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La Spada e La Strega (2)
Sole raggiunge Selexia e, toccandola su una spalla, risana una piccola parte delle sue ferite. La dragonessa alza l'occhio verso di lui e fa per dirgli qualcosa. Zantes, in quel preciso momento, legge una formula magica tra le pagine del libro... ciò gli permette di far sparire Selexia e Sole per farli poi riapparire vicino a lui. La dragonessa preferisce tacere e non dice più nulla a Sole. Afferra poi Zantes e Sole dal colletto delle maglie e con un balzo supera la voragine (portandosi con se sia il chierico che il senzanome). Anche Hinox supera il baratro mentre Oloth e la strega lo oltrepassano levitando. Ora che vi siete ricongiunti potete scappare da questo posto. Caradoc ha afferrato Astilla e (involontariamente) si ritrova ad essere alla testa del gruppo. Vi voltate indietro una sola volta: il re teschio e i suoi uomini non vi stanno inseguendo, sono impegnati ad affrontare un gruppo di soldati del castello appena giunti in questo luogo. -.-.-.-.-.- Uscite fuori dal palazzo e scoprite che si sta consumando uno scontro anche in città. Le creature del Buio stanno razziando la provincia e le truppe reali le stanno affrontando in ogni vicolo e strada. La Casa della scintilla si trova al centro del borgo... e in questo momento è uno dei luoghi più pericolosi. La strega che è con voi vi dice che dovete abbandonare la città, poichè il re teschio vi vuole catturare (dato che alcuni di voi sono delle chiavi). Astilla, che è ancora in spalla a Caradoc, si rivolge alla donna: ma tu chi sei? E come fai a sapere queste cose? La strega risponde: ti basta sapere che sono dalla vostra parte. Prendete dei cavalli per andare più veloci. Superate edifici in fiamme, cadaveri, macerie e zone in cui si stanno consumando violenti scontri. Lasciate la città attraverso una breccia tra le mura e continuate la vostra fuga verso sud. Incontrate poi un bosco fitto. La strega dice: passiamo attraverso gli alberi, saremo più lenti ma potremo nasconderci. Abbandonate i destrieri e proseguite a piedi. Fa freddo. I suoni della battaglia si fanno sempre più deboli e infine sprofondante in un silenzio quasi irreale. Nel buio della notte sentite solo il rumore dei vostri passi e dei vostri respiri. La foresta è fitta ma di tanto in tanto offre delle zone quasi prive di alberi. In quei punti potete vedere cielo: delle nuvole nere, cariche di pioggia, stanno per coprire una luna quasi piena. La strega alza una mano verso l'alto. Attraverso l'anello che porta al dito si genera una luce verdastra che schizza verso il cielo. Cos'hai fatto? Chiede Selexia. La dragonessa è dolorante e deve appoggiarsi a Zantes. E' ferita gravemente ma ha cauterizzato tutti i tagli grazie a un fuoco evocato direttamente dal suo corpo. La strega risponde: dovete aver fiducia di me, ho chiesto aiuto. A chi? La donna non risponde poichè un rumore la fa trasalire, sono dei passi. Qualcuno sta arrivando da voi correndo. Da dietro un faggio spunta un'ombra che impatta contro Leidorl. Si tratta della strega dei ghiacci. Aurline stava fuggendo da qualcosa e non si era accorta di voi. Dopo aver urtato Leidorl, la strega si tocca il naso. Ahi! Riesce solo a dire. Alza infine gli occhi verso di voi e vi riconosce. Sembra però confusa e spaventata. Dice infine: e voi cosa ci fate qui? E cosa ci faccio io qui?... non capite il senso delle sue parole. Lei continua: io... ho già vissuto questa esperienza! Cioè... questa scena l'ho già vista cinque minuti fa! Ma che sta succedendo?
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
@Vittorio Miriam ritrae la mano subito dopo aver avvertito il tuo tocco. Non c'è disgusto nel suo gesto ma solo paura. Non hai idea del perchè si comporti così. @Vittorio - Massimo - Felice Dopo aver perlustrato rapidamente il mattatoio, ritornate a Vercelli. Vi ricongiungete con Yuri nelle sale della domus. Il ragazzo vi informa che è appena ritornato dalle mangiatoie delle mucche colpire dalla maledizione. Non ha trovato nulla ma ha il sospetto che c'è qualcosa di strano in quel luogo. L'exubitor che vi ha scortato nel mattatoio vi mostra alcune foto dei luoghi in cui è stata avvistata Eleonora Ombrosi... ossia a sud della città, oltre il fiume Pò. In quella zona ci sono solo foreste e città disabitate. Un'ultima foto mostra una costruzione misteriosa: sembra un tavolino rotondo di pietra o un piedistallo dalla base levigata. Sulla sua sommità c'è una trama concentrica di quadri bianchi e neri. L'excubitor vi dice che l'oggetto è stato trovato tra i boschi vicino al fiume. Discutete ancora un pò sul mattatoio. C'è un solo modo per visitarlo durante la notte: padre Della Torre deve scrivere per voi un permesso speciale. @Michele
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La Spada e La Strega (2)
Caradoc apre uno squarcio nella schiena di un nemico. Attraverso la carne dei muscoli lacerati è possibile vedere il bianco delle ossa delle vertebre. Il corrotto muore dopo aver emanato un flebile rantolo. Rhaen intanto affonda la spada nel fianco di un altro avversario. Quest'ultimo si piega in due per il dolore, offrendo così la testa per l'ascia di Leidorl. Il barbaro lo decapita con una mossa fulminea. Zantes sfrutta di nuovo il libro per evocare una seconda sfera di verde e ferisce due corrotti... ma è la strega a terminarli. Quest'ultima fa scaturire dalle mani due piccoli globi, uno bianco e uno nero. Schizzano in linea retta trafiggendo i nemici e roteando l'uno attorno all'altro. Vicino a lei c'era un terzo nemico ma viene raggiunto da una freccia di Oloth che gli toglie la vita sul colpo. La strega si rivolge a lui , Scusami non avevo quella magia. L'ultimo corrotto (vicino a loro) preferisce sottrarsi dalla battaglia piuttosto che infierire su Herlan. V ROUND Rhaen 28 Caradoc 39 Herlan 27 Leidorl 45 Astilla 26 Hinox 57 Oloth 17 Sole 34 Zantes 11* Strega Il libro tra le mani di Zantes si illumina e le pagine iniziano a sfogliarsi da sole. Dalla carta evade un fascio di luce rossa e dorata che investe il senzanome. Lui cade a terra mentre il fascio luminoso raggiunge Selexia. La dragonessa si trasforma. I capelli diventano cortissimi e la pelle assume una aura rossastra con riflessi dorati. I suoi occhi, da azzurri, diventano gialli e sul suo volto iniziano a formarsi dei simboli. Contemporaneamente anche le mani di Hinox iniziano ad irradiare la stessa luce e sui dorsi appaiono gli stessi simboli di Selexia. Quest'ultima si slancia contro la scaglia della notte. E' diventata velocissima. Agita la spada come una forsennata. Ad ogni fendente, la lama "lascia" dietro di se un arco dorato che resta a levitare a mezz'aria. La scaglia non può far altro che indietreggiare e difendersi. Dopo aver generato diversi archi, Selexia li comanda e li fa muovere contro il suo avversario. Il luogotenente però si interpone e genera un possente vento che devia tutti gli archi. Agita poi la catena e la lancia contro Selexia. La colpisce al polso avvolgendosi ad essa. La dragonessa, con uno strattone, tira a se il luogotenente facendolo sollevare dal terreno. Lo colpisce al volto con un pugno per poi afferrargli la maglia e scagliarlo contro il re teschio. Quest'ultimo si limita a sollevare lo scudo per intercettare il suo soldato. Selexia però è troppo veloce per i suoi riflessi e compare al suo fianco. Solleva la spada e lo colpisce al volto (o meglio... sul cranio). Il re teschio barcolla mentre il luogotenente è a terra. Selexia si è dimenticata di tenere d'occhio la scaglia. Quest'ultimo ne approfitta e la trafigge alle spalle con la sua spada. La lama esce dallo sterno della dragonessa. La scaglia richiama a se la spada, volta la donna e la colpisce al volto. Il fendente si prolunga anche sul collo, sul torace e sul ventre. Gli ha aperto una ferita spaventosa e gli ha anche squarciato un occhio (il sinistro). Selexia inarca la schiena per il dolore. Qualche secondo dopo cade in ginocchio e poi a terra. Allunga la sua unica mano verso il pavimento per evitare di crollare del tutto. @Sole Sei investito da una nuova energia e riesci a usare le tue magie.
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I.N.S. - In Nomine Simplex - Gruppo II
Padre Girolamo è una serpe pronto a vendersi per qualunque cosa! E' grazie a quel viscido che siamo riusciti ad entrare nella cittadella! Lui serve gli esterni ma gli esterni non si fidano di lui. Del resto è un verme senza morale che conosce solo il doppio gioco. Abbiamo tradotto un'altra pagina del libro. Quelle frasi ci permetto di comandare i morti. Ma non troverete la traduzione tra le pagine del vostro "nuovo" libro. E' stata recata a un signore degli esterni che non conosco. Si... padre Girolamo ha aperto la porta ai morti e ai servi degli esterni che erano armati fino ai denti! Puoi immaginare com'è andata a finire. Questo non mi è dato saperlo. Ma nel libro originale c'è una pagina che non è stata scritta nella copia... so che per gli esterni quella pagina è cruciale per i loro scopi! -.-.-.-.- Continuate a sentire le grida di Dorotea... ma questa volta sono urla diverse. La donna sta correndo verso di voi e agita le braccia per attirare la vostra attenzione. Deve aver visto qualcosa che l'ha spaventata a morte.
