mura di pietra. L'unica cosa che gli piaccia più di bere e far festa è massacrare il nemico. Perché sì, perché sono le vie del suo popolo, e poi che importa? Gli dei della distruzione vogliono questo, e lui è molto pio. Nemico feroce, ma amico leale. Allineamento Caotico: Ignora una convenzione del mondo civilizzato. Razza Estraneo: Sarai elfo, nano, mezzuomo o umano, ma tu e la tua gente non siete di queste parti. All'inizio di ogni sessione, il GM ti farà una domanda a proposito della tua terra madre, di perché te ne sei andato o di cosa ti sei lasciato indietro. Se rispondi guadagna un PE. Appetiti Erculei: - Distruzione Pura - Piaceri mortali Legami attuali - Bazza è gracile e sciocca, ma mi fa divertire. - Le vie di Bazza sono strane e mi confondono. - Teros finisce sempre nei guai: devo proteggerlo da sé stesso. - John condivide la mia fame di gloria; la terra tremerà al nostro passaggio! - ... - ... Punti Esperienza Livello 1 (6/8) - Domanda inizio sessione 1: Parlami degli dei della distruzione venerati dalla tua gente. - Fine 1° Sessione: Legame con Bazza non più rilevante. - Fine 1° Sessione: Allineamento Caotico, Ignora una convenzione del mondo civilizzato. - Fine 1° Sessione: Abbiamo imparato qualcosa di importante e nuovo a proposito del mondo? - Fine 1° Sessione: Abbiamo sconfitto un nemico o un mostro degno di nota? - Domanda inizio sessione 2: Cosa ti ha spinto a lasciare la tua terra? Domande e Risposte D : Parlami degli dei della distruzione venerati dalla tua gente. (Domanda inizio 1° sessione) R: C'è Itomorgito, che muore ogni volta che combatte. Dopo aver massacrato tutti i nemici non può fermare la sua furia e piange e ulula di rabbia e allora si strappa le membra e gli occhi e li divora e poi digrigna i denti fino a che il suo scheletro si frantuma come sabbia secca. Una volta morto, la furia si placa e può risorgere pronto per la battaglia. C'è Batuera lo spietato, che ama vedere i nemici che implorano pietà prima di finirli. Ma la sua suprema delizia è trucidare gli inermi e gli indifesi. E ce ne sono almeno cento altri, qualsiasi cosa voglia dire, perché Mororga non è uno scriba e non sa contare fino a cento. Ma di questi altri racconteremo poi. D : Racconta un aneddoto in cui hai dato particolarmente sfogo ai tuoi appetiti (Distruzione Pura e Piaceri Mortali) R: Dieci o quindici anni fa, quando Mororga era più giovane e snello. Si era nelle terre verso il sorgere del sole, a metà tra qua e la terra d'origine di Mororga. Faceva parte di una banda di razziatori con lo Spaventapassere, Minato l'Infame, e il vecchio Kaleimon, mercenario di professione e negromante per passatempo. Incontrano due carrozzoni di guitti. Dopo averli sottomessi nasce un conflitto. Mororga vuole trucidare gli uomini e vendere le donne in schiavitù. Minato l'Infame vuole vendere gli uomini in schiavitù e torturare le donne per il suo piacere. Allo Spaventapassere, orrendo e bianco come un cadavere, frega poco e niente. Il vecchio Kaleimos propone che Mororga e Minato risolvano la cosa con una gara di bevute, dato che i guitti hanno due barili di grappa. Mororga non vede l'ora. Saltano fuori pure funghi e pozioni interessanti per aumentare lo spasso generale. Si risveglia il giorno dopo senza ricordare nulla. Va detto: in una pozza di sangue, che dopo qualche cauto esame si rivela non suo (o suo solo in minima parte). Gli uomini e le donne sono stati tutti brutalmente massacrati, letteralmente fatti a pezzi. L'infame giace a faccia in giù con un foro dietro l'orecchio sinistro, il che potrebbe avere qualche connessione con i brandelli di cervello e ossa sul pugnale di Mororga. Il vecchio Kaleimon sembra essere placidamente morto nel sonno. La più giovane delle ragazze e lo Spaventapassere sono spariti. Brutta storia, non ricordarsi. Ma che importa? Ormai è andata così e basta. Mororga fa a pezzi i carrozzoni e impila tutto e i cadaveri dei due amici in una bella pira funebre che piaccia agli dei della distruzione. Gli altri cadaveri faranno la felicità di lupi e aquile. Poi se ne va, sempre verso occidente. Certo sarebbe bello reincontrare lo Spaventapassere e chiedergli che è successo. Sarebbe bello anche che gli passasse il mal di testa. D : Cosa ti ha spinto a lasciare la tua terra? (Domanda inizio 2° sessione) R: Ci sono questi momenti, questo tipo di mattine, che ti fanno riflettere. Ho lasciato la mia tribù che ero un giovane guerriero. Non è comune. E' chi sente gli dei della distruzione che gli urlano nelle orecchie mattina e sera e non si accontenta delle normali spedizioni di guerra, dei normali massacri, dei normali saccheggi. Alcuni devono portare l'abbraccio degli dei più lontano. Mettersi alla prova, combattere gente più straniera, trucidare mostri più possenti o ripugnanti, prendere donne più esotiche. Di solito arriva un momento che questi araldi degli dei tornano alle loro tribù, se non vengono ammazzati sul campo di battaglia. Ecco, diciamo che Mororga si è fatto prendere un po' la mano. E quindi ti svegli in un luogo lontano, dopo molti anni, e in effetti se volessi tornare ai miei luoghi natii ci metterei anni pure se camminassi in fretta. Ho cantato la canzone del massacro lungo molte strade. Non so se tornerò mai a salutare i compagni di gioventù e le ragazze con i bei capelli neri delle mie terre. Il mio orizzonte temporale è limitato: il prossimo massacro, il prossimo banchetto, la prossima orgia, la prossima ferita grave.
