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Dragons´ Lair

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AndreaP

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Tutti i contenuti pubblicati da AndreaP

  1. @ulmo: questa l'avevo capita. Ma la precedente mi dice qualcosa ma non riesco a mettere a fuoco. Aiutami
  2. Ricordo a quelli che hanno fallito il fear roll che se mi dicono che spendono un fortune point glielo ritiro. Così se viene possono agire liberamente già questo round
  3. Il kai acuì i suoi sensi e appoggiò l’orecchio sulla porta di legno. Al di la nessun rumore: tutto era silenzioso. Per un istante il cavaliere ebbe il dubbio di non riuscire a sentire tanto era strana la mancanza di suoni al di la. Alcune gocce d’acqua che colavano da soffitto del tunnel interruppero la concentrazione di Volpe Nera richiamando il gruppo ad una decisione
  4. “Ne so quanto te, ragazzo” rispose secco Anton “Penso di si, ma quelli sono goblin. Mancano ancora alcune ore all’alba. Sarà una lunga notte” concluse Le parole rimbombavano forti nella grotta. Dei pipistrelli si mossero dall’oscurità che riempiva il fondo della caverna
  5. Jotunn osservò Sebastiane e Ellyniser che si appropinquavano alla parete per salire, dedicando poi la sua attenzione alla porta della torre laterale. “Io verifico di qui se c’è un passaggio” disse agli altri “Concordo comunque che sia meglio non dividerci. Diamo solo un occhio e poi andiamo insieme in una direzione.” Era meglio mantenere discrezione in quel momento e decise quindi di evitare di sfondare togliendo con cura i detriti.
  6. Il gruppo si stava disponendo per catturare il goblin a tre zampe. Ormai la polvere era completamente caduta a terra e tutti potevano osservare la stanza. In un angolo della stanza vi era un armadio di ferro e ai piedi di questo una pozza di liquido scuro e alcuni oggetti. Il pavimento era invece occupato da una grossa circonferenza di rame inciso di poco meno di 5 metri di diametro, spessa poco meno di 10 centimetri. Dentro la circonferenza vi era tracciato un pentacolo sulle cui punte erano appoggiati candelabri argentei con candele nere. E il goblin stava proprio al centro del pentacolo dove vi era tracciato un disegno non distinguibile da quella posizione. Il goblin sembrò osservare il gruppo che discuteva intimorito sul da farsi. Poi, improvvisamente si afflosciò a terra come un soprabito che cade sul pavimento. Nell’oscurità dietro di lui vi era qualcosa che si stava mostrando. L’aria divenne improvvisamente fredda e una presa allo stomaco colpì tutti La figura era umanoide alta poco più di Gudrod, con una corporatura tornita di muscoli: i fasci tesi di muscoli erano ricoperti da una ispida pelliccia dalla colorazione verde, rossa e gialla. Il viso era arcigno, con grossi denti acuminati gialli che sporgevano in avanti, un solo occhio blu cobalto e una capigliatura fatta da piccoli vermi multicolori che si muovevano da soli. Due ali piumate porpora gli spuntavano dalle spalle. I piedi presentavano zampe come quelle di un aquila. Quello che colpivano però erano gli artigli lunghi e affilati che uscivano dalle tre dita delle mani. Veloce come un lampo la creatura demoniaca volò in mezzo al gruppo e allungato l’artiglio della mano sinistra, trafisse da una parte all’altra la povera Erika che cadde in un lago di sangue @all Spoiler: Nuovo round Lui è più veloce di tutti. Il problema è che il demone incute paura a tutti i mortali e per questo round l’unico che è riuscito in un fear test è Jacob. Gli altri hanno fallito e possono solo parare. All’inizio del prossimo round rifaccio i fear test. L’alternativa è che usiate un fortune point per ritirare il fear roll. Ditemi come agite e se volte usare il fortune point. Considero Mia e Gorden bloccati dalla paura
  7. Jotunn diede un rapido sguardo al di la della grata per capire cosa si vedesse. “La grata non è sollevabile da qui” disse sicuro Jotunn “dobbiamo trovare il meccanismo che la aziona. Dico di provare dalla torre di guardia” Detto questo si avvicinò all’ingresso della torre a destra per saggiare il lavoro scegliendo il modo migliore per compierlo e iniziare a sgomberare i detriti. @Narratore e all Spoiler: Un po’ di cose (se le hai spiegate e non ho capito mi scuso): 1. cosa c’è al di la della grata? Cosa si vede? 2. La grata è fino ad un architrave che la chiude o scalandola si può scendere dall’altro lato. 3. Lo spazio rettangolare al in cui siamo (1) ha un tetto o sono delle mura 4. Nella descrizione dici che la porta per la torre è a sx poi dici che è a dx. E’ un refuso o non ho capito qualcosa?