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
@Michele
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
@Vittorio - Felice - Massimo L'excubitor risponde a Vittorio: io capisco quello che volete dire... sembra mortificato ...ma non posso parlare. Sono ordini che vengono da padre Mordani. E chi cavolo è? Esclama Jason (che si trova in fondo al gruppo). E' il sotium che ha condotto le indagini e che ha coordinato il gruppo che ha catturato la strega nel mattatoio. Mordani è rimasto ferito nello scontro contro la Culla delle bestie ed è stato costretto a passare il caso a padre Della Torre... ma prima ha lasciato delle indicazioni specifiche. Signor Manfredi, se volete visitare il mattatoio di notte... e che Dio t'assista ...deve prima ricevere un ordine speciale da parte dell'inquisitore che segue il caso della strega... ossida Della Torre. Io non posso far altro che scusarmi con tutti voi ma non posso dire altro. Raffaele si avvicina a lui per consolarlo: ma no... tranquillo! Tu fai solo il tuo lavoro! Sei un excubitor e non vogliamo metterti nei guai. Il ragazzo è riconoscente. @Vittorio Ti volti verso Miriam e scopri che ti stava fissando. Tutti i volti degli altri presenti sono orientati verso l'excubitor, ad eccezione di quello di Astore. Quando incroci il suo sguardo... lei torna subito a fissare l'excubitor. Non vuole farsi scoprire che stava guardando proprio te. Questo gioco di sguardi (tra voi due) viene replicato per ben quattro volte. @Vittorio - Felice - Massimo L'excubitor, a malincuore, vi porta nel mattatoio. E' giorno ma avete bisogno delle torce elettriche per orientarvi nell'edificio. E' vetusto, spoglio e spaventoso. Un mucchio di roba è stata accatastata in diversi angoli delle sale. Sulle pareti ci sono anche delle scritte inquietanti, simboli satanici e segni più vecchi lasciati dai fascisti. Notate anche fori provocati da armi da fuoco e sbiadite macchie di sangue. E' un posto da brividi. Raffaele tenta di sdrammatizzare: mpf! Ma vi immaginate questo posto di notte? Ha sussurrato poichè ha l'impressione di essere spiato. Anche voi avete la stessa sensazione. L'excubitor sa bene come muoversi in questo posto e vi conduce in una stanza al secondo piano sotterraneo. Lì si trova un tavolino molto basso di pietra. Sulla rocca rovinata dal tempo e dall'umidità ci sono tracce di cera nera, di cenere e macchie di sangue. Qui abbiamo trovato i membri della Culla delle bestie durante una loro messa. Qui sono morti molti uomini. E' come se l'aria di questa stanza fosse impregnata di negatività. Un senso di malessere generale cresce tra voi. Il nervosismo di uno accresce il nervosismo di un altro... e così via. Nessuno di voi vuole stare un altro secondo in più nel mattatoio. Che c'è?! Dice stizzita Miriam. Il suo intervento è stato così improvviso che alcuni di voi (Alessandro, Andrea e Iorio) sussultano per lo spavento. Jason parla: cosa? Chi mi ha chiamato? Eh? Chi - mi - ha - chiamato? Tutti vi guardate con aria confusa. Miss Miriam... nessuno ti ha chiamato! Certo! Mi sono immaginata tutto?! Ho sentito chiaramente uno di voi fare il mio nome. La paura serpeggia tra di voi. Alle vostre spalle, un topo corre vicino alla parete della stanza. Urta un bastone di ferro e lo fa cadere al suolo. Tutti sobbalzano. L'excubitor, rapidamente, reagisce dicendo: va bene, andiamo da un'altra parte... mentre lo dice sta già abbandonando la stanza. @Michele La strega sembra confusa. Non vede nulla e non capisce cosa sta accadendo di fronte a se. L'altoparlante viene messo in funzione e nella stanza riecheggia la voce "disturbata" (questo altoparlante è un attrezzo vecchio) di Agenore. Si rivolge alla donna: strega, devi fare quello che ti dice l'inquisitore. Non aspettare più i miei permessi. Quando c'è l'inquisitore devi obbedire a lui. Nello stesso momento, la strega avverte il calore del tizzone ardente che hai sporto nella gabbia. Istintivamente si allontana, avvicinandosi così verso un lato della cella. Ad aspettarla c'erano i tuoi conversi. Allungano le mani all'interno della gabbia ma l'emozione li rende lenti nei movimenti e nei riflessi. La strega scivola via come un'anguilla. I tuoi uomini hanno avuto un sussulto quando le hanno sfiorato le spalle. Uno di loro sospira: maledizione! Proprio nel nostro primo giorno doveva capitarci un compito così difficile?! Un altro risponde: ho come la sensazione che tutti i giorni vicino a un inquisitore sono così! Quindi non lamentiamoci. La strega ha paura di avvicinarsi troppo al tizzone ardente e non ha idea di dove si trova. Non vuole neanche farsi prendere dai conversi... così fa l'unica cosa che ritiene sensata: accucciarsi a terra. Non vuole collaborare! Uno dei tre conversi afferra le sbarre e si rivolge alla strega: così fai solo perdere la pazienza all'inquisitore. Avanti... fatti prendere. Come credi che andrà a finire? Tanto prima o poi ti faremo uscire. Lei non dice nulla ma tende bene le orecchie. Non vuole lasciarsi sfuggire alcun suono. Un converso inizia a fare dei grandi respiri. Chiude gli occhi e inizia a concentrarsi. Cerca di prende coraggio. Ha un'idea. Si fa un segno della croce e poi entra nella cella. Voi non potete vedere... ma i tre uomini nella stanza affianco sono balzati in piedi quando la gabbia è stata aperta. Gli altri due conversi, "ispirati" dal coraggio del loro collega, entrano anche loro nella cella. Afferrano per le spalle la strega. Lei, non appena viene toccata, inizia a scalciare a dimenarsi. Inizia così una lunga ed estenuante lotta tra i conversi e la strega. Lei combatte con tutte le forze che ha in corpo... o con quelle che le rimangono. I tuoi uomini invece non vogliono farle del male (hanno ancora paura di lei). In diverse occasioni la strega stava per sfuggire alla loro presa... scatenando il più profondo dei terrori nell'animo di Agenore. Ogni volta che la donna riesce a ottenere una cerca mobilità ne approfitta per tentare di ritornare in gabbia. Lei però è da sola, esile e il corpo è indebolito per via della fame e della prigionia. La sua ribellione non può stancare i tuoi conversi che alla fine riescono a mettere la strega sulla sedia. Girano attorno a lei per chiudere ogni gancio. Ora la strega è bloccata. Ha delle barre di metallo attorno ai polsi, caviglie, ventre, gola e fronte. Le viene messo un elmo speciale. Le copre la parte superiore del volto. E' nero e senza visiera. Si tratta di una precauzione... poichè, se dovesse agitarsi troppo, la benda che ha sugli occhi potrebbe allentarsi e scivolare via. I conversi si allontanano da lei. La vedete "agitarsi lentamente" su quella sedia fatta di spuntoni. Sta già provando del dolore... acutizzato dalla paura. Capisce infine che muoversi le causa solo ulteriori sofferenze. Infine si arrende. I suoi respiri iniziano a farsi sempre più lunghi e frenetici. Vedete il suo petto gonfiarsi e sgorfiarsi come un pallone. Comprendente che sta lottando per dominare e sopprimere un attacco di panico. Sta alternando momenti di lucidità a momenti di puro terrore. I tuoi conversi non si aspettavano una simile reazione. Sono turbati e confusi, specialmente quando la strega inizia a piangere a dirotto e a singhiozzare. Qualunque cosa abbia partorito la sua immaginazione deve averla fatta sprofondare nello sconforto più totale.
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La Spada e La Strega (2)
Sole si getta nel baratro. La luce bluastra che proviene dal burrone, proprio in quel momento, si spegne del tutto. L'intero baratro è sprofondato nel buio più totale. Sole non sa dare una spiegazione di quello che è accaduto (e del rituale per il risveglio del luogotenente). Anche Oloth, come il chierico, si allontana dallo scontro. La strega riconosce il vostro compagno e lo raggiunge. Sembra preoccupata nel vederlo ferito. Si infila al dito un anello con una gemma verde. Un nemico ha già raggiunto Oloth ma sbaglia clamorosamente un facile affondo. La strega agita una mano come se volesse disegnare un arco a mezz'aria. Evoca così uno scudo magico attorno a lei e a Oloth. Meglio andar via da qui! Dice al vostro compagno. Un altro nemico intanto apre un profondo squarcio nel corpo di Hinox. Il nano crolla al suolo. Zantes decide di intervenire: inizia a sfogliare freneticamente il libro di Selexia e alla fine trova una magia alla sua portata. Il senzanome recita velocemente quell'incantesimo. Dalle pagine schizza fuori una sfera verde che raggiunge un gruppo di nemici. Esplode e l'onda d'urto uccide un corrotto del Buio e ne ferisce altri tre. Caradoc compie una vera strage mentre Rhaen sferra il colpo di grazia a un nemico ferito gravemente da Leidorl. Un altro corrotto, con un rapido fendente, taglia la gola a Herlan. Il barbaro cade a terra e inizia a soffocare mentre perde moltissimo sangue. Astilla lo soccorre. La ragazzina è terrorizzata e non sa cosa fare. Agita la mano nella speranza di evocare di nuovo la luce bianca usata per curare Leidorl. Ci riesce dopo qualche secondo. Astilla preme la luce sul collo di Herlan, rimarginandogli moltissime ferite. Un nemico ha visto ciò che è appena successo e decide di caricare Astilla. La colpisce alle spalle. Il taglio è ampio e grave. La ragazzina urla per il dolore, si accascia su Herlan poichè è sfinita ma anche perchè vuole proteggerlo. IV ROUND Rhaen 31 Caradoc 42 Herlan 36/prono Leidorl 45 Nemici Astilla 26/prono Hinox 57** Oloth 17 <- tuo turno Sole 37 Zantes 11* Strega *danni non segnati sulla mappa **sulla mappa ci sono valori errati -postate tutti -Selexia (e altri png) si sono allontanati dalla griglia di scontro Un violento getto d'aria si sprigiona dalla voragine. E' così potente che solleva Sole e lo scaraventa verso l'alto. Il chierico raggiunge il piano superiore a quello in cui si svolge il vostro scontro. Poco dopo, grazie a una potente magia, dalla voragine si eleva una sezione di un pavimento (appartenente a un altro piano del castello). Su quel lembo di marmo si trova un uomo. Ha capelli chiari, corti e all'indietro, salvo per un paio di ciocche ribelli che gli scorrono sul volto. I suoi occhi sono verde scuro. E' di bell'aspetto e dalla sua espressione capite che è un tipo pericoloso. Veste un abito nero con una pelliccia attorno al colletto. Salta dalla frazione di pavimento fluttuante e raggiunge il vostro piano. Si avvicina alla scaglia della notte. I due si salutano con un cenno del capo. La "scaglia", sempre con il atteggiamento sereno, chiede a quell'uomo: tu sei... ? Uno dei luogotenenti! Conclude lui. Si guarda attorno e osserva voi mentre lottante con i corrotti del Buio. L'uomo sospira e dice: quanti anni sono passati dalla mia disfatta? Novant'anni circa. Sospira ancora: sono morto durante uno scontro e ora che torno a vivere mi ritrovo nel mezzo di un altro duello. Nulla è cambiato. Le mie azioni non sono servite a nulla. Bhè... adesso hai un'altra occasione per terminare la guerra che hai iniziato tempo fa con il vecchio signore del Buio. Tu sei la scaglia della notte? Si. Sei un illuso. Tutto è e rimarrà per sempre in questo stato di guerra perenne. L'uomo si accorge della presenza di Selexia. Lei chi è? Chiede sempre alla scaglia. Mia sorella. Risponde lui. Selexia odia il fatto di essere esclusa dal discorso (nonostante si parla di lei). Si mette in posizione di guarda e si rivolge al luogotenente: io so chi sei. Tu sei il signore del vento. Raeyzhark... ma tutti ti chiamano Ark. Sai il mio nome... non mi interessa. Raeyzhark fa scivolare dalla manica una catena piena di lame. Inizia a farla roteare. Selexia si scaglia contro di lui. La dragonessa tenta un affondo mentre supera il luogotenente. Quest'ultimo si scansa di un passo mentre compie un rapido maneggio con la catena. Selexia si allontana da Ark di qualche altro passo. Si volta poi per capire se ha colpito il luogotenente e quanto sia stato devastante il suo fendente. Anche Ark si volta (lentamente) verso di lei. Lui non ha subito alcun danno. Ha schivato per pochi centimetri la lama della dragonessa. Quest'ultima si accorge solo in questo momento che non ha più un braccio. Ark glielo ha tagliato di netto. Un impressionante quantità di sangue scorre dalla dragonessa. La scaglia della notte impugna la sua spada: Ark, lasciala a me! Dietro Selexia, a circa sei metri di distanza, si trova una porta a due ante. Da quella porta entra il re teschio, seguito da una schiera di fedeli. C'è anche l'uomo con la maschera di Pierrot e il tipo grosso con delle catene attorno alle braccia. @Sole -.-.-.-.-.-.- @tutti
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La Spada e La Strega (2)
Selexia ignora semplicemente la domanda di Rhaen La donna è troppo concentrata sulla scaglia della notte. La strega vicino a lei risponde: a quanto pare sotto il castello c'è la tomba di un luogotenente del signore del Buio e il re teschio lo sta per risvegliare.
