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Topic di Gioco: Adam Ambrose


SNESferatu

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Intorno a te si crea il silenzio. Sono due minuti davvero interminabili, in cui la piccola folla che ormai ha riempito il club preferisce far finta di niente, piuttosto che andare al macello. Si erge un ultimo energumeno. "Io", dice con voce fredda e bassa. Sai che, comunque vada, questo sarà probabilmente l'ultimo incontro della giornata. Ok essere forti e bravi, ma ti sta andando troppo di lusso.

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Adam: Forza + Lotta + 1 (Boxe) = 8 dadi. 2 successi.
Sfidante: Forza + Lotta. 6 dadi. 0 successi. Perde.

Per la Sazeità sempre Potenziale base 1, ma arrivi a tre dadi da lanciare perché stai inziando a "consumare" più corpi. Ottieni 3 Successi (che fortunello), quindi ottieni 3 Sazietà. Sali a Sazietà 6, da Affamato torni Sazio e ottieni un altro Beat. Ottieni 1 Beat! Sei a 3/5 di Esperienza (+1).

Il tizio è molto più veloce di quanto sembri, nonostante la stazza. È molto bravo a evadere i colpi... ma molto meno a infliggertene. Ti bastano due pugni ben assestati, e il tipo è a terra. Non è KO... si arrende subito. Capisce l'azzardo, e ne capisci la paura. Te ne nutri, e per il momento il tuo Orrore si placa. Non ti aspettavi un pasto così succulento, in realtà. Questo fight club è un diversivo per quando non hai persone da far sentire piccole quando le rimproveri per i loro errori, non è la lotta il tuo modus operandi. In genere. Invece, un pasto luculliano. Capita?

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Adam Ambrose

Inebriante sensazione. Mi colpisco il petto nudo lasciandomi andare in un urlo di vittoria cupo e gutturale, un ruggito quasi. Piego il collo facendolo schioccare. È il momento di fare una chiacchierata con l'amico della Madsen... Risolviamo il problemino con Carl... poi penserò a dare una bella spazzata a quella fastidiosa patina di neve nella mia tana!

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E si vola verso la quest principale! 😄

 

 

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San Castillo, molto fuori città, fabbrichetta dismessa, 29 Marzo 2017, 10:50 AM.

Le indicazioni della Madsen sono state molto precise. A nord ovest. Qualche chilometro fuori città. Abbandoni il familiare corredo urbano di San Castillo per i sobborghi americani, quindi il selvaggio territorio intercittadino. Quindi, ti dirigi con il tuo bolide in un locale/capannone in condizioni disastrate, separato dalla strada principale da un alto muro... completamente inutile, visto che il cancello è aperto. E probabilmente lo è da anni.

Non sai dire perché, ma questo posto ti sembra più freddo e umido del resto della città, e non solo perché ne è così distante. C'è solo un accesso al capannone, ed è proprio di fronte al cancello aperto. Un'altra macchina è parcheggiata di fronte al cancello. Una Impala di almeno venti anni fa, di colore azzurro. Dentro l'abitacolo non c'è nessuno.

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EDIT: Sei ancora l'unico ad aver visto la neve.

 

Modificato da SNESferatu
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Dentro la macchina c'è ben poco di interessante. Qualche cuscino, una coperta, giornali vecchi e varie chincaglierie che ti sembrano amuleti di una natura non ben determinata. Mentre stai girando intorno alla macchina, qualcuno o qualcosa deve averti notato. Una luce si accende nel capannone, precedentemente all'apparenza completamente disabitato.

Come se qualcuno ti stesse aspettando.

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Appena entrato nel capannone, le luci iniziano a sfarfallare. Il luogo ti sembra al contempo più grande e più piccolo di quanto sia in realtà, specie se confrontato con l'esterno. I confini tra questo mondo e... un altro, di cui non sei perfettamente a conoscenza, sembrano estremamente deboli qui. Il capannone non è vuoto, ma ti dà la sensazione di esserlo. È pieno di scatoloni, fragili, disposti in torri di jenga impossibili da mantenere. Non puoi vedere nessuno al momento, ma ti senti osservato. La tua visione è però limitata. In parte dalla luce sfarfallante, in parte dai numerosi scatoloni che ti impediscono il passaggio. Praticamente hai di fronte una muraglia: il capannone è composto probabilmente di un unico spazio aperto con qualche stanza laterale, ma al momento non ti è concesso vedere altro.

Sai che c'è qualcuno lì insieme a te. Fai qualche passo, ma ti sembrano completamente ammutoliti, ogni suono distorto e oseresti dire silenziato. Non è certamente naturale.

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Adam Ambrose

Osservo stranito il luogo che mi circonda e la confusione inizia pian piano ad irritarmi. Buona sera, vengo qui per conto della Signora Madsen...

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Riesco a riconoscere l'interno del capannone? Mi ricorda la stanza della tana di un'altra bestia?

 

Modificato da Fog
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Il solo nome della Madsen sembra infastidire terribilmente l'intero capannone. Le pile di scatolame tremano alle tue parole, sempre nel più profondo silenzio. Solo la tua voce sembra diffondersi in questo abisso. Non cadono, sono perfettamente sotto controllo. Tremano a piacimento, in modo innaturale, ma per ora non pericoloso.

