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Il castello dell'orrore


Anubi

Messaggio consigliato

ciao a tutti, è da poco tempo che ho iniziato a scrivere delle storielle, e quella qui sotto è quella che mi è uscita meglio, e mi piacerebbe sapere come la trovate voi, se vi piace o no e perchè...grazie

In una meravigliosa giornata d’estate, un gruppo di amici decise di andare a fare una passeggiata.

La passeggiata consisteva nel percorrere un sentiero che partiva da Ristoch sino a Lische, e sarebbe dovuta durare due giorni.

La compagnia, composta da tre ragazze: Fiamma, Speranza e Flora e da tre ragazzi: Michael, Dario e Massimo, si avviò tranquillamente tra gli alberi seguendo il sentiero.

Flora, la ragazza più giovane del gruppo, li guidava con la sua cartina storica attraverso la cupa foresta.

Verso il mezzodì, la compagnia, si fermò a mangiare un boccone su un tavolo da pic-nic situato vicino al sentiero.

-Non vi sembra strano che ci troviamo nel cuore della foresta e che non si percepisce alcun tipo di rumore? Non vi è nemmeno il melodioso canto degli uccellini!- osservò Massimo,il ragazzo di Flora.

-Effettivamente hai ragione, poi nella mappa non è segnato nessun tavolo da pic-nic in questa zona!-aggiunse Flora.

-Sarà una mappa vecchia!- concluse Dario, il fratello di Massimo.

Finito il pranzo, il gruppo riprese la marcia sino al tramonto, quando si trovarono di fronte ad un bivio.

-Andiamo a sinistra!- propose Speranza

Così la compagnia proseguì per la strada. Man mano che continuavano a inoltrarsi nella foresta, il tempo peggiorava e la foresta si faceva sempre più cupa, finché non decisero di fermarsi in una radura a passare la notte.

Verso le due di mattina, però, la sfortunata compagnia venne colta da un improvviso e violentissimo temporale, che li costrinse ad abbandonare la radura e a proseguire per la strada scelta. Continuarono a scappare finché non trovarono un riparo.

Un fulmine squarciò il cielo, rivelando al disgraziato gruppo un enorme castello, che pareva disabitato da anni.

Il gruppo, ormai stanco di fuggire e bagnato, decise di entrarvi.

Aprirono il cancello e si trovarono di fronte un lungo sentiero che portava alle porte del castello, ai margini di questo si estendeva un enorme cimitero.

Entrarono nel castello e la prima cosa che li colpì dopo aver acceso le luci fu il soffitto. Era stato dipinto a mano molti secoli prima, nel barocco, e raffigurava antiche battaglie fra demoni, uomini ed angeli.

La seconda cosa che lì colpì fu un enorme e maestosa scalinata che conduceva ai piani superiori.

I ragazzi, ormai stanchi, cercarono una stanza ove dormire.

Dormirono per tutto il giorno seguente, e si svegliarono alle 24, quando successe la tragedia.

Scoccò la mezzanotte, ed improvvisamente iniziò a suonare un organo.

Capirono subito che non erano soli, così Flora si fece coraggio e si offrì per esplorare il castello. Fiamma,la sua migliore amica, le pregò di non andare sola e si offrì per accompagnarla, ma Speranza la rassicurò e così Flora partì.

Ma passarono ore e ore e Flora sembrava essere sparita. Dopo tredici ore dalla partenza di Flora, si udì un grido echeggiare in tutto il castello. I ragazzi impauriti decisero di andarsene.

Scesero nel salone d’ingresso e scoprirono che le porte d’ingesso erano state chiuse dall’esterno e che non c’era via di fuga.

Erano in trappola

Massimo, disperato, si staccò dal gruppo e corse via nella speranza di ritrovare la sua amate Flora.

Gli altri,rimasti in quattro, decisero di cercare una seconda via di uscita.

Il castello appariva ai loro occhi molto più enorme, spettrale e tetro che all’inizio.

Decisero di entrare in una porticina a lato delle scalinate. L’aprirono,presero una torcia e scesero le scale che portavano ad un piano sotterraneo.

La torcia illuminava un breve pezzetto di un enorme corridoio con degli strani affreschi alle pareti.