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La Spada e La Strega (2)
@Zantes Con molta fatica riesci a tirar su Selexia e a riportarla sulla stanza. Qualcuno ti poggia una mano sulla spalla proprio in questo momento. E' la donna con gli occhi di colore diversi. Si è appena ripresa e adesso cerca di far riprendere i sensi a Selexia. La dragonessa riapre gli occhi. Sembra spaesata. Un secondo dopo ricorda tutto quello che è successo. Balza in piedi, ignorando te e la donna, si guarda attorno per capire cosa fare. Si sporge poi verso il baratro: non va bene... dice ...non va bene per niente. Cosa? Chiede la donna. Selexia, con una magia, crea un cerchio di fronte a lei. E' un piccolo portale per il suo antro nel vulcano. Infila al suo interno un braccio e prende il suo libro di magia. Mentre lo sfoglia, la dragonessa risponde alla donna: per farla breve... a quanto pare sotto questo castello c'è la tomba di uno dei luogotenenti del vecchio signore del Buio, quello sconfitto da Armac e dalla strega dei g... e dalla sua amante. Adesso il re teschio ha iniziato il rituale per risvegliarlo. Aspetta... c'è la tomba di un luogotenente sotto il palazzo di Icrandis? Ora mi spiego perchè il re teschio ha attaccato questa città. Selexia agguanta te e la donna e si getta di sotto, trascinandovi con lei. @tutti Il corpo di un corrotto viene dimezzato da un fendente orizzontale da parte di Caradoc. Il barbaro sferra un secondo colpo contro un altro nemico ma quest'ultimo riesce a schivarlo. Leidorl intanto affonda la sua ascia nel cranio dell'avversario di fronte a lui. Lo scontro continua. Astilla si sposta di qualche centimetro e prova a toccare ancora la spalla di Leidorl. Si forma di nuovo una luce bianca e intesa che rimargina alcune delle ferite del barbaro. Un corrotto del Buio si scaglia contro la ragazzina e la ferisce a una spalla. Un altro nemico affonda la spada nel ventre di Sole. Il chierico cade a terra. -.-.-.-.- La luce rossastra nel burrone si spegne. Sta accadendo qualcosa in quel baratro. Un alone bluastro si sprigiona in questo momento dal fondo del foro. Dall'alto del castello un uomo scende nella vostra stanza. Veste abiti grigio chiaro (con un buco e una macchia di sangue all'altezza del cuore), ha un solo braccio e nella mano stringe una spada affilata solo da un lato e leggermente ricurva. Ha una cicatrice su un occhio, che è di colore giallo e leggermente più scuro dell'altro. Ha capelli neri e stirati all'indietro. Ha un espressione calma e rilassata sul volto. Si guarda attorno e presta poca attenzione al vostro scontro. Diversi secondi dopo, anche altri tre uomini precipitano dall'alto. Si fermano a mezz'aria grazie a una magia (per evitare di schiantarsi al suolo). Sono Zantes, Selexia e una donna che non avete mai visto prima. Ha i capelli color del rame, un occhio nero e un occhio bianco. Quest'ultima usa un incantesimo per evocare un piccolo anello (rivelando la sua natura di strega). Selexia è ferita gravemente, stanca e piena di sangue. Osserva l'uomo con un braccio solo. Lui ricambia lo sguardo. La strega che è vicino alla dragonessa è intimorita da quella figura e chiede: ma si può sapere chi è quell'uomo? Risponde Selexia: non l'hai ancora capito? E' la scaglia della notte. E chi è? Mio fratello. La dragonessa prende il suo libro di magia (l'ultima volta che l'avevate vista non aveva con se il tomo). L'oggetto inizia a lievitare, lei sfoglia qualche pagina e poi indica Zantes con un cenno del capo. Il libro vola verso di lui. Servamelo... dice Selexia al senzanome ...vale più della tua vita. III ROUND Rhaen 34 Caradoc 45 Herlan 47 Leidorl 34 Nemici Hinox 41 <- tuo turno Oloth 17 Sole -3/prono Astilla 11 -> ha già mosso Con la rigenerazione, Sole è tornato a 0 pf Postate tutti @Oloth @tutti
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I.N.S. - In Nomine Simplex - Gruppo II
Giovanni, stizzito, si allontana. Lo fa anche pidocchio ma per un altro motivo. Non vuole assistere alla tortura. Laerte inizia a infliggere sofferenze al vostro prigioniero. Approfitta della sua ferita da arma da fuoco per acutizzare il dolore. Il vostro compagno si dimostra fin da subito un esperto di torture. E' gelido e meticoloso. Il prigioniero strilla come un animale. Persino Dorotea, nonostante sia distante da voi, si volta nella vostra direzione, attirata dalle grida dell'uomo. Dopo un pò, il prigioniero inizia a cantare. Dice che, fino a pochi mesi, era un uomo che viveva fuori dalle città (ciò che viene definito un bandito). Si presentò per lui l'occasione per entrare in un ordine grande e potente. Il prigioniero continua: quest'ordine può sembrare una setta... ma non è così. Vi giuro che non è così. Bhè... a dire il vero io non ho mai visto una setta e non sono un grande esperto. Ma l'ordine che mi ha assoldato è qualcosa di diverso. Non so spiegarvi il perchè... lo so e basta. Loro ci tengono a definirsi famiglia. Sono gli Esterni. Vogliono vendicarsi della chiesa per un torto che hanno subito... ma non mi hanno mai detto altro. Laerte lo guarda nel tentativo di capire se dice il vero, poi chiede: e che cos'è la storia dell'angelo? L'angelo appare quando gli esterni vogliono dichiarare guerra a una città. Tu sai che non è un vero angelo? Gli ho visto le ali! Si, certo... ad ogni modo ...cos'è il libro dei dannati? E' un tomo dove si nascondono i segreti della morte e del risveglio. Noi ne abbiamo solo una copia... bhè ...a dire il vero siete voi, ora, ad avere la copia. Non riusciamo a tradurlo perchè è stato copiato male. Dobbiamo trovare l'originale. E chi ha tradotto quel pugno di frasi nella copia del libro? Un prete... non so come si chiama. Lavora per gli esterni. So che è vecchio, con una lunga barba e una voglia a forma di stella dietro la testa. Una voglia a forma di stella? E' più che sufficiente per mandarlo al rogo. E' per questo motivo che il prete è scappato e ha trovato una nuova casa con gli esterni. Laerte si volta verso di voi: avete delle domande da fare?
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
@Felice - Vittorio - Massimo Una volta finito il temporale vi organizzate per uscire da Vercelli insieme a tutti i vostri compagni. Sonia e Yuri non vi seguiranno. La donna sta dormendo e ha espresso il suo desiderio di non lasciare la città. Yuri invece è intenzionato a indagare sulle presunte maledizioni che la strega ha lanciato in questo borgo, a cominciare dal latte acido prodotto dalle mucche. Un excubitor di Vercelli vi scorterà nel luogo in cui è stata catturata la strega. In seguito, se volete, vi porterà anche nella zona dove è stata avvistata la figlia di satana. Usate i vostri veicoli per raggiungere la base di una montagna a nord-ovest di Vercelli. Impiegate quaranta minuti per il viaggio (siete anche a quaranta minuti da Ivrea). Siete in una zona che un tempo era un parco naturale. Sul fianco del monte potete vedere una struttura grigia è massiccia. E' un grande edificio in evidente stato di abbandono. L'excubitor lo indica e dice: noi lo chiamiamo "il mattatoio". Fu costruito nove o dieci anni fa da un'ultima resistenza fascista. In principio doveva essere una sorta di roccaforte contro la minaccia dei morti ma si rivelò inutile al suo scopo, poichè è troppo lontano dalle città e la montagna non copre nessun fianco. Abbiamo beccato... cioè ...i miei compagni hanno beccato la strega nei piani sotterranei del mattatoio. Cosa stava facendo lì la strega? Chiede Iorio. Non sono autorizzato a dirlo. E lei era da sola? Con il rischio di risultare antipatico... non sono autorizzato a dirlo. Bhè... allora cosa puoi dirci?. Mmm... ecco ...è una diceria, ma noi di Vercelli crediamo che nel mattatoio, di notte, accadono cose strane e che delle ombre si aggirino tra le sue stanze. @Michele I tuoi conversi sono alle tue spalle. Sussurrano tra loro. Non immaginavo così la strega! Dice uno. Shh... fa silenzio. Come te la immaginavi? Vecchia, con la pelle verde e un lungo naso? Insomma... guardala! Sembra una fragile ragazza ed è in pessime condizioni per via della prigionia. Io me la sono immaginata proprio così. Ma volete stare zitti voi due? La strega compie un piccolo movimento del capo verso la tua direzione, tradendo il suo atteggiamento da donna granitica. E' preoccupata per quello che hai appena detto. Ora che ti sei avvicinato a lei puoi osservarla meglio. E' alta nella media, con capelli scuri e molto rovinati. Ha un mento grazioso e un naso piccolo e all'insù. I conversi continuano a parlare tra loro: tu credi che possiamo fare all'amore con lei? Un momento... cos'è questo tanfo? Scorgete un secchio di metallo in un angolo della gabbia, si tratta del "gabinetto" della strega. Vuoi ancora scopartela? Voi due... finitela adesso! I tre preparano la sedia. La sistemano vicino alla gabbia, proprio di fronte alla porta. E' in questo momento che i tuoi uomini si rendono conto di un problema che dovete affrontare. Oh cielo... e adesso chi entra nella gabbia per prendere la strega? Tiriamo a sorte? No! Non permetterò che solo uno di noi entri nella cella... siamo in tre, ci entriamo tutti! Allora leghiamo le mani della strega prima di entrare. Lei lancia malocchi, non gli servono le mani. Ma può graffiare.