  8. L’ufficiale squadrò il nobile con fare dubbioso. “Come volete” disse “non mi permetterei mai di intralciare il volere di tale famiglia” aggiunse con tono ironico. “Seguitemi” L’uomo condusse gli Acolyti attraverso il corridoio fino a una stanza posta sul fondo. Qui si trovavano quattro tavoli in marmo grigio posti agli angoli. Tre erano occupati da agenti del Magistratum intenti ad osservare quelle che dovevano essere delle prove e a segnare appunti su dei pad. Il quarto, indicato dal sergente, era vuoto. Una luce al neon bianca illuminava le pareti sempre scure. Il sergente si allontanò per alcuni minuti per poi tornare con una scatola in un materiale nero sintetico trasparente. Un fischio di aria pressurizzata che usciva si avvertì quando il sergente aprì la scatola. Dentro vi erano alcuni olodisk e iniettori di medicamenti. Il sergente appoggiò anche sul tavolo un lettore di Olodisk portatile che permetteva a di visionarli. Quindi spostatosi e incrociate le braccia disse “Prego”.
  9. La luce di Tobias permise improvvisamente di vedere con cura la porta. Piccola e di legno presentava alcune fessure nel materiale che mostravano un rivestimento dall’altro lato in un materiale metallico dorato. La porta non presentava serratura ed era probabilmente chiusa dall’interno, indicando che il locale al di la aveva altre entrate. Per ora tutto era ancora in silenzio Melanopanthereus più avanti attendeva i compagni.
  10. Michael si mise ad occuparsi dei cavalli spingendoli a alto della caverna. Anton intanto scrutava l’esterno. “Mia stato disse.” disse “Ho intravisto questa collina e ho sperato ci fosse un luogo dove nascondersi. Questo era meglio di quanto credessi. Penso sarà meglio fermarci qui. Non avrei idea dove andare con il buio e la pioggia”. I due fratelli intanto, messisi in un angolo vicini ai loro cavalli, bisbigliavano fra di loro. Nell’oscurità del fondo della caverna non si udiva alcun rumore. L'unico suono era quello dall'esterno della pioggia.
  11. Io proporrei di rasserenarci tutti Mi sembra che tutti si stiano sforzando di giocare al meglio i propri pg e che ci siano state incomprensioni fra di loro come in ogni realtà umana. Se sopravviverete alla prossima scena propongo di raffreddare gli animi e, data la situazione che affronterete, considerare che i pg siano più uniti. Che ne dite?
  12. Dimostrate come dicevo di essere ottimi giocatori. Vi invito davvero alla flessibilità e alla comprensione, non alla rassegnazione. Vorrei davvero che tutti si divertissero
  13. Premesso che io mi diverto, la mia impressione è che l'unica cosa che manchi un po' al gruppo è il sentirsi gruppo La dico diversa: il villaggio degli irriducibili che citava Rikkardo litiga ma si sente gruppo. Qui invece i pg, forse anche per colpa mia che li ho aggregati strada facendo, si sentono poco gruppo, e dato che voi siete ottimi giocatori che curate la storia e il bg, non forzate su sto punto ma lasciate che la situazione evolva naturalmente O per lo meno non lo mostriamo Forse dovremmo spingerci su questo punto
  14. thx Comunque ti chiamerò Automatix e attento ai pesci
  15. @eru: si perché no? Ottima idea
  16. La polvere stava calando e un innaturale silenzio era calato nel tunnel Al di la dell’anta ormai distrutta si vedeva la stanza vagamente illuminata dalla torcia. Al centro di questa , proprio di porta stava il goblin a tre zampe intento a guardare il gruppo. @Sylia e Alrik Spoiler: Gli occhi dei due erano in natura capaci di vedere i dettagli al buio con maggiore precisione. In un angolo della stanza vi era un armadio di ferro e ai piedi di questo una pozza di liquido scuro e alcuni oggetti. Ma la cosa che colpì i due era il pavimento della stanza. Questo era occupato da una grossa circonferenza di rame inciso di poco meno di 5 metri di diametro, spessa poco meno di 10 centimetri. Sul pavimento dentro la circonferenza vi era tracciato un pentacolo sulle cui punte erano appoggiati candelabri argentei con candele nere. Al centro del pentacolo vi era tracciato un disegno non distinguibile dato che sopra vi stava il goblin.