Il gruppo procedeva spedito e ad ogni minimo rumore, si mettevano a correre. Dopo circa dieci minuti di marcia , si udì un secondo urlo alle loro spalle. Il gruppo si fermò di scatto. Speranza, che chiudeva il gruppo era sparita.

Allora il gruppetto cadde nel caos più totale. Si misero a correre,finché non videro una luce davanti a loro.

Un terzo urlo si espanse per il castello.

Questa volta era fiamma, la quale scoprì per prima che la misteriosa luce era una torcia in mano ad uno scheletro, che portava la collo il medaglione di Massimo. Ai suoi piedi c’era un biglietto sporco di sangue con scritto: !ETAPPACS OTSERP!

Il gruppo, ormai dimezzato, si rimise a correre, nella speranza di riuscire a fuggire all’essere misterioso e sanguinario che era sulle loro tracce.

Finito il tunnel, si trovarono di fronte ad una porticina di legno, chiusa a chiave dall’esterno con una pesante catena.

Spostarono la catena e aprirono la porta con una chiave che avevano trovato appesa al muro.

Spinsero piano la porta, e una centinaia di pipistrelli rossi uscirono. Michael e Fiamma si buttarono a terra. Dario però, preso dal panico si mise a correre. I pipistrelli si gettarono su di lui.

Un quarto urlo echeggiò nel castello.

In un battibaleno i pipistrelli se ne andarono, mostrando ai due giovani il loro amico divorato e pieno di sangue.

Sentirono un batter d’ali che tornava, e decisero di rifugiarsi oltre la porta. La chiusero alle loro spalle, e si trovarono di fronte ad una piccola stanzetta, tre pareti erano ricoperte da enormi borchie, e la parete dalla parte della porta era piena di enormi fori, dai quali usciva un insopportabile tanfo di morto. Tutto il perimetro della stanza era pieno di scheletri e ossa.

Notarono che nella parete di fronte alla porta, quasi vicino al soffitto, che si trovava circa a dieci metri di altezza, c’era una porticina.

Fiamma e Michael iniziarono ad arrampicarsi, quando, dai fori alle loro spalle iniziò ad uscire un liquido rosso che aveva iniziato a riempire velocemente la stanza.

Allora i due giovani iniziarono a salire più in fretta, mentre il liquido che si scagliava da un muro all’altro aveva iniziato a creare enormi onde.

Erano quasi arrivati, quando, Michael scivolò e l’ onda lo travolse violentemente, facendolo morire a causa di una borchia che gli aveva trapassato il petto.

Fiamma entrò nella stanza accanto, e chiuse la porta, poi scoppiò in lacrime per la perdita del suo Michael.

-Non piangere- le disse una voce dietro di lei.

-Speranza!- disse felicemente Fiamma.

Fece per abbracciarla, quando Speranza si spostò di lato, mostrando a Fiamma il corpo senza vita di Flora.

-Ma Speranza, come fai a essere qui se sei sparita tempo fa?- chiese Fiamma.

Speranza non rispose.

Fiamma allora capì tutto. Era stata lei a condurli nel castello, e ora che ci aveva pensato lei non c’era mai quando si erano sentite le urla.

Fiamma, in lacrime, si voltò per l’ultima volta a guardare Flora, e quando si rigirò un ultimo urlo si udì nel castello.

Al posto di Speranza vi era un orrendo mostro che le stava succhiando via l’anima, lasciando il corpo disanimato ai feroci vampiri.

Dopo la mezzanotte un organo si mise a suonare, mentre gli zombi che abitavano nel cimitero si destavano e andavano a congiungersi ai nuovi arrivati.

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Principali partecipanti

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Bella la storia, ma il problema sono, proprio come dice Kordian, i colpi di scena.

La suspance non è molto alta perchè sembra sempre di essere ancora nella "narrazione semplice", di essre ancora all'inizio quando descrivi la situazione.

Non c'è un aumento di tensione, in cui si percepisca il pericolo. ;-)

Cmq per me un 6.5-7 si può dare.

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Veramente non si tratta di Kordian, ma di un utente con lo stesso avatar (a cui dò il mio benvenuto). :-p

Comunque, sono dello stesso parere di Wolf. Non dò voti perché non mi piace, ma posso solo consigliare di continuare con la scrittura. ;-)

-MikeT

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Una cosa che ti posso dire Anubi (altre a darti il benvenuto/a in dl) è quella di non frammentare troppo tutto il filo del discorso.