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La Spada e La Strega (2)
@tutti (tranne Zantes) Fin da subito capite che si tratta di uno scontro violento. Ingaggiate battaglia contro i corroti del Buio. Sono pericolosi e duri da sconfiggere. Leidorl ha ricevuto più danni di tutti e inizia a barcollare. Astilla, preoccupata per le sue condizioni, corre verso di lui per sostenerlo. Nel momento in cui la ragazzina tocca la schiena del barbaro, una luce bianca si genera da questo contatto e parte dei tagli di Leidorl vengono risanati. Astilla spalanca gli occhi per lo stuporte, scioccata per quello che è appena successo. II ROUND Rhaen 19 <- tuo turno Caradoc Herlan 29 Leidorl 28 Nemici Hinox 26 Oloth Sole 29 Astilla -postano Rhaen, Caradoc, Herlan e Leidorl- @Zantes La ragazza ti risponde: è una storia lunga. Lasciamo a dopo le presentazioni. Ti slanci nel corridoio per recuperare Selexia. Non appena tocchi la spalla della dragonessa, tu e lei scomparite per riapparire nella stanza da letto. L’uomo con un braccio solo si sfila dal petto la spada. La sua lama non è più fatta di specchio, bensì dal suo stesso sangue. La ragazza vicino a te agita le mani per evocare una magia. Si forma una barriera semi trasparente di fronte al guerriero. Sembra che non possa oltrepassarla. La sua lama si sgretola e Selexia, dolorante e sanguinante, lo deride: la tua lama è in frantumi! Questo è perchè sei vuoto, non hai nulla dentro di te! Sei solo l’ombra di ciò che eri. Lui non cede alla sua provocazione, si volta e torna della bocca del drago. Gli occhi del mostro tornano ad illuminarsi. Si muove. Con uno strattone si libera e si allontana da voi. L’intero piano in cui vi trovate subisce dei pesanti scossoni. La ragazza inciampa e batte la testa sul muro. Sviene. Tu invece perdi l’equilibrio e inizi a scivolare verso il baratro. Selexia si tuffa per prenderti ma manca la presa. Smanaccia per afferrarti ma cadi nel vuoto. La dragonessa non può far altro che materializzare la catena per non farti precipitare. Inizi così a penzolare appeso per il collo. Non respiri. Selexia si sporge sull’orlo del precipizio e inizia a tirarti tu. Ti afferra per una mano e ti riporta sulla camera. In questo momento, mentre riprendi fiato, vedi una figura dall’altra parte del burrone ma sempre sullo stesso piano. E‘ il tipo con la maschera di Miltor, quello che era vicino al re teschio. Lancia una magia contro Selexia e scappa via. L’incantesimo era una piccola sfera bianca. Centra alle spalle la donna. Lei accusa il colpo, barcolla e cade senza sensi all’indietro, proprio nel baratro. Sei ancora legato a lei. Il suo peso ti fa cadere a terra e torni a scivolare verso il baratro. Ti fermi proprio sull’orlo. Selexia è ancora svenuta e penzola nel vuoto con la catena ancora attorno al suo polso destro. Il sangue le cola da più punti verso il basso.
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I.N.S. - In Nomine Simplex - Gruppo II
Laerte ispira il fumo da una sigaretta e soffia un di fronte a se. L’uomo è seduto su una roccia nel mezzo di una vasta area piena di pianure e colline. Adriano gli chiede di passargliela: tanto non morirò di cancro. In lontananza sentite l’eco delle grida di Dorotea. Sta camminando in avanti, senza una meta. Strilla per la rabbia e la paura mentre si sbraccia. Tutti voi potete intravedere la sua figura all’orizzonte. Non è pericoloso per lei? Chiede Giovanni. Tanto i morti non la vedrebbero. -.-.-.-.-.- Sono passate due ore da quando avete abbandonato la città. Avete preso con la forza il ferito e Cristina. Ora vi trovate nel bel mezzo del nulla. L’erba è ingiallita e vi raggiunge le ginocchia. State cercando di riprendervi dallo shock. Avete constatato che siete morti (ad eccezione di pidocchio, Laerte e Giovanni). Ognuno di voi ha reagito e sta reagendo in modo diverso a questa notizia. Cristina è in uno stato catatonico, Dorotea vuole stare da sola e urla al vento, Adriano invece è più composto degli altri. Il vostro prigioniero è a terra. Gli avete bloccato l’emorragia per non farlo morire dissanguato e gli avete legato le mani dietro la schiena. Che ne facciamo di lui? Chiede Giovanni. La sua domanda, in qualche modo, vi fa smettere di pensare alla vostra condizione. Lo facciamo parlare! Dice Laerte. E come? Non possiamo portarlo a Venezia. Non c’è problema! Laerte prende una sua piccola valigetta nera, la sistema a terra e la apre. Al suo interno ci sono diversi strumenti e piccole bottiglie. Scorgete un cacciavite, un martelletto, un bisturi, una pinza… sono tutti riposti in maniera accurata e ordinata. Si tratta di un kit portatile per le torture. Cristina si “desta” nel vedere quegli strumenti: oh mi Dio! Esclama. Tutti voi la guardate confusi. Per qualche secondo nessuno di voi parla… e per questo tornate a sentire in lontananza le urla di Dorotea. Cristina indica la valigetta nera e dice: io ho già visto quella cosa! Era in mano ai fascisti che uccisero mio marito! Laerte non risponde. Cristina, incredula, gli rivolge una domanda: come fai ad averne una? L’hai trovata o magari rubata? Laerte sospira e risponde: ero uno di loro. Una camicia nera. Giovanni balza in piedi: cosa? E’ adirato e la sua mano trema. Vuoi discuterne adesso?! Fascismo e comunismo non esistono più. Ora siamo tutti figli di Dio… giusto?
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
@Felice Alessandro ti dice che vuole pensarci su riguardo la tua proposta. Vedi però il romano depresso. Secondo te vuole solo essere lasciato in pace. @Michele Agenore risponde: abbiamo il sospetto che il diavolo operi attraverso gli occhi della strega. Nessun uomo può permettersi di pronunciare una simile frase… specialmente di fronte a un inquisitore. Agenore però non è un uomo comune. Normalmente non avrebbe mai detto una cosa simile ma dovevi saperlo. Lui e tutti i suoi cittadini sono spaventati e dovevi conoscere il motivo delle loro paure. -.-.-.-.- @tutti Levatemeli di dosso! Levatemeli di dosso! Sonia ha un altro scatto di paura. Tra i suoi balbettii dice che è coperta di insetti. Li sente sotto i vestiti e tra i capelli. Saltellano e pungono. Gli entrano nella pelle e si scavano una via verso il cervello. Dovete intervenire tutti quanti per farla calmare e dovete ripetere più volte che non c’è neanche un insetto su di lei. Sonia si è immaginato tutto quanto. Non c’è nessuna sostanza allucinogena nel suo fazzoletto o altrove. La voce di un vecchio attira la vostra attenzione. Per strada è appena apparso un anziano della città. Si poggia su un bastone e le sue articolazioni sono deboli e tremolanti. La donna non è impazzita… esordisce in questo modo …è la strega che gli fa vedere ciò che è irreale. E’ il suo personale benvenuto. Agenore si avvicina al vecchio e, con voce dolce, gli chiede di andar via poichè sta rischiando molto. Un uomo infatti non può insinuare l’esistenza di una simile stregoneria di fronte a un inquisitore. L’anziano però non ha paura di dire ciò che pensa. Continua avvicinandosi a voi: non ho più nulla da perdere, se non un pugno di anni. Mio figlio è morto per catturare la strega. I tedeschi non sono riusciti a ucciderlo sul fronte e un tr.oia lo scanna come un animale! Ho scoperto che era morto perché, una notte, il suo corpo è venuto a bussare alla porta ovest della città. Mi sono affacciato e ho visto il volto senza vita che mi fissava. Mi ha anche parlato. Mi ha detto: salute, padre! Ma io sapevo che non era lui… era la strega a farlo muovere come una marionetta. Perché la strega adora tormentare la povera gente. Agenore usa un po' della sua forza per allontanare il vecchio. Quest’ultimo però alza la voce: l’assassina di mio figlio è rinchiusa sottoterra, nella chiesa, tra le mie stesse mura. E lei ogni giorno riceve cibo e acqua! Mio figlio non può più farlo… il resto del suo discorso viene storpiato da un pianto sempre più intenso e disperato. Alcuni dei vostri compagni sono rimasti agghiacciati nel sentire le sue parole… in particolar modo Yuri, per via della sua età. Il ragazzo sospira per allentare la tensione. Si è appena reso conto di trovarsi in una situazione troppo grande e pericolosa per la sua persona. Persino Alessandro e Raffaele si scambiano un’occhiata carica di preoccupazione. I marine invece sembrano essere più impavidi. Assistono alla scenata del vecchio senza muovere un muscolo, senza cambiare espressione. Sonia, nel frattempo, ritrova il suo orgoglio. Si rialza e ripete di continuo che sta bene, che si sente meglio… in realtà sta cercando di convincere se stessa. Un tuono, un vento gelido si solleva e inizia a piovere. Michele e i tre conversi vengono portati da Agenore nella basilica della città.... @Felice - Vittorio - Massimo ...Il resto di voi viene scortato nella domus più grande di Vercelli, proprio a due isolati dalla chiesa che ospita la strega. E’ una struttura squadrata e grigia. L’arredamento è spartano e privo di colori. Raffele, entrando in questo luogo, commenta: la Culla delle bestie non mi ucciderà mai… perché mi ammazzo da solo se resto qui dentro per almeno un paio d’ore. Ovviamente Sonia e Miriam dormiranno separate dal resto del gruppo (Andrea deve ancora spacciarsi per un uomo). La pioggia diventa un violento temporale e nessuno di voi vuole stare nella propria stanza. Vi ritrovare tutti in una sala. Su una parete è stata affissa una mappa di Vercelli e dei luoghi circostanti. Sulla cartina sono state messe quattro puntine rosse (a sud della città) e una puntina blu (a nord-ovest della città). Chiedete informazioni a un excubitor che passava vicino a voi proprio in quel momento. Vi spiega che le puntine rosse indicano i luoghi in cui si pensa sia stata avvistata la figlia di Satana. La puntina blu indica il luogo in cui è stata catturata la strega. Jason infine dice: allora… aspettiamo che finisce di piovere e facciamo un sopralluogo dei dintorni della città? Oppure andiamo in giro a conoscere Vercelli? Ancora una volta vi sorprendete del suo italiano quasi perfetto. @Michele Agenore ti fa entrare nella basilica. Tutte le panche sono state rimosse per far spazio ad un impressionante numero di candele, statue, crocifissi, icone sacre e molto altro. Sembrano esser state accatastate alla rinfusa nella navata e riempiono quasi tutta l’area della sala. Uno dei tuoi conversi chiede: ma dove si siedono i cittadini durante la messa? Risponde Agenore: nessuna messa. Non possiamo farla qui, con la strega nei sotterranei. E tutta questa roba? Bhè… noi pensiamo che aiuti a contenere la sua malignità! Uno dei tre conversi incrocia le braccia e alza gli occhi al cielo: tsk! E’ il suo unico commento. E’ funziona? Chiede un altro dei tuoi. Non lo sappiamo con precisione… però il numero degli ammalati si sta abbassando. Padre Agenore! C’è del sangue lì! Uno dei tuoi indica una pozza di sangue che si sta formando vicino a una parete. Sembra che il muro trasudi sangue. Agenore sospira: è la presenza della strega che fa sanguinare gli oggetti. L’uomo apre una piccola porticina di legno. Oltre si trova un tunnel rudimentale completamente riempito con delle candele. Lo percorrete e scendete verso il basso grazie a una scala a spirale. Non sapete quanto siete scesi… ma non avvertite più alcuna fonte di calore. Entrate di una piccola stanzina illuminata dalla luce elettrica (per gentile concessione del vaticano). Vicino a una parete c’è un tavolo su cui sono seduti tre uomini. Sono due excubitores e un prete. Si alzano e ti salutano. Sul tavolo c’è anche un microfono che è collegato a un altoparlante presente in un’altra stanza. Sulla parete vicino al tavolo c’è una piccolissima finestra con un vetro molto spesso. C’è un’altra porta (oltre a quella che avete varcato). E’ di metallo arrugginito. Agenore ti chiede se sei pronto a incontrare la strega. I tre conversi deglutiscono per l’emozione. Il padre apre la porta. Deve usare una certa dose di forza perché era incastrata. Di fronte a te ci sono sette gradini che portano verso il basso. Agenore non ti segue ma ti ha spiegato che la strega non può far nulla se prima non chiede il permesso a lui. Il padre risponde sempre alla donna attraverso l’altoparlante. Scendi i gradini, entri in una stanza rotonda, fredda e completamente buia. Attendi. Una luce elettrica si accende sul soffitto. Emana un alone giallo e tetro. Senti il ronzio della lampadina. Il fascio di luce è proiettato su una cella. E’ stata posizionata al centro della stanza ma resta comunque in penombra. Scorgi tra le sbarre quello che sembra essere una persona. E’ avvolta da pesanti stracci che dovrebbero fungere da coperte. Se ne sta in piedi, al centro della gabbia, e ti dà le spalle. La testa è coperta da un altro sudicio straccio.