  24. Bazza (Rodomonte, umana) Link alla scheda FORZA DESTREZZA COSTITUZIONE INTELLIGENZA SAGGEZZA CARISMA 8 16 13 12 9 15 Debole: -1 Malfermo: -1 Malato: -1 Stordito: -1 Confuso: -1 Sfregiato: -1 -1 +2 +1 0 0 +1 FOR DES COS INT SAG CAR PF: 21/21 Armatura: 2 (armatura scintillante + guanto di protezione) Presentazione Bazza è nata su una nave di pirati, sua madre un oggetto per la ciurma, le è stato insegnato a vivere da pirata ma si è ribellata: è fuggita da quel mondo marcio, in cerca di divertimento, avventure e tesori. È sempre onesta e diretta, non si vergogna a dire le cose in faccia e vuole ad ogni costo evitare fraintendimenti. È un’umana con occhi verdi luminosi e capelli castani sempre sciolti. Indossa sempre abiti pratici per muoversi agilmente, dato anche il suo corpo tonico. (...) Preciso comunque che sì, Bazza è cresciuta come piratessa, ma dopo essere scappata dalla nave non vuole più seguire quella strada (ovviamente non si sa mai cosa può riservare la vita) Allineamento Buono: Ti metti in pericolo per il bene di un amico o di una persona amata Razza Umana: Sei particolarmente intraprendente. Quando usi Piano d’azione prendi +1 a qualsiasi tiro fatto per usare i rischi generati dalla mossa. Legami attuali - Teros si rende conto di quanto magnifico io sia. - Teros è qualcuno su cui posso contare per farmi fare bella figura. - Mororga ha bisogno di lavorare sul suo aspetto. - Mororga ha bisogno di essere educato su questo affare dell’essere eroe e ci penserò io, che gli piaccia o meno! Punti Esperienza Livello 1 (1/8) - Fare rifornimento al mercato di Haisendok; Domande e Risposte D : Che tu sappia, che cosa ne è di tua madre adesso? R: Mia madre è purtroppo morta di malnutrizione/malattia quando ero ancora bambina D : Nutri rancore/sentimento di vendetta verso chi ha maltrattato tua madre? Oppure è ormai acqua passata? R: Nessun rancore o altro, in realtà mia madre mi ha semplicemente dato alla luce. È stato poi il capitano Lando a crescermi e tutto; lei non la ho quasi mai vista. D : Come sono visti i pirati dalla gente comune? R: Dipende dal posto: i pirati nel loro villaggio/nella loro città natale sono un po' visti come dei benefattori, mentre negli altri luoghi sono abbastanza disprezzati. Quindi oltre che essere pirata devi comunque anche avere un nome conosciuto per essere benvoluto dalla tua gente D : Come sono viste le donne pirata dagli uomini pirata? E quanto sono frequenti in quel mondo? R: Generalmente i pirati trattano le piratesse con abbastanza rispetto, perlomeno sulla loro nave. Questo perché solitamente le piratesse sono figlie dei capitani, nate da amore o da abusi D : Al netto di come appari nell’immagine C’è qualche segno distintivo che ti fa riconoscere dalla gente comune come un pirata, o almeno da altri pirati? R: Il tatuaggio che ho sulla spalla sinistra, me lo feci fare dai compagni di ciurma quando ero solo una ragazzina e credevo di avere il mondo in mano solo perché sapevo usare una spada. Rappresenta la bandiera della nave di Lando. Ovviamente ora faccio qualsiasi cosa per nasconderlo, però qualsiasi pirata conosce quel simbolo. La gente comune potrebbe conoscerlo nel caso avesse visto la nave o altri della ciurma, lo hanno tutti quel tatuaggio. Precisazione: Bazza il cappello non lo porta, quindi è uguale all'immagine ma senza cappello. D : C’è qualche aneddoto che vuoi raccontare di quando eri con i pirati? (fatti accaduti a bordo, tesori scoperti, mostri marini incontrati, etc..) R: Sicuramente il fatto di essere stata abusata più volte dai membri della ciurma, cosa che le fa abbastanza disprezzare gli uomini. Un'altra cosa invece, questa sicuramente più "avventurosa", è stata la scoperta di un'isola mitica, di cui si narrava solo nelle leggende e per questo non aveva nemmeno un nome. Stavamo navigando come sempre, Lando al timone e io di vedetta sul pennone, quando all'improvviso il cielo si fece scuro e fummo colti da una tempesta: non so quante ore passarono, il tempo sembrò interminabile; ma grazie all'abilità del capitano e di tutta la ciurma riuscimmo ad uscire vivi da quel macello. Certo, l'albero maestro era spezzato e la nave aveva subito gravi danni, ma almeno eravamo ancora vivi. E davanti a noi si stagliava questa bellissima isola, che riconoscemmo come quella delle leggende solo dopo essere approdati sulle sue spiagge e averla esplorata un po'. Lando la rinominò "Isola del Teschio Verde", in onore del colore del teschio sulla sua bandiera.
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