Dico un po' anche la mia dato che questi discorsi mi piacciono molto!
La cosa "sconvolgente" nel discorso di Cook non è il concetto di D&D come gioco incentrato sulle combo (questo lo sapevamo tutti), ma piuttosto il fatto che questa fosse l'intenzione primaria della casa produttrice.
La cosa triste non è che in D&D sia stata prevista la possibilità di fare combo, ma piuttosto il fatto che questa sia la finalità primaria del gioco, lo scopo che si sono prefissi i suoi sviluppatori.
Triste perché significa che D&D si vuol fregiare di un titolo (GdR) di cui non è un giusto detentore.
E non ditemi che non è vero, dato che è stato proprio Cook a dire che l'obiettivo era premiare chi conosce il regolamento e sa trovare il modo per creare la build più forte, e questa è la definizione di un gioco di carte o di un wargame, non di un GdR.
Rispondendo poi a coloro che dicono che anche se D&D è fatto per le combo ecc si può ruolare come lo si può fare ad altri giochi, cito un discorso (giustissssssimo) di Paladino:
Il punto è che basta anche 1 solo giocatore in un gruppo che sia non dico PP ma solo un "ottimizzatore" per alterare tutti gli equilibri in gioco.
Riporto quello che è stato detto nel primo post:
Se in un gioco accade che a seconda delle scelte fatte ci si ritrova con personaggi che sono "inadeguati" rispetto ad altri inevitabilmente succede che anche i più accaniti ruolatori finiscono per fare min-maxing.
Ammettiamo che io voglia ruolare e tenga più in considerazione l'idea del mio personaggio, la sua interiorità piuttosto che le sue statistiche.
Se il sistema a cui gioco fa si che le mie scelte (dettate dal buon senso e non dal min-maxing) facciano diventare il mio PG "inutile", allora inevitabilmente sarò portato a cambiare modo di giocare, a cercare a mia volta di avere un PG "più forte".
E non ditemi, signori miei, che questo non è vero.
Come vi sentireste voi a giocare il ladro più carismatico e profondo del mondo se il mago di turno è piu silenzioso ed invisibile di voi in ogni occasione? Sarà pure un Personaggio con la P maiuscola, però se metà delle sue capacità sono eclissate da altri la cosa non piace a nessuno.
E questo si estende a tutto: io voglio giocare un guerriero, quindi faccio della guerra la mia vita. D'accordo che non esiste solo il combattimento, ma comunque rimane un aspetto del gioco dove io come guerriero vorrei distinguermi. Non per forza essere il più forte, ma almeno distinguermi. E come lo posso fare se il chierico del gruppo è picchia più di me, è più tattico e più utile di me?
Come lo posso fare se in una battaglia è sempre il mago a decidere come vanno le cose mentre io mi devo accontentare dei suoi scarti?
Come posso divertirmi ad interpretare un bardo che ha conoscenze ovunque, carismatico al punto da riuscire ad ottenere tutte le informazioni se l'incantatore di turno con le sue divinazioni riesce sempre a sapere più di me in tempi più brevi?
Chiunque di fronte all'evidenza di avere un PG che nel suo scopo primario è surclassato da un'altro che rispetto a lui ha fatto solo più scelte per l'ottimizzazione si sente frustrato e finisce per ottimizzare a sua volta il PG.
E badate bene, non ho fatto solo esempi di Combattimento. Ho parlato anche di situazioni extra: raccogliere informazioni ed interagire con il resto del mondo, oppure affrontare situazioni (non per forza di combattimento) dove sono necessarie abilità particolari.
Per finire, dico la mia anche sul bilanciamento.
Credo che quando si parla di bilanciamento si debba parlare per forza di combattimento.
Anche perché di che bilanciamento si vuol parlare nel ruolare un PG?
Il bilanciamento di un gioco si vede nelle situazioni in cui contano le statistiche, in cui si vedono i ruoli dei PG. E quindi si parla di combattimento e di uso delle abilità.
Io credo che un gioco sia bilanciato quando ogni classe ha il suo ruolo, è bilanciato quando io che sono un ladro sono quello che viene mandato a fare le missioni dove non si deve essere scoperti, quando è il guerriero quello che si lancia nella mischia.
Quando in un gioco c'è una classe (dico mago perché prendo l'esempio di D&D) come il mago che è in grado di ricoprire il ruolo di quasi tutti allora il gioco è sbilanciato.
Sul ruolare non ha senso parlare di bilanciamento...