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La Spada e La Strega (2)
@tutti (tranne Zantes) Rhaen raggiunge la grande crepa, seguito poi da Caradoc, Leidorl, Astilla ed Herlan. Il gruppo scopre che la voragine ha aperto in due il castello. L’edificio non si è (semplicemente) inclinato ma si è sollevato dal terreno. E’ stato spaccato in due e ora sta fluttuando in aria. Dall’altra parte della voragine appaiono Oloth, Sole, Hinox e diversi uomini invitati alla festa. Costoro hanno superato una porta protetta da Aurilla e hanno raggiunto questo luogo poiché tutte le altre vie erano sbarrate. Se vi affacciate in basso, verso il burrone, potete vedere quell’abisso proseguire verso il basso per molti metri. Nel fondo si trova quello che sembra essere un calderone ribollente di lava. Nella vostra zona, in questo momento, irrompono diversi mostri del Buio. Uno di loro ordina agli altri di uccidervi tutti quanti. @Zantes La donna che è con te nell’armadio ti tappa la bocca e ti blocca nella speranza di limitare i tuoi movimenti. La senti accumulare una gran quantità d’aria nei polmoni per poi trattenere il respiro. Senti Selexia che continua a lottare contro l’uomo con un braccio solo ma non puoi vederla. L’ombra però è ancora nel tuo campo visivo. Aleggia per la stanza e sembra cercare qualcosa. E’ sfumata nei contorni ma sembra avere un aspetto vagamente umano. Con un gesto della mano va lievitare il letto sul soffitto… in realtà lo scaraventa in alto. I bambini che erano nascosti sotto il talamo urlano per la paura. L’ombra li prende, li solleva e fluttua rapidamente via. E' scomparsa con i bambini. La donna che è con te esce dall’armadio. Le gambe le tremano per la paura ed è costretta a chinarsi. Esci anche tu. Vedi Selexia, sul corridoio, a terra in una maschera di sangue. Il suo sfidante è in piedi a pochi passi da lei. Richiama con la magia la spada della dragonessa. L’arma schizza contro di lui ma Selexia, con un gesto fulmineo, allunga il braccio e agguanta l’elsa. La spada è ancora attratta dalla magia dell’uomo. Selexia non resisterà per molto. Per questo motivo decide quindi di slanciarsi verso il suo avversario, sfruttando la forza di attrazione sulla sua arma. Il guerriero resta sorpreso dalla mossa della dragonessa. Lei lo placca al volo ed entrambi finisco a terra. Vedi la dragonessa sedersi sul suo sterno e tempestargli la faccia di pugni. Non sono colpi come quelli che tu hai ricevuto. Questi sono mirati per uccidere. Selexia deforma il volto del guerriero, gli afferra la spada dalla lama di vetro e gli trapassa il cuore. Selexia si rialza e inizia a camminare verso di te. E’ debole e ferita. L’uomo alle sue spalle si rialza. La dragonessa sospira, lo ha sentito rimettersi in piedi.
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
@Vittorio Uno schiaffo è la risposta di Miriam. Lei ti guarda con occhi pieni di rabbia e lacrime: come puoi solo pensare di fare queste congetture?! Mi hai preso per una put.tana? Sono successe molte cose a Roma… e sono state dette molte cose! Non so più chi sei… anzi ...non ho capito chi sei. Miriam ti guarda con la stessa espressione che aveva Selene l’ultima volta che aveva parlato con te. Si volta e si allontana velocemente da te. @tutti Siete pronti per partire. A Vercelli, oltre a voi, verranno anche diversi uomini: gli americani, Iorio, Alessandro, Raffaele, Eliseo, Andrea, Miriam, Sonia, Yuri e i tre nuovi conversi di Della Torre. Sono uomini altissimi provenienti dalla Liguria, dal Molise e dal Piemonte. Utilizzate due carri per raggiungere Ivrea oltre alla coppia di blindati in possesso di Jason (D-man) e dei suoi marine. Il primo carro è di Raffaele mentre il secondo vi viene prestato da Augusto Sibillini. Sono entrambi mezzi rinforzati con ferro e borchie, pensati per resistere all’usura e ai morti. Durante il viaggio, i nuovi conversi parlano tra loro. Si stanno conoscendo, ciò vuol dire che non si erano mai visti prima di raggiungere Ivrea. Si trovano nel carro insieme a Sonia, Andrea, Miriam, Alessandro, Raffaele e Massimo. Quei conversi si stanno augurando di lavorare poco per l’inquisitore. Non sopportano l’idea di torturare delle persone. Uno di loro però risponde: bhè… tanto prima o poi qualcuno capiterà tra le grinfie di un inquisitore. Se non siamo noi ad aiutarlo nella tortura allora lo farà qualcun altro. A questo punto è meglio trovarsi “dall’altra parta”. Torturi o sei torturato. Meglio noi che loro. @Massimo Prima di partire ti è arrivata una lettera. Il messaggio è cifrato ma in allegato vi è una nota (nessuna firma). Tu vivi a Ivrea, io ad Asti. A Firenze ci siamo incontrati ma nascosti al cielo. Le mie sorelle ti tradurranno il messaggio. @tutti Raggiungete le porte di Vercelli. E’ una giornata tetra e fredda. Ha piovuto molto e la neve semi-disciolta ha creato una gelida e scivolosa fanghiglia sulla strade della città. Si tratta di un borgo triste e oscuro. Le case sembrano torte e non c’è nessuno in giro. Sbirciate quelle tetre vie attraverso i finestrini dei carri. Ivrea a confronto sembra un posto allegro e solare. Qualcuno, da qualche, parte sta bruciando delle sterpaglie e un fumo grigiastro ammanta d’ombra la vostra strada. Un uomo raggiunge i mezzi e sale sul primo carro. E’ una persona di sessant’anni, alto e grande. Ha spalle e mani possenti, pancia prominente e folta barba marrone e grigia. @Michele Quest’uomo è padre Agenore, si presenta a te una volta salito sul tuo carro. Ti passa diverse foto e ti spiega la situazione: la strega che abbiamo catturato sta maledicendo Vercelli… che già si trova in un pessimo stato di degrado. Diversi uomini si sono ammalati, il latte delle mucche non è buono e ci sono stati altri diversi incendi. Abbiamo dovuto condurre la prigioniera in un bunker scavato sotto la basilica di Sacro monte da Varallo… ti mostra le foto della chiesa e del bunker quando era in fase di progettazione …la presenza della strega sta facendo innervosire i cittadini. Bhè… a dire il vero alcuni di loro sono molto furiosi. Nessuno di noi ha ancora toccato la strega. L’inquisitore Mordani è ancora convalescente e nessun altro, a Vercelli, ha il diritto di torturare la strega. Abbiamo seguito le regole alla lettera ma i miei cittadini iniziano a reclamare una giustizia sommaria… non so se mi spiego. Abbiamo cercato di ottenere dalla strega le informazioni basilari ma non siamo ancora riusciti. Non sappiamo neanche il suo nome. Ogni volta lo cambia… un giorno è Alessandra, un altro giorno è Ludovica… ieri era Martina. Abbiamo messo la strega in una cella del bunker e l’abbiamo bendata. Padre Della Torre… voi avete campo libero …ma non dovrete mai, mai, guardare la strega negli occhi. Non dovrete mai levargli le bende! Questo è un ordine dei “piani alti”. Padre, la strega è furba quanto subdola ma io sono a vostra completa disposizione. @Tutti Alcuni di voi tossiscono per il fumo che ha invaso la via. Sonia si porta un fazzoletto alla bocca e, quando allontana dal volto quel pezzo di stoffa, nota (solo lei) alcuni insetti che le sono usciti dalla bocca. Il panico prende il sopravvento. Ferretti si sente gli insetti camminargli su tutto il corpo. La vedete urlare e agitarsi. Si alza e balza fuori dal carro mentre si strappa i vestiti di dosso. Tutta la carovana si ferma mentre Sonia continua a strillare per la paura. E’ rimasta in canottiera e si sta per sfilare i pantaloni ma scivola sul fango e cade a terra. Raffaele è il primo a raggiungere la donna e la copre con un mantello. Lei ha smesso di agitarsi ma è ancora scossa.