  17. Se l'approccio è il tuo per me va benissimo. L'importante che siamo tutti d'accordo Rileggendo i post mi è parsa una situazione tesa p.s. ti chiamerò Ordinalfabetix
  18. So che i personaggi hanno il loro carattere e la memoria degli eventi e delle frasi dette dagli altri pg muove le loro azioni, tuttavia vi inviterei a provare a fare, per quanto possibile, un bonario, pacifico, colpo di spugna, per rinormalizzare le relazioni fra i pg. Come forse ho già detto una volta, proviamo nelle relazioni interne gruppo ad affievolire i caratteri etnici dei pg e a considerare di più il gruppo, composto anche da pg che posso avere idee diverse o sbagliare, ma che restano gruppo. Detto questo, a questo punto però devo aggiungere una cosa Ci sono due modi secondo me per giocare un gruppo di rpg 1. il gruppo sceglie di essere gruppo e si impegna per esserlo amalgamando i pg (e non è una forzatura o una non realtà ma una scelta) 2. il gruppo sceglie di giocare i propri pg con le proprie caratterizzazioni (più realistico) e se vanno d'accordo bene se no litigano Ovviamente ci sono le sfumatura di grigio che sono vie di mezzo Se voi volete scegliere in modo radicale la seconda via per me va bene, ma questo può implicare che il gruppo continui a litigare. Nella vita reale una cosa del genere comporterebbe lo scioglimento del gruppo. Noi possiamo anche andare avanti anche così come stiamo facendo: io non ho problemi e mi sto divertendo. Oppure deviare sulla prima via. Ma io vi offro un'altra possibilità Sono disponibile a separare la campagna in due campagne. Se vediamo che il gruppo insieme non va, spezziamo il pbf in due pbf paralleli e chi vuole gioca in uno chi vuole nell'altro. Io porto avanti la stessa storia in entrambi. Vi lascio ogni scelta: nessuno si senta vincolato L'importante è che ci divertiamo tutti!!!!!
  19. “Ok allora muoviamoci. Fermarci qui non ci farà trovare l’acqua.” disse Jotunn “a proposito ne avete vista?” Poi guardando verso il ponte aggiunse “Che strategia usiamo, è necessario procedere legati come avete fatto voi?” chiese.
  20. Siete il gruppo di pg più litigioso con cui ho mai giocato @Rikkardo: il villaggio dei galli vi fa un baffo Detto ciò concordo con l'ultima frase di Landar "cerchiamo anche un po' di armonia" nel rispetto di tutti, elfi o nordici che siano Mi va bene una sana interpretrazione di contrapposizioni, ma siamo qui per giocare "insieme" Se posso fare qualcosa volentieri
  21. @Sylia Spoiler: L’elfa si rese subito conto che qui l’aria era particolare. Non solo come aveva avvertito prima c’era la presenza dei venti del chaos ma soffiavano veloci ed intensi. Non aveva mai provato una tale sensazione, non era normale. Le magie uscivano facili e potenti Sylia avvisati i compagni si concentrò per un attimo. La sua mano si illuminò di luce rossa e da questa uscì un dardo di luce che colpì la porta nei pressi dei cardini facendo saltare schegge di legno. Ma l’elfo non si fermò: il suo intero core si ricoprì di un alone carminio e un’altro dardo partì alla volta della porta causando che tremò e si crepò profondamente per il colpo. Ormai l’aria era strana e tutti avvertivano brividi scorrere lungo la pelle. L’elfa agì ancora un terzò dardo i scagliò contro la porta mandandola con un bagliore in pezzi. Al posto dell’anta ora vi erano pezzi di legno e l’aria era piena di polvere e trucioli. Sylia riabbassò le mani tornando, l’aria si fermò e la luce rossa svanì
  22. Coperto l’ingresso il gruppo iniziò a percorrere veloce il buio tunnel. Scavato rozzamente nella roccia presentava un soffitto che spesso si abbassava fino a costringere il gruppo a piegarsi. L’umidità era forte. Dopo una decina di metri una piccola anta di legno si apriva sul lato destro. Il tunnel proseguiva nell’oscurità. Impossibile dire dove conducesse la porta anche se l’esiguità del tratto percorso poteva far pensare di essere ancora nel recinto del monastero. Alle loro spalle non si sentivano per ora altre voci.

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