Se siete daccordo aprirei questo topo per parlare della letteratura fantasy in generale, o meglio per evitare di aprire un topic per ogni notizia relativa almondo della letteratura fnatasy.
Inizio cn una questione abbastamza spinosa...fantasy epica. Direi che senza mezzi termini la bibbia di questo genere è ISDA. Tuttavia mi è capitato di notare come troppi libri ormai ricalcano praticamente alla perfezione la struttura di ISDA...l'ultimo libro che ho letto, Il risveglio del demone di RA Salvatore (Azo nn mi mutilare )...che dire, bello, scorrevole, avvincente...ma cosa abbiamo: un demone simbolo del male stesso, originato dall'odio e dal male degli esseri viventi. Questi mette insieme un esercito di orchetti, giganti (mooolto simili ai troll) e nani malefici. Dove vive il mostro in questione? In un monte vulcano, aida, e controlla da lì tutto il mondo alla ricerca di segbni di magia e di potere da distruggere per far calare l'oscurità su tutta corona (il mondo). sono ancora altri poi i riferimenti...anche in romanzi MOOOLTO più fmosi: La spada di shannara.
sebbene sia uno dei miei romanzi preferiti, nonchè il mio primo libro fantasy, devo ammettere che avevamo già visto l'incantatore allampanato amico di famiglia che arriva nel piccolo villaggio ed avverte della sventura di un incarnazione del male (e se vogliamo qui Brona, il signore degli inganni è pure un druido rinnegato!!! si rasenta il plagio). è necessario recuperare un artefatto è distruggere il male....che sta ammassando eserciti nel nord nell'oscura vallata per conquistare il mondo...quindi la coalizione multirazziale etc...per fortuna terry si è allontanato da questi canoni ISDAnellistici cn i successivi romanzi, creando la sua personale fantasy ereditaria direi, caratterizzata dal sangue di jerle shannara nelle varie discendenza ohmsford. Ce ne sono altri di figli + o - bastardi di ISDA, nn tanto nell'uso di creature e caratteri razziali delle stessa (nani nemici degli elfi che sono gran tiratori, umani prettamente medievali etc etc etc) ma proprio nella struttura dei romanzi. Trame spesso piatte dove salvare il mondo è sinonimo di distruggere il supercattivo di turno cn un artefatto o un potere straordinario dopo aver scoperto di essere i discendenti di qualche grande eroe del passato.
certo, direte voi, la fantasy epica è questa, la ontapposizione del male più puro e nero, con il bene incarnato in uno sprovveduto qualunque che si vede sobbarcato di responsabilità fuori dall'ordinario, appoggiato da un party eterogeneo di avventurieri.
cn tutto ciò nn voglio dire che nn mi piace questa letteratura, leggo cmq volentieri cose anche un po' "ispirate", dico solo che sento un senso di ripetizione, di riciclo, che mi spinge sempre più verso un fantasy più sperimentale meno tradizionale. è certo più affascinante vedere salvare il mondo dalla dannazione che una semplice avventura di un gruppo di eroi, (è come paragonare un avventura di primo livello nella grotta dei goblin ed un party di 20esimo che sfida un semidio assetato di conquista del mondo) tuttavia mi piacerebbe vedere il mondo salvato in una maniera un po' diversa dal solito...
voi cosa pensate in merito? (so di nn essere stato molto chiaro)