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La Spada e La Strega (2)
@Sole – Hinox – Oloth La donna che ha estratto la spada ignora la richiesta di Sole, evita il chierico scatta contro una giovane vestita di nero. Si tratta della ragazza che poco fa aveva detto che la strega era in grado di modificare gli abiti con una magia. La donna tenta di colpirla con la spada ma fende solo l’aria. La lama infatti oltrepassa la ragazza come se fosse un fantasma. Quest’ultima balza all’indietro e si ferma a mezz’aria. Il suo corpo diventa sempre più trasparente fino a sparire del tutto. Ora che non c’è più, il capitano delle guardie può aprire la porta con la statua di Aurilla in rilievo. Il soldato si volta ora verso la donna e, ancora sbalordito, chiede: come hai fatto a capire che quella ragazza era… ecco …era lei? La donna risponde: perché ha pronunciato il suo titolo (strega dei gufi) e nessuno è così folle da chiamarla in quel modo. Ma tu chi sei? La donna mostra la parte inferiore della sua lingua, rivelando il marchio della gilda degli assassini: sono una sicaria al servizio della corona di Icrandis. @Rhaen – Caradoc – Herlan – Leidorl Rhaen controlla le armi e il mazzo delle chiavi. Non trovando alcuna trappola riprendere i vostri strumenti (compresi quelli dei vostri compagni) e le chiavi. Astilla, per la paura, si è incantata. La domanda di Caradoc la fa “destare”: eh?... oh, io sto bene! Non mi sono fatta nulla. @Zantes Sei concentrato nel prendere la mano della tizia sotto il letto. Non puoi vedere Selexia ma la senti combattere contro l’uomo con un braccio solo. La dragonessa è furiosa e, dai suoi versi, comprendi che è anche in difficoltà. Sfiori le dita della donna sotto il letto e ti liberi subito dalla paralisi. Lei esce da sotto il talamo e ti aiuta a sollevarti. Volgi lo sguardo verso Selexia… la vedi in questo momento piegarsi in due per il dolore e il suo avversario ne approfitta per colpirla al volto con una ginocchiata. Ti nascondi nell’armadio con la donna. I due bambini sono rimasti sotto il letto. La donna che è con te ti tappa la bocca con una mano. Ha paura che tu possa urlare. ------------------------------------------------------------- @tutti La terra inizia a tremare. Le scosse sono sempre più forti e violenti. L’intero castello sembra diventato molle e infine si inclina verso un lato. @Rhaen – Caradoc – Herlan – Leidorl Dopo il terremoto uscite fuori dall’armeria. Ci sono solo due strade libere dalle macerie: un corridoio che conduce alla sala d’ingresso e un altro corridoio che porta ad una voragine aperta dal sisma. @Sole – Hinox – Oloth Siete liberi di raggiungere l’armeria oppure restare con il gruppo di soldati e invitati. @Zantes Dopo il sisma puoi vedere un’ombra muoversi nella sala da letto. Sembra stia cercando qualcuno ed è anche interessata allo scontro tra Selexia e l’uomo con un braccio solo.
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La Spada e La Strega (2)
@Oloth @Oloth – Hinox – Sole Un nobile solleva un’obiezione sentendo l’idea di Sole. Secondo lui ci vuole troppo tempo per attuare il piano del chierico. Inizialmente tutti i presenti hanno visto con sospetto quel nobile ma adesso tutti danno retta alle sue parole. Un altro uomo però non vuole scartare del tutto la proposta di Sole e dice: l’assassina era una donna vestita di nero, allontaniamo dal gruppo tutte le donne con abiti scuri. In mezzo a voi ci sono nove donne con quei vestiti. Una di loro si sente minacciata, poiché l’ultimo uomo che ha parlato ha posato lo sguardo proprio su di lei. Si sente in dovere di rispondere: la strega dei gufi sa come modificare il proprio corpo e i propri abiti. Un uomo le dà manforte: si, è vero! So per esperienza che la modificazione del corpo e degli abiti è una magia piuttosto semplice. Quel mostro potrebbe essere ognuno di noi, persino lui… indica Sole …che ha proposto di perdere tempo separandoci uno alla volta. Un’altra donna indica la guardia che vi ha guidato fin qui e dice: io credo che è lui l’assassino! Ci ha condotti fin qui e tutti noi confidiamo in lui. E’ l’ultimo dei sospetti… e quindi una perfetta copertura. Il soldato risponde: se fossi quel mostro allora perché vi avrei condotti qui, con me? E perché sarei giunto di fronte ad una porta che non potrei aprire? E perché non vi ho già uccisi? Non so perché l’assassina non ci ha ancora sterminato… ma è tra noi! C’è un motivo che la trattiene dal compiere una strage. Cosa c’è oltre quella porta? Corridoi e altre stanze. Ma c’è una stanza accessibile solo da questa porta? Magari un luogo che l’assassina non può raggiungere da sola e quindi ha bisogno di noi per avanzare. Il soldato inizia a preoccuparsi: n-no… non c’è nulla di simile. E’ palese la sua menzogna. Tra gli uomini, una donna sfila da sotto il vestito un’esile ed elegante spada. Chi ti ha dato quell’arma? Esclama il soldato. La donna non è un soldato di Icrandis, perciò non doveva essere armata. Lei, con sguardo minaccioso, risponde: ho capito chi di noi è il mostro! Si prepara a colpire uno tra i presenti (tra tutti i presenti, voi compresi). @Zantes Cerchi di tornare nella sala da ballo ma molti corridoi sono stati ostruiti da diverse macerie. In altri luoghi invece ci sono i soldati intenti a lottare contro le creature del Buio. Raggiungi infine il piano in cui si trova la sala da ballo. Entri in un corridoio lungo e in penombra. Di fronte a te c’è una svolta verso destra. Da quel punto appare Selexia. La donna è sporca di cenere, polvere e sangue. Dietro le sue spalle puoi vedere ciò che è rimasto delle sue ali: due brevi processi ossei trancianti in due e parzialmente inceneriti. La donna stringe tra le mani la sua spada e corre verso di te. Dietro di lei, in questo momento, tutto si distrugge. Il volto di un dragone scuro avanza tra le pareti, sbriciolando ogni cosa che incontra. Allunga il muso contro Selexia e apre la bocca per mangiarla. La donna balza in avanti, ti placca spingendoti via. Ha evitato di essere mangiata insieme a te dal dragone. Con il suo ultimo scatto, Selexia ha sfondato una porta alle tue spalle. Cadete al suolo, lei su di te. Vi trovate in una regale stanza da letto. Il dragone sembra essersi incastrato ma non si dimena per tentare di liberarsi. Vi fissa con i suoi occhi luminosi e rossi. Il suo respiro si fa sempre più debole e i suoi occhi si “spengono” lentamente. Apre poi la bocca e si paralizza in quella posizione. Selexia si alza e ti aiuta a rimetterti in piedi. Dalla bocca del drago esce fuori un uomo. E’ magro, altezza nella media e veste un abito grigio chiaro di un epoca oramai dimenticata. Ha capelli neri, corti e all’indietro e occhi dorati, quello di sinistra è leggermente più scuro dell’altro e ha una cicatrice che gli attraversa proprio quella zona del volto. Ha la pelle chiara ed è di bell’aspetto, con un naso a punta e mento perfettamente scolpito. Gli manca il braccio sinistro. Con la mano destra sfodera da una tasca interna dell’abito un manico di spada. E’ molto semplice: si tratta di una sezione di legno leggermente incurvata. Lui avanza di qualche passo e, con aria rilassata, dice: ciao, piccola Selexia. La dragonessa lo fissa con un sguardo pieno di rabbia e nausea. Lui continua: non è da te salvare la vita di un umano. Si sta rifendo a te. Selexia ti indica e risponde: questo qui? E’ solo un soldato che mi stava ostacolando la fuga. Si volta verso di te e ti tocca il ventre con i polpastrelli delle dita di una mano. Senti un dolore simile a un crampo che ti pervade l'intero corpo. Cadi a terra e ti irrigidisci tutto. Non sei più padrone dei tuoi muscoli. Il tuo massimo sforzo produce il più insignificante dei movimenti. Selexia ha voluto far credere, all’uomo uscito dalla bocca del drago, di averti ucciso. E’ in questo momento che, grazie alla tua posizione, scopri la presenza di tre persone nascoste sotto il letto. Sono una ragazza, un bambino e una bambina. Gli ultimi due sono molto simili nell’aspetto e vestono abiti regali. La ragazza invece indossa un vestito verde scuro, ha i capelli color del rame, un occhio nero e uno bianco. E’ spaventata come i due bambini, si porta un dito sulla bocca, chiedendoti così di non fare rumore e inizia a strisciare verso di te. Allunga una mano nella tua direzione. Sul suo palmo appare una runa magica. E’ l’incantesimo per liberarti dalla tua paralisi. L’uomo uscito dalla bocca del drago continua a parlare con Selexia: hai un bel vestito, lo hai preso dal mio tesoro? Non hai più il diritto di reclamarlo. Quale ipocrisia, piccola Selexia! Non dovresti parlarmi così! Proprio tu che ha ancora il libro e quella spada. Gradirei riavere il mio braccio, la mia mano e il mio occhio. Con lo sguardo indica l'arma della dragonessa. Selexia solleva la sua spada e si mette in posizione di guardia. C’era da aspettarselo da una come te. A questo punto non mi accontenterò di straziarti le carni, mi prenderò i tuoi poteri oculari, tutti e sette. L’uomo tocca uno specchio con l’elsa della spada. Richiamando a se quell’oggetto, il vetro si deforma come se fosse un liquido. Rimane sull’elsa della spada e si plasma per diventare una lama. Selexia si scaglia contro di lui. L’uomo para facilmente l’attacco della dragonessa, benchè fosse di inaudita forza e violenza, e contrattacca ferendola al ventre. Il contatto tra le due lame ha generato diverse scintille. @Rhaen – Leidorl – Herlan – Caradoc Rhaen scopre la trappola magica e mortale che si trovava sulla porta. L’uomo non riesce a disattivarla ma capisce come non farla scattare. La trappola ha ucciso l’uomo a terra vicino a voi e questo ha dato a Rhaen molte informazioni utili. Aprite la porta in tutta sicurezza ed entrate nell’armeria. Si tratta di una stanza circolare fatta di pietre. Bisogna scendere tre gradini per poter afferrare le armi. Oltre alle vostre ci sono anche diverse spade, lance e balestre. Su un muro c’è un mazzo di chiavi e una serie di torce ardenti. Altre quattro porte si trovano in questo posto ma sono tutte chiuse dall’interno. Oltre a voi non c’è nessuno… eppure avevate sentito qualcuno che urlava in questa stanza (un uomo e una donna). Non avrebbero potuto uscir fuori dall’armeria.