Non dico di fare periodi contorti ma ti posso dire che a gusto personale, la prima cosa che ho notato è un eccessivo spezzattamento della narrazione e questo comporta un perdita diconcentrazione da parte del lettore.

questa è solo una mia impressione......non vorrei risultare offensivo!

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Devo dire, le idee certo non ti mancano! :cowjoy:

Il racconto pero', come hanno anche detto molti altri manca principalmente di suspance, cosa che dovrebbe permeare un racconto dell'orrore. Quindi il tuo fa un po' acqua.

Prova a lavorare di piu' sull'atmosfera. Descrivi le cose, prenditela con calma, chiudi gli occhi e immaginati in quelle stanze. Mi e' piaciuta la parte quando descrivi il dipinto sul soffitto, ma per esempio potevi aggingere la polvere sulle scale illuminate dalla luce dei tuoni, il silenzio opprimente o qualsiasi altra cosa che ti viene in mente dopo 30 secondi che immagini la scena ;-)

Arazzi, sedie rotte, un sacco di cose!

Inoltre la maggior parte delle scene le hai descritte molto sommariamente, ad esempio quella dello scheletro con il foglietto. Sei andata troppo sparata alla fine (che cmq è una buona fine, il tradimento paga sempre a parer mio) senza badare a quello che c'era in mezzo. Un buon racconto dell'orrore fa saltare anche quando si sente il PLIC di una goccia che cade!

Se vuoi prendere ispirazione ti do' un paio di fonti: nella letteratura horror i miei preferiti sono ovviamente Poe e Lovecraft

Il barile di amontillado

La morte rossa

In questi racconti succede poco e niente... eppure sono capolavori, a mio parere. Sento ancora le urla...

Le descrizioni hanno ruoli proponderanti in entrambi i racconti.

Anche il cinema è una delle fonti a cui mi ispiro piu' spesso. The Others è un film che mi riguarderei se dovessi scrivere un racconto dell'orrore.

Ti dico... continua a scrivere! Ce la farai sicuramente.

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(che cmq è una buona fine, il tradimento paga sempre a parer mio)
Ahahah malvagissimo il manzo :rock::diavolof:

In questi racconti succede poco e niente... eppure sono capolavori, a mio parere. Sento ancora le urla...
Si manzo, lo so, ma vedrai che la terapia funzionerà prima o poi.. :teach::guancia:

Anche il cinema è una delle fonti a cui mi ispiro piu' spesso. The Others è un film che mi riguarderei se dovessi scrivere un racconto dell'orrore.

Ti dico... continua a scrivere! Ce la farai sicuramente.

Ora scherzi a parte, il Manzo ha ragione. Poe, più di Lovecraft (che dopo un po' è monotono e sempre uguale) a mio avviso, è un ottimo maestro per imparare a scrivere horror, e qualche lettura in tema aiuta sicuramente a comprendere quali sono le strade migliori per raggiungere il brivido.

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Ora scherzi a parte, il Manzo ha ragione. Poe, più di Lovecraft (che dopo un po' è monotono e sempre uguale) a mio avviso, è un ottimo maestro per imparare a scrivere horror, e qualche lettura in tema aiuta sicuramente a comprendere quali sono le strade migliori per raggiungere il brivido.

Concordo sull'opione su Lovecraft, pur essendone un estimatore. Aveva uno stile piuttosto ampolloso, nelle descrizioni si lasciava veramente andare anche in veri e propri sproloqui, per non parlare dei dialoghi. Però sapeva essere inquietante, quando voleva.

-MikeT

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Anche io sono d'accordo su Lovy, ma Erich Zann è Erich Zann...

Si manzo, lo so, ma vedrai che la terapia funzionerà prima o poi.. :teach::guancia: .

Ah, la tua ha funzionato quindi? :evilhot:

sai Manzo sembri un filisofo, però quello che dici aiuta molto.

Yeah :cool: Anche se quel "sembri un filosofo" mi pare avere una connotazione negativa, perchè? :think:

Piu' che altro ma che fine ha fatto la scrittrice in questione? vogliamo gli autografi!!!

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