Potrebbe essere un avvertimento, ma la tua visione è ancora ostacolata da queste pile di scatole. Come se qualcuno si fosse preparato a te.

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È una Stanza ma non fa parte di una Tana. È quindi un luogo in cui è avvenuto qualcosa di sovrannaturale di abbastanza recente, ed è perciò presente anche nel Sogno Primordiale. Questa conoscenza è istintiva: studiare come sia nata la Stanza e perché è più impegnativo, quindi non puoi farlo ora (impiegherebbe un'intera scena). Qualora riuscissi nel tiro di studio, potresti (in determinate condizioni che ti dirò dopo) aggiungerla come Stanza alla TUA Tana.

 

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Alla tua richiesta, la stanza smette di tremare. Uno dopo l'altro, decine di volti appaiono sul soffitto, per terra, tra gli scatoloni. Hanno un'espressione neutrale e colorito grigiastro, e hanno tutti gli occhi chiusi. Sembrano risucchiare il suono dalla stanza, quando inizano a parlare, in un sussurro, tutte all'unisono.

"Nessun amico di quella donna è nostro amico."

"Porta solo dolore e sofferenza."

"Va', e non tornare."

 

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Adam Ambrose

Sopprimo la tentazione di spostare in blocco questo circo all'interno della Cattedrale per farmi quattro grasse risate nel vedere i volti assumere l'espressione che sarebbe giusto avessero in mia presenza. Non ho tempo per i tuoi giochetti! Dove ti trovi?! Mi guardo attorno cercando di scorgere il mio ospite ed osservando i mutamenti di ciò che mi circonda

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Nel silenzio generale, i mucchi di scatole iniziano pian piano a spostarsi, creando quasi una sorta di labirintico percorso all'interno dell', ancora buio, capannone. Volti ebeti continuano ad apparire ai lati di queste scatole. Non è una Tana, ma in quanto a estetica almeno il tuo strano interlocutore si sta impegnando.

"Segui la mia voce!" dice, prima di restare completamente muto. Un vero simpaticone.

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Considerando la situazione, ti è ancora difficile capire dove sia davvero.

 

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Segui il percorso di scatoloni, anche facendo qualche giro, forse tornando più volte nello stesso punto, fino ad arrivare a un piccolo cerchio, del diametro di più o meno sei metri, completamente libero da scatolame e ciarpame vario. Quei volti che hai visto prima si trovano ovunque sul soffitto, ovunque tu possa puntare la torcia.

Girando quell'arma luminosa a caso non puoi fare a meno di illuminare anche un viso. Che si copre gli occhi e si retrae al tuo arrivo.

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"Ehi, ehi, attento a dove punti quella cosa!"

È... molto meno imponente di quanto potessi pensare. È un uomo esile, dai capelli biondicci, dall'aspetto debole e leggermente emaciato. Indossa una bella giacca, ma sembra anche essere la sua unica giacca.

"Cosa vuoi da me, allora?" Quindi i suoi occhi si focalizzano dietro di te. "Ah. Capisco."

"Dimmi di più."

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Adam Ambrose

Veramente dovresti tu dire di più a me. Da quanto ne so, è anche merito tuo se Carl si trova in questo stato. La Madsen l'ha torturato a morte e poi l'ha fatto imprigionare in un CD. L'ha fatto imprigionare da te, ha detto.

Spoiler

Se lo smilzo è una creatura straordinaria utilizzo volontà per capire di che si tratta

 

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Spoiler

Cavolo, mi ero completamente dimenticato.

Somiglianza di Famiglia. Prontezza + Occulto + Tana + 3 - il suo Autocontrollo = 5 dadi. 1 successo.

Cosa sei: è un Mangia Peccati. Non è affamato. Non è fortissimo, ma neanche alle prime armi.

Appena pronunci quelle parole, senti improvvisamente un sapore impastato di fango in bocca. Di tomba, più che di fango e, sorprendentemente, di lacrime. Nessuno si sta prendendo gioco di te, non sono illusion provenienti da quest'uomo, è il Sogno Primordiale che si sta facendo sentire. Hai di fronte uno dei Mangia Peccati, creature un tempo umane che, dopo essere morte, hanno stretto un patto con una creatura dell'oltretomba per tornare in vita. Creatura che al momento non puoi vedere, come non puoi normalmente vedere Casper.

Ma evidentemente, quell'uomo può vedere entrambi. E non è contento di quello che gli stai dicendo.

"La... Madsen ha detto questo? E tu le hai creduto? Quella donna è una babbana, ma ha conoscenze in altissimi posti. Io in teoria so fare quello che ti ha raccontato."

"Ma mi sono rifiutato. Non mi occupo di quelle cose, c'è bisogno di rispetto in questo e nell'altro mondo. E quindi mi ha ucciso."

"Potrebbe tecnicamente uccidermi tante altre volte, quiiiindi è meglio non avere nulla a che fare con lei. Sei qui per uccidermi? Facciamola veloce, che ho sonno."

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