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La Spada e La Strega (2)
Selexia sferra un pugno sul volto del re teschio. La dragonessa si è mossa con così tanta rapidità che non ha dato a nessuno dei presenti il tempo di reagire. Il re teschio barcolla e la donna si accanisce contro di lui. Continua a colpirlo freneticamente, senza fermarsi, senza pietà. Il non morto solleva lo scudo d’ossa che è fuso con il suo braccio sinistro. Si tratta di un grande scudo e Selexia non riesce più a trovare un punto scoperto dove colpire. Si accanisce ora proprio su quello scudo. Alle sue spalle però piombano diversi servitore del re. Si accalcano su Selexia e il suo corpo scompare, sommerso da molti soldati. Qualche secondo dopo, tutti quegli uomini ammucchiati sulla dragonessa vengono scaraventati in alto. Sono stati spinti dalla forza delle ali di Selexia. La donna le ha spiegate, restando comunque in forma umana. Ora ha di fronte a se solo il re teschio. Avete visto tutta la scena. Selexia è sulla montagna di macerie e vi dà le spalle. Di fronte a lei, oltre al re teschio, c’è la voragine sulla fiancata del castello. Oltre lo squarcio, nel buio profondo della notte, scende dall’alto una creatura titanica. Avevate visto la sua ombra diversi minuti fa. Quella creatura scende nel salone, poggiando a terra le zampe posteriori. La luce dei bracieri intanto è tornata rossa e adesso illumina il ventre del mostro appena apparso, unica parte del suo corpo che è sporto all’interno della sala. Si tratta di un dragone. E’ scuro e coperto da un’armatura metallica la cui forma è stata studiata per far cadere nel panico chiunque la guardi. Attraverso le fessure degli elmi si possono vedere due minacciose luci rosse, ossia il riflesso dei suoi occhi. La scaglia della notte! Sussurra inorridita Selexia mentre osserva il drago dal basso verso l’alto. Dal buco nel muro si fa strada un gelido vento. Agita i capelli e il vestito di Selexia. Lei rabbrividisce ma non per il freddo. Il grande dragone scuro si è posizionato proprio alle spalle de re teschio, pronto a difenderlo e pronto a scattare al suo comando. -.-.-.-.- Abbandonate in fretta la stanza. Scoprite poco dopo che l’intero castello è stato assediato dai servi del re teschio. Sono creature umanoidi ma contorte nella forma del corpo. Alcune sono molto alte e altre molte basse. Ci sono creature gobbe, esili, grasse e con diverse deformazioni. Le loro carni sono nere e grigie e vestono mantelli tendenti al nero. I soldati di Icrandis stanno combattendo queste creature. Alcuni di loro non erano in servizio e sono appena tornati dall’armeria del castello. Anche diversi maghi e stregoni si sono uniti ai combattimenti. Non è raro vedere o sentire gli effetti delle loro magie: fulmini, fiamme, acidi e altro ancora. Un’esplosione al piano sopra di voi fa crollare il soffitto. Le macerie schiacciano diversi uomini che erano con voi, intenti a fuggire. Quei massi hanno bloccato la strada e vi hanno diviso. Oloth, Sole e Hinox sono rimasti indietro insieme ad un gruppo di invitati al ballo e alcuni soldati. Il resto di voi si trova dall’altro lato del corridoio, oltre i massi. @Oloth – Sole – Hinox Un soldato che è con voi vi dice che conosce un’altra via per raggiungere l’armeria. Lo seguite insieme a tutta la gente che è con voi. La strada per l’armeria infatti conduce anche al piano terra, dove si trova l’uscita per il castello. Superate diversi corridoi ma, dopo aver svoltato l’ennesimo angolo, trovate una porta chiusa. Sulle ante si trova un rilievo in metallo della statua di Aurilla. Il soldato tenta di aprire la porta ma non vi riesce. L’uomo si volta verso di voi e sfodera la spada. Tutti si preoccupano. Il guerriero vi spiega che si tratta di una porta magica. Aurilla protegge il passaggio e impedisce l’accesso se una creatura del Buio particolarmente potente si avvicina di molto alla porta. Un servitore del re teschio sarebbe stato subito individuato. Arrivate alla conclusione che la strega dei gufi si nasconde tra di voi. @Zantes – Rhaen – Leidorl – Caradoc – Herlan Raggiungete una delle porte dell’armeria. Nella vostra zona, l’unico accesso a quella stanza passa attraverso una porta chiusa. A terra, di fronte a voi, c’è il cadavere un di un soldato disarmato. Dietro la porta, nell’armeria, provengono delle grida. Un uomo e una donna urlano e implorano di essere salvati. @Leidrol – Zantes @Caradoc
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
@Vittorio
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I.N.S. - In Nomine Simplex - Gruppo II
@Marco @tutti Dorotea e Adriano non si sono mossi. Neanche si rendono conto di stare ancora per terra e abbracciati. Sono troppo confusi per pensare. L’apparizione di quei tre uomini vestiti di nero li ha sconvolti. Voi e il resto del vostro gruppo condividete le stesse emozioni. I tre uomini vi costringono a gettare le armi a terra. L’uomo che ha parlato poco fa risponde ora alle vostre domande (non a tutte): certo che non sapete quella lingua! Chi sa ancora leggere l’ebraico antico? Ma uno di voi ha letto gli appunti tradotti e allegati nelle pagine del libro! Deve averlo letto… altrimenti i morti non si sarebbero scatenati. Mentre l’uomo parla, i cadaveri si allontanano lentamente. Rientrano nelle case e scompaiono alla vostra visuale. Cristina, intimorita, alza la mano: s-sono stata io a leggere il libro. Lo hai letto da sola? C’erano altri con te? La donna, trattenendo le lacrime, indica Marco, Agostino, Dorotea, Domenico e Adriano. L’uomo vestito in nero ride per il nervosismo. Cerca di darsi un contegno poi dice: congratulazioni! Vi siete sentiti il cuore? Nessuno di voi capisce le sue parole, così l’uomo continua: quello che avete trovato nella chiesa è una copia libro dei Dannati. Noi serviamo gli Esterni e il nostro obiettivo è quello di ritrovare il libro originale. Giovanni trova la forza per commentare: si, certo! Come se noi possiamo sapere chi sono gli Esterni. Gli Esterni sono una famiglia! Un ordine che vive al di fuori delle leggi del sovrano di Roma. Sono ciò che voi definireste erroneamente come eretici. E a cosa vi serve il libro che state cercando? Hai visto cosa sono grado di fare un paio di frasi scritte tra quelle pagine? Chi ha il libro controlla la morte. Cretinate! Tu dici? Viviamo in un mondo in cui i cadaveri camminano e mangiano i vivi! Ma voi ignorate che esiste un ordine capace di controllare i defunti! E tale ordine è scritto nelle pagine del libro. Ma in quel tomo c’è molto di più! Che volevi dire prima? Quando hai parlato dei nostri cuori? Chi legge il libro dei Dannati muore all’istante! Cristina, Adriano e Dorotea si mettono una mano sul petto. Lo fate anche voi (pg). Non sentite più i battiti del cuore. Questo spiega perché, poco fa, i cadaveri hanno ignorato Dorotea e Adriano. -.-.-.- Cristina ha smesso di ascoltare l’uomo in nero. Lui sta continuando a parlare. Vi sta dicendo che siete stati fortunati, siete morti conservando la vostra coscienza. Questo perché avete letto il libro in circostanze particolari… circostanze che si rifiuta di rivelarvi. Nell’animo di Cristina si sta alimentando una disperazione sempre più brutale. Benchè morta, la donna si sente mancare l’aria. La paura conquista il suo cervello. Non può reggere tutta quella pressione. Non si è accorta di essere crollata a terra, in ginocchio e che le sue dita hanno sfiorato la sua pistola che ha fatto cadere poco fa. Non si è accorta che ha già afferrato la sua arma. Sente solo una voce nella sua testa: uccidi! -.-.-.-.- Cristina urla e corre contro l’uomo vestito di nero. Le sue guardie puntano i mitra contro la donna. Laerte e Giovanni ne approfittano per sfilare delle pistole nascoste sotto i loro indumenti. Sparano e uccidono le due guardie. Cristina ha caricato l’uomo che ha parlato fino ad’ora. Lo spinge con una spallata. Lui cade a terra e la donna lo costringe a restare al suolo con un piede premuto sul suo torace. Lei continua a urlare e svuota l’intero caricatore sul volto dell’uomo. Anche dopo che è morto e la pistola è scarica, Cristina continua a urlare e a premere il grilletto. Sentite solo i click della sua pistola. La donna getta poi via l’arma e crolla al suolo in posizione rannicchiata, piange e urla. Non gli importa di sporcarsi con il sangue degli uomini in nero che avanza verso di lei. E’ in questo momento che scoprite che una delle due guardie non è morta ma è stata solo ferita. Non è più una minaccia per voi.
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
@Vittorio LaFayette risponde: “vergogna”…è questa la parola che stavo cercando. Vergogna. Anche io ho provato la stessa cosa. La consapevolezza di doversi nascondere al mondo intero perché qualcuno ti ha reso il mostro che non vuoi essere. Assassino per forza. Mi sono vergognata di me stessa anche se non è colpa mia esser diventata una cacciatrice. Miriam entra in questo momento nel locale e si guarda attorno. LaFayette alza un braccio per farsi notare da lei. Astore raggiunge il vostro tavolo. La vedi confusa e anche un po' intimorita, non voleva avvicinarsi a voi. LaFayette gli sorride, poi si alza e gli offre il posto dicendo: io devo andare, Vittorio vuole dirti una cosa. @Felice Alice alza le spalle e ti risponde: hey, non essere così aggressivo con me! Avete voluto affrontare l’inquisizione direttamente, cosa credevate di fare? Di vincere? Per citare un filosofo… anche se non ricordo a memoria le sue parole …con le azione frontali si raggiunge lo scontro, con le azioni laterali si raggiunge la vittoria! E questo cosa vuol dire? Chiede Alessandro cupo in volto. Che non si vince contro un uomo più forte di te con un attacco diretto. Santarosa non è più forte dell’ordine dei templari. Ecco perché avete perso… e anche miseramente. Alessandro sta per muoversi ma Raffaele gli afferra una spalla, bloccandolo. Alice continua: ascoltatemi! Di fronte a voi c'è una donna piccola, mal nutrita e che anni di malattie le hanno dato un corpo fragile e debole… è facile zittirmi o ignorami... ma ho per caso detto qualcosa di inesatto? Raffaele risponde: sei brutale con le parole. Ti consideri una donna ma hai ancora sedici anni e devi avere più rispetto per chi è più grande di te. Templare, in questo mondo non troverai nessuno più diretta e sincera di me. Raffaele sospira, arrendendosi alla testardaggine di Alice. Lei si volta ancora verso di te: si, io faccio già parte di un gruppo… ma nulla mi vieta di licenziarmi. Potrei benissimo entrare nella banda che stai cercando di creare ma io chiedo molto… chiedo di essere il capo. Condizione non negoziabile. Non troverai in tutta la nazione una persona più qualificata di me. Alessandro ignora le ultime parole di Alice e ti risponde: io… non lo so. Non so cosa fare. Devo ancora riprendermi per essere stato cacciato dall’ordine dei templari… e sinceramente non me la sento di “rimettermi in gioco” come cacciatore di morti. Raffaele è contrariato, non vuole vedere il suo amico così depresso. @Michele Attendi l’arrivo dei nuovi conversi nel tuo studio. Li senti arrivare perché stanno parlando tra di loro. Non riesci a capire cosa stanno dicendo ma, dal tono delle loro voci, comprendi che si tratta di una conversazione formale e tranquilla. Qualcuno di loro bussa alla porta. Entrano solo dopo aver ricevuto il tuo ordine. Si presentano tre uomini altissimi. Sembrano riempire l’intera stanza. Due di loro sono castani, l’altro invece ha capelli corvini raccolti in un codino. Si chiamano Carlo Neri, Filippo D’Avino (il più alto) e Giovanni Doria. E’ proprio quest’ultimo che parla a nome di tutti. Ti dice che è un piacere conoscerti (tutti ti salutano stringendoti la mano e accennando ad un inchino) e ti racconta un po' di loro. Giovanni viene da Genova, Carlo da Campobasso e Filippo da una minuscola cittadina ancora più a nord di Ivrea, Perloz. Senti anche un pò del loro passato. Le tue prime impressioni sono buone.
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La Spada e La Strega (2)
Gli uomini intrappolati nel nido gridano per la disperazione. Il grande gufo scatta in avanti e afferra un altro uomo. Leva poi indietro la testa e con dei movimenti del collo fa scivolare la sua preda, ancora viva, nella sua gola. Vedere un uomo che viene ingoiato mentre scalcia e si dimena sconvolge tutti quanti. Alcuni soldati attacca il gufo. A loro si aggiungono anche Sole, Rhaen e Hinox. (A terra sono rimaste spade e lance, sono le armi che i soldati hanno lasciato cadere per la paura). Il grande volatile viene ferito in diverse zone del corpo ma tutti gli squarci, i tagli e le bruciature si rimarginano in pochi istanti. Il gufo osserva gli uomini dimenarsi sotto di lui. I suoi occhi sono completamente scuri, salvo per un piccolo riflesso bianco che testimonia la sua capacità di ragionare. Si piega in avanti e inizia a beccare il capo della gilda del ferro. L’uomo devia i primi suoi attacchi ma il volatile è troppo veloce e morde il guerriero. La metà superiore del capitano è ora nella bocca del gufo. Il volatile stringe il becco e separa il bacino del capitano dalle sue gambe. Ingoia poi quella metà superiore del corpo. Un pezzo di intestino continua a penzolare dal becco, assomiglia a una corda scura intrisa di sangue e altri fluidi corporei. Alcuni prigionieri del nido cercano di aprirsi un varco tra i rami. Si spezzano le unghie delle mani e si accalcano gli uni sugli altri quando credono di aver trovato un varco. Si graffiano, si mordono tra di loro e si tirano i capelli. Tutto questo è per poter uscire per prima dal nido. Il varco però non c’è. La loro disperazione li ha portati a credere nell’esistenza dell’uscita. Il silente gufo agguanta una donna per le gambe, stringe il becco e trancia in due il suo corpo. La donna cade a terra. L’impatto con il terreno le fa uscire gli organi dalla voragine che ha nel ventre. Resta ancora in vita per qualche secondo, giusto il tempo per accorgersi di quello che è successo. Il suo sguardo di agonia e terrore sarà per sempre scolpito nella mente di tutti i presenti. Il gufo sta mangiando parecchio e la pancia della strega dei gufi è aumentata di volume, come se fosse stata lei a rimpiazzarsi di carne. L’assassina guarda di fronte a se, studia la situazione. Caradoc carica una creatura di ombra. Quest’ultima è stata già ferita (leggermente) da un soldato e il goliath la uccide con un colpo ben assestano nel ventre. Astilla è sempre vicino a lui. Un altro di questi mostri raggiunge Leidorl ma il barbaro si dimostra più veloce del suo nemico, schiva l’attacco e uccide l’animale d’ombra spezzandogli l’osso del collo. Herlan si separa da Aurline e carica un altro mostro. Purtroppo il guerriero non è fortunato e manca il bersaglio. La strega dei ghiacci sfila dalla testa la sua parrucca, rivelando così i suoi capelli pallidi e biondi. Scivolano dietro la sua schiena come una cascata d’oro. Porta le mani all’altezza del petto e lancia un globo di ghiaccio contro occhiodirubino. Quest’ultimo è stato raggiunto alle spalle da Zantes. Il senzanome gli ha coperto la testa con il suo mantello. Il gobbo è spaventato e non sa da dove sta arrivando il globo di Aurline. Non ha tempo per pensare: occhiodirubino evoca una forte raffica di vento che si sprigiona da lui. Quel vento scaraventa via il gobbo… e anche Zantes nella parte opposta. Il globo non colpisce occhiodirubino e continua ad avanzare fino a impattare contro la tempia della strega dei gufi. Invece di provocare danni, quel globo si fonde con la testa dell’assassina… esattamente come fanno due gocce d’acqua troppo vicine tra loro. Lei non si è mossa, solo i suoi capelli e il suo mantello si sono leggermente agitati dal vento scaturito dal globo. Aurline è inorridita. Vorrebbe chiedere scusa all’Uguf per averla attaccata accidentalmente. La strega dei gufi si limita solo ad espirare e da sotto la sua maschera si può vedere il suo respiro condensarsi in una nuvola di vapore. Occhiodirubino cade a terra in malo modo. Sua figlia, molto preoccupata, lo chiama. Lei è una mezz’elfa dai capelli lunghi e bianchi. Si trova in un angolo della stanza. -.-.-.-.-.- I combattimenti continuano. In questo momento, la terra inizia a tremare. Quelle scosse sono durate solo qualche secondo. La strega dei gufi si guarda attorno. E’ confusa e non ha idea di cosa stai accadendo. Dietro il balcone interno ci sono delle grandi finestre. Oltre quelle vetrate potete vedere una colossale ombra planare da sinistra verso destra. Un istante dopo, sempre all’esterno del castello, si forma un’intesa luce rossastra. La luce avanza verso le vetrate. Le finestre e l’intera parete vengono sfondate dalle fiamme e dall’onda d’urto di un’esplosione. Venite travolti dalle macerie, dal fuoco e dal suono assordante. Molti uomini muoiono schiacciati dalla parete. La strega dei gufi si avvolge nel mantello e scopare nel nulla, evitando così dei massi che precipitavano proprio nella sua zona. Nello stesso momento anche il grande volatile e il nido scompare. Le creature d’ombra si dissolvono e le maschere cadono al suolo. Le porte vengono sbloccate e si aprono. Aurline ne approfitta per scappare. Occhiodirubino non vuole inseguire la strega dei ghiacci, preferisce cercare sua figlia… trova invece il re, a terra, con quasi tutte le ossa rotte, comprese le ossa del collo e della spina dorsale. Il sovrano giace senza vita in una posizione raccapricciante. Una delle porte della sala viene sfondata da qualcuno che si trovava all’esterno (su un corridoio). Ha spalancato quelle pesante assi di legno con un solo pugno. E’ Selexia. La donna si guarda attorno. Anche voi fate la stessa cosa. Ovunque ci sono cadaveri e macerie. Lì dove c’era la parete con il balcone interno adesso c’è una grande montagna di rocce e detriti. La polvere si sta depositando. Potete così intravedere una figura umana sollevarsi su quel cumulo di macerie. La coltre si dirama (quasi) del tutto. Tutti voi potete vedere chiaramente, in questo momento, quell’ “uomo”, il suo teschio e i suoi processi ossei attorno al capo in modo da simulare una corona. Attorno al re teschio si avvicinano altri corrotti del Buio. Tra di loro c’è mezzafaccia, un uomo con la maschera di Pierrot, un altro umanoide alto almeno due metri, grasso e con addosso alcune catene. C’è anche Miltor, i suoi occhi sono completamente neri.
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La Spada e La Strega (2)
@Herlan
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La Spada e La Strega (2)
Molti uomini ascoltano le parole di Herlan e si precipitano verso le porte della sala. Alcuni soldati iniziano a strattonare il re per portarlo al riparo ma l’uomo non vuole muoversi di un centimetro. Il suo desiderio è quello di vedere la testa dell’assassina staccarsi dal suo corpo. Alcuni invitati e soldati si sono precipitati verso diverse porte. Tentano di aprirle ma sono tutte bloccate. I guerrieri quindi sfoderano le spade e colpiscono le assi delle porte ma sembrano indistruttibili. Sole e Zantes rivolgono delle domande all’assassina. Lei non risponde ma si volta verso di loro. Inclina leggermente la testa di lato, esattamente come fa un animale confuso e curioso. ---- Sole ha appena afferrato una lancia e si scaglia contro la donna con la maschera da Uguf. Hinox e Oloth si sono avvicinati al chierico. Il nano ha richiamato a se il potere della gilda per incendiare i suoi pugni. Poco più indietro si trova Rhaen e dopo di lui c’è Herlan. Zantes e Leidorl sono rimasti sul posto mentre Caradoc si muove per coprire e proteggere Astilla. Sole mira alla maschera del gufo cornuto e tenta un affondo. L’assassina scompare nel nulla un’istante prima di essere colpita. Subito dopo l’intera sala precipita nel buio. Gli invitati gridano per la paura. Passano solo diversi secondi e i bracieri tornano ad accendersi. I falò però sono blu ed emanano una debole “luce cupa”. Quei bracieri si accendono uno dopo l’altro in maniera sequenziale. Gli invitati sono sempre più confusi e spaventati. Il re ordina a tutti i presenti di rimuovere le maschere dai volti. Chiunque disobbedisca verrà attaccato da tutti i suoi uomini. Nessuno osa contraddire il sovrano. In questo momento, dal pavimento, iniziano strisciare verso l’alto dei grandi e tortuosi rami. Qualcuno li sta evocando. Formano una struttura circolare e alta almeno due metri e mezzo. E’ un gigantesco nido. Al suo interno si trovano Sole, Rhaen, Hinox, Oloth, il capitano della gilda del ferro, qualche altro soldato e un pugno di abitanti. Tutti coloro che sono dentro il nido sprofondano in una tetra oscurità. Non riescono più a vedere il soffitto. Sentono poi il suono dello sbatter d’ali. Un enorme gufo si posa sul bordo del nido e lo avvolge con le sue ali. China la sua testa verso gli uomini intrappolati e ne afferra uno con un repentino scatto della testa. Inclina il capo verso l’alto e lo ingoia intero. Si scatena il panico. Chi è rimasto fuori dal nido ha visto il grande gufo materializzarsi dal nulla, posarsi sul nido e avvolgerlo con le sue ali. ---- Coloro che sono intrappolati nel nido continuano a urlare. Nella sala, intanto, appare lentamente la maschera dell’Uguf… seguito poi dal resto del corpo dell’assassina. Lei avanza verso Zantes. Qualcuno però si interpone tra l’assassina è il senza nome. Si tratta di una donna bendata (Aurline). Quest’ultima trema per la paura ma ha deciso comunque di attaccare… sta per fare un passo in avanti ma una luce rossa, apparsa in alto, la mette in allarme. La donna bendata balza via, evitando all’ultimo secondo una sfera di fuoco scagliata contro di lei. Il globo non esplode e le fiamme si disperdono una volta raggiunto il terreno. A scagliare quella magia è stato occhidirubino. L’uomo ha riconosciuto la strega dei ghiacci (nonostante porta una parrucca). La donna alza lo sguardo nella sua direzione e urla: cosa fai? Il gobbo risponde: il mio lavoro, ucciderti! Non credi che abbiamo altre priorità? Occhiodirubino scende dal balcone interno. A lui non interessa l’assassina, vuole solo Aurline. I miei ordini sono chiari! Devo ucciderti, strega dei ghiacci! La gente nella stanza è scioccata nell’udire tale rivelazione. Aurline corre verso Herlan, lo afferra e gli punta alla gola una lama di ghiaccio appena apparsa attorno al suo braccio sinistro. Stai indietro… urla al gobbo …o uccido quest’uomo! Occhiodirubino si ferma per pensare. Aurline ora si rivolge a Herlan sussurrando: quello (riferendosi al gobbo) ci attaccherà a breve… devo confessarti che il mio piano finisce qui! Non ho idea di cosa fare adesso! L’assassina mascherata ha osservato con disinvoltura questa scena. Alza ora lo sguardo verso il re e dice: le mie azioni hanno permesso alla tua casata di prosperare. Sta notte rimedierò a questo mio errore. Muove il braccio (per poter lanciare una magia). Tutte le maschere, ad eccezione della sua e di quelle all’interno del nido, si sollevano e mezzaria. Dietro di loro appaiono degli animali fatti di ombra. (Vi è un animale di ombra dietro ogni maschera. Ogni animale è lo stesso esemplare raffigurato sulla maschera di fronte a lui.)